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Cina


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#401 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 10 aprile 2012 - 08:43

esatto, ne avevo letto per l'esame di tibetologia alla triennale, si chiama "funerale del cielo",
in un certo senso, una figata



è quello che, si presuppone, venisse fatto anche a Catal Huyuk, in Anatolia Centrale più o meno 8000 anni fa

Immagine inserita

in alcuni edifici dell'abitato hanno ritrovato i crani, a volte anche lo scheletro intero, seppelliti sotto piattaforme sulle quali poi, si ipotizza, dormivano i vivi. Si tratta di sepolture secondarie, successive al momento in cui i cadaveri decollati venivano divorati dagli avvoltoi, come mostra la pittura.
La pratica in età storica comunque non è solo tibetana, si ritrova anche nell'area iranica (derivata dallo zoroastrismo): i morti sono posti in alte torri,completamente cave, definite torri del silenzio, dove i corpi vengono scarnificati dai rapaci prima di essere seppelliti. La motivazione credo sia legata ad una purificazione del cadavere.

Immagine inserita
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#402 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 11 aprile 2012 - 12:28

Il caso politico di Bo Xilai in Cina


Perché il Partito Comunista ha sospeso uno dei suoi più importanti funzionari, la cui moglie è stata arrestata per l'omicidio di un cittadino britannico






11 aprile 2012



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Ieri l’alto funzionario del Partito comunista cinese (PCC) Bo Xilai è stato espulso dall’ufficio politico e dal Comitato Centrale del partito perché sospettato di essere coinvolto in una serie di «gravi violazioni disciplinari». Sua moglie Gu Kailai, inoltre, è da ieri indagata per l’omicidio di Neil Heywood, un uomo d’affari britannico morto lo scorso novembre nella municipalità di Chongqing, la più estesa del paese, in cui Bo fino allo scorso mese era segretario locale del partito.


Chi è Bo Xilai
Bo Xilai ha 62 anni, è figlio di un leader comunista dei tempi di Mao ed è stato a lungo considerato un possibile contendente alla guida del Partito Comunista Cinese e quindi del Paese. Dal 1993 al 2000 Bo è stato sindaco della grande città costiera di Dalian, poi è diventato ministro del Commercio e infine leader del partito a Chongqing, dove ha investito nelle infrastrutture, ha guadagnato sempre più consenso e ha avviato una grande battaglia contro la criminalità organizzata con metodi populisti e appariscenti, definiti “occidentali” da molti osservatori anche se Bo si rifaceva sempre a slogan e manifestazioni di carattere maoista.


Bo all’epoca era affiancato dall’allora capo della polizia e suo ex braccio destro Wang Lijun, che è anche la persona che ha portato alla sospensione di Bo Xilai dall’incarico di segretario. Lo scorso 6 febbraio, infatti, Wang aveva dormito in un consolato americano nella città di Chengdu, nello stato di Sichuan, dove secondo la stampa si trovava per riprendersi dallo stress. La notizia si era diffusa rapidamente e Wang era stato subito accusato di voler fuggire dalla Cina e chiedere asilo politico agli Stati Uniti: Wang così è stato arrestato dalla polizia cinese e su di lui è stata aperta un’indagine.


Perché Bo è stato espulso
Sembra che Wang sia scappato da Chongqing per liti e dissensi con Bo. Wang avrebbe consegnato ai vertici di Pechino un dossier con le prove delle presunte malefatte di Bo, tra cui atti di corruzione ed eliminazione di aziende e politici scomodi e ostili per assicurarsi il potere. Bo era espressione dell’ala più conservatrice del PCC e la sua vicenda ha portato alla luce le profonde spaccature che ci sono all’interno del partito. Secondo alcuni esponenti del PCC, Bo avrebbe cercato addirittura l’appoggio dell’esercito cinese, per quello che poteva essere il piano di un potenziale colpo di stato.


Proprio nei giorni del caso Wang, il premier Wen Jiabao aveva pronunciato una dura accusa contro l’amministrazione di Chongqing e contro «coloro che vogliono utilizzare metodi da Rivoluzione Culturale». Wen aveva anche criticato in modo indiretto il tentativo di Bo Xilai di far rivivere l’ideologia e i metodi dei tempi di Mao, organizzando ad esempio grandi adunate di massa. Il giorno dopo, Bo Xilai era stato sospeso dalla carica di segretario di Chongqing. Degli sviluppi si è poi saputo molto poco fino a ieri quando il comitato centrale del Partito Comunista Cinese ha deciso di sospendere Bo Xilai.


