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Francis Ford Coppola


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179 replies to this topic

#51 Guest_Oyuki_*

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Inviato 29 ottobre 2007 - 09:50

Ma possibile che nessuno di voi abbia ancora visto l'ultimo?


Io vado a vederlo in settimana. Che vuoi...qui i film arrivano con calma.
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#52 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 ottobre 2007 - 10:06

Ma possibile che nessuno di voi abbia ancora visto l'ultimo?


è uscito venerdì eh...qui poi è programmato nella sala più merdosa, con solo uno spettacolo al giorno...
  • 0

#53 Guest_eustache_*

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Inviato 29 ottobre 2007 - 10:30

io l'ho visto subito.

un film su tempo e linguaggio (temi del cinema e di coppola) e quindi un film personale. Dracula senza la compattezza estetizzante dell'intreccio che si fa antologia cinematografica, quindi ancor più personale e debordante 

tecnicamente sbagliato, nei tempi, nella drammaturgia, nei colpi di sciena, ma anche in questo sta il suo fascino. mi si dirà che lo difendo solo perchè è di coppola. beh si, è così, ma non solo.
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#54 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 29 ottobre 2007 - 10:41

visto sabato.
il film è certamente molto personale, Coppola non si preoccupa più di nessuno (lui se lo può pure permettere) e confeziona una storia in cui l'eterna lotta tra le ambizioni di gloria e l'amore la fa da padrone, nonostante sia affascinante questa vicenda che tenta di scrutare nelle profondità metafisiche dell'uomo attraverso il linguaggio, sino "alla soglia del prelinguaggio".
la potenza delle immagini, uno dei cardini dell'arte cinematografica di Coppola, è qui compressa, ammorbata quasi, e il tutto va ricercato tra le pieghe di una fotografia che sembra stanca.
inutile sperare che Coppola regali ancora pietre miliari ma questo Un'altra giovinezza è un film comunque di grande spessore artistico e intellettuale.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#55 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 ottobre 2007 - 10:50

Ciò che invece per me è da salvare di questo film è il coraggio di fare un film completamente folle. L'idea che a pensarlo sia stato un regista così "tradizionalista" e "classicista" come Coppola stupisce ancor di più...vedere i primi 15 minuti e poi trovarsi di fronte all'assurda odissea in giro per l'Europa del protagonista è una sensazione di fortissimo impatto.

Rimango della prima idea, però: a parte il coraggio, il film è quanto di più sconclusionato, pasticciato ed improbabile si possa trovare al cinema quest'anno...la svolta onirica, ad esempio, io non l'ho capito. O meglio, mi è parso che Coppola si sia avventurato in una materia che non sa padroneggiare bene come altre tematiche. Le convinzioni che stanno alla base dell'opera, tutte come avevo già detto interessantissime, sono messe in scena con una freddezza esasperata. Francis non è mai stato un autore "caldo", ha sempre avuto una concezione del cinema molto calcolata, ma ammetto che seguirlo in tutte le peripezie del film risulta molto ostico...

Ultima annotazione, mi pare che il pubblico soffra molto nel vederlo, si faccia molta fatica a portare a termine la visione e ciò non può essere certo un elemento trascurabile..
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#56 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 ottobre 2007 - 10:58

Ciò che invece per me è da salvare di questo film è il coraggio di fare un film completamente folle. L'idea che a pensarlo sia stato un regista così "tradizionalista" e "classicista" come Coppola stupisce ancor di più...


davvero definiresti "tradizionalisti" film come "Un Sogno Lungo Un Giorno", "Rusty il Selvaggio" e "Dracula"?

A me (visivamente parlando), sembrano tra le opere più sperimentali e avventurose del cinema USA.
  • 0

#57 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 29 ottobre 2007 - 11:01

Ciò che invece per me è da salvare di questo film è il coraggio di fare un film completamente folle. L'idea che a pensarlo sia stato un regista così "tradizionalista" e "classicista" come Coppola stupisce ancor di più...vedere i primi 15 minuti e poi trovarsi di fronte all'assurda odissea in giro per l'Europa del protagonista è una sensazione di fortissimo impatto.

Rimango della prima idea, però: a parte il coraggio, il film è quanto di più sconclusionato, pasticciato ed improbabile si possa trovare al cinema quest'anno...la svolta onirica, ad esempio, io non l'ho capito. O meglio, mi è parso che Coppola si sia avventurato in una materia che non sa padroneggiare bene come altre tematiche. Le convinzioni che stanno alla base dell'opera, tutte come avevo già detto interessantissime, sono messe in scena con una freddezza esasperata. Francis non è mai stato un autore "caldo", ha sempre avuto una concezione del cinema molto calcolata, ma ammetto che seguirlo in tutte le peripezie del film risulta molto ostico...

