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Clint Eastwood


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387 replies to this topic

#51 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 18 novembre 2006 - 15:49

Bè non contano solo le prime immagini però a determinare la grandezza di un film...se il film dura 2 ore contano le immagini di tutti i 120 minuti..
  • 0

#52 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 22 novembre 2006 - 14:01

Possibili SPOILER
L'ho visto ieri sera, con un pò di riserve (avevo paura del solito film di guerra, condito da troppa retorica: il solito trailer ingannevole!) e in una sala praticamente deserta (in una sala da più di 500 posti, eravamo in 7).
Mi è piaciuto davvero tanto, e -forse- tra gli ultimi tre lavori di Eastwood è -assieme a Mystic River- il migliore (confesso di non essere riuscito ad apprezzare appieno Million Dollar Baby...forse devo ancora metabolizzarlo e affidarmi alla più sicura seconda visione).
Ha i suoi difetti: è sicuramente troppo prolisso e qualche piccolo taglio, soprattutto nel pre-finale o in certe scene, gli avrebbe fatto bene. Resta però un film forte e commovente, diretto molto bene (quanto mai è appropriato l'appellativo di "neoclassico") da un autore che sa veramente guardare il suo paese e le sue contraddizioni con uno sguardo disincantato (perchè non esalta i soldati, non crea un mito, decide "semplicemente" di narrare). E secondo me il finale (i soldati che vanno a fare il bagno) è bellissimo, di un'intensità incredibile (anzi, potrebbe anche suscitare qualche brivido).
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#53 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 novembre 2006 - 21:35

L'ho rivisto in versione doppiata e il mio giudizio rischia di salire vertiginosamente col passare dei giorni...Clint Eastwood è sempre più ispirato...mi permetto di osservare 3 cose:

1) Non sono d'accordo a considerarlo il solito film di guerra per due motivi: da una parte perchè non mi pare proprio che si possa paragonarlo alle scene del soldato Ryan: qui non c'è coralità, non c'è spettacolarizzazione scenica dell'azione militare, i soldati sono quasi sempre da soli sul campo di battaglia e quello che pensano vale di più di quello che fanno, in questo lo avvicino di più alla presa della collina di Guadalcanal nel capolavoro di Malick, semmai; in secondo luogo la guerra è nei ricordi, è la memoria dei protagonisti che ragionano sull'utilità della figura dell'eroe, e sulla labile differenza tra il soldato nell'ombra e quello che diventa "salvatore della patria"...

2) Incredibile come Eastwood, per la prima volta alle prese con un film dalle proporzioni gigantesche, ancora una volta conserva quel suo minimalismo di fondo nelle scelte registiche: dai soliti piani che insistono sui volti dei protagonisti alla direzione degli attori come sempre sotto le righe...ma nonostante ciò clint non è ipocrita, sa che nel frattempo ci sono state le innovazioni tecnologiche e mettere in scena uno scontro bellico avendo paura del computer sarebbe stata una stupidaggine...

3) Consideravo che la storia personale di Eastwood è quanto di più magico e magnifico il cinema ci abbia proposto...pensare che il cavaliere solitario di Per un pugno di dollari è lo stesso uomo che dirige le operazioni di questo moderno (o postmoderno?) capolavoro è veramente difficile da credere...

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#54 Guest_vegeta_*

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Inviato 28 novembre 2006 - 22:27

in questi giorni, sull'onda dell'entusiasmo per la visione di "Flags Of Our Fathers" mi sto rivedendo molti film di Eastwood.

Oltre alla pentalogia di Callaghan (stupendi il primo e il quarto), sono rimasto impressionato dalla maturità e dallo stile delle sue prime regie.

"Brivido nella notte" è un thriller psicologico asciutto e teso, in cui Clint mette in gioco la sua figura di macho. Quasi un "Attrazione Fatale", ma più tosto.

"Lo Straniero Senza Nome" è un western che non assomiglia a nient'altro...di Leone c'è solo l'umorismo nero...ma che dire di quella vena folle che permea l'intera pellicola? Che dire della violenza iperrealistica di alcune sequenze? (l'uccisione dello sceriffo a frustate).

