Sergio Leone
#101
Inviato 01 maggio 2019 - 22:18
Est sans issue
#102
Inviato 02 maggio 2019 - 18:10
è anche il suo film più umanista, dove il suo tipico cinismo lascia lo spazio alla pietas. dei 3 personaggi tuco è , paradossalmente, quello più "profondo", vero ed umano. un brutto, sporco e cattivo che a leone piace un sacco. forse è il più umano, perché a differenza dei personaggi larger than life di eastwood e lee van cleef - freddi ed impeccabili cool motherfuckers (per dirla alla tarantino) dalla battuta pronta e la mano veloce - è un personaggio tragicomico a seconda delle situazioni, sbaglia, impreca, mangia, si lava, si rotola nella polvere, insomma fa tutto quello che facciamo noi e che non possono fare i pistoleri iconici come sentenza, il monco, joe o il colonnello mortimer
è anche il suo film più appassionante, questo sì davvero picaresco, segue una linea narrativa bella dritta e coerente dando sostanza ai momenti epici che ritornano anche dai film precedenti. la grandeur è da hollywood sul tevere : probabilmente resta ancora oggi il film italiano più spettacolare e ambizioso di sempre, con scene di massa da kolossal ed aspirazioni da autore
la durata non è da poco, insomma è meno sadico e violento degli altri due… però non è un caso se ancora oggi resta in tutto il mondo il film simbolo di leone. la trilogia del dollaro comunque resta un corpus notevole, con ogni episodio che sembra quasi nato per arricchire il successivo, ogni episodio con qualcosa di clamoroso che gli altri non hanno. difficile sceglierne uno in particolare in effetti
#103
Inviato 02 maggio 2019 - 22:21
Il fatto che contrariamente a molte opere dello stesso periodo la sua rappresentazione della violenza sia ancora attuale la dice lunga sulla sua capacità di spingersi sino al limite, cosa che ovviamente faceva inviperire i critici benpensanti dell'epoca, tanto più che i suoi film erano sempre dei successi clamorosi.
#104
Inviato 03 maggio 2019 - 11:24
#105
Inviato 03 maggio 2019 - 11:36
Come ha detto Eastwood il grande Sergio era uno che faceva tutto quello che gli passava per la testa senza porsi limiti morali o di buon gusto.
#106
Inviato 03 maggio 2019 - 12:20
Una scena che mi colpi' tantissimo la prima volta che le vidi e' quella in cui il Biondo aspetta dietro un angolo uno degli uomini di Sentenza e quasi fosse uno scherzo lo uccide a sangue freddo sparandogli a bruciapelo. Il "buono". Per contrasto la scena inizia con il Biondo che sta giocando con un gattino. Sono queste sfumature che secondo me rendono questi film ipnotici.
Per dire un altro micro-particolare che ho davvero colto solo ultimamente rivedendo per la milionesima volta (appunto) qualche scena di Per qualche dollaro in piu' facendo zapping: nel dialogo tra il Monco e Profeta, il vecchietto chiede al Monco di porgergli una vecchia pistola arrugginita e poi spazientito gliela leva di mano con un gesto brusco. A quel punto, per una frazione di secondo, si vede che Profeta e' quasi spaventato dal suo gesto, si interrompe e guarda di sottecchi il Monco chiedendosi se non si sia spinto troppo in la', per poi riprendere a ciarlare. Particolare che dura davvero mezzo secondo. In una scena praticamente comica Leone ha inserito un frammento di tensione quasi invisibile, perche' il Monco resta comunque un personaggio pericoloso.
