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Baustelle - I Mistici Dell'Occidente (2010)


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603 replies to this topic

#51 Daeniel

    aspirante indie

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Inviato 25 febbraio 2010 - 15:23

Sono l'unico per cui l'uscita di un nuovo disco dei Baustelle rappresenta (sperabilmente) una buona notizia? E vabbe', saranno banalotti, saranno snob, saranno pseudo intellettualoidi retrò ma non mi dispiacciono. Se dovessi prendermela con ogni persona arrogante che incontro avrei qualche centinaio di omicidi sulla conscienza.. ::)

Nessuna indiscrezione su eventuali collaborazioni nel prossimo disco?
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#52 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 25 febbraio 2010 - 17:14


detto ciò non vedo cosa c'entrino


C'entrano e non c'entrano. Perché è stata tirata in ballo la qualità, dio mio, delle musiche dei Baustelle, e io proprio non vedo dove stia tutto questo orrore.
Che non ti piacciano è plausibile, ma le canzoni sono costruite bene e sono coinvolgenti. La musica di certo non è merda totale.
I Pains per questo mi son stati particolarmente sul cazzo.


beh ma appunto, per me prima di tutto sono un gruppo pessimo, poi vabbè ci sono i motivi personali come l'antipatia, ecc.

ad esempio: bianconi per me è un pessimo cantante, vuol fare il crooner ma è rigido, è impostato, si vede che lo fa imitando altri cantanti. le loro canzoni per me sono debolissime e hanno dei suoni davvero scadenti (ad es. la chitarra nel primo disco è troppo pesante) e la pluricitata canzone del riformatorio lo sappiamo tutti da dove trae ispirazione  ;D
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#53 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 25 febbraio 2010 - 17:42

La moda del lento non era male. Per il resto conosco canzoni sparse. Oltre ad Arriva lo ye-ye(quando MTV la passava ero felice)mi piace questa qua:

http://www.youtube.com/watch?v=jSm6aaRTJ3c&feature=related


Il bello è che BettyMoore critica l'indiesmo di Bianconi e poi finisce sul mucchio. asd asd asd
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#54 Pierrotelaluna

    Classic Rocker

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Inviato 25 febbraio 2010 - 17:53

la pluricitata canzone del riformatorio lo sappiamo tutti da dove trae ispirazione  ;D


Se mi dici che trae ispirazione da "Common people", per favore, dimmi anche in quanti siete a pensarlo perché i due pezzi sono totalmente differenti.
http://www.youtube.c...h?v=DqgXzPfAxjo
http://www.youtube.c...h?v=iguFLp7QbPY
E' diverso il motivetto, è diverso il cantato, sono diversi pure effetti e strumenti. Se il mio orecchio non mi inganna, e qui potrei anche sbagliare, nemmeno la sequenza di note è la stessa.
L'unica cosa che le accomuna è che sono pezzi di un pop molto ben fatto.
Allora per me "Common People" è pari pari a "Va pensiero".
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Ti ritiri tu? Tiritirità?
Tannen, io ti maledico.

#55 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 25 febbraio 2010 - 18:10


la pluricitata canzone del riformatorio lo sappiamo tutti da dove trae ispirazione  ;D


Se mi dici che trae ispirazione da "Common people", per favore, dimmi anche in quanti siete a pensarlo perché i due pezzi sono totalmente differenti.
http://www.youtube.c...h?v=DqgXzPfAxjo
http://www.youtube.c...h?v=iguFLp7QbPY
E' diverso il motivetto, è diverso il cantato, sono diversi pure effetti e strumenti. Se il mio orecchio non mi inganna, e qui potrei anche sbagliare, nemmeno la sequenza di note è la stessa.
L'unica cosa che le accomuna è che sono pezzi di un pop molto ben fatto.
Allora per me "Common People" è pari pari a "Va pensiero".


le note non sono le stesse, e si sente, ma si sente parecchio l'ascendenza specie per come si sviluppa il pezzo (comunque non è plagio, o gli avrebbero fatto causa), mentre il ritornello quando parte è preso davvero troppo spudoratamente da "Disco 2000".
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#56 grivs

    ---o<-<

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  • Locationale, i'vorrei che tu e pierpinky e io

Inviato 25 febbraio 2010 - 18:30

Nel pop italiano non è che veda molto di meglio....



A me i Baustelle fanno CAGARE  !

E questo me lo ha segnalato un altro forumista di onda rock ( Indiedrum ).. sacrosanta verita' !

http://www.malvestit...6/04/baustelle/


questo sito non me lo ricordavo più

le loro interviste sono davvero terrificanti  asd asd

Credo che la civiltà occidentale stia toccando la sua punta massima di volgarità e di squallore. Crediamo nei soldi, nel potere, nel sesso. Non abbiamo più una visione religiosa dellâ??amore. Lâ??amore nel mondo dei telefonini e dei reality show forse non esiste più. Eâ?? inevitabile che per sopravvivere in mezzo a questo nuovo universo di valori legati ad una società fondata sul liberismo economico e sullâ??individualismo, si voglia più apparire che essere. E si voglia più sognare di diventare una velina piuttosto che sognare una vita scandita dal ritmo delle stagioni.



e chi li critica non fa parte di un pubblico maturo

I Baustelle sono per un pubblico maturo, ragion per cui non possono essere facilmente compresi e spesso non piacciono


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[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#57 Guest_teddy_*