Con questo provvedimento, la carriera di Bo è praticamente finita. Il Quotidiano del Popolo, il giornale ufficiale del partito comunista cinese, oggi scrive che “nessuno è al di sopra delle legge”. Bo, si legge in un editoriale del quotidiano, “ha seriamente violato la disciplina del Partito, provocando danni alla causa e all’immagine del Partito e dello Stato cinesi”. Il modello di potere e di governance di Bo Xilai non era ben visto dai leader del partito comunista e né il presidente Hu Jintao né il premier Wen Jiabao avevano gradito la sua ascesa.


L’omicidio di Neil Heywood
Intanto, dalle inchieste aperte su Wang Lijun, sarebbe emerso il legame tra la famiglia di Bo Xilai e Neil Heywood, un cittadino britannico che lavorava in Cina come consulente e che è stato trovato morto a novembre in un albergo di Chongqing (dove Bo Xilai era segretario locale del partito). La morte era stata inizialmente attribuita «all’abuso di alcol», come avevano dichiarato le autorità cinesi che avevano cremato il corpo di Heywood senza procedere prima a un’autopsia. Secondo i risultati delle nuove inchieste sollecitate dal Regno Unito, ora ci sarebbero le prove che Heywood sia stato ucciso. Wang, tuttora detenuto, avrebbe detto infatti alle autorità cinesi che ci sarebbero Bo, sua moglie e un altro dipendente dietro la morte “per avvelenamento” di Heywood.


Il movente del presunto omicidio di Heywood, tuttavia, non è ancora del tutto chiaro. L’agenzia di stampa Xinhua ha riferito ieri che «Gu Kailai, moglie del compagno Bo Xilai, e suo figlio erano in buoni rapporti con Neil Heywood. Ma hanno avuto conflitti su interessi economici, sempre più intensi. Secondo i risultati dell’inchiesta, le prove indicano che Heywood sia stato vittima di un omicidio, del quale Gu Kailai e Zhang Xiaojun, un dipendente di Bo Xilai, sono fortemente sospettati».




http://www.ilpost.it...-xilai-in-cina/


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#403 corrigan

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Inviato 17 aprile 2012 - 15:57

la corruzione all'interno del Esercito di Liberazione Popolare sembra ver toccato livelli tali da farci sembrare tedeschi.

http://www.foreignpo...ing_from_within

"The problem has really got out of hand in the last 20 years," he said. "After the June 4 movement, when 'opposing corruption' was the protestors' slogan, some of the officers no longer cared about anything. They just made money and broke all the rules."
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#404 bosforo

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Inviato 28 ottobre 2012 - 16:51

Studiare in Cina nel dopo-Rivoluzione Culturale

http://www.chinafile...ium=socialmedia

articolo molto bello, interessante la parte su Antonioni
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#405 soul crew

    stocazzo

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Inviato 08 novembre 2012 - 11:08

inizia il congresso del pcc, da seguire

http://www.internazi...mpa-da-pechino/
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#406 soul crew

    stocazzo

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Inviato 08 novembre 2012 - 13:44

Speciale Congresso: faq

http://www.china-fil...-congresso-faq/


Aperto il XVIII congresso del Pcc

http://www.china-fil...gresso-del-pcc/

in generale seguire il reportage del sempre ottimo China Files. secondo me questo congresso, insieme alla rielezione di Obama negli USA, ci potrà dire molto su come si indirizzeranno alcune questioni mondiali in futuro
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#407 corrigan

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Inviato 15 novembre 2012 - 08:18

Immagine inserita

rendete i vostri omaggi al nuovo Comitato Permamente del Politburo del Partito Comunista Cinese (anche noto come The Committee To Rule the World)
i magici 8 in ordine di ranking:
1. Xi Jinping
2. Li Keqiang
3. Zhang Dejiang
4. Yu Zhengsheng
5. Liu Yunshan
6. Wang Qishan
7. Zhang Gaoli

da tenere a mente sono naturalmente Xi Jinping e Li Keqiang (numero 1 e 2) che prendono il posto di Hu Jintao e Wen Jiabao, e a partire dall'anno prossimo sostituiranno Hu e Wen rispettivamente alla Presidenza della Repubblica e a quella del Consiglio di Stato (premeriato).

