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Le "perle" della critica.


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236 replies to this topic

#51 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 06 settembre 2007 - 07:05

il modo di argomentare di Ghezzi a me non è mai piaciuto; non perchè credo che sia in ignorante o una specie di handicappato ma, semplicemente, perchè ha un modo di analizzare il cinema che, secondo me, con il cinema non ha niente a che vedere. a volte mi ha dato l'impressione di uno di quei medici pazzi che s'avventano sui pazienti ridendo a squarciagola e roteando il bisturi in aria in attesa di sezionarli... e se le sue "libere associazioni", che una volta potevano apparire anche originali, oggi non dicono più nulla, anzi spesso sviano lo spettatore dal film stesso.
però, come scrissi un po' di tempo fa (Ghezzi è un personaggio che ogni tanto ritorna nel forum) di Ghezzi lessi una biografia di Kubrick che, per molti versi, è stata per me illuminante per comprendere appieno il grande cineasta americano. devo ammettere che in molti passaggi, soprattutto quelli riguardanti 2001 e Shining, la sua "critica" è stata davvero poderosa, oserei dire quasi geniale.
capisco che il personaggio risulti fortemente antipatico (il suo ego smisurato è insopportabile) e che molti si tengano lontano da lui come dalla peste ma, in fondo, nel panorama della proposta cinematografica in tv dobbiamo riconoscergli il merito di aver portato in tv film che, se fosse stato per i vari direttori di rete pubblici o privati, non sarebbero passai in nessuno orario, nemmeno sotto tortura. in fondo, nell'era del videoregistratore non aveva molta importanza che i film fossero trasmessi all'1 o alle 4 di notte.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#52 sheikyerbouti

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Inviato 06 settembre 2007 - 08:03


L'errore è aspettarsi una risposta quando si da dell'incompetente a qualcuno che parla un linguaggio che non riusciamo a capire.

dire che è saccente non equivale a dire che è incompetente; anche il più scadente dizionario di italiano te lo confermerà.

Ma come critico, opinionista, relatore, chiacchierone da bar o comunque lo vogliate definire, è un perfetto incapace.

si sbrodola addosso una pletora di cazzate senza senso. Tutto qui.

Non credo che qui si intendesse dire che è saccente. E non ci vuole il dizionario per confermartelo.

dire che è incapace di comunicare non equivale ad affermare che è ignorante; molti eruditi non hanno il dono della comunicazione.

forse, se ti togliessi quella supposta dall'occhio ci arriveresti... ;)
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#53 {`tmtd`}

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Inviato 06 settembre 2007 - 08:03

Ho letto alcuni suoi scritti (libri, articoli, opuscoli, interviste, etc.), ho ascoltato le sue introduzioni alle pellicole trasmesse su Rai Tre, l'ho sentito parlare dal vivo diverse volte: il mio giudizio versa sul ritenerlo un autistico e, in definitiva, un individuo incapace di esprimersi compiutamente tenuto in scacco da un ego sovradimensionato. Secondo me ha grossi problemi, insomma. Detto questo, gli riconosco il merito di aver forzato i clichè della televisione italiana (benchè ad orari inutili o settari - ma questo non credo dipenda da lui). Ma come critico, opinionista, relatore, chiacchierone da bar o comunque lo vogliate definire, è un perfetto incapace. Non si sa esprimere e questo, se permetti, è piuttosto grave da parte di uno che ha la presunzione di diffondere idee e concetti.


da quello che scrivi sinceramente capisco soltanto una grande antipatia e non un'analisi vera e propria. a me non piace discernere chi capisce e chi non capisce (infatti pickpocket è stato molto spiacevole); a me interessa soltanto evidenziare l'importanza delle sue introduzioni. le critiche anteposte alle pellicole presentate, sono spesso illuminanti e mi fanno cogliere certi aspetti di un film che per conto mio non avrei nemmeno immaginato nei sogni. poi, se vogliamo andare sull'aspetto della forma, cioè come le dice certe cose; allora posso essere parzialmente d'accordo con te, visto che il suo linguaggio spesso si ingarbuglia inutilmente e potrebbe benissimo non farlo. però, lui sa cosa dice, e lo fa con onestà e amore per il cinema.

capisco che il personaggio risulti fortemente antipatico (il suo ego smisurato è insopportabile) e che molti si tengano lontano da lui come dalla peste ma, in fondo, nel panorama della proposta cinematografica in tv dobbiamo riconoscergli il merito di aver portato in tv film che, se fosse stato per i vari direttori di rete pubblici o privati, non sarebbero passai in nessuno orario, nemmeno sotto tortura. in fondo, nell'era del videoregistratore non aveva molta importanza che i film fossero trasmessi all'1 o alle 4 di notte.


questo credo che nessuno possa metterlo in dubbio..
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#54 Disposable Hero

    Classic Rocker

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Inviato 06 settembre 2007 - 08:52

Personalmente non ho mai avuto più di tanto un critico di riferimento, ma tendo ad evitare quelli che trasformano la critica cinematografica in Rate Your Movie con palline e stelline che non valgono un cippa.
Non ho mai visto Ghezzi usare questi metodi svilenti ed avvilenti e questo va a suo favore. Se ci aggiungiamo che Ghezzi ha concesso a tutti di vedere film praticamente introvabili, i punti a suo favore non sono pochi.
Peccato che il suo fuorisincrono snervante ed inascoltabile non sia perfettamente appropriato al suo ruolo di divulgatore. Chi fa critica non deve fare arte né ci deve provare. La critica dev'essere chiara altrimenti non ha valore. Io sono profondamente contrario a chi scrive o parla in maniera volutamente intricata (e basta usare "arzigogolata", ché fa schifo come parola e non fa neanche più saputello!!!).

Poi, se la motivazione di tale labirinto di pensieri e concetti è semplicemente la voglia di un prodotto per "intellettuali", e quindi settario, o se sia dovuto semplicemente all'ego e quindi pura arte masturbatoria, non saprei dirlo. Nel primo caso è ridicolo; nel secondo, da compatire.

Per dirla in altre parole:

Ghezzi Enrico

Humor: °
Cultura cinematografica: °°°°
Chiarezza espressiva: °
Consapevolezza di cos'è un critico: -
Divulgazione di pellicole rare: °°°°°



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#55 Guest_Mattia_*

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Inviato 06 settembre 2007 - 08:59

da quello che scrivi sinceramente capisco soltanto una grande antipatia e non un'analisi vera e propria. a me non piace discernere chi capisce e chi non capisce (infatti pickpocket è stato molto spiacevole); a me interessa soltanto evidenziare l'importanza delle sue introduzioni. le critiche anteposte alle pellicole presentate, sono spesso illuminanti e mi fanno cogliere certi aspetti di un film che per conto mio non avrei nemmeno immaginato nei sogni. poi, se vogliamo andare sull'aspetto della forma, cioè come le dice certe cose; allora posso essere parzialmente d'accordo con te, visto che il suo linguaggio spesso si ingarbuglia inutilmente e potrebbe benissimo non farlo. però, lui sa cosa dice, e lo fa con onestà e amore per il cinema.


