Moonrise Kingdom (Wes Anderson, 2012)
#52
Posted 05 December 2012 - 20:27 PM
Poi sarà anche un buon film ma io, senza nemmeno starci a riflettere troppo, avevo dei déjà vu quasi per ogni sequenza e a tratti non nascondo un vago fastidio per questa cosa.
#53
Posted 05 December 2012 - 20:28 PM
Non vedo che ci sia di male nella seconda affermazione
Uno dovrebbe partire dicendo: "voglio fare un film per far vedere quant'è brutta la pena di morte?"
Bhe.. Diciamo che anche in questa discussione era saltata fuori la critica , estesa un po' a tutti i film di Wes , che a fine visione , al di la della soddisfazione personale, non lasciano poi un granché..
#54
Posted 05 December 2012 - 20:33 PM
Non vedo che ci sia di male nella seconda affermazione
Uno dovrebbe partire dicendo: "voglio fare un film per far vedere quant'è brutta la pena di morte?"
Bhe.. Diciamo che anche in questa discussione era saltata fuori la critica , estesa un po' a tutti i film di Wes , che a fine visione , al di la della soddisfazione personale, non lasciano poi un granché..
e che ti deve lasciare? 10 euro per il disturbo?
I'm too old for this shit
#55
Posted 05 December 2012 - 20:38 PM
Non vedo che ci sia di male nella seconda affermazione
Uno dovrebbe partire dicendo: "voglio fare un film per far vedere quant'è brutta la pena di morte?"
Bhe.. Diciamo che anche in questa discussione era saltata fuori la critica , estesa un po' a tutti i film di Wes , che a fine visione , al di la della soddisfazione personale, non lasciano poi un granché..
e che ti deve lasciare? 10 euro per il disturbo?
#56
Posted 06 December 2012 - 09:11 AM
tutte le cose a suo posto, "carinerìe" a non finire, scelte estetiche azzeccate, ma in fondo non mi è rimasto niente: Wes sembra sempre più autocompiacersi nelle sue opere. ok, lo ha sempre fatto, ma una volta questo autocompiacimento mi sembrava essere la colonna portante del film, ora invece è proprio tutto il film.
mi sembra semplicemente manchino i sentimenti, quelli liofilizzati ma intensissimi, presenti nei suoi film precedenti. ora prepara il palcoscenico con un sacco di macchiette (servivano veramente attori di quel calibro per interpretare quei personaggi che sembrano disegnati?), ma poco altro.
la stupenda musica salva il film in corner (soprattutto il fantastico crescendo della tempesta) ma per me è troppo poco per strapparmi un applauso.
e poi non mi ha fatto ridere, a parte quando Bill Murray sdraiato a letto dice a sua moglie "vorrei il tetto si scoperchiasse e lo spazio mi inghiottisse, forse tu staresti meglio senza di me".
preferisco i barocchismi+ingenuità+lacrime dolciamare di Steve Zissou rispetto a questo teatrino corale.
#57
Posted 06 December 2012 - 10:14 AM
In generale, a me il cinema di Wes Anderson lascia piuttosto indifferente, proprio perché spesso si sostanzia in un "teatrino corale". Stavolta proprio no.
#58
Posted 06 December 2012 - 10:26 AM
Pensare che per me è invece l'unico che mi ha lasciato dentro tante emozioni, oltre allo splendore estetico-visivo.
In generale, a me il cinema di Wes Anderson lascia piuttosto indifferente, proprio perché spesso si sostanzia in un "teatrino corale". Stavolta proprio no.
riguardo alle emozioni non posso dire niente, ognuno indipendentemente viene colpito in modo non prevedibile e non descrivibile (per fortuna).
le scelte estetiche però non sono una novità dai, anzi, mi sembravano più riuscite altrove.
il teatrino corale ok c'è sempre stato, ma qui c'è veramente solo quello e nient'altro (per me eh).
e poi uno dei punti di forza di Wes è sempre stato la comicità unica dei suoi film, così criptica che o non la capisci e quindi ti va in odio, o fa parte di te e quindi la ami con tutto te stesso. ecco, qui mi sembra manchi completamente, il film sembra più puntare sulle gag da nerd dei vari scout (soprattuto del caposcout) che a me sinceramente non fanno ridere.