Ultima annotazione, mi pare che il pubblico soffra molto nel vederlo, si faccia molta fatica a portare a termine la visione e ciò non può essere certo un elemento trascurabile..


mi pare che la "follia" sia uno dei presupposti del suo cinema e questo film non lo smentisce; Coppola forse paga il lungo periodo di lontananza dal cinema, dalla regia, e in più, come tutti i grandi "vecchi", si lancia in imprese che non tengono in conto alcuno le esigenze di pubblico, critica, ecc. ecc. forse nemmeno di narrativa.
il vecchio che rimane folgorato e che ritrova un'insperata giovinezza forse è proprio Coppola, che a questo film lascia il compito di comunicare la sua voglia di fare cinema e il suo attacamento morboso alla macchina da presa, al di là di tutto.

ho notato anch'io che a un certo punto parte del pubblico ha abbandonato la sala; lo trovo incredibilmente maleducato, cosa cazzo speravano di vedere, 2061 di Vanzina o SMS di Salemme? spero che almeno se ne siano andati a casa o magari in pizzeria.
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#58 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 05 novembre 2007 - 08:42

Opinione personalissima: questo film mi è parso una boiata pazzesca. Un'accozzaglia improponibile e pesantissima di citazioni: il doppio, il triplo, Amleto, Dorian Grey. Un'ammucchiata di tutto il tuttibile: metempsicosi, orientalismo, filosofia, religioni, pseudofilologia, fantasy, punte persino di mezzo horror. Una trama allucinante, c'erano persino i nazisti cattivi e il santone indiano. Con punte di assoluto involontario ridicolo come l'assistente del Professor Tucci o la denuncia nell'ufficio della Polizia cantonale ticinese.
Io mi stavo sparando nei marones e Coppola lo adoro. Per tutto il film ho pensato che si fosse bruciato il cervello. No perchè se vuoi fare un film alla Lynch poi devi riuscire a reggerlo e mi pare che Coppola proprio non ci riesca...
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#59 White Duke

    facente parte dell'élite

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Inviato 13 novembre 2007 - 18:50

A me il film è piaciuto, tuttavia mi sorprende che si faccian disanime su di esso prescindendo dall'autore dell'omonimo romanzo e quindi del soggetto, quel Mircea Eliade storico delle religioni, docente e filosofo eretico rumeno alla cui visione non si può dare una chiave di lettura positivista. Premesso che sono solo un suo superficiale lettore e quindi non ho certo gli strumenti per esporre il suo pensiero, è davvero difficile dare un senso compiuto alla storia narrata (bene, per me) da Coppola senza avere idea di quale fosse la posizione di Eliade circa le religioni e su cosa queste rappresentano nella storia e per l'uomo. Magari qualche illuminato forumista, conoscitore di Eliade, potrebbe esserci d'aiuto senza incartarsi come farei io :D
  • 0
"No matter how high are one's estimates of human stupidity, one is repeatedly and recurrently startled by the fact that: a) people whom one had once judged rational and intelligent turn out to be unashamedly stupid b) day after day, with unceasing monotony, one is harassed in one's activities by stupid individuals who appear suddenly and unespectedly in the most inconvenient places and at the most improbable moments" (Carlo M. Cipolla)

#60 100000

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Inviato 15 novembre 2007 - 08:48

visto ieri sera.
che devo dire, all'inizio mi sembrava un ottimo film, poi si espande in un vortice di chi più ne più ne metta, cercando di far coesistere fin troppe tematiche (a mio avviso) nello stesso film. da un certo lato potrebbe sembrare un mezzo capolavoro, o almeno un "tentato capolavoro", dall'altro com dice joseph k. "un'accozzaglia di tutto il tuttibile" (cit.).

non so, mi ha lasciato perplesso. mille chiavi di lettura ok, però non una che segua tutto il film, appena si afferra un concetto o lo si cerca di approfondire ecco che salta fuori un nuovo "viaggio" che porta altrove...mah
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#61 scirocco

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Inviato 16 novembre 2007 - 01:03

Il titolo originale (Youth Without Youth), ieratico e sottile, lasciava ben sperare così come lo script, invece sono uscito dalla sala con un'indefinibile sensazione dolceamara. Infarcito di citazioni filosofico-esoteriche e ridondanti dettagli gotici (seppur fotografati con grande stile), un film che parte con grandi speranze, ma arriva a mani vuote. Intricati salti temporali, licenze poetiche a tratti geniali e a tratti imbarazzanti, danno solo l'impressione di grande confusione. Un film opulento, sfarzoso e un po' kitsch (certamente onesto, sincero e generoso finchè si vuole) che pecca, paradossalmente, di eccessiva buona fede.
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#62 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 17 novembre 2007 - 15:08

A me il film è piaciuto, tuttavia mi sorprende che si faccian disanime su di esso prescindendo dall'autore dell'omonimo romanzo e quindi del soggetto, quel Mircea Eliade storico delle religioni, docente e filosofo eretico rumeno alla cui visione non si può dare una chiave di lettura positivista. Premesso che sono solo un suo superficiale lettore e quindi non ho certo gli strumenti per esporre il suo pensiero, è davvero difficile dare un senso compiuto alla storia narrata (bene, per me) da Coppola senza avere idea di quale fosse la posizione di Eliade circa le religioni e su cosa queste rappresentano nella storia e per l'uomo. Magari qualche illuminato forumista, conoscitore di Eliade, potrebbe esserci d'aiuto senza incartarsi come farei io :D.   


