Non credo di aver manco mai visto un suo film quindi non so se aveva già avuto altre uscite discutibili... ma se tutto deriva dai due minuti di filmanto che hanno postato, definirlo antisemita per due battute politicamente scorrette (non particolarmente riuscite) mi pare un'assurdità.
Io confermo la mia posizione (come Ucca, Billy e tanti altri): c'è una isteria preventiva sull'argomento che ha dei tratti patologici. Si confonde allegramente il diritto di critica verso la politica estera di uno stato (Israele), con l'antisionismo, con l'antisemitismo fino al negazionismo: uno denuncia Sabra e Chatila e gli appioppano l'idea che l'Olocausto non esiste; un altro approfitta del Giorno della Memoria per chiedere una "Memoria Memore di tutto" e gli sputano addosso che vuoi intendere che Hitler era un grande statista; uno fa notare che Israele è uno stato razziale e se lo mangiano vivo.
Altro capitolo è la virulenza: a difesa della "memoria" il linguaggio diventa terrorista, ti metterebbero le mani addosso, ti ammazzerebbero di botte "perché è quello che ti meriti". Io vedo in ciò qualcosa di patologico e di pericoloso.
Norman Finkelstein, ebreo e serio studioso dell'industria dell'Olocausto, lo hanno ridotto quasi in miseria, tolto cattedra e prestigio, ha vissuto da eremita e a rischio pestaggio; Luzzatto è stato scomunicato da suo padre per gli studi, sempre considerati seri, su alcuni riti ebraici nel Medioevo, gli hanno tolto la cattedra, ha dovuto pubblicamente abiurare; Mearsheimer e Walt si sono visti rifiutare la pubblicazione del loro poderoso saggio sulla Israel Lobby dopo le rimostranze della ADL; saggisti, storici con curriculum di massimo rispetto sono liquidati con il marchio di "antisemiti" (dimenticando che gli ebrei askenaziti, la parte più consistente della popolazione israeliana, sono gli unici non semiti della regione, semiti sono i giordani, i siriani, i curdi... ma questo non ha importanza).
Degli ebrei newyorkesi, liberal e critici di Israele (tipo Philip Roth) si è coniata la formula "odiatori di se stessi".
Questi sono i fatti.