"Questo decesso è una cagata pazzesca"
92 minuti di silenzio.
(E di applausi)
(Silenziosi)
Inviato 03 luglio 2017 - 08:20
"Questo decesso è una cagata pazzesca"
92 minuti di silenzio.
(E di applausi)
(Silenziosi)
Inviato 03 luglio 2017 - 08:31
Ne danno la triste notizia la moglie, la figlia, amici e parenti tutti.
Inviato 08 luglio 2017 - 16:43
Anche
Inviato 08 luglio 2017 - 17:29
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 09 luglio 2017 - 12:28
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 16 luglio 2017 - 22:17
Un grandissimo.
Inviato 16 luglio 2017 - 23:19
Inviato 16 luglio 2017 - 23:42
Immagino le battute sugli angeli e gli zombie
Inviato 17 luglio 2017 - 03:45
Inviato 17 luglio 2017 - 07:50
Inviato 17 luglio 2017 - 11:20
Puttanaeva, entro nel topic gia' triste perche' credevo parlaste di Martin Landau* e invece: Romero.
Che botta. Mi ha cresciuto come fosse uno zio, insieme ai fratelli Carpenter, Landis, Dante, Walter Hill. Quello entrato per ultimo nel mio raggio di attenzione di adolescente che scopriva il cinema, perche' il piu' duro, adulto, serio e saggio di quella famiglia.
Regista enorme alla fine paradossalmente sottovalutato per colpa di quei cazzo di zombi, quando ha praticamente fatto sempre grandi film (due o tre eccezioni, non di piu'). Personaggio ammirevole anche dal punto di vista umano, capace di ridurre di un terzo il budget dei suoi film pur di non cedere a compromessi, ma anche di concedere la possibilita' di un remake (la notte dei morti viventi di Savini del '90) purche' facessero lavorare gli amici della crew del '68, che all'epoca non aveva guadagnato nulla dal successo del film.
Fino all'ultimo arrabbiato, indipendente e onesto (ammetteva tranquillamente che l'ultimo Survival of the Dead non gli era venuto granche' perche' scritto e realizzato troppo di fretta).
Un gigante in tutti i sensi, col suo metro e 95.
Per me simile percorso, ci son arrivato dopo quei nomi lì. E forse il suo essere più "politico" me lo ha fatto sentire più vicino. È sottovalutato come regista di sicuro, ma credo che proprio nei film con gli zombie abbia dato il meglio. Non so, mi rivedrò un po' di cose se trovo il tempo.
Io non ho mai amato l'horror, son un cagasotto, ho sempre odiato lo splatter, son sensibile al sangue, eppure i suoi film li ho visti sempre con immenso godimento. Perché dietro c'era un pensiero, una visione del mondo.
Semplicemente un grande del cinema, senza se e senza ma.
Mi permetto altresì di dire che Bruiser me lo ricordo di una bruttezza infinita. Ma come dire, chissene.
(oppure ho un ricordo distorto?)
