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Le Minoranze Hanno Rovinato Il Cinema?


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237 replies to this topic

#51 Ronald Regaz

    ritardato mentale

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Inviato 05 gennaio 2018 - 09:39

 

 

E SOPRATTUTTO in Italia sento che ci si lamenta per questa oppressione politicamente corretta che qui mai si è veramente incarnata.

 
è (anche) questo il punto: importiamo in maniera supina le preoccupazioni (giuste), le ossessioni e i tic di certa sinistra statunitense senza avere, nel bene e nel male, una situazione paragonabile alla loro che le giusitifichi. ma nel caso specifico la discussione era nata da un film americano...

Importiamo la discussione, specie gli aspetti reazionari, rinforzando la parte peggiore del nostro status quo, imho.
Saltiamo tesi e antitesi e qua si è contro la PC culture ma rischiamo Salvini premier

 

 

appunto: una delle ragioni per cui rischiamo Salvini premier, sebbene ovviamente non la prima, potrebbe essere il fatto che certa popolazione giovane di sinistra anziché preoccuparsi della nostra situazione voglia mostrarsi trendy (quanto metaironicamente non lo so e me ne frego) scimmiottando gli aspetti più discutibili della sinistra giovane di un altro paese... e questo vale anche per chi gli risponde, certo, ovvero la destra replica paro paro certi attacchi a un p.c. che come giustamente si diceva qui da noi non è mai veramente esistito se non, a sua volta, per imitazione.

 

un po' come quelli che se la prendono col neoliberismo come causa di tutti i mali e la destra liberale che gli fa notare che in Italia magari ci fosse mai stato (a loro volta ignorando, o facendo finta d'ignorare, che anche se non c'è stato da noi c'è stato comunque a un livello globale nel quale siamo coinvolti, di modo che la società italiana come al solito finisce per avere il peggio di entrambe le situazioni: l'immobilismo di una società illiberale + le devastazioni del liberismo globalizzato; una politica che non s'è mai fatta problemi a essere sommamente scorretta + le polemiche idiote attorno al politically correct; etc.


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#52 markmus

    cui prodi

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:01

ray bradbury comunque in linea con the man / wallera / regaz sulle minoranze rovinanti:

 

Now let's take up the minorities in our civilization, shall we? Bigger the population, the more the minorities. Don't step on the toes of dog lovers, Mormons, Baptists, Unitarians, second-generation Chinese, Swedes, Italians, Germans, Texans, Brooklynites, Irishmen, or people from Oregon or Mexico. The people in this book, this play, this TV serial are not meant to represent any actual painters, cartographers, mechanics anywhere.

The bigger your market, the less you handle controversy, remember that! All the minor minor minorities with their navels to be kept clean. Authors, full of evil thoughts, lock up your typewriters. They did. Magazines became a nice blend of vanilla tapioca. Books, so the damned snobbish critics said, were dishwasher. No wonder books stopped selling, the critics said.


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#53 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:06

@RR

Onesto? Onesto: non nego la realtà dei fenomeni che elenchi, ma ogni volta mi deludete o mi deludo, perché io il nesso causale (fra le tante cause, lo dite sempre) non lo vedo. Per me è inconcepibile. Per me la disattenzione ai nostri temi è, al meglio, scorrelata; al peggio, condizione di partenza per l'interessamento a quelli altrui. E questo a sua volta non lo vedo motivo, pur secondario, del rischiare Salvini.

Fate voi il discorso analogo meno off-topic.

Ed entrambe queste visioni (la nostra sinistra, o meglio, noi giovani su internet, colpevoli di... l'aumento di personaggi secondari e primari collegati a minoranze) secondo me sono fastidiose, "pericolose" e concausa di disattenzioni.

Dopotutto si possono scrivere longform equivalentemente long su qualsiasi cosa, e qui mi fermo


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#54 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:08

Si, ma si era partiti parlando di un argomento specifico cioè la situazione del cinema americano, in particolar modo quello di intrattenimento che volenti o nolenti è quello che ha creato la grande polla dei miti degli ultimi 60 anni, ora mi sembra si stia allargando il discorso in maniera un po' troppo dispersiva.

Nella discussione su Star Wars 8 parlavo della morte del perturbante nel cinema mainstream americano che sta velocemente portando ad avere prodotti sempre più standardizzati e anestetizzati, la cosa è dovuta sicuramente a più fattori: il politicamente corretto imperante che per quanto si cerchi di ridicolizzarne o sminuirne gli effetti ha messo molti nuovi e discutibili paletti su cosa sia proponibile in una grossa produzione cinematografica, gli studios ormai sempre più in mano a grosse multinazionali che cercano i massimi profitti col minimo rischio ed esercitano un sempre più asfissiante controllo sul processo creativo proprio per depurarlo di qualunque elemento teoricamente pericoloso, l'arrivo ai vertici del potere hollywoodiano di executives che di cinema ne capiscono sempre meno e si affidano a indagini di mercato e altre amenità assortite, e bisogna pur dire che uno come Weinstein per quanto discutibile, schifoso ecc rappresentava ancora un'idea di produttore vecchio stampo che di cinema bene o male ne capisce, una figura che oramai sia avvia all'estinzione.

In questo senso l'egemonia sempre più totale della Disney nel panorama cinematografico americano degli ultimi vent'anni è paradigmatica e sta producendo effetti devastanti proprio perché la compagni riassume tutti i difetti sopracitati oltre a veicolare per definizione un'idea di cinema edulcorato, zuccheroso, inoffensivo e sottilmente rincoglionente a cui personalmente sono sempre più insofferente.

 

Spoiler


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#55 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:12

ray bradbury comunque in linea con the man / wallera / regaz sulle minoranze rovinanti:

 

Now let's take up the minorities in our civilization, shall we? Bigger the population, the more the minorities. Don't step on the toes of dog lovers, Mormons, Baptists, Unitarians, second-generation Chinese, Swedes, Italians, Germans, Texans, Brooklynites, Irishmen, or people from Oregon or Mexico. The people in this book, this play, this TV serial are not meant to represent any actual painters, cartographers, mechanics anywhere.