Mah ci ho pensato anche io, magari non era un libro proprio adattissimo da riportare su pellicola oppure anche il libro mi avrebbe fatto lo stesso effetto-boiata.
Ma non posso giudicare dato che il libro non l'ho letto.
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#63 vegeta851

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Inviato 06 maggio 2009 - 09:36

i primi 3 minuti di "Tetro", il nuovo film di F.F. Coppola

http://movies.apple....=480&height=204
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#64 William Blake

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Inviato 06 maggio 2009 - 12:01

buone aspettative per questo inedito Coppola "indie" ;D
  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#65 Homer

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Inviato 06 maggio 2009 - 12:02

Se è indie come l'ultimo, spero torni a fare solo vino... :(
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#66 William Blake

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Inviato 06 maggio 2009 - 12:10

l'ultimo era un progetto a mio avviso ambiziosissimo, ahimè, non riuscito. però era anomalo quanto basta, per salvarlo...e poi quelle inquadrature rovesciate! :-*
  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#67 vegeta851

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Inviato 06 maggio 2009 - 16:53


i primi 3 minuti di "Tetro", il nuovo film di F.F. Coppola

http://movies.apple....=480&height=204


A parte il bel bianco e nero non mi ispira per niente. :-[ :( :'(


sinceramente nemmeno a me...già "Un altra giovinezza" mi è sembrato catatonico.

Rivoglio il Francis di "Tucker" e "Giardini di pietra"!!
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#68 nicopasoliniano

    pivello

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Inviato 21 maggio 2009 - 17:48

Il film Un'altra giovinezza anche a me ha lasciato una sensazione dolce e amara, di Francis mi piace il suo mettersi in gioco all'onorabile età di 70 anni. Non dimentichiamolo
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#69 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 23 novembre 2009 - 16:42

Aggiorniamo la filmografia:

Segreti di famiglia: *****

:(
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#70 xone89

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Inviato 18 ottobre 2010 - 13:51

Segnalo qui questo oggettino assolutamente imperdibile per chiunque ne possa essere interessato:

http://www.amazon.co...er-20/ref=nosim

Ovviamente la presenza sugli scaffali nostrani sarà tutta da verificare, e nel qualcaso, saranno mazzate in termini di euri, ma tant'è...
  • 0

#71 flagello

    Groupie

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Inviato 09 novembre 2010 - 00:02

Quando è salito sul palco con Lucas e Spielberg per dare l'oscar a Scorsese ho pensato: "diamine tutti i suoi 3 amici si sono risollevati dopo periodi non eccezionali, possibile che forse il più leggendario dei 4 non riesca a ripetere i suoi migliori momenti?"
[/quote]

MA Lucas a parte i guerre stellari ha diretto (come regista intendo, non produttore) molti altri grandi film di successo? Sarà che non amo la fantascienza, ma lo trovo non all'altezza rispetto agli altri tre. E comunque per continuita credo che anche Coppola ceda il passo a Scorsese e Spielberg, anche se Il Padrino I e II è un picco MASSIMO raggounto solo da Coppola...
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#72 Greed

    round control to major troll

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Inviato 09 novembre 2010 - 00:08

Guardate Buttati Bernardo! (!)
  • 0

#73 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 07 luglio 2011 - 07:35

La Conversazione mi ha lasciato dentro qualcosa di speciale, è un film che si è insinuato nella mia mente in maniera subliminale, finito di guardarlo la prima volta continuavo a pensarci, allora l'ho riguardato e il finale invece che apparirmi meno convincente mi è apparso ancora più forte. Coppola (e Walter Murch, che ho come la sensazione sia stato fondamentale nella riuscita del film) è riuscito a creare un inizio perfetto, che ti fa sentire subito dentro la scena della pellicola, e una fine perfetta, probabilmente uno dei momenti più belli che io ricordi del cinema che ho visto. Perché tutto il film è inumano, i personaggi inumani, le emozioni soffocate, le parole asettiche, i suoni malinconicamente vuoti, e quel finale invece è terribilmente umano ed emotivo, è come un'esplosione, un orgasmo trattenuto per tutto il film. Tutti quegli Harry Caul che incontrerò prossimamente nella mia vita (e sono tanti) li guarderò con occhi diversi.

