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Su Netflix E Le Nuove Frontiere Della Narrazione Audiovisiva


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436 replies to this topic

#151 woody

    Classic Rocker

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Inviato 19 dicembre 2019 - 11:34

Parlerei della scelta del registro comico e del rifiuto di quel registro, d’altronde temporaneo, mi sembra che stia portando in giro un nuovo spettacolo. Espone una tesi in Nanette, una sua visione che nella prima parte disattende completamente, infatti la parte comica fa ridere. Ridere di se stessi non è semplice, io non potrei fare ridere raccontando una cosa buffa della mia vita, quella chiacchierata semplice non lo è per nulla, c’è il famoso studio che riguarda i tempi comici, la costruzione della tensione e lo scioglimento della stessa (è un’attrice, poco da fare) con la battuta.
Nella seconda parte lei porta avanti la sua tesi, tolgo lo scioglimento della tensione, non vi farò ridere, non di questo (e recita anche in questo caso).Si può non condividerlo, ma è efficace. È ricattatoria? Mi è sembrato meno che a te, è disturbante, ok, ma lei non rinuncia al comico in fondo neppure terminato lo sfogo (chiamiamolo così). Sul diffondere odio: mi sembra un filo eccessivo, davvero.
Non conosco Brennan, non saprei che dire.
(D’altronde non condivido mica tutto quello che dice, tipo la sua opinione su Allen)

Beh ovviamente il monologo è scritto e quindi si può dire che sia pure recitato ma non mi sembra che ci sia una grande performance attoriale da giustificare un'ora di spettacolo in cui racconti la tua storia. MI ha fatto ridere quasi zero (ma quello può essere soggettivo ci mancherebbe) ma comunque pure nella prima parte le battute erano veramente poche.

Che uno che fa di mestiere il comico stand-up abbia la nozione di creare tensione e scioglierla con una battuta mi sembra perlomeno il minimo visto che è il suo mestiere, volere togliere la parte comica a uno spettacolo comico forse sarà na cosa sperimentale ma non mi sembra una grande idea. 
Sul diffondere odio forse mi sono espresso male, comunque a un certo punto lo dice lei stessa ma dopo un anno non ricordo le parole esatte, credo che dicesse non voglio diffondere rabbia forse. Comunque quando lei arriva a dire questa cosa durante lo spettacolo io ho pensato "cazzo un minimo se ne rende conto ma non abbastanza". Troppo astio personale, va bene se il personale lo fai diventare universale, ma se rimane a livello di "voglio togliermi diversi sassolini dalle scarpe" a me non interessa più di tanto (è un tranello in cui è facile cascare, fra gli italiani Montanini ad esempio si muoveva proprio sul filo del rasoio ma riusciva sempre a evitare. nell'ultimo spettacolo la sensazione è che pure lui rischi di finire in questa categoria).

Nessuno l'ha obbligata a intraprendere quella professione, non è colpa del pubblico se lei torna a casa triste, non è colpa del pubblico se è lei quella che deve far ridere. Quindi non è con il pubblico che te la devi rifare anche perchè in una vita sfortunata come la sua forse le uniche persone che dovrebbe avere a cuore sono proprio il pubblico. Se fosse stata una stan-up comedian di scarsissimo successo sarebbe, se possibile, ancora più depressa.

Che non sia facile parlare di se stessi sono d'accordo con te, ma non è facile nemmeno per chi va dallo psicologo o dagli alcolisti anonimi o il caso umano che va alle Iene, solo che questi ultimi non si fanno pagare e non si spacciano per artisti


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#152 woody

    Classic Rocker

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Inviato 19 dicembre 2019 - 13:12

Ho appena trovato un articolo che dice più o meno le mie stesse cose dilungandosi un po' di più. Non nascondo che sono felice che qualcuno la pensi come me visto che a parte Rogan e qualche suo collega ai tempi dell'uscita avevo letto praticamente solo lodi entusiaste.
critica lo spettacolo e critica anche le sue idee sulla comicità e le sue conclusioni. Anche qui si parla di spettacolo "ricattatorio" e di una cosa più vicina a un Ted Talk che alla stand-up

https://www.ilpost.i...e-un-anno-dopo/

 


  • 3

#153 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 19 dicembre 2019 - 15:50

Riguarderò Nanette alla luce delle tue osservazioni, ma credo che sia molto più complessa la cosa, non così facile come a volte fa Bordone.
D’altronde cercando sul web..
https://thevision.co...anette-standup/
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#154 Central Perk

    Il fu Chanandler Bong

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Inviato 19 dicembre 2019 - 16:47

Il successo di uno spettacolo come Nanette, che alla fine più che uno special di stand up comedy è una sorta di ted talk bacchettona, lo trovo una diretta conseguenza dello stato della comicità americana e mondiale durante/dopo l'era #metoo.

