Israele/Palestina/Medio Oriente
#1 Guest_runciter_*
Inviato 22 giugno 2006 - 09:57
Scriveva Arthur Miller, "Pochi di noi possono facilmente abbandonare la credenza che debba esserci un qualche senso nella società. Il pensiero che lo stato sia diventato folle e stia punendo tanti innocenti è intollerabile. Perciò l'evidenza deve essere negata interiormente".
La verità di Miller fece capolino in televisione il 9 Giugno, quando navi da guerra israeliane spararono sulle famiglie intente a fare un picnic sulla spiaggia di Gaza, uccidendo sette persone, tra cui tre bambini, appartenenti a tre diverse generazioni. Questo rappresenta una soluzione finale al problema dei Palestinesi, e vede concordi Stati Uniti ed Israele. Mentre gli Israeliani tirano razzi sulle case palestinesi e sulla gente che fa picnic a Gaza e nella West Bank, i due governi li condannano alla fame. Le vittime saranno in maggioranza bambini.
Questo è stato approvato il giorno 23 di Maggio dalla Camera dei Rappresentanti USA, che ha votato, con 361 voti a favore contro 17, di tagliare i finanziamenti alle organizzazioni non governative che mantengono un filo vitale con la Palestina occupata. Israele sta trattenendo le entrate fiscali Palestinesi per un totale di 60 milioni di dollari al mese. Questa punizione collettiva, identificata come crimine contro l'umanità dalle Convenzioni di Ginevra, evoca lo strangolamento nazista del Ghetto di Varsavia e l'assedio economico americano dell'Iraq negli anni ??90. Se i perpetratori sono diventati folli, secondo il suggerimento di Miller, sembra che però capiscano la propria barbarie e facciano mostra del proprio cinismo. "L'idea è di mettere i Palestinesi a dieta", ha spiritosamente dichiarato Dov Weisglass, consigliere del Primo MInistro israeliano, Ehud Olmert.
Questo è il prezzo che i Palestinesi devono pagare per le loro elezioni democratiche tenute in Gennaio. Alla maggioranza capitò di votare il partito "sbagliato", Hamas, che USA ed Israele, con la loro inimitabile faccia di bronzo, descrivono come terrorista. Il terrorismo, comunque, non è la ragione del digiuno imposto ai Palestinesi, il cui Primo Ministro, Ismail Haniyeh, aveva riaffermato l??intenzione di Hamas di riconoscere lo stato ebraico, chiedendo solo che Israele obbedisca alla legge internazionale e rispetti le frontiere del 1967. Israele ha rifiutato, dato che con la costruzione in corso del Muro dell'Apartheid, ha un'intenzione chiara: prendersi sempre più Palestina, circondando interi villaggi ed infine Gerusalemme.
La ragione per cui Israele teme Hamas è che difficilmente Hamas sarebbe un complice fidato nella repressione del proprio popolo per conto d'Israele. In realtà, il voto per Hamas fu un voto per la pace. I Palestinesi erano stanchi dei fallimenti e della corruzione dell'era Arafat. A detta dell'ex presidente americano Jimmy Carter, il cui Carter Center certificò la vittoria elettorale di Hamas, "i sondaggi di opinione mostrano che l'80% dei Palestinesi vogliono un accordo di pace con Israele".
C'è dell'ironia in tutto ciò, considerando che l'ascesa di Hamas fu dovuta in maniera significativa al sostegno segreto che ricevette da Israele, che, con USA e Gran Bretagna, voleva che gli islamisti minassero alle basi l'arabismo laico e i suoi sogni "moderati" di libertà. Hamas rifuitò di prender parte a questo gioco machiavellico, e nonostante gli attacchi israeliani mantenne un cessate il fuoco di 18 mesi. L'obiettivo dell'attacco israeliano sulla spiaggia di Gaza era chiaramente il sabotaggio del cessate il fuoco. Si tratta d'una vecchia e celebre tattica.
Ora, il terrore di stato in forma di assedio medievale va applicato ai più vulnerabili. Per i Palestinesi, una guerra contro i propri bambini non ha niente di nuovo. Uno studio del 2004 del British Medical Journal riferì che, nei precedenti quattro anni, "Due terzi dei 621... bambini uccisi [dagli Israeliani] ai checkpoint? mentre andavano a scuola, nelle loro case, morirono per colpi di armi da fuoco leggere, diretti in oltre metà dei casi alla testa, al collo, al petto - il segno del cecchino". Un quarto dell'infanzia palestinese di età inferiore ai cinque anni era acutamente e cronicamente malnutrita. Il muro israeliano "porrà in isolamento 97 ambulatori ed 11 ospedali dalla popolazione che dovrebbero servire".
continua...
http://www.zmag.org/...raaibambini.htm
(in italiano, traduzione pessima)
http://www.johnpilge....asp?partid=401
(l'originale in inglese)
in questa occasione pilger, il miglior giornalista che io conosca, sembra aver assunto una posizione fin troppo di parte, ma questa impressione potrebbe essere dovuta alla distorsione sistematica che ormai subiscono tutte le informazioni riguardanti i fatti mediorientali (e mi riferisco anche alle mistificazioni sull'iran e su ahmadinejad).
#2
Inviato 22 giugno 2006 - 10:05
#3
Inviato 22 giugno 2006 - 10:50
#4 Guest_galway_*
Inviato 22 giugno 2006 - 12:58
L??esercito israeliano ha ucciso nei Territori Occupati circa 190 palestinesi, compresi all??incirca 50 bambini. Molti sono stati uccisi illegalmente, in sparatorie deliberate e irresponsabili, bombardamenti e attacchi aerei in zone residenziali densamente popolate. Alcuni sono stati uccisi in esecuzioni extragiudiziali e altri sono morti durante scontri armati con i soldati israeliani. Centinaia di altri sono rimasti feriti.
*Il 4 gennaio, sette minorenni di un??età compresa tra i 10 e i 17 anni sono stati uccisi e cinque altri gravemente feriti in un attacco aereo mentre raccoglievano fragole nella cittadina di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Tra gli uccisi vi erano sei membri della famiglia Ghaben: Rajah, Jaber, Mahmoud, Bassam, Hani e Mohammed, e Jibril al-Kaseeh.
*Il 27 ottobre, Karam Mohammed Abu Naji di 14 anni, Salah Said Abu Naji di 15 anni e Rami Riyad Assaf di 17 sono stati uccisi quando l??esercito israeliano ha lanciato un attacco aereo contro un??automobile che viaggiava vicino al campo profughi di Jabaliya nella Striscia di Gaza. Insieme ai tre minorenni che erano nelle vicinanze, sono stati uccisi tutti i quattro occupanti dell??auto. Altri 19 passanti, tra cui sette minorenni sono rimasti feriti. Si ritiene che l??obiettivo designato fossero due membri di un gruppo armato palestinese.