Il mio preferito di Coppola.
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Statisticamente parlando, non lo so.


#74 nicholas_angel

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Inviato 07 luglio 2011 - 09:05

Novità sul fronte Francis

http://www.mymovies....ews/2011/67309/

Per Venezia intanto la vedo dura, ma io conto sulla sua presenza.
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#75 wong73

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Inviato 19 luglio 2011 - 09:14

http://www.firstshow...w-horror-twixt/

prime foto dal set di TWIXT, l'horror che Coppola sta girando. sì, indubbiamente Elle Fanning (SOMEWHERE, SUPER8) ha un look decisamente "weird" O_O
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#76 Homer

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Inviato 27 luglio 2011 - 12:01

Il film viene presentato a Settembre al Festival di Toronto.

http://www.tiff.net/...tiff/2011/twixt
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#77 nicholas_angel

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Inviato 27 luglio 2011 - 12:12

Perché non Venezia?
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#78 Homer

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Inviato 27 luglio 2011 - 12:13

Perché non Venezia?


Non lo so, ma se vai sul sito del TFF trovi in cartellone, tra gli altri (Cronenberg, Mereilles), anche F F Coppola
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#79 wong73

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Inviato 27 luglio 2011 - 12:36

I cartelloni di Venezia e Toronto hanno spesso titoli in comune, considerato che le date coincidono...il fatto che Toronto nn preveda il concorso (con l'eccezione del cruciale premio del pubblico) e che i festival si trovano in due continenti diversi ha reso possibile questa specie di "alleanza" dalla quale le case di produzione hanno solo da guadagnare (doppia promozione per le loro opere...)
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#80 nicholas_angel

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Inviato 27 luglio 2011 - 12:42

Buono a sapersi: tra quelli del Toronto Film Festival m'interessa anche il nuovo dei fratelli Duplass con Ed Helms e Jason Segel, anche se non mi sembrano nomi da Lido
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#81 wong73

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Inviato 27 luglio 2011 - 12:49

a me interessa A SIMPLE LIFE di Ann Hui, con Andy Lau e Deanie Ip...ma nn so se augurarmi di trovarlo in cartellone a Venezia, nn vorrei che anche quest'anno da Marzullo tuonassero contro un cartellone con "troppi" film cinesi o indiani come lo scorso anno.....ma c'erano film indiani in cartellone lo scorso anno a Venezia? ?_?
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#82 Tom

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Inviato 26 settembre 2012 - 16:51

*
POPOLARE

Visto che se n'è parlato negli status, posto i primi capitoli di una retrospettiva personale su Coppola che avevo iniziato su un altro forum. Mi ero fernato a questi, se mi gira potrei continuarla...

1962 Tonight for Sure
con Karl Schanzer, Don Kenney

Primo film di Coppola. Come si può intuire dalla locandina il futuro regista de “Il padrino” e “Apocalypse Now” inizia la carriera con un mediometraggio porno. “Porno” per quei tempi là. Per questi tempi qua giusto una porcellonata appena un po’ spinta. Mai visto naturalmente, anche se anni fa in rete giravano (diciamo non esattamente su Youtube) alcune scolorite sequenze. Quel tanto che bastava per annoiarsi già, nonostante qualche spruzzata sadica. Si tratta ovviamente di un film semiamatoriale, il cui interesse in relazione alla filmografia di Coppola è probabilmente lo stesso che può suscitare qualunque filmetto casalingo sulla comunione di una qualche cugina o la festa di compleanno del nonno.

1963 Dementia 13 (Terrore alla tredicesima ora)
con William Campbell, Bart Patton, Peter Read, Eithne Dunne, Barbara Dowling

Qualche appassionato di Coppola e qualche critico ogni tanto ci provano a rivalutare questo esordio di Coppola nei lungometraggi. Ma c’è poco da fare: trattatasi di misero filmetto alimentare, dove pur con tutta la buona volontà non è ravvisabile alcuna traccia del (futuro) talento del regista, vista una messa scena che resta nei limiti di una piatta e totalmente anonima professionalità. Delude parecchio anche preso come semplice film di genere. Il ritmo è sonnambolico, per mezzo film non succede un tubo, la trama fa ridere, la risoluzione finale è roba da vergognarsi e comunque telefonata. Nonostante villone, paludi e statue inquietanti, latitano pure le atmosfere, anche a causa della mediocre fotografia in bianconero. Un paio di accettate ben assestate sono le uniche cose possono risvegliare l’interesse dello spettatore odierno. E probabilmente anche di quello di allora. Su una trama molto simile fece meglio persino un modesto artigiano italiano, Emilio Miraglia con "La dama rossa uccide sette volte"... o almeno lì c'era Barbara Bouchet.