#59
Posted 08 December 2012 - 00:33 AM
Comunque quando un regista di 40 anni diventa riconoscibile da poche inquadrature (qui basta l'introduzione) io non lo trovo un difetto, ma un incredibile dimostrazione di talento e di classe. E poi, fosse solo fumo e stile fine a se stesso, capirei. Ma Anderson ha una dote che, presi tutti dai suoi tic e dai suoi vezzi registici, spesso dimentichiamo: è un RE della narrazione.
Cosa resta dopo un film? Storia e personaggi, per banalizzare. E Anderson, con tutti i suoi autoreferenziali cliché, sa raccontare delle gran belle storie. Moonrise è l'apice del suo percorso narrativo. Una vera e propria avventura di 90 minuti, dove succede di tutto e tutto ha una consequenzialità impressionante e commovente. E poi i personaggi sono molto più asciugati nella loro veste surreale rispetto al passato, sembra quasi uno sforzo per andare incontro alla Hollywood classica.
Per me è il capolavoro di Wes, il più grande film americano dell'anno e consegna di diritto il suo regista al podio dei grandi narratori di questo decennio.
#60
Posted 08 December 2012 - 01:16 AM
Insomma: bravo Anderson, bravo Jules e bravo Desplat che ha orchestrato una bellissima colonna sonora.
#61
Posted 08 December 2012 - 04:38 AM
Il fulmine che colpisce Sam senza conseguenze che senso ha?
La somiglianza tra la scena della colazione e l'ultima cena è voluta? Se sì perché? vedi immagine.
Perché Murray ad un certo punto ha gli occhi neri?
Non pretendo che tutto abbia senso ci mancherebbe ma siccome la narrazione è molto sintetica non capisco la presenza di robe superflue.
Non vi siete lasciati andare coi complimenti? Il film è registicamente ineccepibile ma la storia, meh, non ha guizzi e mentre Suzy e ben caratterizzata(lettrice, fantasiosa, sognatrice, introversa, solitaria e violenta) il vuoto avvolge Sam, ridotto a una sagoma(di scout) piatta.
Non ho colto i doppi sensi nel dialogo prima del bacio! Se l'autore della recensione è così gentile da esplicitarmeli gliene sarò grato.
Guardando questo film me ne sono ricordato un altro: http://youtu.be/P-WCCdkVDr4, a mio modesto giudizio più originale e divertente di questo.
#62
Posted 08 December 2012 - 08:13 AM
Qui guardano tutti il fuoricampo.
#63
Posted 08 December 2012 - 09:27 AM
Qualcuno mi spiega il ruolo del meteorologo/narratore?! (ho l'impressione che sia stato messo lì per allungare il minutaggio; d'altronde il ritmo è serrato)
è fondamentale per il versante mitopoietico di cui ho parlato nella recensione: è il narratore delle fiabe (esattamente come Suzy lo è leggendo i suoi libri), introducendoci ai luoghi e ai tempi del racconto. infatti il meteorologo passa da personaggio fuori dal tempo del racconto a deus ex-machina che si presenta spiegando ai protagonisti il pericolo imminente dell'uragano: il cataclisma naturale ha un valore sia metaforico che narrativo, visto che costringe tutti i personaggi a ripararsi sotto lo stesso tetto della chiesa.
Il fulmine che colpisce Sam senza conseguenze che senso ha?
be' è il culmine delle peripezie dell'eroe, non è che ci sia molto da capire...
Non ho colto i doppi sensi nel dialogo prima del bacio! Se l'autore della recensione è così gentile da esplicitarmeli gliene sarò grato.
è abbastanza esplicito in lingua originale: loro si baciano e il commento di Suzy è "it feels hard" in italiano tradotto se non erro con "la situazione è difficile" ma letteralmente sarebbe "lo sento duro", tant'è vero che lui chiede "ti dispiace?" e lei risponde tranquilla "I like it"
sulla presunta somiglianza con l'ultima cena ti ha già risposto Piero...