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Inviato 25 febbraio 2010 - 19:36

oh a me il primo disco di questi, che tra l'altro è l'unico che ho sentito, non dispiace. Riprendono parecchio dai Pulp di Different Class e secondo me (probabilmente è una casualità) anche dai Magnetic Fields, però non mi sembrano così malvagi, non vedo un motivo per cui accanirsi così tanto. Quelli che fanno i detrattori professionisti non li capisco proprio, se una cosa non ti piace o ti sta antipatica lo dici una volta e stop, non è che tormenti la gente solo perché gradisce una cosa. Tornando ai Baustelle, dell'ultimo disco, Amen, ho sentito solo due canzoni che però mi hanno scoraggiato e mi hanno portato a non averlo ancora ascoltato interamente: il singolo Charlie Fa Surf e Panico. Beh quest'ultima canzone è un plagio piuttosto spudorato, invece il singolo per me è proprio brutto in tutto: melodia, arrangiamento e poi soprattutto quella batteria pestona mamma mia :-X veramente oscena. Diciamo che li preferisco nella versione più sobria delle prime cose, ahimè non penso che sia possibile un ritorno in quella direzione: ascolterò comunque il disco per curiosità, anche se le aspettative non sono certo elevatissime.
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#58 Guest_ale_*

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Inviato 25 febbraio 2010 - 19:47

Quando si limitavano a parlare di pugnette erano persino divertenti  asd
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#59 KissRelish

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Inviato 25 febbraio 2010 - 19:54

Il bello è che BettyMoore critica l'indiesmo di Bianconi e poi finisce sul mucchio. asd asd asd

e quindi? mi sfugge la contraddizione
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Laura Amiga Putana Napole.

#60 Nijinsky

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Inviato 25 febbraio 2010 - 20:03


Il bello è che BettyMoore critica l'indiesmo di Bianconi e poi finisce sul mucchio. asd asd asd

e quindi? mi sfugge la contraddizione

ahah. Ti aspettavo al varco asd. In effetti era una czzta. Volevo capire se qualche fan(permalosissimi!) della Nostra si aggirasse sul forum. Del resto il sito piace anche a me(Però preferivo le Malve di strada a 'ste tirate sui vips o vims che siano)
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#61 KissRelish

    redattore Ondagossip 2000

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Inviato 25 febbraio 2010 - 20:04

il sito piace anche a me

meglio pettè  asd  >:(
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#62 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 25 febbraio 2010 - 20:07


il sito piace anche a me

meglio pettè  asd  >:(


non vorrei trasformare la discussione sui baustelle in una su Le Malvestite(sarebbe da ridere), ma non trovi che il sito fosse MOLTO più divertente quando c'erano  più descrizioni di Malve(con relativi disegnini), di quanto non lo sia ora?
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#63 Merlo

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Inviato 25 febbraio 2010 - 20:19

L'influenza dei Pulp in certi brani dei Baustelle è pacifica, basta sentire il pezzo "La moda del lento": a me non interessa, l'originalità la considero un valore aggiunto, in questo caso trovo il risultato finale ottimo e me lo godo.

Comunque i Pulp, è risaputo, hanno rubato il riff di Gloria di Tozzi... quindi dovreste solo ringraziare gli alfieri Baustelle che riportano sul suolo natio ciò che ci è stato sottratto dai vili anglosassoni.  asd
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#64 KissRelish

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Inviato 25 febbraio 2010 - 20:24

non vorrei trasformare la discussione sui baustelle in una su Le Malvestite(sarebbe da ridere), ma non trovi che il sito fosse MOLTO più divertente quando c'erano  più descrizioni di Malve(con relativi disegnini), di quanto non lo sia ora?

più che altro malvestite 2.0 ho spesso difficoltà a seguirlo perchè nel 70% dei casi non conosco minimamente i personaggi di cui parla (tipo "twilight" non sapevo manco cosa fosse  ???) e preferivo i post più sintetici (ultimamente è moooolto prolissa). I miei preferiti però sono i malvacarpet degli oscar, degli emmy e così via asd ricordo una descrizione di mickey rourke che ancora se ci penso piango dalla commozione  :'(

(cambiamo titolo al thread?  asd)
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#65 Nijinsky

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Inviato 25 febbraio 2010 - 20:28


non vorrei trasformare la discussione sui baustelle in una su Le Malvestite(sarebbe da ridere), ma non trovi che il sito fosse MOLTO più divertente quando c'erano  più descrizioni di Malve(con relativi disegnini), di quanto non lo sia ora?

più che altro malvestite 2.0 ho spesso difficoltà a seguirlo perchè nel 70% dei casi non conosco minimamente i personaggi di cui parla (tipo "twilight" non sapevo manco cosa fosse  ???) e preferivo i post più sintetici (ultimamente è moooolto prolissa). I miei preferiti però sono i malvacarpet degli oscar, degli emmy e così via asd ricordo una descrizione di mickey rourke che ancora se ci penso piango dalla commozione  :'(

(cambiamo titolo al thread?  asd)

A me sta bene asd
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#66 Brainiac's Son

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Inviato 25 febbraio 2010 - 20:33

Però, effettivamente, è parecchio difficile capire le ragioni di tanta acredine nei confronti dei Baustelle, così come spesso si capisce poco l'accanimento con cui si criticano i gruppi italiani. Non so, ho paura che a volte tutto nasca dagli stessi ambienti da cui 'sti musicisti provengono, e che sia un po' vero che il successo non si perdona. Tant'è che i Baustelle affinano il proprio stile, ma diventano un caso radiofonico e quindi sono diventati scarsi anche per coloro che prima li apprezzavano.
In "Amen" avevamo un ritratto generazionale come non se ne vedevano da un po' (e non se ne erano ancora visti per quella generazione), più pezzi con un bello spleen, più melodie invidiabili, più una certa attitudine alla soluzione eccentrica pur rimanendo nell'ambito dell'orecchiabilità. Averne...