#107
Inviato 03 maggio 2019 - 13:35
le avete viste le versioni della trilogia restaurate dalla Cineteca di Bologna? le stanno trasmettendo su sky, un lavoro sulla fotografia incredibile ... raramente ho visto fare di meglio
il laboratorio l'immagine ritrovata della cineteca sempre più solo al comando per quanto mi riguarda
la scena più crudele di tutte però resta questa
forse fin troppo crudele al punto da essere monca(ta?): l'efferato duplice omicidio di madre e figlio avviene fuori scena (ci sta ovviamente e a tarantino fischiano le orecchie), però poi scompaiono anche i cadaveri; la scena è tutta girata in quello scantinato e di madre e figlio non si ha immediatamente più traccia
#108
Inviato 03 maggio 2019 - 14:49
che poi come dice theman, leone è uno che non ha mai avuto paura di spingersi oltre, quindi escludo che fosse una forma di autocensura. ricordiamo appunto l'introduzione di sentenza ne il buono, il brutto e il cattivo; il massacro della famiglia irlandese in c'era una volta il west, tutto on screen. e poi gli stupri di c'era una volta in america, scene durissime da visionare ancora oggi
#109
Inviato 03 maggio 2019 - 15:06
Colgo un non so che di thriller in questa scena... influenza del giovane Dario Argento (uno tra gli autori del soggetto)?
#110
Inviato 03 maggio 2019 - 15:45
anche in questa scena, iconica, straordinaria, riguardandola per l'ennesima volta colgo il sottile cinismo dell'autore. i pistoleri che compaiono sulla scena come figure mitiche, enormi. avanzano nella polvere verso il bambino, con la musica che sembra sospingerli come il vento che solleva i loro spolverini. sono rappresentati in un alone mitico, esattamente come potrebbe immaginarseli un bambino (dell'epoca ovviamente o dell'epoca di leone) che vede nei cowboys degli eroi della fantasia e del grande schermo. poi la telecamera si muove a rivelare il volto sorridente di henry fonda. una visione rassicurante: l'eroe di mille pellicole
e poi si torna alla realtà. alla realtà brutale dei western di leone
"ora che hai fatto il mio nome?"
l'eroe di mille pellicole e di mille fantasie ti punta una pistola contro e fa fuoco
ENORME
un gigante leone
p.s: ti faccio un appunto pignolo… doppiato in inglese nu se pò guardà
#111
Inviato 03 maggio 2019 - 16:18
Ogni scena del cinema di Leone è letteralmente una rivelazione.
#112
Inviato 03 maggio 2019 - 16:39
pensiamo al cliché fondante e per eccellenza del mito western: il duello. c'è un prima e un dopo leone per quanto riguarda i duelli e le sparatorie western. il modo in cui ha stravolto questi stilemi attraverso la dilatazione temporale, l'uso della musica, il montaggio, le inquadrature (c'è qualcuno oggi che non metterebbe un close up in un duello?)
potrebbe essere quasi definito uno dei primi postmoderni. anche per questo sono tutt'ora di una modernità disarmante i suoi film, come poco altro dell'epoca
questo elemento mitico, onirico come dici tu (vista anche l'importanza del ricordo, della memoria e del passato nei suoi film). e poi lo schiaffone che ti riporta alla realtà più brutale. una dicotomia felicissima dal punto di vista visivo ed emotivo
#113
Inviato 03 maggio 2019 - 16:51
Comunque tutto nasce da Kurosawa, eh: atmosfere, taglio delle inquadrature, ironia nera, la rapidita' delle scene d'azione, persino qualcosa nelle musiche di Morricone, e' tutto modulato e riformulato dal film giapponese.
Anche la questione della violenza: "Per un pugno di dollari" era violento come western, ma in realta e' molto meno violento de "La sfida del samurai", dove abbondano sangue e arti mozzati. Per dire, nel film di Leone quando Eatswood arriva in paese gli viene incontro un cadavere legato a un cavallo, nel film di Kurosawa Mifune incontra un cane con una mano tagliata in bocca.
#114
Inviato 03 maggio 2019 - 16:53
È praticamente impossibile ricreare in vitro i riferimenti e le differenti influenze che danno linfa al cinema di Leone, infatti ci hanno provato in tanti (quasi tutti) ma nessuno c'è mai riuscito veramente.
#115
Inviato 03 maggio 2019 - 17:21
#116
Inviato 03 maggio 2019 - 17:39
#117
Inviato 03 maggio 2019 - 17:52
E anche la scelta degli attori (anche se Clint Eastwood avrebbe potuto/dovuto essere Harmonica e Charles Bronson potuto/dovuto Joe/Il Monco).
#118
Inviato 03 maggio 2019 - 18:15
#119
Inviato 23 marzo 2020 - 15:49
#120
Inviato 24 marzo 2020 - 10:10
Hanno messo pure quello con Morricone, molto interessante anche se farà storcere molto il naso agli amanti del pop/rock.
