Dischi Del 2018: Parliamone
#1
Posted 26 January 2018 - 17:53 PM
#3
Posted 26 January 2018 - 17:54 PM
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#4
Posted 26 January 2018 - 19:58 PM
Hai aperto giusto in tempo, Devo. Sto ascoltando il mio primo disco del 2018 proprio adesso (Golden island dei Club 8)
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#5
Posted 27 January 2018 - 08:21 AM
per ora ancora niente per me, mi sono preso un periodo sabbatico
#6
Posted 27 January 2018 - 09:52 AM
Mi sembra che al momento ci sia ben poco da parlare, gli unici dischi interessanti recensiti quest'anno appartengono al 2017 (Bicep, Lino Capra Vaccina, Punctum, John Maus), direi che l'unico ascoltabile sia Fragmented Lives dei Zenjungle (disco del mese).
Certo che la recensione di Francesca Michielin ce la potevano risparmiare...
#7
Posted 27 January 2018 - 09:59 AM
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#8
Posted 27 January 2018 - 11:45 AM
POPULAR
Io ho gia' pronto lo schema della mia top ten di fine anno:
1. Grande Vecchio / Non Piu' Giovane / Artista Controverso
2. nome o disco inaspettato per fare l'originale
3. disco che mi e' piaciuto molto ma privo delle caratteristiche succitate
4. un qualche mio idolo musicale che devo mettere per forza
5. disco di buon vecchio ruock psichedelico come non ne fanno piu' - semi-conosciuto
6. disco di buon vecchio ruock psichedelico come non ne fanno piu' - sconosciutissimo
7. disco di buon vecchio ruock psichedelico come non ne fanno piu' - piuttosto noto
8. disco ben accolto sul forum messo in posizione bassa tanto per far capire che "si' carino, ma vedete che non lo considero piu' di tanto e lo metto dietro a dichi di buon vecchio ruock psichedelico come non ne fanno piu' che sicuramente odiate'"
9. disco che tempo un paio d'anni di mesi e mi chiedero' perche' l'ho messo in top ten
10. gnocca indie ascoltata principalmente per la copertina o i video
#9
Posted 27 January 2018 - 15:52 PM
Ho già ascoltato il nuovo du Tune Yards (lo sapevo già che non mi avrebbe detto niente ma era tanto per cominciare subito il 2018), poi l'esordio delle Dream Wife
sono stato incuriosito da un 10 su NME e dalla dicitura "indie pop" letta su un altro sito, invece fanno una sorta di punk rock che mi ricorda molto gli Yeah Yeah Yeahs di It's Blitz, quindi un bene
potrebbe pure essere il primo gruppo femminile recente che non detesto, solo ripensare alle Haim mi fa rabbrividire
per ora sono ok, vediamo se reggono con gli ascolti
https://www.youtube....h?v=XYFVcw1Pfzkquesta è Let's Make Out che apre il disco
https://www.youtube....h?v=1zK4hiimn9U
#10
Posted 27 January 2018 - 17:26 PM
Ho ascoltato per curiosità CupkakKe. Una tamarrata vertiginosa, che mi ha sorpreso e in definitiva non mi dispiace affatto. Per ora è l'unica roba del '18 che ho sentito.
#12
Posted 28 January 2018 - 13:09 PM
Per adesso consiglio il nuovo di Glen Hansard. L'ho ascoltato solo un paio di volte, poche per farmi un'idea degna di essere scritta in questa sede, comunque la sensazione è che si sia emancipato da etichette che lo legavano, pur non in maniera invadente, alla tradizione folk irlandese.
#13
Posted 28 January 2018 - 17:13 PM
Liminanas - Shadow People
'Shadow People' è per la coppia (anche nella vita) psichedelica francese il quinto disco. Il loro approccio alla psichedelia è qui gioioso ma anche rivoluzionario, come quando fa incontrare le scorribande chitarristiche di Roky Erickson al pop alla francese della famiglia Gainsbourg. Consta anche di partecipazioni importanti, su tutte Peter Hook e Anton Newcombe. 8
Starcrawler - Starcrawler
L'appeal un po' marcio un po' strafigo di questa nuova band targata Rough Trade è micidiale, così come micidiali sono i singoli che hanno anticipato questo loro primo LP. Il potenziale del loro garage rock scatenato, imbottito di fuzz e cantato alla Joan Jet più punk si riduce però a qualche brano, gli altri sembrano repertorio da B-sides di band poco riuscite del finire dei 70s. Un peccato. 5,5
Shame - Songs Of Praise
Chitarroni dopati e belligeranti, due voci che duellano e non le mandano a dire (come quelle dei punk di una volta), ma anche qualche sgolata apertura melodica alla maniera dei primi Oasis. Così i giovani Shame da Londra hanno confezionato uno degli esordi più convincenti e spregiudicati, un toccasana per chi sentiva la mancanza di chitarre ruggenti e inni da urlare a squarciagola. 7,5
Typhoon - Offerings
Il quarto LP dei Typhoon, numeroso collettivo indie-folk di Portland, è un ambizioso concept su un uomo che perde la memoria. La sua storia è molto lunga (1h 10') e procede tra colori acquerello e tenui bagliori, tonalità che fanno venire in mente Bon Iver come i Fleet Foxes, gli Alt-J come i Sigur Ros. 'Offerings' ammalia ed emoziona spesso, ma qualche volta scoccia un po'. 6,5
Dream Wife - Dream Wife
#14
Posted 28 January 2018 - 17:20 PM
Per adesso consiglio il nuovo di Glen Hansard. L'ho ascoltato solo un paio di volte, poche per farmi un'idea degna di essere scritta in questa sede, comunque la sensazione è che si sia emancipato da etichette che lo legavano, pur non in maniera invadente, alla tradizione folk irlandese.
Lo aspetto da un po', le varie anticipazione uscite nel corso del '17 e la simpatia che provo nei suoi confronti mi hanno convinto ad aspettare.
Io sto ascoltando proprio adesso quello che vorrei tantissimo fosse il mio disco dell'anno, cioè Nils Frahm (da qua in poi se ne parla). Un disco che mi ha sorpreso molto è stato "Cosmotronic", ovviamente la prima parte (quella cantata).
Tra un po' di giorni, invece, vi parlerò dei Khruangbin - ho ascoltato solo un paio di pezzi: buoni.
#15
Posted 29 January 2018 - 09:17 AM
Liminanas - Shadow People
'Shadow People' è per la coppia (anche nella vita) psichedelica francese il quinto disco. Il loro approccio alla psichedelia è qui gioioso ma anche rivoluzionario, come quando fa incontrare le scorribande chitarristiche di Roky Erickson al pop alla francese della famiglia Gainsbourg. Consta anche di partecipazioni importanti, su tutte Peter Hook e Anton Newcombe. 8
Siamo in zona sonorità EP (Istanbul Is Sleepy) che ha preceduto il disco?
#16
Posted 29 January 2018 - 11:11 AM
Nils Frahm confermo anche io discone, speriamo che me ne ricordi a dicembre
#17
Posted 29 January 2018 - 15:47 PM
Liminanas - Shadow People
'Shadow People' è per la coppia (anche nella vita) psichedelica francese il quinto disco. Il loro approccio alla psichedelia è qui gioioso ma anche rivoluzionario, come quando fa incontrare le scorribande chitarristiche di Roky Erickson al pop alla francese della famiglia Gainsbourg. Consta anche di partecipazioni importanti, su tutte Peter Hook e Anton Newcombe. 8
Siamo in zona sonorità EP (Istanbul Is Sleepy) che ha preceduto il disco?
Un paio di canzoni, il disco é piú vario che non si puó. Leggi la rece di Marmoro, rende bene l'idea.
#18
Posted 29 January 2018 - 20:29 PM
#19
Posted 29 January 2018 - 20:40 PM
È chiaramente un omaggio a certi nostri musicisti. Anche perché il signore in questione si chiama ErnstSenti che bellohttps://m.soundcloud...mphonicensemble
Belli questi strumentali derivativi.
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#20
Posted 29 January 2018 - 21:47 PM
http://www.ondarock....asecretwish.htm
Questo si che è un discone, peccato che risale al 1985 (ristampa 2018), domani inizio l'ascolto dei The Liminanas, tra qualche giorno il responso.
#21
Posted 01 February 2018 - 08:32 AM
Senza dubbio tra le canzoni dell'anno. OST da approfondire.
#22
Posted 01 February 2018 - 08:41 AM
Ottima OST
#23
Posted 01 February 2018 - 10:59 AM
Hai aperto giusto in tempo, Devo. Sto ascoltando il mio primo disco del 2018 proprio adesso (Golden island dei Club 8)
Terribile. Disco piatto su quello pare trip-hop ma in realtà è solamente una rottura di palle. Quando facevano indie-pop erano molto meglio.
Leakato invece il nuovo album dei Simple Minds, Walk between worlds, ed è ascoltabile. Big music aveva qualcosa in più ma siamo, ovviamente dopo quasi 40 anni di carriera, sempre nei dintorni della simpatica inutilità.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#24
Posted 01 February 2018 - 11:19 AM
Mado', i Club 8. Li avevo totalmente cancellati dalla memoria.
(Possibile non sia ancora inziato il revival 00s?)
#25
Posted 02 February 2018 - 19:19 PM
Per il primo mese appena trascorso direi questo poker:
Calexico - The Thread That Keeps Us [Anti, folk]
Shame - Songs Of Praise [Dead Oceans, post-punk]
Half Japanese - Why Not? [Fire, garage-pop, punk]
Ty Segall - Freedom's Goblin [Drag City, psychedelic]
Non male anche l'ultima prova delle First Aid Kit e Invisible Cities di A. Baker e G. Davis (recensito qui su OR)
Ora mi ascolto The Liminanas che il singolo Shadow People promette bene
#26
Posted 02 February 2018 - 19:45 PM
Per il primo mese appena trascorso direi questo poker:
Calexico - The Thread That Keeps Us [Anti, folk]
Shame - Songs Of Praise [Dead Oceans, post-punk]
Half Japanese - Why Not? [Fire, garage-pop, punk]
Ty Segall - Freedom's Goblin [Drag City, psychedelic]
Non male anche l'ultima prova delle First Aid Kit e Invisible Cities di A. Baker e G. Davis (recensito qui su OR)
Ora mi ascolto The Liminanas che il singolo Shadow People promette bene
OTTIMA scelta
#27
Posted 05 February 2018 - 20:32 PM
try these
provolino!!!
ti sei dimenticato di dire che in un pezzo canta una delle 6 più grandi pezze (di) di tutti i tempi
e mi piacerebbe capire come mai tra l'altro (canta)
#28
Posted 05 February 2018 - 20:46 PM
#29
Posted 08 February 2018 - 11:46 AM
io finora ho ascoltato solamente due album:
Maisie: Maledette Rockstars
Fire!: The Hands (jazz-hard-rock, con riffoni di sax ossessivi)
entrambi ottimi
#30
Posted 08 February 2018 - 11:58 AM
try these
provolino!!!
ti sei dimenticato di dire che in un pezzo canta una delle 6 più grandi pezze (di) di tutti i tempi
e mi piacerebbe capire come mai tra l'altro (canta)
affumicato grazie , scelta volontaria
#31
Posted 08 February 2018 - 12:01 PM
try these
provolino!!!
ti sei dimenticato di dire che in un pezzo canta una delle 6 più grandi pezze (di) di tutti i tempi
e mi piacerebbe capire come mai tra l'altro (canta)
affumicato grazie , scelta volontaria
:-(
vabbeh ma come mai canta nel loro disco?
#32
Posted 08 February 2018 - 12:25 PM
try these
provolino!!!
ti sei dimenticato di dire che in un pezzo canta una delle 6 più grandi pezze (di) di tutti i tempi
e mi piacerebbe capire come mai tra l'altro (canta)
affumicato grazie , scelta volontaria
:-(
vabbeh ma come mai canta nel loro disco?
si trovava a passare tra una canna e una scopata .....
#33
Posted 08 February 2018 - 12:26 PM
dio!
#34
Posted 08 February 2018 - 12:33 PM
comunque il disco m'e' sembrato una mezza ciofeca (bellino il singolo con newcombe pero'), idee rubate qua e la' senza un minimo di personlita'. la peggio la semi-cover dei new order con hook.
#35
Posted 08 February 2018 - 12:38 PM
comunque il disco m'e' sembrato una mezza ciofeca (bellino il singolo con newcombe pero'), idee rubate qua e la' senza un minimo di personlita'. la peggio la semi-cover dei new order con hook.
i pezzi a me sembrano carini, forse hai ragione sulla personalità, devo risentire bene
#36
Posted 08 February 2018 - 12:53 PM
comunque il disco m'e' sembrato una mezza ciofeca (bellino il singolo con newcombe pero'), idee rubate qua e la' senza un minimo di personlita'. la peggio la semi-cover dei new order con hook.
i pezzi a me sembrano carini, forse hai ragione sulla personalità, devo risentire bene
carini magari si', ma mi sembra tutto molto piatto, a livello cover band. poi sono troppo pulitini per il genere che vogliono fare.
mi rendo conto che suono un po' tranchant, diciamo che non e' scattata la scintilla va.
per salvarmi un po' dico che mi e' piaciuto parecchio il suono del tamburello (o lo shaker, non lo so, gli abbellimenti della batteria per intendersi) che hanno in parecchi dei pezzi, ma l'ho attribuito a quella vecchia volpe di newcombe che produce.
#37
Posted 08 February 2018 - 13:45 PM
Disco cupo e ossessivo, non a caso registrato nel bel clima della Turchia odierna. In genere questi esotismi elettrofolk fanno tanto presto ad affascinarmi quanto alla lunga a venirmi a noia. L'ho ascoltato solo una volta e vedro' cosa succede con questo. Un punto in piu' alle mie orecchie sono le chiare ascendenze coheniane del bel cantato/recitato del seme cattivo Hugo Race... o almeno credo sia lui a cantare.
#38
Posted 08 February 2018 - 20:00 PM
Ancora centrato il nuovo dei Soft Moon...la title track è lo spleen attuale, proprio a due passi da casa purtroppo, che dire..è un disco enorme, forse troppo rapido, ma riflette il lato oscuro della mia generazione. Da ascoltare ancora per molto, e mi auguro che faranno qualche data nei paraggi.
#39
Posted 08 February 2018 - 22:54 PM
Fa sempre sul serio, da vent'anni, questa cantautrice di Nashville, questa volta se vogliamo ancor più. I racconti tragici di un gruppo di veterani della guerra in Iraq vengono qui tradotti in poesia dalla Gauthier, che poi li musica in un alternative country ora robusto ora fragilissimo, ora cedevole ad archi drammatici ora a schitarrate alla Wilco. Folk da stress post traumatico.
#40
Posted 09 February 2018 - 16:28 PM
Ancora centrato il nuovo dei Soft Moon...la title track è lo spleen attuale, proprio a due passi da casa purtroppo, che dire..è un disco enorme, forse troppo rapido, ma riflette il lato oscuro della mia generazione. Da ascoltare ancora per molto, e mi auguro che faranno qualche data nei paraggi.
per quanto mi riguarda invece ha confermato, accentuandola, la pessima impressione che la sua parabola artistica mi aveva fatto a partire dal precedente album. ha secondo me perso la grezza e cupa energia dei primi due lavori, per sostituirla con una più controllata e plastificata.
#41
Posted 09 February 2018 - 16:41 PM
A me il nuovo Soft Moon a un primo ascolto piace, ma parliamo di cose serie: Wake the Dead
#42
Posted 10 February 2018 - 13:26 PM
Ancora centrato il nuovo dei Soft Moon...la title track è lo spleen attuale, proprio a due passi da casa purtroppo, che dire..è un disco enorme, forse troppo rapido, ma riflette il lato oscuro della mia generazione. Da ascoltare ancora per molto, e mi auguro che faranno qualche data nei paraggi.
per quanto mi riguarda invece ha confermato, accentuandola, la pessima impressione che la sua parabola artistica mi aveva fatto a partire dal precedente album. ha secondo me perso la grezza e cupa energia dei primi due lavori, per sostituirla con una più controllata e plastificata.
per chi cerca il genere e' uni disco intenso, da vivere in profondità perche' e' piu' contemplativo di quello che appare.
#43
Posted 11 February 2018 - 17:00 PM
#44
Posted 12 February 2018 - 13:40 PM
Iniziato ad ascoltare anche The Hands dei Fire!, probabilmente non la loro cosa migliore ma direi ancora una buona prova, con le sue sonorità pesanti sulle quali si muove il sax
...qualcuno avrebbe da segnalare uscite interessanti in ambito metal?
#45
Posted 14 February 2018 - 08:53 AM
Mi permetto di inaugurare l'anno col primo disco psicchedelico scoperto
Last Of The Easy Riders - Unto The Earth
Pezzo apripista un po' fuorviante perché si contiene determinate coordinate psych ormai consolidate e note (Elephant Stone in primis) ma che vengono alternate da sbroccate Byrds in versione country o pezzi ruock classiconi alla Tom Petty. Insomma un bel minestrone che scorre via lisio lisio per chi ama certe sonorità.
#46
Posted 19 February 2018 - 21:32 PM
bentornato genio!!!
https://www.youtube....h?v=Ddd9fQepK0I
esce tra qualche giorno ma se è tutto così, stiamo parlando dell'ennesima pietra miliare di Lawrence Hayward
per chi è ignorante con la i maiuscola, rimando alla vecchia scheda di Bosf->
#47
Posted 19 February 2018 - 21:39 PM
visto che i Felt almeno dovrebbero essere noti anche ai muri, e che il nuovo disco è dei Go-Kart Mozart, aggiungo un pezzo dei Denim, altra creatura (forse la mia preferita) del grandissimo
https://www.youtube....h?v=5yLOJb751Jo
#48
Posted 20 February 2018 - 09:02 AM
Segnalo il secondo disco degli Snowpoet, più essenziale ma per me più riuscito dell'esordio (chamber-folk jazzy, o viceversa, con sfumature Bjork/trip-hop)
#49
Posted 20 February 2018 - 10:33 AM
Segnalo il secondo disco degli Snowpoet, più essenziale ma per me più riuscito dell'esordio (chamber-folk jazzy, o viceversa, con sfumature Bjork/trip-hop)
ancora una volta Ondarock colpisce nel segno, all'epoca l'esordio fu ignorato e snobbato
#50
Posted 21 February 2018 - 15:12 PM
Mi sta piacendo tantissimo il nuovo disco dei Miracle, che sono Daniel O' Sullivan e Steve Moore.
synth synth e ancora synth. Accattatevill'
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