Io la vedo così: se devo affrontare un disco e non riesco ad entrare nel mondo dell'autore, se i classici americani rivisitati non sono nelle mie corde, passo e lo cedo a chi ne capisce di più. Gabriele Benzing o Claudio Lancia (che pur ha firmato una stroncatura, lunga e argomentata, di "New Blood" di Peter Gabriel) avrebbero magari bocciato ugualmente "Americana", ma con tutt'altro stile.
Vabbe', magari sarà meglio discutere di queste cose in redazione.
In ogni caso, chi ci dice che per Cilia e Saran sia una questione di "corde" e non semplicemente un giudizio di valore su come quei classici sono stati rivisitati?
Lancia peraltro è stato massacrato (anche in redazione) per la sua stroncatura di Peter Gabriel, ricordo critiche feroci: non è che la lunghezza renda più indolore la pillola, né che renda necessariamente più rispettosa e condivisibile la stroncatura, pensa alla scheda di Scaruffi sui Beatles: se avesse scritto "mi fanno cagare" sarebbe stato molto più giustificabile e corretto, piuttosto che inventarsi argomentazioni interminabili completamente infondate e irritanti.
Secondo me, alla fine, è solo una questione di termini.
E non condivido l'equazione "parla sempre bene dei cantautori = più preparato sui cantautori" (poi che Benzing sia bravissimo è vero, ma non è questo il punto).
A proposito del discorso delle "corde", Cilia scrive proprio:
"This Land Is Your Land, una canzone di suo evidentemente così memorabile che nemmeno
questo Neil Young può sciuparla". Quindi non mi pare uno che non apprezza la materia...