la foto è una gentile concessione via fb di un mio conoscente, un giornalista gallese che lavora per la stampa finlandese, presente alla conferenza stampa.
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#408 bosforo

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Inviato 15 novembre 2012 - 08:23

Altro che primarie del centrosinistra
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#409 corrigan

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Inviato 15 novembre 2012 - 08:32

a me più che altro fanno abbastanza ridere tutti quelli "speciali" sul congresso. come si ci fossero chissà quali segreti da scoprire o novità da analizzare. era tutto già deciso da più di un anno e le epurazioni le hanno fatte prima, per evitare figure di merda. questo è semplicemente un "victory lap", si tratta semplicemente di una manifestazione di forza e solennità.
le cose importanti avvengono a Zhongnanhai, con le porte ben chiuse.
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Inviato 15 novembre 2012 - 08:51

in teoria vedendo le storie dei nuovi membri del comitato permanente, dovremmo aspettarci un ritorno ad un marxismo più ortodosso e meno riformismo, vediamo un po', magari è la volta buona che si mettono seriamente ad appianare la forbice interna tra ricchi e poveri che negli ultimi anni, malgrado alcuni correttivi, ha raggiunto livelli molto alti.

da quello che ho capito poi ci sarebbe anche l'intenzione di rinforzare l'esercito, anche se dubito che la cina voglia portarlo in giro per il mondo come fanno altri, ma vedremo. se così fosse si spalancano le porte per un ritorno completo del bipolarismo su scala mondiale e forse di una nuova guerra fredda
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#411 corrigan

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:17

in teoria vedendo le storie dei nuovi membri del comitato permanente, dovremmo aspettarci un ritorno ad un marxismo più ortodosso e meno riformismo, vediamo un po', magari è la volta buona che si mettono seriamente ad appianare la forbice interna tra ricchi e poveri che negli ultimi anni, malgrado alcuni correttivi, ha raggiunto livelli molto alti.

da quello che ho capito poi ci sarebbe anche l'intenzione di rinforzare l'esercito, anche se dubito che la cina voglia portarlo in giro per il mondo come fanno altri, ma vedremo. se così fosse si spalancano le porte per un ritorno completo del bipolarismo su scala mondiale e forse di una nuova guerra fredda


io personalmente, come dicevo a hard'n'heavy qualche post fa, di marxismo non vedo nemmeno l'ombra, e da un bel po' di anni. d'altronde questo è anche il consensus della comunità accademica internazionale negli ultimi anni, e su quello e sui libri che ho letto mi baso.
quello che vedo è una versione aggiornata delle varie teorie dello "stato dirigista" che si sono viste in Giappone (che è stato praticamente governato per 50 anni da un solo partito), a Taiwan (idem dal KMT) e a Singapore (sotto la guida Lee Kuan Yew). cioè che rimane di marxista(-leninista) è l'organizzazione del partito, non i suoi fini.
poi andando a vedere l'evoluzione della "teoria di partito" si vede come sia sempre più difficile conciliarla con una qualche teoria marxista. roba tipo "le tre rappresentatività" di Jiang Zemin, ma anche la stessa "società armoniosa" di Hu Jintao sono sinceramente difficili da interpretare in chiave marxista. è evidente che si tratta di riformulazioni in termini "pseudo-marxisti" dei cambiamenti che le riforme economiche hanno portato. d'altronde stiamo parlando dello stesso partito (uso il termine partito e non governo perché in quel sistema non c'è soluzione di continuità tra i due) che qualche anno fa ha legiferato sulla reincarnazione del Dalai Lama, alla stragranfaccia del materialismo storico!

