posso darti due consigli, cercerò di essere serio, a differenza delle molte risposte idiote lette qui...
in questi due anni di università ho maturato un mega pessimismo intorno alle persone (sia in ambiente universitario che al di fuori) per cui, se mi trovassi nella tua situazione, probabilmente sceglierei con più attenzione...
per le alternative ci sono un mare di scelte che reputo affascinanti, ma tutte presuppongono una gran voglia di fare... anche perchè una vita da mantenuto o da comunistello che viaggia in giro per il mondo con la canon da turista non è affatto una vera vita...
ti rispondo pertanto dicendoti cosa farei io se fossi nella tua situazione:
probabilmente andrei a cercare un lavoro che mi metta in pieno contatto con la natura, e con una cultura molto distante da quella occidentale, e iniziare una vita al di fuori dai soliti obblighi tipo leggere, ascoltare musica, lavarsi i denti, mangiare insalata... per esempio potresti andare a fare il pastore a cavallo nelle pianure argentine, oppure sulle valli andine in perù con i lama e vivere come un aymara
a me non piacerebbe lavorare per associazioni umanitarie... per me la soluzione al problema mondiale è superare la cultura occidentale abbraciando mondi nuovi, non mi piacerebbe essere un "buon colonialista" che diffonnde il vangelo del benessere occidentale
se pensi che quello che ho scritto sia un folle delirio, ti assicuro che al termine della mia pessima avventura universitaria, per qualche anno andoò veramente in sud america a fare quello che ti ho consigliato,
bye bye e buona fortuna per qualunque cosa sceglierai
P.S.: non diventare notaio o avvocato solo perchè te lo imporranno i tuoi!!!
si ma non puoi dire "una vita da comunistello che viaggia in giro per il mondo con la canon da turista non è affatto una vera vita" e poi consigliargli di andare in giro per il mondo (però senza macchinetta, presumo)