*Il 3 novembre, il dodicenne Ahmed al-Khatib è stato gravemente ferito da un soldato israeliano durante un??incursione nel campo profughi di Jenin ed è deceduto tre giorni dopo. L??esercito ha in seguito dichiarato che il ragazzo stava giocando con una pistola giocattolo e i soldati lo avevano creduto un militante(!!!)
l'intero rapporto puo essere consultato alla pagina web http://www.amnesty.i...tml?page=ra2006
#5
Inviato 22 giugno 2006 - 13:25
Onu e palestinesi di fronte a una scelta
L'intervento al Consiglio di Sicurezza di Dan Gillerman, ambasciatore d'Israele alle Nazioni Unite
28 marzo 2004
In tre anni e mezzo di attacchi terroristici, che hanno ucciso centinaia di civili israeliani inermi e ferito molte altre migliaia, questo Consiglio non si e' riunito nemmeno una volta per esprimere la condanna anche di un solo attentato. Non una risoluzione, non una dichiarazione presidenziale e' stata adottata da questo Consiglio per denunciare specificatamente il massacro deliberato dei nostri civili inermi. Nemmeno due mesi fa, il 29 gennaio, quando 11 cittadini sono stati assassinati in un'orribile strage su un autobus nel centro di Gerusalemme. Nella nostra tragedia, i nostri sforzi di ottenere una qualche reazione da questo Consiglio non sono stati ripagati nemmeno da una dichiarazione della Presidenza. Eppure oggi, seguendo un triste rituale ormai famigliare, il Consiglio si riunisce. Perche'? Non per condannare il terrorismo, non per onorare la memoria delle centinaia di assassinati, ma per difendere uno dei principali perpetratori, il padrino del terrorismo. Questo non e' un messaggio di cui questo Consiglio possa andare fiero. E' piuttosto un insulto. Finche' fingeremo che la risposta al terrorismo sia piu' grave del terrorismo stesso, non faremo che suscitarne sempre di piu'. Se vogliamo dare una chance al processo di pace, il tipo di terrorismo che Ahmed Yassin ha diretto e realizzato, e che ha giurato di continuare senza soste, non puo' essere placato a mezzo di concessioni, deve essere sconfitto. Deve essere sconfitto non solo per il nostro bene, ma per il bene di tutto il mondo libero.
Sebbene il Consiglio di Sicurezza non si sia mai riunito per discutere degli attentati di cui Yassin e' responsabile, l'elenco e' spaventoso e sconvolgente. Conferirgli il carattere di "leader spirituale" e' come sostenere che Osama Bin Laden e' Madre Teresa. Sotto le sue mentite spoglie sacerdotali, Yassin e' un vero pioniere dello spietato assassinio di innocenti. Sotto la sua guida diretta, per suo ordine e ispirazione, Hamas - un'organizzazione nota in tutto il mondo per il suo brutale terrorismo - ha commesso oltre 425 attentati, in cui sono stati uccisi 377 israeliani e feriti o mutilati altri 2076, in meno di tre anni e mezzo di violenze. Yassin era alla testa di una struttura gerarchica e controllata, esplicitamente votata alla distruzione di Israele. Se Yassin non era un super terrorista, allora non esiste nessun super terrorista.
Quello che ho in mano sono 187 pagine che documentano le orribili dimensioni e l'orribile estensione del terrorismo di Hamas, che ha seminato un'angoscia indicibile nella vita dei cittadini d'Israele. Fra i 425 attentati perpetrati dal Hamas dal settembre 2000, l'organizzazione ha organizzato non meno di 52 distinti attentati suicidi, in cui sono stati assassinati 288 israeliani e 1.656 sono stati feriti o mutilati. Ne ricordero' solo alcuni, per darvi un'idea del male rappresentato da quest'uomo e degli orrori che l'organizzazione da lui comandata ha inflitto, mentre egli ne rivendicava orgogliosamente la responsabilita'.
Ogni volta, mentre le madri israeliane, nella piu' atroce sofferenza, seppellivano i loro figli e le vedove piangevano i loro mariti, il viso trionfante di Yassin appariva sorridente su tutti gli schermi televisivi per esaltare gli assassini, designandoli "martiri". Quella che sto per leggervi e' solo una breve lista del suo spaventoso e sanguinoso curriculum.
1 giugno 2001, attentato suicida alla discoteca del Dolfinario di Tel Aviv: 21 persone assassinate e altre 120 ferite o mutilate quando un terrorista di Hamas si e' fatto esplodere in mezzo a un folto gruppo di adolescenti in attesa di entrare nel locale.
9 agosto 2001, attentato suicida in un in ristorante di Gerusalemme: 15 persone assassinate e 130 ferite o mutilate.
1 dicembre 2001, doppio attentato suicida nell'isola pedonale Ben Yehuda, a Gerusalemme: 11 persone assassinate e 188 ferite o mutilate.
2 dicembre 2001, attentato suicida in un autobus della linea 16 a Haifa: 15 persone assassinate e 40 ferite o mutilate.
9 marzo 2002, attentato in un bar-ristorante di Gerusalemme: 11 persone assassinate e 54 ferite o mutilate.
27 marzo 2002, prima sera di Pesach, attentato suicida nella sala da pranzo dell'Hotel Park, nella citta' costiera di Natanya: 30 persone assassinate e 140 ferite o mutilate.
18 giugno 2002, attentato suicida su un autobus della linea 32 a Gerusalemme: 19 persone assassinate e 74 ferite o mutilate. L'autobus, andato completamente distrutto, trasportava molti ragazzi diretti a scuola.
4 agosto 2002, attentato suicida su un autobus della linea 361 all'incrocio di Meron: 9 persone assassinate e 50 ferite o mutilate.
21 novembre 2002, attentato suicida su un autobus della linea 20 a Gerusalemme: 11 persone assassinate e 50 ferite o mutilate.
5 marzo 2003, attentato suicida su un autobus della linea 37 a Haifa: 17 persone assassinate e 53 ferite o mutilate.
18 maggio 2003, attentato suicida su un autobus della linea 6 a Gerusalemme: 7 persone assassinate e 20 ferite o mutilate.
11 giugno 2003, attentato suicida su un autobus della linea 14/A a Gerusalemme: 11 persone assassinate e oltre 100 ferite o mutilate.