#64
Posted 08 December 2012 - 13:29 PM
Il mio voto non varrà nulla, ma di certo questo film non è il punto più alto della filmografia di Anderson.
Ricorda " Melody " di Waris Hussein, ma non possiede la stessa freschezza del film inglese.
Ottimo per tumblr, questo si.
Bannato in 3... 2... 1
#65
Posted 08 December 2012 - 14:09 PM
"visto il "Badlands" di Wes Anderson. Bellissimo ancora una volta ma c'è un dubbio, ovvero come sia riuscito ad essere al tempo stesso commovente (con lui non è che succeda sempre) e manierista fino allo sfinimento, stavolta davvero, "troppo perfetto" e sia detto dando peso ad ambo le parole. Sempre più un cartone animato ma gli squarci sui ragazzini problematici sono toccanti per davvero".
Insomma, per me è molto bello, a naso sotto solo ai Tenenbaum e a Steve Zissou, però davvero l'hipsterismo e la cura della forma prima di ogni altra cosa, nonchè la riduzione a cartone animato (io sono d'accordo sui Peanuts, ma non trovo la citazione originale in questa discussione), insomma il manierismo è ai livelli di guardia, immagino possa essere da voltastomaco per chi già maldigeriva Anderson. Insomma capisco le critiche, però diciamo che stavolta la poetica è pienamente centrata, a differenza di Darjelling (che pure, forse, era davvero un tentativo di passo in avanti, ma troppo debole) e in linea con Mr Fox che però alla fine, per quanto bello, secondo me resta un film minore, anche se il passaggio al cartone animato è servito a radicalizzare lo stile naif eppure pieno di dettagli di Anderson, in particolare la recitazione piatta e perentoria che richiede ai personaggi.
Su tutto spiccano le figure dei due ragazzi (per me pure il maschio, lei è semplicemente stupenda), tratteggiati con naivetèe ma anche con grande profondità. E' un po' l'altra faccia della medaglia dei film adolescenziali di Gus Van Sant (soprattutto "Paranoid Park"), completamente diversi per obiettivi, stili e ambientazione, ma altrettanto efficaci nel dire cose molto importanti e molto vere sull'adolescenza senza dire, apparentemente, niente.
In particolare bellissima la sequenza della corrispondenza letteraria tra i due, andersoniana fino al midollo, e superata solo dallo strepitoso flashback del loro incontro, nei dietro le quinte di quella festa. E' una scena di levatura felliniana.
#66
Posted 08 December 2012 - 16:10 PM
insomma il manierismo è ai livelli di guardia, immagino possa essere da voltastomaco per chi già maldigeriva Anderson
Pensa che per me è stato l'esatto contrario: maldigerivo Anderson fin qui, proprio per via di un manierismo che mi pareva sostanzialmente "fatuo", mentre qui trovo che invece di "contenuti" ce ne siano parecchi, al di là della perfezione formale. I due protagonisti, in particolare, sono personaggi stupendi, analizzati in profondità, e aggiungono grande sostanza al film.
#67
Posted 08 December 2012 - 16:13 PM
Pensa che per me è stato l'esatto contrario: maldigerivo Anderson fin qui, proprio per via di un manierismo che mi pareva sostanzialmente "fatuo", mentre qui trovo che invece di "contenuti" ce ne siano parecchi, al di là della perfezione formale. I due protagonisti, in particolare, sono personaggi stupendi, analizzati in profondità, e aggiungono grande sostanza al film.
Io non capisco il ragazzino, ad esempio, rispetto ai film precedenti di Anderson quali maggiori profondità avrebbe.
Sono sempre gli stessi personaggi, così come le singole inquadrature sono sempre simili. A differenza del fatto che l'umanità de "I Tenenbaum" era ben più problematica.