Inviato 17 luglio 2017 - 12:21
io invece un po' mi rammarico perché al di fuori degli zombi ho visto davvero poco di romero, e quel poco non mi entusiasmò (nella fattispecie monkey shines, la metà oscura, creepshow, due occhi diabolici). dovrei recuperare almeno altri titoli chiave
la notte dei morti viventi, zombi e il giorno degli zombi (il più duro, anche politicamente, se non ricordo male ma non lo rivedrò da più di 10 anni) compongono una trilogia memorabile per l'horror. sarebbero da dire due parole anche su come questo mostro moderno sia diventato sfruttatissimo dopo romero, diventando davvero un simbolo dell'apocalisse così come la immaginiamo noi contemporanei. romero diceva che gli zombi devono camminare lentamente perché sono come il rimorso, o una cosa del genere, ma se c'è una modernizzazione riuscita del filone per me è proprio quella degli zombi che possono anche correre. gli zombi "vecchio stile" fanno un po' sorridere ormai
e forse è anche perché questo, o forse no, che la sua nuova trilogia zombesca dei 2000 a me convinse poco. indubbiamente più gore e cattivo dei suoi emulatori, ma ormai dava l'impressione di aver detto tutto e di buttarla un po' troppo nel camp (ho rivisto giusto l'anno scorso la terra dei morti viventi e mi ha lasciato un po' "meh")
Inviato 17 luglio 2017 - 17:08
E invece per me Romero è colui al quale (insieme ad Argento) devo la mia passione per il cinema. Il mio iniziatore. Prima media a casa del mio amichetto scopriamo la collana i classici del brivido de l'Unità di suo padre. Decidiamo di vedere questi tanto mitizzati film horror. Il nostro criterio di scelta: prendiamo quelli V.M. 18. Ed è così che caschiamo su La Notte Dei Morti Viventi. E poi Zombi. E poi tutto il resto fino ad oggi.
C'erano anche i classici proibiti: con L'Uomo Che Guarda e Così fan Tutte scopro anche il mondo della masturbazione, ma questa è un'altra storia.
Non mi è venuto bene come messaggio di RIP, ma cazzo son troppo dispiaciuto.
Inviato 17 luglio 2017 - 17:50
Consigliatemi un Romero per stasera, visto che mi sembra di aver visto solo i primi tre zombi.
Inviato 17 luglio 2017 - 18:32
Wampyr?
Inviato 17 luglio 2017 - 18:41
Wampyr?
Stavo appunto pensando a quello, è il miglior Romero se si escludono gli zombi?
Inviato 17 luglio 2017 - 21:53
Beh, i titoli chiave sono quei tre li, inutile girarci attorno, e giá uno solo di quelli vale intere filmografie.io invece un po' mi rammarico perché al di fuori degli zombi ho visto davvero poco di romero, e quel poco non mi entusiasmò (nella fattispecie monkey shines, la metà oscura, creepshow, due occhi diabolici). dovrei recuperare almeno altri titoli chiave
la notte dei morti viventi, zombi e il giorno degli zombi (il più duro, anche politicamente, se non ricordo male ma non lo rivedrò da più di 10 anni) compongono una trilogia memorabile per l'horror. sarebbero da dire due parole anche su come questo mostro moderno sia diventato sfruttatissimo dopo romero, diventando davvero un simbolo dell'apocalisse così come la immaginiamo noi contemporanei. romero diceva che gli zombi devono camminare lentamente perché sono come il rimorso, o una cosa del genere, ma se c'è una modernizzazione riuscita del filone per me è proprio quella degli zombi che possono anche correre. gli zombi "vecchio stile" fanno un po' sorridere ormai
e forse è anche perché questo, o forse no, che la sua nuova trilogia zombesca dei 2000 a me convinse poco. indubbiamente più gore e cattivo dei suoi emulatori, ma ormai dava l'impressione di aver detto tutto e di buttarla un po' troppo nel camp (ho rivisto giusto l'anno scorso la terra dei morti viventi e mi ha lasciato un po' "meh")
Inviato 21 luglio 2017 - 19:14
Stavo appunto pensando a quello, è il miglior Romero se si escludono gli zombi?
Un altro sarebbe La città verrà distrutta all'alba del '73: cult a bassissimo costo di grande ingegnosità romeriana, tra i più apertamente politici e anti-militaristi del Maestro [la cittadina di Evans "trasformata" dal virus è un'evidente metafora del contemporaneo Vietnam]. Al botteghino americano fu un flop senza appello, ovviamente.