19 agosto 2003, attentato suicida su un autobus della linea 2 a Gerusalemme: 23 persone assassinate e oltre 130 ferite o mutilate.
9 settembre 2003, attentato suicida in un bar di Gerusalemme: 7 persone assassinate e 70 ferite o mutilate.
29 gennaio 2004, attentato suicida su un autobus della linea 19 a Gerusalemme: 11 persone assassinate e 44 ferite o mutilate.
E ancora, solo la scorsa settimana, il 14 marzo 2004, al porto di Ashdod, doppio attentato suicida: 10 persone assassinate e 16 ferite o mutilate.
Le mani di Yassin erano lorde del sangue degli innocenti. Yassin istigava personalmente e autorizzava specificatamente gli attacchi omicidi; incoraggiava i singoli, uomini e donne, a diventare attentatori suicidi; dava ordine di lanciare missili Qassam contro centri abitati israeliani; coordinava azioni congiunte con altre organizzazioni terroristiche; raccoglieva fondi per il terrorismo con una campagna organizzata in tutto il mondo arabo per farsi ddonare i milioni di dollari necessari a migliorare le capacita' terroristiche di Hamas.
Con le sue parole Yassin ha fomentato un'ideologia di odio, istigazione e assassinio, glorificata come se fosse martirio. In numerose apparizioni pubbliche, Yassin ha chiesto ripetutamente di intensificare la "lotta armata" contro gli israeliani e gli ebrei "in ogni luogo". Solo un giorno prima del duplice attentato al Cafe' Hillel a Gerusalemme e alla fermata dell'autobus di Tzrifin, l'8 settembre 2003, che hanno fatto 17 vittime, Yassin aveva chiesto a Hamas di attaccare i civili israeliani senza restrizioni, dicendo: "Non argineremo il comando militare, i battaglioni o le fazioni". E' vero, non aveva limiti.
La lunga mano assassina di Yassin non raggiungeva solo alle strade di Gerusalemme e Tel Aviv, ma anche altre strade in tutto il mondo. Era un super terrorista con obiettivi internazionali e legami internazionali. Fece appello perche' fossero commessi attacchi suicidi contro le forze americane e inglesi in Iraq; osanno' Osama Bin Laden, augurandosi che il Signore Allah gli concedesse la possibilita' di continuare a combattere contro gli Stati Uniti.
Questo e' l'uomo per il quale viene richiesta la difesa del Consiglio. Alle sue vittime e' stata negata l'attenzione di questo Consiglio. Presterete voi ora tale attenzione all'uomo sulle cui spalle grava la responsabilita' diretta del loro assassinio?
In proporzione, il numero degli innocenti deliberatamente assassinati dai terroristi palestinesi in tre anni e mezzo, fino al marzo 2004, corrisponde a 22.499 cittadini russi, a 43.136 cittadini statunitensi, a 58.963 cittadini dell'Unione Europea. Vi possono essere dubbi su che cosa avrebbero fatto i vostri paesi - e in alcuni casi hanno gia' fatto - di fronte a un terrorismo di cosi' vasta ampiezza e proporzioni? Chiedo a coloro che partecipano oggi a questo dibattito: potreste starvene in silenzio e con le mani in mano ad aspettare che il prossimo attentatore stragista compaia alla vostra porta?
Secondo qualunque ragionevole interpretazione della legge internazionale, Israele ha il diritto legittimo, anzi ha il dovere di difendersi contro tali aggressori illegali e i loro comandanti, votati all'assassinio del maggior numero possibile dei nostri civili. La dirigenza palestinese ha provato, al di la' di ogni ragionevole dubbio, di non avere alcuna intenzione di intraprendere anche una sola azione per contrastare questo terrorismo, come sarebbe suo dovere fare legalmente e moralmente. Questo assassino di massa, Ahmed Yassin, ha per anni vissuto e agito non solo in liberta', ma sotto il potere protettivo e il santuario sicuro dell'Autorita' Palestinese, in violazione delle norme internazionali piu' basilari. Che cosa volete che facciamo? Aspettare senza alzare un dito che Yassin e la dirigeenza palestinese firmino la condanna a morte di altri civili inermi? E' un dovere fondamentale del governo d'Israele - come di ogni altro governo - quello di proteggere la vita dei propri cittadini dalla minaccia del terrorismo. Diversamente dai terroristi che ci attaccano, noi facciamo ogni possibile sforzo, e in condizioni terribilmente difficili, per ridurre al minimo i danni ai civili. Riconosciamo di avere delle responsabilita'. Ma non siamo piu' disposti a negoziare di giorno, per poi seppellire ogni sera i nostri morti.
Eliminando Yassin dalla scena internazionale, inviamo un messaggio molto determinato ai terroristi: chi uccide i nostri civili, non gode di alcuna immunita'.
L'operazione di ieri, 22 marzo, costituisce un importante passo avanti nella nostra lotta contro il terrorismo fondamentalista nella nostra regione, un passo che puo' consentire un ritorno al processo di pace. Yassin e' stato uno dei grandi ostacoli alla cessazione delle ostilita' ed alla ripresa dei negoziati, un vero e proprio blocco stradale sul tragitto verso la pace. Da quando, nel 1987, fondo' Hamas dai ranghi dei Fratelli Musulmani, l'organizzazione si e' violentemente opposta ai colloqui di pace con Israele e ha tentato di contrastare ogni singola iniziativa di pace. Dunque la domanda non dovrebbe essere "perche' adesso?". La domanda dovrebbe essere "perche' non prima?"
Non ci puo' essere alcuna pace insieme al terrorismo. Non ci possono essere pace e Hamas. La Road Map richiede esplicitamente lo smantellamento di Hamas e delle altre organizzazioni terroristiche, richiede la cessazione dei finanziamenti e del sostegno alle loro attivita', riconosce che la pace e' impossibile finche' a questi angeli della morte viene consentito di prosperare.
Israele resta impegnato per la pace. Continueremo a sperare che emerga un interlocutore di pace, cosi' da poter arrivare a una soluzione politica, basata sull'applicazione della Road Map. Nel frattempo, il primo ministro Sharon ha annunciato i piani per coraggiose misure di separazione, che potenzialmente potrebbero ridare energia al processo.
La leadership palestinese e' di fronte a una scelta. Puo' continuare ad allearsi con terroristi e tiranni. Puo' continuare nella sua strategia moralmente corrotta di omicidio e terrorismo e, cosi' facendo, continuare a recare sofferenze e disperazione al popolo israeliano e a quello palestinese. Oppure puo' scegliere una via diversa. Puo' provare al mondo di essere pronta ad assumersi responsabilita', non solo privilegi. Puo' mostrare di essere pronta a formare una societa' democratica, che rispetti i diritti del proprio popolo e quelli dei suoi vicini, per non essere solo un'altra, ennesima dittatura terrorista nel cuore del Medio Oriente. Israele e' pronto, come sempre, ad essere interlocutore di una dirigenza di questo tipo.