#68
Posted 08 December 2012 - 16:15 PM
bellalì, Badlands ci sta. E anche "La morte corre sul fiume" e tanti (troppi) film di Truffaut. Perché il XX secolo quando si è voluto occupare di ragazzini l'ha fatto (lo fa) in una maniera fin troppo indulgente e di conseguenza manierata.Visto ieri sera. Copincollo da facebook:
"visto il "Badlands" di Wes Anderson. Bellissimo ancora una volta ma c'è un dubbio, ovvero come sia riuscito ad essere al tempo stesso commovente (con lui non è che succeda sempre) e manierista fino allo sfinimento, stavolta davvero,
Io parlo per me e per il presidente Napolitano che indegnamente rappresento e dico che c'è un rapporto adulti/infanzia nel 900 che al di là delle considerazioni di merito è parte integrante della storia del secolo e che ha mutato il paradigma ottocentesco che riguardo quel rapporto si può dire fosse stato impostato sul terrore e l'ubbidienza.
#69
Posted 08 December 2012 - 17:09 PM
è fondamentale per il versante mitopoietico di cui ho parlato nella recensione: è il narratore delle fiabe (esattamente come Suzy lo è leggendo i suoi libri), introducendoci ai luoghi e ai tempi del racconto. infatti il meteorologo passa da personaggio fuori dal tempo del racconto a deus ex-machina che si presenta spiegando ai protagonisti il pericolo imminente dell'uragano: il cataclisma naturale ha un valore sia metaforico che narrativo, visto che costringe tutti i personaggi a ripararsi sotto lo stesso tetto della chiesa.
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be' è il culmine delle peripezie dell'eroe, non è che ci sia molto da capire...
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è abbastanza esplicito in lingua originale: loro si baciano e il commento di Suzy è "it feels hard" in italiano tradotto se non erro con "la situazione è difficile" ma letteralmente sarebbe "lo sento duro", tant'è vero che lui chiede "ti dispiace?" e lei risponde tranquilla "I like it"
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sulla presunta somiglianza con l'ultima cena ti ha già risposto Piero...
Grazie mille! mi hai convinto appieno.
lol per i doppi sensi: la prima cosa a cui ho pensato è stata l'erezione! non l'avevo pensata nell'altro modo; sono malato.
Sulla somiglianza ci riprovo allegando nuova immagine(parlo con te che l'altro mi sembra spocchioso). Davvero ce la vedo solo io?! mi sembra palese. Magari è un velato sfottò all'impostazione cristiana degli scout! Nulla d'importante comunque.
[attachment=952:Untitled.jpg]
***Attenzione, sarcasmo da qui in poi***
Comunque il film nasconde una lettura molto più profonda, psicologica e introspettiva che fa impallidire le accuse di manierismo verso Anderson.
Rivedendo più volte l'intro ho notato dei particolari:
[attachment=954:Untitled.png]
e ho compreso il significato reale del film: in pratica è tutta una fantasia di Suzy in cui lei dà sfogo al complesso di Elettra.
Il quadro col forte degli scout lascia intendere che il padre fosse uno scout esattamente come Sam che poi diverrà una guardia esattamente come l'amante della madre. Sam esprime anche apprezzamenti verso il profumo di Suzy che è appunto della madre. Insomma la ragazzina vuole attirare l'attenzione dei genitori e instaura un rapporto conflittuale con la madre e idealizzando in Sam i suoi amanti. Magari Sam e Suzy si sono conosciuti davvero alla recita(nello stesso luogo dove si risolve la storia guarda caso e che è nel quadro) ma poi non si sono più visti o sono rimasti amici di penna, permettendo così a Suzy di lavorare di fantasia. La capannina per gli uccelli è nel giardino, probabilmente dove giocano i fratelli di Suzy, impersonati dagli scout ostili che complottano nella loro casetta.
La controprova che Sam non esiste è nel finale quando esce dalla finestra del secondo piano gettandosi nel vuoto come nulla fosse(nell'intro si vede bene che sotto la finestra non vi è alcun che).
Adesso scusate, vado a prendere i miei psicofarmaci.
#70
Posted 08 December 2012 - 17:51 PM
Peace, Love and Psicofarmaci
#71
Posted 09 December 2012 - 09:27 AM
è abbastanza esplicito in lingua originale: loro si baciano e il commento di Suzy è "it feels hard" in italiano tradotto se non erro con "la situazione è difficile" ma letteralmente sarebbe "lo sento duro", tant'è vero che lui chiede "ti dispiace?" e lei risponde tranquilla "I like it"
Sicuro? Io l'ho visto ieri e il dialogo in italiano è:
"Sembra duro"
"Ti dispiace?"