E poi... Dite che scrivono testi banali solo perché non sapete l'inglese! :P
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#67 rimbaud_oh_yeah

    mainstream Star

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Inviato 25 febbraio 2010 - 20:47

"Sussidiario illustrato della giovinezza" è e rimane un mezzo miracolo, l'album più onesto e bello, con influenze varie, palesi, dosate con grandissimo gusto e testi mai più cosi diretti.
Il resto della loro produzione non ha raggiunto più tale vetta (neanche da lontano), che a mio parere resta un gioiello pop assolutamente unico.
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#68 Ian Smith

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Inviato 25 febbraio 2010 - 23:22

ma dai su, chi straminchia se ne frega se "La canzone del riformatorio" l'hanno ripresa dai Pulp, mi fa (quasi) commuovere ogni volta che la sento e tanto basta
tra l'altro il fatto che nel primo album citino spudoratamente la band in questione (vedi anche la voce di Bianconi) lo rende un punto a favore e non a discapito, eh (data la mia stima, in questo caso comunque maggiore, per Coker & CO.)
cioè, rispetto alle tremila band italiane che rifanno gli Afterhours voglio dire è almeno indice che si punta un cicinino più in alto, o che quantomeno un background più degno c'è
però che Bianconi adesso canta di merda  questo è vero, specie live  :'(

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#69 Merlo

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Inviato 26 febbraio 2010 - 07:50

E poi... Dite che scrivono testi banali solo perché non sapete l'inglese! :P


Quoto con il sangue... questo punto meriterebbe un topic a sè.
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#70 wago

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Inviato 26 febbraio 2010 - 08:39

Ma infatti tutto questo astio nei confronti di questo gruppo è incomprensibile.
E' un buon gruppo che ha fatto buoni dischi e buone canzoni, in alcuni casi ottime canzoni come "La canzone del riformatorio" che come Ian Smith ha fatto notare ha un testo notevole.
Non capisco nemmeno il prendersela con loro perché magari menzionano gente come Baudelaire. Ci sono band americane e inglesi che si sono praticamente inchinate a certi poeti ma non mi pare creino lo stesso problema dei Baustelle.
Si sono sempre omaggiati i poeti nella musica leggera. Poi che "Baudelaire" sia brutto come pezzo è un altro discorso, a me ad esempio non piace per nulla.


E' comprensibilissimo invece Pierrot, possibile che tu non l'abbia ancora capito l'andazzo? E' un gruppo intellettualoide e pretenzioso, prosegue sulla scia del maledettismo Afterhoursiano iniettandoci spocchia (lirica e timbrica: Bianconi che fa il vocione manco fosse De André, la signorina Figadilegno che si atteggia come se l'avesse solo lei) e cantautorale aulicita'. Qua il pop saccente, il decadentismo AnniNovanta e soprattutto l'attenzione "politica" sono quanto di piu' fuori moda possa concepirsi: e' ovvio che a tanti (me compreso) facciano ampiamente cagare.

Musicalmente li trovo carini, prodotti maluccio ma ottimi a livello di melodie. Bianconi i testi non li sa scrivere, ma soprattutto lui e la sua compare sono scandalosamente piatti e fuori luogo come cantanti.
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#71 wago

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Inviato 26 febbraio 2010 - 08:53


E poi... Dite che scrivono testi banali solo perché non sapete l'inglese! :P


Quoto con il sangue... questo punto meriterebbe un topic a sè.


Questo e' senz'altro un argomento importante. D'altra parte, pero', l'importanza del testo e' da fine 60 una conditio sine qua non dell'italianita'. Non e' un semplice fatto di "puzza sotto il naso" degli ascoltatori: e' che l'estetica musicale italiana da' da decenni una funzione centralissima al testo. Gli stessi Baustelle stanno ampiamente al gioco, non accontentandosi di testi funzionali alla musica ma cercando di imbastire discorsi complessi e utilizzarli come ulteriore elemento di ricercatezza. Per me scadono proprio perche' non riescono a tenere il tono che si danno e fanno scivoloni stilistici pazzeschi, non perche' siano complessivamente "banali" o poco pretenziosi sul piano testuale.
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#72 bosforo

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Inviato 26 febbraio 2010 - 09:15

brainiac hai sollevato una questione spinosa

per me il testo è banale in rapporto all'argomento che tratta. metà dei testo della musica popular parlano di ragazze o di situazioni sentimentali ed emotive "quotidiane", insomma un campo dove più di tanto non si può cadere in basso, purché non si usi un lessico da ramazzotti/pausini e simili. i baustelle invece puntano in alto, e per questo li trovo banalissimi: citano il poeta ma quello che conosce anche mia nonna (sottolineandolo però), parlano (mi pare) della p2 o della gladio, fanno i maledetti con questo immaginario da adolescenza vissuta, sesso sporco, ecc. ecco, a puntare così in alto gli scivoloni si notano il doppio che non parlando di una tipa che non ti caga di striscio
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#73 Norman Bombardini

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Inviato 26 febbraio 2010 - 09:19


Ma infatti tutto questo astio nei confronti di questo gruppo è incomprensibile.
E' un buon gruppo che ha fatto buoni dischi e buone canzoni, in alcuni casi ottime canzoni come "La canzone del riformatorio" che come Ian Smith ha fatto notare ha un testo notevole.
Non capisco nemmeno il prendersela con loro perché magari menzionano gente come Baudelaire. Ci sono band americane e inglesi che si sono praticamente inchinate a certi poeti ma non mi pare creino lo stesso problema dei Baustelle.
Si sono sempre omaggiati i poeti nella musica leggera. Poi che "Baudelaire" sia brutto come pezzo è un altro discorso, a me ad esempio non piace per nulla.