In settimana vedrò pure "Bronco Billy" e "Honky Tonk Man"
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#55 Guest_runciter_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 10:47

a me "flags" è piaciuto pochino, troppo retorico (la retorica dell'anti-retorica), troppo ripetitivo e troppo imbalsamato... a parte le bellissime scene di guerra, tecnicamente eccezionali e secondo me superiori a quelle del "soldato ryan", perché meno ostentatamente virtuosistiche.

e poi mi è sembrato un film piuttosto ambiguo.
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#56 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 novembre 2006 - 10:48

Perchè ambiguo? La retorica dell'anti-retorica non è retorica per me..
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#57 Guest_runciter_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 10:58

Perchè ambiguo?


perché mi ha dato l'impressione di confermare, e in maniera in un certo senso "definitiva", quello che apparentemente vuol mettere in discussione.

La retorica dell'anti-retorica non è retorica per me..


è un'anti-retorica talmente esplicita e martellante che mi diventa retorica.
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#58 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 novembre 2006 - 11:23

Non saprei, a me pare talmente matura la riflessione che sta alla base di questo film...ci sarebbe stata retorica se il regista se la fosse presa decisamente con coloro che portano avanti la storia dell'eroismo come tramite per vincere una guerra...invece questo film risposte non ne dà, pone solo domande...perchè abbiamo c'è così tanto bisogno di eroi? e perchè trovare un eroe e celebrarlo sembra quasi più importante che vincere la guerra sul campo? a me non pare che a questi quesiti Eastwood dia una risposta decisa, si è solo limitato a mettere in scena il dubbio e a mio parere in ciò di retorico c'è poco...

Ho appena ripensato mentalmente alla sua opera omnia da regista e ritengo che dentro ci sia veramente di che leccarsi i baffi, soprattutto una volta che si è visto ogni singolo film, quindi ricapitolando io direi che:

CAPOLAVORI ASSOLUTI

Gli Spietati
I ponti di Madison County
Mystic River
Flags of our fathers

NON CAPOLAVORI, MA COMUNQUE GRANDISSIMI (O GRANDI)

Bird
Million Dollar baby

INTERESSANTI (O MOLTO INTERESSANTI)

Brivido nella notte
Lo straniero senza nome
Il texano dagli occhi di ghiaccio
Cacciatore bianco, cuore nero
Potere assoluto
Debito di sangue
Un mondo perfetto

PASSABILI PER UNA SERATA PIACEVOLE

Breezy
Bronco Billy
Coraggio...fatti ammazzare
Gunny
Mezzanotte nel giardino del bene e del male
Space Cowboys

Mi pare proprio che ce n'è per tutti i gusti...
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#59 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 12:35

io tra i grandissimi ci metterei pure "Gunny" (che ha più di un punto in comune con "Flags", vedi la critica alle autorità e l'elogio degli uonini sul campo)  e "Mezzanotte Nel Giardino Del Bene E Nel Male"

Volevo informarvi che il nuovo film di Eastwood, "Letters From Iwo Jima" è stato anticipato negli USA per la fine di dicembre. Da noi uscirà in febbraio.

Il film ha un budget decisamente contenuto rispetto a quello di "Flags": solo 15 milioni di dollari.
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#60 Guest_runciter_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 13:02

invece questo film risposte non ne dà, pone solo domande...perchè abbiamo c'è così tanto bisogno di eroi? e perchè trovare un eroe e celebrarlo sembra quasi più importante che vincere la guerra sul campo? a me non pare che a questi quesiti Eastwood dia una risposta decisa, si è solo limitato a mettere in scena il dubbio e a mio parere in ciò di retorico c'è poco...


ma in realtà nel film le risposte ci sono: "perché se non ci inventassimo degli eroi, sarebbe molto più difficile trovare i soldini e la carne da cannone per fare le nostre guerre".
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#61 Guest_DiamondSeaII_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 13:07

Flags non c'entra niente con il Soldato Ryan.

E' un grande atto di accusa all'ipocrisia del senzazionalismo Americano, un grande film!
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#62 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 novembre 2006 - 13:15


invece questo film risposte non ne dà, pone solo domande...perchè abbiamo c'è così tanto bisogno di eroi? e perchè trovare un eroe e celebrarlo sembra quasi più importante che vincere la guerra sul campo? a me non pare che a questi quesiti Eastwood dia una risposta decisa, si è solo limitato a mettere in scena il dubbio e a mio parere in ciò di retorico c'è poco...


ma in realtà nel film le risposte ci sono: "perché se non ci inventassimo degli eroi, sarebbe molto più difficile trovare i soldini e la carne da cannone per fare le nostre guerre".


