Ho visto per la prima volta la scorsa settimana "Un sogno lungo un giorno" (One From The Heart). Uno dei più grandi flop della storia del cinema e probabilmente il vero fratello minore di Heaven's Gate di Cimino. Coppola prende il Musical per fare un discorso eitco ed estetico sul concetto di finzione, realizzando un film completamente in studio e ricreando la città finta per eccellenza, Las Vegas. La storia è esilissima. Si tratta di Hank e Frannie, stufi di anni di alti e bassi della loro relazione, che se la sapassano una notte a Las Vegas per dimenticarsi e tutti e due vivranno un'avventura. Si capisce dall'inizio che a Coppola non gliene frega un cazzo della storia e rapidamente non ce ne fraga un cazzo neanche a noi. Ciò che è straordinario in questo lungometraggio è la messa in scena, che va dai modellini delle insegne degli hotel/casinò realizzati da Dean Tavoularis, Gary Gutierrez (i titoli di testa sono tra i più belli che abbia mai visto) e la luce incredibile di Storaro, che è ad un livello oggettivamente superiore. L'idea di prendere il contenitore "Musical sdolcinato a Las Vegas" e fare un discorso metacinematografico era potenzialmente una bomba. Il problema, a mio avviso, è che il film si trova troppo spesso nel mezzo. A Coppola della storia non frega un cazzo, eppure ci riporta alle vicende dei protagonisti più spesso di quanto ti immagineresti, mentre come musical ha ovviamente poco mordente e non è abbastanza "popolare". Avrei preferito due ore di sequenze oniriche di Neon, Confusione, Deserto finto e villette, anzi, probabilmente sarebbe stato un capolavoro. C'è ovviamente anche un discorso politico sugli Stati Uniti (siamo all'inizio degli anni 80) e il discorso sulle Luci torna preponderante. Un film interessantissimo e con dei momenti di bellezza che rimangono impressi, ma non posso dire "un film riuscito fino in fondo". Da vedere sicuramente però.
Super Bonus per tutte le volte che scorgiamo Teri Garr mezza nuda e (soprattutto) la Nastassja Kinski...che a un certo punto vediamo nell'immagine che ho messo qui sopra e che mi ha tenuto sveglio per un paio di giorni.