Ringrazio di aver rispolverato il topic su IE, così magari se ne parla nel dettaglio!
Premesso che, come detto altrove, parlo comunque da fan di Lynch e che INLAND EMPIRE mi è piaciuto, devo però dire di non essere del tutto d'accordo sul giudizio del film.
Mi trovo d'accordo con Px quando descrive la bellezza di alcune scene e di alcune immagini, talvolta davvero suggestive(come quella della Dern che si avvicina pericolosamente alla telecamera). Il finale del film è poi tra i migliori della carriera di Lynch, probabilmente, ma il problema principale di IE è che a mio avviso nell'insieme non regge bene quanto altri film che lo hanno preceduto, "Mulholland Dr." in primis.
Adesso formalmente parlando "Mulholland Dr." è il meno innovativo della trilogia dell'inconscio: in pratica segue le stesse strade(perdute?)di "Lost Highway", laddove "INLAND EMPIRE" rappresenta sotto questo punto di vista una sorta di innovazione.
Ad ogni modo, credo di averlo già detto, Mulholland Dr. lo reputo ugualmente il più riuscito; quello in grado di rendere il "mischione" di generi, di personaggi "giustificato" e di costruire un plot coerente, interessante, senza perdere nulla dell'atmosfera onirica basilare e al tempo stesso riuscendo a creare una drammaticità di fondo maggiore che nel precedente e in grado di surclassare IE, che per l'appunto consta soltanto di scene interessanti e particolari, ma, ripeto, nell'insieme non mi ha del tutto convinto.
Troppo frammentato, troppo disomogeneo e - soprattutto - troppo astratto.
Mi andrebbe anche bene un film così purché non lo si definisca innovativo o geniale: quando in passato ho detto che INLAND EMPIRE è "troppo oltre", non è per sottolineare la genialità di Lynch(come farei invece con "Nostra Signora dei Turchi" di Carmelo Bene), ma semplicemente per indicare quanto il film sia debordante. Ciò non costituisce necessariamente un difetto compromettente, a patto però che lo si accetti per quello che è.
Domandiamoci in effetti cosa abbia poi di così innovativo: del resto io stesso poche righe fa l'ho definito più innovativo di MD. L'innovazione di cui tanto si parla consiste molto semplicemente nell'assenza di un copione antecedente le riprese. Un metodo di scrittura di matrice surrealista, dunque.
Se negli altri film la struttura narrativa era ferrea, in IE, pur non mancando, è maggiormente impercettibile perché Lynch ha semplicemente reso maggiormente complessi simili intrecci.
Non che il metodo sia sbagliato in sé, ma il problema è che molto semplicemente mi sembra un po' fine a se stesso, laddove un film come "L'année dernière à Marienbad" in questo senso è un film molto sperimentale e non ingiustificato(ma lo dovrei rivedere), eppure l'accusa d'essere un mero esercizio di stile non è certo mancata... oppure potrei presentarvi il caso di uno dei film degli anni '80 di Ruiz, autore decisamente più "consapevole" di Lynch: meno bravo e meno lineare(ha sfornato troppe opere anche inutili), ma di grande cultura e che certo non faceva le cose tanto per!
Quel che critico non è tanto il film in sé, ma l'approccio che hanno avuto molti nel giudicarlo e mi riferisco in particolar modo ad una certa parte della critica che non ha perso occasione per scrivere saggi enormi su IE parlando di semiologia... insomma, tra i vari approcci possibili con Lynch, l'unico che io definirei sbagliato!
Lynch non è un autore intellettuale, né un intellettualoide e non vuole fare film "complessi", nonostante abbia fama di essere "incomprensibile" o "complesso". A Lynch interessa filmare l'inconscio, ma non alla maniera dei surrealisti, bensì adottando un suo stile, tipico e riconoscibile.
Fin qui sono anche d'accordo. Il problema secondo me è quando nel parlare di IE si tirano in ballo nomi e contro-nomi che detto francamente, secondo me non c'entrano nulla! C'era gente che per parlare del film ha scomodato metà dei filosofi del '900 e dell'800!
Senza parlare dei paragoni con film come "2001" di Kubrick e quelli di Godard, che a mio avviso sono abbastanza ingiustificati.
Di certo IE ha diversi paralleli con un altro film di Kubrick - Shining - e lì un paragone è possibile. Ma ci sono in molti che hanno visto in IE il film più rivoluzionario della storia del cinema!
Non è che me la prendo(anzi!), è solo che mi sembra strano che in molti abbiano accolto il film come una novità assoluta: ripeto, lo stile di Lynch è unico nel suo genere, ma non è assolutamente l'unico sperimentatore del mondo, né tantomeno il più geniale o fuori dal comune.
Se davvero dovessi dire qualcosa completamente a favore di INLAND EMPIRE, direi che è ottimo come film-summa della carriera di Lynch, riassumendo in sé tutte le ossessioni e i luoghi tipicamente lynchani attingendo a piene mani da quasi tutte le opere antecedenti del regista, Twin Peaks compreso.
Poi ci sono inserti anche della serie "Rabbits", una mini-serie di 8 cortometraggi realizzata dal regista nel 2002.
Laura Dern ha confezionato un'interpretazione davvero eccezionale, ma secondo me non basta a creare quella drammaticità che distingueva gli altri film di Lynch: è il prezzo da pagare per una così accentuata frammentazione dell'impianto narrativo.
Poi continuo a sostenere che in questo senso il film non è completo perché la narrazione sussiste! Non si tratta di creare un film anti-narrativo(ammesso che sia possibile!), ma di scardinare completamente la narrazione in quanto elemento fondamentale del film: INLAND EMPIRE rappresenta forse il tentativo più riuscito del regista, in questo senso, ricongiungendo la stratificazione di LH e MD con l'assurdo di Eraserhead, però a mio avviso
parzialmente fallisce, tanto è vero che ricostruire la trama del film non è impossibile come in molti hanno detto. Lasciamo perdere che si può benissimo godere del film anche senza ricostruirla: il problema però è che alla base una trama c'è e per trama intendo proprio uno sviluppo narrativo, cosa che magari in un film come Marienbad non c'è(e non mi riferisco alla vicenda di base)!
Detto questo il film lo si può certamente visionare senza l'ossessione di volerci capire qualcosa(ma non c'è niente da capire, a mio avviso)ed è probabilmente l'approccio più sensato: non bisogna accusare Lynch di snobismo quando disse "il mio film è chiarissimo". Certo era un'affermazione volutamente provocatoria, ma che probabilmente riassume benissimo il senso dell'operazione del film: filmare l'inconscio. Potremmo dire che ci è anche riuscito, ma non per questo lo reputo un capolavoro o un film epocale e secondo me film meno "eccessivi" come MD o LH rappresentano tentativi migliori perché non "lasciano da parte" l'immedesimazione spettatoriale che se in IE c'è, è minata da una struttura troppo disarticolata.
Poi, ripeto, il risultato può piacere eccome(è anche il mio caso), ma ciò non significa che Lynch abbia creato qualcosa di impossibile da creare: si è infatti limitato a filmare senza avere un copione pre-scritto e la storia di fondo è probabilmente prodotto del suo inconscio, non di un'attenta meditazione(per fortuna!)e al resto ci ha pensato la sua enorme fantasia. Tutto qui.