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omosessualità (è sconsigliata la lettura)


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365 replies to this topic

#101 lippa

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Inviato 02 luglio 2008 - 22:29

ma non ci pensi che possono fare queste manifestazioni anche per divertirsi

se il termine del discorso è questo siamo d'accordissimo e di conseguenza si chiude la mia personalissima riflessione.

Io ancora sto aspettando un argomento per cui se manifestassero in un altro modo otterrebbero di più.

anche io sto aspettando un argomento di novità ma putroppo non dipende da me.

il discorso che fai sull'importanza delle immagini e sulla loro a volte pessima capacità di sostituire il pensiero è un discorso anche condivisibile, però vale per così tante cose - pensa ad esempio all'immagine della donna in Italia - che nel caso del gay pride non mi sembra neanche un problema così grave

pensa per me è importantissimo...sai perchè?
Perchè poi succede questo:

Le TV e l'informazione ci marciano parecchio a mostrare solo i particolari modello foto di lippa, la gente tranquilla che manifesta e chiede i pacs non la mostrano nemmeno per sbaglio. Ai TG sono sempre quelle immagini che passano.


E la cosa mi fa alquanto incazzare, ecco perchè trovo che sia importantissimo il mio discorso.

Il discorso su Luxuria era, se vuoi, una "provocazione" per dire che si può parlare e dire quello che si pensa senza estremismi di sorta. Ma siccome si è appurato, cosa che avevo anche detto in un post precedente, che il gay-pride è un momento, come anche hai detto tu (mi riferisco a Brucaliffa qui sopra), per divertirsi e stare tutti insieme in allegria tra colori e musica, dove non cè la pippa mentale "ma staranno rivendicando qualcosa oppure no" "ma vorranno cambiare qualcosa si o no", il collegamento a Luxuria, di conseguenza viene meno.

Il problema dunque, forse, è nell'informazione che scambia e manipola una manifestazione conferendole dei connotati che essenzialmente non ha. Questo per dire che, come si dice dalle mie parti, "se tuona, da qualche parte piove".
Spero di essere stata chiara.


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Alla fine tutte le cose devono rimanere così come sono e sono sempre state: quelle grandi riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai raffinati e tutte le cose rare, agli esseri rari.
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male



Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey

#102 Brucaliffa

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Inviato 02 luglio 2008 - 22:54

Ragazzi, io non capisco le vostre reazioni.


Ognuno può manifestare come vuole purché nel rispetto delle regole.

Io non ho detto che
giacca e cravatta = il mondo sarà un posto giusto

o che la gente non può vivere la propria omosessualità in modo libero.

Forse mi avete frainteso, non lo so...


Per quanto mi riguarda forse sì, perché dopo aver letto l'ultimo intervento ho capito molto meglio come la pensi e sono anche d'accordo.
Comunque è anche vero che forse ci succede di vedere cose diverse, io conosco gay tutti diversi tra loro, alcuni proprio opposti, si va da gente ricca e affermata che si definisce "frocia" e che ti racconta in modo volgare perché i gay scopano di più a gente che forse non lo ammette neanche a se stessa, passando per persone che lo vivono in modo molto sobrio e sereno, quindi a me personalmente viene proprio difficile generalizzare su come sono o potrebbero essere. Ah, conosco anche il tipo che fa l'ipermaschio omofobo e fascista, uno che avrebbe fatto impazzire Pasolini, forse.  asd

Anche con Lippa vedo che su una cosa fondamentale siamo d'accordo, sulla libertà totale di espressione dell'omosessualità, a prescindere dalla rivendicazione dei diritti. Comunque per me è interessante confrontarsi su certi argomenti e spero che neanche per te sia stato così negativo.


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#103 lippa

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Inviato 02 luglio 2008 - 22:58

Anche con Lippa vedo che su una cosa fondamentale siamo d'accordo, sulla libertà totale di espressione dell'omosessualità, a prescindere dalla rivendicazione dei diritti. Comunque per me è interessante confrontarsi su certi argomenti e spero che neanche per te sia stato così negativo.

Lo è anche per me nella maniera più assoluta, mi piace confrontarmi e sbattere il capoccione, di negativo assolutamente nulla figuriamoci! ;)


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Alla fine tutte le cose devono rimanere così come sono e sono sempre state: quelle grandi riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai raffinati e tutte le cose rare, agli esseri rari.
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Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey

#104 Guest_andara_*

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Inviato 02 luglio 2008 - 23:03

Comunque per me è interessante confrontarsi su certi argomenti e spero che neanche per te sia stato così negativo.

Ma non pensare nemmeno 'ste robe! Poi con te figuriamoci!
Mi scoccia solamente quando devo scrivere altri posts per spiegare quello che intedevo nel primo, ma sono felice quando ci si comprende.
Quindi non ti preoccupare.

Buonanotte Bruca!  :)
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#105 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 02 luglio 2008 - 23:59

Io ancora sto aspettando un argomento per cui se manifestassero in un altro modo otterrebbero di più.

il niente che hanno ottenuto fino a ora con le baracconate.

ciao.

ma il motivo è dove vivono o come manifestano?
Le TV e l'informazione ci marciano parecchio a mostrare solo i particolari modello foto di lippa, la gente tranquilla che manifesta e chiede i pacs non la mostrano nemmeno per sbaglio. Ai TG sono sempre quelle immagini che passano.
Indipendentemente da tutto, resto sempre dell'idea che uno può manifestare come gli pare basta che la cosa sia pacifica.

non so cosa risponderti, non sono il loro direttore marketing.
mi facessero un'offerta interessante in proposito (escluso ogni pagamento in natura, of course) potrei anche pensarci.

ciao.
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#106 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 03 luglio 2008 - 00:04

Io non capisco su cosa vi scanniate.

E' una manifestazione, come ce ne sono tante, si sa che le comunità gay hanno questo modo di sfilare, fa parte della loro cultura "comunitaria", non ci vedo nulla di scandaloso, nella Love Parade ne succedono di cotte e di crude e nessuno ha mai nulla da ridire.

io non vieto nulla a nessuno ma mi piacerebbe poter esprimere il mio parere senza che fosse travisato...

ciao.
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#107 StellaDanzante

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Inviato 03 luglio 2008 - 06:17

Dici di rispettarli, ma non ci pensi che possono fare queste manifestazioni anche per divertirsi e non solo per produrre miglioramenti nella loro condizione sociale?


Ma chi l'ha mai negato? Si parlava del lato della rivendicazione sociale, non certo di quello del divertimento..

Devono dimostrare a te, stella danzante, che stanno bene con se stessi e che sono contenti evitando di sbattere in faccia la loro sessualità?


Devono dimostrare a me, come a qualsiasi cittadino di qualsiasi nazione, che prima di voler pretendere di avere qualche diritto in più nella società hanno comunque imparato e accettato fino in fondo i principi della società vigente, e farmi capire che l'aumento dei diritti dalla loro parte è un aumento dei diritti anche dalla mia, che il loro riconoscimento sociale apporterà dei benefici anche a me e non è solo lo strillo di un bambino che vuole il suo ciuccio.

p.s. tanto per chiarire, mi stavo immedesimando in un cittadino italiano, come si sarà intuito per me una persona della sua sessualità può fare quello che gli pare e se vuole anche manifestarla in pubblico, così come ha la possibilità di manifestare il proprio sdegno verso chi non ha la capacità (o l'intenzione) di distinguere pubblico e privato. Trovo solo spesso e volentieri irritanti le checche isteriche e invece ho trovato eccezionali delle persone che si vestono come una persona qualunque, ad ulteriore dimostrazione che non è il vestito a creare la persona (o forse lo è anche troppo).
Essere stravaganti e sregolati è una cazzata, noi nasciamo sregolati, dunque ci riescono più o meno tutti; è essere sregolati all'interno delle regole che costituisce la sfida più difficile - ma di sicuro, anche quella dal risultato più duraturo.

Devono essere per forza contententi?


Di persone scontente e lamentose, sinceramente, in Italia ne abbiamo piene le stive, e anche un po' le palle..
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#108 Fidippide

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Inviato 03 luglio 2008 - 08:36

Devono dimostrare a me, come a qualsiasi cittadino di qualsiasi nazione, che prima di voler pretendere di avere qualche diritto in più nella società hanno comunque imparato e accettato fino in fondo i principi della società vigente, e farmi capire che l'aumento dei diritti dalla loro parte è un aumento dei diritti anche dalla mia, che il loro riconoscimento sociale apporterà dei benefici anche a me e non è solo lo strillo di un bambino che vuole il suo ciuccio.


Cos'è? Un test?

Certi diritti presuppongono una cosa soltanto: la persona.
L'attuale lacuna è un'offesa agli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana.

Chi deve dimostrare qualcosa è il legislatore italiano, prima che lo costringano dall'Europa (sempre che ci voglia rimanere).
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#109 Brucaliffa

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Inviato 03 luglio 2008 - 09:28

E poi vieni a parlare a me di compassione cristiana stella? Per te sarebbe già un punto d'arrivo importante per come ti stai dimostrando intollerante. Ma stai veramente scherzando, esprimi perfettamente la sindrome del clandestino, quella del povero cittadino italiano che si sente assediato dalle forze del male dietro lo steccato, gli omosessuali non sono degli alieni che invadono le nazioni e non devono dimostrare proprio un cazzo in più rispetto a me o a te. Mettitelo in testa.


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#110 Zpider

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Inviato 03 luglio 2008 - 10:08

Comunque il Gay Pride non può che essere ostentativo.
Non è una manifestazione per la verdura bio... è una manifestazione che dice "esistiamo, guardateci, scandalizzatevi pure ma non fate finta di niente".

Questa cosa nasce dalla coltura di "accettazione condizionata" ancora è piuttosto diffusa: "Fai quel che ti pare, ma non farti vedere".
Ostentando rispondono no a questo compromesso.

Questo punto nelle lotte gay viene PRIMA e a prescindere da tutte le altre richieste in tema di diritti ect.

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#111 StellaDanzante

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Inviato 03 luglio 2008 - 11:29

E poi vieni a parlare a me di compassione cristiana stella? Per te sarebbe già un punto d'arrivo importante per come ti stai dimostrando intollerante. Ma stai veramente scherzando, esprimi perfettamente la sindrome del clandestino, quella del povero cittadino italiano che si sente assediato dalle forze del male dietro lo steccato


Mi fa piacere, come già scritto prima era proprio quello che intendevo fare.