Anche il Consiglio di Sicurezza e' di fronte a una scelta. Non e' obbligato a continuare a mandare messaggi che mettano sotto processo la reazione al terrorismo, anziche' il terrorismo stesso. Non e' obbligato ad appoggiare iniziative che difendono il terrorismo, piuttosto che le sue vittime. Sulla scia delle risoluzioni 242, 338 e 1373, questo Consiglio puo' inviare invece un altro messaggio: un messaggio di speranza e di pace. Un messaggio che non finga che si tratti di un conflitto in cui una parte ha il monopolio dei diritti e delle vittime. Un messaggio che respinga senza compromessi il terrorismo. Quale messaggio invierete, oggi, al Medio Oriente e al resto del mondo?
#6
Inviato 22 giugno 2006 - 20:05
Mentre gli Israeliani tirano razzi sulle case palestinesi e sulla gente che fa picnic a Gaza e nella West Bank, i due governi li condannano alla fame. Le vittime saranno in maggioranza bambini.
Questo è stato approvato il giorno 23 di Maggio dalla Camera dei Rappresentanti USA, che ha votato, con 361 voti a favore contro 17, di tagliare i finanziamenti alle organizzazioni non governative che mantengono un filo vitale con la Palestina occupata. Israele sta trattenendo le entrate fiscali Palestinesi per un totale di 60 milioni di dollari al mese. Questa punizione collettiva, identificata come crimine contro l'umanità dalle Convenzioni di Ginevra, evoca lo strangolamento nazista del Ghetto di Varsavia e l'assedio economico americano dell'Iraq negli anni ??90.
Purtroppo, ahimè, si sta commettendo lo stesso tragico errore perpetrato in Iraq, dove a causa di dodici anni di embargo si stima che, per mancanza di medicinali, siano morti 500.000 bambini,per anemie, disfunzioni renali ed epatiche, malattie infettive, ma soprattutto di leucemie infantili aumentate in modo esponenziale dopo la prima Guerra del Golfo.
#7 Guest_runciter_*
Inviato 23 giugno 2006 - 09:24
"Che cosa si deve fare per mettere fine a questa sofferenza?"
"Dobbiamo cominciare con il combattere l'ignoranza. Io vado nelle scuole a far lezione. Dico ai bambini come è iniziato il conflitto chiedendo loro di immaginare una casa con dieci stanze in cui Mohammed e la sua famiglia vivono in pace. Poi, in una notte tempestosa, qualcuno bussa alla porta e fuori c'è Moshe con la sua famiglia. Sono stanchi, malati, a pezzi. "Scusateci" dice "ma un tempo vivevo in questa casa." Questo è l'intero conflitto arabo-israeliano in un colpo d'occhio; e poi dico ai bambini che i palestinesi hanno ceduto il settantotto percento del paese che ritenevano sicuramente il loro, così adesso gli israeliani dovrebbero cedere il ventidue percento rimasto [dopo la guerra del 1967]."
Mostra agli scolari la mappa dell'offerta del Primo Ministro Ehud Barak fatta a Yasser Arafat a Camp David prima che si rompesse il "processo di pace". Le mappe mostrano le fasce di West Bank tolte ai Palestinesi e tenute per i coloni ebrei. "Questo era un gran segreto perché Barak non aveva mai permesso che si facessero mappe [ufficiali]. Stava proponendo qualcosa che sapeva che i palestinesi non avrebbero voluto e non avrebbero potuto accettare."
"Che genere di reazioni ottieni: nelle scuole, negli interventi pubblici?"
"Vedo le facce dei bambini quando mostro loro le mappe e dico che noi avevamo il settantotto percento, e i palestinesi il ventidue percento, e che questo è tutto ciò che i palestinesi vogliono adesso, e vedo l'ignoranza dissiparsi. In Israele le vittime di lutti sono considerate sacre. La gente concede loro rispetto perché hanno pagato il prezzo. Anche a me è dovuto questo rispetto, ma naturalmente ci sono persone che non vogliono sentire quello che dico."
ancora pilger:
Il presidente del Circolo dei Genitori è Yitzhak Frankenthal, il cui figlio Arik, soldato di leva, è stato rapito ed ucciso da Hamas. La sua generosità ha trovato espressione nel suo discorso in una manifestazione di pace a Gerusalemme: "Che tutti gli ipocriti che parlano di assassini spietati palestinesi si guardino seriamente allo specchio" ha detto. "(Che si chiedano) che cosa avrebbero fatto se fossero stati loro a vivere sotto occupazione.
In quanto a me posso dire che io, Yitzhak Frankenthal, sarei sicuramente diventato un combattente per la libertà e che avrei ucciso il maggior numero possibile di quelli dall'altra parte.
E' questa ipocrisia depravata che spinge i palestinesi a combatterci implacabilmente - il nostro doppio standard che ci consente di millantare i più alti valori etici delle forze armate, mentre queste stesse forze uccidono bambini innocenti? Sebbene mi piacerebbe poterlo fare, non posso dire che i palestinesi sono da accusare per la morte di mio figlio. Sarebbe una facile scappatoia, siamo noi a non essere disposti a far la pace con loro. Siamo noi ad insistere nel voler mantenere il nostro controllo su di loro. Siamo noi ad alimentare il ciclo di violenza? Mi dispiace doverlo dire.
I dissidenti israeliani sono tra le persone più coraggiose che io abbia mai incontrato. Oltre allo straordinario Mordechai Vanunu, che ha passato diciannove anni in prigione, per la maggior parte in isolamento, e che adesso vive agli arresti domiciliari, la maggior parte di coloro che avversano lo stato di Israele rimangono nella comunità, dove la loro punizione è spesso implacabile. Per molti, loro hanno tradito non solo il proprio paese ma la loro famiglia, il loro ebraismo e la memoria delle vittime dell'Olocausto.
I negozianti si rifiutano di servirli; gli amici di una vita cambiano strada per non parlare con loro. Da un momento all'altro si inizia a gridare e sputare contro di loro...
tratto da qui:
http://www.zmag.org/...-ultimotabu.htm
p.s. yassin stava scontando una condanna all'ergastolo nelle carceri israeliane, quando nel 1997 fu liberato per iniziativa di netanyahu.
