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Jimi Hendrix..


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#51 bosforo

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Inviato 23 novembre 2008 - 17:49

Quello che voglio dire è che l'uso della chitarra elettrica nella New Wave mi sembra innovativo solamente dal punto di vista timbrico e sonoro, per il resto, escludendo il forte minimalismo, mi pare non ci sia niente di nuovo.

Se volete postarmi controesempi, siete liberi di farlo e lo apprezzerò moltissimo.


prova questi, ognuno avrà delle particolarità che sono certo che noterai:

Keith Levene (PiL)
http://www.youtube.c...h?v=HBAdCNZpwc4

Arto Lindsay (DNA)
http://www.youtube.c...h?v=laQjL_IDMkI

Ian McCulloch e Will Sergeant (Echo & The Bunnymen)
http://www.youtube.c...h?v=a_bvO3mL0Lc

Vini Reilly (Durutti Column)
http://www.youtube.c...h?v=c2GFGsFdURU

David Byrne e Adrian Belew (Talking Heads)
http://www.youtube.c...h?v=SVIKF03KkVM
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#52 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 23 novembre 2008 - 18:17



Keith Levene (PiL)
http://www.youtube.c...h?v=HBAdCNZpwc4


a me piace moltissimo come suona nei pezzi più punk dei PIL (nel primo album insomma); se non sbaglio ha partecipato a molti brani del debutto dei Clash (forse sull'album non risulta comunque lui era nella prima formazione)
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#53 wago

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Inviato 23 novembre 2008 - 18:46




Keith Levene (PiL)
http://www.youtube.c...h?v=HBAdCNZpwc4


a me piace moltissimo come suona nei pezzi più punk dei PIL (nel primo album insomma); se non sbaglio ha partecipato a molti brani del debutto dei Clash (forse sull'album non risulta comunque lui era nella prima formazione)


Inchia bosforo hai preso un pezzo chitarristicamente piattissimo, difficilmente convincerai cosi' il tuo interlocutore della grandezza di Levene. Grandezza che per me è molto gonfiata sul piano tecnico dallo stesso Reynolds quando ne parla in "Post-punk": lo presenta come un mezzo Fripp dell'era punk, ma io cose granché "imparate" non glie le ho mai sentite fare (sarà che conosco poco i PiL).
In quella canzone li' c'e' Wobble fenomenale, più che altro, fa cose torpidissime, dissonantissime rispetto a tutto il resto.

La cosa più figa dei PiL che abbia sentito, chitarristicamente parlando ma in realtà non solo, è "Rise", dove se non sbaglio suona un irriconoscibile Steve Vai (che immagino si sia messo a ridere vedendo la semplicità della parte).
  • 0
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#54 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 23 novembre 2008 - 19:03

prova questi, ognuno avrà delle particolarità che sono certo che noterai:

Keith Levene (PiL)
http://www.youtube.c...h?v=HBAdCNZpwc4

Arto Lindsay (DNA)
http://www.youtube.c...h?v=laQjL_IDMkI

Ian McCulloch e Will Sergeant (Echo & The Bunnymen)
http://www.youtube.c...h?v=a_bvO3mL0Lc

Vini Reilly (Durutti Column)
http://www.youtube.c...h?v=c2GFGsFdURU

David Byrne e Adrian Belew (Talking Heads)
http://www.youtube.c...h?v=SVIKF03KkVM


Premesso che 3 dei 5 pezzi che hai postato mi piacciono molto, io non ci vedo alcuna particolarità dal punto di vista chitarristico (forse sull'ultimo, ma neanche), che sia paragonabile a Hendrix.
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#55 bosforo

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Inviato 23 novembre 2008 - 19:36

si vabbè adesso manco l'assolo di Born under punches è particolare dal punto di vista chitarristico?  :-X
e i suoni di Durutti Column? quel pezzo è fantascienza cristo





Keith Levene (PiL)
http://www.youtube.c...h?v=HBAdCNZpwc4


a me piace moltissimo come suona nei pezzi più punk dei PIL (nel primo album insomma); se non sbaglio ha partecipato a molti brani del debutto dei Clash (forse sull'album non risulta comunque lui era nella prima formazione)


Inchia bosforo hai preso un pezzo chitarristicamente piattissimo, difficilmente convincerai cosi' il tuo interlocutore della grandezza di Levene. Grandezza che per me è molto gonfiata sul piano tecnico dallo stesso Reynolds quando ne parla in "Post-punk": lo presenta come un mezzo Fripp dell'era punk, ma io cose granché "imparate" non glie le ho mai sentite fare (sarà che conosco poco i PiL).
In quella canzone li' c'e' Wobble fenomenale, più che altro, fa cose torpidissime, dissonantissime rispetto a tutto il resto.

La cosa più figa dei PiL che abbia sentito, chitarristicamente parlando ma in realtà non solo, è "Rise", dove se non sbaglio suona un irriconoscibile Steve Vai (che immagino si sia messo a ridere vedendo la semplicità della parte).


eh ho messo la mia preferita di Metal Box (o forse ho subito il lavaggio del cervello da parte di Lassi che l'anno scorso postava ovunque quel video asd ). Levene non sarà un Fripp, ma il suo stile taglientissimo, angolare e dissonante è bellissimo oltre che influente non poco, sentendo "Annalisa" sembra di sentire i Jesus Lizard e i Big Black. cmq Vai mi pare fosse compositore, non sessionmen quindi Rise credo (credo eh) l'abbia composta lui, anche se il suo peso (insostenibile per me) si sente più in altri pezzi di quel disco
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#56 Guest_telegram_*

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Inviato 23 novembre 2008 - 19:48

Premesso che 3 dei 5 pezzi che hai postato mi piacciono molto, io non ci vedo alcuna particolarità dal punto di vista chitarristico (forse sull'ultimo, ma neanche), che sia paragonabile a Hendrix.

Ora capisco che avete il vostro totem da difendere, però dire che in quei pezzi chitarristicamente non c'è NESSUNA PARTICOLARITA', è veramente voler fare scena eh. Sono cinque degli stili più tipici e riconoscibili del loro ambito dai...
precisato che sono stati nominati non per dimostrare la non-validità di Hendrix, ma semplicemente perché a.fisher ha chiesto - specificando l'OT - dei chitarristi new-wave dallo stile originale...
  • 0

#57 wago

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Inviato 23 novembre 2008 - 19:53

Tra i pochi chitarristi post-punk che mi piacciamo per motivi non solo timbrico/ritmici è John McGeoch, almeno nelle cose per Siouxsie (non l'ho mai sentito nei Magazine o in altri contesti). Esempio: "Spellbound".
Anche il chitarrista dei Kukl, di cui ignoro il nome, mi pare gli si ispiri parecchio e mi piace assai. Accordi molto dissonanti, suono tagliente e acutissimo, linee arzigogolate e spigolosissime.