E' comprensibilissimo invece Pierrot, possibile che tu non l'abbia ancora capito l'andazzo? E' un gruppo intellettualoide e pretenzioso, prosegue sulla scia del maledettismo Afterhoursiano iniettandoci spocchia (lirica e timbrica: Bianconi che fa il vocione manco fosse De André, la signorina Figadilegno che si atteggia come se l'avesse solo lei) e cantautorale aulicita'. Qua il pop saccente, il decadentismo AnniNovanta e soprattutto l'attenzione "politica" sono quanto di piu' fuori moda possa concepirsi: e' ovvio che a tanti (me compreso) facciano ampiamente cagare.

Musicalmente li trovo carini, prodotti maluccio ma ottimi a livello di melodie. Bianconi i testi non li sa scrivere, ma soprattutto lui e la sua compare sono scandalosamente piatti e fuori luogo come cantanti.


il primo dei Baustelle è molto carino, anche se i testi non sono il massimo, tra mutandine, chiesa e furtarelli quello che esce perfettamente è il loro vissuto adolescenziale di provincia - superficiale e un tantino fascistoide - al quale sembrano ancorati a vita.

I testi degli Afterhours per me stanno su altri pianeti, così come la voce di Agnelli.
Mi pare anche che da una parte il maledettismo sia abbastanza effettivo mentre nei Baustelle è solo un vorrei ma non posso: sono d'accordo con chi ha scritto che loro sono quello che canzonano, hai voglia a citare filosofi, loro sono mutandine che volano dal tetto della chiesa, dei fighetti provinciali col mito di Delon (altro intelligentone) e la paura di peccare.

Gli Afterhours hanno tutta un'altra storia, a partire dalla sala del Jungle Sound avviata insieme ai Ritmo Tribale (e si è sentito in Semper Biot che tipetto è Edda) fino ai concerti al Leoncavallo. Tutto l'opposto del provicialismo dei Baustelle, basti pensare che il primo bassista, quello originario fino a Germi, era (è) uno della Milano bene, quella delle case più belle della città in cui tutti conoscono le famiglie degli altri. 
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#74 Merlo

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Inviato 26 febbraio 2010 - 09:36

il primo dei Baustelle è molto carino, anche se i testi non sono il massimo, tra mutandine, chiesa e furtarelli quello che esce perfettamente è il loro vissuto adolescenziale di provincia - superficiale e un tantino fascistoide - al quale sembrano ancorati a vita.


Me la spieghi?

Tra l'altro mi ha fatto venire in mente un topic delirante (forse in uno dei vecchi forum) in cui si discuteva se i Baustelle fossero neo-fascisti o meno.
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#75 Norman Bombardini

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Inviato 26 febbraio 2010 - 10:07

cultura fascista: chiesa, peccato/peccare/trasgredire, furtarelli per divertimento e non per necessità, delon mito (ha interpretato quasi solo gangster e dongiovanni), ancora divertimento adolescenziale, mito della bella Roma notturna, tanta superficialità...
loro non so esattamente come si posizionino ma nei testi dei primi dischi, la cultura, è quella che ho descritto: destrosa e provinciale
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#76 Merlo

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Inviato 26 febbraio 2010 - 10:36

cultura fascista: chiesa, peccato/peccare/trasgredire, furtarelli per divertimento e non per necessità, delon mito (ha interpretato quasi solo gangster e dongiovanni), ancora divertimento adolescenziale, mito della bella Roma notturna, tanta superficialità...
loro non so esattamente come si posizionino ma nei testi dei primi dischi, la cultura, è quella che ho descritto: destrosa e provinciale


Grazie, chiarissimo.
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#77 Pierrotelaluna

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Inviato 26 febbraio 2010 - 11:16


Ma infatti tutto questo astio nei confronti di questo gruppo è incomprensibile.
E' un buon gruppo che ha fatto buoni dischi e buone canzoni, in alcuni casi ottime canzoni come "La canzone del riformatorio" che come Ian Smith ha fatto notare ha un testo notevole.
Non capisco nemmeno il prendersela con loro perché magari menzionano gente come Baudelaire. Ci sono band americane e inglesi che si sono praticamente inchinate a certi poeti ma non mi pare creino lo stesso problema dei Baustelle.
Si sono sempre omaggiati i poeti nella musica leggera. Poi che "Baudelaire" sia brutto come pezzo è un altro discorso, a me ad esempio non piace per nulla.


E' comprensibilissimo invece Pierrot, possibile che tu non l'abbia ancora capito l'andazzo? E' un gruppo intellettualoide e pretenzioso, prosegue sulla scia del maledettismo Afterhoursiano iniettandoci spocchia (lirica e timbrica: Bianconi che fa il vocione manco fosse De André, la signorina Figadilegno che si atteggia come se l'avesse solo lei) e cantautorale aulicita'. Qua il pop saccente, il decadentismo AnniNovanta e soprattutto l'attenzione "politica" sono quanto di piu' fuori moda possa concepirsi: e' ovvio che a tanti (me compreso) facciano ampiamente cagare.


Loro appaiono in un certo modo, si. Vestono e posano in un certo modo, quasi come dei Dandy. Cosa che hanno fatto e fanno moltissimi artisti stranieri non solo musicali. Se ne trovano moltissimi così nella letteratura e nella pittura. Ma non sembrano disturbare e dare fastidio come i Baustelle.
Wago, ammetterai che questi vengono criticati prima per il loro modo di porsi e poi per la loro musica. Anzi, spesso della loro musica e/o dei loro testi nemmeno si parla e per me questa cosa è davvero inconcepibile. Come se parlassi, con i dovuti rispetti del caso, di Dalì solo per come si comportava e mai per la sua Arte. Il suo comportamento era tale anche per far parlare, ok, però non si poteva non discutere delle sue opere, o no?