The bigger your market, the less you handle controversy, remember that! All the minor minor minorities with their navels to be kept clean. Authors, full of evil thoughts, lock up your typewriters. They did. Magazines became a nice blend of vanilla tapioca. Books, so the damned snobbish critics said, were dishwasher. No wonder books stopped selling, the critics said.

 

Vedi? Una volta il fardello dell'uomo bianco era dover civilizzare i buzzurri, adesso è non offenderli. Chiaramente è un fardellone e chi ce l'ha sul groppone?
Però com'è vero che il ruolo della vittima possa essere ambito, specialmente se si è fatto il classico, è vera anche l'istanza per cui chi è stato vittima, o fa parte di una categoria che storicamente lo sia stato, non vuole essere rappresentato solo come una vittima.

Istanza che a volte però, se è ascoltata, lo è come occasione di togliersi il fardellone dal groppone e non come spunto di riflessione [rappando]


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#56 100000

    Enciclopedista

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:17

Scusate, l'ha vista nessuno l'ultima stagione di South Park?


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#57 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:33

Scusate, l'ha vista nessuno l'ultima stagione di South Park?

 

Io.

 

@The Man: ma vedi che odiamo tutti il capitalismo? E però vogliamo andare al cinema, non farlo amatoriale.

Una cosa breve: quando la Pepsi si è messa il cappellino indietro, ha fatto la pubblicità piena di gente giovane e colorata con Kendall Jenner (:wub:) che offriva la lattina alla polizia dopo aver letto Pasolini, i #millenials si sono incazzati/divertiti, hanno notato il tentativo di fare proprio un "linguaggio" a puro scopo commerciale e l'hanno criticato, chi male chi bene.

Ciò non toglie che sia meglio non si facciano pubblicità di alcolici col sottotesto "fotti le troie, se siete fuori non è stupro", giusto per esagerare, ma ci capiamo, no?

Quindi stimoli e "vincoli" di rappresentazione rovinano il cinema come arte? No. Come prodotto commerciale? Sì se chi ci lavora non è capace; no se chi lavora sa fare il proprio lavoro. È giusto criticare un personaggio non riuscito interpretato da un attore di minoranza/categoria X insinuando esista solo per far lavorare attori di minoranza/categoria X anche quando il fatto che il personaggio sia interpretato da tali attori è irrilevante o quando la critica non verte su torti o questioni inerenti tale minoranza/categoria? No, può essere dannoso, e bisognerebbe rendersi conto del peso di tale attacco dalla propria posizione, andando magari a vedere che se ne dica in tale minoranza/categoria X, ma non tanto per confermare o meno la propria idea. Poi si può fare lo stesso, parlare lo stesso, e ovviamente si fa, perché prima che legale è proprio facile...


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

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#58 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:42

Non ci capiamo e non ci capiremo mai proprio perché il mio riferimento è il cinema, il tuo la società.

Tu pensi che i vincoli non rovinino il prodotto cinematografico ma non è così, i vincoli ideologici e morali molto più di quelli finanziari - e spesso le cose vanno pure a braccetto perché se non rispetti i primi i soldi non li trovi- sono purtroppo una vera catastrofe.

Il cinema e l'arte non dovrebbero guardare in faccia nessuno o quanto meno non dovrebbe essere la loro primaria preoccupazione. Sia detto per inciso: questa tua visione dell'arte pedagogica ed edificante mi inorridisce alquanto.


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#59 Guybrush Threepwood

    avvocato delle cause perse

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:45

Cmq Elle tu ce l hai tanto col razzismo Ma poi qua sei l unico a parlare e calcare sempre sul "voi Bianchi privilegiati (e anche un po' razzisti)" vs. resto del mondo.
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#60 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:50

Non ho letto tutto il topic (quindi magari è già stato detto), ma d'istinto mi viene da dire: falso problema. La Hollywood degli anni 35-65, per dire, aveva il "Codice Hays", che era ben peggio della questione minoranze di cui si discetta, a livello di vincoli. Eppure, ha prodotto una serie di capolavori pantagruelici, facendo slalom trai paletti dell'autocensura e facendo di necessità virtù, usando spesso il limite imposto come un mezzo espressivo. O meglio, ci si sforzava di aggirare le imposizioni con stratagemmi e linguaggi che spesso risaltavano essere geniali.

Ora per millemila motivi il cinema sta con le pezze al culo, per cui anche questioni "moralistiche" che altrimenti sarebbero passate in secondo piano o agilmente schivate con mestiere risultano pesanti come la ghisa e paiono problemi insormontabili, ma la questione a monte è decisamente fuori fuoco.


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#61 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:57

Questo è vero ma direi che non è veramente il caso di tornare indietro giocandoci la libertà e i conseguenti capolavori arrivati con la New Hollywood e il superamento di quei paletti.

E magari chiediamoci anche cosa avrebbero potuto fare uomini di cinema fenomenali come Ford, Lang, Welles, Hitchcock senza avere il fiato sul collo della società perbenista dell'epoca.

Comunque non è certo solo la questione minoranze la soppressione del perturbante di cui parlavo.


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#62 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 05 gennaio 2018 - 10:59

Non ci capiamo e non ci capiremo mai proprio perché il mio riferimento è il cinema, il tuo la società.

Tu pensi che i vincoli non rovinino il prodotto cinematografico ma non è così, i vincoli ideologici e morali molto più di quelli finanziari - e spesso le cose vanno pure a braccetto perché se non rispetti i primi i soldi non li trovi- sono purtroppo una vera catastrofe.