 

Utilizzare i propri traumi per creare un grande spettacolo comico è quello che fanno i grandi comici dalla notte dei tempi, penso negli anni scorsi alla (lei si) stand up comedian Tig Notaro, che nel 2012 utilizza il dramma della sua malattia per metter su uno spettacolo commovente e che fa tanto tanto ridere (tra l'altro primo sostenitore di quello spettacolo e con una parte attiva nel promuoverlo fu proprio il brutto e cattivo Louie, che lo descrisse come uno dei migliori show che avesse mai visto). La Gadsby invece è perfetta per questo preciso momento storico perchè è rassicurante il suo non voler far ridere, parlando male della comicità, degli uomini bianchi e del pubblico, portando proprio quest'ultimo nella scomoda posizione di non poter fare altro che sentirsi scomodo e coinvolto nel suo inattaccabile dolore, sul quale non ci si può scherzare sopra e che nessuno si azzardi a farlo. Tra l'altro questi sono gli unici argomenti che la società americana in questo momento storico ti permette di attaccare e anzi bisogna farlo il più possibile e nella maniera più ipocrita possibile. E infatti quando la comicità si fa dettare gli argomenti dalla stessa società che osserva smette di essere divertente.

 

Nanette ha anche qualche discreto spunto di riflessione e una storia personale dell'autrice, che è dura e raccontata in maniera interessante. Non mi piace il personaggio Gadsby però, per la boria con la quale si erge sopra la categoria "comicità" (categoria che ha scelto come strada nella vita, che porta avanti in maniera mediocre e che poi addirittura incolpa) e per quel sessismo, neanche troppo velato, che traspare in molte situazioni. Questo discorso, pieno di momenti al limite dell'imbarazzo, è un perfetto esempio.

 


  • 1

#155 woody

    Classic Rocker

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Inviato 19 dicembre 2019 - 23:42

Riguarderò Nanette alla luce delle tue osservazioni, ma credo che sia molto più complessa la cosa, non così facile come a volte fa Bordone.
D’altronde cercando sul web..
https://thevision.co...anette-standup/

No ma non devi cambiare opinione, se ti è piaciuto meglio per te e appunto all'uscita le lodi erano più o meno unanimi, a parte qualche collega che però poteva pure essere mosso dall'invidia di tale successo. 


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#156 Tom

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Inviato 29 dicembre 2019 - 13:28

Non avevo fatto caso fosse di quel piccolo mito di Natali: segnato.
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#157 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 29 dicembre 2019 - 13:49

è bello In the Tall Grass di Vincenzo Natali?


per me che ho letto (ed apprezzato) il racconto alla base, no

intendiamoci: il racconto è un greatest hits king-iano scritto dal suo fan numero 1 (joe hill, il figlio), ma con un surplus di cattiveria e gore che riportano direttamente al king delle origini

il punto è che il racconto è... bè un racconto. natali per allungare il brodo e cavarci fuori un film decide di inserire personaggi non presenti nel racconto ed ampliare il ruolo di altri. insomma si perde tutto lo spirito "punk" e diretto del racconto che riempie di schiaffi e pugni il lettore. il film è anche più edulcorato. natali punta tutto sulle invenzioni visive all'insegna di una visionarietà surrealista (sulla scia dell'estetismo della serie tv hannibal, avete presente? diresse alcuni episodi), ma alla lunga a me aveva stufato
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#158 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 29 dicembre 2019 - 16:01

Il successo di uno spettacolo come Nanette, che alla fine più che uno special di stand up comedy è una sorta di ted talk bacchettona, lo trovo una diretta conseguenza dello stato della comicità americana e mondiale durante/dopo l'era #metoo.

 

Utilizzare i propri traumi per creare un grande spettacolo comico è quello che fanno i grandi comici dalla notte dei tempi, penso negli anni scorsi alla (lei si) stand up comedian Tig Notaro, che nel 2012 utilizza il dramma della sua malattia per metter su uno spettacolo commovente e che fa tanto tanto ridere (tra l'altro primo sostenitore di quello spettacolo e con una parte attiva nel promuoverlo fu proprio il brutto e cattivo Louie, che lo descrisse come uno dei migliori show che avesse mai visto). La Gadsby invece è perfetta per questo preciso momento storico perchè è rassicurante il suo non voler far ridere, parlando male della comicità, degli uomini bianchi e del pubblico, portando proprio quest'ultimo nella scomoda posizione di non poter fare altro che sentirsi scomodo e coinvolto nel suo inattaccabile dolore, sul quale non ci si può scherzare sopra e che nessuno si azzardi a farlo. Tra l'altro questi sono gli unici argomenti che la società americana in questo momento storico ti permette di attaccare e anzi bisogna farlo il più possibile e nella maniera più ipocrita possibile. E infatti quando la comicità si fa dettare gli argomenti dalla stessa società che osserva smette di essere divertente.

 

Nanette ha anche qualche discreto spunto di riflessione e una storia personale dell'autrice, che è dura e raccontata in maniera interessante. Non mi piace il personaggio Gadsby però, per la boria con la quale si erge sopra la categoria "comicità" (categoria che ha scelto come strada nella vita, che porta avanti in maniera mediocre e che poi addirittura incolpa) e per quel sessismo, neanche troppo velato, che traspare in molte situazioni. Questo discorso, pieno di momenti al limite dell'imbarazzo, è un perfetto esempio.