Ma questa non è la risposta che dà Eastwood, queste sono le parole pronunciate da alcuni personaggi...e non mi è parso che siano state fatte proprie dall'autore...
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#63 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 13:23



invece questo film risposte non ne dà, pone solo domande...perchè abbiamo c'è così tanto bisogno di eroi? e perchè trovare un eroe e celebrarlo sembra quasi più importante che vincere la guerra sul campo? a me non pare che a questi quesiti Eastwood dia una risposta decisa, si è solo limitato a mettere in scena il dubbio e a mio parere in ciò di retorico c'è poco...


ma in realtà nel film le risposte ci sono: "perché se non ci inventassimo degli eroi, sarebbe molto più difficile trovare i soldini e la carne da cannone per fare le nostre guerre".


Ma questa non è la risposta che dà Eastwood, queste sono le parole pronunciate da alcuni personaggi...e non mi è parso che siano state fatte proprie dall'autore...


secondo me si, riflettono il pensiero del regista;
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#64 Guest_runciter_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 13:24

E' un grande atto di accusa all'ipocrisia del senzazionalismo Americano, un grande film!


io non ci ho visto tutto questo atto d'accusa, solo una riflessione lucida e abbastanza serena: in fondo il circo viene messo su per una giusta causa, ci fa capire clint, e le perplessità dei singoli inevitabilmente scompaiono di fronte alle necessità della storia.

Ma questa non è la risposta che dà Eastwood, queste sono le parole pronunciate da alcuni personaggi...e non mi è parso che siano state fatte proprie dall'autore...


sono più che parole pronunciate dai personaggi: sono i grandi meccanismi contro cui gli individui non possono nulla, e questo presupposto non viene messo in discussione.
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#65 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 13:54

Alt, attenzione.

Il film di Eastwood non è CONTRO la guerra.

E...il film di Eastwood non dice assolutamente che "abbiamo bisogno di eroi per finanziare la guerra".

Credo che se proprio di critica dobbiamo parlare allora dobbiamo rivolgerla alle alte leve del potere, ai cinici che sfruttarono quei ragazzotti ingenui per fare propaganda, per poi dimenticarsene in fretta.

Eastwood non è interessato a criticare la guerra, ma ad elogiare il valore degli uomini (non eroi, uomini) che hanno perso la vita, e hanno combattuto per i loro compagni.

In questo senso è un film "retorico", ma non la vedo come una connotazione negativo. Perchè Eastwood è retorico, ma lucido, e sempre toccante e sincero.
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#66 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 14:10

 
è un'anti-retorica talmente esplicita e martellante che mi diventa retorica.



ci hai preso in pieno! il cinema di eastwood è intrinsicamente retorico, ingannatore e ruffiano verso lo spettatore, strappalacrime o ultraviolento (sono due facce della stessa medaglia), poco profondo e quasi privo del senso dell'ironia;
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#67 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 14:15

 
è un'anti-retorica talmente esplicita e martellante che mi diventa retorica.



il cinema di eastwood è strappalacrime o ultraviolento, poco profondo e quasi privo del senso dell'ironia;


mi sa che non li hai visti bene i film di Eastwood
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#68 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 29 novembre 2006 - 14:23

Ho letto che il film di Easwood è uno di quelli di cui si parla per i prossimi Oscar, assieme a Babel e The Departed.

Comunque sia, io non l'ho trovato così pesantemente retorico.
E soprattutto perchè Eastwood si limita a "mostrare" gli eventi, a raccontarli (d'altronde non si è inventato la storia della bandiera, ma fa parte della storia americana).
Tantomeno l'ho trovato ruffiano o strappalacrime.


  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#69 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 14:26

Ho letto che il film di Easwood è uno di quelli di cui si parla per i prossimi Oscar, assieme a Babel e The Departed.


credo che l'oscar se lo porterà a casa "The Departed" o "Little Miss Sunshine"....la vedo dura per "Babel".

Per me tra questi film il migliore è quello di Eastwood, ma non credo la spunterà ancora...


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#70 Homer

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Inviato 29 novembre 2006 - 14:38


Ho letto che il film di Easwood è uno di quelli di cui si parla per i prossimi Oscar, assieme a Babel e The Departed.


credo che l'oscar se lo porterà a casa "The Departed" o "Little Miss Sunshine"....la vedo dura per "Babel".

