[Monografia] David Lynch
#301
Inviato 14 dicembre 2008 - 17:28
#302
Inviato 15 dicembre 2008 - 15:41
sembrerò brutale, ma per la moralina è meglio leggersi il libro cuore o guardarsi Arnold, lì c'era in ogni puntata
Se vengo a casa tua e tu mi fai un monologo di sette ore e trenta sulle tue fobie e le tue percezioni o deformazioni del mondo non ho più molta voglia di venirti a trovare anche se magari apprezzo la tua capacità di presentarmi il tuo mondo interiore.
Se poi tale monologo diventa un grande gioco retorico, pieno di parole ad effetto, di colpi di teatro, di scenografia maestosa ma, tutto sommato, "vuoto", io non ho proprio più molta voglia di stare a passare del tempo con te.
La mia sensazione spesso di fronte a Lynch è tantissimo fumo e pochissimo arrosto, se poi il fumo è buono (cioè esteticamente bello) fumarlo non è poi così male, ovviamente, ma dopo i 10 minuti di sballo non ti lascia un gran che.
probabilmente è anche questione di sintonia con un certo autore. Per dire, in questi giorni ho guardato un paio di film ugualmente "fuori" di altri registi e mi sono annoiato molto, provando più o meno la sensazione che tu provi per Lynch, che invece riesce a prendermi tantissimo. Di cose come Strade perdute, Twin peaks (non tutto, ma ad esempio l'ultima puntata è una di quelle cose che mi ricordano perchè mi piace vedere film) e fuoco cammina con me, Mulholland drive, Eraserhead ricordo perfettamente ancora la prima visione stordente.
Mentre per esempio INLAND EMPIRE non mi ha preso, sarà che non l'ho capito ma mi ha pure annoiato. Ma per capire, anche i suoi film lineari non ti piacciono?
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#303
Inviato 15 dicembre 2008 - 20:18
#304
Inviato 17 dicembre 2008 - 18:22
Adoro il regista, ma INLAND EMPIRE è ancora lì che aspetta una massiccia quantità di fumo per essere visto..
Comunque scherzi a parte... oggi ho rivisto per la seconda volta L'IMPERO DELLA MENTE e devo ammettere che mi sono ricreduto in molte cose.
Lo ritengo pur sempre un film pazzesco ed irrazionale, metafisico, onirico, devastante, e chi più ne ha più ne metta ma devo ammettere che molte cose che mi erano completamente sfuggite sono invece ritornate con collegamenti geniali, per adesso è il film degli anni 00, sicuramente.
#305
Inviato 28 marzo 2009 - 00:01
grazie!
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male
Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey
#306
Inviato 21 maggio 2009 - 11:11
http://interviewproj...davidlynch.com/
dal 1 giugno, ogni tre giorni, il sito verrà aggiornato con un'intervista, si concluderà tra circa un anno dopo 121 interviste (di 4/5 minuti ciascuna).
mi pare un progettino per passare il tempo, anche piuttosto interessante e "attuale"...c'è da dire che Lynch dopo INLAND EMPIRE potrebbe anche non fare più film.
#307
Inviato 21 maggio 2009 - 11:36
Il nuovo progetto di David Lynch:
http://interviewproj...davidlynch.com/
dal 1 giugno, ogni tre giorni, il sito verrà aggiornato con un'intervista, si concluderà tra circa un anno dopo 121 interviste (di 4/5 minuti ciascuna).
uhm, sono perplesso...mi sa di progettino inutile stile Greenway e "le valigie di tulse luper"
#308
Inviato 21 maggio 2009 - 12:28
Il nuovo progetto di David Lynch:
http://interviewproj...davidlynch.com/
dal 1 giugno, ogni tre giorni, il sito verrà aggiornato con un'intervista, si concluderà tra circa un anno dopo 121 interviste (di 4/5 minuti ciascuna).
uhm, sono perplesso...mi sa di progettino inutile stile Greenway e "le valigie di tulse luper"
A proposito di peter qualcuno di voi è andato a Rovereto a vedere il suo spettacolo?