Il comportamento dei Baustelle, invece, non è mai sopra le righe però come prima cosa vengono tacciati di sboronaggine e arroganza.
Ma se questi sono arroganti e deve risentirne per questa cosa la loro musica nella fase di critica, con Van Morrison che dobbiamo fare?

I loro testi, invece, a me non sembrano così articolati. Riallacciandomi un attimo con il discorso di Bosforo, loro fanno testi che escono fuori dai classici schemi italiani di amore, pena d'amore, corna e se ne parlano, non lo fano banalmente ma nemmeno così articolatamente.
Per il loro testo "politico"... io direi che sono testi più sociali che politici e forse di certi pensieri oggi ce n'è bisogno. Pensa un attimo che il ragazzino che sta ascoltando "Charlie fa surf" ad un certo punto si ritrova ad ascoltare una canzone sul liberismo. Per me sta cosa è fantastica. Però qui giocano visioni diversi, credo, sulla funzione del testo sociale nella canzone.
Ma anche "La guerra è finita". Te la canticchi allegramente, poi ad un certo punto ti rendi conto di che cosa stai cantando. Stai cantando una canzone tristissima. E ci pensi poi.
"Sergio", e non solo, ti lascia un amaro in bocca sul mondo dei manicomi che "La Rosa" di Cristicchi ti appare come un pezzo ovvio e pieno di stereotipi. Che poi nemmeno è brutta brutta quella di Cristicchi, ma mi serve per fare un paragone tra il classico pezzo italiano e quello meno ovvio. "Sergio" è un altro pezzo musicalmente allegro però è amarissimo nel testo, ma lo si capisce piano piano, canticchiandola, come "La Guerra è finita". E quando finalmente capisci il testo, accostato a tutta quell'allegria di sottofondo, la pesantezza dei fatti narrati arriva tutta insieme.

Con gli Afterhours, come per Absolutely, non vedo molte similitudini. La band di Agnelli, oltre le argute differenze provincia-città che ha trovato Absolutely, sono a pelle più aggressivi, spesso violenti, e molto spesso il significato delle loro canzoni è celatissimo. Nei testi dei Baustelle è quasi sempre immediato.
Sono diversi anche negli atteggiamenti volendo arrivare anche a questo aspetto.


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#78 Norman Bombardini

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Inviato 26 febbraio 2010 - 11:29


cultura fascista: chiesa, peccato/peccare/trasgredire, furtarelli per divertimento e non per necessità, delon mito (ha interpretato quasi solo gangster e dongiovanni), ancora divertimento adolescenziale, mito della bella Roma notturna, tanta superficialità...
loro non so esattamente come si posizionino ma nei testi dei primi dischi, la cultura, è quella che ho descritto: destrosa e provinciale


Grazie, chiarissimo.


non è ironico vero?  :'(
mi pare che i testi dei Baustelle, che quando riescono risultano molto intriganti, siano sempre improntati verso un estetismo che non lascia dubbi...voglio dire impegno sociale/critica alla società o ai costumi/ecc. dove sono? Quando qualcosa c'è è sempre fatto con leggerezza, in una determinata maniera che per me non lascia dubbi sulla priorità che ha quel concetto rispetto ad altro e rispetto alle sensazioni.
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#79 R_Hogarth

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Inviato 26 febbraio 2010 - 11:44



Ma infatti tutto questo astio nei confronti di questo gruppo è incomprensibile.
E' un buon gruppo che ha fatto buoni dischi e buone canzoni, in alcuni casi ottime canzoni come "La canzone del riformatorio" che come Ian Smith ha fatto notare ha un testo notevole.
Non capisco nemmeno il prendersela con loro perché magari menzionano gente come Baudelaire. Ci sono band americane e inglesi che si sono praticamente inchinate a certi poeti ma non mi pare creino lo stesso problema dei Baustelle.
Si sono sempre omaggiati i poeti nella musica leggera. Poi che "Baudelaire" sia brutto come pezzo è un altro discorso, a me ad esempio non piace per nulla.


E' comprensibilissimo invece Pierrot, possibile che tu non l'abbia ancora capito l'andazzo? E' un gruppo intellettualoide e pretenzioso, prosegue sulla scia del maledettismo Afterhoursiano iniettandoci spocchia (lirica e timbrica: Bianconi che fa il vocione manco fosse De André, la signorina Figadilegno che si atteggia come se l'avesse solo lei) e cantautorale aulicita'. Qua il pop saccente, il decadentismo AnniNovanta e soprattutto l'attenzione "politica" sono quanto di piu' fuori moda possa concepirsi: e' ovvio che a tanti (me compreso) facciano ampiamente cagare.


Loro appaiono in un certo modo, si. Vestono e posano in un certo modo, quasi come dei Dandy. Cosa che hanno fatto e fanno moltissimi artisti stranieri non solo musicali. Se ne trovano moltissimi così nella letteratura e nella pittura. Ma non sembrano disturbare e dare fastidio come i Baustelle.
Wago, ammetterai che questi vengono criticati prima per il loro modo di porsi e poi per la loro musica. Anzi, spesso della loro musica e/o dei loro testi nemmeno si parla e per me questa cosa è davvero inconcepibile. Come se parlassi, con i dovuti rispetti del caso, di Dalì solo per come si comportava e mai per la sua Arte. Il suo comportamento era tale anche per far parlare, ok, però non si poteva non discutere delle sue opere, o no?

Il comportamento dei Baustelle, invece, non è mai sopra le righe però come prima cosa vengono tacciati di sboronaggine e arroganza.
Ma se questi sono arroganti e deve risentirne per questa cosa la loro musica nella fase di critica, con Van Morrison che dobbiamo fare?