 

 

Sono d'accordo sia con questo post, sia, in parte, con l'articolo di thevision.com. Probabilmente "Nanette" è stato uno spettacolo importante perché traccia una riga su come trattare le tematiche queer, dimostrando come ci sia un cambiamento di percezione e di sensibilità importante e non si può dire qualsiasi cosa derubricandola al "facciamoci una risata"...si può scherzare, si può fare ironia ma bisogna anche rendersi conto che uno ha il diritto di offendersi (poi come questo diritto venga utilizzato sui social network et similia è un altro paio di maniche). Come scrive central perk, però, la Gadsby sceglie la via più lineare e politicamente inattaccabile: in "Nanette" dice chiaramente che non farà ridere e infatti costruisce una sorta di monologo/rant in cui se la prende coi maschi bianchi etero che le hanno angustiato l'esistenza, passando da Picasso al tizio che l'ha picchiata. Chi le può dire "no, scusa, ci sono maschi bianchi etero buoni" o "anche Picasso ha fatto cose buone" senza passare per cretino o, peggio, per misogino? (è ovvio che la Gadsby, lo sappia ma non è quello il punto, il punto è che abbiamo fatto parte di un sistema sociale discriminatorio). Al che la direzione artistica andrebbe discussa perché siamo più dalle parti dell'oratoria pura, o del monologo teatrale, molto meno dalle parti della stand-up. Sarà soggettivo ma a me ha strappato due mezze risate in un'ora, mentre mi ha fatto ridere di più Dave Chappelle - il cui spettacolo in realtà mi è piaciuto meno. Durante il suo rant ho ascoltato cose che, in fondo, condividevo già e qua sorge un'altra questione: la Gadsby la vanno a vedere membri della comunità LGBTQIA, liberal, dem etc. oppure fascisti, KKK e quelli della Bible Belt della Tasmania? è facile farsi applaudire da chi è già d'accordo con te, anche perché, al contrario di altri, come Gervais o Louis CK, non c'è il rischio che venga mal interpretata. E qui concludo: la comicità lavora sul filo del rasoio, ribalta pesi e contrappesi del discorso pubblico e la Gadsby non lo fa mai, non si prende un rischio che sia uno e, per di più/di conseguenza, non fa nemmeno ridere. Non capisco come all'epoca si potesse dire che "Nanette" avrebbe rivoluzionare la comedy, ma a distanza di un anno il suo impatto mi pare minimizzato.*

 

 

* ovviamente posso sbagliarmi, non vivendo negli U.S.A.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#159 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 27 marzo 2020 - 09:53

Comunque passino i titoli di testa stile serie di un film originale netflix [me li ricordo su The Outsider ad esempio, caso di progetto partito benissimo e poi finito male].

Ma pure le locandine dei film non netflix fatte diventare thumbnail accattivanti stile ultima serie originale... per non parlare delle sinossi poi. :facepalm:


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#160 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 27 marzo 2020 - 13:08

spesso ci siamo chiesti come mai i film originali netflix di registi che ci stavano infottando un sacco, finiscono per risultare delle grandi delusioni

forse ho la soluzione dopo essermi imbattuto in un altro caso: SPENSER CONFIDENTIAL

la 5° collaborazione tra peter berg e marky mark vorrebbe fin dal titolo ibridare questa volta il loro tipico action con il noir di ambiente poliziesco di un ellroy o – esagero – di un chandler. due indizi fanno una prova: la presenza di brian helgeland in sede di sceneggiatura (fu lui a pennellare lo script di l.a. confidential). in realtà l’ambientazione bostoniana più che ellroy fa venire in mente lehane e i suoi rispettivi adattamenti cinematografici, in particolare quelli di ben affleck. nel canovaccio comunque ci sono tutti elementi comuni al noir/crime/poliziesco americano: mobster irlandesi in tuta, sbirri corrotti, investigatori privati (più o meno ufficiosi). le intenzioni sono anche buone, ma sulla produzione grava un grosso limite: esatto, proprio l’egida di netflix

ormai l'ho capito: il target di netflix è il suo abbonato tipo, ovvero un esponente della fascia di età che va dai 16 ai 29 anni, con una predilezione per la parte più bassa della forbice anagrafica. per questo tipo di pubblico viene confezionato un film che non possa turbarlo troppo, né richiedere troppa energia alle sue meningi, intrattenendolo per due ore avendogli dato l’illusione di aver assaggiato una pietanza ricca di tante cose. questo film vorrebbe essere un noir “serio”, un buddy-movie sagace e divertente, un action fracassone. non funziona in pratica in nessuno dei tre segmenti, o se funziona, funziona a corrente alterna, ma soprattutto non c’è il giusto amalgama tra le componenti e c’è tanta incoerenza a livello di ritmo, tono e costruzione. la parte da noir “serio” non è controbilanciata da un altrettanto approccio serio all’action, che ridicolizza ed infantilizza il tutto. la parte da buddy-movie non fa ridere e il rapporto tra i due personaggi è solo abbozzato

spero di sbagliarmi, ma netflix mi sembra avviato a diventare la disney 2.0 , solo con un altro tipo di target
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#161 Edgewalker