1968 Finian's Rainbow (Sulle ali dell'arcobaleno)
con Fred Astaire, Petula Clark, Tommy Steele, Don Francks

Faccio un piccolo salto cronologico nella filmografia di Coppola (saltando Buttati Bernardo!, il suo primo “vero” film) per far fuori un'altra imbarazzante marchetta di inizio carriera, prima di immergermi nella stagione dei suoi capolavori. Film imbarazzante per gli esiti, non tanto per la scelta di girarlo, visto che Coppola non nascondeva la sua voglia di entrare nelle grandi produzioni, non accontentandosi di essere un autore indipendente, conscio che per girare quello che voleva come voleva aveva bisogno di soldi e potere. Anche se poi si rivelerà un regista folle e fuori dagli schemi, portato a giganteschi disastri economici, ben diverso da amici ben più astuti e previdenti come Lucas e Spielberg.

“Sulle ali dell'arcobaleno” è un anacronistico musical, odiato, disconosciuto e disprezzato dallo stesso Coppola, che girerà in totale libertà il film successivo Non torno a casa stasera proprio per reazione a tutti i compromessi sopportati per questo. Un tale trionfo del cattivo gusto e del ridicolo involontario da rasentare il sublime, e infatti tra gli esteti del trash il film non manca di qualche acceso estimatore. Se già l’idea stessa di un musical con un mummificato Fred Astaire nel 1968 puzzava di stantio, buttare su pellicola un musical antirazzista degli anni ’40 nell’epoca delle Pantere Nere fu puro masochismo. L’antirazzismo di trent’anni prima risulta talmente vetusto e annacquato da diventare razzismo di ritorno, con scene tipo un bianco che si sveglia trasformato in negro e ovviamente la prima cosa che fa è mettersi a cantare stile Zio Tom. Mettiamoci pure che le canzoni sono di una melensaggine insopportabile anche per gli standard zuccherosi stile Broadway e il quadro è quasi completo… occhio eh, da quel che ho scritto potrebbe sembrare una cosa orribilmente divertente, invece no, è pure noiosissimo, uno strazio che dura la bellezza di due ore e venti.

MV5BMjU1NDk2YTAtNjM5NC00YTI0LWI3ZmUtYmM2

1966 You're a Big Boy Now (Buttati Bernardo!)
con Rip Torn, Karen Black, Elizabeth Hartman, Geraldine Page

Il primo vero film di Coppola, da lui scritto e ideato. Una storia banale (lui, lei, l’altra) raccontata in modo speciale: una formula che ritornerà altre volte nel cinema del regista. In questo caso il modo è uno stile sincopato e stravagante, molto anni 60, con larghi margini d’improvvisazione e abbondanza di sequenze girate a mano per le strade, con la gente realmente stupita dalle bizzarrie dei personaggi. Che in effetti sono tutti parecchio eccentrici, fanno e dicono cose strane.
Il film anticipa parecchi temi e modi del nuovo cinema americano, in particolar modo due film chiave come “Il laureato”, di cui precorre la libertà di linguaggio e immagini in materia sessuale, e “Un uomo da marciapiede”, con una New York che non fa semplicemente da sfondo, ma è protagonista con tutto il ribollire culturale dell’epoca, tra locali psichedelici, negozi a luci rosse, teatrini off, strade affollate di umanità varia. Differenza sostanziale con quei film è il tono distaccato e cinico con cui, sotto l’ironia, Coppola descrive i suoi personaggi: un giovane rampollo mezzo ebete, una gelida attricetta e una ragazzotta mediocre (Karen Black al suo esordio), più tutto un campionario di figure meschine e ipocrite. Più che l’inebetito protagonista e la macchiette di contorno, il perno del film è una folgorante Elizabeth Hartman, che in seguito si specializzerà in ruoli da timida e repressa (purtroppo molto vicini alla sua vera personalità, visto che si suiciderà nel 1987), ma che qui fa la ninfa ultra-sexi divoratrice di uomini, innamorata di se stessa e che pare provare simpatia solo per un nano. Un tale concentrato di cinismo e zoccolaggine da essere per contrasto quasi simpatica rispetto alla mediocrità che la circonda.
Memorabile colonna sonora dei Lovin' Spoonful, le loro canzoni usate come commento delle scene sono un'altra scelta stilistica che da lì a poco diventerà tendenza generale.
 