Poi c'è quello su Nino Baragli che ho interrotto a metà, non è un buon oratore a mio avviso e ogni domanda che gli facevano era una risposta deludente.
Poi ieri quello con Pontecorvo, breve solo 40 minuti, che ancora devo vedere, ma non ho mai visto un film di Pontecorvo
#121
Inviato 24 marzo 2020 - 10:21
Neanche Leone e' un grande oratore, bisogna dire. Poi qui mi sembra fosse gia' messo malino fisicamente.
Ovvio che gli attori in questo genere di cose hanno tre marce in piu'.
#122
Inviato 24 marzo 2020 - 10:59
Il migliore al momento Mastroianni, Leone m'è piaciuto il problema era solo il tono e il ritmo soporifero.
#123
Inviato 24 marzo 2020 - 19:39
Avete riconosciuto qualcuno degli studenti? C'è uno moro coi capelli ricci, che secondo me è diventato un attore noto, ma non mi viene proprio in mente il nome.
#124
Inviato 24 marzo 2020 - 19:41
Sara' Enrico Lo Verso, c'era anche nel video di Mastroianni.
#125
Inviato 24 marzo 2020 - 19:44
Lui! Bravo, grazie.
#126
Inviato 24 marzo 2020 - 20:38
Tom per i film è molto più comodo di google
#127
Inviato 07 luglio 2020 - 13:19
Lo so, stracitato fino all'inverosimile, anche troppo (anche e principalmente per la straordinaria composizione di Morricone). Ma come non rimanere colpiti da così tanta epicità?
#128
Inviato 07 luglio 2020 - 13:26
Scena tecnicamente difficilissima da fare tra l'altro, Leone da questo punto di vista era un fenomeno assoluto, anche molti suoi detrattori (Vincenzoni, Donati) ammettevano che con la macchina da presa tra le mani era in grado di fare cose fuori dal comune.
#129
Inviato 07 luglio 2020 - 21:39
Per Un Pugno Di Dollari 7.5
Per Qualche Dollaro In Più 8.5
Il Buono Il Brutto Il Cattivo 9
C'era Una Volta Il West 9
Giù La Testa 7.5
C'era Una Volta In America 10
Dovendo mettermi anch'io a dare qualche voto...
Per un pugno di dollari 7.5 -> buon remake del film di Kurosawa, grezzo ma già di scorge la mano del regista.
Per qualche dollaro in più 8.5 -> grandissimo film, con il migliore cattivo dei western leoniani (Indio).
Il Buono, il Brutto, il Cattivo 9 -> il salto di qualità, musiche di Morricone STRAORDINARIE (pleonastico dirlo, ma Ecstasy of Gold mi commuove tutte le volte).
C'era una volta il West 9.5 -> non prende il massimo solo perché Leone ha fatto UOATIA, ma poco importa. Il cast parla da sé, così come la costruzione delle scene e la dilatazione temporale.
Giù la Testa 8.5 -> un film sottovalutato, amaro e carico di umanità. Seppure venga considerato il fratellino "minore" della trilogia del tempo, è un piccolo gioiello.
C'era una volta in America 10 -> capolavoro assoluto del cinema mondiale, sospeso nel tempo e tra i fumi d'oppio.
L'ultimo film di Leone è l'unico a cui sento di poter dare 10 per l'ambizione prefissata e il risultato ottenuto. C'era una volta il West, in ogni caso, rimane il film a cui sono maggiormente legato, seguito probabilmente da Giù la Testa (visto quando ero ancora piccolino, mi è rimasto nel cuore).
#130
Inviato 07 luglio 2020 - 22:13
#131
Inviato 07 luglio 2020 - 22:21
Per quanto reputi Leone un grandissimo, una filmografia quasi interamente da 10 mi sembra un filino troppo di parte e poco obiettiva.
L'unico film "perfetto" è Once upon a time in America, ecco lì c'è poco da obiettare a mio avviso.
#132
Inviato 08 luglio 2020 - 07:22
Il buono il brutto il cattivo non è un film da 10?