"No, mi piace"
Bel film ma non è il suo migliore, che per me resta i Tenenbaum (forse anche perchè fu il primo di Wes Anderson che vidi e rimasi fulminato).
Scrive uno che comunque apprezzerebbe anche un film con due ore di sbadigli di Bill Murray se diretto da Anderson.
#72
Posted 09 December 2012 - 10:40 AM
Sicuro? Io l'ho visto ieri e il dialogo in italiano è:
"Sembra duro"
"Ti dispiace?"
"No, mi piace"
io ho ricordato "a braccio" i sottotitoli, poiché l'ho visto solo così, sia la prima volta per "Cannes a Roma" che la seconda...
#73
Posted 09 December 2012 - 12:19 PM
Bello per svariati motivi che avete già ampiamente sviscerato e altri ancora. A cominciare dalla sequenza della tempesta, energica ma anche compassata, uno stupendo brano musicale.
E poi... e poi...
#74
Posted 09 December 2012 - 13:48 PM
Sicuro? Io l'ho visto ieri e il dialogo in italiano è:
"Sembra duro"
"Ti dispiace?"
"No, mi piace"
io ho ricordato "a braccio" i sottotitoli, poiché l'ho visto solo così, sia la prima volta per "Cannes a Roma" che la seconda...
Confermo la versione di LM, nel doppiaggio è stato tradotto proprio così.
#75
Posted 09 December 2012 - 15:15 PM
Certo, è risaputo che i tavoli si occupano solo da un lato!confermo quanto ho scritto riguardo la tavolata, altrimenti ogni volta che ci sediamo per pranzare ci sentiremmo come Gesù Cristo. Grazie di aver postato la foto comunque, effettivamente me la ricordavo diversa.
Peace, Love and Psicofarmaci
All'Ikea per questo Natale fanno gli sconti sui tavoli da 10 metri per 10 persone
#76
Posted 09 December 2012 - 17:56 PM
Comunque non so se è già stato detto ma il narratore era presente anche nel corto che anticipava il film un po' come era successo con Hotel Chevalier per il treno per il Darjeeling.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=-jNc7HuatHQ#!
#77
Posted 09 December 2012 - 23:08 PM
si vede che non hai fatto il servizio militareCerto, è risaputo che i tavoli si occupano solo da un lato!
confermo quanto ho scritto riguardo la tavolata, altrimenti ogni volta che ci sediamo per pranzare ci sentiremmo come Gesù Cristo. Grazie di aver postato la foto comunque, effettivamente me la ricordavo diversa.
Peace, Love and Psicofarmaci
All'Ikea per questo Natale fanno gli sconti sui tavoli da 10 metri per 10 persone
#78
Posted 10 December 2012 - 13:37 PM
#79
Posted 10 December 2012 - 18:28 PM
si vede che non hai fatto il servizio militare
insisti?
un mondo capovolto: salotti come corridoi, ristoranti come gallerie, mense universitarie metropolitane, xD
comunque http://bit.ly/UaLbp0 !
#80
Posted 11 December 2012 - 08:07 AM
E’ divertente nel suo essere comunque profondamente controllato, i ragazzini sono eccezionali.
Mi ha colpito l’introduzione della morte (non del tentativo di, non della tensione alla morte) reale e cruda, ma più scioccante per lo spettatore che per i personaggi che con il ciclo della vita hanno una estrema e tranquilla confidenza; la leggera capacità di gestire il tema del sesso anche ad altezza ragazzini (e la traduzione del dialogo durante il bacio è totalmente esplicita tanto da giustificare la crisi edipica al contrario di Murray); il sottolineare come l’elemento fantasia sia legato alla magia dell’affabulazione il tutto agevolato dal fatto che negli anni sessanta l’evasione fosse vincolata quasi unicamente al medium libro; il cinema in questo è l’elemento magico come il binocolo, è il potere di Wes.