Forse non era abbastanza chiaro, ma ho un paio di amici gay che sono tra le persone più care che abbia conosciuto. Tali persone, esattamente come me, ritengono che gli sculettamenti e i comportamenti delle checche isteriche siano fastidiosi, inutili, innecessari, rovinino l'immagine e le possibilità delle persone gay d'inserirsi nella società e vivere una vita tranquilla.

Ora, le strade perché questo avvenga sono due: o prendere la società, buttarla nel cesso e rifarla da capo (come un bambino che rompe il castello di sabbia perché non gli piace); oppure capire che non è assolutamente ragionevole credere che le persone in Italia cominceranno ad accettare maggiormente l'omosessualità solo perché si va in giro vestiti come delle veline. Se si vuole convivere con delle persone diverse, da esseri ragionevoli bisogna essere entrambi disponibili a modificare le proprie esigenze per venire incontro a quelle degli altri, non lo devono fare solo "gli altri" perché "i gay", poverini, sono stati perseguitati (ingiustamente) per millenni e vanno dunque protetti.

E sto parlando di METODO, di politica, di atteggiamento nei confronti delle persone, non di gerarchie morali. Manifestazioni come il gay pride sono solo uno sfogo della repressione subita, come quando una persona ti ha insultato pubblicamente, non gli hai risposto e allora per la rabbia ti metti a prendere a calci dei pali per la strada, oppure quando torni a casa incazzato perché non hai potuto rispondere al tuo capo di lavoro e ti fai una scopata o una sega. Scarica l'energia aggressiva in eccesso, ma una volta che il livello è tornato a zero tutto ritorna come prima.

Finché non si capisce perché, in che modo e per quali motivi le persone in Italia sono omofobe, e non si comincia a scendere a patti anche con la loro omofobia, allora, mia cara, altro che emancipazioni, tra 50 anni i gay saranno ancora a due passi dal campo di concentramento.

p.s. tra l'altro, che i modi siano importanti lo dimostra anche il fatto che con me che non conosci e che ti ho risposto in modo provocatorio sei partita sulla difensiva con risposte brevi, stizzite e con giudizi ad personam, mentre con lippa che ha detto le stesse identiche cose ma in modo enormemente più garbato hai risposto con molta più accondiscendenza.

, gli omosessuali non sono degli alieni che invadono le nazioni e non devono dimostrare proprio un cazzo in più rispetto a me o a te. Mettitelo in testa.


Peccato che nessuno abbia detto che i gay debbano dimostrare qualcosa "in più" degli altri. Anche gli altri cittadini devono dimostrarsi rispettosi e degni di rispetto nei confronti di tutti gli altri (e conosco ben più gay che si dimostrano degne di cittadinanza che italiani eterosessuali): lo devo fare io, lo devi fare tu, lo deve fare chiunque. E' troppo comodo nascondersi dietro al ditino della provocazione dadaista per garantire che ogni cosa sia permessa. E' troppo facile provocare la gente per aizzarla, lo fanno anche gli animali. La differenza è che nella società di solito se prendi in giro qualcuno hai anche la fortuna di non morire sbranato.

Ora, dal momento che sia io che te che tutte le altre persone constatano, senza molti problemi, che i gay hanno ancora molti diritti da ottenere nella nostra società, quale bene potrà mai portare per ottenerli l'utilizzo dello stesso meccanismo di violenza che usano le persone che i gay li detestano e li vorrebbero cancellare dalla terra? Non ti rendi conto che è un circolo vizioso infinito, che il movimento dei gay che si lamentano per la loro mancanza di diritti è l'esatto speculare dei leghisti che vogliono sbattere fuori dall'Italia tutto ciò che è "diverso"?

Hai idea di quanto si otterrebbe di più se le persone gay (come le minoranze di qualsiasi tipo) dimostrassero - a sè stessi prima di tutto! - che per vivere bene non hanno bisogno dello Stato che li mantiene e li coccola, ma che possono vivere nel più ampio rispetto delle leggi vigenti e ciò nonostante fare la propria vita privata che più gli pare e piace?

L'unico svantaggio di questo atteggiamento è che, probabilmente, dal punto di vista sociale non ti sarà possibile vedere dei grandi cambiamenti in modo improvviso. Ma fino a prova contraria, mi pare che qualsiasi rivoluzione abbia avuto prima di sé un lunghissimo tempo di preparazione sotterranea, di cui le grandi date non sono che l'esplosione storica di una corrente vulcanica che la terra non riusciva più a contenere nel suolo. Non è che Marx, per dire, si sia svegliato una mattina e abbia deciso di buttare giù dal cielo il 1848. I grandi eventi non fanno la storia, sono solo la punta dell'iceberg dopo ere di glaciazione. Del resto ci son voluti un paio di millenni prima di organizzare un Gay Pride.
Ma d'altra parte, le rivoluzioni che si son sedimentate più a lungo sono anche le più resistenti alla prova del tempo..

né più né meno delle ragazzine adolescenti (che magari guardi secondo il procedimento sopra descritto), future mogli di (attualmente) adolescenti, e poco filosofici, impalatori.


A proposito (avevo saltato questo intervento), mi fanno abbastanza senso anche tutte le ragazzine che al giorno d'oggi si vestono come dei lampadari per farselo buttare dentro dal primo idiota con la maglietta attillata, i pantaloni sgualciti e i capelli unti di gel a coprire l'apparato neuronale di una pietra pomice; e trovo piuttosto irritanti e disgustosi anche gli uomini che pare c'abbiano una figa al posto del cervello, che non ti parlano altro di tette e di culi in continuazione, quelli insomma che pare la natura li abbia messi al mondo solo per prolungare la specie e dare magari, in coppia con le furbacchione descritte sopra, qualche altro deficiente in più alla luce del giorno.
Purtroppo questa gente in Italia è la maggioranza, altro che i Gay o i Rom..
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#112 Dudù

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Inviato 03 luglio 2008 - 11:43

Ho paura che tra poco comincerò a saltare i post...se metto pt 2. e cambio il sottotitolo? o devo aspettare che si esaurisca questo argomento?  :-\
asd
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#113 Fidippide

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Inviato 03 luglio 2008 - 12:17


Mi fa piacere, come già scritto prima era proprio quello che intendevo fare.

Forse non era abbastanza chiaro, ma ho un paio di amici gay che sono tra le persone più care che abbia conosciuto. Tali persone, esattamente come me, ritengono che gli sculettamenti e i comportamenti delle checche isteriche siano fastidiosi, inutili, innecessari, rovinino l'immagine e le possibilità delle persone gay d'inserirsi nella società e vivere una vita tranquilla.


Ma se l'universo mondo gay fosse fatto di sole checche isteriche (non mi azzardo a scindere questo binomio per paura di offendere il senso comune), queste checche (isteriche) non avrebbero "diritto ad alcun diritto"?
E per cosa poi? Per il fatto di essere checca? Oppure isterica? O entrambe le cose?
Conosco uomini e donne (checca è tertium genus*) isterici che hanno gli stessi diritti degli altri.


* un paria?




A proposito (avevo saltato questo intervento), mi fanno abbastanza senso anche tutte le ragazzine che al giorno d'oggi si vestono come dei lampadari per farselo buttare dentro dal primo idiota con la maglietta attillata, i pantaloni sgualciti e i capelli unti di gel a coprire l'apparato neuronale di una pietra pomice; e trovo piuttosto irritanti e disgustosi anche gli uomini che pare c'abbiano una figa al posto del cervello, che non ti parlano altro di tette e di culi in continuazione, quelli insomma che pare la natura li abbia messi al mondo solo per prolungare la specie e dare magari, in coppia con le furbacchione descritte sopra, qualche altro deficiente in più alla luce del giorno.
Purtroppo questa gente in Italia è la maggioranza, altro che i Gay o i Rom..


E se potessi, in ragione di ciò, li priveresti di diritti civili?
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#114 Brucaliffa

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Inviato 03 luglio 2008 - 13:42

Ho iniziato a tagliar corto Stella perché quello che avevo da dire l'ho già detto chiaramente e devo lavorare, non credere di mettermi in difficoltà con i tuoi discorsi reazionari, quando poi ti nascondi dietro ai tuoi amici gay e al fatto che anche loro la pensano come te sulle checche sei il massimo, anche io ho amici gay che la pensano come te, e allora? Chi se ne frega? Li capisco molto meglio di un etero che si lamenta perché comunque loro si sentono maggiormente toccati dagli stereotipi sugli omosessuali. Ma questo non toglie il fatto che il modo in cui la pensano alcuni non limita in nessun modo la liberà di altri di vivere come meglio credono, finché non violano le leggi.
Trovo inoltre molto presuntuoso questo confuso tentativo di dimostrare senza successo che se non ci fosse il gay pride e la sua immagine gaia e frivola le cose andrebbero meglio per i gay. Sembra che alcuni di voi si sentano investiti della responsabilità di migliorare le condizioni di vita dei gay e pensino di riuscirci stando qua a moralizzare in astratto. In realtà ognuno di noi può fare la sua piccola parte limitandosi a vivere onestamente e a rispettare il prossimo e la sua libertà finché non diventa lesiva della libertà degli altri.
Adesso non risponderò più ai tuoi interventi perché non li trovo affatto stimolanti e ho altro da fare. Con Lippa abbiamo trovato un punto di incontro anche se la pensiamo diversamente, con lei sono più educata semplicemente perché lei lo è più di te. Anzi magari non è neanche maleducazione la tua, è che hai un modo di porti che sembra che tu ti senta superiore e credo che invece dovresti darti una ridimensionata. Mi rendo conto di essere un po' aggressiva ma sei stato tu a intervenire a gamba tesa contro di me nel tuo primo intervento in cui prendevi l'abbaglio sulla mia compassione cristiana, e non credo di poterci passare sopra.  ;D
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#115 Zpider

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Inviato 03 luglio 2008 - 14:05


Forse non era abbastanza chiaro, ma ho un paio di amici gay che sono tra le persone più care che abbia conosciuto.

Immagine inserita


E sto parlando di METODO, di politica, di atteggiamento nei confronti delle persone, non di gerarchie morali. Manifestazioni come il gay pride sono solo uno sfogo della repressione subita, come quando una persona ti ha insultato pubblicamente, non gli hai risposto e allora per la rabbia ti metti a prendere a calci dei pali per la strada...

Finché non si capisce perché, in che modo e per quali motivi le persone in Italia sono omofobe, e non si comincia a scendere a patti anche con la loro omofobia, allora, mia cara, altro che emancipazioni, tra 50 anni i gay saranno ancora a due passi dal campo di concentramento.