Allora vorrei conoscere quali sono i capolavori superiori a questo film....
#133
Inviato 08 luglio 2020 - 08:19
Se Giù la Testa viene valutato da 7 (cosa a mio avviso inconcepibile, ma vabbè), chiaramente non può andare a inficiare sul valore dell'opera.
#134
Inviato 08 luglio 2020 - 08:24
Ma no, fotte sega de voti, però non vedo un gran scarto qualitativo tra i film di Leone, per me IBIBIC è più o meno ai livelli di C'era una volta in America, probabilmente ha solo il difetto di essere pure fottutamente divertente.
#135
Inviato 08 luglio 2020 - 10:08
un bel - per IBIBIC
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#136
Inviato 08 luglio 2020 - 10:21
Son di fretta, ha fatto schifo anche a me mentro lo scrivevo.
#137
Inviato 08 luglio 2020 - 13:16
Ma no, fotte sega de voti, però non vedo un gran scarto qualitativo tra i film di Leone, per me IBIBIC è più o meno ai livelli di C'era una volta in America, probabilmente ha solo il difetto di essere pure fottutamente divertente.
Chiaramente è una questione di gusti, comunque sotto il profilo del puro divertimento Il Buono, il Brutto e il Cattivo è decisamente un film più divertente di C'era una volta in America (o anche del successivo C'era una volta il West).
Comunque, giusto per citare un po' la sua produzione: si percepisce bene che Per un pugno di dollari non valga quanto i successivi western, viste le scarse risorse usate e il "riciclo" della storia di Kurosawa. Già con Per qualche dollaro in più c'è un salto qualitativo mica male, poi sublimato nel capolavoro finale della trilogia.
P.s: riflettendoci meglio, non posso non dare anche al Buono, Brutto e Cattivo lo stesso voto di C'era una volta il West, non sarebbe giusto... 9,5 per entrambi.
#138
Inviato 08 luglio 2020 - 14:23
POPOLARE
Una cosina linguistichina su Il Buono, Il Brutto e il Cattivo, che in inglese come è noto si chiama The Good, the Bad and the Ugly. Ora, a parte l'ordine diverso (che immagino sia stato cambiato per rendere uguale la metrica), c'è un'altra differenza di cui non mi ero mai accorto prima di stamattina, e di cui onestamente non ho idea se lo sapessero neanche quelli che l'hanno fatto.
1) In italiano i tre aggettivi+articolo "il buono, il brutto e il cattivo" ha una lettura "sostantivata" degli aggettivi, ovvero, questi si riferiscono a degli individui specifici: "l'individuo buono, l'individuo brutto, e l'individuo cattivo" (i personaggi del film, mi pare lecito assumere).
2) In inglese, i tre aggettivi+articolo "the good, the bad and the ugly" NON hanno una lettura sostantivata, o anzi, sì, ma solo "generica", ovvero non possono riferirsi a degli individui specifici, ma a dei "tipi"; l'unica parafrasi possibile in inglese non è "the good one, the bad one and the ugly one", ma una roba alla "those who are good, those who are bad, and those who are ugly", che in italiano verrebbe resa al plurale ("i buoni, i brutti e i cattivi"). Un'altra possibilità in inglese con lettura generica è quella che noi renderemmo con dei sostantivi, ovvero "la bontà, la cattiveria, e la bruttezza", che comunque è molto diversa dall'interpretazione del titolo italiano, che invece si riferisce proprio a delle persone.
Chiedete a qualsiasi madrelingua inglese, americano inglese australiano che sia, e vi assicuro che l'unico modo in cui avrà mai capito il titolo di questo film è quello in (2), e non il nostro in (1). Ora, la domanda è: quando hanno fatto sto film, se ne sono accorti? Hanno semplicemente tradotto da lingua X a lingua Y (non so quale sia l'originale) senza pensare al fatto che la lettura fosse diversa? Magari chi l'ha tradotto in inglese non conosceva bene l'italiano e non si era reso conto del senso diverso, o viceversa? A sto punto non so se lo sapremo mai, ma mi faceva piacere farvelo sapere and
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#139
Inviato 08 luglio 2020 - 14:57
Notevole
" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare
da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?
Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "
#140
Inviato 08 luglio 2020 - 15:30
Una cosina linguistichina su Il Buono, Il Brutto e il Cattivo, che in inglese come è noto si chiama The Good, the Bad and the Ugly. Ora, a parte l'ordine diverso (che immagino sia stato cambiato per rendere uguale la metrica), c'è un'altra differenza di cui non mi ero mai accorto prima di stamattina, e di cui onestamente non ho idea se lo sapessero neanche quelli che l'hanno fatto.
1) In italiano i tre aggettivi+articolo "il buono, il brutto e il cattivo" ha una lettura "sostantivata" degli aggettivi, ovvero, questi si riferiscono a degli individui specifici: "l'individuo buono, l'individuo brutto, e l'individuo cattivo" (i personaggi del film, mi pare lecito assumere).
2) In inglese, i tre aggettivi+articolo "the good, the bad and the ugly" NON hanno una lettura sostantivata, o anzi, sì, ma solo "generica", ovvero non possono riferirsi a degli individui specifici, ma a dei "tipi"; l'unica parafrasi possibile in inglese non è "the good one, the bad one and the ugly one", ma una roba alla "those who are good, those who are bad, and those who are ugly", che in italiano verrebbe resa al plurale ("i buoni, i brutti e i cattivi"). Un'altra possibilità in inglese con lettura generica è quella che noi renderemmo con dei sostantivi, ovvero "la bontà, la cattiveria, e la bruttezza", che comunque è molto diversa dall'interpretazione del titolo italiano, che invece si riferisce proprio a delle persone.
Chiedete a qualsiasi madrelingua inglese, americano inglese australiano che sia, e vi assicuro che l'unico modo in cui avrà mai capito il titolo di questo film è quello in (2), e non il nostro in (1). Ora, la domanda è: quando hanno fatto sto film, se ne sono accorti? Hanno semplicemente tradotto da lingua X a lingua Y (non so quale sia l'originale) senza pensare al fatto che la lettura fosse diversa? Magari chi l'ha tradotto in inglese non conosceva bene l'italiano e non si era reso conto del senso diverso, o viceversa? A sto punto non so se lo sapremo mai, ma mi faceva piacere farvelo sapere and
Proprio oggi leggevo un sito in inglese sul film e, parlando del titolo, citava proprio questo (o meglio, lo citava 'al contrario', avvertendo i suoi lettori che il titolo italiano si riferisce ai tre protagonisti).
#141
Inviato 08 luglio 2020 - 16:09
Capisco quelli che non lo hanno visto, ma per tutti quelli che il film l'hanno visto, di qualsiasi cultura e lingua, la vedo dura non cogliere il concetto...
In effetti sotto i video di youtube tratti dal film gli americani si riferiscono al "the bad guy" o al "the good guy".
Scopro per altro ora che gli anglofoni si perdono uno dei nomi piu' fighi di sempre, visto che il soprannome del personaggio di Lee Van Cleef nella loro versione non e' il badassissimo Sentenza ma un piu' innocuo Angel Eyes.
#142
Inviato 08 luglio 2020 - 16:13
Capisco quelli che non lo hanno visto, ma per tutti quelli che il film l'hanno visto, di qualsiasi cultura e lingua, la vedo dura non cogliere il concetto...
Ho verificato con un paio di amici americani: avendo visto il film anche loro colgono il concetto (ovvero che i tre aggettivi si riferiscono a questi tre individui specifici), ma erano tutti d'accordo che senza conoscere il film o almeno averne visto la locandina l'unica interpretazione possibile del titolo è quella generica ("i buoni, i brutti e i cattivi")
(uno mi ha proprio specificato una roba tipo: pur avendo visto il film e capendo a cosa/chi si riferiscano i tre aggettivi, l'unico modo in cui riesco a leggere il titolo è quello generico/"epico", insomma, pur conoscendo la cosa la lettura "individuale" in inglese proprio non c'è. In poche parole: in inglese "the good" non può significare "the good guy" manco forzandolo, anche se volendo ci si può arrivare "di lato", ovvero intuendo la connessione coi tre individui nonostante il titolo rimanga generico)
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#143
Inviato 08 luglio 2020 - 16:50
#144
Inviato 08 luglio 2020 - 17:23
Anche la versione internazionale di Giù la Testa (o meglio, una delle due) ha una traduzione mica male...