per quanto riguarda la spesa militare, la Cina è già la seconda al mondo, spende il 2,7 di pil (US il 4,7) ed in termini assoluti più del doppio del terzo paese, la Russia. andando a dare un'occhiata ai "core interests" del Ministero della Difesa cinese già dal 2008 è stato incluso l'intero Mar della Cina Meridionale giù fino all'Indonesia, oltre naturalmente alle avventate pretese di sovranità sulle Senkaku/Diaoyu, per non parlare di Taiwan.
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Inviato 15 novembre 2012 - 09:25

sì in effetti avrei dovuto usare il termine socialismo, che non è proprio sinonimo di marxismo. quello che fa la cina da qualche anno è un tentativo di coniugare stato socialista e mercato, ovviamente marx c'entra ben poco.
comunque sulle riforme interne in fatto di economia si dovrebbe andare nella direzione del riequilibrio, magari a scapito della crescita vertiginosa, che non sarebbe neanche male come idea. dal punto di vista politico invece non c'è da aspettarsi alcuna riforma, chi sperava in un avvicinamento ai modelli occidentali dovrebbe rimanere deluso.

sulla spesa militare è vero quello che dici e comunque dovrebbe essere destinata ad aumentare. se non altro per difendere gli interessi economici e gli scambi commerciali con altri paesi asiatici e africani, la flotta navale dovrebbe essere ulteriormente rinforzata
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#413 corrigan

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:30

tutto ciò per dire che le storie dei singoli candidati non credo siano fortemente indicative delle future scelte. io vedo assoluta continuità con la precedente amministrazione. anzi a dirla tutta:

1) la quarta generazione di leader del PCC (quella di Hu e Wen) all'epoca della loro elezione, proprio per la loro storia personale (molto modesta, legata a leader quali Hu Yaobang nel caso di Wen Jiabao), venne inizialmente salutata come una leadership riformista che avrebbe fatto fare passi in avanti al paese soprattutto nel record dei diritti umani e nella riduzione delle diseguaglianze sociali. in realtà si può dire che le attese sono state smentite
2) Xi Jinping oltretutto viene dalla fazione di "destra" del PCC, quella vicina a Jiang Zemin e alla "Shanghai clique", pur facendo parte della fazione dei "princelings" (i figli di papà del partito per farla breve). mentre quella di Hu è considerata a sinistra, ed è quella della Youth Federation, che appunto veniva considerata "più a sinistra", "più marxista" perchéi suoi membri a contrari di quelli della Shanghai clique si erano formati nelle province interne più povere.
e molti analisti hanno dato ancora un grande peso a Jiang Zemin e alla sua fazione su questo nuovo Politburo.

non che la democrazia intra-partitica nel pcc sia così ben definita in realtà, le correnti sono fluide ciò a cui bisogna guardare in realtà sono le connessioni personali, le guanxi, tra i vari membri.
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#414 corrigan

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:33

dal punto di vista politico invece non c'è da aspettarsi alcuna riforma, chi sperava in un avvicinamento ai modelli occidentali dovrebbe rimanere deluso.


assolutamente, e almeno per i prossimi 10-15 anni, aggiungerei


sulla spesa militare è vero quello che dici e comunque dovrebbe essere destinata ad aumentare. se non altro per difendere gli interessi economici e gli scambi commerciali con altri paesi asiatici e africani, la flotta navale dovrebbe essere ulteriormente rinforzata

che poi è il motivo per cui Obama ha cambiato in corso d'opera la politica estera americana, dalle proposte di G2 al nuovo ruolo di "pivot in Asia". fondamentalmente tutti hanno bisogno della Cina, ma nessuno in Asia (a parte forse la Thailandia) è contento di questo nuovo bellicismo di Pechino.
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#415 ms88

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:38

da quello che ho capito poi ci sarebbe anche l'intenzione di rinforzare l'esercito, anche se dubito che la cina voglia portarlo in giro per il mondo come fanno altri, ma vedremo. se così fosse si spalancano le porte per un ritorno completo del bipolarismo su scala mondiale e forse di una nuova guerra fredda


C'e' anche da tener presente che in Cina sono dislocati (in Tibet e Xinjang, ma anche altre ) numerosi contingenti militari: si tratta di regioni molto vaste e con una popolazione "scomoda", non sottovaluterei la volonta' repressiva di Pechino celata da questa "corsa agli armamenti".
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#416 corrigan

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:42

da quello che ho capito poi ci sarebbe anche l'intenzione di rinforzare l'esercito, anche se dubito che la cina voglia portarlo in giro per il mondo come fanno altri, ma vedremo. se così fosse si spalancano le porte per un ritorno completo del bipolarismo su scala mondiale e forse di una nuova guerra fredda