Guarda, quello che vuoi.
Però dire che un omosessuale deve scendere a patti e cercare di capire l'omofobia è folle. Se uno ti schifa tu lo mandi affanculo... e giustamente.

Ora, dal momento che sia io che te che tutte le altre persone constatano, senza molti problemi, che i gay hanno ancora molti diritti da ottenere nella nostra società, quale bene potrà mai portare per ottenerli l'utilizzo dello stesso meccanismo di violenza che usano le persone che i gay li detestano e li vorrebbero cancellare dalla terra? Non ti rendi conto che è un circolo vizioso infinito, che il movimento dei gay che si lamentano per la loro mancanza di diritti è l'esatto speculare dei leghisti che vogliono sbattere fuori dall'Italia tutto ciò che è "diverso"?


O_O... ma come fai a vedere specularità?

Cosa c'e' di intollerante nel gay pride? Che "meccanismo di violenza" utilizzarebbe?


Hai idea di quanto si otterrebbe di più se le persone gay (come le minoranze di qualsiasi tipo) dimostrassero - a sè stessi prima di tutto! - che per vivere bene non hanno bisogno dello Stato che li mantiene e li coccola, ma che possono vivere nel più ampio rispetto delle leggi vigenti e ciò nonostante fare la propria vita privata che più gli pare e piace?


Li mantiene e li coccola? Ma chi mai ha chiesto favori?
Follia.

Ma poi scusa, prima dici di sostenere l'ampiamento dei loro diritti... poi adesso che devono capire che van bene le leggi che ci sono e che (in pratica) possono farsi i cazzi loro - in privato si capisce -  senza rompere troppo i coglioni...

A sentirti parlare si capisce davvero il senso del Gay Pride... ossia fare uscire allo scoperto questo retropensiero.
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#116 Brucaliffa

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Inviato 03 luglio 2008 - 14:10



Forse non era abbastanza chiaro, ma ho un paio di amici gay che sono tra le persone più care che abbia conosciuto.

Immagine inserita


:D AHUBahubAHUBahubAAHhubAUHABubAU.
Dedico a Stella questo testo, un contributo fondamentale per sostenere la causa omo:

Anna Tatangelo - Il Mio Amico

Il mio amico che non dorme mai di notte
Resta sveglio fino a quando da mattina
Con il viso stanco e ancora di poâ??
Di trucco lascia
I sogni chiusi dentro ad un cuscino
Il mio amico ha molta luce dentro gli occhi
Per guardare chi non câ??è
Fa di tutto per assomigliarmi tanto vuole amare come me

Ma poi si chiude dentro di sé
Il mio amico sâ??incammina per la strada
Fa un accenno e ti saluta col sorriso
Nel suo sguardo attento e un poco malizioso
Per avvicinarsi trova mille scuse
Il mio amico avvolto dentro lâ??amarezza
Mi fa tanta tenerezza
Anche quando nasce lâ??alba più sicura
Poi di notte gli regala la paura
Dimmi che male câ??è
Se ami un altro come te
Lâ??amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un poâ?? di più
Dimmi che male câ??è
Se ami un altro come te
Se il cuore batte forte
Dà la vita a quella morte che vive dentro te�
Il mio amico cerca un nuovo fidanzato
Perché lâ??altro già da un pezzo lâ??ha tradito
Dorme spesso accanto a me dentro al mio letto
E si lascia accarezzare come un gatto
Il mio amico mi confida le sue cose
Anche quelle che non sa
Poi mi guarda mentre spegne il suo sorriso
Spera sempre in quellâ??amore che non ha

Dimmi che male câ??è
Se ami un altro come te
Lâ??amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un poâ?? di più
Nel cammino dellâ??amore
Scende sempre quel dolore dentro te
Câ??è chi ti guarda con disprezzo
Perché ha il cuore di un pupazzo dentro
Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio
Dimmi che male câ??è
Se ami un uomo come te
Se il cuore batte forte
Dà vita a quella morte che vive dentro te�

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#117 playitagain

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Inviato 03 luglio 2008 - 15:20

Sto seguendo con interesse la discussione.
La situazione in Italia è drammatica per i gay, inutile nasconderselo. L'omofobia impera e non credo assolutamente che il gay pride sia il problema, è una questione di espressione e libertà personale, concordo con Brucaliffa.
Oltre l'omofobia mi fa male vedere che tanti omosessuali restano nascosti, perchè diciamocelo francamente, al mio amico boh medico in giacca e cravatta o per dire indie-kid più o meno integrato o altra categoria, dal giornalista al libero professionista, chi glielo fa fare di esporsi al pubblico ludibrio e giudizio facendo un coming out? Parlo per esperienza personale, conoscendo sia chi lo è dichiaratamente, sia chi no.
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#118 ouspen

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Inviato 03 luglio 2008 - 16:40

Oltre l'omofobia mi fa male vedere che tanti omosessuali restano nascosti


Magari questi omosessuali "restano nascosti" (nel senso che non partecipano a carnevali e sfilate gaie, pergiunta molto pacchiane) semplicemente perchè considerano il sesso per quello che è: una pratica da godersi in santa pace.
Per il resto, gli spettacoli in piazza con biglietto prenotato li fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso. E infatti cosa chiedono le rappresentanze del 'mondo gay' (autoproclamatisi tali per grazia divina) ? la piena integrazione, cioè omologazione, nel sistema borghese familistico e proprietario, con tanto di matrimonio, coppia indissolubile, eredità, diritto alla casa ecc.
se questi sono alternativi..
lavorano per il mantenimento dello status quo, altrochè. E fanno anche perdere voti a certi partiti.. ;)
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#119 100000

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Inviato 03 luglio 2008 - 16:44


Leggo che molti non tollerano l'ostentazione


io non è che non la tollero, penso solo sia un atteggiamento con conseguenze negative per loro stessi

per il resto accetto tutto, non mi sono manco incazzato con un filippino che mi ha toccato il culo e poi sorriso in metropolitana


non mi sono letto tutto perchè connettendomi una volta al giorno quando va bene non vi sto dietro (nascono topic di 17 pagine senza che ne abbia letta neanche una), però in questo caso quoto subito un intervento di lassigue che condivido in pieno.
ne parlavo giusto l'altro giorno con una mia amica
  • 0

#120 playitagain

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Inviato 03 luglio 2008 - 17:16


Oltre l'omofobia mi fa male vedere che tanti omosessuali restano nascosti


Magari questi omosessuali "restano nascosti" (nel senso che non partecipano a carnevali e sfilate gaie, pergiunta molto pacchiane) semplicemente perchè considerano il sesso per quello che è: una pratica da godersi in santa pace.
Per il resto, gli spettacoli in piazza con biglietto prenotato li fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso. E infatti cosa chiedono le rappresentanze del 'mondo gay' (autoproclamatisi tali per grazia divina) ? la piena integrazione, cioè omologazione, nel sistema borghese familistico e proprietario, con tanto di matrimonio, coppia indissolubile, eredità, diritto alla casa ecc.
se questi sono alternativi..
lavorano per il mantenimento dello status quo, altrochè. E fanno anche perdere voti a certi partiti.. ;)


restano nascosti nel senso che FINGONO di essere eterosessuali, e questo da una parte è ipocrita, dall'altra non li si può biasimare vista l'aria che tira.
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#121 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 03 luglio 2008 - 17:51

restano nascosti nel senso che FINGONO di essere eterosessuali, e questo da una parte è ipocrita, dall'altra non li si può biasimare vista l'aria che tira.

perchè, che aria tira?

ciao.
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#122 Zpider

    Procrastinatore

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Inviato 03 luglio 2008 - 17:54



Oltre l'omofobia mi fa male vedere che tanti omosessuali restano nascosti


Magari questi omosessuali "restano nascosti" (nel senso che non partecipano a carnevali e sfilate gaie, pergiunta molto pacchiane) semplicemente perchè considerano il sesso per quello che è: una pratica da godersi in santa pace.


Sì ma, non per fare l'oracolo... però ti rivelo che l'omosessualità non è esclusivamente legata al sesso per quanto non siano in pochi a non riuscire a vedere oltre...

Per il resto, gli spettacoli in piazza con biglietto prenotato li fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso. E infatti cosa chiedono le rappresentanze del 'mondo gay' (autoproclamatisi tali per grazia divina) ? la piena integrazione, cioè omologazione, nel sistema borghese familistico e proprietario, con tanto di matrimonio, coppia indissolubile, eredità, diritto alla casa ecc.
se questi sono alternativi..
lavorano per il mantenimento dello status quo, altrochè. E fanno anche perdere voti a certi partiti.. ;)


Vabbè quì vaneggi... perchè dovrebbero essere alternativi?

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#123 playitagain

    pivello

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Inviato 03 luglio 2008 - 18:00

Oh ma il thread cambia sottotitolo ad ogni pagina??!! :D
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#124 Dudù

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Inviato 03 luglio 2008 - 18:06

no dai è solo la seconda parte...cercavo di chiudere l'argomento gay pride perchè ero stufa asd...
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#125 Fidippide

    Groupie

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Inviato 03 luglio 2008 - 18:21

Magari questi omosessuali "restano nascosti" (nel senso che non partecipano a carnevali e sfilate gaie, pergiunta molto pacchiane) semplicemente perchè considerano il sesso per quello che è: una pratica da godersi in santa pace.


quindi la questione attiene unicamente alla libertà di trombare?

Per il resto, gli spettacoli in piazza con biglietto prenotato li fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso. E infatti cosa chiedono le rappresentanze del 'mondo gay' (autoproclamatisi tali per grazia divina) ?


L'arcigay è un'associazione rappresentativa dei sui associati, come ce ne sono tantissime in Italia (da quelle della bocciofila a quelle dei consumatori e sindacali).

la piena integrazione, cioè omologazione, nel sistema borghese familistico e proprietario, con tanto di matrimonio, coppia indissolubile, eredità, diritto alla casa ecc.


quelle in grassetto sono parolacce?

se questi sono alternativi..
lavorano per il mantenimento dello status quo, altrochè. E fanno anche perdere voti a certi partiti.. ;)


lo status quo sarebbero il diritto di proprietà e il diritto successorio?
Perché dovrebbero volere smantellarlo? Sono checche isteriche non comunisti.