Il cinema e l'arte non dovrebbero guardare in faccia nessuno o quanto meno non dovrebbe essere la loro primaria preoccupazione. Sia detto per inciso: questa tua visione dell'arte pedagogica ed edificante mi inorridisce alquanto.

 

No, TheMan, il mio riferimento non è solo la società, ma nessuno dei due può voler focalizzarsi solo su uno, stiamo proprio parlando di rapporti e influenze reciproche.

Io non penso che non possano rovinare uno, due, tre prodotti cinematografici; io penso che non rovinino necessariamente e intrinsecamente la produzione cinematografica, che sia ben possibile moltissimo e validissimo cinema. Vincoli ne esistono sempre, che siano palesi o meno, e per il cinema che piace a te magari ne conosci anche.

E questa tua interpretazione (io che credo l'arte debba essere pedagogica) non è corretta. Leggi ancora il mio post precedente, vedi davvero l'arte e la vedi davvero pedagogica? Prendere delle comparse è una questione artistica? Creare spazi è una questione pedagogica? La pubblicità sì, è pedagogica ma in un altro senso asd

 

La soppressione del perturbante secondo me è un'altra cosa (interessante e preoccupante), in cui si ritrovano problemi simili, ma che non fa bene affrontare alla rinfusa. Non sopprimiamo il perturbante ma non perturbiamo anarchicamente questa discussione.

 

 

 

Cmq Elle tu ce l hai tanto col razzismo Ma poi qua sei l unico a parlare e calcare sempre sul "voi Bianchi privilegiati (e anche un po' razzismo)" vs. resto del mondo.

Tu per ora sei il peggiore ma non mi dilungo adesso, perché non mi pare che tu stia leggendo adesso, hai deciso di fermarti a questo livello di lettura e per ora stiamo. Ci risentiamo

 

 

 

Comunque prima e altrove citavo questi fumetti e BM, non c'entrano fra loro ma c'entrano con la discussione

 

https://www.google.i...1.0.y8p349D8jgg

 

https://www.google.i...6&bih=633&dpr=1


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#63 Guybrush Threepwood

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:04

@elle: per Fortuna allora CE ci sei tu a guidarci Con la Tua superioritä morale! :)

https://youtu.be/qnOdr1vW0pI
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#64 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:06

Questo è vero ma direi che non è veramente il caso di tornare indietro giocandoci la libertà e i conseguenti capolavori arrivati con la New Hollywood e il superamento di quei paletti.

E magari chiediamoci anche cosa avrebbero potuto fare uomini di cinema fenomenali come Ford, Lang, Welles, Hitchcock senza avere il fiato sul collo della società perbenista dell'epoca.

 

Mica ho auspicato il ritorno al codice Hayes, per carità. Ho solo detto che i fuoriclasse che hai citato (ed altri) sono riusciti a fottere il codice Hayes, figurasi che problemi potrebbero avere a gestire a livello artistico la questione minoranze (pressoché nessuno).


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#65 paloz

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:07

Ieri sera ho visto "Get Out" e non so neanche da dove cominciare a parlarne, alla luce di questo topic. asd


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#66 Ronald Regaz

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:09

non troppo OT: un bell'esempio agghiacciante di thought police, praticamente un tizio si è letto tutte le note private di Woody Allen e lo smerda pubblicamente sul Washington Post perché, guarda che sorpresa, da alcune di quelle note emergerebbe che gli piacciono le ragazze giovani e infatti ha spesso parodiato o ironizzato su questa sua perversione nei suoi film (ma all'autore dell'articolo sembra sfuggire il concetto di parodia o di umorismo, per lui se un personaggio di Allen fa una battuta sulle cameriere diciottenni è una prova che Allen vuole stuprarsi una diciottenne, dunque bisogna boicottare i suoi film e magari incriminarlo), e naturalmente è gravissimo imperdonabile che una persona nata nel 1935 non abbia una mentalità woke (neologismo idiota-orrendo che starebbe bene nel thread parole andate a puttane o luoghi comuni di merda: se non altro, è morfologicamente scorretto come participio) da ventenne hipster del 2018.

 

https://www.washingt...m=.3ca81dec911d

 

prima si renderanno conto che questi atteggiamenti attirano sulle cause progressiste l'antipatia non solo di chi le avverserebbe comunque (casapàund ed equivalenti internazionali) ma proprio di quelle persone istruite/intelligenti/aperte che dovrebbero supportarle, meglio sarà.


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#67 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:11

 

Questo è vero ma direi che non è veramente il caso di tornare indietro giocandoci la libertà e i conseguenti capolavori arrivati con la New Hollywood e il superamento di quei paletti.

E magari chiediamoci anche cosa avrebbero potuto fare uomini di cinema fenomenali come Ford, Lang, Welles, Hitchcock senza avere il fiato sul collo della società perbenista dell'epoca.

 

Mica ho auspicato il ritorno al codice Hayes, per carità. Ho solo detto che i fuoriclasse che hai citato (ed altri) sono riusciti a fottere il codice Hayes, figurasi che problemi potrebbero avere a gestire a livello artistico la questione minoranze (pressoché nessuno).

 

 

Ripeto: non è solo la questione minoranze, è anche tutto il resto.

Il cinema, anche inevitabilmente a conti fatti, sta diventando sempre più lo specchio di una società malata di moralismo e paternalismo, non è un caso che il periodo più esaltante del cinema americano sia stato quello tra il 68 e i primi anni 80.


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#68 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:14

non troppo OT: un bell'esempio agghiacciante di thought police, praticamente un tizio si è letto tutte le note private di Woody Allen e lo smerda pubblicamente sul Washington Post perché, guarda che sorpresa, da alcune di quelle note emergerebbe che gli piacciono le ragazze giovani e infatti ha spesso parodiato o ironizzato su questa sua perversione nei suoi film (ma all'autore dell'articolo sembra sfuggire il concetto di parodia o di umorismo, per lui se un personaggio di Allen fa una battuta sulle cameriere diciottenni è una prova che Allen vuole stuprarsi una diciottenne, dunque bisogna boicottare i suoi film e magari incriminarlo), e naturalmente è gravissimo imperdonabile che una persona nata nel 1935 non abbia una mentalità woke (neologismo idiota-orrendo che starebbe bene nel thread parole andate a puttane o luoghi comuni di merda: se non altro, è morfologicamente scorretto come participio) da ventenne hipster del 2018.