Inviato 29 luglio 2017 - 18:37
Il 21 luglio scorso è stato trovato morto in un hotel di Palo Alto John Heard, settandueenne caratterista di lungo corso e presenza riconoscibile degli anni Ottanta-Novanta [Il bacio della pantera di Schrader, Fuori orario di Scorsese, Milagro di Redford, Betrayed di Costa-Gavras, Il rapporto Pelican di Pakula e Omicidio in diretta di De Palma, oltre alle commedie milionarie Big e Mamma, ho perso l'aereo]. Negli ultimi anni frequentò spesso anche la televisione, sopratutto I Soprano, Csi: Miami e Prison break.
Inviato 31 luglio 2017 - 15:54
Inviato 31 luglio 2017 - 16:26
La Moreau per me indimenticabile in Journal d'une femme de chambre di Bunuel e la Mariee etait en noire di Truffaut.
Inviato 31 luglio 2017 - 16:28
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 20 agosto 2017 - 19:01
Inviato 20 agosto 2017 - 20:26
Cristo, era malato da tempo ma che amarezza. Un genio del ventesimo secolo.
Inviato 20 agosto 2017 - 20:40
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 20 agosto 2017 - 20:42
Inviato 20 agosto 2017 - 21:38
assieme a Keaton il più grande genio spontaneo nella storia del cinema: emozionante marionetta kleistiana che sapeva prendere in giro il gioco del cinema.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
Inviato 27 agosto 2017 - 08:09
Inviato 28 agosto 2017 - 21:50
Inviato 13 settembre 2017 - 22:55
Inviato 14 settembre 2017 - 00:00
Inviato 14 settembre 2017 - 06:24
classicissimo attore da film di mafia, grandissimo
Inviato 14 settembre 2017 - 08:00
Un grande, probabilmente gli hanno sparato due colpi in testa e poi gli sono passati sopra con la macchina....
Inviato 14 settembre 2017 - 13:32
Una leggenda. Il suo nome completo era Frank Vincent Gattuso Jr.
Inviato 16 settembre 2017 - 08:15
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 16 settembre 2017 - 08:22
Idolissimo
Inviato 16 settembre 2017 - 08:37
Inviato 16 settembre 2017 - 14:43
Prima John Hurt. Poi Harry Dean Stanton. Tom Skerritt si stara' toccando le palle. Sigourney Waever dorme sonni tranquilli.
A parte le stronzate: un grande.
Inviato 16 settembre 2017 - 16:59
Uno di quelli che compaiono un po' ovunque ma il cui nome non è abbastanza ricordato. Paris, Texas è uno dei miei film preferiti, il finale è incredibile, lui è incredibile, trasmette un senso di desolazione al solo sguardo che è qualcosa di unico, ma anche nei ruoli "minori" mi è sempre piaciuto tanto.
Inviato 16 settembre 2017 - 19:39
Attore-feticcio capace di esprimere un intero mondo interiore con uno sguardo o un gesto. Da paura la lista dei registi con cui lavorò: Curtiz, Monte Hellman, Peckinpah, Milius, Coppola, Arthur Penn, Huston, Scott, Carpenter, Wenders e Lynch per citare solo i più importanti.
Addio, "Brain" Hellman.
Inviato 10 novembre 2017 - 21:51
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 06 dicembre 2017 - 18:04
Inviato 04 febbraio 2018 - 19:23
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
Inviato 10 febbraio 2018 - 00:22
È morto a 86 anni John Gavin, attore hollywoodiano molto popolare a cavallo tra anni 50 e 60, apprezzato soprattutto dal pubblico femminile, che lo percepiva come una sorta di "alternativa" a Rock Hudson (del quale prese infatti il posto in due famosi film diretti da Douglas Sirk, "Tempo di vivere" e "Lo specchio della vita").
Qui insieme a Janet Leigh in "Psycho"
Curiosità: per ben due volte (nel 1971 e nel 1973) fu vicinissimo a ottenere la parte di James Bond.
Inviato 06 aprile 2018 - 09:08
Non godeva della fama internazionale del suo socio, ma era un gigante.
Anche solo per Una tomba per le lucciole volendo. Se non ne avesse fatti altri, di grandissimi film e serie...
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi