Posted 04 January 2018 - 12:04 PM
Nell'ultimo Star Wars (volevo intervenire di là ma alla fine sono venuto qua) il problema non è la quota razziale di per sé ma la debolezza della storyline dei due personaggi. Se fosse stata curata meglio nell'evoluzione ci sarebbero meno lamentele a riguardo, invece alla fine risulta molto posticcia.
Vero. Vero è anche, però, che ricordo che prima ancora dell'uscita di "The force awakens" avevo letto lamentele simili per il personaggio di Finn, totalmente aprioristiche, quando invece in quel film la sua parabola era abbastanza ben fatta e davvero etnicamente neutra.
Il punto è non diventare ipersensibili nella critica al fenomeno. Mettono il rappresentante della minoranza per motivi di politically correctness, più o meno ipocrita che sia? Può essere; ma finché la reazione è a priori sulla scelta e non a posteriori sul risultato il tutto si gioca da entrambe le parti in maniera extra-cinematografica - voglio dire, posto che le scelte politically correct siano da vedersi come un correttivo a una situazione precedente sbilanciata nell'altro senso, è pacifico che il correttivo è estrinseco alle logiche interne dell'arte cinematografica (è un 'paletto'), ma è una reazione superficiale e altrettanto estrinseca quella di rifiutare semplicemente tali presenze. Le si giudichi, piuttosto, con logiche cinematografiche. Forse (forse) quando non ci si scandalizzerà più perché hanno scelto il nero l'asiatico e l'omosessuale in ruoli chiave, non avremo più neri asiatici e omosessuali scelti solo per fare numero.
Che poi: sui motivi extracinematografici delle scelte di casting: che Debra Paget sia finita a fare l'indiana nel film "L'amante indiana" non è dovuta al fatto che fosse una scelta azzeccata (lo è) o che Paget fosse una gnocca imperiale (lo è) né c'entra col fatto che il risultato finale sia molto buono (lo è). E' che all'epoca un nativo americano non avrebbe mai e poi mai potuto avere una parte principale in un film. Parlando di "paletti"...
E con tutto il risultato è ottimo e anche dal punto di vista 'morale/pedagogico' commendevole (uno dei primi ritratti simpatetici degli indiani al cinema). Quindi, ora che il "paletto" si è invertito, possiamo mantenere la stessa lucidità di giudizio e distinguere le varie "Amanti indiane" del caso dai film di merda che sono di merda non perché politically correct ma perché di merda?
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.