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Teatro: i migliori spettacoli che abbiamo visto


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112 replies to this topic

#51 beignet

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Inviato 20 dicembre 2009 - 15:45

ps.: ma tra Ghiaurov e Ramey?


Per me il più grande di tutti è Cesare Siepi, il basso con la erre moscia. Voce scura, piena, maestro assoluto di fraseggio, tecnica, finezza interpretativa e tutto il resto.
Ma non posso dire di amare di meno Ramey e Ghiaurov, talmente diversi che non si pestano i piedi. La voce di Ghiaurov è ineguagliabile per bellezza omogeneità e potenza, il suo Boris o Filippo II sono contemporaneamente monumentali e umanissimi, e nel suo Confutatis dal Requiem di Verdi hai la tipica sensazione "pedale d'organo" per il modo in cui la voce si espande e riempie ogni spazio esterno ed interiore. Un basso di tradizione, che però riesce a fondere magnificamente la tradizione slava e quella italiana.
Ramey ha anche lui una voce di tutto rispetto anche in termini di volume, seppur non gigantesca come era invece quella di Ghiaurov. Basso cantante all'italiana, anche lui di tecnica eccezionale, stilisticamente quasi un clone del suo idolo, il meraviglioso Ezio Pinza per omogeneità di emissione e linea di canto. A tutto questo si aggiunge la sua importanza nel riportare in vita la figura del basso di agilità barocco e rossiniano. Il suo lavoro in questo campo è fondamentale e insuperabile, anche perché alla tecnica si aggiungevano presenza scenica eccellente, autorevolezza e grande divertimento, come dimostrano i suoi splendidi diavoli, Don Giovanni e anche il suo Figaro furbo e incazzato. Con Ramey è iniziata una nuova era, e i bassi formatisi dopo di lui non hanno potuto non tenerne conto. Oggi un basso senza le agilità non è quasi più pensabile, ma Ramey resta inimitabile per il modo in cui le agilità di forza in lui risultavano naturali, parte del fluire della musica e non solo esercizio virtuosistico, e senza mai avere l'effetto "belato di caprone". Meno efficace e cnvincente nel repertorio standard, i Filippo II-Boris-Zaccaria, ma rimarrebbe un mito anche se avesse fatto solo quel Maometto II!
Insomma, li amo tutti! ;D

L'argomento sta facendo tornare a galla anche altre emozioni teatrali di gioventù, che hanno contribuito a cementare la mia passione/ossessione per la voce. Come un Anthony and Cleopatra in cui vidi solo la parete contro la quale sedevo. C'ero andata perché ci avevo dato un esame qualche mese prima, e poi la protagonista era una delle mie attrici preferite all'epoca, ma mi innamorai della voce di Antonio e - successivamente - anche della faccia che aveva.  ;D

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#52 satyajit

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Inviato 21 dicembre 2009 - 01:38

ps.: ma tra Ghiaurov e Ramey?


Per me il più grande di tutti è Cesare Siepi,


Grazie per questo link. Davvero.  :-*
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#53 reese

    moriremo

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Inviato 21 dicembre 2009 - 13:22

Purtroppo gli attori del Piccolo sono tutti ingessati in schemi da cui è arduo svincolarsi, per cui è difficile che ne emerga la bravura. Bisognerebbe vederli in altre produzioni. Ad esempio, Francesco Colella recentemente si è messo in proprio e ha dimostrato buone doti.

Di che schemi parli esattamente? Recentemente ho visto qualche saggio degli attuali ragazzi del Piccolo, perché una mia amica sta facendo il secondo anno lì. Il tipo di recitazione prettamente accademica non è qualcosa che amo, quindi nel vederli ricorrrere costantemente a soluzioni preimospate da Ronconi e gli altri vecchiacci là un po' mi annoio.

Però una volta usciti dal Piccolo, come dici tu, non mi sembra risentano più di tanto dell'indottrinamento accademico. Per esempio un mio amico ha finito il corso di Ronconi due anni fa e ora fa parte di questa compagnia romana http://www.myspace.com/ricciforte e sono produzioni che si discostano completamente dal Piccolo.
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#54 beignet

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Inviato 21 dicembre 2009 - 13:44

Vero, le impostazioni accademiche ingessano, però secondo me è possibile riconoscere il talento e l'intelligenza interpretativa anche all'interno di quegli schemi e di quei codici, proprio come nel contesto dell'opera lirica, e a parità di lavoro eseguito, si distinguono i Grandi da quelli semplicemente bravi.
E poi non ritengo negativa la formazione classica. Fornisce comunque un bagaglio tecnico che poi può rimanere tale negli attori di medio talento, oppure può essere usato e superato e sconvolto da chi ha particolare talento, idee ecc. Insomma, secondo me, in positivo o in negativo, serve. Proprio come la grammatica. ;D
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#55 verdoux

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Inviato 20 gennaio 2010 - 10:17

Teatro sperimentale; non so se mi è piaciuto, mi ha fatto l'effetto di un film di Gianikian Lucchi Ricci; comunque andava visto, credo che sia uno spettacolo valido:

Sence.Misli.Risbe.Takt.
Memoria. Ombre. Racconto. Silenzio.

Da Ljubljana una performance di poesia, musica e danza.
Anteprima per l??Italia.