Al contrario di quanto possa apparire, per Ghezzi non nutro antipatia. Come ha sostenuto lo Sceicco, ho voluto sottolineare l'incapacità comunicativa di un personaggio che, troppo spesso, anzichè fugare dubbi o compiere analisi filologiche, complica la vita a chi lo segue confondendogli le idee (atteggiamento non estraneo ad un'importante fetta della critica nostrana, specie in campo cinematografico). Potrei commentare sue citazioni ma, per fare ciò, mi occorrerebbe parecchio tempo e avrei comunque la sensazione di produrmi in una noiosa disamina oltre che di non aver certo scoperta l'acqua calda.
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#56 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 06 settembre 2007 - 12:39



L'errore è aspettarsi una risposta quando si da dell'incompetente a qualcuno che parla un linguaggio che non riusciamo a capire.

dire che è saccente non equivale a dire che è incompetente; anche il più scadente dizionario di italiano te lo confermerà.

Ma come critico, opinionista, relatore, chiacchierone da bar o comunque lo vogliate definire, è un perfetto incapace.

si sbrodola addosso una pletora di cazzate senza senso. Tutto qui.

Non credo che qui si intendesse dire che è saccente. E non ci vuole il dizionario per confermartelo.

dire che è incapace di comunicare non equivale ad affermare che è ignorante; molti eruditi non hanno il dono della comunicazione.

forse, se ti togliessi quella supposta dall'occhio ci arriveresti... ;)


Premettendo che non c'è bisogno assolutamente di chiudere con cose così inopportune quali supposte e roba del genere, io credo davvero che qui si vada fuori dalla realtà.

Se uno dice "una pletora di cazzate senza senso" è uno che non si sa esprimere? E' una dimensione parallela quella in cui la locuzione "cazzata senza senso" è un giudizio di sostanza e non di forma? O è la nostra dimensione questa? Io sarò pure spiacevole ma non mi sembra proprio di essere stato il primo ad assumere questo tipo di toni.
Per quanto riguarda tmtd, a te non piacerà discernere chi capisce e chi non capisce, ma ti renderai ben conto che se così tante persone comprendono sia il suo linguaggio, sia il suo messaggio ( e fra queste, mi par di capire, ci sei anche tu) e poi invece c'è qualcun altro che non li capisce, qualcuno dei due sta sbagliando? Ti trovi?
Ora io non facevo altro che invitare Mattia a constatare questo dato, e a trarne le dovute conseguenze. Tutto qui.
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#57 {`tmtd`}

    Enciclopedista

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Inviato 06 settembre 2007 - 12:50

Se uno dice "una pletora di cazzate senza senso" è uno che non si sa esprimere? E' una dimensione parallela quella in cui la locuzione "cazzata senza senso" è un giudizio di sostanza e non di forma? O è la nostra dimensione questa? Io sarò pure spiacevole ma non mi sembra proprio di essere stato il primo ad assumere questo tipo di toni.


io credo che sia un discorso di forma e non di contenuto, come ho sottolineato poc'anzi.

Per quanto riguarda tmtd, a te non piacerà discernere chi capisce e chi non capisce, ma ti renderai ben conto che se così tante persone comprendono sia il suo linguaggio, sia il suo messaggio ( e fra queste, mi par di capire, ci sei anche tu) e poi invece c'è qualcun altro che non li capisce, qualcuno dei due sta sbagliando? Ti trovi?


beh, non so se è proprio il caso di interpretare come "sbaglio" chi non riesce (o non vuole) capire il messaggio, e di conseguenza interpretare il suo linguaggio. d'altronde uno può apprezzare i film che propone anche senza capire le sue introduzioni, conosco qualche amico che le salta a piè pari. ciò che volevo sottolineare è l'importanza, anche se marginale, delle sue parole.
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#58 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 06 settembre 2007 - 12:53

perchè ha un modo di analizzare il cinema che, secondo me, con il cinema non ha niente a che vedere.


La prima frase illuminante di questa discussione. Il discorso è esattamente questo per me. Ghezzi si è sempre posto nei confronti della critica cinematografica, come Borges verso quella letteraria. L'idea è quella di una critica artistica, che si muova per associazioni (il suo Blob è Ejzenstein allo stato puro) e segua un percorso da stream of consciousness, in cui tutto il cinema sembra vivere nello stesso istante e nuovi infiniti fil rouge ne sbalzano fuori. E' una critica che segue l'istinto, un istinto fatto di enorme cultura dello sguardo e dei segni, più che di conoscenza storica. E' necessario, come se si vedesse un film o si leggesse un libro (ripeto Borges, che secondo me è proprio azzeccato), abbandonarsi alle sue parole, entrare in quella condizione estatica in cui le identità e i visi delle cose muoiono lasciandoci le loro infinite facce. Non è un caso che anche a livello realizzativo i suoi programmi colliminino con le questo tipo di intenzioni criticoartistiche. A me è capitato e capita tutt'ora di non capire certe cose, ma allo stesso tempo, con l'andare del mio percorso nel cinema, mi rendo conto di comprenderlo sempre di più. Perchè chiaramente chi procede per suggestioni e non per affermazioni, per induzione e non per deduzione, necessita un ascoltatore non solo preparato ma pronto a questo tipo di spostamento fra i segni. Comunque se andate che sò su siti internet come effettonotte troverete articoli davvero competenti ma davvero complicati (consiglio quello su Fellini e Zavattini), scritti con un approccio davvero alto all'arte e alla sua analisi. Consiglio a tutti.
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#59 Guest_Mattia_*

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Inviato 06 settembre 2007 - 12:57

Se uno dice "una pletora di cazzate senza senso" è uno che non si sa esprimere? E' una dimensione parallela quella in cui la locuzione "cazzata senza senso" è un giudizio di sostanza e non di forma? O è la nostra dimensione questa? Io sarò pure spiacevole ma non mi sembra proprio di essere stato il primo ad assumere questo tipo di toni.
Per quanto riguarda tmtd, a te non piacerà discernere chi capisce e chi non capisce, ma ti renderai ben conto che se così tante persone comprendono sia il suo linguaggio, sia il suo messaggio ( e fra queste, mi par di capire, ci sei anche tu) e poi invece c'è qualcun altro che non li capisce, qualcuno dei due sta sbagliando? Ti trovi?
Ora io non facevo altro che invitare Mattia a constatare questo dato, e a trarne le dovute conseguenze. Tutto qui.


Scusa, Pickpocket, ma perchè uno dei due dovrebbe necessariamente sbagliare? Ora non voglio perdermi in inutili relativismi, ma ti sembra tanto strano che per me Ghezzi non si sappia esprimere e che spesso pronunci cazzate senza senso? Io, ad esempio, non considero assurda la tua posizione. Ma, soprattutto, ti sembra sensato individuare il mio torto nel fatto che tante persone comprendano il suo linguaggio e il suo messaggio (fortunato tu, peraltro! Io non ne ho ancora conosciute, nemmeno in questa discussione in cui persino gli estimatori di Ghezzi ammettono di non comprendere sempre ciò che dice)? Stiamo scherzando, per caso? Ora inizio a comprendere l'auto-definizione che campeggia sotto il tuo avatar (altrochè Moretti!)...


perchè ha un modo di analizzare il cinema che, secondo me, con il cinema non ha niente a che vedere.