Per me tra questi film il migliore è quello di Eastwood, ma non credo la spunterà ancora...



Avevo dimenticato anche Little Miss Sunshine, che potrebbe avere buone possibilità.
Secondo me non è così scontato che Eastwood non possa vincere qualcosa. E comunque, se vincesse Scorsese non sarebbe uno scandalo.
Sono dubbioso su Babel...non lo so, mi ha convinto di meno di Amores Perros, che mi era piaciuto davvero tanto. Io non gli darei il premio come miglior film (perchè sulla regia non discuto).

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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#71 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 14:42


 
è un'anti-retorica talmente esplicita e martellante che mi diventa retorica.



il cinema di eastwood è strappalacrime o ultraviolento, poco profondo e quasi privo del senso dell'ironia;


mi sa che non li hai visti bene i film di Eastwood


Vero:

Mi ha irritato in million dollar baby la boxe femminile vista come paradosso estremo per uscire dalla monotonia e dalla mediocrità di una vita da cameriera, vita che non vale la pena di essere vissuta (chissà perchè), ed allora tanto vale la pena di rischiarla; film ideologicamente di regime, strappalacrime, e strappaoscar, melodrammatico, con la sua prolungata ed ostentata esibizione di una agonia; (come anche in un mondo perfetto); il gangster ed il bambino, il vecchio e la ragazza; un bel visino che si spacca e sanguina, cosa di meglio per ingannare lo spettatore?
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#72 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 14:48

film ideologicamente di regime


E' la tua opinione, ok. Mi permetto di dissentire, ma assolutamente.
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#73 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 29 novembre 2006 - 15:00

Million Dollar Baby non l'ho apprezzato fino in fondo, forse perchè per colpa di qualche utente non attento ad inserire la parola "spoiler" conoscevo già il finale...e così mi è sfuggito il suo vero significato.

Però, assieme a Mystic River, quest'ultimo è quello che ho preferito degli ultimi tre di Eastwood. E proprio perchè non l'ho trovato così retorico!
Salvate il soldato Ryan per me è stato fatto solo per i primi 25 minuti, che sono davvero incredibili...ma per il resto è davvero fastidioso a tratti, vedi l'uso che fa della bandiera americana: ed ecco due modi opposti di vedere lo stesso simbolo, ma con un risultato ben diverso (e mi spiace, ma questa volta è Spielberg a perdere il confronto, pur amando da sempre il suo cinema "popolare").
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#74 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 novembre 2006 - 15:07

 
è un'anti-retorica talmente esplicita e martellante che mi diventa retorica.



ci hai preso in pieno! il cinema di eastwood è intrinsicamente retorico, ingannatore e ruffiano verso lo spettatore, strappalacrime o ultraviolento (sono due facce della stessa medaglia), poco profondo e quasi privo del senso dell'ironia;


Di solito non mi piace difendere a spada tratta un regista che ammiro, ritenendo sempre sufficiente il suo lavoro per respingere le accuse ingiuste...ma di fronte ad un'affermazione così non posso che darti torto marcio...però mi concedo l'ombra del dubbio...prima di dire che sei completamente nel torto definisci cosa intendi per retorico, ingannatore e ruffiano...magari ci intendiamo..
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#75 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 15:22

però mi concedo l'ombra del dubbio...prima di dire che sei completamente nel torto definisci cosa intendi per retorico, ingannatore e ruffiano...magari ci intendiamo..


che fa leva sulla sottocultura, sulla emotività superficiale, sui bassi istinti, che piace piacere e si compiace; ma conta anche il come, l'ostentazione, il prolungarsi in una situazione; (per esempio la lunga agonia in un mondo perfetto, la morte spettacolare del bandito, tutto ad arte per toccare la sensibilità del pubblico); anche il finale di flag ... è bello come inquadrature, ma vuole commuovere, ostentatamente;
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#76 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 novembre 2006 - 15:28

Ok ho capito cosa intendi...secondo me sei fuori strada perchè usi tali termini per uno dei pochi hollywoodiani che è tutto tranne che rispondente alla descrizione che ne dai te, posso solo sperare che cambierai idea rivedendo altre volte i suoi film...

