chi parla male di Parenti come regista e come persona, dicendo che è un "cancro", che è "pigro", e tante altre belle cose, lo fa solo perché non lo rispetta. non troviamo scuse, parliamo chiaro.
Parenti in realtà queste offese non se le merita. perché è una persona seria, uno che ha fatto guadagnare miliardi alla Filmauro, ma mai una volta, dico mai una volta, che lo si sia sentito alzare la voce, che lo si abbia visto gettarsi in mezzo alla pista a fare la primadonna. uno che fa il suo mestiere con onestà e diligenza.
uno che conosce perfettamente i tempi comici al cinema, e continuo a ripeterlo, sfido a trovarne un altro che sappia calibrare così bene i "tempi di cottura". uno che molto spesso vale più dei film che gira.
Beh, dai, se Parenti sia brava persona... francamente me ne infischio perché non devo andarci a bere un single malt scozzese insieme. Se devo vedere un suo film può anche essere un pedofilo-serialkiller-juventino-asportatore-di-uteri, ma se il film vale... vale. Se Hitchcock fosse stata una brutta persona non per questo Vertigo sarebbe stato un brutto film. Viceversa. Sono lietissimo di apprendere che Parenti sia una brava persona e se ci legge lo invito ad andarci a bere qualcosa.
Ma è meglio attenersi al filmico e al filmato.
Premesso che le le scoregge fanno ridere, sopratutto se prima ti dicono di tirare il dito, va anche detto che fanno meno ridere quando ti fanno pagare per sentire puzza di merda. Così anche l'amico che ti fa ridere quando fa una scoreggia, e ancor più quando ti intona l'inno di Mameli col deretano, lo stesso amico che si esibisce costantemente nella stessa verbosa marcetta anale tutte le sere viene a noia presto. Se all'inizio credevi che stavi ridendo per la scoreggia dell'amico dopo un po' ti accorgi che è l'amico che scoreggia ciò di cui ridi. Il passo è breve qui tra ridere e deridere e a proposito di risi tocca anche ricordarci che il maestro cinematografico di Parenti sceneggiava per Risi Dino e verso i trent'anni adattò per il cinema quella
robetta del Gattopardo, poi quando sulla quarantina aveva dato tutto trovò come aiutate il Neri come aiuto di regia che lo accompagnasse verso un oscuro oblio. Da una stella de-cadente ha appreso a far cinema Parenti e la decadenza è la tonalità dominante del suo cinema. La decadenza di Fantozzi dal surrealismo al macchiettismo che nulla ha della commedia (commedia viene da komè+odè, letteralmente "canto del villaggio", ma nemmeno Villaggio Paolo nel suo periodo migliore riesce a cantare in questi lidi ed inizia ad ululare).
La decadenza della commedia a villica trombetta anale è iniziata. In questo profluvio del deretano che rappresenta la seconda metà degli '80 di Parenti il nostro mostra di conoscere tutto il campionario tecnico proprio della commedia, e lo usa tutto, ma proprio tutto tutto tutto e riversa sulle pellicole di questo periodo ogni espediente della commedia senza filtro riportando in vita anche le scene accelerate (
à la Benny Hill per intenderci). In questo periodo Parenti non ha proprio criterio e tutto quello che è fattibile lo fa quasi fosse incapace di scegliere. E poi venne il panettone. E poi, dopo oltre un decennio di villanizzazione della commedia e apprendimento degli strumenti per farlo nel miglior modo possibile, nei primi '90 trovò l'alchimia definitiva gradita al pubblico e ai produttori. Dopo di che ha rifatto sempre quello stesso film.
In tutto ciò ammetto di aver visto Fracchia una sola volta molto addietro e di non ricordare altro che mi divertii molto.
le fa Pasolini e gli dicono genio, le fa Parenti e lo guardano come un alieno.
da correggere in: le fa Pasolini e lo ammazzano, le fa Parenti e lo riempono di soldi.
ma a guardare proprio il pelo nell'uovo, un po' di differenza tra l'uso che della merda fanno i due potrei azzardare che a dire che ci sia, eh.