I loro testi, invece, a me non sembrano così articolati. Riallacciandomi un attimo con il discorso di Bosforo, loro fanno testi che escono fuori dai classici schemi italiani di amore, pena d'amore, corna e se ne parlano, non lo fano banalmente ma nemmeno così articolatamente.
Per il loro testo "politico"... io direi che sono testi più sociali che politici e forse di certi pensieri oggi ce n'è bisogno. Pensa un attimo che il ragazzino che sta ascoltando "Charlie fa surf" ad un certo punto si ritrova ad ascoltare una canzone sul liberismo. Per me sta cosa è fantastica. Però qui giocano visioni diversi, credo, sulla funzione del testo sociale nella canzone.
Ma anche "La guerra è finita". Te la canticchi allegramente, poi ad un certo punto ti rendi conto di che cosa stai cantando. Stai cantando una canzone tristissima. E ci pensi poi.
"Sergio", e non solo, ti lascia un amaro in bocca sul mondo dei manicomi che "La Rosa" di Cristicchi ti appare come un pezzo ovvio e pieno di stereotipi. Che poi nemmeno è brutta brutta quella di Cristicchi, ma mi serve per fare un paragone tra il classico pezzo italiano e quello meno ovvio. "Sergio" è un altro pezzo musicalmente allegro però è amarissimo nel testo, ma lo si capisce piano piano, canticchiandola, come "La Guerra è finita". E quando finalmente capisci il testo, accostato a tutta quell'allegria di sottofondo, la pesantezza dei fatti narrati arriva tutta insieme.

Con gli Afterhours, come per Absolutely, non vedo molte similitudini. La band di Agnelli, oltre le argute differenze provincia-città che ha trovato Absolutely, sono a pelle più aggressivi, spesso violenti, e molto spesso il significato delle loro canzoni è celatissimo. Nei testi dei Baustelle è quasi sempre immediato.
Sono diversi anche negli atteggiamenti volendo arrivare anche a questo aspetto.



veramente che i testi di bianconi facciano cagare lo abbiamo detto un pò tutti. il modo di comportarsi va di parti passo con i testi, perchè in questo caso bianconi se la tira per quelle quattro riflessioni da maledetto che fa. quindi non stiamo mica parlando di come si veste, stiamo parlando di un comportamento che è totalmente a supporto e ad accompagnamento dei testi e delle tematiche che spaccia.
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#80 Merlo

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Inviato 26 febbraio 2010 - 11:47



cultura fascista: chiesa, peccato/peccare/trasgredire, furtarelli per divertimento e non per necessità, delon mito (ha interpretato quasi solo gangster e dongiovanni), ancora divertimento adolescenziale, mito della bella Roma notturna, tanta superficialità...
loro non so esattamente come si posizionino ma nei testi dei primi dischi, la cultura, è quella che ho descritto: destrosa e provinciale


Grazie, chiarissimo.


non è ironico vero?  :'(


No, assolutamente. A me sembra semplicemente un immaginario italiota di provincia, senza troppe connotazioni politiche, ma forse perché l'Italia è un paese conservatore e bigotto.  :D
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#81 Merlo

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Inviato 26 febbraio 2010 - 11:56

...


Bravo Pierrot, condivido parola per parola.

Aggiungo, relativamente al ragazzino che ascolta "Charlie fa surf", che magari il soggetto in questione - non capendoci una cippa - pensa pure che la canzone sia un inno generazionale, mentre in realtà è una spietata critica ai giovani d'oggi.

Ma perdio, quanti gruppi pop abbiamo oggi che scrivono singoli spacca-radio in cui istigano a sfigurare con la mazza da golf le nuove, smidollate generazioni?  asd

O quanti quanti gruppi pop scrivono canzoni come Alfredo?

Non ci dimentichiamo che stiamo discutendo di un gruppo da heavy rotation, da TRL e da sottofondo di centro commerciale.
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#82 wago

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Inviato 26 febbraio 2010 - 12:56

Si ma che me frega se "sono il meno peggio", io mica ascolto musica per trovare i "meno peggio"!

Il "problema" dei Baustelle, se cosi' lo vogliamo chiamare, e' che sono in assoluto la prima band italiana a far sua l'estetica indie-pop*. Paradossale, essendo passati venticinque anni dai primi vagiti in terra albionica, ma anche sintomo della provincialita' profonda del nostro paese. Ed e' proprio questa provincialita' che costituisce l'altra componente della formula Baustelliana, questo mix di colonie estive e furtarelli all'esselunga, di pensiero sinistrorso/maudit e conservatorismo latente. Come i CCCP all'epoca, i Baustelle sono un frutto spontaneo del sottobosco nostrano e ne incarnano alla perfezione le contraddizioni. Anche la  loro atarassia altolocata, quello sguardo dall'alto che loro stessi non riescono a reggere, rientra nel quadro del loro narcisistico "vorrei ma non posso".
E' per questo che piacciono, ed e' per questo che irritano. Dividono, perche' sono vicini a noi. E' vero che non siamo cosi' schizzinosi coi gruppi inglesi, ma non e' solo questione di capire la lingua: e' che gli inglesi parlano di cose lontane da noi, che apprezziamo con rassicurante distacco. I Baustelle, invece, si sporcano le mani con quello che tutti abbiamo sotto il naso, ci toccano anche se non lo vogliamo. Per questo non puo' esistere indifferenza nei loro confronti, ma solo astio o devozione. Sono, in questo senso, assolutamente "pop" ed e' assurdo pretendere - come fa qualcuno tra gli apprezzatori - che vadano considerati solo sul piano strettamente musicale: i Baustelle, da veri personaggi pop, sono tutto quanto. Sono i testi cosi' come il loro atteggiamento, perche' la loro raison d'etre si fonda su quello che rappresentano.
Solo che quello che rappresentano mi fa schifo, quasi quanto il modo di rappresentarlo.