I Cure poi per me han sempre avuto delle gran belle chitarre, come arpeggi e come intrecci nei periodi con due chitarristi (sarò banale: "Just Like Heaven").
Peraltro il loro stile tardo-80, cristallino e riverberato, è stato per me di discreta importanza nell'influenzare alcuni post-rockettari (Bark Psychosis, ma pure Explosions in the Sky).


ps. Ma quanto siamo OT?
  • 1
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#58 Guest_telegram_*

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Inviato 23 novembre 2008 - 20:26

Quello che voglio dire è che l'uso della chitarra elettrica nella New Wave mi sembra innovativo solamente dal punto di vista timbrico e sonoro, per il resto, escludendo il forte minimalismo, mi pare non ci sia niente di nuovo.

In realtà fisher credo che tu abbia centrato involontariamente il punto: la peculiarità comune a quasi tutte le chitarre new-wave fu l'aver spostato il fulcro dell'elemento creativo dalle strutture al timbro. Le chitarre new-wave erano difficili da concepire più che da riprodurre a livello di nota-per-nota.
Posto comunque che secondo me riprodurre una roba simile non dev'essere un giochetto: http://it.youtube.co...h?v=XZ2RvSHK_B8
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#59 Pierrotelaluna

    Classic Rocker

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Inviato 23 novembre 2008 - 20:29

Non ho letto tutto..però ho visto delle critiche alla sua voce..
A me piace moltissimo per dire, per me certi pezzi, a parte essere bellissimi di loro, sono perfetti! tipo "the wind cries Mary", "Angel" o "Castles made of sand", ma anche altri.


Quoto.
Proprio in "Little Wing" il pezzo citato per la critica (mi pare) la trovo ad esempio bellissima.
E' una voce soffice.

Hendrix a mio avviso è stato un genio. Una delle incarnazioni del Rock. Come stile di vita abbracciato.
La chitarra con lui non era più solamente uno strumento. Era qualcosa di più. Ma non so spiegarmi.
Io sta cosa la penso soprattutto quando nelle cover eseguite. I pezzi suoi sono suoi e va bene, sono nati così.
Ma le cover le paragoni con il pezzo originale, e per forza di cose noti cos'era la chitarra per Hendrix!
Inoltre quegli assoli! Fantasia e capacità tecniche altro che no. Perché se lui non era tecnico lasciamo perdere. Faceva straordinariamente quello che faceva.E tanto basta. Un virtuoso, poche chiacchiere.
Fate caso anche a come suonava il blues. Quello non era blues e non era rock. Era una roba mai sentita. E di sicuro non si è sentita nemmeno dopo. Era Hendrix.
Non so, scusate ma non riesco a spiegarmi bene. "Hey Joe", suonato a casa con gli accordi è quasi banale. Probabilmete suonata da molti sarebbe una canzone come tante. Hendrix la eleva ad un pezzone perché ha quella chitarra. Sembra quasi un'essere pensante quella chitarra. E poi voce fa la sua parte. Non sarebbe la stessa cosa se cantata ad esempio da Plant o Morrison.

Il suo pezzo che preferisco è "Are you experience". E'un'esperienza di vita!

A me fa pensare anche che Townshead e Clapton abbiano dichiarato che è il miglior chitarrista che abbiano visto. Per me qualcosina vorrà pur dire.
  • 0
Ti ritiri tu? Tiritirità?
Tannen, io ti maledico.

#60 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 23 novembre 2008 - 20:35

Grazie a tutti e chiudiamo questo OT...

Per quanto riguarda la voce, penso che Hendrix la sapesse usare quel tanto che bastava.
Senza lode e senza infamia.
Non figurerà nella classifica dei più grandi cantanti della storia, ma penso abbia già fatto a sufficienza con la chitarra.


  • 0
Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#61 bosforo

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Inviato 23 novembre 2008 - 20:37


Non ho letto tutto..però ho visto delle critiche alla sua voce..
A me piace moltissimo per dire, per me certi pezzi, a parte essere bellissimi di loro, sono perfetti! tipo "the wind cries Mary", "Angel" o "Castles made of sand", ma anche altri.


Quoto.
Proprio in "Little Wing" il pezzo citato per la critica (mi pare) la trovo ad esempio bellissima.
E' una voce soffice.

Hendrix a mio avviso è stato un genio. Una delle incarnazioni del Rock. Come stile di vita abbracciato.
La chitarra con lui non era più solamente uno strumento. Era qualcosa di più. Ma non so spiegarmi.
Io sta cosa la penso soprattutto quando nelle cover eseguite. I pezzi suoi sono suoi e va bene, sono nati così.
Ma le cover le paragoni con il pezzo originale, e per forza di cose noti cos'era la chitarra per Hendrix!
Inoltre quegli assoli! Fantasia e capacità tecniche altro che no. Perché se lui non era tecnico lasciamo perdere. Faceva straordinariamente quello che faceva.E tanto basta. Un virtuoso, poche chiacchiere.
Fate caso anche a come suonava il blues. Quello non era blues e non era rock. Era una roba mai sentita. E di sicuro non si è sentita nemmeno dopo. Era Hendrix.
Non so, scusate ma non riesco a spiegarmi bene. "Hey Joe", suonato a casa con gli accordi è quasi banale. Probabilmete suonata da molti sarebbe una canzone come tante. Hendrix la eleva ad un pezzone perché ha quella chitarra. Sembra quasi un'essere pensante quella chitarra. E poi voce fa la sua parte. Non sarebbe la stessa cosa se cantata ad esempio da Plant o Morrison.

Il suo pezzo che preferisco è "Are you experience". E'un'esperienza di vita!

A me fa pensare anche che Townshead e Clapton abbiano dichiarato che è il miglior chitarrista che abbiano visto. Per me qualcosina vorrà pur dire.