Interessante il sostrato edipico che secondo me c’è un po’ ovunque, anche Ward ha un problema con il suo padre putativo di cui tiene una foto nella tenda, ma una volta incontrato l’amore e il sesso e una volta avendo compiuto lo scontro con la figura paterna attraverso una lotta che passa da una sconfitta a un salvataggio (una uccisione del padre molto interessante perché ne prende il ruolo in maniera incruenta) ecco spuntare la foto dell’amata, Ward è finalmente adulto. E concordo sull’accenno al doppio con la madre da parte di Suzy (complesso di elettra) anche se in Anderson sempre i figli sono la copia esasperata dei genitori), la rottura con la propria famiglia è come punto centrale la madre e il suo tradimento.
#81
Posted 11 December 2012 - 11:20 AM
#82
Posted 11 December 2012 - 12:15 PM
E' un film secondo me davvero entusiasmante, ma che sia di mestiere mi pare evidente. E' bellissimo e lascia un sapore dolce dopo la visione (me lo rivedrei subito), ma si muove "orizzontalmente" e dopo un po' di tempo dalla visione la sensazione si affievolisce: alla fine il film ha fin troppo senso, e' incastrato in un sistema perfetto, quando la realta' dell'infanzia (e la realta' in generale) ha quasi zero senso e le cose compiute vengono rigettate perche' non aggiungono niente di nuovo. E non mi pare una perfezione stilistica alla Kubrick, ma qualcosa che sacrifica una specie di liberta' personale ed emotiva nel nome di un gran film. Secondo me l'uso intensivo di musiche in tutte le scene clou e' proprio per compensare quello che viene a mancare col suo stile, pero' non sempre e' la soluzione.Non me ne vogliate, ma quest'ultimo Wes Anderson, per quanto godibile e colorato, m'è parso molto più di mestiere, e molto meno profondo di quello che scrivete qua. Vorrei vederlo al lavoro su qualcosa per lui "inedito" (come "Mr. Fox"), perchè da "Zissou" in poi pare di assistere sempre alla solita variazione sul tema.
#83
Posted 11 December 2012 - 13:24 PM
Ricorda " Melody " di Waris Hussein, ma non possiede la stessa freschezza del film inglese.
Merita di essere recuperato? Confesso di non conoscerlo proprio.
Comunque sicuramente c'è qualcosina de "Il piccolo fuggitivo" (bellissimo!).
Ammetto di averci pensato negli ultimi giorni, chiedendomi cosa particolarmente non mi convincesse di "Moonrise Kingdom" e sono giunto alla conclusione che l'intenzione di unire queste due tipologie fanciullesche all'apparenza tanto diverse non crea una amalgama convincente. Francamente i due protagonisti ai miei occhi (ci tengo a sottolinearlo) non risultano una coppia credibile nemmeno con il trascorrere del tempo. Gustoso l'accostamento degli antipodi ma, per me, non riesce a convincere (e lui è meno risolto di lei)
#84
Posted 11 December 2012 - 13:27 PM
"Signori da quest'altra parte per Robertobaggio, Robertobaggio salta... e segna!... A centrocampo sei giocatori spagnoli stesi a terra! Eeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhh!
#85
Posted 11 December 2012 - 15:31 PM
Ricorda " Melody " di Waris Hussein, ma non possiede la stessa freschezza del film inglese.
Merita di essere recuperato? Confesso di non conoscerlo proprio.
è il film che Anderson ha fatto vedere ai due giovani interpreti
#86
Posted 11 December 2012 - 15:56 PM
Su imdb si dice che il titolo italiano sarebbe "Come sposare la compagna di banco e farla in barba alla maestra".
Ho trovato una fonte, ma a quanto pare il file nemmeno è completo, mah.
#87
Posted 11 December 2012 - 16:00 PM
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#88
Posted 11 December 2012 - 16:04 PM
La cosa strana è che questo non è nemmeno riportato dai due dizionari di cinema che ho. Probabilmente qui da noi non ha mai avuto una regolare distribuzione.
