- Amo i Supergrass più di chiunque altro, però nel contesto brit-poppiano avevano lo stesso gusto per il ritornello, per le ballate, e l'attitudine zoticona degli Oasis. Non ti sto dicendo che sono uguali, voglio solo difendere il lato buzzurro del brit-pop.
Puoi difendere ciò che vuoi, ma i Supergrass non sono dei buzzurri, hanno cambiato a ogni album e spesso all'interno degli stessi album. Basti contare che "Alright" è nello stesso disco di "Sofa" https://www.youtube....?v=YiVKVD_PDrw
non parliamo poi di quelli della maturità, "St. Petersburg" https://www.youtube....h?v=gLCzx7rXXeI è praticamente un antidoto a tutto ciò che possa esistere di buzzurro in musica, uno dei pezzi più eleganti di sempre.
- Hai messo sullo stesso piano l'immediatezza e la semplicità dei brani di Noel Gallagher con quelli di Eros Ramazzotti. Uno si affida al buon gusto per la melodia e del ritornello euforico, l'altro si affida al contesto medievale del paese Italia in fatto di musica. I ritornelli di Eros sono orrendi.
Che siano orrendi è un parere tuo, non una scienza esatta, di fatto c'è che sono orecchiabili gli uni e orecchiabili gli altri, per questo l'orecchiabilità non può essere presa come metro. Ci vuole, perché ci vuole, ma ci vuole anche altro.
Precisato ciò, non ho messo sullo stesso piano i due, ho detto solo che utilizzando il ragionamento che usate per gli Oasis, si salva anche Ramazzotti, quindi fate attenzione a quello che dite.
- I primi due delle scimmie sono uguali, il terzo ottimo, il quarto un calderone pieno di canzoni che Noel G. scriveva meglio e il quinto e un ottimissimo disco rock.
I primi due hanno una produzione profondamente diversa a dire il vero. Sono comunque quelli con il minore sbalzo stilistico all'interno della discografia questo sì.
Nel terzo entra l'elemento stoner, del tutto assente nei primi.
Nel quarto arrivano parentesi di cantautorato, brani d'atmosfera, pop psichedelico dai tratti dreamy e quant'altro. E non c'entra ovviamente NIENTE DI NIENTE con qualsiasi cosa Noel abbia mai scritto.
Quanto all'ultimo, che tu riduci con disprezzo a "ottimissimo disco rock", ci sono addirittura beats influenzati dall'hip hop.
Quindi evoluzione continua dal primo all'ultimo album, e di pezzo in pezzo all'interno degli stessi.
Il punto che interessava a me sta sulla dignità del "saccheggio" al rock fatto da Turner e soci, che la passano giustamente liscia perchè si può fare, mentre quando si tratta di Oasis si ritorna al 1996, alle accuse su Wonderwall, Mark Bolan, i paralleli con i Beatles che nemmeno loro negavano ma che li rendevano ridicoli alla critica.
Mark Bolan? Sleepy guarda, passi Tolhrust nei Ride, ma Bolan me lo scrivi bene, Marc, per cortesia.
Gli Oasis ridicoli agli occhi della critica quando li hai sognati? "Morning Glory" fu numero 3 del 1995 per Melody Maker, numero 2 per NME, numero 2 per Select, numero 4 per Mojo, e finì fra i primi dieci anche in pubblicazioni americane come Rolling Stone e Village Voice. Un tripudio in pratica. Ridicoli agli occhi della critica... ecco perché mi viene difficile discuterne, distorcete totalmente l'andamento della storia pur di farli apparire le vittime che non sono.
Il punto è se era necessario nell'economia degli Oasis avere una varietà simile? E' necessario per qualunque band al mondo? No.
Nei primi due album ci sono le giuste variazioni e tanto basta (Columbo, Bring It On Down, Cast No Shadow, She's Electric).
Non mi sembra un metro di giudizio affidabile.
Guarda che sei tu che ti sei messo a dire che i Supergrass sono buzzurri. Ti si dimostra che è una cosa falsa e ti metti a dire "a cosa serve la varietà"?
Non servirà, ma se c'è, come nei Supergrass, non si può negare che ci sia. Evita di paragonarli agli Oasis di nuovo se non ti piace sentirti rispondere che gli uni sono variegati e gli altri no.