
Lars von Trier
#1
Inviato 22 agosto 2007 - 20:16
#2
Inviato 22 agosto 2007 - 21:45
#3
Inviato 22 agosto 2007 - 22:33
[...]usa tutte le nefandezze possibili per colpire lo spettatore al basso ventre, il che sarebbe male se non fosse che funziona
Sulla sua capacità di coinvolgere e sconvolgere lo spettatore non si discute.
Per me il problema viene dopo, quando ripensando ai suoi film mi accorgo di quanto siano vuoti, superficialmente epidermici e rozzi i meccanismi che li muovono. Finita la visione non mi resta nulla.
A parte THE KINGDOM non c'è un suo film che abbia la minima voglia di rividere.
Infatti ad una (involontaria) seconda visione di DOGVILLE e IDIOTI, film che non nego mi avevano fatto una certa impressione alla prima, ho provato solo una gran noia, come succede con quei gialli che perdono totalmente ragion d'essere una volta scoperto l'assassino.
Insomma alla distanza lo trovo parecchio noioso.
#4
Inviato 23 agosto 2007 - 01:38
Ahi ahi ragazzi, manca il topic su uno dei registi più amati/detestati degli ultimi anni. Ieri sera ho visto Il Grande Capo, ultimo film, una commedia, del danese Lars Von Trier. Che dire, come regista l'ho sempre amato. Anche nelle sue prove da molte considerate veri e propri bluff (vedi ad es. Dancer in the Dark o Dogville). E quest'ultima prova (vista da me in grosso ritardo per la verità) non ha deluso le mie aspettative. Fedele al proprio stile nel montaggio, nella fotografia, nel ritmo, nel minimalismo ricercato (il Dogma insomma), Von Trier tira fuori una commedia acida e surreale, piena di personaggi incredibili tutti perfettamente credibili, magistralmente interpretati dagli attori in scena. Insomma un bel film, grottesco e anche un pò amaro, che mi ha ulteriormente confermato il talento di questo discusso regista.
un film fantastico con alcune scene da sganasciarsi dal ridere (la firma del contratto, il monologo finale, le situazioni d'equivoco con il "capo" che improvvisa...), però non sono d'accordo che siano tanto credibili i personaggi, il bello è che sono per l'appunto, assurdi
#5
Inviato 23 agosto 2007 - 10:01
#6
Guest_Glory days_*
Inviato 23 agosto 2007 - 10:52
Ho visto: The Kingdom; Le onde del destino; Dancer in the dark; Dogville; Il grande capo.
Tra questi "Le onde del destino" è quello che ha lasciato il segno più profondo, grazie anche alla eccezionale interpretazione della Watson nei panni di Bess.
"Dancer in the dark" è un ulteriore pugno allo stomaco, un film dove tutto è spoglio, corrotto, insensato, lanciato nudo contro lo spettatore.
"Dogville" mi ha dato l'impressione di un ricercato equilibrio formale, un abile esperimento tra cinema, narrativa e riflessione filosofica, più nitido.
#7
Inviato 23 agosto 2007 - 15:43
Ho visto anche uno dei sui primi corti, "Notturno", carino.
Mi hanno parlato bene delle "Cinque variazioni" , qualcuno si sente di consigliarmelo o è una palla?

#8
Guest_Sir Psycho Sexy_*
Inviato 23 agosto 2007 - 16:38
Senta ehm...il film proprio preferito preferito..qual'è?
Bhe..ovviamente "Le onde del destino" di Lars Von Trier...
Citazione di "Tu la conosci Claudia" di Aldo, Giovanni e Giacomo
#9
Guest_Benner_*
Inviato 27 agosto 2007 - 15:02
Quest'ultimo l'ho trovato solo carino...non un capolavoro ma un discreto film vedibile e ben fatto...
#10
Guest_Glory days_*
Inviato 27 agosto 2007 - 18:26
...Dogville una masturbazione mentale
Soltanto io lo considero pieno di implicazioni, allegorie e letture filosofico-religiose, come ben descritto qui? O_O(http://www.ondarock....c/dogville.html)
Per non dire della concezione di stampo teatrale e della scenografia del tutto spiazzante.