* I Perturbazione, per dire, non raccolgono le istanze "sociali" di quell'estetica, sono un po' i canadesi della situazione. Piu' distaccati, piu' letterati, piu' "post".
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#83 Merlo

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Inviato 26 febbraio 2010 - 14:03

Ok, fino alla penultima riga sembrava un elogio  O_O

A me comunque piacciono molto, ma non mi sento un "devoto": ad esempio a pelle li trovo abbastanza antipatici... semplicemente (o forse semplicisticamente) amo l'elettro-pop e la loro proposta di melodie catchy e testi (secondo me: sono un relativista anche io!) non banali mi intriga: attualmente non mi è capitato di sentire nulla di simile in Italia (a parte il Battiato recente, che potrebbe essere loro padre).
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#84 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 26 febbraio 2010 - 14:11

mi pare che i testi dei Baustelle, che quando riescono risultano molto intriganti, siano sempre improntati verso un estetismo che non lascia dubbi...voglio dire impegno sociale/critica alla società o ai costumi/ecc. dove sono?


Adesso un gruppo deve fare critica sociale o ai costumi oppure non conta.

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#85 Norman Bombardini

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Inviato 26 febbraio 2010 - 14:16


mi pare che i testi dei Baustelle, che quando riescono risultano molto intriganti, siano sempre improntati verso un estetismo che non lascia dubbi...voglio dire impegno sociale/critica alla società o ai costumi/ecc. dove sono?


Adesso un gruppo deve fare critica sociale o ai costumi oppure non conta.


ho detto questo? Sei capace vero di allacciare questa risposta alla domanda, neh?
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#86 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 26 febbraio 2010 - 14:39



mi pare che i testi dei Baustelle, che quando riescono risultano molto intriganti, siano sempre improntati verso un estetismo che non lascia dubbi...voglio dire impegno sociale/critica alla società o ai costumi/ecc. dove sono?


Adesso un gruppo deve fare critica sociale o ai costumi oppure non conta.


ho detto questo? Sei capace vero di allacciare questa risposta alla domanda, neh?


E' nel grassetto sopra. O leggo male?
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#87 Pierrotelaluna

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Inviato 26 febbraio 2010 - 14:48

e' assurdo pretendere - come fa qualcuno tra gli apprezzatori - che vadano considerati solo sul piano strettamente musicale


Ma ci mancherebbe altro.
Però non guasterebbe considerarli anche dal punto di vista di autori musicali che con loro è una cosa che finisce sempre in secondo piano.
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#88 sexysadie

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Inviato 26 febbraio 2010 - 21:32

Non vedo l'ora di ascoltarlo e di vederli dal vivo!
Peccato che suoni all'Alcatraz, proprio non mi piace un granché come locale...
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#89 Pierrotelaluna

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Inviato 27 febbraio 2010 - 14:41



e' assurdo pretendere - come fa qualcuno tra gli apprezzatori - che vadano considerati solo sul piano strettamente musicale


Ma ci mancherebbe altro.
Però non guasterebbe considerarli anche dal punto di vista di autori musicali che con loro è una cosa che finisce sempre in secondo piano.



Perche', considerandoli solo da un punto di vista "musicale" il discorso cambia ?
Armonie sentite-risentite-scontate...che due palle !!
Pensavo di non doverlo mai dire...ma a questo punto posso affermare che i Marlene Kuntz post-"il Vile" sono dei genii della musica !!


Cambia molto perché prima di leggere "armonie risentite e risentite..." non bisogna passare in visione 56 righe o interi post che parlano solo dei loro atteggiamenti.
Va bene parlare dei loro atteggiamenti, per un pò, però si parla sempre di un grupo musicale. Sennò che ondarock è?

Per i Marlene Kuntz post-Vile, beh, sebbene io li ami anche nei primi due lavori, i lavori che vanno da "Ho ucciso Paranoia" agli ultimi, soprattutto gli ultimi, sono molto più originali dei primi due dove si sente chiaramente da dove prendono spunto.
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#90 Trixie79

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Inviato 28 febbraio 2010 - 03:22

A me i Baustelle piacciono moltissimo,penso siano il mio gruppo italiano preferito insieme agli Afterhours.Il disco più bello è "Il Sussidiario",secondo me...la mia canzone preferita è "La canzone del parco",che nessuno (stranamente) ha citato...
"La malavita" è lo s-preferito,"Amen" è un po' troppo caciarone,come qualcuno ha già detto,ma canzoni come "L." e "Alfredo" sono di una bellezza assurda  :-*
Cosa c'è che non va nei testi dei Baustelle?Ho letto tutta la discussione ma sinceramente non capisco dove sia la banalità o gli scivoloni di cui si parla.
Poi (sempre secondo me) è assurdo pensare che siano dei neo-fascisti o che rappresentino ciò che cantano,a me ascoltandoli arriva esattamente il messaggio opposto!
Non mi stanno nemmeno antipatici,il Bianconi fa un po' il personaggio,è vero,ma non mi sembra che se la tiri più di tanto.Poi mi sbaglierò,del resto mica lo conosco,e non l'ho nemmeno mai incontrato dal vivo.
Non li ho mai visti in concerto,andrò a sentirli a Firenze.Ecco,che il Bianconi non sia un cantante eccellente...a questo sì,posso credere!Ma giudicherò dopo averlo sentito con le mie orecchie ;)
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#91 alcatr4z

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Inviato 28 febbraio 2010 - 10:42

La moda del lento non era male. Per il resto conosco canzoni sparse. Oltre ad Arriva lo ye-ye(quando MTV la passava ero felice)mi piace questa qua:

http://www.youtube.com/watch?v=jSm6aaRTJ3c&feature=related


Il bello è che BettyMoore critica l'indiesmo di Bianconi e poi finisce sul mucchio. asd asd asd


La Moda del Lento per me è il loro miglior lavoro e la song che hai citato è pure più bella della stracitata "Canzone del Riformatorio."