 

https://www.washingt...m=.3ca81dec911d

 

prima si renderanno conto che questi atteggiamenti attirano sulle cause progressiste l'antipatia non solo di chi le avverserebbe comunque (casapàund ed equivalenti internazionali) ma proprio di quelle persone istruite/intelligenti/aperte che dovrebbero supportarle, meglio sarà.

 

Mi sfugge in ogni caso quale sia il problema nell'aspirare a concupire ragazze giovani e belle.... ?_?  


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#69 Guybrush Threepwood

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:16

Perche' il sesso e' peccato! ;)
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#70 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:16

Ieri sera ho visto "Get Out" e non so neanche da dove cominciare a parlarne, alla luce di questo topic. asd

 

Inizia da quello che ho detto io (non ricordo e non ho riletto) e da quello che ha detto cinemaniaco (che ha preso 9+, anche il mio)

http://forum.ondaroc...2017/?p=2264918

http://forum.ondaroc...2017/?p=2318873

 

 

@RR infatti quello è il terreno fertile per Bispensiero e il ritorno a Ghisberto, posso continuare senza leggere il link? Comunque le persone "intelligenti" davvero riescono ad avere antipatia per quel tipo di articoli là e ponderare tutto il resto però


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#71 bluetrain

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:26

 

 

Questo è vero ma direi che non è veramente il caso di tornare indietro giocandoci la libertà e i conseguenti capolavori arrivati con la New Hollywood e il superamento di quei paletti.

E magari chiediamoci anche cosa avrebbero potuto fare uomini di cinema fenomenali come Ford, Lang, Welles, Hitchcock senza avere il fiato sul collo della società perbenista dell'epoca.

 

Mica ho auspicato il ritorno al codice Hayes, per carità. Ho solo detto che i fuoriclasse che hai citato (ed altri) sono riusciti a fottere il codice Hayes, figurasi che problemi potrebbero avere a gestire a livello artistico la questione minoranze (pressoché nessuno).

 

 

Ripeto: non è solo la questione minoranze, è anche tutto il resto.

Il cinema, anche inevitabilmente a conti fatti, sta diventando sempre più lo specchio di una società malata di moralismo e paternalismo, non è un caso che il periodo cinematograficamente più esaltante del cinema americano sia stato quella tra il 68 e i primi anni 80.

 

 

E io ti ripeto che un Billy Wilder anche in uno scenario apocalittico come quello odierno che hai descritto sfornerebbe capi su capi.
Certo, il linea teorica è bellissimo pensare ad un cinema totalmente libero e svincolato, ma è pura accademia: il cinema (per lo meno quello più mainstream) è ed sempre stato, a volte di più, a volte di meno, imbrigliato nel sistema culturale ed economico del periodo storico di appartenenza (anche la New Holliwood, che ha avuto la "fortuna" di incappare in un periodo storico in cui la controcultura era riuscita in qualche modo ad infiltrarsi tra le fila del pensiero dominante), pensare il contrario è molto poetico ma un po' ingenuo.
Tutto ciò per dire che, alla fine, il problema non è il moralismo imposto dalla società di turno (che è inevitabile nell'ambito di una forma di espressione, il cinema, che necessita di molto denaro ed un prodotto per le masse), ma l'incapacità di contrastarlo e/o aggirarlo da parte degli attori in causa, soprattutto nel mainstream.

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#72 Earl Bassett

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Inviato 05 gennaio 2018 - 11:53

 

 

 

Questo è vero ma direi che non è veramente il caso di tornare indietro giocandoci la libertà e i conseguenti capolavori arrivati con la New Hollywood e il superamento di quei paletti.

E magari chiediamoci anche cosa avrebbero potuto fare uomini di cinema fenomenali come Ford, Lang, Welles, Hitchcock senza avere il fiato sul collo della società perbenista dell'epoca.

 

Mica ho auspicato il ritorno al codice Hayes, per carità. Ho solo detto che i fuoriclasse che hai citato (ed altri) sono riusciti a fottere il codice Hayes, figurasi che problemi potrebbero avere a gestire a livello artistico la questione minoranze (pressoché nessuno).

 

 

Ripeto: non è solo la questione minoranze, è anche tutto il resto.

Il cinema, anche inevitabilmente a conti fatti, sta diventando sempre più lo specchio di una società malata di moralismo e paternalismo, non è un caso che il periodo cinematograficamente più esaltante del cinema americano sia stato quella tra il 68 e i primi anni 80.

 

 

E io ti ripeto che un Billy Wilder anche in uno scenario apocalittico come quello odierno che hai descritto sfornerebbe capi su capi.
Certo, il linea teorica è bellissimo pensare ad un cinema totalmente libero e svincolato, ma è pura accademia: il cinema (per lo meno quello più mainstream) è ed sempre stato, a volte di più, a volte di meno, imbrigliato nel sistema culturale ed economico del periodo storico di appartenenza (anche la New Holliwood, che ha avuto la "fortuna" di incappare in un periodo storico in cui la controcultura era riuscita in qualche modo ad infiltrarsi tra le fila del pensiero dominante), pensare il contrario è molto poetico ma un po' ingenuo.
Tutto ciò per dire che, alla fine, il problema non è il moralismo imposto dalla società di turno (che è inevitabile nell'ambito di una forma di espressione, il cinema, che necessita di molto denaro ed un prodotto per le masse), ma l'incapacità di contrastarlo e/o aggirarlo da parte degli attori in causa, soprattutto nel mainstream.

