Sono quasi le quattro del mattino e signori miei è la mia ora: trenta e passa pagine per il romanzo e pausa-pranzo sul forum.
NON MI STA ANTIPATICO NESSUNO
Rumori miasmatici che pendono dalle labbra sordide di M. mi informano di un mio antagonismo siberiano: ma porca civetta, ma stiamo scherzando?
Sapete che cosa significa odiare una persona e per giunta virtuale? odi semmai qualche bulgaro con la cresta flessuosa che senza arte ne parte per centomila euro e resort a Tolmino prende fucile e penna e ti sevizia la famiglia, oppure l'edulcorato Renzi che ti vuole deflorare il pallido poro chiamato Civismo.
Siberia è un ragazzino vicino ai quaranta, sembra una figura del tutto fantasmatica, un neon allucinante che deforma aspetti lirici del gioco del tennis, ma l'ho studiato per quasi un mesetto: è tragicamente fantozziano (e dunque simpaticissimo) si da delle arie perchè gioca a tennis da super dilettante imitando lo stile di gioco serve&volley del suo adorato svedese, tira giù merde ad ogni post e lo trovi alle tre di notte, con la pancia sregolata del tele-dipendente che lurka come un accademico francese il topic su Master Chef.
Siberia a tratti svela la sua personalità pressochè infantile quando deve esternare i suoi consigli empirici sul "suo" cinema, quasi sempre film di elevata qualità spirituale ma che trovo spesso ancorati ad un calligrafismo che associo a un "personalismo" vittimistico adolescenziale che non ho mai sopportato: essendo lo scrivente un teoreta della forza neurotica applicata alla volizione sempre contesa in ambiti sperimetal fenomenologici.
Ha sbagliato solo una volta, quando invece di osservare le costellazioni stellari che gli indicavano strade maestre per combattere i suoi avversari mattutini, ha dileggiato profondamente un simpatico utente, deformandone ulteriormente la fisiognomica e dando del drogato a un illustre mago del forum.
Voglio dire: su di me ho scritto di tutto, dall'assunzione di antipsicotici pesanti a una predisposizione masochista e necrofila, a velate congestioni di stampo platonico di squisita marca pedofila, ho parlato di alcune mie ex famose, una di queste è schizofrenica patentata, sono stato arrestato ai domiciliari per ben quattro mesi per bancarotta fraudolenta ma... nonostante tutto questo dislessico-dissonante maelstrom proposizionale il nostro commilitone non ha mai infilzato la sua lama velenosa dentro il mio emmental... forse ha capito che il mio modo di propormi sul forum è di per sè borgesiano e assolutamente un boomerang per temerari dell'offesa personale (non esisto civilmente, religiosamente, non ho nuclei familiari, non lavoro, non pago le tasse, ma in compenso scrivo libri completamente devoti alle iridescenze e le brume stantie del Carso).
Legge poco e vorrebbe una letteratura piattamente empirica, dunque Gadda andrebbe per codesto utente, mutilato da un gruppo di banditi messicani strafatti di psicofarmaci fino a ridurlo a un scheletrico rabdomante emotivamente handicappato dalla miseria della violenza più ancestrale, ma per il resto che Rispoli devo aggiungere: anch'io mi sono masturbato guardando il rovescio di Edberg, soprattutto sull'erba australiana quando era ancora un giovane promettente che poteva cambiare il gioco ma porca pupazza: DIO ha appena vinto il suo ventesimo titolo e senza il mafioso serbo-monegasco che gli ha lacerato l'erbetta londinese sarebbero 23-24 Slam e il nonagenario Clerici che comunque amo fino a una sorta di promulgazione affatto scritta sulla gerontocrazia psichica mi parla di Jack Kramer che nella disastrata Londra del 1946 aveva lasciato ai suoi avversari una manciata di mosche e basta per poi passare a un professionismo lubrico.
Non mi piace la sua deriva nazional-popolare san remese, ecco: questo è il mio unico appunto a questo afictionados di Onda Rock. Non si riesce a capire come un narciso del buon gusto possa passare dalla sperimentazione so cruel alle decapottabili e alla coca, ai visi rifatti malamente da chirurghi messicani e stravolgenti il senso critico kantiano con anti poemi defraudati da metrica-lirica-metafisica a la page... rimane un enigma, una tela di ragno che vedo crescere quasi quotidianamete con il distacco da entomologo che si cucca una cioccolata Milka. Null'altro.