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Francis Ford Coppola


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179 replies to this topic

#101 Central Perk

    Il fu Chanandler Bong

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Inviato 03 luglio 2020 - 10:07

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Ho visto per la prima volta la scorsa settimana "Un sogno lungo un giorno" (One From The Heart). Uno dei più grandi flop della storia del cinema e probabilmente il vero fratello minore di Heaven's Gate di Cimino. Coppola prende il Musical per fare un discorso eitco ed estetico sul concetto di finzione, realizzando un film completamente in studio e ricreando la città finta per eccellenza, Las Vegas. La storia è esilissima. Si tratta di Hank e Frannie, stufi di anni di alti e bassi della loro relazione, che se la sapassano una notte a Las Vegas per dimenticarsi e tutti e due vivranno un'avventura. Si capisce dall'inizio che a Coppola non gliene frega un cazzo della storia e rapidamente non ce ne fraga un cazzo neanche a noi. Ciò che è straordinario in questo lungometraggio è la messa in scena, che va dai modellini delle insegne degli hotel/casinò realizzati da Dean Tavoularis, Gary Gutierrez (i titoli di testa sono tra i più belli che abbia mai visto) e la luce incredibile di Storaro, che è ad un livello oggettivamente superiore. L'idea di prendere il contenitore "Musical sdolcinato a Las Vegas" e fare un discorso metacinematografico era potenzialmente una bomba. Il problema, a mio avviso, è che il film si trova troppo spesso nel mezzo. A Coppola della storia non frega un cazzo, eppure ci riporta alle vicende dei protagonisti più spesso di quanto ti immagineresti, mentre come musical ha ovviamente poco mordente e non è abbastanza "popolare". Avrei preferito due ore di sequenze oniriche di Neon, Confusione, Deserto finto e villette, anzi, probabilmente sarebbe stato un capolavoro. C'è ovviamente anche un discorso politico sugli Stati Uniti (siamo all'inizio degli anni 80) e il discorso sulle Luci torna preponderante. Un film interessantissimo e con dei momenti di bellezza che rimangono impressi, ma non posso dire "un film riuscito fino in fondo". Da vedere sicuramente però. 

 

 

Super Bonus per tutte le volte che scorgiamo Teri Garr mezza nuda e (soprattutto) la Nastassja Kinski...che a un certo punto vediamo nell'immagine che ho messo qui sopra e che mi ha tenuto sveglio per un paio di giorni.


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#102 Tom

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Inviato 03 luglio 2020 - 10:46

A vedere l'immagine che hai messo, a leggere di Las Vegas ricostruita, e a ripensare a certi colori, mi accorgo di quanto Villeneuve ci sia ispirato per il suo recente Blade Runner 2049. D'altra parte mi pare di ricordare che alcuni modellini della Las Vegas di One From The Heart fossero stati riciclati proprio per creare la Los Angeles del Blade Runner originale, quindi il collegamento tra i due film era gia' diretto. Uhm, chiave interessante. Poi magari sto facendo collegamenti noti a tutti...


  • 3

#103 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 03 luglio 2020 - 11:38

mai visto One From the Heart (ma la canzone eponima dalla colonna sonora è uno dei miei pezzi preferiti di Tom Waits), ma mi sa che Tom ci prende in pieno:

DuZ9sCFW0AACLN2.jpg

 

1*4QAzUOAdeXI1qBgs86lK5Q.jpeg


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#104 Central Perk

    Il fu Chanandler Bong

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Inviato 03 luglio 2020 - 12:50

A vedere l'immagine che hai messo, a leggere di Las Vegas ricostruita, e a ripensare a certi colori, mi accorgo di quanto Villeneuve ci sia ispirato per il suo recente Blade Runner 2049. D'altra parte mi pare di ricordare che alcuni modellini della Las Vegas di One From The Heart fossero stati riciclati proprio per creare la Los Angeles del Blade Runner originale, quindi il collegamento tra i due film era gia' diretto. Uhm, chiave interessante. Poi magari sto facendo collegamenti noti a tutti...