Possiamo trarre queste conclusioni: Hendrix era bravo in quanto Hendrix, i suoi pezzi sono belli perché li canta Hendrix (cantati da altri no eh!), le cover diventano belle perché le esegue Hendrix (non provatele a casa, farebbero schifo, non siete mica Hendrix!), quando faceva blues non era blues, ma neanche rock, (perché) era Hendrix. La chitarra in mano sua non era più uno strumento, perché era Hendrix a tenerla in mano, ecc...

poi sono io che non argomento
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#62 mongodrone

    post-feudatario

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Inviato 23 novembre 2008 - 20:49

basta Bosforo, ascoltati la tua "musica" con suoni tipo battere i legnetti sugli zippo e sintetizzatori a gogo  asd
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#63 bosforo

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Inviato 23 novembre 2008 - 20:54

basta Bosforo, ascoltati la tua "musica" con suoni tipo battere i legnetti sugli zippo e sintetizzatori a gogo  asd


Genio  :D


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#64 giampaz

    Roadie

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Inviato 23 novembre 2008 - 20:57

no dai, ora si arriva pure a discutere Hendrix.
Premesso che come album intero ho ascoltato solo Electric Ladyland e poi pezzi sparsi (i classici, insomma) beh... cioè io non sono un musicista quindi mi guardo bene dall'addentrarmi in dettagli tecnici, ma cristo Hendrix la chitarra non la suona: la fa urlare, piangere, parlare.
e poi la voce: ma cos'ha di tanto male? almeno su disco rende, non stiamo parlando di, cazzoneso, Plant o altri, ma chissenefrega. in certi pezzi la trovo estremamente buona, calda, sensuale.


  • 0

#65 Guest_telegram_*

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Inviato 23 novembre 2008 - 20:59

la chitarra non la suona: la fa urlare, piangere, parlare.

Sarà. Io preferisco sentirla suonare però. asd
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#66 Pierrotelaluna

    Classic Rocker

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Inviato 23 novembre 2008 - 21:02



Non ho letto tutto..però ho visto delle critiche alla sua voce..
A me piace moltissimo per dire, per me certi pezzi, a parte essere bellissimi di loro, sono perfetti! tipo "the wind cries Mary", "Angel" o "Castles made of sand", ma anche altri.


Quoto.
Proprio in "Little Wing" il pezzo citato per la critica (mi pare) la trovo ad esempio bellissima.
E' una voce soffice.

Hendrix a mio avviso è stato un genio. Una delle incarnazioni del Rock. Come stile di vita abbracciato.
La chitarra con lui non era più solamente uno strumento. Era qualcosa di più. Ma non so spiegarmi.
Io sta cosa la penso soprattutto quando nelle cover eseguite. I pezzi suoi sono suoi e va bene, sono nati così.
Ma le cover le paragoni con il pezzo originale, e per forza di cose noti cos'era la chitarra per Hendrix!
Inoltre quegli assoli! Fantasia e capacità tecniche altro che no. Perché se lui non era tecnico lasciamo perdere. Faceva straordinariamente quello che faceva.E tanto basta. Un virtuoso, poche chiacchiere.
Fate caso anche a come suonava il blues. Quello non era blues e non era rock. Era una roba mai sentita. E di sicuro non si è sentita nemmeno dopo. Era Hendrix.
Non so, scusate ma non riesco a spiegarmi bene. "Hey Joe", suonato a casa con gli accordi è quasi banale. Probabilmete suonata da molti sarebbe una canzone come tante. Hendrix la eleva ad un pezzone perché ha quella chitarra. Sembra quasi un'essere pensante quella chitarra. E poi voce fa la sua parte. Non sarebbe la stessa cosa se cantata ad esempio da Plant o Morrison.

Il suo pezzo che preferisco è "Are you experience". E'un'esperienza di vita!

A me fa pensare anche che Townshead e Clapton abbiano dichiarato che è il miglior chitarrista che abbiano visto. Per me qualcosina vorrà pur dire.



Possiamo trarre queste conclusioni: Hendrix era bravo in quanto Hendrix, i suoi pezzi sono belli perché li canta Hendrix (cantati da altri no eh!), le cover diventano belle perché le esegue Hendrix (non provatele a casa, farebbero schifo, non siete mica Hendrix!), quando faceva blues non era blues, ma neanche rock, (perché) era Hendrix. La chitarra in mano sua non era più uno strumento, perché era Hendrix a tenerla in mano, ecc...

poi sono io che non argomento


Se ne trai queste conclusioni mi sa che puoi cambiare "l'utente intelligente" sotto l'avatar. Ma puoi tenerlo perché non credo che tu abbia capito prorpio quello che hai scritto, secondo me l'hai scritto come una forzatura.

Comunque:

, i suoi pezzi sono belli perché li canta Hendrix (cantati da altri no eh!),


Ma nemmeno per idea. Era un modo per far capire che la sua voce non era così pessima come sostengono alcuni, ed infatti ho chiesto di provare a pensare le sue canzoni cantate da Plant o Morrison, due ai quali non si può negare una gran voce. Diciamo primi due nelle preferenze di ondarock nella classifica voci rock  ;)
Bene, con quelle voci non mi sembra così certo che i pezzi di Hendrix ci guadagnino. Perderebbero quel tocco che la voce di Hendrix da loro.

Però Bosforo se vuoi continuare a leggere cose che non sono state scritte, o tolte dal loro contesto fa pure. Io ho solo espresso una mia opinione, e non pretendo certo di aver detto verità inopugnabili. In fin dei conti è solo rock.

ma cristo Hendrix la chitarra non la suona: la fa urlare, piangere, parlare.


gemere...
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#67 giampaz

    Roadie

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Inviato 23 novembre 2008 - 21:03

la chitarra non la suona: la fa urlare, piangere, parlare.

Sarà. Io preferisco sentirla suonare però. asd


scaricati la discografia di Malmsteen ;)
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#68 GrantHart

    tender is the night

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Inviato 23 novembre 2008 - 21:05

beh, neanche dylan, reed, young e cohen hanno una bella voce a dirla tutta, ma forse sono importanti per altri motivi.
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#69 bosforo

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Inviato 23 novembre 2008 - 21:07

...


Cristo pierrot, l'avranno capito tutti che scherzavo e prendevo in giro il tuo post perché tautologico, così l'ho esagerato

il fatto è che quando si parla di un personaggio come hendrix i commenti negativi sono bollati come sparate o provocazioni, quelli positivi invece vanno bene anche se sono al limite della venerazione e non motivano

speravo si capisse  ;)

beh, neanche dylan, reed, young e cohen hanno una bella voce a dirla tutta, ma forse sono importanti per altri motivi.


a me invece questi piacciono tutti, tranne Cohen che lo adoro proprio
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#70 Guest_telegram_*

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Inviato 23 novembre 2008 - 21:10

beh, neanche dylan, reed, young e cohen hanno una bella voce a dirla tutta, ma forse sono importanti per altri motivi.