C'e' anche da tener presente che in Cina sono dislocati (in Tibet e Xinjang, ma anche altre ) numerosi contingenti militari: si tratta di regioni molto vaste e con una popolazione "scomoda", non sottovaluterei la volonta' repressiva di Pechino celata da questa "corsa agli armamenti".


no non credo. se si dà un'occhiata alle spese militari si nota come i settori da sviluppare sono principalmente la marina, la cyberwarfare, l'aeronautica, non le forze terrestri tradizionali.
per il "security management" di quelle aeree le forze sono già più che sufficienti, oltre a non essere gestite dalla PLA ma da corpi della polizia.
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#417 corrigan

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:48

comunque sulle riforme interne in fatto di economia si dovrebbe andare nella direzione del riequilibrio, magari a scapito della crescita vertiginosa, che non sarebbe neanche male come idea


che poi boleyn il problema è sempre quello: serve il riequilibrio ma esso va a scapito della crescita vertiginosa. ed è quella crescita che alla base del patto sociale tra partito e classe media che lo sostiene ed è la base della legittimità stessa del partito.

i miei due cents sono che il partito, pur essendo consapevole di questi problemi, non li risolverà mai del tutto e ciò porterà nel lungo periodo al termine di questo sistema. io credo sia cmq un processo molto lungo. il mio supervisor , cinese dell'Anhui (ma ha preso il PhD ad Harvard), con ottime connessioni politiche a Pechino, mi ha detto testualmente che rischio di trovarmi "nella stessa posizione di molti giovani accademici americani che iniziarono a specializzarsi sull'Unione Sovietica negli anni Ottanta"!
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#418 soul crew

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:50


da quello che ho capito poi ci sarebbe anche l'intenzione di rinforzare l'esercito, anche se dubito che la cina voglia portarlo in giro per il mondo come fanno altri, ma vedremo. se così fosse si spalancano le porte per un ritorno completo del bipolarismo su scala mondiale e forse di una nuova guerra fredda


C'e' anche da tener presente che in Cina sono dislocati (in Tibet e Xinjang, ma anche altre ) numerosi contingenti militari: si tratta di regioni molto vaste e con una popolazione "scomoda", non sottovaluterei la volonta' repressiva di Pechino celata da questa "corsa agli armamenti".


no non credo. se si dà un'occhiata alle spese militari si nota come i settori da sviluppare sono principalmente la marina, la cyberwarfare, l'aeronautica, non forze terrestri tradizionali.
per il "security management" di quelle aeree le forze sono già più che sufficienti, oltre a non essere gestite dalla PLA ma da corpi della polizia.

esatto.
poi sinceramente non credo che tibetani e uiguri abbiano questa urgenza di sollevarsi, a parte alcune frange minoritarie all'interno di quelle etnie stesse. prendiamo il caso degli uiguri e mettiamo che vogliano staccarsi da pechino, diventerebbero immediatamente un paese in cui le multinazionali andrebbero a depredare il sottosuolo arricchendo pochi e inoltre si metterebbero pure contro la russia, essendone confinanti, per le questioni relative al conflitto etnico e religioso con la cecenia. insomma gli equilibri sono delicati e siamo d'accordo, che ci siano minoranze nelle minoranze rumorose e bellicose idem, ma a nessuno in questa fase storica conviene staccarsi dalla cina.

semmai un problema potrebbero essere le crescenti tensioni sociali, e non si parla di studenti che chiedono la democrazia all'occidentale, si parla di contadini e operai incazzati neri perchè se è vero che la ricchezza ha raggiunto un po' anche loro, è anche vero tra classi dirigenti e popolo c'è una distanza enorme sia per quanto riguarda il tenore di vita, sia per i ritmi lavorativi. però insomma, nel 2012 con il mondo globalizzato e tutti gli occhi puntati addosso, sarebbero folli a reprimere il dissenso sociale manu militari. credo piuttosto che faranno queste benedette riforme per il riequilibrio interno, che sono urgenti ed indispensabili
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#419 soul crew

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:53


comunque sulle riforme interne in fatto di economia si dovrebbe andare nella direzione del riequilibrio, magari a scapito della crescita vertiginosa, che non sarebbe neanche male come idea


che poi boleyn il problema è sempre quello: serve il riequilibrio ma esso va a scapito della crescita vertiginosa. ed è quella crescita che alla base del patto sociale tra partito e classe media che lo sostiene ed è la base della legittimità stessa del partito.