 

 

Sicuramente c'è anche una scarsità intrinseca nei registi attuali ma se non stai dalla loro parte non ti fanno lavorare, specialmente nel mainstream, non è che la questione sia così facile come pensi tu.

Secondo me in generale più vincoli metti meno prodotti validi hai, fermo restando il vincolo finanziario intrinseco nel cinema che si è cercato di superare negli anni 70 ma che è tornato più prepotente che mai con la restaurazione del decennio successivo.

E comunque scusa eh ma la New Hollywood non è incappata in un cazzo, magari ha anche contribuito a crearlo quel momento storico favorevole anche a costo di sbatterci il grugno,


  • 0

#73 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:03

 

produrrà il suo capolavoro quando farà un film il cui focus sarò spostato dalle tematiche LGBT

 
[passivo/aggressivo]quindi tu mi stai dicendo che[/passivo/aggressivo] non possono esistere capolavori con tematiche LGBT?

 
ma che è sto metodo Boffo? intanto partiamo dalla necessaria premessa
 

recuperato quasi tutto: regista (ma anche attore) dotato di enorme talento (n.d.r. cfr. Xavier Dolan)
ottimi praticamente tutti i suoi lavori ed ho questa totalmente immotivata sensazione: produrrà il suo capolavoro quando farà un film il cui focus sarò spostato dalle tematiche LGBT

 
ovviamente la risposta alla tua malvagissima quanto travagliesca insinuazione passivo/aggressiva è no - visto anche il mio convinto apprezzamento del cineasta canadese; la mia era più una riflessione (molto aerea) sulle potenzialità dello stesso di affrontate una tematica a lui aliena con i suoi strumenti privilegiati (cfr. anche esuberanza Vs. equidistanza)
 
infatti rispetto a questa considerazione qui:
 

è uscito "È solo la fine del mondo" e fa cagare a spruzzo


sono totalmente in disaccordo in quanto a:

1- giudizio estetico;
2- estraneità alle tematiche LGBT (cfr. topic adatto)

anche sulla vernacolare metonimia fecale utilizzata avrei delle riserve, ma adesso non vorrei esagerare


  • 0

#74 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:17

scusa thom se ti ha dato fastidio quel mio modo di tirarti in ballo, non volevo assolutamente biasimare la tua osservazione ma solo utilizzarla come spunto di discussione


  • 0

#75 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:25

Cmq Elle tu ce l hai tanto col razzismo Ma poi qua sei l unico a parlare e calcare sempre sul "voi Bianchi privilegiati (e anche un po' razzisti)" vs. resto del mondo.

 

@elle: per Fortuna allora CE ci sei tu a guidarci Con la Tua superioritä morale! :)

https://youtu.be/qnOdr1vW0pI

 

Torno a risponderti perché è importante, ma circoscrivo qui

Spoiler

  • 3

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#76 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:33

 

 

 

 

Questo è vero ma direi che non è veramente il caso di tornare indietro giocandoci la libertà e i conseguenti capolavori arrivati con la New Hollywood e il superamento di quei paletti.

E magari chiediamoci anche cosa avrebbero potuto fare uomini di cinema fenomenali come Ford, Lang, Welles, Hitchcock senza avere il fiato sul collo della società perbenista dell'epoca.

 

Mica ho auspicato il ritorno al codice Hayes, per carità. Ho solo detto che i fuoriclasse che hai citato (ed altri) sono riusciti a fottere il codice Hayes, figurasi che problemi potrebbero avere a gestire a livello artistico la questione minoranze (pressoché nessuno).

 

 

Ripeto: non è solo la questione minoranze, è anche tutto il resto.

Il cinema, anche inevitabilmente a conti fatti, sta diventando sempre più lo specchio di una società malata di moralismo e paternalismo, non è un caso che il periodo cinematograficamente più esaltante del cinema americano sia stato quella tra il 68 e i primi anni 80.

 

 

E io ti ripeto che un Billy Wilder anche in uno scenario apocalittico come quello odierno che hai descritto sfornerebbe capi su capi.
Certo, il linea teorica è bellissimo pensare ad un cinema totalmente libero e svincolato, ma è pura accademia: il cinema (per lo meno quello più mainstream) è ed sempre stato, a volte di più, a volte di meno, imbrigliato nel sistema culturale ed economico del periodo storico di appartenenza (anche la New Holliwood, che ha avuto la "fortuna" di incappare in un periodo storico in cui la controcultura era riuscita in qualche modo ad infiltrarsi tra le fila del pensiero dominante), pensare il contrario è molto poetico ma un po' ingenuo.
Tutto ciò per dire che, alla fine, il problema non è il moralismo imposto dalla società di turno (che è inevitabile nell'ambito di una forma di espressione, il cinema, che necessita di molto denaro ed un prodotto per le masse), ma l'incapacità di contrastarlo e/o aggirarlo da parte degli attori in causa, soprattutto nel mainstream.

 

 

Sicuramente c'è anche una scarsità intrinseca nei registi attuali ma se non stai dalla loro parte non ti fanno lavorare, specialmente nel mainstream, non è che la questione sia così facile come pensi tu.

Secondo me in generale più vincoli metti meno prodotti validi hai, fermo restando il vincolo finanziario intrinseco nel cinema che si è cercato di superare negli anni 70 ma che è tornato più prepotente che mai con la restaurazione del decennio successivo.

 

 

Dovete allora spiegarmi perché nel mondo delle serie TV (che oggi, volenti o nolenti attrae molti più "cervelli cinematografici" del cinema mainstream) non è così evidente e pressante tutta questa questione moralistica...

Voglio dire, ormai l'uscita di una stagione di Game of Thrones ha lo stesso impatto mediatico dell'uscita di un episodio della saga di Star Wars, se non di più.