#89
Posted 11 December 2012 - 20:44 PM
Ecco, su questo la penso esattamente al contrario.(e lui è meno risolto di lei)
Certo, lei è un bel personaggino (e l'attrice se la cava benissimo), ma per lei userei piuttosto l'espressione "irrisolto", o comunque ho la vaga impressione che nonostante tutto rimanga alla superficie.
Lui invece, magari colpisce meno a un primo impatto ma mi pare un personaggio molto meglio caratterizzato, interessante e sfaccettato (e l'attore se la cava più che benissimo).
#90
Posted 12 December 2012 - 09:20 AM
Ecco, su questo la penso esattamente al contrario.
(e lui è meno risolto di lei)
Certo, lei è un bel personaggino (e l'attrice se la cava benissimo), ma per lei userei piuttosto l'espressione "irrisolto", o comunque ho la vaga impressione che nonostante tutto rimanga alla superficie.
Lui invece, magari colpisce meno a un primo impatto ma mi pare un personaggio molto meglio caratterizzato, interessante e sfaccettato (e l'attore se la cava più che benissimo).
Credo che la mia impressione sia dovuta al fatto che lei ha il physique du rôle della ragazzina ribelle, mentre lui è un fuggitivo molto più anomalo (e quindi più difficilmente credibile). La sensazione cresce quando si parla di "fuga d'amore": un ragazzino come Sam difficilmente lo immagineresti come protagonista di una fuga d'amore con Suzy. Il problema è che non sono riuscito a credere a questa incredulità.
#91
Posted 13 December 2012 - 01:37 AM
Sicuro? Io l'ho visto ieri e il dialogo in italiano è:
"Sembra duro"
"Ti dispiace?"
"No, mi piace"
io ho ricordato "a braccio" i sottotitoli, poiché l'ho visto solo così, sia la prima volta per "Cannes a Roma" che la seconda...
Confermo la versione di LM, nel doppiaggio è stato tradotto proprio così.
Appena tornato dal cinema, e confermo tutto. Vabbè, il no mi piace in realtà è stato reso con un "no è piacevole" ma sono dettagli. Inoltre non scorgo possibili traduzioni alternative, visto e considerato che subito dopo questa frase lui le tocca il petto ("che un giorno penso crescerà"). A quanto leggo questa scena ha causato divieti in varie nazioni del mondo, ma da noi no. Poi ci lamentiamo sempre che siamo bacchettoni
Comunque, Moonrise Kingdom è uno dei film più ispirati che abbia mai visto. Attenzione col paragone con Zissou, lì l'eccentricità del regista era anarchia pura, qui è tutta al servizio della messinscena, e non vedo perché dovrebbe essere un male, non facciamoci condizionare troppo dalle aspettative.
Attori tutti bravissimi, su cui spiccano, oltre ai due ragazzini (auguro a lei un futuro radioso), Bruce Willis, fantastico, e un IMMENSO Edward Norton. Come lui stesso consigliò a Barry Pepper durante la lavorazione della 25a Ora, un bravo attore deve essere bravissimo nel fare assolutamente nulla. E' il caso di questo film
P.S. Me ne sono andato duranti i titoli di coda, che cosa mi sono perso?
#92
Posted 13 December 2012 - 01:46 AM
Chi critica lo stile poi, in generale mi sembra che si limiti a dire "Wes Anderson ha uno stile troppo andersoniano", senza spiegare in che modo la sua maniera danneggerebbe il racconto, il ché si potrebbe tradurre in un più onesto "non mi piace Wes Anderson" anziché nella pretesa di constatare un eccesso di maniera.
#93
Posted 13 December 2012 - 01:53 AM
ps: dottoressa, ma con tutti gli avatar proprio questo!