La prima frase illuminante di questa discussione. Il discorso è esattamente questo per me. Ghezzi si è sempre posto nei confronti della critica cinematografica, come Borges verso quella letteraria. L'idea è quella di una critica artistica, che si muova per associazioni (il suo Blob è Ejzenstein allo stato puro) e segua un percorso da stream of consciousness, in cui tutto il cinema sembra vivere nello stesso istante e nuovi infiniti fil rouge ne sbalzano fuori. E' una critica che segue l'istinto, un istinto fatto di enorme cultura dello sguardo e dei segni, più che di conoscenza storica. E' necessario, come se si vedesse un film o si leggesse un libro (ripeto Borges, che secondo me è proprio azzeccato), abbandonarsi alle sue parole, entrare in quella condizione estatica in cui le identità e i visi delle cose muoiono lasciandoci le loro infinite facce. Non è un caso che anche a livello realizzativo i suoi programmi colliminino con le questo tipo di intenzioni criticoartistiche. A me è capitato e capita tutt'ora di non capire certe cose, ma allo stesso tempo, con l'andare del mio percorso nel cinema, mi rendo conto di comprenderlo sempre di più. Perchè chiaramente chi procede per suggestioni e non per affermazioni, per induzione e non per deduzione, necessita un ascoltatore non solo preparato ma pronto a questo tipo di spostamento fra i segni. Comunque se andate che sò su siti internet come effettonotte troverete articoli davvero competenti ma davvero complicati (consiglio quello su Fellini e Zavattini), scritti con un approccio davvero alto all'arte e alla sua analisi. Consiglio a tutti.


Oh! Finalmente un bell'intervento! Ci voleva tanto?

Seguirò il tuo consiglio. Ti saprò dire...
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#60 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:04

Ora non voglio perdermi in inutili relativismi


e fai bene... lo sai che è peccato mortale? e che poi ti vengono le occhiaie?
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asd asd asd asd asd asd asd asd asd
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#61 Haggard

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:09

Comunque se andate che sò su siti internet come effettonotte troverete articoli davvero competenti ma davvero complicati (consiglio quello su Fellini e Zavattini), scritti con un approccio davvero alto all'arte e alla sua analisi. Consiglio a tutti.


Perdonami, Pickpocket, in alcuni punti sono anche d'accordo con te (sul fatto che Ghezzi proceda per allusioni, simboli, libera associazione e che così facendo cerchi di elaborare una "critica artistica" che spesso ma non sempre riesce a essere molto utile fornendo ottime chiavi d'interpretazione per i film), ma non credi di avere citato come esempio un articolo assolutamente cervellottico? Sto provando a leggere quell'articolo, ma di fronte a roba del genere non ce la faccio senza ridere:

"Il terreno comune ai due itinerari potrebbe esser rintracciato nella crisi della figura tradizionale dell'autore, nell'insofferenza radicale verso una soggettività idonea a piegare, definire e configurare secondo unilaterali e assolutistiche istanze di attribuzione di significato, il mondo nella relativa concretezza e indefinitezza, il profilmico, l'alterità rispetto all'occhio della macchina da presa."


Ora, vuoi dirmi che non esisteva un modo migliore per esprimere quello che aveva da dire? Proprio nessuno? Il punto è: il critico deve farsi capire, o no? E ancora: per quanto la sua critica sia sofisticata, deve essere una critica del film o può diventare la vetrina per l'esibizione della sua proprietà di linguaggio, della sua cultura cinematografica, eccetera? Secondo me, a volte, Ghezzi è ricaduto nell'errore sopracitato. Hai ragione quando sostieni chel le recensioni di Mereghetti sembrano "consigli per gli acquisti" (si intonano benissimo al giornale su cui scrive, peraltro), ma almeno è sempre piuttosto chiaro, cosa che non si può dire di Ghezzi (che secondo me è un critico migliore, precisiamo). E' normale provare antipatia per chi è così saccente e, a volte, retorico come lui.

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#62 sheikyerbouti

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:29

forse, se ti togliessi quella supposta dall'occhio ci arriveresti... ;)

Premettendo che non c'è bisogno assolutamente di chiudere con cose così inopportune quali supposte e roba del genere, io credo davvero che qui si vada fuori dalla realtà.

ghezzi è libero di vedere nei film che dice di recensire quello che gli pare e io non sono libero di pensare che quella infilata nel tuo occhio sia una supposta?

prenditi meno sul serio, va là...
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#63 Pickpocket

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:34

Comunque se andate che sò su siti internet come effettonotte troverete articoli davvero competenti ma davvero complicati (consiglio quello su Fellini e Zavattini), scritti con un approccio davvero alto all'arte e alla sua analisi. Consiglio a tutti.


Perdonami, Pickpocket, in alcuni punti sono anche d'accordo con te (sul fatto che Ghezzi proceda per allusioni, simboli, libera associazione e che così facendo cerchi di elaborare una "critica artistica" che spesso ma non sempre riesce a essere molto utile fornendo ottime chiavi d'interpretazione per i film), ma non credi di avere citato come esempio un articolo assolutamente cervellottico? Sto provando a leggere quell'articolo, ma di fronte a roba del genere non ce la faccio senza ridere:



Ho allora citato l'articolo giusto. Di cinema si scrive anche così, e così ne scrivono tanti. L'articolo in questione (scritto mi pare da un 23enne o giù di lì) ha vinto un premio importantissimo che si chiama giovani ed innocenti, dedicato appunto a persone fra i 18anni e i 24, gestito e promosso dalla più importante università di cinema d'Italia, Torino. Ora vogliamo fare i benpensanti (compreso io che in molte parti non c'ho capito una mazza) e metterci a dire che lui, chi lo premia, e tutti quelli che scrivono così sono dei grossi tromboni o girarci le maniche e sbatterci in faccia alla pagina finchè non la capiamo? Io ho scelto e scelgo sempre la seconda. Universalmente.
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#64 sheikyerbouti

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:35

"Il terreno comune ai due itinerari potrebbe esser rintracciato nella crisi della figura tradizionale dell'autore, nell'insofferenza radicale verso una soggettività idonea a piegare, definire e configurare secondo unilaterali e assolutistiche istanze di attribuzione di significato, il mondo nella relativa concretezza e indefinitezza, il profilmico, l'alterità rispetto all'occhio della macchina da presa."

roba da...
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ciao.
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#65 Haggard

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:38

(compreso io che in molte parti non c'ho capito una mazza)


Allora non sono io l'unico pirla! Questo mi è di grossa consolazione.
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#66 Limenitis

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Inviato 06 settembre 2007 - 13:42

Peccato che il suo fuorisincrono snervante ed inascoltabile non sia perfettamente appropriato al suo ruolo di divulgatore.


Lo sai qual è il problema? Il problema è che questo qua andrebbe ascoltato come alla radio col video oscurato. Solo così uno può capire qualcosa di quello che sta dicendo. Il problema aggiuntivo è che alle due di notte una persona normale di solito non può permettersi (per ovvi motivi) di alzare il volume oltre una certa soglia. Entra così in scena l'interconnessione tra le parole e il labiale di chi le pronuncia: se non sono sincronizzati non si capisce un tubo anzi si rischia (col sonno che avanza) di diventare schizofrenici. La conclusione non può essere che quella di cambiare canale.
Perciò Ghezzi, fallo per noi, sincronizzati oppure organizza un golpe e piazzati in prima serata!

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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#67 Pierrotelaluna

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Inviato 06 settembre 2007 - 14:03

Io penso che Ghezzi sia capace, e anche innovativo.
Ma credo che usi anche qualche droga. Ricordate quello scureggione che passavano a blob? Quello in canottiera, tutto zozzo che spuntava da dietro una montagna e ne sparava una?
E soprattutto, dato l'orario di "fuori orario", scusate il gioco di parole, credo che ad un certo punto "ti devi sbrigare". Non puoi vomitare tutte quelle parole arzigogolate all'una o le due di notte. Mi addormento sul divano. E' anche normale. Non riesco davvero a seguirlo totalmente. I primi 5 minuti si, ma dopo collasso. Mica siamo cyborg davanti a quello schermo!