#309
Inviato 25 maggio 2009 - 07:19
Un bel film, semplice, buoni sentimenti ma non per questo sdolcinato o cosa, anzi spesso secco.
Sono anni che non vedo un film di Lynch ma direi che la sua mano si vede.
Mi è piaciuto, penso i più lo abbiate già visto, lo raccomando agli altri!
#310
Inviato 12 luglio 2009 - 22:06
Quando lo iniziai (iniziai) la prima volta ricordo che mi prese moltissimo. C'è l'assurdo, la luce mischiata al buio, la purezza e l'innocenza mischiate alla perversione e al male. L'ho rivisto stasera. Le cose migliori di questo film sono a mio avviso la costruzione dei personaggi, la surrealità delle scene e l'interpretazione degli attori. Questi tre elementi sono più che sufficienti a farne un gran film, ma ripensando a ciò che Lynch è riscito a girare dopo, viene quasi da dire che rispetto a pellicole come Mulholland Drive o Una storia vera (nonchè a una serie come Twin Peaks) sia decisamente un'opera artisticamente inferiore. A me sembra che nell'insieme il film non abbia una vita propria, sembra quasi un montaggio di scene magistralmente dirette che non riescono a diventare un'unica cosa. E quindi a restare indelebilmente nella testa dello spettatore. Non il miglior Lynch.
#311
Inviato 13 luglio 2009 - 12:25
Però Una Storia Vera mi ha fatto proprio cagare: perchè alcuni di voi (mi pare sia finito abbastanza in alto nel thread delle classifiche) lo considerano un capolavoro?
#312
Inviato 13 luglio 2009 - 13:19
Però Una Storia Vera mi ha fatto proprio cagare: perchè alcuni di voi (mi pare sia finito abbastanza in alto nel thread delle classifiche) lo considerano un capolavoro?
non so se è un capolavoro ma è uno dei film che meglio mette in scena l'epopea umana di un uomo fallito. a me ha fatto emozionare tantissimo e lo rivedo con costanza senza mai stancarmi.
#313
Inviato 13 luglio 2009 - 14:44
#314
Inviato 13 luglio 2009 - 15:34
#315
Inviato 20 settembre 2009 - 09:41
#316
Inviato 14 ottobre 2009 - 04:58
c'è solo una cosa che mi sfugge ....qualcuno mi spiega la trama ??
#317
Inviato 14 ottobre 2009 - 09:42
c'è solo una cosa che mi sfugge ....qualcuno mi spiega la trama ??
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#318
Inviato 22 dicembre 2009 - 13:31
Lynch concede qualche anticipazione del film (inland Empire, ndr) nel suo sito, in cui tiene anche un bizzarro diario video sulla meteorologia (che aggiorna rigorosamente giorno dopo giorno), diversi spezzoni dei suoi introvabili cortometraggi e uno store singolare in cui ha messo in vendita anche mouse pad con carcasse di maiali scuoiati.
Un artista senz'altro originale di cui Stanley Kubrik si vantava di possedere una copia di Eraserhead, primo film di Lynch girato in bianco e nero che il grande maestro si faceva proiettare a intervalli regolari nella sua villa inglese. E che fu girato in cinque anni, di notte, mentre il suo regista consegnava i giornali porta a porta durante il giorno.
Per pignoleria, per avere il controllo totale sui suoi film, cosa che lo spinse a rifiutare di dirigere il terzo episodio di Star Wars, lasciando di stucco George Lucas.
Ma è vera 'sta cosa? Possibile che di questi aneddoti non ne conosca nessuno?
#319
Inviato 22 dicembre 2009 - 14:02
Lynch concede qualche anticipazione del film (inland Empire, ndr) nel suo sito, in cui tiene anche un bizzarro diario video sulla meteorologia (che aggiorna rigorosamente giorno dopo giorno), diversi spezzoni dei suoi introvabili cortometraggi e uno store singolare in cui ha messo in vendita anche mouse pad con carcasse di maiali scuoiati.