Un'altenatività sessuale impone un'alternatività giuridica?
Oltre agli statuti personali, esistono pure quelli sessuali?
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#126 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 03 luglio 2008 - 18:25

cosa chiedono le rappresentanze del 'mondo gay' (autoproclamatisi tali per grazia divina) ? la piena integrazione, cioè omologazione, nel sistema borghese familistico e proprietario, con tanto di matrimonio, coppia indissolubile, eredità, diritto alla casa ecc.
se questi sono alternativi..
lavorano per il mantenimento dello status quo, altrochè. E fanno anche perdere voti a certi partiti.. ;)


e cosa dovrebbero chiedere? sono persone come gli etero, è giusto che abbiano le stesse opportunità.

mica sono alternativi  :o
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#127 Misia M.

    Roadie

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Inviato 03 luglio 2008 - 19:08

restano nascosti nel senso che FINGONO di essere eterosessuali, e questo da una parte è ipocrita, dall'altra li deve biasimare proprio a causa dell'aria che tira.


Così va meglio.

Se l'aria che tira é quella che é, a mio avviso una buona parte di responsabilità ce l'hanno tutti quelli che nascondono la propria appartenenza alla loro cultura.
Se tante persone ce l'hanno con viados e Rom (persone le cue parole dicono X, e il cui corpo dice X), a mio avviso una buona parte di responsabilità ce l'hanno tutti coloro le cui parole dicono X e il cui corpo dice Y.
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#128 Guest_Number 5_*

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Inviato 03 luglio 2008 - 21:43


Gli omosessuali secondo me dovrebbero imparare, mi riferisco a quelli che si espongono mediaticamente, a cambiare il loro modo di porsi e di manifestare le proprie ragioni.


Scusa ma secondo me questa frase è atroce.

In effetti l'italiano potrebbe essere migliore.

Per quanto mi riguarda ho conosciuto persone omosessuali dichiarate e non mi ha fatto nessun effetto. Credo di non aver mai avuto amici gay, almeno dichiarati ovviamente. O se poi erano gay non si capiva. Nessuno che conoscevo ha mai fatto coming out.
So che almeno una donna con cui sono stato si eccitava a vedere alcune altre donne nude (per esempio in palestra), perché me lo ha detto chiaramente, ma diceva di non avere tentazioni sessuali nei loro confronti.
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#129 Misia M.

    Roadie

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Inviato 03 luglio 2008 - 22:15


Gli omosessuali secondo me dovrebbero imparare, mi riferisco a quelli che si espongono mediaticamente, a cambiare il loro modo di porsi e di manifestare le proprie ragioni.


Scusa ma secondo me questa frase è atroce.


Pardon, non avevo riletto il topic e mi era sfuggita questa perla. Quoto Bruca tutta la vita.

Lippa, chiederesti forse ad un banchiere di rinunciare a giacca e cravatta? Perché guarda che stai facendo esattamente questo.
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#130 Claudio

    I am what I play

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Inviato 03 luglio 2008 - 23:25



Gli omosessuali secondo me dovrebbero imparare, mi riferisco a quelli che si espongono mediaticamente, a cambiare il loro modo di porsi e di manifestare le proprie ragioni.


Scusa ma secondo me questa frase è atroce.


Pardon, non avevo riletto il topic e mi era sfuggita questa perla. Quoto Bruca tutta la vita.

Lippa, chiederesti forse ad un banchiere di rinunciare a giacca e cravatta? Perché guarda che stai facendo esattamente questo.


Certo. Però di frasi come quelle ne ho sentite ripetere anche tra gay, anzi, mi pare di aver capito che è un argomento di discussione, così come la presunta tendenza da parte di alcuni a una sorta di "auto-ghettizzazione" (tipo: frequentare solo i locali per gay, le discoteche per gay, gli alberghi per gay etc.).
Tu come giudichi un gay che ritiene sbagliato - o quantomeno controproducente - quel modo di porsi e di manifestare le proprie ragioni? Uno che rinnega la sua causa? No, perché non vorrei che si finisse con un'omologazione al contrario...
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#131 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 03 luglio 2008 - 23:36



Oltre l'omofobia mi fa male vedere che tanti omosessuali restano nascosti


Magari questi omosessuali "restano nascosti" (nel senso che non partecipano a carnevali e sfilate gaie, pergiunta molto pacchiane) semplicemente perchè considerano il sesso per quello che è: una pratica da godersi in santa pace.
Per il resto, gli spettacoli in piazza con biglietto prenotato li fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso. E infatti cosa chiedono le rappresentanze del 'mondo gay' (autoproclamatisi tali per grazia divina) ? la piena integrazione, cioè omologazione, nel sistema borghese familistico e proprietario, con tanto di matrimonio, coppia indissolubile, eredità, diritto alla casa ecc.
se questi sono alternativi..
lavorano per il mantenimento dello status quo, altrochè. E fanno anche perdere voti a certi partiti.. ;)


restano nascosti nel senso che FINGONO di essere eterosessuali, e questo da una parte è ipocrita, dall'altra non li si può biasimare vista l'aria che tira.


Non sono d'accordo con voi.
L'omosessualità credo sia una cosa complessa, anzi, la sessualità è una cosa complessa.Il mondo in cui viviamo, poi, è ancora più complesso.Ci sono milioni di modi di vivere, di credere, di condividere valori o meno.
Ho amici gay, qualche amico omosessuale non dichiarato, qualche altra amica invece è indecisa.
Tutti vivono la loro sessualità in maniera autocritica, qualcuno ha problemi seri, qualcun altro è depresso, qualcuno fa la lady isterica, qualcuno vive in silenzio ciò che altri ostentano, qualcuno è sereno, almeno a primo acchito.
Rispetto a qualche anno fa qualcosa è cambiato: mi ricordo nei primi anni  ottanta, dalle mie parti, in Puglia, se eri omosessuale eri condannato ad una vita orrenda, fatta di battute feroci, di maltrattamenti, di  esclusione dalla vita sociale, di sorprusi e vendette.
Ho ancora nel cuore un povero ragazzo gay, escluso da tutti, tranne che da alcune vecchiette, che alla fine era diventato come una di loro, andava in giro pure con lo scialle.
Forse oggi si è meno vigliacchi di un tempo nei confronti dei gay,  almeno spero sia così.
Se hai una sessualità vissuta in maniera diversa, puoi esprimerti oppure tenerlo per te.
Io ho sempre creduto che il sesso sia una faccenda privata, privatissima.Ho un senso  del pudore forse non di moda oggi, dove tutto si ostenta, anche in campo eterosessuale.
Se non urli ai sette venti che trombi ogni santo giorno e con soddisfazione, sei uno sfigato.Lo vedo e lo sento, tra alcune colleghe, lo sguardo di commiserazione per me che sono single da tempo.
Per me il sesso invece è una faccenda molto delicata. Va vissuto e parlato solo con chi ha la fortuna di dividere le lenzuola e tutto il resto con te.Di parlarne in giro non ho per niente voglia e più vado avanti negli anni e più sono così.
Per questo, se fossi lesbica, non lo urlerei al mondo, per come sono fatta io.
Capisco e non giudico però chi vuole farlo.A volte è come prendere fiato e coraggio per quello in cui si crede.
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#132 Misia M.

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Inviato 04 luglio 2008 - 01:22

Tu come giudichi un gay che ritiene sbagliato - o quantomeno controproducente - quel modo di porsi e di manifestare le proprie ragioni?


Nello stesso modo in cui giudicherei una qualsiasi persona poco consapevole dell'esistenza di molteplici culture e relative estetiche e propensa al ragionare (o comunque all'accettare il ragionamento) di stomaco.

Non credere, Claudio, la realtà G.L.B.T. é ben lungi dall'essere un'oasi felice di intellettuali e sofisti, o anche solo Sinistrorsa come qualcuno la vorrebbe dipingere. Spesso c'é invece molta intolleranza, molta impulsività, molta emotività e molta poca consapevolezza.
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#133 wago

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Inviato 04 luglio 2008 - 07:20

Io trovo sorprendente la non corrispondenza tra la pressione mediatica e sociale in direzione di una sessualità ambigua e l'accettazione ancora scarsa dei prodotti di questa pressione.
I mass media tracimano di modelli maschili effemminati, l'uomo "riscopre la cura del corpo" e della propria bellezza come onda di ritorno - attenuata - dell'emancipazione femminile. I ruoli non sono piu' cosi' categorici come una volta (o come almeno erano nell'immaginario collettivo) e come la donna puo' far carriera e mettere i pantaloni, cosi' l'uomo puo' farsi le sopracciglia o casalingo. Wow.
La famiglia (in ogni sua forma) è sempre meno patriarcale, per quanto ancora vittima di discriminazioni nell'accesso ai "piani alti" la donna è ormai protagonista attivo della società, con forse più energia e combattività dell'uomo. Curioso che, proprio mentre il simbolo della donna-oggetto continua a sopravvivere, invece che combatterlo la societa' lo cavalchi inventandosi l'uomo-oggetto vittima degli stessi sex-symbol.

Io credo che in una situazione simile - senza voler per forza fare gli apocalittici, non è il mio obiettivo - la spinta verso sessualità non dicotomiche sia molto forte. Fino al punto di "far tendenza" in certi settori piu' o meno giovanili in cui il "gioco dell'omosessualità" diventa moda, rito di passaggio, simbolo d'appartenenza (vedi P Gold et similia - se ce n'è).
Ci sono molti cambiamenti in atto e la sfera "Gay Pride" non e' che la punta di uno dei molti iceberg - forse il piu' consapevole, ma nemmeno il piu' grande.

