E' legittimo che questo disco non piaccia, per carità.
Tuttavia, leggendo i messaggi dei detrattori, ho avuto l'impressione che la "bocciatura" sia stata data sulla base di un ascolto un po' superficiale, magari mentre si scrive su un forum o si fa qualcos'altro: un ascolto simile rischia di farli passare per una qualunque band inglese tipo Franz Ferdinand, Arctic Monkeys o Kooks ma meno incisiva, mentre non c'entrano assolutamente nulla.
Consiglio di ascoltarlo con attenzione, magari in cuffia mentre non fate null'altro che concentrarvi sulla musica: altrimenti rischiate di perdervi tutti i piccoli preziosismi in fase di arrangiamento, di non fare caso alle belle melodie (tutt'altro che banali, se mi permettete) tracciate dalla voce, ai cambi repentini d'atmosfera, alla delicata rarefazione delle tracce più lente.
Continuo infine a non capire il paragone coi Flaming Lips: dove questi sono sporchi, i Guillemots sono pulitissimi e precisi; dove la voce dei FL è debole, sgraziata e spesso fuori tono, quella dei Guillemots è limpida, potente ed intonatissima, sul modello di Buckley figlio.
Insomma, riascoltateli bene. Se poi non piacciono comunque pazienza, ma almeno non trattateli come degli Strokes qualsiasi.
No, per me si tratta del contrario: ad un primo distratto ascolto mi erano piaciuti, ed infatti ho portato il cd nel mio luogo di lavoro per sentirmelo bene. Dopo una settimana di ascolto non continuo ma costante mi sono impietosamente calati, come mi succede per molti gruppi di recente.
Ma credo sia impossibile confonderli con FF o Arctic Monkeys, tutt'al piu' potrebbero ricordare Elbow o gruppi del genere.
Il cantato ricorda i Lips forse proprio per la timbrica, non per la modulazione, che comunque non trovo cosi' perfettamente intonata, ma a mio vedere il limite di questa band e' la mancanza di una personalita' spiccata.