#8 Guest_runciter_*
Inviato 25 giugno 2006 - 08:59
http://news.independ...icle1095841.ece
tant'è che per far desistere i militanti palestinesi dal lanciare i loro razzi, che mettono a repentaglio le vite degli israeliani, diventa ragionevole fare continue stragi di civili arabi, bambini compresi.
#9 Guest_runciter_*
Inviato 28 giugno 2006 - 10:21
C'è un solo modo per Abu Mazen di lasciare Gaza: portare il caporale Gilad Shalit oltre il confine, nella sua Mercedes blindata. Gli israeliani hanno chiuso la morsa attorno alla Striscia, nessun palestinese entra o esce, neppure il presidente, fino a quando il carrista non verrà liberato dai sequestratori. L'offensiva è cominciata nella notte: prima i raid aerei hanno distrutto tre ponti e l'unica centrale elettrica. Poi i carri armati hanno superato la frontiera entrando nella zona sud della Striscia, allontanando le forze di sicurezza palestinesi e prendendo posizione intorno a Rafah, in quella che viene considerata la prima offensiva di terra dopo il ritiro dell'anno scorso.
forse ha ragione pilger quando parla di "soluzione finale al problema palestinese".
Per tutta la giornata di ieri l'esercito israeliano aveva continuato ad ammassare tank e blindati ai confini con Gaza. Nella notte, l'attacco aereo sui ponti ha tagliato a metà le strade principali della Striscia, mentre i carri armati hanno cominciato a muoversi preparandosi a una prima incursione. «Siamo pronti a un'offensiva di lunga durata ?? ha detto in parlamento il premier Ehud Olmert ??. Ribadisco che faremo di tutto per portare avanti i negoziati con i palestinesi». E' quello che gli ha chiesto Condoleezza Rice, segretario di Stato Usa: «Bisogna dare alla diplomazia un'opportunità per arrivare alla liberazione del militare».
sono pronti a negoziare, e allo stesso tempo escludono qualunque trattativa.*
Il governo ha escluso qualunque trattativa per il rilascio. Benjamin Ben-Eliezer, ministro delle Infrastrutture, laburista, ha minacciato di rispondere ai rapimenti con i rapimenti. «Non abbiamo problemi a entrare a Gaza e a portar via mezzo esecutivo». Anche Abu Mazen ha avvertito il premier Ismail Haniyeh («potrebbero colpirti»), ma il vero obiettivo degli israeliani sarebbe Khaled Meshal, leader di Hamas all'estero. Al di là delle minacce, l'intelligence di Gerusalemme starebbe negoziando per ottenere informazioni sul militare.
nel frattempo, come dice pilger, "strangolano" tutta la popolazione civile della striscia di gaza, distruggendo tra le altre cose i ponti e l'unica centrale elettrica.
http://www.corriere....o/28/gaza.shtml
* letture consigliate: george orwell - "1984" (tanto per cambiare).
[edit] a proposito, ecco cosa dice olmert mentre colpisce la popolazione civile:
Israele «non ha alcun interesse a colpire la popolazione palestinese, che infatti non è stata colpita».
http://www.corriere....28/olmert.shtml
#10
Inviato 28 giugno 2006 - 13:19
nel frattempo, come dice pilger, "strangolano" tutta la popolazione civile della striscia di gaza, distruggendo tra le altre cose i ponti e l'unica centrale elettrica.
ma hanno fatto bene...si stanno portando avanti con il lavoro...tant'è che si vociferava di un probabile raggiungimento di accordo tra Hamas e Fatah (conflitto tanto sperato)...mica poteva finire così presto!
#11 Guest_runciter_*
Inviato 30 giugno 2006 - 08:20
http://www.corriere....3/israele.shtml
questo articolo, risalente al 4 maggio, mi stupì non poco... c'era qualcosa di irreale in quella foto con prodi e berlusconi che brindano e ridono insieme.
«L'Italia del centrodestra e del centrosinistra» saranno sempre «a fianco» di Israele come «un baluardo» a difesa «della sua democrazia e libertà» ha affermato Berlusconi intervenendo alla cerimonia. Berlusconi ha affermato che andrà avanti su questa strada «in sintonia con la sinistra».
...
#12 Guest_runciter_*
Inviato 04 luglio 2006 - 06:49
http://www.corriere..../02/hamas.shtml
mentre assedia la popolazione civile della striscia di gaza, dopo averla privata dell'elettricità e dell'acqua... e tutto questo in seguito a un periodo di continue stragi di marca israeliana (stragi in cui sono morti un bel po' di bambini).
ma è venuto, per l'unione europea, il momento di far sentire la propria voce:
03 lug 18:17
Medioriente: Ue chiede liberazione del soldato israeliano rapito
BRUXELLES - L'Unione europea, con un comunicato della presidenza di turno finlandese, chiede "l'immediato rilascio senza condizioni del soldato israeliano rapito" domenica scorsa dai miliziani palestinesi, e "condanna fortemente l'assassinio" del colono israeliano sequestrato e ucciso in Cisgiordania. L'Ue chiede "alla leadership palestinese di mettere fine alla violenza e alle attivita' terroristiche, incluso il lancio di missili sul territorio israeliano". L'Unione europea si dice "estremamente preoccupata per la situazione che si e' sviluppata negli ultimi giorni fra Israele e i palestinesi, e chiede a tutte le parti di astenenersi da ogni azione che sia in violazione del diritto internazionale". (Agr)
centinaia di migliaia di palestinesi vengono tenuti in ostaggio dall'esercito israeliano, e questi parlano solo del soldato rapito e del lancio di razzi qassam.
evidentemente le rappresaglie contro i civili vengono considerate lecite.
#13
Inviato 04 luglio 2006 - 06:59
E le "reazioni" internazionali tutte fanno capire benissimo quali siano gli interessi in quei territori, interessi affinchè non si faccia nulla.
#14
Inviato 05 luglio 2006 - 10:12
#15 Guest_runciter_*
Inviato 05 luglio 2006 - 13:01
#16
Inviato 06 luglio 2006 - 17:07
http://www.unicef.it...T/IDPagina/2225
i bambini solo sempre l'anello più debole e quelli che pagano il prezzo più alto.
#17 Guest_runciter_*
Inviato 06 luglio 2006 - 17:16
2) il primo ministro palestinese parla di punizione collettiva contro il suo popolo.
3) peres dice che si tratta di un'operazione equilibrata e misurata.