Un artista senz'altro originale di cui Stanley Kubrik si vantava di possedere una copia di Eraserhead, primo film di Lynch girato in bianco e nero che il grande maestro si faceva proiettare a intervalli regolari nella sua villa inglese. E che fu girato in cinque anni, di notte, mentre il suo regista consegnava i giornali porta a porta durante il giorno.
Per pignoleria, per avere il controllo totale sui suoi film, cosa che lo spinse a rifiutare di dirigere il terzo episodio di Star Wars, lasciando di stucco George Lucas.
Ma è vera 'sta cosa? Possibile che di questi aneddoti non ne conosca nessuno?
verissima. Kubrick ha costretto tutta la troupe di "Shining" a vedere "Eraserhead" (che Lynch per finire di girare si ipotecò la qualsiasi e dormiva sul set)
#320
Inviato 22 dicembre 2009 - 22:14
#321
Inviato 28 dicembre 2009 - 22:16
Mi piacerebbe parlarne. E cercare di capirne qualcosa in più, insieme a voi.
Io per ora non ho capito troppo.
Ho considerato le parti del film in cui c'era Fred le parti più "reali", mentre quelle in cui c'era Pete dovrebbero essere parti sospese tra fantasia, ricordo del passato, desiderio.
Nella realtà Fred è sposato con Renee e sospetta che lei lo tradisca (con Dick Laurent, che poi ucciderà?). Pete invece è l'amante di Renee. E' innamorato di lei e la sottrae a Dick Laurent. C'è una reversio:in questo universo parallelo è lui l'"irregolare", il terzo, mentre Dick Laurent è il "cornutazzo" ( ).
In questo universo Pete(Fred) cerca di evitare gli omicidi causati dal tradimento, anche se il tizio-non-identificato-con-la-faccia-bianca si affaccia anche in queste fantasie e allude a qualche tragico fatto che dovrà avvenire...
#322
Inviato 28 dicembre 2009 - 23:18
Volendo quindi il film potrebbe essere interpretato più o meno come dici tu, con Fred uxoricida che ad un passo dalla sedia elettrica impazzisce e rivive mentalmente la propria esperienza capovolgendola.
Invece a ben vedere la cosa non funziona affatto dato che fin dall'inizio di realistico c'è ben poco e lo spettatore è immediatamente immerso in un'atmosfera allucinante.
Non credo che Lynch costruisca a tavolino simbolismi e citazioni freudiane/psicanalitiche per raccontare storie normalissime, il suo mi sembra più un universo a se stante governato da leggi proprie, che sono quelle del sogno o dell'inconscio. Strade perdute è costellato di tematiche ossessive e immagini che ritornano... mi viene in mente la violazione della casa/intimità (le videocassette, l'uomo che sostiene di trovarsi "in casa di Fred", Fred che ripreso da una telecamera si copre con le mani e fugge). Per non parlare di motivi ricorrenti in tutto il cinema di Lynch come la tensione che si accumula fino alla soglia della sopportazione e che quando esplode o porta alla fine del film o costringe la storia a "cambiare binario", magari con rimescolamento di luoghi e nomi (caratteristica tipica dei sogni se ci pensiamo).
Ma se c'è da rimettere insieme una storiella in senso tradizionale e fare distinzioni fra "realtà", "sogno", "allucinazione" e così via, c'è sempre qualche pezzo che manca e qualche scheggia impazzita a guastare tutto... ma soprattutto il gioco diventa francamente noioso e inutile. Almeno per me...
#323
Inviato 28 dicembre 2009 - 23:41
Ma se c'è da rimettere insieme una storiella in senso tradizionale e fare distinzioni fra "realtà", "sogno", "allucinazione" e così via, c'è sempre qualche pezzo che manca e qualche scheggia impazzita a guastare tutto... ma soprattutto il gioco diventa francamente noioso e inutile. Almeno per me...
Su quello sicuramente. Ma con questi tentativi si colgono sempre nuovi aspetti, a parer mio. E comunque bisogna tentare. Dopo il film non avevo capito assolutamente niente, mi sembrerebbe stupido fermarmi lì, a godere delle sensazioni che ti dà il film, e non chiedermi più altro.