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Inviato 27 marzo 2020 - 16:45

spesso ci siamo chiesti come mai i film originali netflix di registi che ci stavano infottando un sacco, finiscono per risultare delle grandi delusioni

forse ho la soluzione dopo essermi imbattuto in un altro caso: SPENSER CONFIDENTIAL

la 5° collaborazione tra peter berg e marky mark vorrebbe fin dal titolo ibridare questa volta il loro tipico action con il noir di ambiente poliziesco di un ellroy o – esagero – di un chandler. due indizi fanno una prova: la presenza di brian helgeland in sede di sceneggiatura (fu lui a pennellare lo script di l.a. confidential). in realtà l’ambientazione bostoniana più che ellroy fa venire in mente lehane e i suoi rispettivi adattamenti cinematografici, in particolare quelli di ben affleck. nel canovaccio comunque ci sono tutti elementi comuni al noir/crime/poliziesco americano: mobster irlandesi in tuta, sbirri corrotti, investigatori privati (più o meno ufficiosi). le intenzioni sono anche buone, ma sulla produzione grava un grosso limite: esatto, proprio l’egida di netflix

ormai l'ho capito: il target di netflix è il suo abbonato tipo, ovvero un esponente della fascia di età che va dai 16 ai 29 anni, con una predilezione per la parte più bassa della forbice anagrafica. per questo tipo di pubblico viene confezionato un film che non possa turbarlo troppo, né richiedere troppa energia alle sue meningi, intrattenendolo per due ore avendogli dato l’illusione di aver assaggiato una pietanza ricca di tante cose. questo film vorrebbe essere un noir “serio”, un buddy-movie sagace e divertente, un action fracassone. non funziona in pratica in nessuno dei tre segmenti, o se funziona, funziona a corrente alterna, ma soprattutto non c’è il giusto amalgama tra le componenti e c’è tanta incoerenza a livello di ritmo, tono e costruzione. la parte da noir “serio” non è controbilanciata da un altrettanto approccio serio all’action, che ridicolizza ed infantilizza il tutto. la parte da buddy-movie non fa ridere e il rapporto tra i due personaggi è solo abbozzato

spero di sbagliarmi, ma netflix mi sembra avviato a diventare la disney 2.0 , solo con un altro tipo di target

Piano piano stiamo convergendo, poi è vero che hanno vari prodotti ma come loro target principale abbasserei pure l'età, viste le serie che propinano: Umbrella Academy, Casa di Carta, tutte ste bambinate guardate però non solo dai liceali di oggi.

 

Mi è piaciuta la recensione dei 400calci, che dice un pò le stesse cose tue anche se è più positiva. Una cosa che lascia invece intendere e che credo si possa dire con ragionevole certezza: se non ci fossero Boston e Wahlberg questo film non andrebbe da nessuna parte.

 

Un'altra cosa in tema costruzione a tavolino di netflix che mi ha lasciato perplesso: il "featuring" di Post Malone. Una scena all'inizio, una a metà, una alla fine. Più calibrato dello screen time dei personaggi Disney e Warner in Chi ha incastrato Roger Rabbit asd


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#162 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 30 marzo 2020 - 07:44

per non perdermi negli status: tiger king il meglio del 2020 finora

 

there-might-be-a-follow-up-to-tiger-king

 

Mai vista sullo schermo una così incredibile immersione in 'Murica e la carrellata di villains con sfondo di tigri, sicari, crackheads, matrimoni omo a tre, pessima musica country è talmente larger than life che viene quasi il dubbio che sia tutto una complicatissima messa in scena ventennale


  • 7
Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#163 lasa

    mainstream Star

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Inviato 30 marzo 2020 - 09:55

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Una menzione d'obbligo anche per James Garretson - businessman. 

Ciccione viscidissimo, che alla fine si dimostra forse il più saggio di tutti capendo per primo quando era il caso di fare un passo indietro (per pugnalare alle spalle meglio gli altri). Una specie di Proposition Joe versione redneck.


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#164 Gonzo

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Inviato 30 marzo 2020 - 10:19

Spoiler

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the best ever death metal band out of Denton
never settled on a name.
but the top three contenders, after weeks of debate,
were Satan's Fingers, and the Killers, and the Hospital Bombers.


#165 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 30 marzo 2020 - 10:20

l'unico che si salva di tutta la serie per me è lui

 

erik-cowie-tiger-king-1585079851479.png

 

oltre a essere l'unico dei rednecks di joe exotic a cui non mancano pezzi e a non avere denti da meth, sembra anche un essere umano funzionante

 

 

tiger-king-kelci-saffery.jpg?itok=jMiEcn

 

tiger-king-john-reinke.jpg?itok=icc_Bwqi

 

per i ricchi 150 dolla a settimana e la carne marcia nel rimorchio questi poracci ci hanno rimesso estremità varie, non parliamo poi del campaign manager della corsa a governatore per lo stato dell'Oklahoma, che rimane con lui anche quando la campagna e finita e l'altro fattone si spara, non voglio neanche sapere che tipo di droghe/perversioni lo legassero al suddetto joe exotic

 

ah, e vogliamo parlare dell'album di matrimonio di carole?

 

weddingafter.jpg


  • 1
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#166 Central Perk

    Il fu Chanandler Bong

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Inviato 30 marzo 2020 - 22:05

Carole e Howard forse anche più spaventosi di Joe. E ce ne vuole.


