chi è causa del suo male pianga se stesso, esattamente come il sottoscritto che gabbato dal 9.3 su rotten tomatoes e l'argomento stuzzicante si è ritrovato in sala a vedere quest'insignificanza da 3 ore che corona l'incredibile percorso involutivo del regista
potrebbe essere tranquillamente un film diretto da ron howard per contenuti, stile e retorica, in cui, alla fine delle riprese, si è mischiato un po' col montaggio per cercare di farlo apparire meno convenzionale
come ben sintetizzato da simon, di cinematografico nel film non vi è nulla; un qualsiasi documentario su Oppenheimer, o meglio ancora i filmati d'archivio (il vero Oppenheimer bucava lo schermo più del suo interprete con l'orecchino) valgono dieci volte questo finto mainstream d'autore
tra l'altro film e sceneggiatura riescono ad annoiare i) sia chi conosce la storia (come il sottoscritto), dato che non aggiunge nulla ai fatti e glissa sulle parti più interessanti banalizzandole totalmente (es. il supporto di Oppy per l'obiettivo civile, la sua crisi per il fallimento della bomba al plutonio, la sua ambiguità induista nel concetto di bomba come morte/rinascita) ii) sia chi non la conosce (chi mi stava a fianco) che a causa dei continui - quanto inutili - salti temporali, spesso con dialoghi fitti, non riesce a contestualizzarli correttamente
tom conti che interpreta Einstein ampiamente oltre il cringe
dopo la seconda ora ho cominciato a vagheggiare, alienato dalla pochezza del materiale audiovisivo, cercando di trovare la mia combinazione perfetta di regista ed interprete per la storia: David Cronenberg con Oppy interpretato dal Peter Weller del Pasto Nudo
voto: 0.1