Regia: Hanna Preuss
Soggetto originale: Hanna A.W.Slak
Luci: Jaka Simenc

Interpreti: Natasa Burger (performance), Antonella Bukovaz (poesia), Irena Tomazin (danza e voce)


Lo spettacolo Sence.Misli.Risbe.Takt (Memoria.Ombre. Racconto. Silenzio.) di Hanna Preuss si basa su una linea narrativa che tratta di tre donne che si ritrovano nel buio che separa la vita dalla morte. Ognuna è legata ancora alla vita da un filo emotivo che la lega a qualcuno dall??altra parte. Prima di proseguire devono districare questo filo.

Entrare nel mondo artistico e nelle creazioni sonore di Hanna Preuss è come immergersi in un acquario, ritrovarsi in un altro, magico mondo dove i singoli sensi perdono importanza e il corpo intero diventa uno strumento che vibra, si fonde con l??ambiente, diventa leggero e ci trasporta come su una navicella spaziale in un viaggio magnifico. Quando arriviamo al termine del viaggio e ci ritroviamo nuovamente nel mondo della gravità, delle immagini e delle parole, è difficile esprimere le impressioni con parole, descriverle con immagini. Sono viaggi emotivi senza storie, dove le storie si manifestano in ogni singolo spettatore in base alle sue esperienze, ricordi, agli angoli più intimi della sua coscienza. Quando usciamo dalla galleria, dal teatro o da qualsiasi altro luogo sonoro, ci sentiamo legati in maniera complice con noi stessi e con i nostri segreti inespressi.

Sence.Misli.Risbe.Takt (Memoria.Ombre. Racconto. Silenzio.) è un??opera d??arte che esprime i più alti standard del teatro europeo contemporaneo nel suo carattere lucido e innovativo, e porta in questo ambito artistico una dimensione totalmente nuova che apre e afferma un nuovo genere di arte performativa: il teatro sonoro di ricerca. Il potenziale espressivo del teatro sonoro rappresenta una svolta all??interno delle arti performative: gli elementi teatrali si compongono e strutturano in base a regole proprie delle arti musicali , nelle quali la sincronia di molti elementi audio-visuali non permette una gestione equivalente del tempo affinchè ogni rappresentazione dello spettacolo diventi qualcosa di nuovo e autonomo da ogni punto di vista.

Hanna Preuss è un??artista del suono che si occupa degli effetti espressivi ed emotivi del suono in teatro. Per ottenere questo risultato utilizza i parametri di suono, intensità, spazio, parola semantica e fonetica, gesto, ritmo, melodia...Gli elementi teatrali nelle sue opere sono costituiti secondo regole mutuate dal campo della musica e che portano a soluzioni che ripensano e modificano in maniera radicale l??approccio attuale al teatro.

Alla realizzazione dello spettacolo hanno collaborato artisti provenienti da diversi paesi europei: Francia, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia, Italia, Polonia. Alla base di questo progetto c??è il sostegno di alcune delle più importanti istituzioni culturali pubbliche e private: il principale centro culturale-artistico sloveno Cankarjev Dom, il festival teatrale internazionale ExPonto, il teatro italiano Bonawentura/Teatro Miela, il centro culturale universitario austriaco Unicum, il norvegese PNEK, e come produttore principale l??atelier di arti sonore Hanna??s.

Lo spettacolo è l??evento inaugurale del Trieste Film Festival 2010.

http://lellovoce.alt...php?article1864
http://www.miela.it/evento.asp?id=2263
Lo spettacolo è l??evento inaugurale del Trieste Film Festival 2010.

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#56 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 20 gennaio 2010 - 13:14

Conoscete Gisele Vienne?
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#57 falconemaltese

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Inviato 21 gennaio 2010 - 10:24

"Da stasera ci posso aggiungere Filumena Marturano, con Luca De Filippo e Lina Sastri, regia di Francesco Rosi"

Visto qualche settimana fa al Giovanni da Udine. Davvero la Sastri è perfetta nel ruolo della protagonista... recitazione intensa ed emozionante. Bravo anche De Filippo, se pure dai toni più dimessi. Ho notato un diverso registro anche nei due dialetti utilizzati dai protagonisti: più "schietto" quello della Sastri, laddove quello di De Filippo è reso più leggero. Consigliatissimo!

Sempre al Giovanni da Udine, ho visto anche Il Tartufo di Moliere nella regia e con l'interpretazione di Carlo Cecchi, con la presenza in scena di Licia Maglietta. Questa messa in scena mi ha convinto meno, sia per la scenografia che per la stessa interpretazione degli attori. Salvo senz'altro chi ha interpretato Tartufo (non ricordo il nome).
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#58 popten

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Inviato 29 gennaio 2010 - 13:34

"Da stasera ci posso aggiungere Filumena Marturano, con Luca De Filippo e Lina Sastri, regia di Francesco Rosi"

Visto qualche settimana fa al Giovanni da Udine. Davvero la Sastri è perfetta nel ruolo della protagonista... recitazione intensa ed emozionante. Bravo anche De Filippo, se pure dai toni più dimessi. Ho notato un diverso registro anche nei due dialetti utilizzati dai protagonisti: più "schietto" quello della Sastri, laddove quello di De Filippo è reso più leggero. Consigliatissimo!