  • 1

#77 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:36

c'entra qualcosa credo pure quel film con il bimbo con il volto sfigurato che però non è così troppo sfigurato guardacaso, solo quel tanto che ce lo rende simpatico asd


  • 0

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#78 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:39

Prima hanno fatto fuori tutti i vecchi registi rompicoglioni (Milius, Cimino, Frirdkin, De Palma, Hill...) ora sono passati alla fase due, li allevano direttamente già castrati in modo che possano confezionare il prodottino standard sterilizzato e innocuo buono per il mercato globale.
Io scendo qui, voi continuate pure ad aspettare il nuovo Billy Wilder, ho paura che sarà un'attesa lunga.
  • 0

#79 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:43


In tv attualmente c'è (ancora per poco ho paura, prima o poi arriveranno anche lì) molta più libertà a detta di tutti quelli che ci lavorano e fatalità stiamo assistendo a una nuova età dell'oro di serie e telefilm.
  • 0

#80 markmus

    cui prodi

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:44

elle, scusa chiarisco solo su raybury che mi sa che decontestualizzato porta a fraintendimenti. e' da fahreneit 451 (lo saprai gia') e non penso che vada necessariamente letto dal punto di vista di chi scrive, era solo una visione apocalittica del futuro per cui per evitare di ferire chicchessia l'arte diventa un blob inoffensivo e non-stimolante, che mi sembra fossero le paure espresse da alcuni qui.

 

io ovviamente non le condivido, come da intervento mio, ma mi piaceva il modo in cui era stata messa in parole da bradbury (personalmente non credo ne volesse fare una questione politica, e comunque era un contesto diverso, lo terrei fuori dalla mischia personalmente - l'ho inserito solo perche' lo stavo leggendo ieri e mi aveva fatto sorridere il cross-over col thread). 


  • 0

#81 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:51

elle, scusa chiarisco solo su raybury che mi sa che decontestualizzato non rende. e' da fahreneit 451 e non va letto dal punto di vista di chi scrive secondo me, era solo una visione apocalittica del futuro per cui per evitare di ferire nessuno l'arte diventa un blob inoffensivo e non-stimolante, che mi sembra fossero le paure espresse da alcuni qui.

 

io ovviamente non le condivido, come da intervento mio, ma mi piaceva il modo in cui era stata messa in parole da bradbury (che non credo ne volesse fare una questione politica, o per lo meno la prendeva sicuramente da un'ottica / contesto diverso, quindi non lo torerei nella mischia personalmente asd - mea culpa, ma l'ho inserito solo perche' lo stavo leggendo ieri e mi aveva fatto sorridere il cross-over col thread)

 

Grazie, non è comunque il punto della questione con jdv87, però illustra (visto che il libro parla di censura, anche) il paradosso -per alcuni- vecchio come Popper e Adorno su tolleranza totale e censura, e una visione delle libertà dell'arte, dei doveri dell'arte, etc.

Vogliamo restare un pochino off-topic? Visto che mi si taccia di essere per l'arte pedagogica, io il quadro di Therèse sognante mica lo tirerei giù, e qui chiudo, perché stiamo mescolando mille cose e rispondendoci quasi a caso


  • 1

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

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#82 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:53

E ci mancherebbe pure che volessi tirarlo giù asd
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#83 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:54

Prima hanno fatto fuori tutti i vecchi registi rompicoglioni (Milius, Cimino, Frirdkin, De Palma, Hill...) ora sono passati alla fase due, li allevano direttamente già castrati in modo che possano confezionare il prodottino standard sterilizzato e innocuo buono per il mercato globale.
Io scendo qui, voi continuate pure ad aspettare il nuovo Billy Wilder, ho paura che sarà un'attesa lunga.

 

Forse mi hai mal interpretato: non solo non credo che non arriverà nessun Billy Wilder, ma non ho manco molte speranze che il cinema (almeno così come lo intendiamo noi) possa vivere ancora a lungo (ma non per colpa del sistema brutto e cattivo, quello viceversa lo vedo più come un effetto collaterale: prospera proprio in mancanza di autori e registi di livello). Ovviamente spero di sbagliarmi.


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#84 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 12:59

È perché non ci sono autori e registi di rillievo? E come mai in tv dove c'è più libertà stiamo invece assistendo a un autentico boom? È veramente solo una questione di mancanza di talenti o è proprio il sistema cinema per tutti i motivi che ho citato sino allo sfinimento a essere entrato in un vicolo cieco?
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#85 Mr. Atomic

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Inviato 05 gennaio 2018 - 13:13

ma mica lo sapevo io che LFT é nero, grande LFT! 


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#86 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 05 gennaio 2018 - 13:19

che coglione asd


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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

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#87 Mr. Atomic

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Inviato 05 gennaio 2018 - 13:20

È perché non ci sono autori e registi di rillievo? E come mai in tv dove c'è più libertà stiamo invece assistendo a un autentico boom? È veramente solo una questione di mancanza di talenti o è proprio il sistema cinema per tutti i motivi che ho citato sino allo sfinimento a essere entrato in un vicolo cieco?

ma non credo che sia questione di PC/minoranze. C'é proprio una mancanza di creativitá per come la vedo io, quasi generale. 


  • 1

#88 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 05 gennaio 2018 - 13:23

Prima hanno fatto fuori tutti i vecchi registi rompicoglioni (Milius, Cimino, Frirdkin, De Palma, Hill...)

mah, Cimino e Friedkin si sono fatti fuori un po' da soli, con la differenza che poi il secondo si é ripreso. De Palma invece lo trovo proprio disinteressato di tutta la questione, lui ha sempre fatto quello che voleva fare. 