Io le trovo tutte molto belle, soprattutto quella di Young.
Comunque: a me non sembra un particolare secondario quello della voce. Mi si dice "è stato importante per altri motivi". Ok, però il pezzo se lo ascolto lo ascolto compresa la voce, e se quella per me è orrenda non posso fare finta di niente...
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#71 Pierrotelaluna

    Classic Rocker

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Inviato 23 novembre 2008 - 21:18

[quote author=Bosforo link=topic=8435.msg403359#msg403359 date=1227472969]
[quote author=Pierrotelaluna link=topic=8435.msg403354#msg403354 date=1227472667]...[/quote]

Cristo pierrot, l'avranno capito tutti che scherzavo e prendevo in giro il tuo post perché tautologico, così l'ho esagerato

il fatto è che quando si parla di un personaggio come hendrix i commenti negativi sono bollati come sparate o provocazioni, quelli positivi invece vanno bene anche se sono al limite della venerazione e non motivano

speravo si capisse  ;)
[/quote]

a me invece questi piacciono tutti, tranne Cohen che lo adoro proprio
[/quote]

In effetti non l'avevo tanto capito!

Comunque è più facile motivare una commento negativo che un post al limite della venerazione. Cioè nel secondo caso come si può motivare se non con "perché mi piace"! Nel caso del commento negativo c'è più modo di discussione.

Però io non lo venero Hendrix. Lo ammiro molto ma non lo venero. Non è l'artista che ascolto di più in assoluto. Anche se quando lo ascolto è sempre uno spettacolo.
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#72 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 23 novembre 2008 - 23:27


Quello che voglio dire è che l'uso della chitarra elettrica nella New Wave mi sembra innovativo solamente dal punto di vista timbrico e sonoro, per il resto, escludendo il forte minimalismo, mi pare non ci sia niente di nuovo.

Se volete postarmi controesempi, siete liberi di farlo e lo apprezzerò moltissimo.


prova questi, ognuno avrà delle particolarità che sono certo che noterai:

Keith Levene (PiL)
http://www.youtube.c...h?v=HBAdCNZpwc4

Arto Lindsay (DNA)
http://www.youtube.c...h?v=laQjL_IDMkI

Ian McCulloch e Will Sergeant (Echo & The Bunnymen)
http://www.youtube.c...h?v=a_bvO3mL0Lc

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Guarda che in almeno due dei pezzi linkati, l'influenza di Hendrix è pesantissima. Il flanger marcato di Keith Levene (che io per altro adoro) in Poptones richiama in maniera pazzesca l'uso dell'univibe che faceva Jimi nell'ultima parte della sua carriera (tipo in alcuni brani di Band of Gypsys), cosi come i feedback dei Talking Heads: più hendrixiani di quelli!
E anche negli altri brani, dove certamente si trova un suono più personale, per me è inevitabile sentire gli echi della chitarra hendrxiana in sottofondo.



Quello che voglio dire è che l'uso della chitarra elettrica nella New Wave mi sembra innovativo solamente dal punto di vista timbrico e sonoro, per il resto, escludendo il forte minimalismo, mi pare non ci sia niente di nuovo.

In realtà fisher credo che tu abbia centrato involontariamente il punto: la peculiarità comune a quasi tutte le chitarre new-wave fu l'aver spostato il fulcro dell'elemento creativo dalle strutture al timbro. Le chitarre new-wave erano difficili da concepire più che da riprodurre a livello di nota-per-nota.
Posto comunque che secondo me riprodurre una roba simile non dev'essere un giochetto: http://it.youtube.co...h?v=XZ2RvSHK_B8


Idem come sopra Tele: è solo una chitarra carica di flanger, e anche in questo campo, con l'uso marcato dell'univibe, Hendrix è stato un precursore.

Per il resto anch'io da chitarrista ribadisco quanto già detto da a.fisher: "Personalmente, quando suono pezzi di Hendrix non finisco mai di stupirmi (ed è l'unico chitarrista con cui mi accade)." Precisato che, ovviamente, tecnicamente ci sono un sacco di chitarristi oggettivamente migliori di lui.
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#73 Claudio

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Inviato 23 novembre 2008 - 23:42

Vai bluetrain, nel mio personalissimo cartellino hai già vinto per ko tecnico e su Hendrix io sto con te tutta la vita. E' un vero peccato che non ti piaccia il synth-pop  :P
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#74 Moreno Saporito

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Inviato 23 novembre 2008 - 23:43

 Wobble fenomenale


lui è spaventoso, anche nei dischi solisti

certo che se di fronte a quel video, gli occhi anestetizzati, i movimenti rallentati e il cappotto di Lydon - il testo cinico e romantico allo stesso tempo - la chitarra che ferisce l'atmosfera ovattata creata dal basso - uno squarcio di Inghilterra, ci si ferma a riflettere e ad analizzare, vuol dire che manca qualcosa per capire la magia dei PIL

oltre all'angolo di chi ne sa c'è anche l'angolo di chi la sente e il brutto è che non ci si arriva manco studiando
  • 0

 


#75 Guest_DesmondJones_*

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Inviato 23 novembre 2008 - 23:47

sei così tenero, lassigue.
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#76 Moreno Saporito

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Inviato 23 novembre 2008 - 23:49

sei così tenero, lassigue.


lo dice sempre anche tua madre
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#77 Guest_DesmondJones_*

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Inviato 23 novembre 2008 - 23:54

non credo, è morta.
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#78 bosforo

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Inviato 24 novembre 2008 - 00:00

ah basta un flanger per essere hendrixiani? anche se suoni una melodia manco vagamente blueseggiante o psichedelica?
in tal caso ti consiglio i tubeway army, che di flanger ne usano a vagoni e sono synth-pop! (un genere inventato da hendrix a quanto pare) asd
http://www.youtube.c...h?v=Uu6MDdxBork

pure Map Ref? O__o
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#79 Ian Smith

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Inviato 24 novembre 2008 - 00:03

sei così tenero, lassigue.

lo dice sempre anche tua madre

non credo, è morta.


vi voglio bene  asd
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#80 Claudio

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Inviato 24 novembre 2008 - 00:05


sei così tenero, lassigue.

lo dice sempre anche tua madre

non credo, è morta.


vi voglio bene  asd


A me invece sembra tutto di pessimo gusto...
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#81 Ian Smith

    Enciclopedista

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Inviato 24 novembre 2008 - 00:09

a me ha fatto ridere
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#82 Guest_telegram_*

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Inviato 24 novembre 2008 - 00:11

uarda che in almeno due dei pezzi linkati, l'influenza di Hendrix è pesantissima. Il flanger marcato di Keith Levene (che io per altro adoro) in Poptones richiama in maniera pazzesca l'uso dell'univibe che faceva Jimi nell'ultima parte della sua carriera (tipo in alcuni brani di Band of Gypsys), cosi come i feedback dei Talking Heads: più hendrixiani di quelli!
E anche negli altri brani, dove certamente si trova un suono più personale, per me è inevitabile sentire gli echi della chitarra hendrxiana in sottofondo.