 

 

Verissimo, la prima cosa che ho pensato appena ho visto la scena è "Tacci sua, Blade Runner 49 l'ha ripresa para para".

 

Vedendo il film comunque ho pensato due cose: 1) Sarebbe stato il film definitivo di Lynch 2) Lanona nostra non può non aver visto e amato questo film


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#105 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 03 luglio 2020 - 13:04

mai visto One From the Heart (ma la canzone eponima dalla colonna sonora è uno dei miei pezzi preferiti di Tom Waits), ma mi sa che Tom ci prende in pieno:

DuZ9sCFW0AACLN2.jpg

 

1*4QAzUOAdeXI1qBgs86lK5Q.jpeg

La Kinski anni 80 è irreplicabile però...


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#106 Sandor

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Inviato 03 luglio 2020 - 13:07

Dei film degli anni 2000 che mi dite?


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#107 Tom

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Inviato 03 luglio 2020 - 15:38

Dei film degli anni 2000 che mi dite?

 

"Youth Without Youth" e' un oggetto strano. Pittosto balordo, molto affascinante, parecchio irritante, senz'altro unico. Comunque visivamente uno spettacolo. Oggi mi sembra un film molto 00s, lo rivedrei piu' volentieri di altri film a scatole cinesi tipici di quegli anni, magari pure migliori, ma che esauriscono tranquillamente il loro senso alla prima visione, cosa che non c'e' pericolo succeda allo sfuggente film di Coppola.

 

"Tetro" e' un omaggione sbilenco e in bianco e nero ai melodrammoni morbosi e mortiferi degli anni 50 e 60. Mi era piaciuto, ma onestamente dovrei rivederlo, lo ricordo poco.

 

"Twixt" per me e' geniale. E' un omaggio all'horror gotico-pop dell'antico mentore Corman quanto agli adventure game, chiaramente richiamati visivamente in molte scene. Per dire quanto e' spiazzante, Coppola arriva a ricostruire in una scena la morte assurda di suo figlio Giancarlo negli anni 80, ma poi chiude tutto con un finale beffardo che sembra dei Coen piu' trolloni.


  • 3

#108 Il Cappellaio Matto

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Inviato 05 luglio 2020 - 09:58

E invece di quello che ha fatto prima del Padrino?

 


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#109 pooneil

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Inviato 05 luglio 2020 - 11:53

The Rain People è il mio film preferito di Coppola (vabbe' l'unico che trovo potabile), come stile mi ha ricordato quelli di Cianfrance.

Credo che Tom lo abbia descritto, assieme agli altri che elenchi, in un suo post.


  • 1

#110 William Blake

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Inviato 18 luglio 2020 - 16:31

DuZ9sCFW0AACLN2.jpg

 

 

Ho visto per la prima volta la scorsa settimana "Un sogno lungo un giorno" (One From The Heart). Uno dei più grandi flop della storia del cinema e probabilmente il vero fratello minore di Heaven's Gate di Cimino. Coppola prende il Musical per fare un discorso eitco ed estetico sul concetto di finzione, realizzando un film completamente in studio e ricreando la città finta per eccellenza, Las Vegas. La storia è esilissima. Si tratta di Hank e Frannie, stufi di anni di alti e bassi della loro relazione, che se la sapassano una notte a Las Vegas per dimenticarsi e tutti e due vivranno un'avventura. Si capisce dall'inizio che a Coppola non gliene frega un cazzo della storia e rapidamente non ce ne fraga un cazzo neanche a noi. Ciò che è straordinario in questo lungometraggio è la messa in scena, che va dai modellini delle insegne degli hotel/casinò realizzati da Dean Tavoularis, Gary Gutierrez (i titoli di testa sono tra i più belli che abbia mai visto) e la luce incredibile di Storaro, che è ad un livello oggettivamente superiore. L'idea di prendere il contenitore "Musical sdolcinato a Las Vegas" e fare un discorso metacinematografico era potenzialmente una bomba. Il problema, a mio avviso, è che il film si trova troppo spesso nel mezzo. A Coppola della storia non frega un cazzo, eppure ci riporta alle vicende dei protagonisti più spesso di quanto ti immagineresti, mentre come musical ha ovviamente poco mordente e non è abbastanza "popolare". Avrei preferito due ore di sequenze oniriche di Neon, Confusione, Deserto finto e villette, anzi, probabilmente sarebbe stato un capolavoro. C'è ovviamente anche un discorso politico sugli Stati Uniti (siamo all'inizio degli anni 80) e il discorso sulle Luci torna preponderante. Un film interessantissimo e con dei momenti di bellezza che rimangono impressi, ma non posso dire "un film riuscito fino in fondo". Da vedere sicuramente però. 