Comunque nella prima parte, quella "realistica", come fai notare, c'è poco di reale. Dialoghi frammentari e secchi, decisamente strani e irreali; la casa di Fred ha delle ombre che sembrano quasi buchi neri. E poi il sogno che racconta alla moglie, e lei che cambia faccia O_O
#324
Inviato 29 dicembre 2009 - 04:45
Ma con questi tentativi si colgono sempre nuovi aspetti, a parer mio. E comunque bisogna tentare. Dopo il film non avevo capito assolutamente niente, mi sembrerebbe stupido fermarmi lì, a godere delle sensazioni che ti dà il film, e non chiedermi più altro.
Assolutamente si, non voglio dire che con Lynch ci si debba fermare al semplice spettacolo nonsense (ma anche quello da le sue soddisfazioni, eh), solo che ad esclusione di Mullholand Drive è meglio evitare di cercare soluzioni "razionaliste" (quello è sogno, quella è realtà) ad un cinema capace davvero di creare un universo a parte che risponde alle leggi libere ed imprevedibili del sogno.
Anzi, dato che mi dai corda ci metto la mia analisi (parziale, ovvio) del film...
*si scrocchia le dita*
La prima parte, credo, è quella realmente eccezionale, straordinaria nel modo in cui riesce a immergere lo spettatore in un'atmosfera di tensione continua ed alienante, che dilata il tempo e non sembra dover giungere ad una qualche soluzione... proprio perchè non sembra aver alcun motivo d'essere.
Il primo piano di Bill Pullman che apre il film ci mostra subito quell'espressione tesa e quasi sofferente che mantiene per tutta la prima parte del film, prima ancora del primo (scusate il gioco di parole) avvenimento inquietante (la voce al citofono). In effetti nel cinema di lynch sembra che siano gli eventi ad adattarsi alla condizione emotiva dei personaggi e non viceversa (come invece avviene nella narrazione tradizionale).
Fred vive in una situazione di angoscia perenne che tiene per se: non ci viene spiegata la sua ragione, possiamo solo intuire che tema un tradimento della moglie (la telefonata), ma in realtà la cosa non ha alcun riscontro.
Come ho detto c'è un'autentica ossessione per la violazione dell'intimità (che si identifica con la casa): a partire dalla citofonata (Fred non risponde come sarebbe ovvio ma si precipita fuori a controllare), le videocassette che ritraggono l'interno della loro casa, l'uomo misterioso che afferma di essere in casa di Fred (e questi torna subito per verificare!). E ancora: in una scena il protagonista dice di non amare le telecamere ("preferisco ricordare le cose come le ricordo io"); sembra non azzeccarci molto, ma la sequenza si ricollega ad un'altra verso la fine, quando appunto Fred dimostra autentico terrore per la telecamera "brandita" dal mistery man (che chiede "qual'è il tuo nome?") e fugge per non farsi riprendere (tra l'altro mi sembra che fosse nudo).
La minaccia peggiore però non proviene dall'esterno ma dall'interno: è Renee stessa, che a volte Fred non sembra riconoscere più. Ed è questo che lo terrorizza. Mi riferisco al racconto del sogno ("eri tu, ma... non eri tu!") che -notare- si "realizza" poco prima dell'omicidio, nella scena in cui il protagonista, al buio, chiama la moglie non riuscendendo a trovarla (con le stesse parole che usa nel sogno). Forse Fred preconizza l'attimo di follia nel quale ucciderà la persona che ama (non riconoscendola); o forse ha paura di scoprirla diversa da come crede, di conoscere degli aspetti di lei che non accetta. Da lì poi la sequenza dell'omicidio che, francamente, è straordinaria.
Dato che Fred non vuole accettare di essere un assassino vede la scena tramite il televisore. La situazione è del tutto onirica: Fred non è sorpreso o stupefatto (così come logicamente dovrebbe), è semplicemente infastidito, angosciato. Guarda per un pò, poi distoglie lo sguardo e chiama disperato la moglie (eccezionale!). Tra l'altro è terrificante la zoomata "estrema" sul televisore, che sgrana in maniera tremenda la figura del cadavere permettendo di coglierne solo un'immagine vaga, con un effetto assolutamente disturbante.