Ecco blue, tu per me sei un po' fanatico, per esempio. Finora si era discusso in maniera molto equilibrata con drogo, fisher, sloth, ora arrivi tu e salta fuori che non esiste chitarrista che non suoni come Hendrix... io quelli che ritengo essere i meriti di Hendrix li ho ammessi, non è che sono sordo, ma inventarsi di sana pianta che sia stato un chitarrista influente sulla new-wave (salvi i Chrome) è troppo. Parlami del classic-rock, del rock-blues, dell'hard-rock, della psichedelia, mi sta tutto bene, ma Hendrix sulla new-wave, in particolar modo quella inglese, non esiste proprio. E' un modo diverso e opposto di concepire la chitarra. Che vuol dire che Levene usi il flanger? Se lo usa in maniera diversa e con risultati totalmente diversi - e che i risultati di Levene siano totalmente diversi è innanzi alle orecchie di tutti - perché mai Hendrix dovrebbe averlo influenzato?


Idem come sopra Tele: è solo una chitarra carica di flanger, e anche in questo campo, con l'uso marcato dell'univibe, Hendrix è stato un precursore.

Sarà stato precursore di un altro modo di usare il flanger. Per dire: Gilbert, Numan e Levene usano tutti e tre il flanger in maniera pesante, eppure hanno tre stili diversissimi l'uno dall'altro e ben poco in comune fra loro. E se hanno ben poco in comune fra loro suonando musica dello stesso periodo e all'interno della stessa corrente, figurati quanto possano avere in comune con uno che suonava rock-blues dieci anni prima...
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#83 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 24 novembre 2008 - 00:45


Premesso che 3 dei 5 pezzi che hai postato mi piacciono molto, io non ci vedo alcuna particolarità dal punto di vista chitarristico (forse sull'ultimo, ma neanche), che sia paragonabile a Hendrix.

Ora capisco che avete il vostro totem da difendere, però dire che in quei pezzi chitarristicamente non c'è NESSUNA PARTICOLARITA', è veramente voler fare scena eh. Sono cinque degli stili più tipici e riconoscibili del loro ambito dai...
precisato che sono stati nominati non per dimostrare la non-validità di Hendrix, ma semplicemente perché a.fisher ha chiesto - specificando l'OT - dei chitarristi new-wave dallo stile originale...


Ma diobono non strumentalizzate le mie frasi (ho anche modificato apposta il messaggio per non dire un stronzata  :)), mi piace moltissimo com'è messa la chitarra nei pezzi che ha postato Bosforo (a parte Lindsay che non commento, perchè è un genere di chitarrista che a me non piace), però in tutti quei chitarristi non riesco a paragonare il loro stile allo stile di Hendrix, perchè siamo su campi diversi, e perchè la rivoluzione che la sua chitarra ha portato per me è irripetibile. Ma non sto dicendo che un Vini Reilly non possa piacere di più e che non sia un talento, tra l'altro è incredibile il suono della chitarra che c'ha in quel pezzo.

Comunque no, non si può dire che Hendrix abbia influenzato anche la new wave. Se ci fosse riuscito sarebbe davvero il dio in terra (e probabilmente non ci sarebbero detrattori tipo telegram e bosforo), il fatto è che la new wave è una corrente talmente eterogenea che è impossibile indicare univocamente un musicista (o un chitarrista, nel caso della chitarra) che l'abbia influenzata, cosa che invece magari per il rock classico/hard rock è già più fattibile.
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#84 supersonicsoul

    Groupie

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Inviato 24 novembre 2008 - 00:57

Hendrix non sarà stato un compositore particolarmente raffinato, ma restano le spettacolari innovazioni sul suo strumento: maneggiando gli elementi fondamentali del rock li ha letteralmente trasfigurati, tanto da influenzare persino la svolta elettrica di Miles Davis. Ma la portata smisurata della sua icona non implica che sia stato  l'unico: andrebbero ogni tanto ricordati anche altri axe-men non meno pirotecnici, tipo Eddie Hazel o il già citato Jeff Beck.
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#85 Guest_telegram_*

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Inviato 24 novembre 2008 - 01:02

Ma diobono non strumentalizzate le mie frasi, mi piace moltissimo com'è messa la chitarra nei pezzi che ha postato Bosforo (a parte Lindsay che non commento, perchè è un genere di chitarrista che a me non piace), però in tutti quei chitarristi non riesco a paragonare il loro stile allo stile di Hendrix, perchè siamo su campi diversi, e perchè la rivoluzione che la sua chitarra ha portato per me è irripetibile. Ma non sto dicendo che un Vini Reilly non possa piacere di più e che non sia un talento, tra l'altro è incredibile il suono della chitarra che c'ha in quel pezzo.

Beh, però concedimi che come l'hai messa ora è più diplomatica dell'iniziale "quei pezzi non hanno nessuna particolarità chitarristicamente". :P Il paragone non lo voleva fare nessuno, sono stati postati per rispondere a una richiesta di fisher, è ovvio che se dovessi tentare di dimostrare che Hendrix per me non è stato questa divinità scesa in terra, prenderei chitarristi più vicini al suo campo (come ho fatto qualche pagina fa), e non chitarristi del tutto diversi e venuti dieci anni dopo. ;)
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#86 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 24 novembre 2008 - 01:29


uarda che in almeno due dei pezzi linkati, l'influenza di Hendrix è pesantissima. Il flanger marcato di Keith Levene (che io per altro adoro) in Poptones richiama in maniera pazzesca l'uso dell'univibe che faceva Jimi nell'ultima parte della sua carriera (tipo in alcuni brani di Band of Gypsys), cosi come i feedback dei Talking Heads: più hendrixiani di quelli!
E anche negli altri brani, dove certamente si trova un suono più personale, per me è inevitabile sentire gli echi della chitarra hendrxiana in sottofondo.