E comunque lei può indossare i pantaloni, mentre lui la gonna non la puo' mettere. C'è una certa asimmetria nell'emancipazione e i fenomeni sopra descritti campano di questi scompensi.
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#134 StellaDanzante

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Inviato 04 luglio 2008 - 08:56

Ho iniziato a tagliar corto Stella perché quello che avevo da dire l'ho già detto chiaramente e devo lavorare, non credere di mettermi in difficoltà con i tuoi discorsi reazionari, quando poi ti nascondi dietro ai tuoi amici gay e al fatto che anche loro la pensano come te sulle checche sei il massimo, anche io ho amici gay che la pensano come te, e allora? Chi se ne frega? Li capisco molto meglio di un etero che si lamenta perché comunque loro si sentono maggiormente toccati dagli stereotipi sugli omosessuali. Ma questo non toglie il fatto che il modo in cui la pensano alcuni non limita in nessun modo la liberà di altri di vivere come meglio credono, finché non violano le leggi.
Trovo inoltre molto presuntuoso questo confuso tentativo di dimostrare senza successo che se non ci fosse il gay pride e la sua immagine gaia e frivola le cose andrebbero meglio per i gay. Sembra che alcuni di voi si sentano investiti della responsabilità di migliorare le condizioni di vita dei gay e pensino di riuscirci stando qua a moralizzare in astratto. In realtà ognuno di noi può fare la sua piccola parte limitandosi a vivere onestamente e a rispettare il prossimo e la sua libertà finché non diventa lesiva della libertà degli altri.
Adesso non risponderò più ai tuoi interventi perché non li trovo affatto stimolanti e ho altro da fare. Con Lippa abbiamo trovato un punto di incontro anche se la pensiamo diversamente, con lei sono più educata semplicemente perché lei lo è più di te. Anzi magari non è neanche maleducazione la tua, è che hai un modo di porti che sembra che tu ti senta superiore e credo che invece dovresti darti una ridimensionata. Mi rendo conto di essere un po' aggressiva ma sei stato tu a intervenire a gamba tesa contro di me nel tuo primo intervento in cui prendevi l'abbaglio sulla mia compassione cristiana, e non credo di poterci passare sopra.  ;D


Per intenderci, non è che me ne freghi molto di discutere con una persona o con l'altra, ma se uno deve prendersela sul personale solo perché un suo intervento è stato associato (provocatoriamente) ad una certa fazione allora è meglio lasciar perdere. Se hai problemi con il cristianesimo ti chiedo per favore di risolverli con te stessa, non con me.
Pare sia una chimera credere che, ogni tanto, si possano controbattere le ragioni con le ragioni..

Tra l'altro non mi sento superiore proprio a un cazzo di nessuno, né a un gay né ad un eterosessuale, né tantomeno a te. Non penso di avere proprio nessun presupposto per sentirmi superiore. Al massimo ho avuto il culo di scoprire e di interessarmi ad alcuni modi di vedere e operare nel mondo di maggiore efficacia rispetto ai metodi più diffusi nel nostro paese.

Ma se l'universo mondo gay fosse fatto di sole checche isteriche (non mi azzardo a scindere questo binomio per paura di offendere il senso comune), queste checche (isteriche) non avrebbero "diritto ad alcun diritto"?
E per cosa poi? Per il fatto di essere checca? Oppure isterica? O entrambe le cose?
Conosco uomini e donne (checca è tertium genus*) isterici che hanno gli stessi diritti degli altri.


Son domande viziose. In una società di checche isteriche, probabilmente le checche isteriche sarebbero ben accette (del resto, non so dove viviate voi, ma qui dove sono io questi individui mi paiono tutt'altro che poco diffusi..).
Quello che sia io che le persone gay di cui parliamo troviamo fastidioso nel loro atteggiamento è la loro semplicioneria, come se per essere gay tu debba automaticamente parlare con la voce di Solange con le s fischianti, farti tagli di capelli stravaganti, vestirti attillato e muoverti come un'indossatrice di Gianni Versace. E' una forma di conformismo e di omologazione esattamente come "la massa belante, bigotta e stupida" contro cui le lotte pro-gay si scagliano, come i metallari che portano tutti i capelli lunghi e le magliette nere, come i sedicenni con i capelli unti di gel e la maglietta Guru con il fiore. Sono solo dei prodotti che vendono di più.

E se potessi, in ragione di ciò, li priveresti di diritti civili?


Proprio no. Sarebbe il loro gioco. Ma forse proverei ad indicargli altre possibilità di vita, che gli garantiscano una possibilità di scelta un po' più vasta e autonoma, e che cavolo. E' questo, del resto, a cui dovrebbero servire educazione e formazione..

Guarda, quello che vuoi.
Però dire che un omosessuale deve scendere a patti e cercare di capire l'omofobia è folle. Se uno ti schifa tu lo mandi affanculo... e giustamente.


Giustamente un par di cazzi, se permetti. Questo è proprio il ragionamento da bambini di cui parlavo: mi ha fatto un torto, quindi mi sento in diritto di vendicarmi per tutto quello che ho subito per pareggiare i conti. L'altra persona poi a sua volta, sentendosi offesa, si sentirà in diritto di riattaccare l'altro per vendicare il male subito, e via di seguito all'infinito. Dimmi te se questo modo di procedere ti pare produttivo e degno di persone mature. Se Gandhi, per dire, avesse ragionato in questo modo, penso che l'idea che abbiamo ora di "diritti umani" sarebbe solo un miraggio.

Cosa c'e' di intollerante nel gay pride? Che "meccanismo di violenza" utilizzarebbe?


La prima violenza assoluta è l'imposizione delle proprie ragioni sugli altri, senza che questi l'abbiano richiesto, e fregandosene di qualsiasi loro richiesta specifica. E' una violenza forse necessaria per aprire i dibattiti repressi dalle forze sociali, ma è sempre e comunque violenza. Anche se non lo fanno con le pallottole, l'idea resta quella di colpire, di provocare, di ferire la gente nel loro sguardo e nelle loro teste.
Ora, abbiamo visto quanto paga sbraitare in politica: i lamentatori per eccellenza (aka la nostra vecchia sinistra) sono stati sbattuti fuori a calci dal Parlamento, e oltre il 35% della popolazione ha sostenuto della gente che l'unica cosa che sa fare è perlopiù dire frasi a casaccio, senza connessione logica l'una con l'altra, ma con il tono arrogante e saccente di chi ha guadagnato un po' di potere temporale e si sente in diritto di sbattertelo in faccia. Ciascuno dei due quando arriva al governo fa di tutto per cancellare ogni legge scritta dall'altro, magari con leggi che vanno ancora a proprio vantaggio. Ti pare normale di continuare così all'infinito?

Ma poi scusa, prima dici di sostenere l'ampiamento dei loro diritti... poi adesso che devono capire che van bene le leggi che ci sono e che (in pratica) possono farsi i cazzi loro - in privato si capisce -  senza rompere troppo i coglioni...


Tutti questi frizzi e lazzi li hai aggiunti tu per tue deduzioni personali, nei miei post precedenti non c'è scritto nulla di questo. Ho espresso l'idea, mi pare molto semplice, che se la tua intenzione è di convivere assieme ad un determinato individuo o gruppo d'individui, l'unica richiesta fondamentale è di accettare di condividere almeno una parte della loro cultura, a maggior ragione se è quella comunemente vigente.
Se vuoi vivere in Italia, la condizione fondamentale è conoscere o almeno impegnarsi ad imparare le basi della lingua italiana; se invece ti rifiuti di impararlo ed entri in tutti i bar parlando la tua lingua madre, tipo i tedeschi che entrano in un bar in villeggiatura e senza spiccicare una parola in italiano pretendono di essere riveriti e compresi, allora potresti sospettare che anche le persone più benevolenti del mondo si sentano un po' prese per il culo da questi signorotti.

Ti fa cagare l'Italia? Ti fa schifo come si gestiscono le cose, non sopporti la gente che parla quella determinata lingua? Bene, nessuno ti obbliga a restare, puoi anche cambiare paese; ma se resti e pretendi di poter vivere secondo le tue voglie personali, senza accettare la minima modificazione della tua persona, allora mi dispiace, ma della convivenza con gli altri esseri umani temo tu non abbia nemmeno il principio.

Io trovo sorprendente la non corrispondenza tra la pressione mediatica e sociale in direzione di una sessualità ambigua e l'accettazione ancora scarsa dei prodotti di questa pressione.


Beh, nulla di enormemente eclatante. La verità è che, nella nostra società, le persone normali sono un eccezione..
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#135 PrebenElkjaer

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Inviato 04 luglio 2008 - 09:43

....
Capisco e non giudico però chi vuole farlo.A volte è come prendere fiato e coraggio per quello in cui si crede.


FINE.
voci di corridoio dicono che si chiami libertà di espressione.

Ce n'è di gente per strada che mi sta sui maroni ma l'accetto così com'è, non diventeranno miei amici, punto. Tutto il resto è bla bla.
A me le carnevalate del gay pride fanno ridere perché mi guardo subito dopo la faccia schifata della mamma e penso a questi sul carro che ci stanno prendendo in giro facendo festa e divertendosi.

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Fat Moe: Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni?
Noodles: Sono andato a letto presto.

Tu sai citare i classici a memoria... ma non distingui il ramo da una foglia...

Fiero membro

Ci sono più dischi di merda che vita!

#136 Fidippide

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Inviato 04 luglio 2008 - 09:47

Son domande viziose. In una società di checche isteriche, probabilmente le checche isteriche sarebbero ben accette (del resto, non so dove viviate voi, ma qui dove sono io questi individui mi paiono tutt'altro che poco diffusi..).
Quello che sia io che le persone gay di cui parliamo troviamo fastidioso nel loro atteggiamento è la loro semplicioneria, come se per essere gay tu debba automaticamente parlare con la voce di Solange con le s fischianti, farti tagli di capelli stravaganti, vestirti attillato e muoverti come un'indossatrice di Gianni Versace. E' una forma di conformismo e di omologazione esattamente come "la massa belante, bigotta e stupida" contro cui le lotte pro-gay si scagliano, come i metallari che portano tutti i capelli lunghi e le magliette nere, come i sedicenni con i capelli unti di gel e la maglietta Guru con il fiore. Sono solo dei prodotti che vendono di più.


No che non è viziosa la domanda, è volutamente mirata sul "più gay dei gay" in quanto ancora più discriminato, addirittura dagli altri omosessuali (a cui pare, forse, di poter recuperare il "machismo perduto" sbeffeggiando la checca isterica).

A me vanno benissimo le tue osservazioni finché rimangono confinate ad un metro di giudizio personale (per quel che mi riguarda potresti pure "discriminare" nella tua vita chi prende meno di trenta ad un esame universitario, per intenderci), ciò che non accetto è che quelle considerazioni sul modus vivendi della checcha isterica possano legittimamente assurgere a parametro di valutazione sociale per il riconoscimento di diritti che presuppongo solo la persona.

Tu stesso hai detto in un intervento precendente che i gay dovrebbero prima dimostrare a te, come a qualsiasi cittadino di qualsiasi nazione, di meritare il riconoscimento dei diritti (sottinteso e semplificando: evitando di apparire come checche isteriche).

Ora, a parte che è molto opinabile che un diritto della persona possa essere condizionato dall'immagine che taluno dia di sé, vorrei che riflettesi sul fatto che, per tua ammissione, la società in Italia (il qualsiasi cittadino di cui sopra) sarebbe per la maggioranza costituita da tettoculomani semidecerebrati, altro che i Gay o i Rom.