mi fa piacere ti sia piaciuto lo spettacolo!
sì, lei è semplicemente sconvolgente in alcune fasi!
lui,come forse già scritto,si riscatta -almeno per la serata in cui ho visto lo spettacolo-nelle ultime fasi.
rendiamo grazie a Eduardo :)

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#59 alanisacowboykiller

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Inviato 29 gennaio 2010 - 14:20


"Da stasera ci posso aggiungere Filumena Marturano, con Luca De Filippo e Lina Sastri, regia di Francesco Rosi"

Visto qualche settimana fa al Giovanni da Udine. Davvero la Sastri è perfetta nel ruolo della protagonista... recitazione intensa ed emozionante. Bravo anche De Filippo, se pure dai toni più dimessi. Ho notato un diverso registro anche nei due dialetti utilizzati dai protagonisti: più "schietto" quello della Sastri, laddove quello di De Filippo è reso più leggero. Consigliatissimo!

mi fa piacere ti sia piaciuto lo spettacolo!
sì, lei è semplicemente sconvolgente in alcune fasi!
lui,come forse già scritto,si riscatta -almeno per la serata in cui ho visto lo spettacolo-nelle ultime fasi.
rendiamo grazie a Eduardo :)

oh, quello l'avevo visto anche io, tempo fa, e devo dire che mi è piaciuto molto.  ;)

trovo che una bella commedia sia anche la Trilogia della villeggiatura di Goldoni, regia di Servillo. spettacolo leggero e frizzante, anche questo dal ritmo piuttosto veloce, non c'è che dire.

al primo posto, per la comicità caustica, però ci metterei La cimice di Majakovskij, regia di Serena Sinigaglia, con Paolo Rossi. qualcuno l'ha visto?  O_O
(di quella sera mi è rimasta una mela finta, che avevano lanciato dal palco, nella scena del mercato.  asd)
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#60 falconemaltese

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Inviato 29 gennaio 2010 - 16:43

Ieri sera ho visto "Vita di Galileo" di Bertolt Brecht (non l'avevo mai vista prima)nella versione messa in scena dalla Compagnia Aria Teatro. Molto bravo l'attore che interpreta Galileo (credo si chiamo Denis Fontanari). In generale, allestimento convincente, attori giovani non sempre impeccabili, ma nell'insieme lo spettacolo è godibilissimo... Il messaggio brechtiano è, aimè, sempre MOLTO attuale...;)
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#61 alanisacowboykiller

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Inviato 29 gennaio 2010 - 17:38

Ieri sera ho visto "Vita di Galileo" di Bertolt Brecht (non l'avevo mai vista prima)nella versione messa in scena dalla Compagnia Aria Teatro. Molto bravo l'attore che interpreta Galileo (credo si chiamo Denis Fontanari). In generale, allestimento convincente, attori giovani non sempre impeccabili, ma nell'insieme lo spettacolo è godibilissimo... Il messaggio brechtiano è, aimè, sempre MOLTO attuale...;)

io ho visto la messa in scena di Antonio Calenda, con Branciaroli (che trovo piuttosto pomposo, ma simpatico); è stato il primo spettacolo teatrale che ho visto in assoluto.
mi era sembrato un po' pesante nei monologhi, ma è stato davvero efficace, e ne sono rimasta colpita. :)
(però, sinceramente, nonostante tutto, ho preferito leggere l'opera, che vederla rappresentata.)
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#62 satyajit

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Inviato 31 gennaio 2010 - 18:43


al primo posto, per la comicità caustica, però ci metterei La cimice di Majakovskij, regia di Serena Sinigaglia, con Paolo Rossi. qualcuno l'ha visto?  O_O
(di quella sera mi è rimasta una mela finta, che avevano lanciato dal palco, nella scena del mercato.  asd)


AAAAAAAHHHHHH!!!!!
Purtroppo sì.  :-X :-[ :-X :-[
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#63 alanisacowboykiller

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Inviato 31 gennaio 2010 - 19:59



al primo posto, per la comicità caustica, però ci metterei La cimice di Majakovskij, regia di Serena Sinigaglia, con Paolo Rossi. qualcuno l'ha visto?  O_O
(di quella sera mi è rimasta una mela finta, che avevano lanciato dal palco, nella scena del mercato.  asd)


AAAAAAAHHHHHH!!!!!
Purtroppo sì.  :-X :-[ :-X :-[

suvvia, non era così male!
le parti didascaliche erano in effetti inaccettabili e i temi cruciali sono stati trattati con leggerezza, ma credo che nonostante ciò sia stato uno spettacolo divertente e godibile, in grado strappare un applauso al pubblico.