Ghezzi rifatto da Guzzanti è impagabile.


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Ti ritiri tu? Tiritirità?
Tannen, io ti maledico.

#68 {`tmtd`}

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Inviato 06 settembre 2007 - 14:06

Io penso che Ghezzi sia capace, e anche innovativo.
Ma credo che usi anche qualche droga. Ricordate quello scureggione che passavano a blob? Quello in canottiera, tutto zozzo che spuntava da dietro una montagna e ne sparava una?
E soprattutto, dato l'orario di "fuori orario", scusate il gioco di parole, credo che ad un certo punto "ti devi sbrigare". Non puoi vomitare tutte quelle parole arzigogolate all'una o le due di notte. Mi addormento sul divano. E' anche normale. Non riesco davvero a seguirlo totalmente. I primi 5 minuti si, ma dopo collasso. Mica siamo cyborg davanti a quello schermo!

Ghezzi rifatto da Guzzanti è impagabile.



comunque credo che quasi nessuno sia nelle possibilità di guardare fuoriorario in diretta. io almeno l'ho sempre registrato dall'inizio alla fine quando c'era qualcosa che mi interessava.
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#69 pasquale

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Inviato 06 settembre 2007 - 20:44

Onore a Ghezzi, l'inventore della (non)parentesi
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#70 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 06 settembre 2007 - 23:48

Un cazzo di merda di critico (edoardo Bruno) sta sparando a zero in modo indegno su Sukiyaki e su Miike dimostrando però di non averne mai visto un film. E poi pure il pubblico ha detto di peggio.
Io non ho segnato le demoniache parole pronunciate da costui a Cinematografo ma era qualcosa del genere:" E' un film il cui unico obiettivo è sfottere il cinema degli spaghetti western che invece qui a Venezia si sta cercando di rivalutare e rivalorizzare".

Io sono senza parole. Ma si rende conto costui che Miike e Tarantino SONO i promotori che cercano di rivalutare quel pezzo di storia del cinema italiano. Mio dio ma perchè perchè facciamo parlare questa gente. Non ne parliamo la Bignardi. Ora spengo, brrrr. Rabbia disgusto ecc.
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#71 sheikyerbouti

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Inviato 07 settembre 2007 - 05:12

Un cazzo di merda di critico (edoardo Bruno) sta sparando a zero in modo indegno su Sukiyaki e su Miike dimostrando però di non averne mai visto un film. E poi pure il pubblico ha detto di peggio.
Io non ho segnato le demoniache parole pronunciate da costui a Cinematografo ma era qualcosa del genere:" E' un film il cui unico obiettivo è sfottere il cinema degli spaghetti western che invece qui a Venezia si sta cercando di rivalutare e rivalorizzare".

Io sono senza parole. Ma si rende conto costui che Miike e Tarantino SONO i promotori che cercano di rivalutare quel pezzo di storia del cinema italiano. Mio dio ma perchè perchè facciamo parlare questa gente. Non ne parliamo la Bignardi. Ora spengo, brrrr. Rabbia disgusto ecc.

leggendo questo tuo post, che in quanto a supponenza fa il paio con gli sproloqui del tuo idolo, risulta molto chiaro che i critici che scrivono ciò che ti fa piacere leggere sono ottimi mentre quelli dei quali non condividi le opinioni sono delle merde.

reitero: prenditi meno sul serio, va là...
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#72 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 07 settembre 2007 - 09:46


Un cazzo di merda di critico (edoardo Bruno) sta sparando a zero in modo indegno su Sukiyaki e su Miike dimostrando però di non averne mai visto un film. E poi pure il pubblico ha detto di peggio.
Io non ho segnato le demoniache parole pronunciate da costui a Cinematografo ma era qualcosa del genere:" E' un film il cui unico obiettivo è sfottere il cinema degli spaghetti western che invece qui a Venezia si sta cercando di rivalutare e rivalorizzare".

Io sono senza parole. Ma si rende conto costui che Miike e Tarantino SONO i promotori che cercano di rivalutare quel pezzo di storia del cinema italiano. Mio dio ma perchè perchè facciamo parlare questa gente. Non ne parliamo la Bignardi. Ora spengo, brrrr. Rabbia disgusto ecc.

leggendo questo tuo post, che in quanto a supponenza fa il paio con gli sproloqui del tuo idolo, risulta molto chiaro che i critici che scrivono ciò che ti fa piacere leggere sono ottimi mentre quelli dei quali non condividi le opinioni sono delle merde.

reitero: prenditi meno sul serio, va là...


Mi sono perso la discussione e quindi pazienza...però se uno ha sicurezza delle proprie convinzioni critiche, se ritiene di avere un'autonomia di giudizio su determinati film sufficiente per tenere testa alle affermazioni di certi critici avventatamente eletti ad autorità nel settore, perchè non avere il coraggio delle proprie posizioni e, anche a costo di apparire saccenti, opporsi con forza a certe amenità che si sentono in giro?
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#73 Zarathustra

    Groupie

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Inviato 07 settembre 2007 - 11:09

Un cazzo di merda di critico (edoardo Bruno) sta sparando a zero in modo indegno su Sukiyaki e su Miike dimostrando però di non averne mai visto un film. E poi pure il pubblico ha detto di peggio.
Io non ho segnato le demoniache parole pronunciate da costui a Cinematografo ma era qualcosa del genere:" E' un film il cui unico obiettivo è sfottere il cinema degli spaghetti western che invece qui a Venezia si sta cercando di rivalutare e rivalorizzare".

Io sono senza parole. Ma si rende conto costui che Miike e Tarantino SONO i promotori che cercano di rivalutare quel pezzo di storia del cinema italiano. Mio dio ma perchè perchè facciamo parlare questa gente. Non ne parliamo la Bignardi. Ora spengo, brrrr. Rabbia disgusto ecc.

Secondo me ti fai solo il sangue cattivo. Posto che nessun critico (oltre che nessun utente di questo forum) ha la tua competenza, non sarebbe meglio passare oltre certe cose?

reitero: prenditi meno sul serio, va là...

Ecco, questo è un buonissimo consiglio. La tua passione cinematografica assomiglia in modo sinistro al tifo da curva calcistica (solo più borioso :-X).

L'articolo che hai citato avrà anche ricevuto un premio, ma è troppo ermetico. A mio parere, rappresenta tutto ciò che di sbagliato ci può essere in un commento critico; al posto di un'esegesi, cioè di una spiegazione dell'opera in analisi, il pezzo rappresenta a sua volta un'opera d'arte, tra l'altro piuttosto oscura...potresti cimentarti nella recensione dell'articolo!
  • 0

#74 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 07 settembre 2007 - 11:37



Un cazzo di merda di critico (edoardo Bruno) sta sparando a zero in modo indegno su Sukiyaki e su Miike dimostrando però di non averne mai visto un film. E poi pure il pubblico ha detto di peggio.
Io non ho segnato le demoniache parole pronunciate da costui a Cinematografo ma era qualcosa del genere:" E' un film il cui unico obiettivo è sfottere il cinema degli spaghetti western che invece qui a Venezia si sta cercando di rivalutare e rivalorizzare".