Mi vien da pensare, a questo punto, ad una famosa pronuncia della Corte di Giustizia CE in cui si dice che il legislatore italiano* non può punire per "il gioco e le scommesse", appellandosi a ragioni di senso morale dei consociati da preservare, quando lo Stato è lo primo scommettitore d'Italia.

Siamo lì. E' tutta iprocrisia e discriminazione gratuita.

Quindi, ripeto, la checca isterica non deve dimostrare niente a nessuno. Ha diritto in quanto essere umano.


*che lezioni di stile non può proprio darne dopo il "Mortadella-party", organizzato al Senato della Repubblica da un manipolo di fascisti supermachi di cui uno, peraltro, patentemente gay.


Proprio no. Sarebbe il loro gioco. Ma forse proverei ad indicargli altre possibilità di vita, che gli garantiscano una possibilità di scelta un po' più vasta e autonoma, e che cavolo. E' questo, del resto, a cui dovrebbero servire educazione e formazione..


Condivisibile ma sta poi di fatto che la minoranza sei tu.
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#137 Dudù

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Inviato 04 luglio 2008 - 10:29

Se hai una sessualità vissuta in maniera diversa, puoi esprimerti oppure tenerlo per te.
Io ho sempre creduto che il sesso sia una faccenda privata, privatissima.Ho un senso  del pudore forse non di moda oggi, dove tutto si ostenta, anche in campo eterosessuale.
Se non urli ai sette venti che trombi ogni santo giorno e con soddisfazione, sei uno sfigato.Lo vedo e lo sento, tra alcune colleghe, lo sguardo di commiserazione per me che sono single da tempo.
Per me il sesso invece è una faccenda molto delicata. Va vissuto e parlato solo con chi ha la fortuna di dividere le lenzuola e tutto il resto con te.Di parlarne in giro non ho per niente voglia e più vado avanti negli anni e più sono così.
Per questo, se fossi lesbica, non lo urlerei al mondo, per come sono fatta io.
Capisco e non giudico però chi vuole farlo.A volte è come prendere fiato e coraggio per quello in cui si crede.

Uhm...io distinguerei sesso e sessualità, non è che i gay che fanno coming out parlano allegramente delle loro scopate o raccontano tutti i fatti loro. Mettono solo in chiaro una cosa, perchè tutti danno per scontato che siano etero e, soprattutto quando hanno una certa età, le pressioni sulla fidanzata/o e tutte quelle cose lì diventano esasperanti.

E non è la stessa cosa che può magari succedere ai single secondo me.
Esempio: tu sei single, i tuoi ti rompono perchè non hai un uomo.
Ok basta, son fatti tuoi ecc. lo cerchi, non lo vuoi, lo trovi, non lo trovi.
Magari ti darà fastidio, ma tu sai cosa è meglio per te.
Ma se tu fossi lesbica e i tuoi ti rompessero per sto benedetto uomo, non credo riusciresti a reagire alla stessa maniera.
Alla stessa maniera sarebbe se loro già sapessero e ti dicessero trovati sta benedetta donna.

Non so se si capisce, tutto questo era per dire che son belle cose quelle che hai scritto ma se sei gay sono difficili da mettere in atto.
Poi io l'ho messa più sul semplice coming out, magari tu intendevi proprio lo spiattellarlo a tutti e ostentare proprio.
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#138 StellaDanzante

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Inviato 04 luglio 2008 - 10:53

No che non è viziosa la domanda, è volutamente mirata sul "più gay dei gay" in quanto ancora più discriminato, addirittura dagli altri omosessuali (a cui pare, forse, di poter recuperare il "machismo perduto" sbeffeggiando la checca isterica).

A me vanno benissimo le tue osservazioni finché rimangono confinate ad un metro di giudizio personale (per quel che mi riguarda potresti pure "discriminare" nella tua vita chi prende meno di trenta ad un esame universitario, per intenderci), ciò che non accetto è che quelle considerazioni sul modus vivendi della checcha isterica possano legittimamente assurgere a parametro di valutazione sociale per il riconoscimento di diritti che presuppongo solo la persona.


Ok, ma la checca isterica è così perché sceglie di esserlo, mica perché Dio l'ha condannato a tale punizione. Certo c'è gente che è più portata "fisiognomicamente" ad avere atteggiamenti gay, ma se decide di lasciarli andare e sviluppare anziché prendere degli atteggiamenti "virili" (che non significa da macho - le palestre non per nulla sono un ritrovo gay piuttosto abituale..) è una sua deliberata scelta, di cui sa benissimo quali sono le conseguenze sugli altri e a chi potrebbe non fare per nulla piacere. Non si capisce di conseguenza che abbia da lamentarsi.

Tu stesso hai detto in un intervento precendente che i gay dovrebbero prima dimostrare a te, come a qualsiasi cittadino di qualsiasi nazione, di meritare il riconoscimento dei diritti (sottinteso e semplificando: evitando di apparire come checche isteriche).


Ho anche aggiunto che lo devono fare tutti, non certo solo le checche.

Ora, a parte che è molto opinabile che un diritto della persona possa essere condizionato dall'immagine che taluno dia di sé,


Per me proprio è fuor d'ogni dubbio. "L'immagine" può rendere anche la ragione più inaccettabile un dato duraturo della civiltà. Berlusconi è stato tra i primi a capirlo, e ora prova a levarcelo dal cazzo.

vorrei che riflettesi sul fatto che, per tua ammissione, la società in Italia (il qualsiasi cittadino di cui sopra) sarebbe per la maggioranza costituita da tettoculomani semidecerebrati, altro che i Gay o i Rom.

Mi vien da pensare, a questo punto, ad una famosa pronuncia della Corte di Giustizia CE in cui si dice che il legislatore italiano* non può punire per "il gioco e le scommesse", appellandosi a ragioni di senso morale dei consociati da preservare, quando lo Stato è lo primo scommettitore d'Italia.

Siamo lì. E' tutta iprocrisia e discriminazione gratuita.


Che lo stato sia malato non implica che tutti siano autorizzati a farsi pagare il ricovero in ospedale. Si potrebbe anche ritenere che le cose, volendo, possano andare diversamente..

Quindi, ripeto, la checca isterica non deve dimostrare niente a nessuno. Ha diritto in quanto essere umano.


Così come ce l'hanno gli altri che non apprezzano il suo atteggiamento.

Condivisibile ma sta poi di fatto che la minoranza sei tu.


Dato di fatto indiscutibile. L'importante è comprenderlo.
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#139 Zpider

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Inviato 04 luglio 2008 - 11:01



Guarda, quello che vuoi.
Però dire che un omosessuale deve scendere a patti e cercare di capire l'omofobia è folle. Se uno ti schifa tu lo mandi affanculo... e giustamente.

Giustamente un par di cazzi, se permetti. Questo è proprio il ragionamento da bambini di cui parlavo: mi ha fatto un torto, quindi mi sento in diritto di vendicarmi per tutto quello che ho subito per pareggiare i conti. L'altra persona poi a sua volta, sentendosi offesa, si sentirà in diritto di riattaccare l'altro per vendicare il male subito, e via di seguito all'infinito. Dimmi te se questo modo di procedere ti pare produttivo e degno di persone mature. Se Gandhi, per dire, avesse ragionato in questo modo, penso che l'idea che abbiamo ora di "diritti umani" sarebbe solo un miraggio.


Sì va beh Ghandi, mi fai cagare. Nasconditi ed evita di farti vedere.
Però rispetta la mia opinione, se no sei intollerante.


Cosa c'e' di intollerante nel gay pride? Che "meccanismo di violenza" utilizzarebbe?


La prima violenza assoluta è l'imposizione delle proprie ragioni sugli altri, senza che questi l'abbiano richiesto, e fregandosene di qualsiasi loro richiesta specifica. E' una violenza forse necessaria per aprire i dibattiti repressi dalle forze sociali, ma è sempre e comunque violenza. Anche se non lo fanno con le pallottole, l'idea resta quella di colpire, di provocare, di ferire la gente nel loro sguardo e nelle loro teste.


Ma che imposizione, di cosa?? Senza che l'abbiano richiesto?
Ferire nello sguardo???

Ma di che cazzo stiamo parlando scusa?


Ma poi scusa, prima dici di sostenere l'ampiamento dei loro diritti... poi adesso che devono capire che van bene le leggi che ci sono e che (in pratica) possono farsi i cazzi loro - in privato si capisce -  senza rompere troppo i coglioni...


[...]
Se vuoi vivere in Italia, la condizione fondamentale è conoscere o almeno impegnarsi ad imparare le basi della lingua italiana; se invece ti rifiuti di impararlo ed entri in tutti i bar parlando la tua lingua madre, tipo i tedeschi che entrano in un bar in villeggiatura e senza spiccicare una parola in italiano pretendono di essere riveriti e compresi, allora potresti sospettare che anche le persone più benevolenti del mondo si sentano un po' prese per il culo da questi signorotti.

Ti fa cagare l'Italia? Ti fa schifo come si gestiscono le cose, non sopporti la gente che parla quella determinata lingua? Bene, nessuno ti obbliga a restare, puoi anche cambiare paese; ma se resti e pretendi di poter vivere secondo le tue voglie personali, senza accettare la minima modificazione della tua persona, allora mi dispiace, ma della convivenza con gli altri esseri umani temo tu non abbia nemmeno il principio.


L'omosessualità non è una voglia. O lo è quanto l'eterosessualità.
Piantala di parlarne come se fosse una sorta di lusso che qualcuno pretende di avere rispetto agli eterosessuali.

E poi cosa c'entrano i tedeschi?

I gay mica sono in terra straniera... sono italiani e in casa loro tanto come te.
Chi ti dà il diritto di pretendere da loro che si comportino da ospiti?

"Accettare modificazioni della propria persona"... cosa significa?
Devono essere meno gay? Devono sembrarlo di meno? Gli mettiamo il burka?


Io trovo sorprendente la non corrispondenza tra la pressione mediatica e sociale in direzione di una sessualità ambigua e l'accettazione ancora scarsa dei prodotti di questa pressione.


Beh, nulla di enormemente eclatante. La verità è che, nella nostra società, le persone normali sono un eccezione..


Tu sei tra quelle immagino...
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#140 Misia M.

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Inviato 04 luglio 2008 - 11:05

Fino al punto di "far tendenza" in certi settori piu' o meno giovanili in cui il "gioco dell'omosessualità" diventa moda, rito di passaggio, simbolo d'appartenenza (vedi P Gold et similia - se ce n'è).