(e non è poco, considerando anche la mia traumatizzante esperienza con Le sedie di Ionesco, regia di Pietro Carriglio. spettacolo abbastanza noioso che spiattella la filosofia in faccia agli spettatori. :/)
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#64 dazed and confused

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Inviato 31 gennaio 2010 - 20:46

Satyajit, tu hai visto l'Ulisse di Perrotta? Ti e' piaciuto?
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#65 satyajit

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Inviato 31 gennaio 2010 - 21:00

suvvia, non era così male!
le parti didascaliche erano in effetti inaccettabili


Cogli nel segno: davvero imbarazzanti. Ma poi non c'è amalgama tra lo stile recitativo di Paolo Rossi e quello degli attori del Piccolo. E meno male che c'era Rossi, perché l'impostanzione accademica degli altri è del tutto inadeguata alla messinscena, oggi, di un Majakowsky, specie se satirico come quello de La cimice. La seconda parte dello spettacolo è davvero micidiale, a mio parere. Poi io odio la Sinigaglia: al suo primo che ho visto (era una robaccia splatter tratta da Shakespeare al Ringhiera, il titolo l'ho rimosso) sono uscito alla fine del primo tempo. La cimice è il secondo e ultimo.

(e non è poco, considerando anche la mia traumatizzante esperienza con Le sedie di Ionesco, regia di Pietro Carriglio. spettacolo abbastanza noioso che spiattella la filosofia in faccia agli spettatori. :/)


Argh, abbiamo proprio gusti diversi. Spettacolo di medio livello, è vero, ma il testo (che non conoscevo) è a davvero geniale. Ionesco rulez  ;). Attulemente il mio autore "assurdo" preferito.

Visto che ti aggiri in quel di Milano, io a breve cercherò di vedere i tre spettacoli che più attendo quest'anno. Mercoledì - ho già i biglietti - Le pulle della Emma nazionale al Crt, poi se riesco Rezza all'Out Off e Dodin al Piccolo (riapre via Rovello). Trepidante attesa  :).
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#66 satyajit

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Inviato 31 gennaio 2010 - 21:02

Satyajit, tu hai visto l'Ulisse di Perrotta? Ti e' piaciuto?


A mio parere me-ra-vi-glio-so.
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#67 dazed and confused

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Inviato 31 gennaio 2010 - 21:30

Dopo questa definizione e dopo la critica acutissima fatta su Scorsese, hai la mia stima a vita. A proposito, Perrotta e' un mio amico. E' stato il compagno di Deborah per un sacco di anni. Deborah e' una sorella per me. Hanno fondato giovanissimi, appena dipolomati, il teatro dell'Argine di San Lazzaro, uno dei teatri d'avanguardia più attivi in Italia. Ho avuto la gioia e il privilegio di vedere quell'Odissea a porte chiuse, prova generale. La settimana prima era morto il padre di Perrotta. Lo spettacolo era si una rivisitazione dell'Odissea, ma ispirata anche a vicende personali dell'attore. Mentre recitava, piangeva. Ho capito in quel momento cosa vuol dire la parola catarsi. Non lo dimentichero' mai. Brividi ancora adesso che ne scrivo.
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#68 satyajit

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Inviato 31 gennaio 2010 - 22:35

Dopo questa definizione e dopo la critica acutissima fatta su Scorsese, hai la mia stima a vita. A proposito, Perrotta e' un mio amico. E' stato il compagno di Deborah per un sacco di anni. Deborah e' una sorella per me. Hanno fondato giovanissimi, appena dipolomati, il teatro dell'Argine di San Lazzaro, uno dei teatri d'avanguardia più attivi in Italia. Ho avuto la gioia e il privilegio di vedere quell'Odissea a porte chiuse, prova generale. La settimana prima era morto il padre di Perrotta. Lo spettacolo era si una rivisitazione dell'Odissea, ma ispirata anche a vicende personali dell'attore. Mentre recitava, piangeva. Ho capito in quel momento cosa vuol dire la parola catarsi. Non lo dimentichero' mai. Brividi ancora adesso che ne scrivo.


Ma grazie!  ;)
E' l'unico suo che ho visto e non vedo l'ora che Perrotta torni a Milano. Ho poi il dvd di Italiani cincali, ma non ho ancora avuto il tempo di vederlo. La mia ragazza, che tra i due è l'esperta, dice però che l'Odissea è più bello.
Che dire, se non che condivido il tuo giudizio? All'inizio mi sembrava un po' impostato, poi si è calato nel personaggio, anzi nei personaggi, con un'intesnsità pazzesca, al limite delle lacrime. Uno spettacolo poetico, commovente, memorabile, tra i più belli in assoluto nella mia carriera di spettatore. Avrebbe strameritato l'Ubu almeno per il miglior attore, anche se in fondo non mi dispiace che sia andato a Bergonzoni e anche se tra i candidati c'era Michele Sinisi che è un mostro, il maggiore talento italiano (cinema compreso) che io conosca.
Non sapevo dei riferimenti autobiografici, che rendono il tutto ancora più struggente. Se senti Perrotta riportargli le mie lodi sperticate.
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#69 dazed and confused

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Inviato 31 gennaio 2010 - 22:42

Riferiro'. Lui e' un uomo passionale, viscerale e allo stesso tempo umile. Un grandissimo talento e sono orgogliosa di conoscerlo. Sinisi e' un mostro, hai ragione. Piace tanto anche a me. Quanto all'Ubu dato a Bergonzoni, che pure stimo, stendo un velo pietoso. Immagina perche'.
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#70 dazed and confused

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Inviato 31 gennaio 2010 - 22:54

Se ti riesce, satyajit, recupera anche lo spettacolo Un ventre gonfio d'assenza della mia amica Deborah Fortini. Ispirato all'opera della poetessa Forugh Farrohkzad, e' stato creato da Deborah dopo un viaggio in Iran. Davvero coinvolgente e toccante.
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#71 satyajit

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Inviato 31 gennaio 2010 - 23:01

Se ti riesce, satyajit, recupera anche lo spettacolo Un ventre gonfio d'assenza della mia amica Deborah Fortini. Ispirato all'opera della poetessa Forugh Farrohkzad, e' stato creato da Deborah dopo un viaggio in Iran. Davvero coinvolgente e toccante.