  • 0

#167 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 31 marzo 2020 - 09:29

campaign manager della corsa a governatore per lo stato dell'Oklahoma, che rimane con lui anche quando la campagna e finita e l'altro fattone si spara, non voglio neanche sapere che tipo di droghe/perversioni lo legassero al suddetto joe exotic

 

eccolo qua: http://www.kten.com/...in-pauls-valley

 

assalto con katana, not bad

 

ah ci siamo dimenticati di un altro grande protagonista

 

gettyimages-520575020-1585331622.jpg

 

non ricordo un'altra serie in cui la partecipazione di un ex super-narco degli anni 80 venga liquidata in 5 minuti e "ha comprato qualche animale da joe exotic"

 

altre cose non citate o che durano 3 secondi

 

la micheal jackson connection: https://kj103fm.ihea...son-connection/

 

il cameo di shaq https://edition.cnn....trnd/index.html

 

ah vorrei poi rassicurarvi: jeff la tata per la pargola l'ha trovata

 

jeff-lowe-nanny-1585595078094.jpg


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#168 Giubbo

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Inviato 31 marzo 2020 - 10:42

capisco che questo Tiger King sia interessantissimo dal punto di vista dello studio sociale di un'America rurale macha, fuori dal tempo, ignorante, borderline, ma cavolo, 7 puntate su cosa?!

 

solo io ho l'impressione che già alla seconda puntata continuassero a girare in tondo, dicendo più o meno sempre le stesse cose? o forse ingrana dalla terza puntata?

 

mi sembra che gli manchi quel guizzo geniale tipo American Vandal. se non lo avessero fatto su Netflix, avrebbe avuto questo successo?

 

 

io volevo segnalare un nuovo oggetto di culto degli ultimi giorni di cui finalmente mi sono innamorato anch'io (al contrario di Stranger Things, La Casa de Papel, ecc.):

 

Il Buco (The Platform)

 

 

un film terrificante, che sembra scritto da un filosofo come Dino Buzzati, ma messo in scena da un pervertito tipo Cronenberg: il concept è fighissimo: una prigione verticale dove una piattaforma piena di ottimo cibo scende dal livello 1 giù giù fino al livello ???, cosicché più risiedi al piano basso, meno mangi, con gravi conseguenze sulla convivenza di chi sta con te.

ma non è solo ottimo a livello di concept, perché i personaggi sono scritti benissimo, l'evoluzione della storia ti fa stare col fiato sospeso, il ritmo è urgentissimo, nonostante le scenografie certo non aiutino, anzi, radicalizzano, ed anche come "involuzione/evoluzione personale" del protagonista funziona benissimo.

applauso anche alla regia, con tocchi di classe raccapriccianti, tipo le inquadrature vertiginose dal punto di vista del protagonista, il rumore terribile della piattaforma quando scende, i dialoghi veramente nichilisti e svuotati da ogni speranza.

 

un punto di domanda sul finale, sul quale mi piacerebbe parlare con chi l'ha visto.


  • 1

#169 Max Stirner

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Inviato 31 marzo 2020 - 13:35

ma che roba è


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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


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#170 Fidelio

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Inviato 31 marzo 2020 - 15:38

Il Buco funziona a meraviglia, mi sono stupito di trovare un film così su Netflix. Unico punto di domanda, anche per quello che mi riguarda, è il finale. Se qualcuno ci ha capito qualcosa dica pure. 


  • 0

#171 Sandor

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Inviato 31 marzo 2020 - 16:20

Il Buco funziona a meraviglia, mi sono stupito di trovare un film così su Netflix. Unico punto di domanda, anche per quello che mi riguarda, è il finale. Se qualcuno ci ha capito qualcosa dica pure. 

La bambina non c'entra una minchia,sembra un inserimento imposto tanto per fare un pò di tenerezza dopo tanta lotta e disperazione.

La panna cotta era il messaggio e stop .


  • 3

#172 Duck

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Inviato 31 marzo 2020 - 20:35

Ma porca troia Dillon come cazzo fa a starci con sto cessone di Joe Exotic?!?

Questa al momento è la cosa più incomprensibile della serie asd 


  • 0

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#173 geeno

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Inviato 31 marzo 2020 - 21:11

A me quello che fa impazzire in documentari come questo è la quantità di materiale girato, qui poi è incredibile, è stato filmato TUTTO, non oso immaginare cosa c'era nelle 60.000 ore di footage andate in fiamme.

 

Comunque oh, Maldonado-Passage è un gran cognome.


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#174 brachilone

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Inviato 01 aprile 2020 - 06:58

Il Buco funziona a meraviglia, mi sono stupito di trovare un film così su Netflix. Unico punto di domanda, anche per quello che mi riguarda, è il finale. Se qualcuno ci ha capito qualcosa dica pure. 

 

L'idea mi è piaciuta, ma il film nel complesso non mi ha lasciato granché, mi sono rimaste in testa solo le scene splatter. Comunque rispetto allo standard film di Netflix siamo nettamente sopra, credo ci sia solo Storia di un matrimonio di meglio al momento.