Da lì all'interrogatorio e al carcere, tutto avviene in tempi rapidissimi e con salti cronologici notevoli, in contrapposizione alla lentezza asfissiante del ritmo fino ad allora. La sensazione di un uomo che in un attimo si ritrova condannato come omicida e ad un passo dalla morte è resa in maniera perfetta. Ma come al solito in Lynch ciò che conta non è l'evento in se. La situazione è giunta ad un punto di rottura e la tensione si sta facendo insopportabile: deve esplodere. Come ho già detto nei film di Lynch, come anche nei sogni, l'esplosione della tensione corrisponde necessariamente ad un cambiamento che ristabilisce l'ordine (anche se precario) oppure conduce alla fine del film.
In Mulholland Drive dopo il ritrovamento del cadavere (che è appunto il momento in cui la tensione si fa eccessiva) Rita si mette -simbolicamente- la parrucca, diventa qualcun'altro il che le permette di ristabilire l'equilibrio del sogno, di evitare il punto di rottura che conduce al risveglio.
In Strade perdute Fred si "trasforma" (stavolta non simbolicamente!) in un altro personaggio -Pete-, in un altro luogo dove tutto ciò che è avvenuto non ha più alcun valore (la fuga psicogena appunto). Quando pete torna a casa troviamo un'atmosfera luminosa e rilassante che ci sembra quasi straniante nel contesto del film. Ma è una pace non destinata a durare: a poco a poco, senza che lo spettatore se ne accorga, l'atmosfera si incupisce, le scene diunrne vengono sostituite da quelle notturne (che verso la fine sono le uniche) e i "fantasmi" della storia precedente cominciano a riaffiorare, a partire da Renee/Alice, e a coinvolgere il protagonista (che sia Fred o Pete, è sempre lo stesso) nella stessa spirale di angoscia e gelosia che aveva aperto il film.
Mi fermo qui perchè entrando nei labirinti Lynchiani c'è veramente da perdersi.
E' probabile che qualcuno di quei collegamenti stia solo nella mia testa, fatto sta però che di roba onirica e surreale me ne sono trangugiata parecchia, ma se con i vari Jodorowsky non vado oltre la presa d'atto del nonsense (che magari può essere divertente) Lynch da ogni volta l'impressione che nel delirio ci sia sempre qualcosa che torna, un nesso a suo modo "logico" (senza bisogno di scomodare la facile interpretazione psicologista)... che è ciò che (o meglio, una fra le cose che) mi fa impazzire dei suoi film.
#325
Inviato 29 dicembre 2009 - 11:01
Ma se c'è da rimettere insieme una storiella in senso tradizionale e fare distinzioni fra "realtà", "sogno", "allucinazione" e così via, c'è sempre qualche pezzo che manca e qualche scheggia impazzita a guastare tutto... ma soprattutto il gioco diventa francamente noioso e inutile. Almeno per me...
Su quello sicuramente. Ma con questi tentativi si colgono sempre nuovi aspetti, a parer mio. E comunque bisogna tentare. Dopo il film non avevo capito assolutamente niente, mi sembrerebbe stupido fermarmi lì, a godere delle sensazioni che ti dà il film, e non chiedermi più altro.
infatti è giusto, dai. aggiungo solo un particolare, perchè quello detto da Eraserhead credo che basti. Lynch con "Strade perdute" scardina definitivamente la narrazione tradizionale: il film segue l'evoluzione di un anello di Möbius, ribaltandosi e tornando al punta di partenza iniziale. Quello che afferma Eraserhead dunque, sul fatto di cambiare piano di realtà nel momento di maggiore tensione per i personaggi, non avviene solo su un piano della storia raccontata, ma è l'intera struttura narrativa a ruotare su se stessa, per fornirci un inizio da cui ripartire. E' il cinema rivoltato come un calzino, qualcosa, credo, di mai visto prima.
#326
Inviato 29 dicembre 2009 - 11:12
Dick Laurent è il "cornutazzo" ( ).
ahò!