Ecco blue, tu per me sei un po' fanatico, per esempio. Finora si era discusso in maniera molto equilibrata con drogo, fisher, sloth, ora arrivi tu e salta fuori che non esiste chitarrista che non suoni come Hendrix... io quelli che ritengo essere i meriti di Hendrix li ho ammessi, non è che sono sordo, ma inventarsi di sana pianta che sia stato un chitarrista influente sulla new-wave (salvi i Chrome) è troppo. Parlami del classic-rock, del rock-blues, dell'hard-rock, della psichedelia, mi sta tutto bene, ma Hendrix sulla new-wave, in particolar modo quella inglese, non esiste proprio. E' un modo diverso e opposto di concepire la chitarra. Che vuol dire che Levene usi il flanger? Se lo usa in maniera diversa e con risultati totalmente diversi - e che i risultati di Levene siano totalmente diversi è innanzi alle orecchie di tutti - perché mai Hendrix dovrebbe averlo influenzato?


Idem come sopra Tele: è solo una chitarra carica di flanger, e anche in questo campo, con l'uso marcato dell'univibe, Hendrix è stato un precursore.

Sarà stato precursore di un altro modo di usare il flanger. Per dire: Gilbert, Numan e Levene usano tutti e tre il flanger in maniera pesante, eppure hanno tre stili diversissimi l'uno dall'altro e ben poco in comune fra loro. E se hanno ben poco in comune fra loro suonando musica dello stesso periodo e all'interno della stessa corrente, figurati quanto possano avere in comune con uno che suonava rock-blues dieci anni prima...


Tele, non mi pare di aver detto nulla da fanatico. Ho fatto delle specifiche osservazioni sul merito di alcuni brani tirati in ballo a dimostrare la tesi contraria.
(tra l'altro, Bosforo, se avessi ascoltato di più e meglio Hendrix anche tu ti renderesti forse meglio conto di cosa intendo, senza polemica eh).
Poi ripeto, ognuno è libero di dire che la sua musica fa schifo, però è innegabile che il suono della chitarra rock (anche new wave) sia in qualche modo influenzata da lui. Poi, è chiaro, ognuno ha evoluto il suono a suo modo e lo ha personalizzato, non dico che siano tutti cloni.
E Tele, non c'entra nulla il fatto che Hendrix suonasse blues o meno, perchè io sto parlando di un suond che è stato avanti anni luce, molto più di quello di altri grandi chitarristi a lui coevi, come tutti quelli da te citati in precedenza.

Poi c'è il discorso relativo alla sua musica: a me piace e a molti di voi no, è questo è assolutamente nell'ordine delle cose.

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#87 Guest_telegram_*

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Inviato 24 novembre 2008 - 01:40

Tele, non mi pare di aver detto nulla da fanatico. Ho fatto delle specifiche osservazioni sul merito di alcuni brani tirati in ballo a dimostrare la tesi contraria.

Veramente no, i brani sono stati tirato in ballo perché (terza volta che lo scrivo, mi sembro un loop asd ) fisher ha chiesto di indicargli chitarristi new-wave particolarmente validi, si stava esulando dal discorso Hendrix.


però è innegabile che il suono della chitarra rock (anche new wave) sia in qualche modo influenzata da lui.

Perdonami, ma io sulla new-wave nego eccome. E' proprio tutt'altro campo, anche volendomi immaginare hendrixiano fino al midollo, non capisco proprio come si possa indicarlo quale influenza sulla new-wave. Trovo anzi che chitarristicamente la new-wave abbia rappresentato proprio un rigetto del modello rock di fine anni Sessanta-inizio Settanta dominato da Hendrix.


E Tele, non c'entra nulla il fatto che Hendrix suonasse blues o meno, perchè io sto parlando di un suond che è stato avanti anni luce, molto più di quello di altri grandi chitarristi a lui coevi, come tutti quelli da te citati in precedenza.

Io non trovo niente di Hendrix che riesca a stupirmi più del Jeff Beck di "Happening Ten Years Time Ago"... così come accetto senza problemi che per te possa essere il contrario, ben chiaro (anche se su una cosa non ci piove: Jeff Beck è arrivato prima, per quel poco che può contare). Insomma mi sta tutto bene, ma i toni oggettivisti che stai usando secondo me rimarcano solo che su questo musicista il cuore ti sopravanza la testa di qualche palmo. Magari io commetto l'eccesso contrario, non dico di no, però certo che Hendrix influente sui chitarristi new-wave elencati sopra è bella grossa...
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#88 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 24 novembre 2008 - 08:43

Da un lato comprendo chi vede (e sente) Hendrix come un chitarrista troppo ancorato al blues, troppo "tradizionale" insomma. C'e' da dire pero' che mentre chitarristi a lui coevi o addirittura un poco precedenti come i citati Jeff Beck, Townshend etc... ri-creavano nei loro dischi l'amato r&b rileggendolo in chiave britannica, giovanilistica e bianca, Hendrix era "the real thing".
Sebbene sfondo' nel circuito piu' propriamente rock (dopo il trasferimento a Londra) non dimentichiamoci che il "suo" ambiente, il suo luogo di nascita musicale erano il chitlin' circuit e gli Isley Brothers, King Curtis e il mondo del rhythm&blues. E' innegabile ma anche inevitabile che un chitarrista nato in quell'ambiente suoni piu' "tradizionale" rispetto a dei pallidi ragazzini inglesi che trasformarono il proprio amore per il blues in qualcosa di diverso, riuscendo addirittura ad esportarlo verso quell'America che ne era la culla.

Dall'altro lato e' anche vero che affrancandosi da quei circuiti e per una serie di motivi tra cui elencherei le droghe psichedeliche, la scena musicale inglese, il movimento pacifista, il free jazz, la controcultura etc... la chitarra di Hendrix arrivo' a rappresentare l'anima, la spiritualita' (i voli pindarici di cui alcuni utenti hanno gia' parlato) piu' di altri chitarristi blues -oriented magari altrettanto creativi ed innovativi ma in modo diverso. Fatte le opportune distinzioni stilistiche non vedo come diversissimi la chitarra di Hendrix e il sax di Coltrane, per dire.

D'altronde, se il blues lo suona un negro e' un conto, se lo suona un bianco e' un altro, non ci sono cazzi.
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#89 Guest_Julian_*

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Inviato 24 novembre 2008 - 09:07

Personalmente, da non-chitarrista, adoro il debutto di Hendrix ma il resto mi piace molto meno (al di là di qualche pezzo notevole).

Non credo in ogni caso che il suo essere legato dal punto di vista armonico al blues rappresenti un limite, anzi. Ha di fatto rivoluzionato il modo di concepire il genere cardine di quasi tutta la musica popolare del '900, raggiungendo risultati personalissimi e secondo me notevolissimi dal punto di vista creativo ed artistico in senso lato (cioè per me molti suoi pezzi sono proprio belli, al di là dell'originalità).