  • 0

#89 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 13:28

Non sai quello che dici.
De Palma è stato messo all'indice dopo Redacted e ha sempre lamentato la difficoltà a reperire finanziamenti finendo per trovarli solo in Europa, altro che ha sempre fatto quello che voleva fare.
Non parliamo di Cimino poi, semplicemente la distruzione fredda e sistematica di uno dei più grandi registi americani di sempre.
  • 1

#90 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 05 gennaio 2018 - 13:47

Non sai quello che dici.
 

questo é probabile perché non ho mai approfondito in modo adeguato la storia della produzione/produttori cinematografi, dunque mi posso limitare alla filmografia. Yep, De Palma si é bruciato sicuramente dopo l'ottimo Redacted, pero aveva alla spalle giá una filmografia completa, dove per altro le 2 maxi-produzioni sono i film meno convincenti (Mission to Mars e Mission Impossible) dunque non mi pare che ci sia mai stato un gran problema di soldi.

 

Cimino si é suicidato con i Cancelli del cielo, poi poteva pigliarsi la rivincita con film con un budget minore, pero non mi pare abbia fatto grandi risultati, ricordo giusto un pessimo film su Salvatore Giuliano.  


  • 0

#91 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 05 gennaio 2018 - 13:54

E io ti ripeto che un Billy Wilder anche in uno scenario apocalittico come quello odierno che hai descritto sfornerebbe capi su capi.


Per me uno come Wilder oggi non lo farebbero nemmeno avvicinare a un set cinematografico.
Proprio come dall’industria cinematografica degli ultimi 10 anni sono stati estromessi praticamente tutti gli esponenti della New Hollywood, esclusi Spielberg e Scorsese (i vari Cimino, Coppola, De Palma, Romero, Carpenter, ecc.)
Il problema attuale del cinema americano per me è a monte dei paletti o del politicamente corretto (che vedo come una mera conseguenza), ovvero nell’avere abdicato totalmente all’industria, alla logica degli incassi miliardari, al dover forzatamente realizzare come ha detto non ricordo chi - forse Woody Allen - film da 100 milioni di dollari che ne incassino 400.
Ovvio che quando cominci ad assemblare prodotti che hanno il budget del PIL di un paese africano e che devono accontentare la platea più numerosa possibile devi sottostare a tutta una quantità di (auto)imposizioni, tra le quali quella di non offendere nessuno (che portano a situazioni assurde come il rigirare tutte le scene con Spacey nell'ultima pellicola di Ridley Scott). Ovvio anche che in una situazione del genere i margini di libertà e creatività di registi e sceneggiatori siano irreggimentati e tenuti sotto stretto controllo. Finché anche la figura stessa del regista (un tempo) demiurgo passa in secondo piano rispetto a quella degli studios produttori.
Robert Altman lo diceva in tempi non sospetti: Se il cinema morirà sarà perché era arte, era cultura, e l’hanno cacciato a forza tra i profitti e perdite.”


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#92 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 05 gennaio 2018 - 13:57

Non sai quello che dici.
De Palma è stato messo all'indice dopo Redacted e ha sempre lamentato la difficoltà a reperire finanziamenti finendo per trovarli solo in Europa, altro che ha sempre fatto quello che voleva fare.
Non parliamo di Cimino poi, semplicemente la distruzione fredda e sistematica di uno dei più grandi registi americani di sempre.

 

Brian de palma non ha mai fatto capolavori come invece ha fatto il padre...

 


  • 0

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#93 pooneil

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Inviato 05 gennaio 2018 - 14:00

1) cinema == Hollywood o cinema != Hollywood

 

liberatevi dal plusgodimento acefalo capitalistico statunitense


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#94 Kerzhakov91

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Inviato 05 gennaio 2018 - 14:07

 

E io ti ripeto che un Billy Wilder anche in uno scenario apocalittico come quello odierno che hai descritto sfornerebbe capi su capi.


Per me uno come Wilder oggi non lo farebbero nemmeno avvicinare a un set cinematografico.
Proprio come dall’industria cinematografica degli ultimi 10 anni sono stati estromessi praticamente tutti gli esponenti della New Hollywood, esclusi Spielberg e Scorsese (i vari Cimino, Coppola, De Palma, Romero, Carpenter, ecc.)
Il problema attuale del cinema americano per me è a monte dei paletti o del politicamente corretto (che vedo come una mera conseguenza), ovvero nell’avere abdicato totalmente all’industria, alla logica degli incassi miliardari, al dover forzatamente realizzare come ha detto non ricordo chi - forse Woody Allen - film da 100 milioni di dollari che ne incassino 400.
Ovvio che quando cominci ad assemblare prodotti che hanno il budget del PIL di un paese africano e che devono accontentare la platea più numerosa possibile devi sottostare a tutta una quantità di (auto)imposizioni, tra le quali quella di non offendere nessuno (che portano a situazioni assurde come il rigirare tutte le scene con Spacey nell'ultima pellicola di Ridley Scott). Ovvio anche che in una situazione del genere i margini di libertà e creatività di registi e sceneggiatori siano irreggimentati e tenuti sotto stretto controllo. Finché anche la figura stessa del regista (un tempo) demiurgo passa in secondo piano rispetto a quella degli studios produttori.
Robert Altman lo diceva in tempi non sospetti: Se il cinema morirà sarà perché era arte, era cultura, e l’hanno cacciato a forza tra i profitti e perdite.”

 

 

Questo secondo me è il problema principale del cinema hollywoodiano (ma anche italiano) contemporaneo: rincorrere i gusti (spesso di merda) delle masse. E poi sì, cercare di non scontentare/offendere nessuno. 