 

 

Super Bonus per tutte le volte che scorgiamo Teri Garr mezza nuda e (soprattutto) la Nastassja Kinski...che a un certo punto vediamo nell'immagine che ho messo qui sopra e che mi ha tenuto sveglio per un paio di giorni.

 

Tutto giusto, oppure no. II film è sicuramente sbilanciato tra un'estetica mozzafiato costruita grazie a un lavoro artigianale d'altri tempi e un plot che somiglia più a un canovaccio dove poter innestare divagazioni e virtuosismi cinematografici (la scena in cui Frannie ed Hank sono ciascuno a casa del loro migliore amico/a e la macchina da presa passa da una camera all'altra come se fossero adiacenti, evitando split screen o montaggio parallelo è solo il primo dei tanti colpi di genio del lavoro di Coppola), ma personalmente sono stato travolto dalla vitalità e dall'energia creativa. "Un sogno lungo un giorno" è una di quelle ormai rare opere che ricostruiscono un mondo da zero che rimandano di riflesso a una realtà che crediamo di conoscere. E' una love story working class, il musical funge da coro e da commentario ironico della vicenda principale e la grandeur coppoliana fa quello che può fare solo l'arte: mitizza l'ordinario, sublima la banalità. Eppure da questo film a tratti travolgente in cui una coppia "media" si perde per un giorno nei rispettivi sogni bigger than life (l'artista circense, il latin lover), ballando per le strade perennemente bagnate e dalle luci elettriche di Las Vegas oppure facendo suonare un orchestra di macchine sfasciate, prima di tornare all'ordinaria routine, c'è molto di Coppola, anche di quello pienamente neo-hollywoodiano di "The Rain People". 

 

 

ps: non ricordo onestamente se all'epoca di "Blade Runner 2049" qualcuno avesse individuato il riferimento, ma retrospettivamente credo si possa dire che Deakins abbia preso a piene mani dal lavoro di Storaro in questo film. 


  • 2
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#111 Il Cappellaio Matto

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Inviato 31 agosto 2021 - 21:37

Megalopolis, Coppola vuole Oscar Isaac, Forest Whitaker, Jessica Lange
Il kolossal del grande regista continua a crescere.
 
Un azzardo secondo molti, per gli altri il grande ritorno di un Maestro del Cinema moderno, il Megalopolis di Francis Ford Coppola continua a crescere e sembra davvero avvicinarsi a diventare una realtà da ammirare in sala e al cinema. E stando al cast che il regista sta cercando di mettere insieme, potremmo star parlando di un film di dimensioni epiche.
Deadline, l’ambizioso progetto starebbe attirando una serie di nomi di primo livello, con i quali però gli accordi non sarebbero ancora ratificati. Da Oscar Isaac a Forest Whitaker, Cate Blanchett, Jessica Lange, Michelle Pfeiffer, Jon Voight, Zendaya e James Caan (con nel Padrino). E forse Jude Law, del quale si vociferava fosse coinvolto sin dall’inizio, ma sul quale non ci sono poi state conferme di sorta.
Megalopolis, scritto da Coppola negli anni ’80, segue le vicende di un architetto che vuole ricostruire New York City, un’utopia dopo un devastante disastro. Una storia talmente magniloquente che – per problemi di varia natura – non era stato possibile portare avanti, fino a oggi…
“Mi impegno a fare questo film – ha dichiarato il regista. – Mi piacerebbe farlo nell’autunno del 2022. Non ho ancora approvato tutto il cast, ma abbastanza per essere fiducioso nel fatto che sarà un cast molto emozionante”.
Abbiamo una data, dunque, e il conto alla rovescia che ci porta direttamente alla fine del 2022 arriva solo a due mesi di distanza dalla notizia secondo cui Coppola stava vendendo la sua azienda vinicola nella Napa Valley. Apparentemente proprio per finanziare in parte il kolossal che dovrebbe costargli tra i 100 e i 120 milioni di dollari.