Accidenti, questo è il mio pane! Devo recuperarlo assolutamente!
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#72 dazed and confused

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Inviato 31 gennaio 2010 - 23:03

Vedi se circola sulla rete, altrimenti chiedo a Deborah un dvd.
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#73 satyajit

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Inviato 31 gennaio 2010 - 23:12

Di date a Milano non se ne parla?
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#74 dazed and confused

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Inviato 31 gennaio 2010 - 23:22

E' uno spettacolo che Deborah fa ormai con il contagocce. Ormai lei segue quasi solo la scuola di teatro, pero' capita che qualche data ci sia in programma. Ti faro' sapere.
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#75 falconemaltese

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Inviato 01 febbraio 2010 - 09:09

"(però, sinceramente, nonostante tutto, ho preferito leggere l'opera, che vederla rappresentata.)"

Anch'io mi sono riproposto di leggere l'opera in originale e ho acquistato una raccolta edita da Einaudi ;)
Mi hanno parlato bene della versione alla quale hai assistito tu...
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#76 satyajit

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Inviato 04 febbraio 2010 - 21:04

Visto che ti aggiri in quel di Milano, io a breve cercherò di vedere i tre spettacoli che più attendo quest'anno. Mercoledì - ho già i biglietti - Le pulle della Emma nazionale al Crt, poi se riesco Rezza all'Out Off e Dodin al Piccolo (riapre via Rovello). Trepidante attesa  :).


Visto Le pulle. Spettacolo articolato, da rivedere per conglierne la complessità. Prima impressione: all'altezza delle aspettative, se non al di sopra. Una summa dell'arte della Dante e un punto di partenza verso nuovi approdi. Eccezionale la messa in scena, con i teli (anche simboli fallici, per come si alzano e si abbassano?) che cadono violentemente sul palco dando il ritmo - anche sonoro - di un montaggio cinematografico, e isolando situazioni e personaggi. Linguaggio sanamente sboccato e trasgressivo. Lo spirito di Pasolini riaffiora. Anche se certe soluzioni sono meno secche del solito, più ammalianti/eleganti. . Capolavoro?

Per Dodin invece non trovo i biglietti.  :(
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#77 satyajit

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Inviato 09 aprile 2010 - 21:02

Ieri sera Hotel Paradiso dei Familie Floz. Bellissimo. Un vero capolavoro di comicità è poesia. Muto e mascherato, ciononostante più espressivo del 99% del teatro che si vede di solito. Degno di Chaplin (escluso il lato sociale, che qui manca) e di Keaton, anche per la cura maniacale di ogni dettaglio, dai tempi comici agli aspetti "coreografici". Fino agli applausi finali, e oltre. Se capitano dalle vostre parti non fateveli scappare, questi Familie Floz (arrivano da ogni parte del mondo, preparano i loro spettacoli in Germania, ma scelgono spesso titoli in italiano).
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#78 satyajit

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Inviato 19 giugno 2010 - 12:42

Riporto qui i miei voti per il "Premio teatrale amici di Facebook", un giochino che si rifersice alla stagione che va concludendosi.

MIGLIORE SPETTACOLO
Hotel paradiso (Familie Floz)

MIGLIOR ATTORE
Mansaku Nomura (??Traditional Kyogen?)

MIGLIORE ATTRICE
Ersilia Lombardo (??Le pulle?)

MIGLIORE REGIA
Pippo Delbono (??La menzogna?)

MIGLIORE ATTORE GIOVANE (under35)
Davide Palla (??La presidentessa?)

MIGLIORE ATTRICE GIOVANE (under35)
Natascia Curci (??Fine famiglia?)

MIGLIORE NOVITA' ITALIANA
Pop star (Babilonia Teatri)

PEGGIORE SPETTACOLO
L'apocalisse rimandata, ovvero benvenuta catastrofe (Giulio Cavalli)

PEGGIORE ATTORE
Marco Rovelli (??Servi?)

PEGGIORE ATTRICE
Maria Cristina Gionta (??Don Giovanni?)

PEGGIORE REGIA
Maurizio Scaparro (??Polvere di Baghdad?)
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#79 William Blake

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  • Redattore OndaCinema
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Inviato 19 giugno 2010 - 12:49

ho letto benissimo dello spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da quel grande attore che è Filippo Timi ("Il popolo ha fame? Diamogli le brioche", rilettura dell'Amleto). qualcuno l'ha visto?
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#80 satyajit

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Inviato 19 giugno 2010 - 15:17

ho letto benissimo dello spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da quel grande attore che è Filippo Timi ("Il popolo ha fame? Diamogli le brioche", rilettura dell'Amleto). qualcuno l'ha visto?