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Firma-Damon-2005.jpg

 

 


#95 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 05 gennaio 2018 - 14:12

*
POPOLARE

Discorso interessantissimo ma potenzialmente infinito. Penso che sia necessario fare dei distinguo ripartendo dalle origini del confronto: ci si chiedeva se la presenza di Finn (afro-americano) e Rose (cinese) in Star Wars peggiori la situazione; ossia, la storyline è poco interessante perché sono diversa nazionalità e infilati a forza, oppure, perché non scritta con la dovuta cura, anzi, con scarsa creatività. Per com'è costruito il film, ma anche l'universo Star Wars, la questione razziale mi pare secondaria: inoltre, una storyline ci sarebbe stata ugualmente e il fatto che siano un nero e una cinese non cambia nulla (semmai si poteva discutere del fatto che fosse proprio Finn-nero a liberarsi, come da "topos", dalla "schiavitù" del Primo Ordine, ma è una analogia talmente semplice e ovvia che alla fine è piaciuta a tutti). Il punto di The Man è che qualsiasi laccio o lacciuolo rovini l'arte e, a livello teorico, concordo. La questione però della rappresentanza di minoranze nei film non è sbagliata di per sé: perché è vero che prima (sicuramente prima degli anni 70) di attori di colore, nelle grandi produzioni mainstream, praticamente non se ne vedeva l'ombra se non per interpretare macchiette e stereotipi: l'unica vera eccezione era stata Sidney Potier, mentre tutto il cinema black (o quello realizzato dalle donne) era messo ai margini. E questo produce una distorsione della percezione notevolissima ed è inutile girarci intorno. Diventa problematico, però, quando io-regista/sceneggiatore/artista devo realizzare un personaggio, una storyline necessariamente per sfruttare la questione razziale o un attore colored: e la costrizione ammazza la creatività, su questo ho pochi dubbi (il Codice Hays non costringeva a fare certe cose ma a NON mostrarle ed è da qui che i grandi autori dell'epoca hanno costruito una grammatica ellittica, ammiccante e allusiva, forse, ben più affascinante di tante cose sbattute in faccia). E penso che il problema stia qui, non nel cercare di non rimuovere più la diversità etnica (cosa che oggi apparirebbe grottesca, visto che la questione si è globalizzata e abbiamo registi turco-tedeschi, turco-italiani etc). Poi c'è un'altra cosa che sta scorrendo parallelamente al discorso sulle minoranze, sul politically correct etc: ossia la valutazione del presente e rivalutazione del passato rispetto a queste tematiche. Cinemaniaco faceva presente come negli Usa "Coco" sia stato accolto trionfalmente sottolineando l'importanza dell'ambientazione messicana: poi che sia "solo" un buon film che ricicla struttura narrativa, svolte e topoi codificati dalla Pixar da vent'anni pare sia secondario. Oppure, il link di Vice che parla di come "Sex and the City" dicesse cose terribili... Persino l'andare a spulciare negli archivi che Allen ha lasciato all'università di Princeton per fare poi la scoperta dell'acqua calda (AKA a Woody piacevano/piacciono le minorenni) sembra destare scandalo, perché "Oh my goodness, che immoralità!", dimenticando come questo sia un topos di molta letteratura (o biografie artistiche) dalle origini del mondo a oggi asd e come Allen spesso le abbia declinate in modo e con esiti diversi. In sostanza, il rischio più grosso dell'affidarsi totalmente e ciecamente al politicamente corretto è quello di accompagnare la generazione presente all'oblio della storia, allo schiacciamento di ogni prospettiva in virtù di un eterno presente privo - all'apparenza - di conflitti e brutture perché ci siamo finalmente "evoluti". In questa prospettiva una rappresentazione della realtà (non più artistica ma industriale, pubblicitaria come la pubblicità pepsi) così edulcorata mi pare tanto pericolosa quanto la rimozione della presenza "colored" nel cinema di una volta, se non peggiore. Perché qui si sta passando a un livello successivo: si rimuovono direttamente i conflitti e le differenze, fino a impedire di "pensare" in modo divergente.


  • 15
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#96 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 14:18

Cristallino direi :nod:


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#97 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 gennaio 2018 - 14:29

Comunque ci siamo molto focalizzati sulla questione razziale che secondo me sarà invece superata naturalmente man mano che sempre più autori non anglosassoni entreranno nell'industria (quindi la possibilità di accedere direttamente alla fonte grazie al talento e alla capacità e senza bisogno del sistema delle quote e delle censure tanto caro ai progressisti della domenica di tutte le latitudini) ma ho l'impressione che il vero campo di battaglia dei prossimi anni sarà la rappresentazione del sesso.

Negli ultimi anni si è già insinuato un certo bacchettonismo sempre meno latente ma è probabile che dopo la campagna metoo, che in America è stata una vera e propria iradiddio, prima di inserire qualunque scena fuori dagli schemi, potenzialmente offensiva o discutibile - quelle più eccitanti insomma asd -  si dovrà passare per una serie di valutazioni molto molto approfondite.


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#98 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 05 gennaio 2018 - 14:43

Sense8-Temporada-2-Especial-de-Natal-Net

Ho barato perché è una serie tv e la considereremmo tale anche se prodotta da xvideos.

 

Un po' come per le questioni etniche, come ho già fatto notare, si fa di tutto il progressismo (e non) un fascio (magari pure fascio), quando invece di universi di perturbamento/perturbazione/"perversione" aperti dalla diversità ce ne sarebbero...

Cambiano i paletti ma vai a sapere se l'area del territorio si è ridotta davvero o se uno vive con le spalle ad un muro immaginario.

[parte questa ed Elle salta nell'iperspazio]


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#99 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 05 gennaio 2018 - 14:44

Adele dancing era pedo (mah) tanto quanto Therese dreaming, ma dubito possano mai censurare scene così (al massimo toglierebbero le innocue scene di sesso) (Vabbè che è francese, ma si può fare tutto anche senza mostrare niente).
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#100 William Blake

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Inviato 05 gennaio 2018 - 14:51

beh ma Sense8 è stata cancellata dopo due stagioni. mi pare evidente che ormai anche in tv ci sia "crisi" e si punti sul successo di pubblico per battere cassa. poi che mediamente la qualità sia progressivamente salita negli ultimi dieci anni è indubbio. è anche vero che di "Mad Men", "Soprano", "Deadwood" io non ne vedo in giro. 


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"




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