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#112 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 01 settembre 2021 - 07:53

Dubito vedrà mai la luce, al momento sembra più impegnato nella riedizione dei suoi film scrausi

 

 

 

 

Speriamo lasci stare Rumble Fish


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#113 Sandor

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Inviato 01 settembre 2021 - 08:52

Ci saranno motivazioni economiche e forse artistiche ma puntare sulla maxi produzione rischia di non fare mai più un film,probabilmente non gli interessa più fare piccoli film con attori giovani super stilosi.  


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#114 Kerzhakov91

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Inviato 07 ottobre 2021 - 11:47

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Che esperienza appagante "Un sogno lungo un giorno"... :o Visivamente è incredibile, con delle inquadrature mai viste, di una bellezza ubriacante. E anche la storia, per quanto apparentemente banale e secondaria, non l'ho mica trovata così raccontata male, anzi da un punto di vista romantico per me funziona (lo stesso non si può dire, per esempio, di "Cotton Club", ambizioso e tecnicamente ineccepibile, ma anche molto più confusionario e carente a livello di sceneggiatura). Ed è comunque in linea con la maggior parte dei musical classici hollywoodiani, dove la trama è in fondo poco più di un pretesto. Sì, un musical: perché per quanto sui generis, destrutturato e non convenzionale, il mega-flop di Coppola questo è. E l'unico punto debole per me è proprio la colonna sonora da piano bar di Tom Waits (onestamente ho trovato coinvolgente un solo pezzo). 
 
Ecco, colgo la palla al balzo per una breve riflessione su quanto siano stati sorprendentemente influenti le contestate (e all'epoca fallimentari) produzioni di Coppola nei primi anni 80. 
 
"Un sogno lungo un giorno" inaugura cinematograficamente il decennio delle luci al neon ed è noto che diverse scenografie sarebbero poi state riciclate per "Blade Runner". Continua a ispirare pellicole recenti, penso soprattutto a "La La Land". E condivido quanto detto dal buon Central Park: anticipa diverse tematiche tanto care a Lynch. 
 
"I ragazzi della 56ª strada", che pure non considero particolarmente riuscito, oltre a ribadire l'ossessione per i Fifties provata negli USA, ha dato il via al filone dei teen movie (spesso con una patina nostalgica) che avrebbe poi caratterizzato il decennio.
 
"Rusty il selvaggio" ha praticamente inventato il cinema indie americano, Jarmusch e la stessa Sofia Coppola (ehm asd) gli devono moltissimo. 
 
Insomma, decennio minore stocazzo.

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#115 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 07 ottobre 2021 - 12:55

Insomma, decennio minore stocazzo.


Minore in senso assoluto magari no, ma rispetto a quanto fatto da Coppola il decennio precedente (Il padrino 1 & 2, La conversazione e Apocalypse now) un piccolo cambio di passo direi che c'è stato...


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#116 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 07 ottobre 2021 - 13:05

 

Il livello è ancora molto alto ma secondo me si può parlare di capolavoro vero e compiuto solo per Rumble Fish, nel decennio prima mise in fila 4 film di livello siderale in sette anni, penso sia un poker ancora ineguagliato nella storia del cinema.