Io sono senza parole. Ma si rende conto costui che Miike e Tarantino SONO i promotori che cercano di rivalutare quel pezzo di storia del cinema italiano. Mio dio ma perchè perchè facciamo parlare questa gente. Non ne parliamo la Bignardi. Ora spengo, brrrr. Rabbia disgusto ecc.

leggendo questo tuo post, che in quanto a supponenza fa il paio con gli sproloqui del tuo idolo, risulta molto chiaro che i critici che scrivono ciò che ti fa piacere leggere sono ottimi mentre quelli dei quali non condividi le opinioni sono delle merde.

reitero: prenditi meno sul serio, va là...

Mi sono perso la discussione e quindi pazienza...però se uno ha sicurezza delle proprie convinzioni critiche, se ritiene di avere un'autonomia di giudizio su determinati film sufficiente per tenere testa alle affermazioni di certi critici avventatamente eletti ad autorità nel settore, perchè non avere il coraggio delle proprie posizioni e, anche a costo di apparire saccenti, opporsi con forza a certe amenità che si sentono in giro?

beh, intanto sarebbe interessante sapere che titoli ha il signor "pickpocket" per define "un cazzo di merda di critico" edoardo bruno, il quale critico cinematografico lo è di professione.

la mia constatazione, perchè tale è, era solo per sottolineare che, nel terzo millennio ( asd), c'è chi pensa di essere un eletto e avere la verità in tasca, presunzione ben triste e da frustrati.

poi, il signor "pickpocket", può scrivere quello che gli pare (io l'appetito, il sonno e il buonumore a tale proposito non li perdo di certo) e saranno i lettori del forum a dargli ragione o a ricoprirlo di pernacchie.
niente di più, niente di meno.

ciao.
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#75 Guest_Benner_*

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Inviato 07 settembre 2007 - 12:35

Un cazzo di merda di critico (edoardo Bruno)

Edoardo Bruno, oltre ad essere un affermato critico, oltre ad essere il creatore del festival del cinema di Roma è anche regista.
Per cui , avendo fatto, oltre che visto, il cinema, possa parlare con una certa cognizione di causa.
Ha fatto un solo film, che peraltro ho trovato molto interessante, intitolato LA SUA GIORNATA DI GLORIA.
Questo per farti capire che forse non è proprio l'ultimo dei pirla.
Sta facendo il suo lavoro, punto.
Anche Giochi nell'acqua di Greenaway fu massacrato dalla critica, e ci sono taaanti altri esempi, ma questo non significa che sia un brutto film.
Non è piaciuto a lui...punto.
Anch'io non vedo tutto sto genio nelle pellicole di Miike ( ho appena visto l'ultimo a Venezia) e ho avuto una discussione con un mio collega a riguardo però voglio dire...de gustibus no?
E poi tu che ne sai che non ha mai visto un film Miike?
Il personaggio che come Bazuzu emette demoniache parole... asd asd asd asd non è tipo da stroncare lavori che non vede...anche se a te sembrerà allucinante ma Bruno è un professionista serio.

  • 0

#76 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 07 settembre 2007 - 13:47

Beh che dire, la prima pagina di questo topic è interamente dedicata a smerdare la Detassis, ad essa sono dedicate sotto la stessa ottica anche altre pagine in altri topic, non capisco perchè Bruno andrebbe invece salvato. Il problema è che qui la supponenza (e di certo non la mia) la fa da padrone. Lo scritto a cui vi ho rimandato non è affatto ermetico, è accessibile a chi abbia un certo livello di conoscenze. La verità è che esiste qui una profonda supponenza che vi porta a denigrare ciò che non capite, come a fatto Sheikerbuti in maniera enormemente volgare postando quell'immagine, e come avete fatto in tanti riguardo a Ghezzi e al mio commento su Bruno, che era mosso dalla passione, da un sentimento di rabbia che centinaia di cinefili sentono nei confronti di una classe critica enormemente incompetente e impreparata, che si muove sempre nell'ottica dei "consigli per gli acquisti" senza neanche uno sguardo alla teoretica, e spero che in questo mi venga in aiuto Jules, con cui spesso abbiamo trattato il tristissimo tema della critica italiana. I castori su Moretti e Bresson, per citare due dei miei preferiti, sono in alcune parti complessi quasi quanto l'articolo di Di Benedetto, eppure sono nella collana di cinema più importante del paese.
Ho l'impressione che qui si abbia molta molta poca conoscenzadi cosa sia scrivere di cinema veramente, scrivere da studiosi e non da critici del giornale(perchè vi ripeto sono due cose enormemente differenti), il tono e l'approccio di Di Benedetto è l'approccio della maggior parte dei libro di cinema adottati a livello accademico. Mi sembra che qui tutto questo sfugga, ma andrebbe bene così se la cosa non fosse accompagnata da una gigantesca supponenza che però, a differenza della mia, non è immediata emanazione del sinolo di passione e volontà di apprendere. Perciò riposto qui il mio penultimo intervento perchè presenta lo spirito corretto con il quale ci si dovrebbe muovere:

Ho allora citato l'articolo giusto. Di cinema si scrive anche così, e così ne scrivono tanti. L'articolo in questione (scritto mi pare da un 23enne o giù di lì) ha vinto un premio importantissimo che si chiama giovani ed innocenti, dedicato appunto a persone fra i 18anni e i 24, gestito e promosso dalla più importante università di cinema d'Italia, Torino. Ora vogliamo fare i benpensanti (compreso io che in molte parti non c'ho capito una mazza) e metterci a dire che lui, chi lo premia, e tutti quelli che scrivono così sono dei grossi tromboni o girarci le maniche e sbatterci in faccia alla pagina finchè non la capiamo? Io ho scelto e scelgo sempre la seconda. Universalmente.
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#77 Karmasukia

    PATTY PRAVO, AMICIZIA LUNGA

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Inviato 07 settembre 2007 - 14:01

Ieri fui a Venezia.Arrivo al Lido,entro alla Mostra (senza daily-pass, perchè non avevo documenti),entro furtivamente all' Hotel Excelsior.Bazzico.C'è Ghezzi che dice cazzate in una hall,in una conferenza nominata "I filosofi spiegano il cinema".Ghezzi ieri era il filosofo (è laureato in Filosofia).Mi siedo, e il panorama intimo dell'evento mi offre già un cinquantenne in catalessi seduto alla mia sinistra,testa china e bocca aperta,accenni di bava e di sgronfate.Ghezzi parlava,tirava fuori concetti illuminanti davvero,ma si perdeva inesorabilmente come quando cerchi qualcosa su wikipedia,tutto un link,e lui allo stesso modo apriva parentesi su parentesi e faceva salti iperbolici per spiegare una parola usata per spiegare una frase usata per spiegare un concetto.Inevitabilmente,quindi,si finisce col non capirci più nulla.Non lo aiuta affatto avere una voce da dopo-pranzo sul divano,la narcolessia è d'obbligo.Tutto questo lo rende inadatto al ruolo di oratore,gli manca brillantezza,gli manca il dono della sintesi.Non è il suo mestiere.
Che di cinema ne sappia parecchio,invece,è fuori discussione.Basta vedere quello che programma su FuoriOrario,basta vedere le citazioni cinefile che usa per fare spassosissimi accostamenti su Blob,basta leggere qualche riga di suo interviste dove è richiesta laconicità.Lui il cinema lo adora e lo vive con una passione indescrivibile,coglie tutte le sue funzionalità e tutte le sue capacità espressive: si esalta per una inquadratura,per dei colori,per le tematiche lontanissime a cui potrebbe fare riferimento,per i parallelismi con la letteratura,per la sua capacità di essere puro intrattenimento,per la sua capacità di evocare e di creare una realtà parallela alla nostra vita,che quasi diventa reale (come direbbe lui,e io sottoscrivo).Dare dell'incompetente a Ghezzi è un'eresia; dire che è malato,drogato,idiota,autistico sono solo battute che ci stanno tutte,ma che rimangono battute.
E non credo che sia affatto egocentrico.Che cazzo significa che è egocentrico? Solo perchè gli piace (s)parlare di cinema inquadrato davanti a un microfono gesticolando ossessivamente? O cosa? No perchè davvero io non le colgo queste manifestazioni di narcisismo spiccato.