La mia ragazza. Sarei andato anch'io se non fosse costato un occhio della testa. Anche se tendo a diffidare dei one-man-show di attori noti soprattutto per il cinema (negli ultimi due anni ne hanno fatti - ad esempio - la Maglietta, Lo Cascio, Gifuni e Battiston; quest'ultimo l'ho visto e mi è parso del tutto trascurabile). Comunque mi sembra che a lei sia piaciuto, in particolare l'interpretazione di Timi.
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#81 William Blake

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Inviato 19 giugno 2010 - 18:46

però mi pare che Timi i primi riconoscimenti se li sia guadagnati a teatro
  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#82 satyajit

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Inviato 19 giugno 2010 - 23:42

però mi pare che Timi i primi riconoscimenti se li sia guadagnati a teatro


Sì. Anche Gifuni. Ma è il cinema che ha dato loro manie di protagonismo.
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#83 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 27 giugno 2010 - 10:30

http://www.idemoni.org/

Visto ieri a Ravenna.

Premio Ubu nel 2009, nessun ondarocker l'ha visto?
Uno spettacolo fortemente atipico (sono nove ore di recitazione più le pause, si entra alle 11:00 e si esce intorno alle 23:00), caratterizzato dall'intento di Peter Stein di voler mettere in scena la quasi totalità del romanzo di Dostoevskij. Il regista è stato molto fedele al romanzo e la scelta di utilizzare una scenografia minimalista risulta azzeccatissima, infatti la recitazione è sempre in primo piano. Ottimi attori, per altro, con vette di eccellenza, alcuni giovanissimi (l'attore che recita nel ruolo di Nicolaj Vsevolodovic Stavrogin ha veramente 26 anni, impressionante).
Lo spettacolo, in alcuni punti, e per una certa vena democratica di fondo, risulta quasi meta-teatrale. Uno spettacolo di dodici ore è una giornata dedicata al teatro: si mangia con gli attori... tutto per un effetto, strano, insolito, ma pur sempre memorabile. Una grande esperienza.
Ah!, fate caso alle location! O_O

Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#84 satyajit

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Inviato 03 luglio 2010 - 11:36

Sarei andato a vederlo molto volentieri. Il problema è che per comprare il biglietto avrei dovuto chiedere un mutuo e, avendo un lavoro precario, non me l'avrebbero concesso.  ;D
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#85 popten

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Inviato 16 settembre 2010 - 13:57

Tra tutto ciò che hanno fatto Antonio Rezza  e Flavia Mastrella tra cinema e teatro


Sono stato allo spettacolo «Performance a domicilio in un domicilio che non ci appartiene», tenutosi nella splendida cornice di Villa Pignatelli - Napoli.
E' la prima volta che vedo Rezza dal vivo. Mi colpisce subito la sua simpatia e disponibilità nell'intrattenersi con noi spettatori prima dell'inizio della performance, tra una sigaretta e una chiacchiera.
5 atti per una durata di circa 30 minuti.
Simpatia, provocazione, spunti geniali che incuriosiscono, spunti di riflessione.
Infine, ancora la sua disponibilità nel salutarci e scambiar chiacchiere, al termine dello spettacolo (il secondo in programma nella serata, ne seguirà poi un terzo).(Sia lui che le altre anime dello spettacolo.)
Dovrebbe tornare a Napoli a novembre a galleria toledo, spero di non mancare.

Il tutto per raccomandare la partecipazioni ai suoi spettacoli a chi ancora non lo avesse fatto!
  • 0

#86 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 16 settembre 2010 - 14:14

Il tutto per raccomandare la partecipazioni ai suoi spettacoli a chi ancora non lo avesse fatto!


ben detto Poppy!

per te c'è questo:
http://www.youtube.c...h?v=nDH7YU5EFBw
http://www.youtube.c...feature=related
http://www.youtube.c...c_c&feature=fvw
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A chemistry of commotion and style

#87 popten

    Classic Rocker

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Inviato 16 settembre 2010 - 22:03


Il tutto per raccomandare la partecipazioni ai suoi spettacoli a chi ancora non lo avesse fatto!


ben detto Poppy!

per te c'è questo:
http://www.youtube.c...h?v=nDH7YU5EFBw
http://www.youtube.c...feature=related
http://www.youtube.c...c_c&feature=fvw


:)

Stavrogin!!!
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#88 satyajit

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Inviato 14 novembre 2010 - 11:58

Notevole Giorni Felici di Wilson. Tosto ma splendido. Se vi capita a tiro...
  • 0

#89 Dull Boy

    Roadie

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Inviato 18 novembre 2010 - 08:52

Giorgio Gaber, Un'idiozia conquistata a fatica...ero piccolo nel 97-98 credo.
Poi gli ultimi 4 almeno spettacoli di Paolo Rossi.
Non sono proprio un appassionato di teatro.
  • 0

#90 satyajit

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Inviato 14 giugno 2011 - 21:47

Rispolvero questo topic, ingiustamente caduto nel dimenticatoio, postando i miei personali premi per la stagione 2010-2011. Li ho inviati al "Premio teatrale amici di Facebook" (cui chiunque abbia visto almeno dieci spettacoli in stagione può partecipare; l'anno prossimo siete tutti invitati). A breve dovrebbero uscire i risultati.