Ancor prima che moda / rito di passaggio / simbolo d'appartenenza quello del P-Gold mi sembra un eccellente caso di eduntainment, di divulgazione festosa - qualitativamente, per quel che mi riguarda, diverse spanne sotto al suo predecessore (le serate Pervert Hollywood di fine '90) ma con un target assai più ampio, il che sta dando risultati assai visibili.

E comunque lei può indossare i pantaloni, mentre lui la gonna non la puo' mettere. C'è una certa asimmetria nell'emancipazione e i fenomeni sopra descritti campano di questi scompensi.


Più che campare direi che sono frutto di questi scompensi.
Non dimentichiamo che se la donna oggi (ma anche vent'anni fa) può portare i pantaloni, andare in giro rasata a zero e in abiti totalmente maschili e non per questo veder messa in discussione la propria eterosessualità, per l'uomo - nonostante tutto - le cose stanno ancora in maniera un pò diversa. La mia personale opinione é che questo sia dovuto innanzitutto alla mancanza in ambito maschile di una fase di presa di coscienza e ridiscussione del proprio ruolo quale é stato il Femminismo per l'ambito femminile.
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#141 Brucaliffa

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Inviato 04 luglio 2008 - 11:07


No che non è viziosa la domanda, è volutamente mirata sul "più gay dei gay" in quanto ancora più discriminato, addirittura dagli altri omosessuali (a cui pare, forse, di poter recuperare il "machismo perduto" sbeffeggiando la checca isterica).

A me vanno benissimo le tue osservazioni finché rimangono confinate ad un metro di giudizio personale (per quel che mi riguarda potresti pure "discriminare" nella tua vita chi prende meno di trenta ad un esame universitario, per intenderci), ciò che non accetto è che quelle considerazioni sul modus vivendi della checcha isterica possano legittimamente assurgere a parametro di valutazione sociale per il riconoscimento di diritti che presuppongo solo la persona.


Ok, ma la checca isterica è così perché sceglie di esserlo, mica perché Dio l'ha condannato a tale punizione. Certo c'è gente che è più portata "fisiognomicamente" ad avere atteggiamenti gay, ma se decide di lasciarli andare e sviluppare anziché prendere degli atteggiamenti "virili" (che non significa da macho - le palestre non per nulla sono un ritrovo gay piuttosto abituale..) è una sua deliberata scelta, di cui sa benissimo quali sono le conseguenze sugli altri e a chi potrebbe non fare per nulla piacere. Non si capisce di conseguenza che abbia da lamentarsi.


Roba da pazzi.

Lo sai che questo discorso qualcuno potrebbe farlo ad esempio sui grassi? Ti sembrerebbe un discorso sano?


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#142 Merlo

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Inviato 04 luglio 2008 - 11:45

La mia fidanzata sostiene che sono gay.

Però ci amiamo.
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#143 Fidippide

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Inviato 04 luglio 2008 - 13:36


Capisco, ma la checca isterica è così perché sceglie di esserlo, mica perché Dio l'ha condannato a tale punizione. Certo c'è gente che è più portata "fisiognomicamente" ad avere atteggiamenti gay, ma se decide di lasciarli andare e sviluppare anziché prendere degli atteggiamenti "virili" (che non significa da macho - le palestre non per nulla sono un ritrovo gay piuttosto abituale..) è una sua deliberata scelta, di cui sa benissimo quali sono le conseguenze sugli altri e a chi potrebbe non fare per nulla piacere. Non si capisce di conseguenza che abbia da lamentarsi.


Va bene, visto che è il comune sentire dell'Italico Popolo a dettar legge (morale) cominciamo con qualche grazioso aforisma dal tono vagamente morale:

"Chi è senza peccato scagli la prima pietra". E siamo a posto con i cattolici.

E per non far torto a quegli atei degli illuministi, ecco l'altra frasetta da diario e cuoricini: "Non condivido il tuo pensiero ma sarei pronto a morire per il tuo diritto ad esprimerlo". E siamo a posto con i non cattolici.

Per chi ritenesse poi che Historia magistra vitae , segnalo come recenti scoperte archeologiche mettano persino in dubbio che quei cattivoni degli Spartani gettassero i neonati malformati dal monte Taigeto.

Ma il Fiero Popolo Italico è talmente duro e puro che non può proprio risparmiare alla checca isterica le conseguenze (dell'amore?) del suo disdicevole comportamento, specie quando questo è frutto di libera scelta.
Chi del resto, potendolo fare, non sceglierebbe di vivere come una checcha? Sono solo vantaggi.
Ma soprattutto, come può venire in mente che oggi una persona abbia diritto al pieno svolgimento della propria personalità? Si vede che quella notte, all'Assemblea costituente, avevano mangiato pesante.
Come si può accettare l'idea che in Italia esista una legge che riconosce il transessualismo consentendo alla persona di cambiare sesso e i dati anagrafici di genere e poi, udite udite, addirittura di sposarsi, ovviamente con rito civile (ce lo vedete un prete a sposare due persone che agli occhi di Dio sono dello stesso sesso?)?
Blasfemia giuridica; e poco importa se, sempre quella notte poco consona alla digestione, l'Assemblea costituente abbia imposto agli altri, e non al "diverso", di adempiere ai doveri inderogabili di solidarietà sociale e, allo stesso tempo, fatto carico allo Stato di rimuovere ogni ostacolo anche di ordine sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impedisca il pieno sviluppo della persona umana, in barba al pensiero trogloditico supermacho.

E invece no, molto più giusto sarebbe costringere questa persona a conformare il proprio "essere" (non un qualsivoglia dettaglio, questo è fin quasi scontato) alle attese sociale di gente molto più morigerata di lei; anche se ogni tanto questi moderni Caifa guardano con un po' di insistenza tette e culi, lasciandosi andare a commenti non proprio da "dolce stil novo"; ma queste son cose veniali (talvolta pure venali ma sempre di poco conto).
Insomma, il sesso è dirimente. Vuoi mettere una topa che sculetta con una checca isterica che sculetta? La prima velina, il secondo (pardon, la seconda) a Valona.


Tu stesso hai detto in un intervento precendente che i gay dovrebbero prima dimostrare a te, come a qualsiasi cittadino di qualsiasi nazione, di meritare il riconoscimento dei diritti (sottinteso e semplificando: evitando di apparire come checche isteriche).


Ho anche aggiunto che lo devono fare tutti, non certo solo le checche.


Tutti, cioè tutti i gay?


Ora, a parte che è molto opinabile che un diritto della persona possa essere condizionato dall'immagine che taluno dia di sé,


Per me proprio è fuor d'ogni dubbio. "L'immagine" può rendere anche la ragione più inaccettabile un dato duraturo della civiltà. Berlusconi è stato tra i primi a capirlo, e ora prova a levarcelo dal cazzo.


Gli Stati moderni ricollegano i diritti della persona non all'immagine ma al fatto della nascita. Ragioni di uguaglianza.

Preferirei essere morto piuttosto che vedere i diritti civili dipendere dalle "quotazioni" dell'immagine.

Riguardo a Belrusconi, l'ha dimostrato a tal punto quanto conti l'immagine sul piano dei diritti che nel 2004 la Corte costituzionale gli ha fulminato in brevissimo tempo il famoso lodo Schifani perché "siamo tutti uguali davanti alla legge", nonostante l'immagine ganza e figa. Vedremo quanto dura il lodo Alfano.


vorrei che riflettesi sul fatto che, per tua ammissione, la società in Italia (il qualsiasi cittadino di cui sopra) sarebbe per la maggioranza costituita da tettoculomani semidecerebrati, altro che i Gay o i Rom.

Mi vien da pensare, a questo punto, ad una famosa pronuncia della Corte di Giustizia CE in cui si dice che il legislatore italiano* non può punire per "il gioco e le scommesse", appellandosi a ragioni di senso morale dei consociati da preservare, quando lo Stato è lo primo scommettitore d'Italia.

Siamo lì. E' tutta iprocrisia e discriminazione gratuita.


Che lo stato sia malato non implica che tutti siano autorizzati a farsi pagare il ricovero in ospedale. Si potrebbe anche ritenere che le cose, volendo, possano andare diversamente..


Certo che non lo implica: l'importante è non discriminare irragionevolmente, sennò sì è autorizzati a farsi pagare il ricovero. E' ciò che dice la Corte di giustizia CE e pure quella costituzionale italiana, si chiama principio di ragionevolezza e vieta le discriminazioni arbitrarie (come quelle basate sul sesso).


Quindi, ripeto, la checca isterica non deve dimostrare niente a nessuno. Ha diritto in quanto essere umano.


Così come ce l'hanno gli altri che non apprezzano il suo atteggiamento.


No, gli altri hanno qualche diritto in più.

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#144 Fidippide

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Inviato 04 luglio 2008 - 13:39

La mia fidanzata sostiene che sono gay.

Però ci amiamo.


Magari lei è lesbica (attiva)... asd
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#145 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 04 luglio 2008 - 14:26


Ok, ma la checca isterica è così perché sceglie di esserlo, mica perché Dio l'ha condannato a tale punizione. Certo c'è gente che è più portata "fisiognomicamente" ad avere atteggiamenti gay, ma se decide di lasciarli andare e sviluppare anziché prendere degli atteggiamenti "virili" (che non significa da macho - le palestre non per nulla sono un ritrovo gay piuttosto abituale..) è una sua deliberata scelta, di cui sa benissimo quali sono le conseguenze sugli altri e a chi potrebbe non fare per nulla piacere. Non si capisce di conseguenza che abbia da lamentarsi.


Roba da pazzi.


in effetti O__o

cos'è? vale il "mi comporto a mio rischio e pericolo"? sono gli altri che sbagliano a discriminare. bisognerebbe combattere il pregiudizio della gente, non avvisare la checca isterica (quanto odio questo appellativo) che rischia, precludendole di vivere come vuole
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#146 Guest_Number 5_*

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Inviato 04 luglio 2008 - 20:16

Tu stesso hai detto in un intervento precendente che i gay dovrebbero prima dimostrare a te, come a qualsiasi cittadino di qualsiasi nazione, di meritare il riconoscimento dei diritti (sottinteso e semplificando: evitando di apparire come checche isteriche).


Ho anche aggiunto che lo devono fare tutti, non certo solo le checche.