Ad un certo punto si è messo a leggere una poesia.Ad un certo punto si ferma,dieci secondi di silenzio,si contorce, e dice: " Scusate,ma quando leggo questa poesia..io..veramente..mi viene da piangere...è fantastica".
Ce ne fossero di persone così,che sanno emozionarsi veramente per queste piccole grandi cose.A prescindere dal fatto che quando parla non sa spiegarsi zero.Buona visione.

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#78 Haggard

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Inviato 07 settembre 2007 - 14:20

Ho l'impressione che qui si abbia molta molta poca conoscenzadi cosa sia scrivere di cinema veramente, scrivere da studiosi e non da critici del giornale(perchè vi ripeto sono due cose enormemente differenti), il tono e l'approccio di Di Benedetto è l'approccio della maggior parte dei libro di cinema adottati a livello accademico. Mi sembra che qui tutto questo sfugga, ma andrebbe bene così se la cosa non fosse accompagnata da una gigantesca supponenza che però, a differenza della mia, non è immediata emanazione del sinolo di passione e volontà di apprendere. Perciò riposto qui il mio penultimo intervento perchè presenta lo spirito corretto con il quale ci si dovrebbe muovere:

Ho allora citato l'articolo giusto. Di cinema si scrive anche così, e così ne scrivono tanti. L'articolo in questione (scritto mi pare da un 23enne o giù di lì) ha vinto un premio importantissimo che si chiama giovani ed innocenti, dedicato appunto a persone fra i 18anni e i 24, gestito e promosso dalla più importante università di cinema d'Italia, Torino. Ora vogliamo fare i benpensanti (compreso io che in molte parti non c'ho capito una mazza) e metterci a dire che lui, chi lo premia, e tutti quelli che scrivono così sono dei grossi tromboni o girarci le maniche e sbatterci in faccia alla pagina finchè non la capiamo? Io ho scelto e scelgo sempre la seconda. Universalmente.


Pickpocket, il punto è che non tutti cercano la stessa cosa quando leggono la recensione di un film. La maggioranza delle persone, il pubblico generalista che legge Mereghetti sul Corriere, vuole esattamente dei "consigli per gli acquisti" che siano ben comprensibili e che lo informino su cosa si può aspettare dal film che va a vedere, non vuole un testo criptico che è più difficile da interpretare del Talmud... Ripeto la mia domanda: è proprio così impossible conciliare una riflessione approfondita su un film con un linguaggio comprensibile? Io non sono sicuro che la bellezza e la profondità del cinema si possa cogliere solo attraverso quello stile di recensione così freddo. Spesso anche Ghezzi usa quella terminologia, ma lui come dice Paggio lascia sempre trasparire una passione umana fortissima in quello che fa.
  • 0

#79 Guest_Mattia_*

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Inviato 07 settembre 2007 - 14:33

...Il problema è che qui la supponenza (e di certo non la mia) la fa da padrone...


Quante volte mi è toccato leggere simili affermazioni, su queste pagine. E' curioso notare come sia sempre e soltanto un tipo ben preciso di utente, a pronunciarle. Vabbè...

Il fatto, Pickpocket, non è che chiunque critichi Ghezzi non capisca ciò che questo asserisca nei suoi deliri, nè che si accontenti di semplici "consigli per gli acquisti". Ciò che non sembra entrarti in testa è che ci sia gente che la pensa diversamente da te (che, tornando all'affermazione quotata, dimostri eccessiva supponenza per quanto riguarda le opinioni altrui). Segui il consiglio dello Sceicco, dunque, e torna coi piedi per terra, chè non sei l'unico utente ad avere la televisione in casa.

Salut,
  • 0

#80 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 07 settembre 2007 - 14:43

Per me è possibile...

Mi spiace deludere il buon Pickpocket ma non lo seguo fino in fondo su questa crociata...o meglio lo seguo solo a metà, nella sua appassionata avversione a tutti sti stronzi che si definiscono critici, che pubblicano dizionari, che proliferano nelle interviste delle televisioni generaliste, che spopolano qui a venezia scambiando il festival per i telegatti, che non capiscono che critica ad un film non è dire "sto film m'è piaciuto oppure no" ma è aiutare il lettore (che non deve certo essere un intellettuale snob e ipercinefilo, un lettore punto e basta) a dare una lettura al film, a leggere il perchè il regista ha girato così e non cosà ecc. ecc...

Detto ciò, come ho già scritto anche nel forum, ritengo altrettanto deleterio il fenomeno di certa critica (megacritica, direi), che si annida soprattutto tra i giovani, freschi studiosi di cinema, neolaureati o con qualsiasi accidente di titolo in mano, che si mettono a sproloquiare di cinema alla stregua di come si potrebbe fare per parlare di pistoni o cilindri automobilistici...con un calcolo freddo e teorico esasperato che svilisce la potenza emotiva della settima arte...una cosa che mi colpisce di questi giovanotti (e lo dico con cognizione di causa perchè ne conosco personalmente) è che al termine dei loro sbrodolamenti chilometrici non si capisce se della pellicola danno una valutazione positiva o negativa...ed altra cosa che mi intristisce è la scarsissima considerazione che hanno degli attori, ridotti a meri strumenti-marionette nelle mani dei registi, autori, filmaker, cineasti, unici ed assoluti creatori di arte e meritevoli di attenzione in un saggio critico...per forza, l'interpretazione attoriale non è oggettivizzabile, la faccia di Totò sfugge a qualsiasi valutazione dotta...

In defeinitiva direi di buttare nel cesso la DeTassis, Kezich, Rondi e tutti gli sgorbi di Marzullo ma insieme a loro pure gli stra-cervellotici giovani studiosi di cinema con troppa puzza sotto al naso, che pretendono di trasformare la gioiosa macchina cinematografica in un giocattolo per pochi eletti..
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#81 Guest_Mattia_*

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Inviato 07 settembre 2007 - 14:56

In defeinitiva direi di buttare nel cesso gli stra-cervellotici giovani studiosi di cinema con troppa puzza sotto al naso, che pretendono di trasformare la gioiosa macchina cinematografica in un giocattolo per pochi eletti...


In secula seculorum, amen.
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#82 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 07 settembre 2007 - 15:15

Per me è possibile...

Mi spiace deludere il buon Pickpocket ma non lo seguo fino in fondo su questa crociata...o meglio lo seguo solo a metà, nella sua appassionata avversione a tutti sti stronzi che si definiscono critici, che pubblicano dizionari, che proliferano nelle interviste delle televisioni generaliste, che spopolano qui a venezia scambiando il festival per i telegatti, che non capiscono che critica ad un film non è dire "sto film m'è piaciuto oppure no" ma è aiutare il lettore (che non deve certo essere un intellettuale snob e ipercinefilo, un lettore punto e basta) a dare una lettura al film, a leggere il perchè il regista ha girato così e non cosà ecc. ecc...