  • 1

#117 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 07 ottobre 2021 - 13:54

Concordo, anche per me "Rusty il selvaggio" è l'unico che regge il confronto con i quattro monumenti del decennio precedente. 

 

La sequenza più impressionante in assoluto nella storia del cinema per me la mette a segno Billy Wilder dal 1950 al 1970: a parte forse "L'aquila solitaria" (l'unico che mi manca), non canna un film e piazza un numero esagerato di capolavori e/o classici. 

 

Limitandoci invece ai poker, per quanto mi riguarda vince ai punti lo zio Alfred: "La donna che visse due volte" - "Intrigo internazionale" - "Psyco" - "Gli uccelli" (ma io aggiungerei pure "Marnie") nun se battono  :eyebrows:

 

 

 

Insomma, decennio minore stocazzo.


Minore in senso assoluto magari no, ma rispetto a quanto fatto da Coppola il decennio precedente (Il padrino 1 & 2, La conversazione e Apocalypse now) un piccolo cambio di passo direi che c'è stato...

 

 

Sì ovvio, parlavo in senso assoluto. Era per dire: ad avercene!  ;)


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#118 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 07 ottobre 2021 - 14:11

Concordo, anche per me "Rusty il selvaggio" è l'unico che regge il confronto con i quattro monumenti del decennio precedente. 

 

La sequenza più impressionante in assoluto nella storia del cinema per me la mette a segno Billy Wilder dal 1950 al 1970: a parte forse "L'aquila solitaria" (l'unico che mi manca), non canna un film e piazza un numero esagerato di capolavori e/o classici. 

 

Limitandoci invece ai poker, per quanto mi riguarda vince ai punti lo zio Alfred: "La donna che visse due volte" - "Intrigo internazionale" - "Psyco" - "Gli uccelli" (ma io aggiungerei pure "Marnie") nun se battono  :eyebrows:


 

Notevolissimo poker ma quello Coppoliano mi sembra addirittura superiore, anche molto più epocale.

Forse gli si avvicina Leone che (togliendo C'era una volta in America che è temporalmente molto più tardo) dal 64 al 71 ha messo in fila 5 film fondamentali.


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#119 Tom

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Inviato 07 ottobre 2021 - 14:39

Tra l'altro io insisto col dire che Rain People ai quattro film successivi ha solo da invidiare la fama.


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#120 Earl Bassett

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Inviato 07 ottobre 2021 - 15:01

Visto solo una volta una vita fa, me lo ricordo un pelino inferiore, è del 69 comunque quindi fuori dal decennio d'ora del vecchio Francis anche se temporalmente in fila con gli altri suoi capolavori.


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#121 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 18 gennaio 2023 - 20:24

Torna il vecchio Francis ed è subito anni 70, con gli immancabili rumors dal set già visti e sentiti per moltissimi suoi film, Coppola è impazzito ancora una volta e ovviamente una marea di gente anche a questo giro spera e tifa nel fallimento, probabilmente come espiazione per essere stato dotato di cotanto talento, ambizione e coraggio.

https://www.google.c...os/6935509/amp/

Interviene in sua difesa il buon Schrader

"FRANCIS COPPOLA has embarked on one of the gutsiest, most ambitious ventures in film history. Yet I sense some in the film community wish him ill. Why is that? Human nature? Jealousy? All cinema lovers should hope that Francis pulls off this last great legerdemain"
  • 3

#122 dick laurent

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Inviato 18 gennaio 2023 - 21:26

Cavolo, sapevo che Megalopolis per lui è il progetto che sogna di fare da una vita, ma il fatto che abbia investito 120 milioni di tasca propria per realizzarlo dà davvero la misura di quanto sia importante per lui questo film. Aspettative alle stelle. 


  • 0

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#123 ucca

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Inviato 19 gennaio 2023 - 09:29

non sapevo di Megalopolis, non saprei cosa aspettarmi onestamente. E' un gigante tale, ma a riposo da tanto.