i miei due cents sono che il partito, pur essendo consapevole di questi problemi, non li risolverà mai del tutto e ciò porterà nel lungo periodo al termine di questo sistema. io credo sia cmq un processo molto lungo. il mio supervisor , cinese dell'Anhui (ma ha preso il PhD ad Harvard), con ottime connessioni politiche a Pechino, mi ha detto testualmente che rischio di trovarmi "nella stessa posizione di molti giovani accademici americani che iniziarono a specializzarsi sull'Unione Sovietica negli anni Ottanta"!

esatto, è proprio quella la contraddizione su cui il socialismo cinese potrebbe sciogliersi, però magari nel lungo periodo riescono non dico a risolvere, ma ad alleggerire la questione. come dicevo sopra, per me è al momento l'esigenza numero uno che hanno in cina, sia il popolo quanto i dirigenti. servono riforme serie e strutturali, in questo la stabilità del sistema politico cinese da qualche vantaggio
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#420 corrigan

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Inviato 15 novembre 2012 - 09:54

esatto.
poi sinceramente non credo che tibetani e uiguri abbiano questa urgenza di sollevarsi, a parte alcune frange minoritarie all'interno di quelle etnie stesse. prendiamo il caso degli uiguri e mettiamo che vogliano staccarsi da pechino, diventerebbero immediatamente un paese in cui le multinazionali andrebbero a depredare il sottosuolo arricchendo pochi e inoltre si metterebbero pure contro la russia, essendone confinanti, per le questioni relative al conflitto etnico e religioso con la cecenia. insomma gli equilibri sono delicati e siamo d'accordo, che ci siano minoranze nelle minoranze rumorose e bellicose idem, ma a nessuno in questa fase storica conviene staccarsi dalla cina.


però boleyn il grande, enorme problema in Tibet e Xinjiang è innanzitutto la sommersione etnica. i tibetani in qualche decennio faranno la fine degli indiani d'America. poi è vero che il GDP di queste due regioni cresce a ritmi esponenziali, ma ciò succede a causa della mole di investimenti pubblici che hanno ricadute maggiori soprattutto sui nuovi arrivati han.
non è che sia tutte rose e fiori da quelle parti...
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Inviato 15 novembre 2012 - 09:56


sì, naturalmente nulla vieta questo. d'altronde parliamo di un partito che quando a Mosca c'era ancora Brezhnev, mise in moto le riforme economiche. sono i campioni olimpici di sopravvivenza politica.
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#422 soul crew

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Inviato 15 novembre 2012 - 10:02


esatto.
poi sinceramente non credo che tibetani e uiguri abbiano questa urgenza di sollevarsi, a parte alcune frange minoritarie all'interno di quelle etnie stesse. prendiamo il caso degli uiguri e mettiamo che vogliano staccarsi da pechino, diventerebbero immediatamente un paese in cui le multinazionali andrebbero a depredare il sottosuolo arricchendo pochi e inoltre si metterebbero pure contro la russia, essendone confinanti, per le questioni relative al conflitto etnico e religioso con la cecenia. insomma gli equilibri sono delicati e siamo d'accordo, che ci siano minoranze nelle minoranze rumorose e bellicose idem, ma a nessuno in questa fase storica conviene staccarsi dalla cina.


però boleyn il grande, enorme problema in Tibet e Xinjiang è innanzitutto la sommersione etnica. i tibetani in qualche decennio faranno la fine degli indiani d'America. poi è vero che il GDP di queste due regioni cresce a ritmi esponenziali, ma ciò succede a causa della mole di investimenti pubblici che hanno ricadute maggiori soprattutto sui nuovi arrivati han.
non è che sia tutte rose e fiori da quelle parti...

sì anche questo è vero. sinceramente non so quantificare la velocità o la rilevanza di questa dispersione (tendo a fidarmi poco tanto dei dati allarmanti, quanto delle rassicurazioni), però ne facevo una questione di mera opportunità e da questo punto di vista è innegabile che i benefici dei finanziamenti a pioggia nelle regioni a statuto speciale alla fine ricadano un po' su tutti. in caso di indipendenza credo andrebbero a finire peggio, magari ti mantieni la tua identità culturale, ma torni indietro di un secolo dal punto di vista sociale
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#423 satyajit