 

Spoiler


  • 2

#175 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 01 aprile 2020 - 09:20

Sale chiuse, ondata di film direttamente in digitale

 

https://www.ansa.it/...c4b51db810.html


  • 0

"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#176 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 01 aprile 2020 - 16:49

Era l'ora
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#177 PDeVo

    Classic Rocker

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Inviato 01 aprile 2020 - 21:55

Boh carina l'idea di sto Buco ma nel complesso sviluppato in maniera banalotta, anche i dialoghi lasciano a desiderare


  • 2

#178 woody

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Inviato 01 aprile 2020 - 23:05

 

Il Buco funziona a meraviglia, mi sono stupito di trovare un film così su Netflix. Unico punto di domanda, anche per quello che mi riguarda, è il finale. Se qualcuno ci ha capito qualcosa dica pure. 

 

L'idea mi è piaciuta, ma il film nel complesso non mi ha lasciato granché, mi sono rimaste in testa solo le scene splatter. Comunque rispetto allo standard film di Netflix siamo nettamente sopra, credo ci sia solo Storia di un matrimonio di meglio al momento.

 

Spoiler

 

Gran bel film, la bambina è il messaggio, è il passaggio alla nuova generazione. Forse è stata tipo liberata e quindi ha ricevuto un messaggio educativo, loro si sono sacrificati per il bene della collettività, la bambina in quanto next generation sarà portatrice di quel messaggio.
Non mi venite a dire che una sola bambina non potrà salvare il mondo perchè sticazzi, è una metafora  asd


  • 0

#179 Giubbo

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Inviato 02 aprile 2020 - 07:33

il regista sul finale:

 

SPOILER!

 

Per lui il protagonista è morto prima di raggiungere il piano infimo. Quindi tutto ciò che succede al livello 333 (a partire dal numero stesso) è metaforico: non esiste alcuna bambina, è una specie di sogno che lui fa.

anche perché, se fosse la realtà, cosa avrebbe impedito alla bambina di salire sulla piattaforma senza l'intervento di qualcuno esterno, e quindi ascendere al livello 0 per sua stessa idea?


  • 1

#180 woody

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Inviato 02 aprile 2020 - 07:45

il regista sul finale:

 

SPOILER!

 

Per lui il protagonista è morto prima di raggiungere il piano infimo. Quindi tutto ciò che succede al livello 333 (a partire dal numero stesso) è metaforico: non esiste alcuna bambina, è una specie di sogno che lui fa.

anche perché, se fosse la realtà, cosa avrebbe impedito alla bambina di salire sulla piattaforma senza l'intervento di qualcuno esterno, e quindi ascendere al livello 0 per sua stessa idea?

grazie!
Fa piacere scoprire che non c'avevo capito un cazzo  asd


  • 0

#181 starmelt

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Inviato 02 aprile 2020 - 09:26

capisco che questo Tiger King sia interessantissimo dal punto di vista dello studio sociale di un'America rurale macha, fuori dal tempo, ignorante, borderline, ma cavolo, 7 puntate su cosa?!
 
solo io ho l'impressione che già alla seconda puntata continuassero a girare in tondo, dicendo più o meno sempre le stesse cose? o forse ingrana dalla terza puntata?
 
mi sembra che gli manchi quel guizzo geniale tipo American Vandal. se non lo avessero fatto su Netflix, avrebbe avuto questo successo?


Dopo la prima o seconda puntata lo stavo pensando anch'io e forse un documentario unico poteva raccontare la storia ma il contesto veramente fuori da ogni schema richiede il suo spazio.
Ho finito ieri la quinta e non c'è limite ai personaggi o situazioni che vengono introdotte, ogni volta che sembra si raggiunga il limite ecco comparire qualcuno o succedere qualcosa che supera tutto a destra.


Carole davvero il personaggio più terrificante.


 

non parliamo poi del campaign manager della corsa a governatore per lo stato dell'Oklahoma


Cioè questo un minuto prima vendeva armi al bancone di Walmart. Non so neanche come uno possa inventarsi una roba simile.

A proposito di The Wire, inzane_johnny sempre sul pezzo: https://www.instagra.../p/B-XL84bFnOU/


  • 3

#182 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 02 aprile 2020 - 10:04

dal titolo questo il buco sembra un film sulla droga. invece è un film sul capitalismo cattivo. sta diventando un piccolo sottogenere del cinema de-genere: snowpiercer, high rise, parasite. lo guarderò
  • 0

#183 hexen

    the nameless uncarved user

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Inviato 02 aprile 2020 - 14:11

OT

 

A proposito di The Wire, inzane_johnny sempre sul pezzo: https://www.instagra.../p/B-XL84bFnOU/

 

l'unico profilo instagram che ha senso seguire

 

/OT


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il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#184 Giubbo

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Inviato 02 aprile 2020 - 14:26

dal titolo questo il buco sembra un film sulla droga. invece è un film sul capitalismo cattivo. sta diventando un piccolo sottogenere del cinema de-genere: snowpiercer, high rise, parasite. lo guarderò

 

guardalo perchè secondo me potrebbe piacerti.

 

ieri ho visto Hig Rise ma l'ho trovato proprio insulso. boh, forse non ci ho capito molto? già oggi l'ho dimenticato.

 

di Ben Wheatley avevo visto Kill List che mi era piaciuto tantissimo.


