..prima c'era un governo nazionale che, pur tra mille contraddizioni, riusciva quanto meno ad arginare il berlusconismo, e Roma era saldamente nelle mani dell'amministrazione Veltroni.
Ecco qua, il solito voto contro che ha ridotto la sinistra alla sfracello. E ancora non ci si rende conto. Anzi, si inneggia a tale ideale.
Chi voleva come simbolo della sinistra Tafazzi non sbagliava nulla.
Finchè si continuerà a votare sinistra perchè "argine del berlusconismo" la destra comanderà all'infinito.
Continuiamo cosi quindi.
Per la sinistra chi vota centrodestra è
1) un coglione sempre e solo con la tv accesa
2) un coglione
3) un coglione che se fuori c'è il sole e la tv gli dice che piove esce con l'ombrello
E purtroppo ancora non ci si sveglia, ancora si crede che una parte sia assolutamente più intelligente dell'altra, più lungimirante, più tutto (ed infatti la sinistra ora è tutta impegnata a copiare e capire il modello lega )
Risultato di tale raffinatezza politica ed ideale: governo di centrodestra, veltroni che rischia l'africa, capitale ad Alemanno.
Io non credo che chi vota centrodestra sia un coglione, e ritengo pure che il sentimento non sia neanche così diffuso nell'elettorato di centrosinistra come si tende a credere.
Ma non è per questo che intervengo, quanto piuttosto per difendere il valore morale, intellettuale, politico del sacrosanto voto contro Berlusconi. Da anni sento dire roba tipo "la maggior parte di chi vota a sinistra vota contro Berlusconi"; e lo si dice (anche tra elettori di centrosinistra) con un tono dispregiativo, come se fosse più lodevole "votare sinistra ma non contro Berlusconi". Ma a me sembra il contrario porca di quella miseria. Tendere politicamente a destra, a sinistra, o chissaddove non ha alcuna valenza positiva o negativa, non è una virtù, un pregio: è solo un convergere di fattori culturali, psicologici, caratteriali, di interesse socio-economico, e soprattutto di valutazioni del momento che possono variare in una marea di modi, anche per uno stesso individuo. Votare contro Berlusconi invece - e attenzione, non solo contro eventuali maletendenze italiote incarnate dal Cavaliere, ma proprio personalmente contro di lui, contro la sua persona, contro i suoi interessi e di quelli di tutti i suoi vivi e morti -, questo dicevo può sì rientrare in valutazioni di merito. A me ad esempio, si sarà capito, sembra cosa abbastanza degna di stima.