Ps: su una cosa ti do ragione...una certa furbizia in alcune scelte che effettivamente rendono Million Dollar baby all'altezza dei suoi altri film...
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#77 pasquale

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Inviato 29 novembre 2006 - 15:36

Secondo me state prendendo un abbaglio. Quando intervistarono Eastwood per Million Dollar Baby gli si chiese perché, x una certa scena in cui si piangeva, perché non aveva usato un primo piano con piena luce, che sarebbe stata una scena da oscar. E lui rispose che preferisce evitare di sbattere le lacrime in primo piano, perché il sentimento è già forte e quindi sarebbe stata una scena troppo mielosa. Ecco questo è Eastwood. Uno che tratta temi classici, in maniera classica, ma con stile asciutto, lucido, cinico e sensibile allo stesso tempo. Le lacrime nella vita esistono, sarebbe sbagliato dire che dobbiamo eliminarle dai film. Lui è uno dei pochi che le sa filmare senza mai scadere nella ovvietà hollywoodiana ecc.ecc. E così nelle migliaia di cose su cui il cinema hollywoodiano campa per far botteghino e che Clint utilizza. Solo che Eastwood ha la capacità di mantenere un equilibrio, di creare un distacco. Il suo cinema è forte e disincantato allo stesso tempo, a mio parere.

Non saprei, a me pare talmente matura la riflessione che sta alla base di questo film...ci sarebbe stata retorica se il regista se la fosse presa decisamente con coloro che portano avanti la storia dell'eroismo come tramite per vincere una guerra...invece questo film risposte non ne dà, pone solo domande...perchè abbiamo c'è così tanto bisogno di eroi? e perchè trovare un eroe e celebrarlo sembra quasi più importante che vincere la guerra sul campo? a me non pare che a questi quesiti Eastwood dia una risposta decisa, si è solo limitato a mettere in scena il dubbio e a mio parere in ciò di retorico c'è poco...

Ho appena ripensato mentalmente alla sua opera omnia da regista e ritengo che dentro ci sia veramente di che leccarsi i baffi, soprattutto una volta che si è visto ogni singolo film, quindi ricapitolando io direi che:

CAPOLAVORI ASSOLUTI

Gli Spietati
I ponti di Madison County
Mystic River
Flags of our fathers

NON CAPOLAVORI, MA COMUNQUE GRANDISSIMI (O GRANDI)

Bird
Million Dollar baby

INTERESSANTI (O MOLTO INTERESSANTI)

Brivido nella notte
Lo straniero senza nome
Il texano dagli occhi di ghiaccio
Cacciatore bianco, cuore nero
Potere assoluto
Debito di sangue
Un mondo perfetto

PASSABILI PER UNA SERATA PIACEVOLE

Breezy
Bronco Billy
Coraggio...fatti ammazzare
Gunny
Mezzanotte nel giardino del bene e del male
Space Cowboys

Mi pare proprio che ce n'è per tutti i gusti...


E Honkytonk Man dove me lo piazzi? ::)
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#78 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 16:11

 
Ok ho capito cosa intendi...secondo me sei fuori strada perchè usi tali termini per uno dei pochi hollywoodiani che è tutto tranne che rispondente alla descrizione che ne dai te, posso solo sperare che cambierai idea rivedendo altre volte i suoi film...


the flag of our father mi è piaciuto fino ad un certo punto; però leggendo i commenti vedo che sono stato sensibile ad elementi del film, come il grottesco, il tragicamente assurdo, che altri non hanno sottolineato;
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#79 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 16:19

 
Uno che tratta temi classici, in maniera classica, ma con stile asciutto, lucido, cinico e sensibile allo stesso tempo. Le lacrime nella vita esistono, sarebbe sbagliato dire che dobbiamo eliminarle dai film. Lui è uno dei pochi che le sa filmare senza mai scadere nella ovvietà hollywoodiana ecc.ecc. E così nelle migliaia di cose su cui il cinema hollywoodiano campa per far botteghino e che Clint utilizza. Solo che Eastwood ha la capacità di mantenere un equilibrio, di creare un distacco. Il suo cinema è forte e disincantato allo stesso tempo, a mio parere.



non mi piacciono i film dove le situazioni sono artificiosamente create in maniera troppo evidentemente forzata;

SPOILER


non è mai successo nel pugilato un incidente in cui si rimane coscienti, ma paralizzati; in realtà si rimane incoscienti per emorragia celebrale; la situazione è stata forzata per creare una lunga agonia, per commuovere; prevengo l'obiezione, il cinema è opera di fantasia; vero, ma se il regista è bravo deve rendermi credibile qualsiasi situazione, anche se non corrisponde alla realtà;
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#80 Pierrot le fou