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1969 The Rain People (Non torno a casa stasera)
con Shirley Knight, James Caan, Robert Duvall

Primo di una cinquina di capolavori con pochi eguali nella storia del cinema. Il primo e purtroppo l’unico non passato alla storia, anzi diciamo pure proprio dimenticato, di quella impressionante scala reale. Coppola riesce a ficcare tutte le inquietudini degli anni 60 in un solo film e ad anticipare le disillusioni del decennio successivo. Un film di una malinconia avvolgente, uggioso come dal titolo originale, che mette in scena una serie di personaggi totalmente perdenti, persi nei paesaggi di un’ America provinciale, bellissima e autunnale. Un americanissimo road movie, sia pure parecchio ispirato al cinema di Antonioni (come del resto sarà La conversazione): una giovane casalinga, scoperto di essere incinta, abbandona il marito e si mette in viaggio. Per strada da un passaggio ad uno studente, forse con l’intenzione di spassarsela, ma scopre che a seguito di un incidente di football il giovane è diventato ritardato. Si troverà paradossalmente a doverlo accudire proprio come un figlio. Come solo nel cinema di quegli anni era possibile, il film non concede scampo ai suoi personaggi e si conclude con un finale di una tristezza abissale, tranciante almeno quanto quello di “Easy Rider”. Innumerevoli le sequenze indimenticabili: l’imbarazzante e sconvolgente visita all’ex ragazza del giovane, l’allucinante allevamento di polli, il corteggiamento di un eccentrico poliziotto (Robert Duvall). Shirley Knight diventerà una nota caratterista in sovrappeso in decine di film e telefilm, qui oltre che bravissima è ancora bellissima. Ma il vero mostro è James Caan che riesce a fare il ritardato senza ricorrere ad uno solo dei luoghi comuni e tic usati solitamente dagli attori nell’interpretare questo tipo di personaggi.
 
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#83 Selfon

    Ondarocker Derivativo

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Inviato 28 settembre 2012 - 12:12

Tom vogliamo il seguito.
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#84 eugenio_barba

    Groupie

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Inviato 28 settembre 2012 - 13:52

Tom vogliamo il seguito.


Data la qualità degli interventi e la tua competenza non posso che essere molto curioso di sapere cosa ne pensi del cinema coppoliano degli anni '80 :)
  • 1

#85 popten

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Inviato 28 aprile 2014 - 11:32

finalmente ho visto la Conversazione, un film stupendo in tutto e per tutto!
non posso che accodarmi ai giudizi positivi gia' espressi, e raccomandarlo a chi non l'ha ancora visto

una curiosita', c'è un brano dei clock dva (The connection machine, presente anche come extra nella versione cd di buried dreams) che riprende del parlato di questo filmone
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#86 StuntmanMike

    Membro Premium

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Inviato 01 maggio 2014 - 22:02

Film enorme, Coppola nei '70 stava tra la furia riformatrice di Welles e un'istintiva autorialità europea. Era il più grande cineasta-tycoon al mondo.

Tutto ne La conversazione tende a una sistematica implosione\violazione del privato, a un'ambigua angolazione prospettica che usa i codici e la tensione narrativa del giallo in un thriller onirico che evoca, riplasmandolo nella paranoia dell'epoca, l'amato Antonioni di Blow up: FFC seziona, amplifica e sovrappone realtà fittizia e realtà oggettiva, la dimensione individuale a quella sociale\politica, il "genere" americano alla poetica cinematografica della vecchia Europa, un po' come il protagonista Harry Caul -un titanico, sperduto Gene Hackman- fa con i suoni e silenzi registrati dai suoi microfoni -esemplari a riguardo l'hitchcockiano campo lungo iniziale dei due amanti nella piazza di San Francisco, l'allucinazione di sangue e morte dentro la camera d'albergo o l'urlo munchiano al sax nel finale di cosciente e desolata solitudine- dissimulando infine un puzzle di riflessioni e visioni in uno sbalorditivo preludio ai giorni del Watergate [la pellicola venne girata durante le pause dal Padrino parte II, nel settantatre, ma la prima bozza di sceneggiatura fu scritta da Coppola addirittura nel 1966]. Harry Caul si porta dentro un delitto\incubo che nessuno può vedere, tranne lui: la morte della propria innocenza. E quella del falso, ipocrita sogno Americano.

Un capolavoro d'iperrealismo e astrazione sublimato dall'eccezionale sonoro del grande Walter Murch e da un cast perfetto: oltre al common man Hackman cito almeno il rimpianto John Cazale, Frederic Forrest [tornerà nei coppoliani Apocalypse now e Un sogno lungo un giorno], Teri Garr, Robert Duvall -a cui bastavano tre inquadrature e circa 5 min. per portarsi a casa la fottuta pagnotta- e un giovane Harrison Ford nel ruolo del tirapiedi stronzo.

Immagine inserita
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Quello che se ne fotte dei punti sulla patente.

#87 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 08 ottobre 2019 - 10:47

Il padrino  (1972)
Il padrino – Parte II  (1974)
Il padrino – Parte III  (1990)

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Mi sono risparato in sequenza tutti e 3 i Padrini. La loro mia ultima visione risalirà minimo a una decina d’anni fa (ma probabilmente di più, ultimamente la mia memoria cinematografica si sta ripiegando su se stessa ed avvenimenti di lustri anni fa mi sembrano successi l’altro ieri: ad esempio quando ho realizzato che dal Padrino - Parte 3 sono passati 30 anni onestamente ci sono rimasto un po’ di merda).