#94
Posted 13 December 2012 - 07:56 AM
secondo me la scena chiave, o almeno quella che mi ha conquistato definitivamente e mi ha fatto vedere il film potente sotto la forma e il divertimento
bella invece la polemica sul "cosa lascia" - in ordine crescente a me ha lasciato
a) il piacere di essersi fatto delle belle risate "non sono obbligato a rispondere alle tue argomentazioni perche' hai 12 anni!"
b) il piacere della bellezza formale delle immagini, dei movimenti di macchina, e della ricchezza della narrazione (che a me e' parsa super-densa, altro che sintetica)
c) la dolce malinconia del ricordare quando avevo gli occhiali e i baffini morbidi come il tipo (mio nuovo eroe) e mi alzavo sbuffando dalle recite per vagabondare nei corridoi e un sentiero appenninico era la cazzo di AVVENTURA! (anche se per le fughe d'amore ancora avrei dovuto aspettare un lustro)
d) la bellezza di una storia di amor fou ma fou davvero, ambientato genialmente prima che la vita si impastoi in non detti e compromessi e si finisca a dire "ma che ci faccio qui?" (grande McDormand!)
non mi pare affatto poco - sono questo tipo di sensazioni il motivo per cui amo il cinema
PS
non avrei mai pensato all'ultima cena non fosse stato per sto dannato forum ma in effetti il numero e' proprio 13 m'e' parso, e Norton scopre di essere stato tradito da uno dei suoi discepoli quindi le coincidenze si fanno numerose....
PPS
no Jules siamo sempre nel periodo della catastrofe: due dei film piu' belli dell'anno parlano di una tempesta in arrivo...
#95
Posted 13 December 2012 - 09:33 AM
Ma comunque questo è l'anno dell'amore. Due capolavori parlano di amore declinato uno nell'età dell'adolescenza e l'altro della vecchiaia. E' stato proprio il ritorno e il ribadire che tutto ciò è ancora molto attuale, altroché.
ps: dottoressa, ma con tutti gli avatar proprio questo!
Amour non l'ho ancora visto ma sapendo di cosa parla stavo pensando proprio la stessa cosa.
(Ops, non avevo notato che l'avatar fosse già "occupato"! Cambiato. Però appare ancora l'altro )
#96
Posted 13 December 2012 - 22:22 PM
non ho visto abbastanza Andersons per collocarlo nella filmografia, ma da quanto mi e' piaciuto questo sicuramente recuperero'
secondo me la scena chiave, o almeno quella che mi ha conquistato definitivamente e mi ha fatto vedere il film potente sotto la forma e il divertimentoSpoiler
bella invece la polemica sul "cosa lascia" - in ordine crescente a me ha lasciato
a) il piacere di essersi fatto delle belle risate "non sono obbligato a rispondere alle tue argomentazioni perche' hai 12 anni!"
b) il piacere della bellezza formale delle immagini, dei movimenti di macchina, e della ricchezza della narrazione (che a me e' parsa super-densa, altro che sintetica)
c) la dolce malinconia del ricordare quando avevo gli occhiali e i baffini morbidi come il tipo (mio nuovo eroe) e mi alzavo sbuffando dalle recite per vagabondare nei corridoi e un sentiero appenninico era la cazzo di AVVENTURA! (anche se per le fughe d'amore ancora avrei dovuto aspettare un lustro)
d) la bellezza di una storia di amor fou ma fou davvero, ambientato genialmente prima che la vita si impastoi in non detti e compromessi e si finisca a dire "ma che ci faccio qui?" (grande McDormand!)
non mi pare affatto poco - sono questo tipo di sensazioni il motivo per cui amo il cinema
PS
non avrei mai pensato all'ultima cena non fosse stato per sto dannato forum ma in effetti il numero e' proprio 13 m'e' parso, e Norton scopre di essere stato tradito da uno dei suoi discepoli quindi le coincidenze si fanno numerose....
PPS
no Jules siamo sempre nel periodo della catastrofe: due dei film piu' belli dell'anno parlano di una tempesta in arrivo...
no, siamo nel periodo di crisi sociale, due dei film più belli dell'anno sono interpretati da carcerati
#98
Posted 13 December 2012 - 23:33 PM
@neuro: qual è l'altro film con la tempesta di cui parli?
A me viene in mente solo Vita di Pi...
Take shelter?
#99
Posted 14 December 2012 - 08:44 AM
@neuro: qual è l'altro film con la tempesta di cui parli?
A me viene in mente solo Vita di Pi...
Take shelter?
yes - in Italia e' uscito quest'anno...
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