Da ignorante, posso dire che ritrovo lo stile hendrixiano in moltissimi chitarristi rock venuti dopo di lui, ma che nel contempo hendrix mi sembra un artista personalissimo e di fatto inimitabile.
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#90 sanctio

    Michele Saran

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Inviato 24 novembre 2008 - 09:12

no dai, ora si arriva pure a discutere Hendrix.


ora? direi che ormai è diventato un classico degli ammazza la vecchia, quello che ha avviato una nuova strabiliante stagione di ridicoli revisionismi.

mik
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#91 Guest_Julian_*

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Inviato 24 novembre 2008 - 09:26

Io dico che è un bene se non ci sono totem, Hendrix o non Hendrix.
La discussione diventa più piacevole e libera, non credo si tratti di ridicoli revisionismi, purchè in materia tecnica e storica non si pretenda di rovesciare tutto solo sulla base del proprio apprezzamento personale.

Mi piacerebbe però che questo criterio fosse sempre applicato, ad esempio anche nel jazz o nella classica: invece, sembra che Beethoven sia per definizione inattaccabile, mentre su Hendrix, VU, Beatles e compagnia è giusto sparare perchè apprezzarli è troppo "banale".
  • 0

#92 sanctio

    Michele Saran

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Inviato 24 novembre 2008 - 09:42

La discussione diventa più piacevole e libera, non credo si tratti di ridicoli revisionismi,


non lo credi...in base a cosa?

purchè in materia tecnica e storica non si pretenda di rovesciare tutto solo sulla base del proprio apprezzamento personale.


frega poco della materia tecnica e storica, quello che importa è che ti sei risposto da solo.

Mi piacerebbe però che questo criterio fosse sempre applicato, ad esempio anche nel jazz o nella classica: invece, sembra che Beethoven sia per definizione inattaccabile, mentre su Hendrix, VU, Beatles e compagnia è giusto sparare perchè apprezzarli è troppo "banale".


ti sei di nuovo risposto da solo. da una parte classica e jazz, dove regnano grandi artisti quasi universalmente riconosciuti (tanto da critica quanto da pubblico, più o meno esperto), dall'altra, la musica rock dove regna il relativo anarcoide (a cominciare dalle ripartizioni in macro-medio-micro categorie del popular), i vari 'è troppo pirotecnico', 'ha un suono x', 'è troppo snob', 'è troppo totem', etc.; tutti criteri validi a far scrivere una nessuna centomila storie del pop.

mik
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#93 Guest_Julian_*

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Inviato 24 novembre 2008 - 09:49

Non lo credo sulla base del fatto che, secondo me, è positivo dal punto di vista "critico" che esistano punti di vista differenti anche in riferimento ai totem o presunti tali. Insomma, per me è positivo che in ambito rock nessuno sia costretto ad apprezzare alcunchè. Semmai, auspico che l'apprezzamento personale non porti a rovesciare assunti consolidati dal punto di vista tecnico o storico, ma spesso nel rock accade così, mentre in ambito classico e jazz, dove probabilmente si valuta il tutto dal punto di vista squisitamente tecnico e meno dal punto di vista "passionale", certe cose non accadono.

Cioè, mentre accade spesso che si smonti artisti cardine della storia del rock in quanto "non ci piacciono", non ho mai visto nessuno smontare Beethoven o Ellington per gli stessi motivi. Mi piacerebbe invece fosse così, ma può anche darsi che il diverso metro di giudizio dipenda dal diverso approccio e dai diversi contenuti musicali dei macro-generi: in ambito rock sembra prevalere un approccio prevalentemente "emotivo", spesso condizionato da simpatie/antipatie, dallì'immagine del personaggio, dal movimento, addirittura dal simpatizzante-medio del movimento e/o del genere. Mai visto nulla del genere, invece, nella classica.
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#94 Claudio

    I am what I play

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Inviato 24 novembre 2008 - 09:51


no dai, ora si arriva pure a discutere Hendrix.


ora? direi che ormai è diventato un classico degli ammazza la vecchia, quello che ha avviato una nuova strabiliante stagione di ridicoli revisionismi.


Diciamo che sdoganati alcuni tra i più ridicoli revisionismi di sempre (Beatles, Bowie, Kraftwerk) sotto l'egida di chi sappiamo, si è aperta la strada in modo indiscriminato a questa stagione dell'ammazza la vecchia che anch'io trovo piuttosto farneticante, soprattutto quando si pretende di trasformare in "dati di fatto" mere questioni di idiosincrasie personali.
Insomma, il giorno in cui dovessi trasformare in "è pacchiano e grossolano" il mio "non mi piace Zappa" avvisatemi che vuol dire che sono stato contagiato anch'io  :P
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#95 sanctio

    Michele Saran

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Inviato 24 novembre 2008 - 09:56

Insomma, per me è positivo che in ambito rock nessuno sia costretto ad apprezzare alcunchè.


non si sta parlando di coercizione, si sta parlando di punti di riferimento.

Semmai, auspico che l'apprezzamento personale non porti a rovesciare assunti consolidati dal punto di vista tecnico o storico,


stiamo di nuovo dicendo la stessa cosa, con la differenza che - di nuovo - importa 'na sega delle categorie intellettualoidi.

ma spesso nel rock accade così, mentre in ambito classico e jazz, dove probabilmente si valuta il tutto dal punto di vista squisitamente tecnico e meno dal punto di vista "passionale", certe cose non accadono.


ancora. è davvero così interessante il tratto 'squisitamente tecnico'? non pensi, magari, che ci possano essere elementi che non vanno scissi in sottocomponenti e che i grandi di classica e jazz sono tali perchè tutti li hanno considerati nel loro insieme?

mik
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#96 Moreno Saporito

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Inviato 24 novembre 2008 - 10:00

trasformare in "dati di fatto" mere questioni di idiosincrasie personali.


questo è assurdo e hai ragione però a me pare che non si possa trasformare in "dati di fatto" nulla se non i dati di fatto (vendite, ecc.)
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#97 wago

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Inviato 24 novembre 2008 - 10:01

Un motivo per cui non mi azzardo a dir male dei moltissimi compositori classici che non amo è che conosco troppo poco approfonditamente e la musica classica, e soprattutto le sterminate produzioni dei singoli artisti.
Quando a un concerto sull'opuscolo leggo Brahms, Schubert o Mendelssohn mi chiedo ma che ci sono venuto a fare, però non riuscirei qui ed ora a "smontare" uno di loro. Di molti di loro neppure saprei descrivere lo stile: so solo che lo ascolto e mi annoia o, peggio, mi irrita.