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#124 woody

    Classic Rocker

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Inviato 19 gennaio 2023 - 11:53


"FRANCIS COPPOLA has embarked on one of the gutsiest, most ambitious ventures in film history. Yet I sense some in the film community wish him ill. Why is that? Human nature? Jealousy? All cinema lovers should hope that Francis pulls off this last great legerdemain"

Quando ho visto che qualcuno stava parlando delle ultime avventure di Coppola volevo segnalare proprio questo post di Schrader.

Cazzo comunque  120 milioni di tasca propria sono tanti, non credevo fosse così ricco


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#125 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 19 gennaio 2023 - 12:52

Cazzo comunque  120 milioni di tasca propria sono tanti, non credevo fosse così ricco

 

 

Io un po' me lo immaginavo che il regista della trilogia del Padrino e di Apocalypse Now c'avesse du spicci da parte. asd


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#126 Earl Bassett

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Inviato 19 gennaio 2023 - 14:10

Ha un patrimonio netto attorno ai 400 milioni di dollari (quindi l'autoproduzione di Megalopolis gli costerà comunque parecchio) , decisamente di più dei suoi amici Brian De Palma (appena 40 milioni) e Scorsese (200 milioni) ma molto meno di Spielberg (4 miliardi) e Lucas (5 miliardi).


  • 0

#127 John Trent

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Inviato 19 gennaio 2023 - 14:27

Quei marcioni di Spielberg e Lucas potrebbero prestargli un centone a testa.

Forza Francis, più che altro perché sei in zona Alzheimer.
  • 1

#128 Earl Bassett

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Inviato 19 gennaio 2023 - 16:13

Dubito che l'ego di Coppola gli permetta di farsi prestare soldi da altri registi, anche se suoi amici di lunga data.

Alla fine è pur sempre il Re della New Hollywood.


  • 0

#129 woody

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Inviato 19 gennaio 2023 - 16:45

 

Cazzo comunque  120 milioni di tasca propria sono tanti, non credevo fosse così ricco

 

 

Io un po' me lo immaginavo che il regista della trilogia del Padrino e di Apocalypse Now c'avesse du spicci da parte. asd

 

Du spicci da parte si, ma anche vero che son 40 anni e passa che non fa un successo al botteghino (magari c'è stato qualcosa che adesso mi sfugge) e anche diversi flop, credevo che il capitale si fosse assottiglato, tenendo conto anche del tenore di vita di sti tizi (bogdanovich ha dormito per anni a casa di Tarantino, certo siamo lontani dai successi di Padrino e Apocalypse, ma non mi aspettavo nemmeno le pezze al culo).


  • 0

#130 Dudley

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Inviato 19 gennaio 2023 - 16:47

I figli, giustamente, gli faranno causa ... asd


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#131 Tom

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Du spicci da parte si, ma anche vero che son 40 anni e passa che non fa un successo al botteghino (magari c'è stato qualcosa che adesso mi sfugge)

 
Credo che i suoi quattro film anni 90 siano andati tutti bene. Anche quella roba imbarazzantissima di Jack, temo.
  • 0

#132 Earl Bassett

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Inviato 19 gennaio 2023 - 16:56

 

 

Cazzo comunque  120 milioni di tasca propria sono tanti, non credevo fosse così ricco

 

 

Io un po' me lo immaginavo che il regista della trilogia del Padrino e di Apocalypse Now c'avesse du spicci da parte. asd

 

Du spicci da parte si, ma anche vero che son 40 anni e passa che non fa un successo al botteghino (magari c'è stato qualcosa che adesso mi sfugge) e anche diversi flop, credevo che il capitale si fosse assottiglato, tenendo conto anche del tenore di vita di sti tizi (bogdanovich ha dormito per anni a casa di Tarantino, certo siamo lontani dai successi di Padrino e Apocalypse, ma non mi aspettavo nemmeno le pezze al culo).