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#185 gigirictus

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Inviato 02 aprile 2020 - 14:49

mi è partito un meno per sbaglio, sia messo agli atti

 

non vorrei passare per uno che guarda film asd


  • 2

rym |


#186 Giubbo

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Inviato 02 aprile 2020 - 14:51

perdono, ma non dimentico.


  • 0

#187 woody

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Inviato 02 aprile 2020 - 15:06

 

dal titolo questo il buco sembra un film sulla droga. invece è un film sul capitalismo cattivo. sta diventando un piccolo sottogenere del cinema de-genere: snowpiercer, high rise, parasite. lo guarderò

 

guardalo perchè secondo me potrebbe piacerti.

 

ieri ho visto Hig Rise ma l'ho trovato proprio insulso. boh, forse non ci ho capito molto? già oggi l'ho dimenticato.

 

di Ben Wheatley avevo visto Kill List che mi era piaciuto tantissimo.

 

Anche a me non mi ha detto un cazzo, partiva bene ma la seconda parte girata pure bene ma pallosetta.

 

 

dal titolo questo il buco sembra un film sulla droga. invece è un film sul capitalismo cattivo. sta diventando un piccolo sottogenere del cinema de-genere: snowpiercer, high rise, parasite. lo guarderò

Si è più o meno così in questo caso (Parasite come ben spiegava un bell'articolo di non ricordo chi non è certo un film ricchi cattivi e poveri buoni, no nso perchè si sia diffusa sta chiave di lettura, forse perchè è semplicistica e comoda. I buoni fanno schifo moralmente quanto i ricchi, anche se sonoindiscutibilmente più simpatici nel film), però comunque, anche qui, se ascolti le parole del vecchio saggio, non si può dare la colpa sempre ai ricchi (pure questa frase, seppur esplicita almeno nelle due recensioni da me viste sul tubo viene sorvolata). Non è uno spoiler eh, non credo di averti rovinato niente


  • 0

#188 starmelt

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Inviato 02 aprile 2020 - 19:57

Finite anche le utime due.
Forse gli unici essere umani sono i tre poveracci che mandavano avanti lo zoo, sicuro mancano di qualche arto, denti sani ne hanno sette in tre e ampie zone del cervello sono spente ma almeno sono persone che che in qualche maniera cercano di andare avanti.
 
Ci vorrebbe il thread monografico perché i momenti da citazione sono infiniti.
[Jeff Lowe] A little pussy gets you a lot of pussy

L'eroe però è Allen Glover che si fa dare i soldi per l'omicidio, si riempie di boh non voglio neanche sapere, si caga sotto e finisce in South Carolina a fare festa.

allen-glover.jpg?quality=90&w=650&h=338
 
 
 
Poi vabbè mi fa ridere quando pensavo che certi personaggi di True Detective fosse sopra le righe:
intro-1585655503.jpg
19-true-detective-reggie-ledoux.jpg

 

OT
 

A proposito di The Wire, inzane_johnny sempre sul pezzo: https://www.instagra.../p/B-XL84bFnOU/


l'unico profilo instagram che ha senso seguire

/OT

 


SEMI-OT
vanno inclusi anche i due profili satellite inzanelyrejected e inzanelyrejected_denied.

Sempre a tema:

https://www.instagra.../p/B-YHnYnDyHE/

https://www.instagra.../p/B-S0AaqDuW1/

basta se no parto con shitposting compulsivo
/SEMI-OT


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#189 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 02 aprile 2020 - 21:27

 
 
Poi vabbè mi fa ridere quando pensavo che certi personaggi di True Detective fosse sopra le righe:
intro-1585655503.jpg
19-true-detective-reggie-ledoux.jpg

 

 

 

 

Io ho pensato ai redneck di Justified, altro genere ma in confronto a questi sono un consesso di educande svizzere.


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#190 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 03 aprile 2020 - 13:31


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rym |


#191 dick laurent

    ...

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Inviato 05 aprile 2020 - 12:49

dal titolo questo il buco sembra un film sulla droga. invece è un film sul capitalismo cattivo. sta diventando un piccolo sottogenere del cinema de-genere: snowpiercer, high rise, parasite. lo guarderò

 

a me per certi versi ha ricordato anche the belco experiment, anche se quello nonostante la premessa interessante poi diventa una cazzatona


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#192 kristofferson

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Inviato 06 aprile 2020 - 07:43

Vado controcorrente ma a me sto Buco, onestamente, è sembrato una mezza puttanata.
Bella l’idea di partenza, efficace la metafora sociale, ma non è che queste 2 cose da sole bastino per un film di un’ora e mezza.
Difatti il regista cerca di ovviare alle fine delle idee dopo 10 minuti di film andandoci giù pesante con scene forti / splatter / sgradevoli che onestamente a me sono anche venute a noia e anzi cominciano a darmi fastidio per quanto ormai sono usate ad cazzum in qualunque pellicola horror.


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#193 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 06 aprile 2020 - 07:55

Vado controcorrente ma a me sto Buco, onestamente, è sembrato una mezza puttanata.
Bella l’idea di partenza, efficace la metafora sociale, ma non è che queste 2 cose da sole bastino per un film di un’ora e mezza.
Difatti il regista cerca di ovviare alle fine delle idee dopo 10 minuti di film andandoci giù pesante con scene forti / splatter / sgradevoli che onestamente a me sono anche venute a noia e anzi cominciano a darmi fastidio per quanto ormai sono usate ad cazzum in qualunque pellicola horror.