Spettacoli visti:

Tempesta (Anagoor)
A corpo morto (Vittorio Franceschi)
Alexis. Una tragedia greca (Motus)
Giorni felici (Robert Wilson)
West (Fanny&Alexander)
Le signorine di Wilko (Alvis Hermanis)
La stanza (Teatrino Giullare)
Il mare (Paolo Poli)
Avevo un bel pallone rosso (Carmelo Rifici)
L'avaro (Teatro delle Albe)
Trilogia degli occhiali (Emma Dante)
Hamlice (Armando Punzo)
Un flauto magico (Peter Brook)
Urge (Alessandro Bergonzoni)
La busta (Scimone-Sframeli)
Al presente (Danio Manfredini)
Lorca eran tutti (Teatro La Madrugada)


Premi:

MIGLIORE SPETTACOLO Trilogia degli occhiali
MIGLIORE ATTORE Alessandro Bergonzoni (Urge)
MIGLIORE ATTRICE Ermanna Montanari (L'avaro)
MIGLIORE REGIA Marco Martinelli (L'avaro)
MIGLIOR REGISTA GIOVANE (under35) Simone Derai (Tempesta)
MIGLIORE NOVITA' ITALIANA Avevo un bel pallone rosso (di Angela Demattè, regia Carmelo Rifici)
PEGGIORE SPETTACOLO Alexis. Una tragedia greca (Motus)
PEGGIORE REGIA Peter Brook (Un flauto magico)
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#91 jeaneustache

    aspirante indie

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Inviato 27 novembre 2012 - 10:43

faccio un po' di pubblicità
Domenica 2 Dicembre alle ore 21.15, presso il Teatro Studio FrigiaCinque, in Via Frigia, 5, Milano

“DEBOSCIA, DEVOTCHKA” di e con Paolo Spaziani
“La Morte e La Deboscia sono due amabili ragazze…”
Charles Baudelaire)
Performing Recital
Attore: Paul Spaziani
Musica: Giuseppe Della Ragione
Regia: Letizia Corsini
Traduzioni: Paul Spaziani
Testi: Les Fleurs du Mal, A Clockwork Orange, I. Isou, J. F. Bory
Immagine inserita
Traversando un certo Baudelaire in una traduzione in prosa che lo restituisce a una naturale (o)scenità e recuperando un romanzo (e film) feticcio pop come “Arancia Meccanica” (con un accento più sulla meccanica verbale di Burgess che sull’immaginario kubrickiano) per arrivare dove? A uno degli archetipi della letteratura occidentale moderna (dopo Sade o Maldoror): l’artista come criminale o teppista ispirato. Perché l’arte (la musica, il teatro) dissolve il principio di realtà. E’ questa dissoluzione (dissolutezza) il crimine? L’unica realtà è questa lingua dissoluta che un attore e un musicista manipolano, fino alla fine. Tutto il black humour presente è ampiamente deliberato.

http://www.facebook....28259330562928/

Paolo Spaziani è attore, scrittore e saggista. Dopo una laurea in Storia del Cinema presso l’università di Firenze con Edoardo Bruno e Mario Garriba, ha studiato teatro danza e seguito seminari di Jerzy Grotowski (Odin Theatre).
Ha recitato nei film Gostanza da Libbiano di Paolo Benvenuti e Il Ritorno del Figlio Prodigo - Umiliati di Jean-Marie Straub, Danièle Huillet.
Ha realizzato spettacoli teatrali su Jacques Lacan, Guy Ernest Debord, Antonin Artaud e sul fumettista underground Bad Trip.
Ha pubblicato saggi su Cineforum, Blow Up musica, Carte di Cinema, Bianco & Nero, Cinecritica, ecc.
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#92 lazlotoz

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Inviato 27 giugno 2018 - 09:13

Il Teatro è praticamente uno sconosciuto, non ci sono cresciuto, non ho ricordi legati ad esso, non è nel mio vissuto. A parte le cose viste in dipartimento ai tempi dell'università, ma eran robe in videocassetta, e non so manco perché me le guardavo.

 

Però quest'anno ho deciso di avventurarmici, capire un po' di cose e assaporarne la potenza. 

 

Dicevo nello status degli ultimi due in ordine di tempo, bellissimi davvero. Ma bellissimi per motivi opposti. Che secondo me dettano un po' la strada di cosa uno vuol vedere a teatro. Il freddo e il caldo, la scena e l'attore.

 

Comunque consigliati entrambi senza ombra di dubbio.

 

1. Macbettu, di Alessandro Serra, premio UBU 2017

 

Il freddo, la scena. Il Serra teatrale m'ha ricordato il Serra cinematografico, magnificenza scenica, luci e perfezione nelle trovate (alcune cose, come la scena dei maiali di eccellenza assoluta, nonostante la caduta di stile sul suono registrato). Una roba di un impatto davvero mostruoso. Certo non è Ronconi, non è quello stupore lì, è il vedere una roba che è al tempo stesso ambiente e oggetto da usare. La forma diventa funzione.

Il testo, vabbè, è Macbet in sardo, forse non si può pretendere di più... solo di tagliarlo ancora di un venti minuti.

Attori ottimi nel lavoro sul corpo. A me però quel recitato sempre in eccesso non piace.
Secondo alcuni è uno spettacolo di cui si parlerà moltissimo in futuro. Boh.