4) la rice non condanna i raid perché israele ha il diritto di difendersi, e invita invece hamas a rilasciare il soldato (ma è nelle mani di hamas?).
http://www.corriere....o/06/gaza.shtml
"se sei neutrale nelle situazioni di ingiustizia, hai scelto la parte dell'oppressore."
viviamo in un mondo di vigliacchi che non esitano a vendere la propria anima in cambio di un po' di sicurezza, e che di fronte alle sofferenze dei deboli non hanno grandi problemi a girarsi dall'altra parte.
#18
Inviato 06 luglio 2006 - 19:26
e mi fanno ridere i Fini che, all'indomani del richiamo al rilancio di una destra con un nuovo codice etico, si indigna di aver ascoltato da taluni che bisognerebbe considerare equamente Palestina ed Israele. Perchè lo stato democratico Palestinese è terrorista, mentre le schifezze quotidiane sui civili con il pretesto dell'ultima ora, no?
E le "reazioni" internazionali tutte fanno capire benissimo quali siano gli interessi in quei territori, interessi affinchè non si faccia nulla.
Fini è diventato più filoisraeliano di Bush ormai... cmq la situazione terribile in quelle terre ci fa capire (se ce n'era bisogno) che i morti non sono tutti uguali e che un morto ebreo, agli occhi dell'Occidente, vale più di 100 morti palestinesi. qualcuno poi mi spiegherà perché. forse perché gli ebrei, in nome dell'Olocausto, si sentono in diritto di calpestare chiunque? perché, sempre per l'Olocausto, tutto è loro dovuto a titolo di risarcimento? e una domanda su tutte: perché chiunque osa "criticare" il governo israeliano o dire qualcosa sugli ebrei passa automaticamente per filohitleriano? un po' come quando in molte occasioni ho dichiarato la mia contrarietà all'intervento in Iraq e mi sentivo sempre rispondere "ma allora sei amica di Saddam?"...
#19
Inviato 07 luglio 2006 - 22:04
Cerchiamo di non portare la semplificazione a livelli imbarazzanti.
#20 Guest_Alle_*
Inviato 08 luglio 2006 - 01:36
Sono e resto amico di Israele. Non so se lo stato d'Israele fu o meno uno sbaglio storico prodotto da qualcuno. Qualcuno dirà di sì e avrà le sue ragioni; probabilmente potrei essere d'accordo. A sessant'anni di distanza, per la mia generazione il problema non si pone, semplicemente. Israele è uno stato, lo stato di Palestina non è ancora. Quindi i problemi sono due: che la Palestina possa essere uno stato, possibilmente democratico, possibilmente con contiguità territoriale, possibimente i cui cittadini possano avere la possibilità di vivere felicemente, e sicuramete non morire in scontri a fuoco. Come noi. Al contempo, che Israele possa essere, molto di più di quanto non sia stato nei suoi primi sessant'anni, uno stato libero dalla paura che i suoi vicini ne vogliano la cancellazione, possibilmente non uno stato costretto a essere uno stato in perenne assetto di guerra, possibilmente libero in cui i suoi cittadini possano realizzare la loro felicità, senza aver paura di morire in scontri a fuoco, su un autobus, a una discoteca, una festa di matrimonio.
Governare non è mai facile perché comporta delle scelte e probabilmente essere al governo in Israele è la cosa più difficile assieme a pochi altri paesi al mondo. Bisogna rendersi conto di questa come di tante altre cose. Una è sicuramente il fatto che conosciamo molto parzialmente quello che accade in quella strisicolina infelice di terra sul mediterraneo. Non viviamo quello che sopportano i palestinesi, o quel che provano i cittadini israeliani.
Anche se considerassimo tutto quello che possiamo sapere -e molte cose come sappiamo rimangono dietro le quinte- non saremmo comunque in grado di valutare meglio di quanto non facciano gli interpreti delle due parti, domani spero non più avverse. Da qui possiamo solo giudicare quello che ci dicono i contendenti, e ognuno tira acqua al proprio mulino. Spero che si arrivi a comprendere che nessuno dei due vuole la morte dell'altro (hamas potrebbe trasformarsi a sua volta come fece l'ira, perché se l'obiettivo rimane quello di non accettare Israele ma di cercare il suo annientamento, ciò non li porterà da nessuna parte). E solo parzialmente si può sentire il parere di terze parti, poiché spesso esse stesse hanno pregiudizi di partenza. Inutile dire che i francesi non sono i più vicini agli israeliani e l'onu è spesso influenzata dai paesi arabi al suo interno. Gli americani dal canto loro hanno sempre appoggiato Israele quasi incondizionatamente.
Fa bene arrabbiarsi per qualcosa che ci sta a cuore, perché si dimostra sensibilità e spesso mi arrabbiai molto per il trattamento veramente poco equo che riceveva da questa e da altre parti Israele. Ho capito anche però che bisogna fare un minimo sforzo per vagliare la situazione e le motivazioni dell'altra parte. Mi sembra che gli arabi palestinesi ne abbiano abbastanza per essere infuriati, e con i loro vicini e dirigenza israeliana, e con loro stessi e la loro dirigenza.
Bisogna che si cerchi di fare la stessa opera di verstehen con gli israeliani,
se si vuole intavolare una discussione su questo forum. Se invece ce la si vuole cantare e suonare sulla cattiveria premeditata e la furia massacratrice dell'esercito e dei capi israeliani, allora go on Pinzon.
Era un modo carino per dire che il titolo fa veramente ribrezzo, dopo un po' che nessuno viene a parlare con te e pierrot pensavo magari te ne fossi accorto.
#21 Guest_runciter_*
Inviato 08 luglio 2006 - 09:39
in ogni caso, se qualcuno interverrà nel merito la cosa non potrà che farmi piacere.
#22 Guest_Alle_*
Inviato 08 luglio 2006 - 19:34
#24
Inviato 09 luglio 2006 - 00:06
#25 Guest_runciter_*
Inviato 09 luglio 2006 - 06:58
prova a leggere gli atricoli di john pilger linkati nella pagina precedente.
Ho trascorso un pomeriggio con uno di loro, l'ex sergente Ishai Rosen-Zvi, un ebreo ortodosso. Ci siamo incontrati in un parco di Tel Aviv, lontani da occhi ostili. Gli ho domandato che cosa aveva fatto di lui un "refusenik".
