Inviato 15 ottobre 2009 - 11:29
I partiti comunisti e socialisti sono ovunque in calo di consensi al di là dei loro meriti e o demeriti pregressi e credo che abbiano esaurito la loro funzione storica, che è stata importante e che hanno svolto bene; parlo sia delle socialdemocrazie europee, che ci hanno dato gli stati sociali, sia dei comunismi, che ci hanno dato liberato dal colonialismo, dal feudalesimo e dai fascismi; non dimentichiamo poi che è stata la rivoluzione di ottobre a darci le 8 ore di lavoro.
Ora bisogna andare avanti; il modello comunista è imploso per difetto di libertà e di produttività, il modello capitalista è esploso per eccesso di finanza, di cupidigia e di spregiudicatezza criminale.
Non c??è un modello pronto da adottare ma credo che altri modelli dovranno venire, perché la storia del pensiero politico ed economico non può fermarsi a Marx e a Keynes. In ogni caso ci sono molte cose di sinistra da fare e per fare queste nel mondo ci si sta affidando ai Partiti Democratici che vincono partite importanti in stati fondamentali, quali USA, Giappone, Brasile, India e recentemente nella piccola ma da sempre contrastata Grecia. Non c??è una sostanziale differenza tra la politica dei socialdemocratici e la politica dei democratici; la differenza sostanziale è che i democratici sono, o vorrebbero, essere inclusivi di tutte le istanze progressiste; quindi non solo dei movimenti dei lavoratori, ma anche degli imprenditori progressisti, non solo dei (ex)marxisti, ma anche dei cristiano sociali e dei liberali di sinistra. Il PD, per quanto schifo possa fare, sta cercando di fare la cosa giusta, che sarebbe l??unità di tutti i progressisti e la fusione di quello che rimane dei due partiti PCI e DC che hanno fatto, qualche volta anche bene, la storia recente italiana; è una fatto epocale che va molto oltre a Bersani e Franceschini. Il tramonto dei modelli passati e delle relative ideologie dovrebbe favorire l??unità delle forze progressiste nel pragmatismo delle cose di sinistra da fare.
Chi ancora si richiama la motto ??proletari di tutto il mondo unitevi? dovrebbe considerare la divisione come il peggiore nemico; in Italia abbiamo un imprecisato numero di partiti e o gruppi politici che credono di essere di sinistra e una confindustria che unisce tutti gli imprenditori, cui si contrappone un numero imprecisato di sindacati in ordine sparso; con la globalizzazione si sono uniti i capitalisti di tutto il mondo, mentre i proletari sono incapaci di formare un sindacato che globalizzi i diritti dei lavoratori. Non dimentichiamo che Marx e Owen sono stati alleati nella rivendicazione delle 8 ore. Per me l??unità è un elemento fondamentale di lotta, e per conquistarla bisogna cedere anche parte dei propri convincimenti, che il più delle volte sono solo feticci, e della propria sovranità che il più delle volte è solo narcisismo ed ambizione; tutti sono bravi a dire proletari unitevi, purché vi comandi io.
Non so a chi sia stato utile Lafontaine e la sua scissione, ma non ostante il suo successo non ha il mio applauso; era stato un ministro SPD, il partito del glorioso Willy Brandt, uno che ha indossato la divisa norvegese per combattere il nazismo prima di governare, penso bene, dopo anni di opposizione; che cavolo vuole questa mezzacalzetta ambiziosa? Mi pare che non serva a niente e a nessuno, se non a se stesso.
A sinistra del PD non c??è nulla, non c??è mai stato nulla se non velleitarismo (Capanna?) e difficilmente potrà mai esserci qualcosa, bisogna metterselo in testa; se poi il PD così come è non piace, bisogna rimboccarsi le maniche modificarlo dall??interno, impresa che penso non sia impossibile, perché per quello che lo conosco io, la base è costituita da gente per bene, tradizionalmente e sinceramente di sinistra, sia per la parte ex comunista che per quella cattolica. Bisogna smettere di pensare che la politica sia un genere di consumo che si compra già confezionato e pronto per l??uso ed eventualmente si getta, o cui si aderisce, senza dare un contributo proprio e che essa non sia modificabile dalla nostra stessa presenza. Bisogna smettere di scomunicare e di marchiare con affermazioni del tipo Bersani è sostenuto da Dalema, quindi cacca? oppure Bersani ha fatto una liberalizzazione che non digerisco, quindi lo bandisco. Per quanto riguarda Ferrero, è stato un ottimo ministro, come Bersani, magari si candidasse nel PD, lo appoggerei subito. Ma fuori dal PD non è utile a nessuno.