Diverso è il caso che so, di Beethoven o Wagner, che associo a tratti stilistici particolari oltre che a "lungi da me". Anche qui, però, temo che le opere che conosco non siano quelle più ammirate dagli intenditori. Le mie conoscenze in fatto di classica, per quanto riguarda i compositori del periodo romantico, derivano pressoché solo dalle scelte fatte dai teatri e dai dischi dei miei che ho ascoltato, non da un percorso critico personale.
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#98 bluetrain

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Inviato 24 novembre 2008 - 10:02


Tele, non mi pare di aver detto nulla da fanatico. Ho fatto delle specifiche osservazioni sul merito di alcuni brani tirati in ballo a dimostrare la tesi contraria.

Veramente no, i brani sono stati tirato in ballo perché (terza volta che lo scrivo, mi sembro un loop asd ) fisher ha chiesto di indicargli chitarristi new-wave particolarmente validi, si stava esulando dal discorso Hendrix.

Va bene (fatto salvo che Bosforo dava per inteso che fossero qualcosa di assolutamente avulso da Hendrix, che poi è quello che pensi anche tu), e nessuno dice che non siano chitarristi validissimi e anche originali. Io resto però dell'opinione che, chi più chi meno, tutti quei chitarristi debbano almeno qualcosina, anche solo una briciola del loro suono a Hendrix.

però è innegabile che il suono della chitarra rock (anche new wave) sia in qualche modo influenzata da lui.

Perdonami, ma io sulla new-wave nego eccome. E' proprio tutt'altro campo, anche volendomi immaginare hendrixiano fino al midollo, non capisco proprio come si possa indicarlo quale influenza sulla new-wave. Trovo anzi che chitarristicamente la new-wave abbia rappresentato proprio un rigetto del modello rock di fine anni Sessanta-inizio Settanta dominato da Hendrix.

Allora, cerco di rispiegartelo meglio.
Hendrix e la new wave non hanno nulla in comune. I chitarristi della new wave, e in questo concordo con te, suonavano in maniera molto diversa da Hendrix, molto più essenziale.
Tuttavia a livello meramente "sonoro", di suono della chitarra tout court, anche la new wave è debitrice da un punto di vista "storico" ad Hendrix. Che poi questo significhi poco, sono d'accordo anch'io, però è una cosa che a me pare abbastanza evidente.
Diciamo che mentre per certo rock chitarristico che tu chiami classico, Hendrix è stato un punto di riferimento su più fornti, per altri generi, come la new wave, lo è sato solo di striscio e in maniera esclusivamente formale.

E Tele, non c'entra nulla il fatto che Hendrix suonasse blues o meno, perchè io sto parlando di un suond che è stato avanti anni luce, molto più di quello di altri grandi chitarristi a lui coevi, come tutti quelli da te citati in precedenza.

Io non trovo niente di Hendrix che riesca a stupirmi più del Jeff Beck di "Happening Ten Years Time Ago"... così come accetto senza problemi che per te possa essere il contrario, ben chiaro (anche se su una cosa non ci piove: Jeff Beck è arrivato prima, per quel poco che può contare). Insomma mi sta tutto bene, ma i toni oggettivisti che stai usando secondo me rimarcano solo che su questo musicista il cuore ti sopravanza la testa di qualche palmo. Magari io commetto l'eccesso contrario, non dico di no, però certo che Hendrix influente sui chitarristi new-wave elencati sopra è bella grossa...


Sulla questione new wave ti ho risposto sopra, e non vorrei che pensassi ad un eccesso di partigianeria, anche perchè, poi alla fine del se abbia influenzato chi o cosa mi frega abbastanza poco, per non dire nulla.
Su Jeff Beck (che io amo molto, almeno quello delle origini), non sono d'accordo.
Prendi dischi come Truth o Beck-Ola, del '68 e '69: bellissimi, lui bravissimo, ma mi spiace, a livello puramente chitarristico non era ancora arrivato ai livelli innovativi di Hendrix (soprattutto sul suono, lo ripeto per l'ennessima votla), e dire che Jimi nel '69 aveva già praticamente finito la sua carriera.
Poi, tanto lo so che la tua idea non cambierà di una virgola, ma tant'è.


Ciò detto, e non avendo intenzione di entrare nello specifico del discorso del rapporto tra Hendrix e il blues (che non ritengo molto interessante: è stato molto infleunzato dal blues come moltissimi musicisti rock dei suoi tempi, e come molti ne ha dato la sua personale interpretazione, riuscendo a tratti anche svincolarsi pesantemente dai canoni del genere), mi fa solo specie sentire molti utenti su un forum di musica rock che vedono il blues come una malattia incurabile o una piaga sociale.
E lo dico non con tono polemico, mi piacerebbe solo capire.

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#99 Guest_Julian_*

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Inviato 24 novembre 2008 - 10:07


Insomma, per me è positivo che in ambito rock nessuno sia costretto ad apprezzare alcunchè.


non si sta parlando di coercizione, si sta parlando di punti di riferimento.

Semmai, auspico che l'apprezzamento personale non porti a rovesciare assunti consolidati dal punto di vista tecnico o storico,


stiamo di nuovo dicendo la stessa cosa, con la differenza che - di nuovo - importa 'na sega delle categorie intellettualoidi.

ma spesso nel rock accade così, mentre in ambito classico e jazz, dove probabilmente si valuta il tutto dal punto di vista squisitamente tecnico e meno dal punto di vista "passionale", certe cose non accadono.


ancora. è davvero così interessante il tratto 'squisitamente tecnico'? non pensi, magari, che ci possano essere elementi che non vanno scissi in sottocomponenti e che i grandi di classica e jazz sono tali perchè tutti li hanno considerati nel loro insieme?

mik


Ho già spiegato sopra i perchè delle diverse modalità di approccio, che mi sembrano invero abbastanza evidenti: nel rock entrano in gioco altri fattori, e del resto non comprendo sulla base di cosa Beethoven o Coltrane vengano considerati dei geni della musica, se non sulla scorta di valutazioni strettamente tecnico-compositive e storiche.
Quali sarebbero gli altri metri di giudizio adottati nei loro confronti?
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#100 dick laurent

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Inviato 24 novembre 2008 - 10:08

Fatte le opportune distinzioni stilistiche non vedo come diversissimi la chitarra di Hendrix e il sax di Coltrane, per dire.


mah, Coltrane (che può piacere anche lui o meno) era un musicista nettamente più evoluto, Hendrix difficilmente si scozzava dal blues.

D'altronde, se il blues lo suona un negro e' un conto, se lo suona un bianco e' un altro, non ci sono cazzi.


no dai, questa è una fesseria...
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