Inviato 27 gennaio 2010 - 02:19
in realtà D'Alema è nervosissimo; eccolo ieri a L'Infedele su La7:
http://www.la7.it/ap...p?prop=infedele
Nervosissimo? Può essere, eppure concordo al 100% con ciò che ha detto. E la giornalista sembrava effettivamente "politicamente idiota". Comunque non ho capito dove vuoi arrivare, secondo te D'Alema cosa ha detto di sbagliato nell'intervista?
non voglio arrivare da nessuna parte! semplicemente mi dispiace vederlo così
anche tu nervosetto?
Ma no, figurati se sono nervoso
. Vendola mi sta simpatico, sono contento se vincesse le elezioni in Puglia (e dopo la scelta di Casini di andare da solo è quasi sicuro). Detto questo Vendola, con la scelta di candidarsi, ha rotto l'accordo con l'UDC a livello regionale, che avrebbe dovuto essere una prova generale per un'alleanza a livello nazionale. D'Alema (e Bersani) puntano a questo e Vendola, ormai sempre più vicino al PD, era d'accordo. Tra l'altro senza la sua candidatura il PD avrebbe puntato su Emiliano, che l'appoggio dell'UDC l'avrebbe ottenuto.
D'Alema ha tutte le ragioni per essere nervoso quindi. Continuo però a non capire se, al di là del nervosismo, non concordi con i contenuti di quell'intervista.
"[...] Si, questa è la verità , la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."
(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")