    Roadie

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Inviato 29 novembre 2006 - 16:22

che relazione intercorrerebbe tra la bravura del regista e la credibilità della finzione?
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#81 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 16:32

che relazione intercorrerebbe tra la bravura del regista e la credibilità della finzione?



direi una corrispendenza biunivoca
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#82 Pierrot le fou

    Roadie

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Inviato 29 novembre 2006 - 16:34

quindi murnau e l'espressionismo in genere?
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#83 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 16:58

quindi murnau e l'espressionismo in genere?


nosferatu è verosimile perchè murnau è bravo; (va beh è un genio); ma temo di non aver capito;
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#84 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 novembre 2006 - 17:06

 
Uno che tratta temi classici, in maniera classica, ma con stile asciutto, lucido, cinico e sensibile allo stesso tempo. Le lacrime nella vita esistono, sarebbe sbagliato dire che dobbiamo eliminarle dai film. Lui è uno dei pochi che le sa filmare senza mai scadere nella ovvietà hollywoodiana ecc.ecc. E così nelle migliaia di cose su cui il cinema hollywoodiano campa per far botteghino e che Clint utilizza. Solo che Eastwood ha la capacità di mantenere un equilibrio, di creare un distacco. Il suo cinema è forte e disincantato allo stesso tempo, a mio parere.



non mi piacciono i film dove le situazioni sono artificiosamente create in maniera troppo evidentemente forzata;

SPOILER


non è mai successo nel pugilato un incidente in cui si rimane coscienti, ma paralizzati; in realtà si rimane incoscienti per emorragia celebrale; la situazione è stata forzata per creare una lunga agonia, per commuovere; prevengo l'obiezione, il cinema è opera di fantasia; vero, ma se il regista è bravo deve rendermi credibile qualsiasi situazione, anche se non corrisponde alla realtà;


Secondo me hai una visione completamente distorta e della bravura di un regista e più specificamente di Eastwood...

1) Ancora con la storia della credibilità? Non mi stancherò mai di dire che un film e quindi è fiction e in quanto fiction non lo si può nè elogiare nè criticare secondo parametri quali la credibilità ed il realismo...

2) Hai visto Gli Spietati? E Mystic River? E I ponti di Madison County? E Honkytonk Man? Come fai a dire che Eastwood è un calcolatore di emozioni a tavolino resta per me un mistero...sembra quasi che lo metti alla stregua di registi ben più meritevoli delle tue critiche (e ti potrei citare un Soderbergh ad esempio o anche un elenco infinito di registi italiani)...
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#85 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 17:19

 
1) Ancora con la storia della credibilità? Non mi stancherò mai di dire che un film e quindi è fiction e in quanto fiction non lo si può nè elogiare nè criticare secondo parametri quali la credibilità ed il realismo...



non mi sono spiegato; intendo dire che qualsiasi fiction, anche fantastica, surreale, diventa verosimile sullo schermo, se il regista è bravo; e una storia iperrealista, anche un documentario che riprende una realtà fenomenica, non è credibile se il regista non è bravo;

allora, tornando a Eastwood, mi accorgo durante la visione, che certe cose sono tirate per i capelli per ottenere certi risultati; e se gli scopro il trucco del mestiere, vuol dire che non è stato bravo, o quantomeno che poteva fare meglio; o che non ha avuto la capacità di farmi immedesimare nella sua finzione;


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#86 Pierrot le fou

    Roadie

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Inviato 29 novembre 2006 - 17:24


quindi murnau e l'espressionismo in genere?


nosferatu è verosimile perchè murnau è bravo; (va beh è un genio); ma temo di non aver capito;


il fatto è che l'emozione è troppo importante e istintiva perchè divenga prerogativa della più o meno corrispondenza con il reale.
io non ci credo che il personaggio di charlot possa compiere quelle miraboanti prodezze sul ring ma, in quella situzione, non mi riesce di evitare la risata, e di pensare che quello sia uno dei film più belli.
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#87 Guest_eustache_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 21:55

anche coraggio fatti ammazzare secondo me è un capolavoro.
di sicuro uno dei più visionari e deliranti di eastwood. ma anche uno dei più personali
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#88 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 23:30

 
il fatto è che l'emozione è troppo importante e istintiva perchè divenga prerogativa della più o meno corrispondenza con il reale.
io non ci credo che il personaggio di charlot possa compiere quelle miraboanti prodezze sul ring ma, in quella situzione, non mi riesce di evitare la risata, e di pensare che quello sia uno dei film più belli.