Detto ciò, come ho già scritto anche nel forum, ritengo altrettanto deleterio il fenomeno di certa critica (megacritica, direi), che si annida soprattutto tra i giovani, freschi studiosi di cinema, neolaureati o con qualsiasi accidente di titolo in mano, che si mettono a sproloquiare di cinema alla stregua di come si potrebbe fare per parlare di pistoni o cilindri automobilistici...con un calcolo freddo e teorico esasperato che svilisce la potenza emotiva della settima arte...una cosa che mi colpisce di questi giovanotti (e lo dico con cognizione di causa perchè ne conosco personalmente) è che al termine dei loro sbrodolamenti chilometrici non si capisce se della pellicola danno una valutazione positiva o negativa...ed altra cosa che mi intristisce è la scarsissima considerazione che hanno degli attori, ridotti a meri strumenti-marionette nelle mani dei registi, autori, filmaker, cineasti, unici ed assoluti creatori di arte e meritevoli di attenzione in un saggio critico...per forza, l'interpretazione attoriale non è oggettivizzabile, la faccia di Totò sfugge a qualsiasi valutazione dotta...

In defeinitiva direi di buttare nel cesso la DeTassis, Kezich, Rondi e tutti gli sgorbi di Marzullo ma insieme a loro pure gli stra-cervellotici giovani studiosi di cinema con troppa puzza sotto al naso, che pretendono di trasformare la gioiosa macchina cinematografica in un giocattolo per pochi eletti..


Ma questa opinione è perdio sacrosanta. (Io comunque ti chiedevo di seguirmi in quella prima parte di crociata a cui effettivamente hai aderito).
Io posso capire chi dice di non condividere un modo di parlare di cinema, ma certamente non posso passare sopra a chi pensa che chi parla in quel modo di cinema stia dicendo solo cazzate(mattia all'inizio, poi Vanquish sheikyerbouti ecc. C'è una bella differenza ed è la differenza fra l'opinione (rispettabile) e la supponenza (inaccetabile). Poi questo fatto di non rispondere agli interventi altrui in maniera precisa, ma parlare sempre in assoluto, riferendosi a tutta la discussione e non all'ultimo punto a cui si è approdati è francamente inaccettabile, quasi quanto il quote tagliato di Mattia nell'ultimo post.
  • 0

#83 Guest_Mattia_*

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Inviato 07 settembre 2007 - 15:47

...inaccettabile, quasi quanto il quote tagliato di Mattia nell'ultimo post.


Ho imparato a riconoscere le tue invettive lapidarie e misteriose (di cui questo thread è risibilmente pieno zeppo) e non ti nascondo che mi divertono un sacco! Cosa avrebbe di tanto inaccettabile il mio ultimo post, di grazia?
  • 0

#84 Mia

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Inviato 07 settembre 2007 - 15:49

Ieri fui a Venezia.Arrivo al Lido,entro alla Mostra (senza daily-pass, perchè non avevo documenti),entro furtivamente all' Hotel Excelsior.Bazzico.C'è Ghezzi che dice cazzate in una hall,in una conferenza nominata "I filosofi spiegano il cinema".Ghezzi ieri era il filosofo (è laureato in Filosofia).Mi siedo, e il panorama intimo dell'evento mi offre già un cinquantenne in catalessi seduto alla mia sinistra,testa china e bocca aperta,accenni di bava e di sgronfate.Ghezzi parlava,tirava fuori concetti illuminanti davvero,ma si perdeva inesorabilmente come quando cerchi qualcosa su wikipedia,tutto un link,e lui allo stesso modo apriva parentesi su parentesi e faceva salti iperbolici per spiegare una parola usata per spiegare una frase usata per spiegare un concetto.Inevitabilmente,quindi,si finisce col non capirci più nulla.Non lo aiuta affatto avere una voce da dopo-pranzo sul divano,la narcolessia è d'obbligo.Tutto questo lo rende inadatto al ruolo di oratore,gli manca brillantezza,gli manca il dono della sintesi.Non è il suo mestiere.
Che di cinema ne sappia parecchio,invece,è fuori discussione.Basta vedere quello che programma su FuoriOrario,basta vedere le citazioni cinefile che usa per fare spassosissimi accostamenti su Blob,basta leggere qualche riga di suo interviste dove è richiesta laconicità.Lui il cinema lo adora e lo vive con una passione indescrivibile,coglie tutte le sue funzionalità e tutte le sue capacità espressive: si esalta per una inquadratura,per dei colori,per le tematiche lontanissime a cui potrebbe fare riferimento,per i parallelismi con la letteratura,per la sua capacità di essere puro intrattenimento,per la sua capacità di evocare e di creare una realtà parallela alla nostra vita,che quasi diventa reale (come direbbe lui,e io sottoscrivo).Dare dell'incompetente a Ghezzi è un'eresia; dire che è malato,drogato,idiota,autistico sono solo battute che ci stanno tutte,ma che rimangono battute.
E non credo che sia affatto egocentrico.Che cazzo significa che è egocentrico? Solo perchè gli piace (s)parlare di cinema inquadrato davanti a un microfono gesticolando ossessivamente? O cosa? No perchè davvero io non le colgo queste manifestazioni di narcisismo spiccato.

Ad un certo punto si è messo a leggere una poesia.Ad un certo punto si ferma,dieci secondi di silenzio,si contorce, e dice: " Scusate,ma quando leggo questa poesia..io..veramente..mi viene da piangere...è fantastica".
Ce ne fossero di persone così,che sanno emozionarsi veramente per queste piccole grandi cose.A prescindere dal fatto che quando parla non sa spiegarsi zero.Buona visione.


Bellissimo intervento. Quoto in toto.
  • 0

#85 sheikyerbouti

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Inviato 07 settembre 2007 - 16:01

La verità è che esiste qui una profonda supponenza che vi porta a denigrare ciò che non capite, come a fatto Sheikerbuti in maniera enormemente volgare postando quell'immagine,...

? ? ?
ho postato due immagini: la prima una foto di ghezzi e la seconda quella del "tubolario".

se mi volessi dire a quale immagine ti riferisci e perchè la trovi "enormemente volgare" mi faresti una cortesia.
  • 0

#86 Pierrotelaluna

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Inviato 08 settembre 2007 - 00:04

Critici di critici!!
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Ti ritiri tu? Tiritirità?
Tannen, io ti maledico.

#87 sheikyerbouti

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Inviato 08 settembre 2007 - 12:58

lupus in fabula ... asd
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#88 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 08 settembre 2007 - 13:01

Ti rispondo in pvt.
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#89 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 08 settembre 2007 - 13:01

http://www.mymovies....421&farinotti=1
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#90 Mia

    Classic Rocker

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Inviato 08 settembre 2007 - 13:07

Ti rispondo in pvt.


Poi ci fai sepere eh! O_O
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#91 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 20 settembre 2007 - 22:09

http://www.mymovies....ca.asp?id=92690
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#92 dick laurent

    ...