Che comunque, da quanto ho capito, è una traduzione abbastanza fedele dell'originale e significa: "Abbassati, coglione!".
In Francia è uscita quella con il titolo più fedele all'originale, anzi quella con il titolo che avrebbe dovuto essere tale:
P.s: mica male leggere nella locandina che il personaggio di Coburn è Sean.
#145
Inviato 08 luglio 2020 - 17:57
Una cosina linguistichina su Il Buono, Il Brutto e il Cattivo, che in inglese come è noto si chiama The Good, the Bad and the Ugly. Ora, a parte l'ordine diverso (che immagino sia stato cambiato per rendere uguale la metrica), c'è un'altra differenza di cui non mi ero mai accorto prima di stamattina, e di cui onestamente non ho idea se lo sapessero neanche quelli che l'hanno fatto.
1) In italiano i tre aggettivi+articolo "il buono, il brutto e il cattivo" ha una lettura "sostantivata" degli aggettivi, ovvero, questi si riferiscono a degli individui specifici: "l'individuo buono, l'individuo brutto, e l'individuo cattivo" (i personaggi del film, mi pare lecito assumere).
2) In inglese, i tre aggettivi+articolo "the good, the bad and the ugly" NON hanno una lettura sostantivata, o anzi, sì, ma solo "generica", ovvero non possono riferirsi a degli individui specifici, ma a dei "tipi"; l'unica parafrasi possibile in inglese non è "the good one, the bad one and the ugly one", ma una roba alla "those who are good, those who are bad, and those who are ugly", che in italiano verrebbe resa al plurale ("i buoni, i brutti e i cattivi"). Un'altra possibilità in inglese con lettura generica è quella che noi renderemmo con dei sostantivi, ovvero "la bontà, la cattiveria, e la bruttezza", che comunque è molto diversa dall'interpretazione del titolo italiano, che invece si riferisce proprio a delle persone.
Chiedete a qualsiasi madrelingua inglese, americano inglese australiano che sia, e vi assicuro che l'unico modo in cui avrà mai capito il titolo di questo film è quello in (2), e non il nostro in (1). Ora, la domanda è: quando hanno fatto sto film, se ne sono accorti? Hanno semplicemente tradotto da lingua X a lingua Y (non so quale sia l'originale) senza pensare al fatto che la lettura fosse diversa? Magari chi l'ha tradotto in inglese non conosceva bene l'italiano e non si era reso conto del senso diverso, o viceversa? A sto punto non so se lo sapremo mai, ma mi faceva piacere farvelo sapere and
Se appassiona il tema, consiglio
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#146
Inviato 08 luglio 2020 - 18:17
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#147
Inviato 08 luglio 2020 - 19:33
Vabbe' allora se appassiona gli altri.
#148
Inviato 09 luglio 2020 - 14:18
Stavo cercando qualche intervista in cui veniva chiesto se Leone aveva mai detto quali erano i suoi (inteso realizzati da lui) film preferiti.
Credo che C'era una volta in America sia quello a cui è più legato, sarebbe interessante anche sapere cosa ne pensare dei suoi vari western e post western.
#149
Inviato 09 luglio 2020 - 14:30
Beh, piu' o meno si sa: i suoi preferiti erano i due "C'era una volta...", con una predilezione per "...in America" che tanto gli era costato in fatica e dedizione (e probabilmente contribui' alla sua morte prematura). "Giu la testa" lo considerava un film imperfetto, che non avrebbe neanche voluto girare, ma che gli era uscito come una cosa molto personale. La trilogia del dollaro gli piaceva scalando dal terzo al primo. "Il colosso di Rodi" neanche lo predeva considerazione come un film suo.
#150
Inviato 09 luglio 2020 - 14:38
Parlava bene anche delle parti che aveva girato lui di Il mio nome è Nessuno, mentre smerdava senza tanti problemi il lavoro del povero Tonino Valerii, che si rifece poi (poco elegantemente a dire il vero) alla morte di Leone.
Il buon Sergio non era certo affetto dalla sindrome della falsa modestia comunque
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