appunto sei nel  mio carruggio; lo ho additato come il più bel film sulla boxe, tempo fa; Luci della città è fondato inoltre su due incomprensioni, due equivoci. La ragazza si è innamorata di Charlot perché non può vederlo; il miliardario è gentile e generoso solo perché è fuori di sé. In altre parole: solo un malinteso può far superare i confini tra le classi e le convenzioni sociali. Un capolavoro.

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#89 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 novembre 2006 - 23:47

anche coraggio fatti ammazzare secondo me è un capolavoro.
di sicuro uno dei più visionari e deliranti di eastwood. ma anche uno dei più personali


bè, capolavoro mi pare francamente eccessivo.

Concordo però sul visionario e delirante. E aggiungerei violento e ironico. Il risultato è il miglior sequel della serie "Callaghan".
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#90 pasquale

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Inviato 30 novembre 2006 - 01:22

Secondo me il migliore di Callaghan è il secondo, una 44 magnum
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#91 Guest_Oyuki_*

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Inviato 02 dicembre 2006 - 09:55

Qualcuno sa quando dovrebbe uscire "Letters from Iwo Jima"?

http://www.imdb.com/title/tt0498380/
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#92 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 dicembre 2006 - 09:58

Qualcuno sa quando dovrebbe uscire "Letters from Iwo Jima"?

http://www.imdb.com/title/tt0498380/


in america il 20 dicembre, in italia verso febbraio-marzo
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#93 Guest_Oyuki_*

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Inviato 02 dicembre 2006 - 10:00

Grazie.  :)
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#94 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 dicembre 2006 - 10:01

a proposito di Eastwood regista, segnalo uno dei suoi primi, personali e migliori film, avendolo rivisto con piacere (e immagino già conosciate): Play Misty For Me (1971), in Italia col titolo irritante Brivido nella notte (ma che vor di!!!!)


a proposito di titoli totalmente schizzati ti rimando proprio a quelli dati ai film della serie "Callaghan"...the enforcer diventa cielo di piombo, the dead pool, scommessa con la morte ecc...

di "Brivido Nella Notte" ho parlato poco fa: un buonissimo esordio alla regia per Eastwood.
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#95 DonGianniB-ud-getBozzo

    pivello

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Inviato 03 dicembre 2006 - 15:43

Ahimé, non me ne voglia nonno Clint, ma il suo ultimo film mi ha proprio deluso. Frammentario e retorico, tenta di buttare nel pentolone tanti argomenti (la relazione tra guerra e menzogna, il rapporto padre figlio, il disagio delle minoranze) senza metterne a fuoco nessuno in maniera definitiva e trattando l'intera materia molto superficialmente. Sconta secondo me anche la contraddizione tra i due registri: quello pedagogico proprio del soggetto e l'inevitabile presenza del tocco lirico-eastwoodiano, che appare del tutto fuori luogo in questo contesto e che rende il tutto molto predicatorio, intriso di una tensione moralistica di cui - in questo caso - non se ne sentiva proprio il bisogno, anche perché (come detto) destinata alla pura retorica...
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#96 Guest_vegeta_*

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Inviato 10 dicembre 2006 - 13:12

prima o poi, sarò d'accordo con una delle recensioni pubblicate su "Cinemania"
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#97 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 17 dicembre 2006 - 11:22

Chi è che ha recensito l'ultimo di clint su ondarock?
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#98 Guest_eustache_*

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Inviato 17 dicembre 2006 - 11:49

credo che le recensioni su ondarpck siano tutte prese dal sito glispietati.it
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#99 Guest_Oyuki_*

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Inviato 17 dicembre 2006 - 11:51

Non tutte ma una buona parte. Infatti sarebbe bello riuscire a dare un po' di vita alla sezione cinema del sito. Con tutti gli appassionati che ci sono...
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#100 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 17 dicembre 2006 - 12:34

Non tutte ma una buona parte. Infatti sarebbe bello riuscire a dare un po' di vita alla sezione cinema del sito. Con tutti gli appassionati che ci sono...


Nel 2007 proveremo a lavorare per voi :D
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