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#327
Inviato 29 dicembre 2009 - 15:55
Ops, l'ho detto.
E' probabile che qualcuno di quei collegamenti stia solo nella mia testa, fatto sta però che di roba onirica e surreale me ne sono trangugiata parecchia, ma se con i vari Jodorowsky non vado oltre la presa d'atto del nonsense (che magari può essere divertente) Lynch da ogni volta l'impressione che nel delirio ci sia sempre qualcosa che torna, un nesso a suo modo "logico" (senza bisogno di scomodare la facile interpretazione psicologista)... che è ciò che (o meglio, una fra le cose che) mi fa impazzire dei suoi film.
Mi fai un po' di nomi di questa roba che hai trangugiato? Mi interessa molto questo genere di cose, ma mi pare di conoscere solo Lynch.
Riguardo al film la cosa che meno mi torna è la sequenza che collega le due parti del film, quella di Fred e quella di Pete. La sequenza si ripete due volte, è molto surreale, e fa vedere con una strana prospettiva il cortile della casa di Pete, con i suoi genitori e la sua ragazza. Poi ci sono altre immagini indecifrabili.
La seconda volta che questa sequenza compare, è quando i genitori di Pete stanno raccontando a lui cos'è avvenuto la notte in cui è finito in prigione al posto di Fred. Su questo ci ripenso su :
#328
Inviato 30 dicembre 2009 - 08:27
Le paure di Fred.
Fred teme di non amare più sua moglie Renée e di non riuscire più ad avere rapporti sessuali con lei.
Fred teme che sua moglie lo tradisca; che sia inserita in un giro sporco di pornografia gestito dall??equivoco Andy sotto l??egida del boss mafioso Eddy.
Fred teme di uccidere per gelosia sua moglie e di finire i suoi giorni in prigione.
I desideri di Fred.
Fred vorrebbe essere un giovane spigliato e disinvolto che ha successo con le donne. Il desiderio di Fred si materializza nel suo alter ego Pete.
Vorrebbe proprio farsi la donna di un boss mafioso potente e geloso, all??insaputa di quest??ultimo.
Vorrebbe che questa donna fosse proprio sua moglie, la donna che Eddy gli ha portato via.
Vorrebbe uccidere Andy che è il ruffiano di sua moglie.
Vorrebbe riconquistare la moglie e tornare a fare l??amore con lei.
Scene parallele
Fred tenta di fare all??amore con sua moglie e non ci riesce.
Pete, alter ego di Fred, fa all??amore con Alice, alter ego di Renée; ma finito il rapporto Alice se ne dicendo: ??non sarò mai tua? e Pete torna ad essere Fred. La stessa canzone accompagna le due scene d??amore parallele.
Fred chiede a Renée chi sia Andy; lei gli dà una risposta breve ed evasiva: ??è un mio amico, è a posto; è uno che una volta mi ha aiutato ad avere un lavoro?
Pete chiede ad Alice chi sia Andy; ed Alice gliela racconta tutta; un ruffiano che reclutava le pornostar per il bosso mafioso; la scena della iniziazione di Alice viene fatta vedere in un lungo flashback.
I simboli del film
La strada: il percorso della mente o della follia.
La videocassetta: l??immaginazione, o la memoria o la rimozione.
L??omino bianco: la personalità sdoppiata.
La baracca nel deserto: un anfratto del subconscio.
Cosa succede realmente
Penso poco o forse proprio nulla; avviene tutto nella testa di Fred; un accumulo di pensieri e di visioni di cose avvenute, di cose immaginate, di cose desiderate e o temute.
Di sicuro non uccide la moglie che vediamo andare tranquillamente a letto dopo essersi struccata, mentre l??omicidio sarebbe avvenuto nel bagno.
Il film finisce sulla scena iniziale; il tempo non è trascorso; è stato tutto un accumulo di pensieri che si sono improvvisamente affollati in modo casuale ed irrazionale nella mente di Fred.
#329
Inviato 30 dicembre 2009 - 13:58
Di sicuro non uccide la moglie che vediamo andare tranquillamente a letto dopo essersi struccata, mentre l??omicidio sarebbe avvenuto nel bagno.