 

 

Va beh ma è ben noto che Bogdanovich aveva grossi problemi a gestire il denaro, avrà fatto bancarotta 14 volte asd


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#133 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 19 gennaio 2023 - 16:58

 

Du spicci da parte si, ma anche vero che son 40 anni e passa che non fa un successo al botteghino (magari c'è stato qualcosa che adesso mi sfugge)

 
Credo che i suoi quattro film anni 90 siano andati tutti bene. Anche quella roba imbarazzantissima di Jack, temo.

 

 

Ha fatto anche un sacco di soldi con l'azienda vinicola, mi sembra che per finanziare Megalopolis abbia venduto tutto o comunque una bella fetta.

E comunque Bram Stoker's Dracula che è di 30 anni fa è costato 40 milioni e ne ha incassati 215, non son mica due spicci eh.


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#134 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 19 gennaio 2023 - 17:10

 

Du spicci da parte si, ma anche vero che son 40 anni e passa che non fa un successo al botteghino (magari c'è stato qualcosa che adesso mi sfugge)

 
Credo che i suoi quattro film anni 90 siano andati tutti bene. Anche quella roba imbarazzantissima di Jack, temo.

 

Controllato

Il Padrino III   budget 54, incasso 136

Dracula         budget 40, incasso 215

The Rainmaker  budget 40, incasso 45

Jack   budget 45, incasso 58

 

Due pari, un successo e un successone col botto.


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#135 woody

    Classic Rocker

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Inviato 19 gennaio 2023 - 17:12

Beh insomma buon per lui, se davvero il suo capitale ammonta a 400 milioni. A questo punto, essendo ormai vecchio, capisco pure che se ne sputtani circa un terzo per un progetto che sente davvero


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#136 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 19 gennaio 2023 - 17:18

Il rischio è che si faccia prendere la mano e si sputtani anche tutto il resto però.


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#137 Tom

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Inviato 19 gennaio 2023 - 17:28

Non ricordavo che il Padrino III fosse stato un tale successo, mentre pensavo lo fosse stato The Rainmaker.

Cioe' tutte le trasposizioni smorte di Grisham (anche quando tristemente dirette da grandi come Pollack o Pakula) facevano il botto, Coppola dirige il film di gran lunghissima migliore e quasi floppa?

Idem al quadrato per Altman, tra l'altro: Gingerbread Man non e' di sicuro il suo film migliore, ma era una trasposizione di Grisham per una volta non scolastica e ficamente noir... floppone micidiale. E titolo sparito dalla faccia della terra, sono anni che vorrei rivederlo...

 

Per curiosita', qualcuno e' mai riuscito a vedere "Jack"?

Io provai in un passaggio televisivo ai tempi e dopo 40 minuti dovetti mollare imbarazzato. Da allora mi rendo conto che cerco di rimuovere che Coppola ha diretto una roba come quella, Certo che Robin Willams ai tempi era tipo Nosferatu, con la melassa e i buoni sentimenti al posto della peste e dei topi.


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#138 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 19 gennaio 2023 - 17:32

Jack stessa esperienza, vedo però che nelle classifiche online dei film di Coppola è invariabilmente all'ultimo posto quindi direi che siamo in buona compagnia.
Robin Williams a me faceva venire il diabete già in L'attimo Fuggente, poi tra Will Hunting, Aldilà dei sogni e l'uomo bistronzo ho cercato di evitarlo come la peste (di Nosferatu).
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#139 John Trent

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Inviato 19 gennaio 2023 - 17:33

A Jack stavo ripensando proprio in questi giorni: stesse sensazioni tue Tom (compreso il fatto di non essere mai riuscito a finirlo), ma adesso che sono padre sarei curioso di rivederlo, credo sarei molto più indulgente.
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#140 woody

    Classic Rocker

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Inviato 19 gennaio 2023 - 18:13

Mi fa piacere non essere l'unico a non avere apprezzato L'attimo fuggente, l'avevo sempre evitato poi alla fine intorno ai 20anni mi convinsi a vederlo e non ne ho un buon ricordo (poi non sarà il peggior film della storia eh, ma era uno di quei film che veniva considerato da tutti capolavoro)
Stessa cosa per Will Hunting


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#141 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 19 gennaio 2023 - 18:22

Per curiosita', qualcuno e' mai riuscito a vedere "Jack"?