Scusami Stella, ma questo è un discorso assolutamente del cazzo. I diritti umani spettano a chiunque in quanto essere umano, per il solo fatto di essere nato. Questo è un principio basilare , anzi IL principio basilare, del diritto internazionale in materia di diritti umani.
Non c'è nessun bisogno di dimostrarsi degni del riconoscimento dei diritti fondamentali, tra cui rientra sicuramente quello di non essere discriminati sulla base del proprio orientamento sessuale, come è riconosciuto nei primissimi articoli di una infinità di trattati, convenzioni e della nostra Costituzione. Io non devo dimostrare a nessuno di meritare niente: il diritto a non essere discriminato sulla base del sesso (quindi al rispetto del mio orientamento sessuale) mi spetta "a prescindere".
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#147 PrebenElkjaer

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Inviato 04 luglio 2008 - 22:50

.....
Io non devo dimostrare a nessuno di meritare niente: il diritto a non essere discriminato sulla base del sesso (quindi al rispetto del mio orientamento sessuale) mi spetta "a prescindere".

e religione (o no) e appartenenza politica
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Fat Moe: Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni?
Noodles: Sono andato a letto presto.

Tu sai citare i classici a memoria... ma non distingui il ramo da una foglia...

Fiero membro

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#148 StellaDanzante

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Inviato 05 luglio 2008 - 07:14

Sì va beh Ghandi, mi fai cagare. Nasconditi ed evita di farti vedere.
Però rispetta la mia opinione, se no sei intollerante.


Intanto comincia a leggere i miei post per intero, poi possiamo parlare di "rispettare la tua opinione".

Roba da pazzi.

Lo sai che questo discorso qualcuno potrebbe farlo ad esempio sui grassi? Ti sembrerebbe un discorso sano?


Pesavo più di 100 kg, in 20 anni potevo tranquillissimamente dimagrire in qualsiasi momento ma non l'ho fatto. Poi ho voluto dimagrire, mi son fatto il culo e son dimagrito. Non vedo sinceramente discorso più sano.

Ma il Fiero Popolo Italico è talmente duro e puro che non può proprio risparmiare alla checca isterica le conseguenze (dell'amore?) del suo disdicevole comportamento, specie quando questo è frutto di libera scelta.
Chi del resto, potendolo fare, non sceglierebbe di vivere come una checcha? Sono solo vantaggi.
Ma soprattutto, come può venire in mente che oggi una persona abbia diritto al pieno svolgimento della propria personalità? Si vede che quella notte, all'Assemblea costituente, avevano mangiato pesante.
Come si può accettare l'idea che in Italia esista una legge che riconosce il transessualismo consentendo alla persona di cambiare sesso e i dati anagrafici di genere e poi, udite udite, addirittura di sposarsi, ovviamente con rito civile (ce lo vedete un prete a sposare due persone che agli occhi di Dio sono dello stesso sesso?)?
Blasfemia giuridica; e poco importa se, sempre quella notte poco consona alla digestione, l'Assemblea costituente abbia imposto agli altri, e non al "diverso", di adempiere ai doveri inderogabili di solidarietà sociale e, allo stesso tempo, fatto carico allo Stato di rimuovere ogni ostacolo anche di ordine sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impedisca il pieno sviluppo della persona umana, in barba al pensiero trogloditico supermacho.


E' tutto molto interessante, Fidippide, ma so che sarai anche abbastanza intelligente per essere il primo a capire che il mio era un discorso di azione politica e non di ragioni morali. I tuoi moralismi perlopiù li condivido tutti, sono idee belle, nulla da dire; ma in Italia sono semplicemente irrealistiche. Non è che puoi buttare le idee dal tuo Iperuranio addosso al popolo e sperare che tutti le accolgano, adorandone persino il demiurgo.
Non per caso, tra tutte le tue citazioni fantastiche te ne sei dimenticata una piuttosto fondamentale:

"Il solo scopo per cui si può legittimamente esercitare un potere su qualunque membro di una comunità civilizzata contro la sua volontà è per evitare danno agli altri."
(John Stuart Mill, On liberty)

Quindi ognuno ha il diritto di sviluppare la propria persona in pieno, è correttissimo; ma, e questo ti sei dimenticato di aggiungerlo (come un po' tutti qui dentro), lo è solo ed esclusivamente finché questo non arreca danno agli altri.

Suppongo che qui tu, come molte altre persone, sia ormai talmente avvinghiato dalle maglie della società da non rendersi conto talvolta di quante costrizioni e violenze alla propria persona hanno accettato per poter sopravvivere quietamente. Non vai in giro nudo, ad esempio. Mi rispondi in italiano corretto e non battendo dei tasti a caso sulla tastiera o sfasciando i muri con la testa. Non vai a rompere la macchina del tuo collega di lavoro per puro gioco, come farebbe un bambino. Potrei non finire con l'elenco delle cose che hai dovuto accettare senza tuo deliberato consenso, senza che ti fosse spiegato il perché o il percome, solo ed esclusivamente perché la società ti ha detto che devi farlo.

Ecco: l'Italia, allo stato attuale, è semplicemente una delle macchine sociali più pesanti per convenzioni e procedure che siano mai state inventate. Burocrazia intasata ovunque, passaggi infiniti per ottenere qualsiasi cosa, una lingua grammaticalmente pesantissima e iperprolissa, ogni persona che arriva e pretende di prendersi una fetta della società tutta per sé e coltivare il proprio orticello senza dar nulla agli altri, fottendosene se il proprio campo arriva a danneggiare quello degli altri, magari inneggiando pure alla "libertà di espressione".

La domanda, ancora una volta, è: di fronte a questo tipo di atteggiamenti, noi abbiamo davvero bisogno di tutta questa "libertà di espressione"? E la seconda domanda è: noi ce l'abbiamo davvero, questa libertà di espressione? Farsi un taglio di capelli esorbitante per colpire gli altri, vestirsi attillato per attirare qualcuno da portarsi a letto, è davvero libertà di espressione - è davvero libertà tout court?

Tutti, cioè tutti i gay?


Tutti gli esseri umani. O perlomeno quelli che si pretendono intelligenti.

Riguardo a Belrusconi, l'ha dimostrato a tal punto quanto conti l'immagine sul piano dei diritti che nel 2004 la Corte costituzionale gli ha fulminato in brevissimo tempo il famoso lodo Schifani perché "siamo tutti uguali davanti alla legge", nonostante l'immagine ganza e figa. Vedremo quanto dura il lodo Alfano.


Intanto nonostante questo ha rivinto di nuovo le elezioni. Poi fai un po' te.

No, gli altri hanno qualche diritto in più.


Tutto da provare. Mi sembra abbiano gli stessi diritti di chiunque (perlomeno di qualsiasi "deviazione").

Scusami Stella, ma questo è un discorso assolutamente del cazzo. I diritti umani spettano a chiunque in quanto essere umano, per il solo fatto di essere nato. Questo è un principio basilare , anzi IL principio basilare, del diritto internazionale in materia di diritti umani.
Non c'è nessun bisogno di dimostrarsi degni del riconoscimento dei diritti fondamentali, tra cui rientra sicuramente quello di non essere discriminati sulla base del proprio orientamento sessuale, come è riconosciuto nei primissimi articoli di una infinità di trattati, convenzioni e della nostra Costituzione. Io non devo dimostrare a nessuno di meritare niente: il diritto a non essere discriminato sulla base del sesso (quindi al rispetto del mio orientamento sessuale) mi spetta "a prescindere".


Puoi attaccarti pure a contemplare queste belle idee per dire, in poche parole, che rifiuti l'idea di dover scendere a patti con gli altri per vivere nel tuo isolotto beato della mente. Non è proprio affar mio.

cos'è? vale il "mi comporto a mio rischio e pericolo"? sono gli altri che sbagliano a discriminare. bisognerebbe combattere il pregiudizio della gente, non avvisare la checca isterica (quanto odio questo appellativo) che rischia, precludendole di vivere come vuole


Sto dicendo che la checca isterica rischia e lo sa già, mica che bisogna avvisarlo. Troverei abbastanza ingenua una persona di una certa età che va in ufficio in mutande e si sorprenda perché i suoi colleghi comincino a percularlo.
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#149 Brucaliffa

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Inviato 05 luglio 2008 - 10:48




Roba da pazzi.

Lo sai che questo discorso qualcuno potrebbe farlo ad esempio sui grassi? Ti sembrerebbe un discorso sano?


Pesavo più di 100 kg, in 20 anni potevo tranquillissimamente dimagrire in qualsiasi momento ma non l'ho fatto. Poi ho voluto dimagrire, mi son fatto il culo e son dimagrito. Non vedo sinceramente discorso più sano.


Sono contenta per te se stai meglio, ma quello che voglio dire è che non si può dire agli altri cosa è meglio per loro, specie se si tratta di una categoria vasta di persone come quelle che vanno al gay pride. E' inutile anche fare a gara a chi ha più amici gay che condannano l'ostentazione, anche a me possono stare sul cazzo comportamenti femminili diffusi che generano stereotipi in cui non mi ricnonsco e con cui mi irrita confrontarmi, ma il mio modo di vivere e di vedere le cose ha la stessa legittimità di quello di altre donne che fanno scelte diverse dalle mie. Si possono avere opinioni e gusti, ci mancherebbe, ma senza pretendere di sapere cosa sia meglio per gli altri.

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#150 Zpider

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Inviato 05 luglio 2008 - 11:25

Ok, ma la checca isterica è così perché sceglie di esserlo, mica perché Dio l'ha condannato a tale punizione. Certo c'è gente che è più portata "fisiognomicamente" ad avere atteggiamenti gay, ma se decide di lasciarli andare e sviluppare anziché prendere degli atteggiamenti "virili" (che non significa da macho - le palestre non per nulla sono un ritrovo gay piuttosto abituale..) è una sua deliberata scelta, di cui sa benissimo quali sono le conseguenze sugli altri e a chi potrebbe non fare per nulla piacere. Non si capisce di conseguenza che abbia da lamentarsi.


Roba da pazzi.

Lo sai che questo discorso qualcuno potrebbe farlo ad esempio sui grassi? Ti sembrerebbe un discorso sano?


Pesavo più di 100 kg, in 20 anni potevo tranquillissimamente dimagrire in qualsiasi momento ma non l'ho fatto. Poi ho voluto dimagrire, mi son fatto il culo e son dimagrito. Non vedo sinceramente discorso più sano.


A parte che continui a fare paralleli tra omosessualità e malattie varie... ma vabbe'. La questione è:

in quei 20 anni hai avuto meno diritti degli altri?
Se ti avessero insultato o malmenato avresti detto "me la sono cercata"?

No perchè la "logica" del tuo discorso era quella...
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