Il film finisce sulla scena iniziale; il tempo non è trascorso; è stato tutto un accumulo di pensieri che si sono improvvisamente affollati in modo casuale ed irrazionale nella mente di Fred
Questo non credo, come ho detto Lynch scrive (sul suo libro, "Catching the Big Fish") che il film è ispirato al caso di O.J Simpson (http://it.wikipedia....i/O._J._Simpson) e che parla del tentativo di "fuggire" da una colpa, da un'azione compiuta. L'omicidio comunque avviene in camera da letto, si vede chiaramente.
In ogni caso non penso che sia utile parlare di cosa avviene "in realtà", quello di Lynch è un mondo a parte da prendere per quel che è (e Inland Empire lo dimostra).
#330
Inviato 01 ottobre 2010 - 13:26
la domanda che mi faccio è: c'è veramente qualcuno che si guarda 'sto film e ci gode e se lo gusta come una tazza di caffè alla mattina appena svegli? cosa c'è dietro?*, solo sete di ricerca simbolista-esoterica, un reale appagamento nel vedere qualcosa di diverso e di giocarsela sul piano strettamente ludico oppure una commistione fra i due atteggiamenti?
io faccio davvero fatica a dire che Eraserhead sia un bel film, nonostante ci siano diversi elementi che me lo fanno parzialmente apprezzare; intendo sequenze disturbanti, particolari sfuggenti, dialoghi alienanti, e così via.
però insomma, rimane il resto.
* e mi riferisco allo spettatore
#331
Inviato 01 ottobre 2010 - 13:30
#332
Inviato 01 ottobre 2010 - 13:33
#333
Inviato 01 ottobre 2010 - 13:49
#334
Inviato 01 ottobre 2010 - 13:54
"Inland Empire"? Pure secondo me. Ogni volta che lo dico e provo a spiegare perche' lo penso vengo crocifisso su un palo della tortura fatto di "esprime la negativita'", "genialita'", "rivoluzione del cinema", "metanarrativo", "scomposizione postmoderna" e cosi' via.Da questo punto di vista, gli ultimi tre film di lynch potrebbero essere concepiti come geniali; secondo me, il terzo lo ha cannato. Secondo me.
A quel punto ripiego sul decantare Karolina Gruszka.
#335
Inviato 01 ottobre 2010 - 13:57
#336
Inviato 01 ottobre 2010 - 14:00
Se fossimo coscienti che il cinema è un'arte minore (e lo dico contro il mio interesse perchè l'ho studiato e ci lavoravo) saremmo tutti più tranquilli e non ci sarebbero impalati
ma quindi ho ragione o sono un idiota?
dai, che altrimenti non c'arrivo, sono un po' tardo.
se poi mi dici che ho ragione mi gaso e vado da tutti i miei amici a vantarmi che un esperto di cinema mi ha detto che sono una persona valida e che capisce le cose.
anzi, a pensarci bene non c'è un cazzo da aver ragione.
vabè.
#337
Inviato 01 ottobre 2010 - 14:02
#338
Inviato 01 ottobre 2010 - 14:07
Io la penso esattamente al contrario: se fossimo coscienti che il cinema e' un'arte maggiore, non si sentirebbe piu' il bisogno di giustificare i propri innamoramenti cinematografici con i "meta"-discorsi.Se fossimo coscienti che il cinema è un'arte minore (e lo dico contro il mio interesse perchè l'ho studiato e ci lavoravo) saremmo tutti più tranquilli e non ci sarebbero impalati
Che poi sono belli i "meta"-discorsi, e' una forma d'arte pure quella (ma minore ). Il problema con cui mi sono sempre scontrato, in merito a questo film, e' la coincidenza di certezza assoluta del parlante e totale inconfrontabilita' degli asserti.
Ricordo una risposta che diede una su un forum dopo una discussione andata particolarmente in berserk e in cui ci si era allontanati da ogni riferimento al film in concreto per parlare in modo ermetico di ineffabili esperienze rivelative:
"Si tratta pur sempre di un film, non di una esperienza mistica".