Ho ascoltato tutti e quattro i lavori precedenti e sinceramente per questo quinto mi aspetto il peggio, a me pare inevitabile, spero che mi smerdino alla grande.
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#92 bosforo

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Inviato 28 febbraio 2010 - 10:49

sinceramente non capisco dove sia la banalità o gli scivoloni di cui si parla.


beh ad esempio la "Alfredo" di cui parli non trovi che nel ritornello il testo diventi orribile, con tutte quelle citazioni fuori luogo?

o tutti i testi che uniscono immagini altisonanti e paroloni con reggiseni slacciati e scopatine in campagna?
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#93 alcatr4z

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Inviato 28 febbraio 2010 - 11:16

sinceramente non capisco dove sia la banalità o gli scivoloni di cui si parla.


beh ad esempio la "Alfredo" di cui parli non trovi che nel ritornello il testo diventi orribile, con tutte quelle citazioni fuori luogo?


A me invece quelle citazioni rievocano il periodo storico e il contesto socio/politico in cui avveniva la vicenda, non mi sembra che siano fuori luogo.
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#94 bosforo

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Inviato 28 febbraio 2010 - 12:43


sinceramente non capisco dove sia la banalità o gli scivoloni di cui si parla.


beh ad esempio la "Alfredo" di cui parli non trovi che nel ritornello il testo diventi orribile, con tutte quelle citazioni fuori luogo?


A me invece quelle citazioni rievocano il periodo storico e il contesto socio/politico in cui avveniva la vicenda, non mi sembra che siano fuori luogo.


beh ma nelle strofe parla per immagini senza essere esplicito. si può capire che parla di alfredo il bambino caduto nel pozzo, ma per fortuna non cita niente. poi col ritornello ti sbatte in faccia tutto, rendendo tutto esplicito, come se chi ascolta o legge il testo fosse scemo e non capisse (fa una serie di nomi: p2, il papa, andreotti o quel che era). per me questa è una caduta bella e buona
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#95 Insurgentes

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Inviato 28 febbraio 2010 - 16:54

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#96 wago

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Inviato 28 febbraio 2010 - 17:32



sinceramente non capisco dove sia la banalità o gli scivoloni di cui si parla.


beh ad esempio la "Alfredo" di cui parli non trovi che nel ritornello il testo diventi orribile, con tutte quelle citazioni fuori luogo?


A me invece quelle citazioni rievocano il periodo storico e il contesto socio/politico in cui avveniva la vicenda, non mi sembra che siano fuori luogo.


beh ma nelle strofe parla per immagini senza essere esplicito. si può capire che parla di alfredo il bambino caduto nel pozzo, ma per fortuna non cita niente. poi col ritornello ti sbatte in faccia tutto, rendendo tutto esplicito, come se chi ascolta o legge il testo fosse scemo e non capisse (fa una serie di nomi: p2, il papa, andreotti o quel che era). per me questa è una caduta bella e buona


I testi dei Baustelle sono uno scivolone via l'altro.
"Le radioline cantano la puberta'". Mavaff'.
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#97 demon

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Inviato 28 febbraio 2010 - 18:30

I testi dei Baustelle sono uno scivolone via l'altro.
"Le radioline cantano la puberta'". Mavaff'.

interessante disanima dei fenomeni talent imberbi, sicuramente lo comprerò anzi ci vado proprio adesso, una copia per me e una per te  asd
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#98 Merlo

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Inviato 01 marzo 2010 - 09:54


sinceramente non capisco dove sia la banalità o gli scivoloni di cui si parla.


beh ad esempio la "Alfredo" di cui parli non trovi che nel ritornello il testo diventi orribile, con tutte quelle citazioni fuori luogo?


A me invece quelle citazioni rievocano il periodo storico e il contesto socio/politico in cui avveniva la vicenda, non mi sembra che siano fuori luogo.


Infatti, con le citazione viene tratteggiato il paese di allora (in maniera molto efficace, secondo me) al quale la tragedia di Alfredino Rampi viene data in pasto da il sistema mediatico spietato (la canzone parla di questo: la diretta televisiva condotta dal merderrimo Emilio Fede fu l'inizio della tv del dolore in Italia... addirittura la morte del bimbo venne annunciata in televisione proima ancora di essere comunicata ai genitori).
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#99 Insurgentes

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Inviato 01 marzo 2010 - 11:18

La discussione riguardo i testi potrebbe andare avanti all'infinito, per alcuni sono merda per altri poesia pura.
Vogliamo spostare l'attenzione anche sull'aspetto strettamente musicale ?
Per me (anche) da sto punto di vista sono decisamente scarsi, valgono quei minchioni delle Vibrazioni  :D
Il  cantante aspira a diventare come lui  :D
http://data.kataweb..../13/95681.pjpeg

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#100 Merlo

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Inviato 01 marzo 2010 - 11:47

Vogliamo spostare l'attenzione anche sull'aspetto strettamente musicale ?
Per me (anche) da sto punto di vista sono decisamente scarsi, valgono quei minchioni delle Vibrazioni  :D
Il  cantante aspira a diventare come lui  :D


Le Vibrazioni non mi sembra centrino nulla con i Baustelle musicalmente, esteticamente e tematicamente.
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