"Ho impiegato più tempo di quanto mi piaccia pensare. Quando sono arrivato a Gaza con la mia unità, ho potuto vedere che quello che stavamo facendo era orribile, ma ho fatto il mio lavoro; mi sentivo a disagio ed imbarazzato ma ho fatto il mio lavoro. Tornando a casa non ho mai parlato di queste cose; sono diventato una specie di dr.Jekyll e mr.Hide. Così ho cominciato a rendermi conto di essere dalla parte sbagliata del checkpoint, il posto di blocco in cui prestavamo servizio un giorno dopo l'altro. La vera storia dell'occupazione è là, ai posti di blocco. Il nostro lavoro là non è nulla, si gira intorno, e si pensa che se si potesse telefonare a casa diremmo "Che noia." Poi comincia a farsi strada nella tua mente quello che questo nulla realmente è. E' tenere migliaia di persone in uno stato di frustrazione, umiliazione, fame e rabbia.
"Prova a immaginare. Sei là e sono le cinque del mattino, e vedi i loro occhi - qualcuno di loro potrebbe essere mio nonno - e scorgi l'umiliazione e l'odio. Vorresti prenderli da una parte per dire "Guarda che sono un bravo ragazzo; non ho nulla contro di te." Ma ovviamente non ha senso. Per loro tu sei l'occupazione. E nessuno ti cede la propria libertà senza ragione."
Allora ho detto: "Il governo insiste sul fatto che i blocchi stradali servono ad impedire ai terroristi suicidi di entrare."
"I blocchi stradali c'erano trentacinque anni prima che i terroristi suicidi cominciassero. Sono là per controllare, sempre per controllare."
p.s. invito claudio e alle/renton a intervenire nel merito, se ne hanno voglia.
#26 Guest_Alle_*
Inviato 09 luglio 2006 - 08:49
#27 Guest_runciter_*
Inviato 09 luglio 2006 - 10:47
Se non si fosse capito invitavo a mettere un titolo un po' meno, non so come dire, da denuncia ecco.
a te fa ribrezzo il titolo, a me fa ribrezzo ciò che sta facendo israele, e il titolo, preso in prestito (e reso ancor più esplicito) dal primo articolo di pilger che ho postato, mi sembra appropriato... a mio modo di vedere la tua reazione è sintomatica di come ormai ci si scandalizzi più facilmente per le parole (vedi, per esempio, le dichiarazioni di ahmadinejad, tra l'altro abilmente distorte, se non falsificate) che per i fatti (l'elenco è molto lungo, e include tra le altre cose un paio di guerre d'aggressione, il ritorno in auge della tortura, i massacri di civili come prassi implicitamente accettata, etc.).
tutto questo anche grazie al ruolo indegno che svolgono i media, che manifestano il loro asservimento soprattutto quando ci sarebbe da mettere in un angolo e colpire duro, con l'evidenza dei fatti, i potenti che si accaniscono contro chi, per un motivo o per l'altro, non può difendersi.
io sinceramente ne ho abbastanza, e lo dico, anche a costo di essere un po' brusco.
#28 Guest_Alle_*
Inviato 09 luglio 2006 - 12:11
#30 Guest_runciter_*
Inviato 09 luglio 2006 - 14:17
oltretutto in assenza di un confronto con chi la pensa in modo diverso, si può continuare a raccontare a se stessi la storia che più tranquillizza, senza correre il rischio di vederla messa in discussione, o magari addirittura smentita dai fatti.
#31
Inviato 09 luglio 2006 - 14:29
p.s. La situazione in Medio Oriente è tutto fuorché tranquillizzante, per me, ma credo anche per molti altri che pure non vedono le cose solo in un senso.
#32 Guest_runciter_*
Inviato 10 luglio 2006 - 11:16
di fatto il confronto lo stai evitando tu, così come lo sta evitando alle.
#33
Inviato 10 luglio 2006 - 12:28
#34 Guest_runciter_*
Inviato 10 luglio 2006 - 15:09
http://en.wikipedia....iki/John_Pilger
http://newrassegna.c...earFilters=true
http://www.internazi...olo.php?id=1356
altrimenti con gli interventi generici e di apparente buon senso come il tuo (e quello di alle) si può andare avanti all'infinito, senza doversi prendere la briga di interrogare la realtà per mettere alla prova la fondatezza delle proprie idee.
se poi credi comunque che la visione di pilger possa essere distorta o parziale, secondo me dovresti chiarire le ragioni del tuo punto di vista, e magari indicare quali sono i passaggi che consideri fuorvianti o eccessivamente "schierati da una sola parte".
io mi ero fatto l'idea che pilger tenda a schierarsi dalla parte delle vittime innocenti.
#35 Guest_runciter_*
Inviato 12 luglio 2006 - 08:17
http://www.repubblic...raid-notte.html
un interessante editoriale di "ha'aretz", risalente al 30 giugno:
http://www.zmag.org/...noimpazzito.htm
#36
Inviato 12 luglio 2006 - 08:29
RAID = attentato terroristico israeliano
ATTENTATO TERRORISTICO = attentato terroristico palestinese
#37 Guest_runciter_*
Inviato 12 luglio 2006 - 08:54
La semantica giornalistica
RAID = attentato terroristico israeliano
ATTENTATO TERRORISTICO = attentato terroristico palestinese
nell'editoriale di ha'aretz che ho linkato sopra c'è questo passaggio:
Infatti il governo israeliano desidera esercitare una pressione sempre maggiore sia sulla leadership politica di Hamas che sulla popolazione palestinese, allo scopo di indurla a fare pressione sulla propria leadership per il rilascio.
la definizione di terrorismo che appare nei documenti usa sembra sia questa:
"L'impiego calcolato della violenza o della minaccia di violenza per conseguire obiettivi di natura politica, religiosa o ideologica. Il tutto compiuto per mezzo dell'intimidazione, della coercizione o con la diffusione della paura."
altra versione, made in fbi e riportata dalla gabanelli qualche anno fa:
"Il terrorismo è l??uso illegale della forza e della violenza contro persone o proprietà a fini intimidatori o coercitivi nei confronti di un governo, della popolazione civile o di ogni loro parte per l??ottenimento di obiettivi politici o sociali."
oltre che ai crimini israeliani, questa definizione è applicabile anche a un'infinità di iniziative statunitensi di "politica estera" degli ultimi 60 anni, e al genocidio causato dalle sanzioni onu applicate all'iraq tra la fine della prima guerra del golfo e l'inizio della seconda.
[edit] nell'homepage del corriere il titolo della notizia che ho riportato sopra (quella del raid che ha causato la morte di sei persone, tra cui due donne e due bambini) è questo:
"Raid a Gaza. Gli Hezbollah rapiscono due soldati"
il titolo dell'articolo vero e proprio invece è questo:
"Hezbollah rapiscono due soldati israeliani"
http://www.corriere....o/12/gaza.shtml
[edit n.2] sembra che i morti siano un po' di più:
La Striscia di Gaza tagliata in due
12/07 13:12 CET
? stata una notte di sangue nella striscia di Gaza a causa dei bombardamenti israeliani. Almeno nove persone, fra cui cinque bambini, sono rimaste uccise in due raid dell'aviazione israeliana che hanno fatto anche una trentina di feriti, tra cui il capo dell'ala armata di Hamas, Mohammed Deif, obiettivo dell'attacco.