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Inviato 22 settembre 2007 - 14:36

questa è sul venerdì di repubblica di ieri:

"La casa delle finestre che ridono

In un paese vicino a Ferrara, intorno al restauro di un affresco, si sviluppa una vicenda cupa e violenta. Avati evoca scenari e atmosfere turpi, dirige bene gli attori: eppure il risutlato complessivo è deludente

*

uno, neppure due che è la sufficienza che per la cronaca, nella stessa settimana viene messatra gli altri a


Totò cerca moglie
totò nella fossa dei leoni (totò è un grande sia chiaro...)
un agente segreto al liceo
il gatto venuto dallo spazio
bodyguards (boldi, desica, izzo: c'è da aggiungere qualcosa?)

peccato non sia riportato l'autore. Comunque il film è domenica (cioè domani) notte alle 2 e un quarto


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#93 dick laurent

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Inviato 22 settembre 2007 - 15:16


Ieri fui a Venezia.Arrivo al Lido,entro alla Mostra (senza daily-pass, perchè non avevo documenti),entro furtivamente all' Hotel Excelsior.Bazzico.C'è Ghezzi che dice cazzate in una hall,in una conferenza nominata "I filosofi spiegano il cinema".Ghezzi ieri era il filosofo (è laureato in Filosofia).Mi siedo, e il panorama intimo dell'evento mi offre già un cinquantenne in catalessi seduto alla mia sinistra,testa china e bocca aperta,accenni di bava e di sgronfate.Ghezzi parlava,tirava fuori concetti illuminanti davvero,ma si perdeva inesorabilmente come quando cerchi qualcosa su wikipedia,tutto un link,e lui allo stesso modo apriva parentesi su parentesi e faceva salti iperbolici per spiegare una parola usata per spiegare una frase usata per spiegare un concetto.Inevitabilmente,quindi,si finisce col non capirci più nulla.Non lo aiuta affatto avere una voce da dopo-pranzo sul divano,la narcolessia è d'obbligo.Tutto questo lo rende inadatto al ruolo di oratore,gli manca brillantezza,gli manca il dono della sintesi.Non è il suo mestiere.
Che di cinema ne sappia parecchio,invece,è fuori discussione.Basta vedere quello che programma su FuoriOrario,basta vedere le citazioni cinefile che usa per fare spassosissimi accostamenti su Blob,basta leggere qualche riga di suo interviste dove è richiesta laconicità.Lui il cinema lo adora e lo vive con una passione indescrivibile,coglie tutte le sue funzionalità e tutte le sue capacità espressive: si esalta per una inquadratura,per dei colori,per le tematiche lontanissime a cui potrebbe fare riferimento,per i parallelismi con la letteratura,per la sua capacità di essere puro intrattenimento,per la sua capacità di evocare e di creare una realtà parallela alla nostra vita,che quasi diventa reale (come direbbe lui,e io sottoscrivo).Dare dell'incompetente a Ghezzi è un'eresia; dire che è malato,drogato,idiota,autistico sono solo battute che ci stanno tutte,ma che rimangono battute.
E non credo che sia affatto egocentrico.Che cazzo significa che è egocentrico? Solo perchè gli piace (s)parlare di cinema inquadrato davanti a un microfono gesticolando ossessivamente? O cosa? No perchè davvero io non le colgo queste manifestazioni di narcisismo spiccato.

Ad un certo punto si è messo a leggere una poesia.Ad un certo punto si ferma,dieci secondi di silenzio,si contorce, e dice: " Scusate,ma quando leggo questa poesia..io..veramente..mi viene da piangere...è fantastica".
Ce ne fossero di persone così,che sanno emozionarsi veramente per queste piccole grandi cose.A prescindere dal fatto che quando parla non sa spiegarsi zero.Buona visione.


Bellissimo intervento. Quoto in toto.


lo quoto in toto anche io.
Io credo che la via scelta da Ghezzi sia quella che dice Pickpocket, delle libere associazioni, del flusso di coscienza, un tentativo di esprimersi in maniera diversa dal linguaggio comune, un fare dell'arte a suo modo, d'altronde la cosa è già abbastanza chiara dal suo modo particolare di porsi, con tanto di fuorisincrono. Presunzione? Non credo, d'altronde penso che nessuno qui direbbe di un artista che sia presuntuoso per il semplice fatto di fare avanguardia, per esempio.
Poi che la cosa abbia i suoi evidenti limiti è ovvio, Mattia non ha certo tutti i torti, spesso mi sono ritrovato a non capire nulla di quello che stava dicendo, e non credo fosse solo colpa mia: ricordo con divertimento un'intervista di Ghezzi a Eco, tutta filmata con un primo piano di Eco, e durante certe domande attorcigliate e interminabili c'era da scompisciarsi a vedere l'illustre semiologo aggrottare le sopracciglia alla vana ricerca del filo d'arianna del senso che lo conducesse fuori dal labirinto di parentesi aperte e mai più chiuse asd

Però, se "l'unico momento creativo è il caos"  (;D), è capitato molte volte che nei suoi giri tirasse fuori concetti veramente illuminanti. La sua passione (ossessione, ma è lo stesso) e la competenza poi, per quanto mi riguarda non sono minimamente in discussione, e la programmazione di fuori orario è lì a dimostrarlo. Poi adesso abbiamo internet e la si sottovaluta, ma non va dimenticato che quella trasmissione è stata per lunghissimo tempo un oasi e all'interno della televisione generalista, per molti l'unico accesso possibile al mondo del cinema, soprattutto a certo cinema nascosto che lui ha sempre trasmesso e che ora diamo quasi per scontato.
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#94 Jules

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Inviato 13 novembre 2007 - 22:54

http://www.film.tv.i....php?film=32792
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#95 Guest_vegeta_*

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Inviato 14 novembre 2007 - 09:32


http://www.film.tv.i....php?film=32792


con l'eccezione forse di Blade II asd asd asd


sul fatto che "Blade II" sia una delle più felici trasposizioni fumettistiche non ho dubbi (così come "Hellboy"), ma non condivido assolutamente il parere di Bocchi (così come gli altri voti di Film Tv).
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#96 Homer

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Inviato 14 novembre 2007 - 09:39

Non a tutti possono piacere le stesse cose.  asd
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#97 Jules

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Inviato 14 novembre 2007 - 11:21

Ma chi è 'sta scema?

http://www.mymovies....ca.asp?id=70781
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#98 Homer

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Inviato 14 novembre 2007 - 11:55

Ma chi è 'sta scema?

http://www.mymovies....ca.asp?id=70781


Apre un libro di favole, segue una libellula, e come Alice si ritrova in un paese delle meraviglie. Senza un briciolo di ironia, che alla fantasy manca per contratto.

Come banalizzare in due righe un bellissimo film. Senza ricordare che la semplicità di una trama (e quella del film in questione lo è fino ad un certo punto) non è per forza sinonimo di banalità o scarsità del prodotto filmico/artistico in generale.
Ma poi, quale ironia ci dovrebbe essere in un film così malinconico ed al tempo stesso magico come questo? Una favola, triste ed emozionante (come si fa a non commuoversi nel finale?).
Questa tizia non ha capito, secondo me, proprio nulla.


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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#99 Jules

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Inviato 14 novembre 2007 - 12:58

Ma per me non è scema per non aver capito il film, è che rimango basito quando un critico debutta così: "A me il fantasy non piace, non sopporto nè elfi nè mostri nè fauni". Ma che giornalista è una che deve fare la critica di un film e parte dall'assunto che alcuni generi sono inferiori ad altri? Ma ancora non la licenziano?
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#100 Homer

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Inviato 14 novembre 2007 - 13:22

Per me ha completamente sbagliato a vedere il film, da qui nasce tutta la sua assurda critica.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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