Comunque io avevo sempre considerato come migliore il secondo - opinione che mi sembra anche la più suffragata in generale - ma rivedendoli mi sa che il più riuscito è il primo. E’ sicuramente meno epico e maestoso però ho appunto apprezzato il fatto che sia più asciutto e senza fronzoli, con un stile secco e minimalista da noir anni quaranta e con un Coppola che non si concede nessun vezzo registico e tiene al minimo i movimenti della macchina da presa, però con un crescendo finale che il secondo per me non ha.

Nel secondo Coppola costruisce grandissimi pezzi di cinema - uno per tutti l’appostamento sui tetti e l’uccisione di Gastone Moschin -, ha l’ambizione di creare un grande affresco storico, però nel finale le due linee narrative - quella di Don Vito / De Niro e Michael / Pacino - non si raccordano bene (forse anche perché il film fu rimontato dopo la prima proiezione per la stampa).
I primi due, in ogni caso, sono dei capolavori, il terzo, invece, è innegabilmente l’anello debole della saga. Mancano i grandi attori dei due capitoli precedenti (pesa in particolare l’assenza di Duvall, che non si accordò sul compenso con la produzione), Coppola non sembra più così convinto (probabilmente accettò di girare questo terzo capitolo solo per fare cassa dopo una serie di fiaschi) e anche l’interpretazione di Pacino non è memorabile come le altre due. La decisione di trasformare il suo personaggio da incarnazione del male a vecchio malato e preda dei rimorsi pesa su tutto il baricentro del film e se i primi due erano della tragedie shakespeariane questo finisce per assomigliare a un melodramma.


  • 5

#88 Dudley

    mainstream Star

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Inviato 08 ottobre 2019 - 13:19

A differenza di Tom, di "The rain people" ho un pessimo ricordo. Un film per certi versi simile, del medesimo periodo, ma che trovo meglio riuscito (più toccante, più credibile) è "Wanda" di Barbara Loden, del 1970.

 

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  • 1

#89 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 08 ottobre 2019 - 14:22

L'ultimo capitolo è sicuramente il meno riuscito dei tre (bisogna anche dire che aveva dei termini di paragone diffcili se non impossibili)  ma il melodramma è decisamente volontario, così come il cambio di registro di Coppola.

Per me nel complesso rimane un grande film e la chiusura finale, l'urlo di Pacino che tiene tra le braccia la figlia morta sulla scalinata del teatro di Palermo con la Cavalleria Rusticana che sfuma nei tre balli incrociati e verso l'inesorabile morte solitaria, uno dei pezzi di cinema più geniali, liberi e indimenticabili della storia del cinema, una chiusura di saga veramente perfetta e commovente.


  • 0

#90 Tom

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Inviato 08 ottobre 2019 - 18:10

A differenza di Tom, di "The rain people" ho un pessimo ricordo. Un film per certi versi simile, del medesimo periodo, ma che trovo meglio riuscito (più toccante, più credibile) è "Wanda" di Barbara Loden, del 1970.

 

Puo' non piacere, come tutto, ma mi chiedo come un film come quello possa lasciare un ricordo addirittura "pessimo". Anzi no, non credo mi interessi saperlo.

 

Wanda gran film (Barbara Loden :wub: ) ma sia come mezzi che come mood lo associo piu' al coevo The Honeymoon Killers, che non al film di Coppola, piu' europeo e filtrato come sguardo.


  • 0

#91 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 09 ottobre 2019 - 13:55

Per me nel complesso rimane un grande film e la chiusura finale, l'urlo di Pacino che tiene tra le braccia la figlia morta sulla scalinata del teatro di Palermo con la Cavalleria Rusticana che sfuma nei tre balli incrociati e verso l'inesorabile morte solitaria, uno dei pezzi di cinema più geniali, liberi e indimenticabili della storia del cinema, una chiusura di saga veramente perfetta e commovente.


Mah per me ondeggia anche pericolosamente sul filo del ridicolo, eh: il killer vestito da prete che gira per tutto il teatro come il violinista di Altrimenti ci arrabbiamo, le uccisioni di Calvi e Marcinkus manco fossimo in un film di Giuseppe Ferrara, sta Cavalleria rusticana che non finisce mai, Pacino che anziché con la straordinaria glacialità degli episodi precedenti chiude sbroccando completamente (come farà in molte interpretazioni successive)…

 

Va beh rimanendo in tema è in questi giorni nelle sale la nuova versione di Apocalypse now, Apocalypse Now - Final Cut, che secondo Coppola rappresenta l'edizione definitiva e perfetta del suo capolavoro che proprio quest’anno celebra il quarantennale. Non ho capito bene cosa sia (a quanto sembra una via di mezzo tra il montaggio del ’79 e quello del 2001)

 

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  • 1

#92 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 09 ottobre 2019 - 14:03

oddio ormai è anche peggio di blade runner . alla fine , come sempre, l'edizione migliore resta l'originale ashd
  • 0

#93 ucca

    CRM

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Inviato 09 ottobre 2019 - 14:04

Devo solo capire se lo fanno a Roma, mi sembra un'idea fantastica (intendo rivederlo al cinema!)