#11
Inviato 30 agosto 2007 - 12:55
#12
Inviato 03 settembre 2007 - 18:16
#13
Inviato 04 settembre 2007 - 01:13
Cento, mille Dogville!
saluti
krisis
«Omaggio a Sarah Kane. Le corde vocali di Staples diventano marmo su cui scivolano le parole della drammaturga britannica. Il mood Velvet Underground aleggia su questo brano...
è il miglior momento di Waiting for the Moon.»
Maldon
#14
Inviato 04 settembre 2007 - 12:21
Personalmente scoprii lars von trier con "le onde del destino",commovente e provocatorio, a ruota vennero "dogville" (qualcuno mi spiega il bluff che vi si cela dietro? io noto solo originalità,drammaticità metateatrale,interpretazioni enormi ) "gli idioti","dancer in the dark","the kingdom" e l'ultima brillante commedia amara "il grande capo", visto quando uscì quest'inverno se non ricordo male.
confondere la sensibilità controversa provocatoria e amara(il grande capo) (eccezion fatta per dancer,concesso) con cui von trier tocca i drammi della vita con un abile esercizio retorico teso ad infinocchiare il pubblico, mi pare davvero pretestuoso.
#15
Inviato 21 luglio 2008 - 21:51
#16
Guest_Incidente_*
Inviato 22 luglio 2008 - 17:56
#17
Inviato 04 agosto 2008 - 11:16
http://www.ondacinem..._von_trier.html
Condivido praticamente... tutto!
mah più o meno, mi sa che chi s'è fatto prendere da un eccesso di protagonismo in questo caso non sia il buon von trier ma l'autore della scheda: bocciare su due piedi lo sperimentalismo di Idioti perchè manifesto di un modo di fare cinema che evidentemente non collima con i gusti dell'autore, e che purtuttavia ha sfornato dei capolavori come questo e Festen dell'altro dogmatico Vitenberg, insomma definire questo nudo mosaico in cui tutte le interpretazioni sono pugni allo stomaco dello spettatore definirla allore accozzaglia colossale (poi su scandalizzarsi per le scene "d'amplesso") che sancisce esplicitamente sempre l'autore della scheda se solo fosse stato affrontato con diversi canoni stilistici ecc (quali?) sarebbe stato un capolavoro ecccccc.
mah, questo vezzo del dire "doveva fare così e non cosà" tanto caro alla critica..
comunque, stanno per iniziare le riprese per il nuovo film di Lars Von Trier, Antichrist. A quanto pare un horror, dopo la commedia Il grando capo.
#18
Inviato 04 agosto 2008 - 12:44
2) L'idea che il gusto di chi scrive una recensione non debba contare è un concetto molto accademico: se anche nel cinema accogliamo le cosiddette verità oggettive finisce il piacere di esprimersi sull'arte.
3) Non c'è nessuno scandalo sulle scene di amplesso. Semmai c'è perplessità sulla loro utilità e sulla loro suggestione.
4) Non si è mai detto che se il film fosse stato girato diversamente sarebbe stato un capolavoro. Si è piuttosto detto che non sarebbe cambiato nulla ai fini del risultato finale.
5) Le perplessità sul dogma sono sulla sua stessa filosofia di partenza: un manifesto che esalta la realtà a scapito della finzione non finisce per svilire la potenza stessa dello strumento cinema? A questa domanda, ognuno può dare la risposta che ritiene migliore.
#19
Inviato 04 agosto 2008 - 18:39
Che poi dire "Un film che, probabilmente, se affrontato con una diversa scelta stilistica e tecnica, sarebbe stato senz'altro migliore" non ha alcun senso: Idioti è quello che è ed esprime la propria identità (per alcuni misera per altri sublime) in quelle due ore e mezza telecamera in spalla-microfoni che entrano in scena-teste mozzate nelle riprese-prepotenza visiva ecc.
Sul Dogma come svilimento del cinema, personalmente ritengo la realtà di per se l'insuperata finzione, ma come giustamente dici tu ognuno la pensi a suo modo.
Insomma tutto ciò per dire che secondo me l'autore della scheda (sei tu?) non ha colto la potenza di Idioti, relegandolo come passo falso e in parallelo relegando come bel(?) gioco che dura poco il manifesto teorico, di cui io non sapendo nulla di cinema vedo tracce da Le onde del destino fino al Grande Capo (che ho rivisto proprio oggi e cazzo presa per il culo o no von trier è un genio).
#20
Inviato 04 agosto 2008 - 20:41
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