#339
Inviato 01 ottobre 2010 - 14:12
Io la penso esattamente al contrario: se fossimo coscienti che il cinema e' un'arte maggiore,
Se fossimo coscienti che il cinema è un'arte minore (e lo dico contro il mio interesse perchè l'ho studiato e ci lavoravo) saremmo tutti più tranquilli e non ci sarebbero impalati
ti voglio bene.
e non studio cinema
per il resto è giusto che ti/vi abbiano crocifisso
scherzo
#340
Inviato 01 ottobre 2010 - 14:13
Io la penso esattamente al contrario: se fossimo coscienti che il cinema e' un'arte maggiore, non si sentirebbe piu' il bisogno di giustificare i propri innamoramenti cinematografici con i "meta"-discorsi.
Se fossimo coscienti che il cinema è un'arte minore (e lo dico contro il mio interesse perchè l'ho studiato e ci lavoravo) saremmo tutti più tranquilli e non ci sarebbero impalati
Che poi sono belli i "meta"-discorsi, e' una forma d'arte pure quella (ma minore ).
è una bella guerra tra poveri
#341
Inviato 01 ottobre 2010 - 16:55
INLAND EMPIRE contiene uno dei pre-finali e finali più belli di sempre, dai.
#342
Inviato 01 ottobre 2010 - 19:53
E sono convinto che certe immagini non le si concepisce senza aver quella propensione alla rottura logica delle cose, e per me questo è un valore e una cosa affascinante. Il montaggio poi è così paratattico che quantomenoamè crea difficilmente una totale e liquida penetrazione nel film portandomi via per due ore dal divano.
sono totalmente d'accordo su questo passaggio. Considero i film di Lynch delle liste puntate raccordate da punti e virgola, in cui, infatti, la subordinazione si muove solo impercettibilmente dalla tesi di fondo (che fa da proposizione principale e investe il piano della realtà/irrealtà). E' in questo senso che parli di propedeutico? perché non scrivi qualcosa di più corposo? O_O
#343
Inviato 02 ottobre 2010 - 12:35
E sono convinto che certe immagini non le si concepisce senza aver quella propensione alla rottura logica delle cose, e per me questo è un valore e una cosa affascinante.
cioè: al regista o allo spettatore?
#344
Inviato 02 ottobre 2010 - 13:40
Se fossimo coscienti che il cinema è un'arte minore (e lo dico contro il mio interesse perchè l'ho studiato e ci lavoravo) saremmo tutti più tranquilli e non ci sarebbero impalati
Su questo Piero non riesco a seguirti (per me è infatti l'arte più significativa del Novecento). Perché sarebbe minore? Le uniche ragioni che posso ipotizzare sono: 1) perché è un compendio della arte arti, tutte racchiuse e sminuite nel cinema 2) perchè ha prodotto e continua a produrre opere non all'altezza di quelle della pittura o della narrativa 3) è troppo popolare(sca) 4) è più artigianato che arte.
Su onguno di questi punti avrei da ridire...
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#345
Inviato 02 ottobre 2010 - 13:43
"Inland Empire"? Pure secondo me. Ogni volta che lo dico e provo a spiegare perche' lo penso vengo crocifisso su un palo della tortura fatto di "esprime la negativita'", "genialita'", "rivoluzione del cinema", "metanarrativo", "scomposizione postmoderna" e cosi' via.
Da questo punto di vista, gli ultimi tre film di lynch potrebbero essere concepiti come geniali; secondo me, il terzo lo ha cannato. Secondo me.
Secondo me per ribattere basta una sola parola: maniera. Pero dai, la terza parte fa cacare addosso. E non cacare e basta.
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#346
Inviato 02 ottobre 2010 - 14:02
Secondo me, chiaramente ???
#347 Guest_Maedhros_*
Inviato 02 ottobre 2010 - 14:10
#348
Inviato 02 ottobre 2010 - 14:23
#349
Inviato 02 ottobre 2010 - 16:08
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#350
Inviato 02 ottobre 2010 - 16:15
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