Le incursioni sono state anche terrestri. Da diversi passaggi tra la Striscia di Gaza e Israele sono penetrate colonne di blindati: il territorio palestinese è ora spezzato in due.
#38
Inviato 12 luglio 2006 - 18:53
O forse per te i piccoli palestinesi sono di serie A e quelli indiani sono di serie B?
Diciamo invece che la guerra è un'assurdità a tutti i livelli e le prime vittime sono sempre gli indifesi........
#39 Guest_runciter_*
Inviato 13 luglio 2006 - 06:24
ma in effetti hai centrato il punto: degli indiani e degli iracheni me ne frego.
#40
Inviato 13 luglio 2006 - 08:30
Provocazione per provocazione:ma in effetti hai centrato il punto: degli indiani e degli iracheni me ne frego.
perchè non rimettiamo nei forni i criminali israeliani? Eliminiamo il problema alla radice e faremmo contenti almeno due persone: tu e il presidente iraniano dal nome impronunciabile.....
#41 Guest_runciter_*
Inviato 13 luglio 2006 - 09:23
i soldati e i civili, le persone comuni di una parte e dell'altra, sono solo pedinuzze che possono essere serenamente sacrificate in vista di un obiettivo "politico".
#42
Inviato 13 luglio 2006 - 09:38
intanto sembra che stia iniziando una guerra, e questa volta la successione degli eventi non lascia molto spazio ai vagheggiamenti astratti su quant'è spietato il mondo e quant'è crudele la vita: se la situazione è questa, la responsabilità è dei governanti israeliani.
Ah sì eh?
A te non sembra che dei miliziani operanti all'interno dei confini di uno stato sovrano (Hezbollah in Libano) abbiano compiuto un'operazione di guerra (non di difesa attenzione) all'interno di un altro stato sovrano?
Fino a 2 giorni fa tra il Libano e Israele non esistevano contenziosi, stando al diritto internazionale, essondosi questi ufficialmente risolti il 16/6/2000 con l'ufficializzazione del ritiro delle truppe di Tsahal dal Libano meridionale.
Da allora Hezbollah ha continuato a perpetrare rapimenti e attacchi su suolo israeliano.
Ora, dimmi, per quale motivo ritieni che le colpe di questa crisi siano dei governanti israeliani?
#43 Guest_runciter_*
Inviato 13 luglio 2006 - 10:08
Tutto è cominciato con un'operazione fulminea degli Hezbollah che hanno colpito a sorpresa lungo la 'linea blu' tra Libano e Israele, dove i guerriglieri del movimento sciita libanese hanno catturato due soldati israeliani e ne hanno uccisi altri otto, con l'obiettivo d'imporre uno scambio di prigionieri allo Stato ebraico.
lungo la linea blu o "all'interno di uno stato sovrano"?
in compenso persino l'onu ultimamente aveva espresso preoccupazione per "gli aerei israeliani che sorvolano il libano violandone l'integrità territoriale".
adesso quegli aerei hanno iniziato a bombardare la popolazione civile, non i militari, e questo lo stanno facendo senza dubbio "all'interno di uno stato sovrano".
i miliziani libanesi colpiscono i soldati israeliani nella zona di confine, i soldati israeliani colpiscono la popolazione civile libanese a casa sua.
#44
Inviato 13 luglio 2006 - 10:30
the music that forced the world into future
#45
Inviato 13 luglio 2006 - 10:37
che mondo di letame.
pare però che dai diamanti non nasca niente e dal letame i fiori. sarà.
#46 Guest_runciter_*
Inviato 13 luglio 2006 - 10:41
Ma dopo che hai conquistato maggiore libertà con un grande movimento di popolo era necessario tentare di scatenare una nuova guerra contro uno stato che notoriamente le provocazioni te le torna con gli interessi altissimi?
chissà, forse il fatto che l'esercito israeliano stesse massacrando impunemente decine di civili palestinesi ha qualcosa a che fare con l'azione dei miliziani libanesi.
#47
Inviato 13 luglio 2006 - 10:54
the music that forced the world into future
#48
Inviato 13 luglio 2006 - 11:15
E' poi chiaro che, essendo gli Hezbollah finanziati dall'Iran, tutto ciò è stato fatto per provocare Israele. E questo come tutte le azioni di "disturbo" perpetrate in questo ultimo periodo, come il sequestro del soldato israeliano da parte di Hamas. Dietro a tutto ciò ci vedo la mano lunga dei siriani e soprattutto degli iraniani, che sta finanziando e sostenendo tutti i movimenti sciiti.
Che poi la risposta di Israele possa essere "sporporzionata" forse è anche vero, ma non ci si deve stupire, perché Israele ha sempre risposto così quando si è sentita minacciata (e chi ha provocato non può non saperlo), e questo è probabilmente la sola, unica vera ragione che le ha permesso di sopravvivere sino ad oggi.
Se passa il messaggio che con un rapimento si possono ricattare, per gli israeliani è la fine.
Penso quindi che la responsabilità della morte dei civili e della situazione tragica in cui versa il popolo palestinese, particolarmente della striscia di Gaza, non sia solo degli israeliani che stanno bombardando, ma anche (e soprattutto) dell??arroganza dei propri governanti, che si rifiutano di riconoscere lo Stato Israeliano.
Non c??è dubbio che i Palestinesi abbiano diritto ad avere uno Stato, ma è chiaro che ciò non avverrà e non ci sarà mai la Pace sino a che ad Israele non verrà riconosciuto il diritto di esistere.
Voglio dire che la situazione mediorientale è talmente complessa che è impossibile essere così manichei, tutto il male da una parte e tutte le vittime dall??altra.
#49 Guest_runciter_*
Inviato 13 luglio 2006 - 11:32
Io mi riferisco anche a quei miliziani che dicono di agire in nome di Dio e in difesa degli arabi e invece hanno provocato indirettamente (e ben consci di farlo) morti fra le vittime civili, non penso proprio si possa trascurare il ruolo di Siria e Iran in questa situazione.
dimentichi che israele stava già massacrando decine di civili arabi.
#50 Guest_Paradosso_*
Inviato 13 luglio 2006 - 11:33
Ma vergognati, fantolino.
P.
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