 

maxresdefault.jpg

 

IMG_2479-1024x424.jpg

 

2. La scorticata, di Emma Dante

 

Il caldo, l'attore. La scorticata è uno dei racconti de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, che era finito già nel film di Garrone.

Qui la scena è nulla, forse pure un po' sciatta. Luci innocue. Ma due corpi sul palco che, diobono, son una roba da spellarsi le mani per tecnica, capacità comunicativa, espressività e tutto il resto. Un testo adattato, credo, per quelli che il napoletano non è che lo capiscano alla perfezione. Quindi godibile.

Un crescendo incredibile.

Non è il discorso narrativo (che vabbè di questi tempi si può pure recuperare), ma la capacità di mettere avanti un'emotività potente. Che di sti tempi cupi c'è da farne incetta.

 

Emma Dante quando ero all'università era sulla bocca di tutti con mPalermu, effettivamente in dipartimento da me ci avevano visto lungo.

 

Untitled50362081.jpg

 

la_scortecata_0.jpg


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#93 Greed

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Inviato 27 giugno 2018 - 11:33

Penso di aver parlato della Vecchia Scortecata sul topic di Garrone.
Il teatro l'ho visto poco anche io, spesso per mera contingenza provinciale. L'ho pure fatto un poco, però. E penso che la presenza dei corpi e delle voci possa avere effetti imparagonabili. Siamo tutti abituati al cinema: mi ricordo che quando ho visto uno dei miei primi spettacoli (che non era neanche granché, un'Antigone) la presenza degli attori mi aveva causato un vero shock percettivo.
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#94 lazlotoz

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Inviato 22 novembre 2018 - 08:44

Ripreso la stagione teatrale con Copenaghen. Che come dice la sinossi dello Stabile: "La pièce di culto di Frayn torna con un cast stellare: Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Giuliana Lojodice. Uno storico quanto misterioso incontro tra due fisici, Werner Karl Heisenberg e Niels Bohr, nella Danimarca del 1941, occupata dai nazisti, a pochi anni dalla costruzione della bomba atomica"

 

Beh, per me non era di culto la pièce perché non ne avevo mai sentito parlare. Ma la scrittura di questo testo è eccezionale, forse cala un pochino nel finalone che si carica di retorica (o almeno così è stato interpretato dagli attori) mentre mi sarebbe piaciuto più scarico.

Però è un'opera che ha migliaia di repliche dal '98. 

 

Qui arriva con il giro di Ronconi. E obiettivamente Orsini è mostruoso.

 

Un teatro molto classico eh, non si inventa nulla e le scene (belline) non vanno al di là del decorativo. Però l'argomento e il modo in cui è trattato me lo farebbe consigliare a chiunque.

 

umberto-orsini-2.jpg

 

44_2963_foto.jpg

 

 

Il pubblico vecchio e borghese come al solito al Carignano.


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#95 100000

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Inviato 22 novembre 2018 - 09:38

Io non ho mai visto un pubblico giovane a teatro, giusto in parte a Berlino per Albert Serra.


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#96 lazlotoz

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Inviato 22 novembre 2018 - 09:44

Beh, è di per sé una roba da vecchi impellicciati il teatro istituzionale.

Poi c'è tanta roba che richiama giovanotti di ogni risma.

 

Per dire a vedere Emma Dante il pubblico l'anno scorso era molto più giovane, un po' per lei un po' perché era in un teatro piccolino un po' più adatto a chi non fa parte dell'alta borghesia torinese.

 

Ah, non da ultimo, 10 euro contro i 40 del Carignano.


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#97 lazlotoz

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Inviato 22 novembre 2018 - 09:45

Ah, com'è Albert Serra a teatro?

Frizzantino come al cinema? asd


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#98 100000

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Inviato 22 novembre 2018 - 10:35

Purtroppo non benissimo, nel senso che non ha adattato nulla della sua poetica (che poi a me piace) ma soprattutto della sua pratica (idem) al media.

Fondamentalmente insostenibile, soprattutto perché sì dipinge un quadro (letteralmente) di figure in lento movimento condite di discorsi filosofici e decadenze, ma mentre al cinema puoi avvicinarti al soggetto in qualche modo (inquadrature), a teatro rimane tutto distantissimo (quando dovrebbe essere il contrario!) e dopo poco mi sono ritrovato a leggere i sottotitoli e basta.

Per dire: stesso soggetto e realizzazione simile al cinema magari avrebbe funzionato (sempre per gli amanti del genere, eh).


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#99 Folagra

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Inviato 22 novembre 2018 - 10:37

Io non ho mai visto un pubblico giovane a teatro, giusto in parte a Berlino per Albert Serra.

all'Out Off a Milano, la domenica pomeriggio (Le tragiche conseguenze di uscire con un'aspirante attrice asd), c'erano tanti "giovani" (25-35, quindi giovani fino a un certo punto). anche al piccolo, ma di solito per Beckett e simili, non per Goldoni.


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When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea


#100 100000

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Inviato 22 novembre 2018 - 10:49

Il bello è che Beckett parla di vecchi e Goldoni di giovani.

 

(vabbè cazzata generalista per fare la battuta)


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