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#94 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 ottobre 2019 - 14:11

 

Per me nel complesso rimane un grande film e la chiusura finale, l'urlo di Pacino che tiene tra le braccia la figlia morta sulla scalinata del teatro di Palermo con la Cavalleria Rusticana che sfuma nei tre balli incrociati e verso l'inesorabile morte solitaria, uno dei pezzi di cinema più geniali, liberi e indimenticabili della storia del cinema, una chiusura di saga veramente perfetta e commovente.


Mah per me ondeggia anche pericolosamente sul filo del ridicolo, eh: il killer vestito da prete che gira per tutto il teatro come il violinista di Altrimenti ci arrabbiamo, le uccisioni di Calvi e Marcinkus manco fossimo in un film di Giuseppe Ferrara, sta Cavalleria rusticana che non finisce mai, Pacino che anziché con la straordinaria glacialità degli episodi precedenti chiude sbroccando completamente (come farà in molte interpretazioni successive)…

 

 

E' un film che migliora ogni volta che lo si riguarda, a primo acchito può sembrare tutto un po' esagerato proprio perchè i suoi riferimenti non sono più quelli dei primi due film e del resto Coppola gioca a carte scoperte quando in una scena fa dire a Pacino "qui tutto è melodramma".

Lo stesso approccio, ma più riuscito, ci sarà nel successivo Dracula, che è un altro film che gioca pericolosamente tra il sublime e il ridicolo,


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#95 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 09 ottobre 2019 - 15:32

Mi sono informato un attimo e in effetti pare sia una versione intermedia tra Theatrical e la Redux: il minutaggio della prima è 153', della seconda 202' e di questa 182'.
 
All'estero è già in commercio il blu-ray con tutte e 3 le versioni rimasterizzate in Ultra HD 4K. Se arriva anche in Italia (cosa non scontata) sarei quasi tentato di prenderlo (dovrei prendermi anche un lettore blu-ray però)
 
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#96 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 09 ottobre 2019 - 15:42

(dovrei prendermi anche un lettore blu-ray però)


ed anche una tv in 4K ashd
  • 0

#97 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 09 ottobre 2019 - 15:46

Quella ce l’ho, per chi mi hai preso?  asd


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#98 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 16 giugno 2020 - 20:59

Rivisto un po' di tempo fa Rumble Fish... gran bel film che nel tempo è diventato un piccolo cult, a quanto ho letto.

 

C'è il grande Mickey Rourke tra gli altri, che ci regala una delle sue ispirate prestazioni degli anni '80. E poi ho apprezzato molto la colonna sonora dell'immenso Stewart Copeland.

 


  • 1

#99 lazlotoz

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Inviato 29 giugno 2020 - 16:54

L'ultimo capitolo è sicuramente il meno riuscito dei tre (bisogna anche dire che aveva dei termini di paragone diffcili se non impossibili)  ma il melodramma è decisamente volontario, così come il cambio di registro di Coppola.

Per me nel complesso rimane un grande film e la chiusura finale, l'urlo di Pacino che tiene tra le braccia la figlia morta sulla scalinata del teatro di Palermo con la Cavalleria Rusticana che sfuma nei tre balli incrociati e verso l'inesorabile morte solitaria, uno dei pezzi di cinema più geniali, liberi e indimenticabili della storia del cinema, una chiusura di saga veramente perfetta e commovente.

 

 

Me li sono rivisti in queste notti, tutti e tre uno in fila all'altro.

Comunque sì, lo scarto fra il terzo e gli altri due è notevole. Forse più per la mancanza degli attori direi. La Sofia Coppola è decisamente pessima e tira giù tutto. E pensare di avere lei al posto di Cazale* (per dire) è una roba che boh....

 

Comunque si, la parte finale è meravigliosa, all'altezza degli altri due.

 

 

 

*consiglio a chi non l'ha visto il doc su di lui I Knew It Was You. Che è commovente un bel po'.


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#100 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 03 luglio 2020 - 06:52

Rivisto un po' di tempo fa Rumble Fish... gran bel film che nel tempo è diventato un piccolo cult, a quanto ho letto.

C'è il grande Mickey Rourke tra gli altri, che ci regala una delle sue ispirate prestazioni degli anni '80. E poi ho apprezzato molto la colonna sonora dell'immenso Stewart Copeland.

Bel disco quello di Copeland, lo ascoltai tutto
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>




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