Io provai in un passaggio televisivo ai tempi e dopo 40 minuti dovetti mollare imbarazzato. Da allora mi rendo conto che cerco di rimuovere che Coppola ha diretto una roba come quella, Certo che Robin Willams ai tempi era tipo Nosferatu, con la melassa e i buoni sentimenti al posto della peste e dei topi.

 

Era un classico alle elementari, durante le ore di supplenza ce lo proponevano spesso in alternativa a "Matilda 6 mitica"  asd

 

(mai avrei pensato che a dirigerlo fosse stato un gigante come Coppola, lo scoprì con enorme sbigottimento soltanto qualche anno fa)


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#142 Nijinsky

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Inviato 19 gennaio 2023 - 18:42

Madò, la maratona Grisham anni '90 ce l'avevo in ballo anni fa con un paio di amici ma poi non se ne fece nulla: quasi quasi la rimetto in piedi. Anche io ricordo The Rainmaker come il migliore, forse insieme a quelli di Schumacher (però quello di Altman non l'ho mai visto). 


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Siamo vittime di una trovata retorica.


#143 Earl Bassett

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Inviato 19 gennaio 2023 - 18:53

Rainmaker è di gran lunga il migliore Grisham e un film molto valido a livello generale, personaggio migliore ovviamente Bruiser Stone/ Mickey Rourke con l'acquario di squali in ufficio

https://youtu.be/TB3eTdSIORw
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#144 William Blake

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Inviato 19 gennaio 2023 - 20:41

"Jack" visto decine di volte negli innumerevoli passaggi televisivi in prime time. Poi a un certo punto, credo nei primi anni 2000, o ero io a essermi interessato ad "altro" cinema oppure smisero gradualmente di programmarlo nei palinsesti. 


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#145 Earl Bassett

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Inviato 19 gennaio 2023 - 22:13

E com'era?
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#146 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 20 gennaio 2023 - 11:10

Non ho visto Jack ma su Chili non molto tempo fa ho trovato per caso (c'è ancora gratis) Tetro (2009), che avevo colpevolmente lisciato: capo ovviamente.


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#147 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 20 gennaio 2023 - 11:12

Bon, allora non resta che rivalutare il suddetto Jack e Youth without Youth (a me era piaciuto parecchio ma vedo che molti lo schifano)
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#148 William Blake

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Inviato 20 gennaio 2023 - 11:26

E com'era?

 

il ricordo è quello di un altro di quei film bolsi e melensi che Williams faceva nei tardi anni 90, tanto che pure io capii dopo che il regista era "quel" FF Coppola. non vedendolo da diversi lustri però è difficile formulare un giudizio ponderato.


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#149 kristofferson

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Inviato 20 gennaio 2023 - 11:59

Io Jack non me lo ricordo così tremendo (almeno come film in generale, poi se uno pensa che è di Coppola chiaro che scende parecchio come considerazione), mi ricordo peggio L'uomo della pioggia, non caso l'ultimo suo film mainstream, mattonata che di coppoliano ha poco o niente e quello si una favoletta edificante su un mondo di squali


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#150 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 20 gennaio 2023 - 12:43

Secondo me aldilà del finale edificante (ma è così smaccato che Coppola sembra dire tra le righe "finisce così solo perché è un film")in Rainmaker emerge in maniera molto evidente e dolorosa la differenza arbitraria tra chi ha e chi no ha, che è la cosa che stava evidentemente più a cuore al regista.
E poi la carrellata di grandi attori in piccole parti è veramente di spessore (oltre a Rourke ci sono DeVito, Voight, Scheider, Virginia Madsen...) per un film che alla fine ha senso più che altro nelle sue digressioni dal canone Grishamiano e il cui dolente umanesimo lo colloca sulla scia un po' alla Frank Capra del più personale Tucker.
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