 

Visto ieri sera. L'idea è buona e alla fine non posso dire che il film mi sia dispiaciuto. Certo che se da un lato la prima mezz'ora è piuttosto intrigante, poi via via la faccenda prende una strada eccessivamente allegorica (e in parte didascalica), fino ad un finale non proprio azzeccassimo per me (e un filo confusionario).


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#194 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 06 aprile 2020 - 07:59

Avete notato che il protagonista è il nostro markmus?


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#195 bluetrain

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Inviato 06 aprile 2020 - 07:59

Avete notato che il protagonista è il nostro markmus?

 

Ahahah è vero


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#196 Tom

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Inviato 06 aprile 2020 - 08:07

 

Vado controcorrente ma a me sto Buco, onestamente, è sembrato una mezza puttanata.
Bella l’idea di partenza, efficace la metafora sociale, ma non è che queste 2 cose da sole bastino per un film di un’ora e mezza.
Difatti il regista cerca di ovviare alle fine delle idee dopo 10 minuti di film andandoci giù pesante con scene forti / splatter / sgradevoli che onestamente a me sono anche venute a noia e anzi cominciano a darmi fastidio per quanto ormai sono usate ad cazzum in qualunque pellicola horror.


Visto ieri sera. L'idea è buona e alla fine non posso dire il film che mi mi sia dispiaciuto. Certo che se da un lato la prima mezz'ora è piuttosto intrigante, poi via via la faccenda prende una strada eccessivamente allegorica (e in parte didascalica), fino ad un finale non proprio azzeccassimo per me (e un filo confusionario).

 


Ah ah ah, neanche ci fossimo messi d'accordo: visto anch'io ieri sera.
Sara' che mi aspettavo la sòla, come spesso accade con la roba spagnola (quel mezzo episodio della Casa di carta che ho provato a vedere... :facepalm:), ma a me non e' per nulla dispiaciuto, prendendolo per quello che e', un b-movie girato con due soldi. Depone a suo favore l'aver fatto caso solo ripensandoci che il set fosse praticamente un'unica stanza, quindi illusione ben riuscita ai miei occhi. Poi appunto e' solo un onesto film di genere, con personaggi, dialoghi e situazioni spesso tagliete con l'accetta. E un po' piu' di ironia non avrebbe guastato.


  • 0

#197 dick laurent

    ...

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Inviato 06 aprile 2020 - 08:20

 

 E un po' piu' di ironia non avrebbe guastato.

 

 

ma come, un'ora e mezza di

 


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#198 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 06 aprile 2020 - 08:27

 

Ah ah ah, neanche ci fossimo messi d'accordo: visto anch'io ieri sera.
Sara' che mi aspettavo la sòla, come spesso accade con la roba spagnola (quel mezzo episodio della Casa di carta che ho provato a vedere... :facepalm:)

 

 

questo non era male

 

locandina.jpg

 

casa di carta orrendo


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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#199 Tom

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Inviato 06 aprile 2020 - 09:24

ma come, un'ora e mezza di

 

asd comunque e' vero, tutta la situazione del film e' grottesca il suo. Riformulo meglio: un po' di autoironia non sarebbe guastata. Tipo la scena del vecchio che se magna fettine del protagonista secondo me sarebbe stata piu' efficace l'avessero resa in modo tragicomico, cosi' tutta drammatica e "realistica" mi e' sembrata un po' melodrammatica.

 

C'e' da dire che il pessimo doppiaggio italiano non aiuta, visto che ogni volta che parla il vecchio sembra di sentire il dottor Nowzaradan. Sempre di cibo e diete si parla, in fondo.
 

questo non era male

 

Anche qui mi spiego meglio: il cinema spagnolo insieme a quello francese e' il migliore in Europa da una ventina d'anni in qua, con una tendenza verso generi a me graditi come l'horror e il noir, conditi con meno spocchia da primi della classe dei mangiarane. Film belli e carini ne fanno. E' che, mi sembra, da noi fa notizia in genere la loro roba piu' retorica e "turistica".


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#200 Edgewalker

    The storm is upon us

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  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 06 aprile 2020 - 09:52

insomma questo buco soffre della classica sindrome da In Time.

 

Casa di Carta è Inside Man meets Paso Adelante.

 

 

Anche qui mi spiego meglio: il cinema spagnolo insieme a quello francese e' il migliore in Europa da una ventina d'anni in qua, con una tendenza verso generi a me graditi come l'horror e il noir, conditi con meno spocchia da primi della classe dei mangiarane. Film belli e carini ne fanno. E' che, mi sembra, da noi fa notizia in genere la loro roba piu' retorica e "turistica".

 

Che proponi per entrambe? Mi sa che quello che dici per la Spagna poi potrebbe valere anche per la Francia [a parte la New French Extremity e cose così], mi baso sui trailer dei film francesi che vedevo ai cinema che fanno proiezioni in lingua qui, o le commedie tremende o i pianti grechi d'autore [entrambe con gli stessi sottotesti poi].
 


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