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Inviato 15 novembre 2012 - 17:45


comunque sulle riforme interne in fatto di economia si dovrebbe andare nella direzione del riequilibrio, magari a scapito della crescita vertiginosa, che non sarebbe neanche male come idea


che poi boleyn il problema è sempre quello: serve il riequilibrio ma esso va a scapito della crescita vertiginosa. ed è quella crescita che alla base del patto sociale tra partito e classe media che lo sostiene ed è la base della legittimità stessa del partito.

i miei due cents sono che il partito, pur essendo consapevole di questi problemi, non li risolverà mai del tutto e ciò porterà nel lungo periodo al termine di questo sistema. io credo sia cmq un processo molto lungo. il mio supervisor , cinese dell'Anhui (ma ha preso il PhD ad Harvard), con ottime connessioni politiche a Pechino, mi ha detto testualmente che rischio di trovarmi "nella stessa posizione di molti giovani accademici americani che iniziarono a specializzarsi sull'Unione Sovietica negli anni Ottanta"!


Ma questo riequilibrio vs crescita quadra coi dati disponibili? Dal poco che ho spulciato, non mi sembra.
Intanto il livello dei salari è cresciuto vertiginosamente negli ultimi anni. dal '99 al 08' salari nominali aumentati di 3 - 4 volte (fonte: Onu) a fronte di un'inflazione cumulata a +20% (Fmi).
Non ho guardata il coeff. Gini, ma anche se persistessero le diseguaglianze - non ne dubito - con un livello retributivo così in ascesa non dovrebbero esserci malumori clamorosi.
E poi, con le crisi economica internazionale, come ha fatto un paese così export-oriented a mantenere (quasi) gli stessi tassi di crescita? Ho l'impressione che la domanda interna sia stata stimolata parecchio, con conseguenti effetti positivi sul beneserre della popolazione.

Hai qualche analisi economica ben documentata sul trend degli ultimi 10 anni?

A mio modestissimo parere è pressoché impossibile che il sistema crolli: la Cina è creditrice verso tutto il mondo, ha un debito pubblico modestissimo, può azionare mille leve economiche in caso di necessità e ha margini di sviluppo ancora enormi.
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#424 corrigan

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Inviato 16 novembre 2012 - 05:51

satya in Cina solo nell'ultimo anno ci sono stati 180,000 incidenti di ordine pubblico. nel 2011 c'e' stato il caso ben documentato di Wukan ad esempio. mi sembrano il segnale di un malessere evidente.
il governo si rifiuta da undici anni di pubblicare dati ufficiali sul coefficiente di Gini in quanto dato sensibile.
dato per assodato che sull'economia non mi muovo con la tua stessa agilità (leggo studi accademici sulla Cina per lo piu' di storia e IR): per quanto riguarda i tassi di crescita cinesi durante la crisi solitamente si spiegano con il gigantesco pacchetto di stimoli preparato tempestivamente dal governo (forse ti ricorderai del dibattito che nacque al riguardo, su come un paese non democratico fosse capace di reagire in maniera più veloce rispetto a quello democratico) e più in generale credo col costo del lavoro ancora competitivo. poi, ma magari qua mi sbaglio, un motivo ancora più profondo è la struttura stessa del mercato globale degli ultimi anni, nel quale la Cina è la manufacturing powerhouse, che rende in qualche modo necessaria la Cina anche in periodi di crisi.

gli effetti a lungo termine però si stanno cominciando a vedere adesso. per la prima volta da più di dieci anni la crescita e' stata sotto l'8%, da molti ritenuto come una soglia "psicologica" importante.

da wiki:
The Institute of Economic Research of Renmin University of China has conducted several studies and released several reports regarding China's economy. "Under the influences of 2009's stimulus policies, the spread of the economic bubble and implementation of the "12th Five-Year Plan", China was at a key stage of steering the economic recovery to stable growth. While prices increased steadily, China's GDP went back to the high-level growth rate and its economic structure gradually became market-oriented.".[54] The foremost authorities on the Chinese economy -- those within the Chinese think-tanks and government -- give a unique, first-hand perspective. Their works, translated into English for a Western audience, are published only through an independent Hong Kong publishing house, Enrich Professional Publishing (EPP), and can be found at academic libraries throughout the world.

From 2011 onward, however, China has been experiencing a slowing of its growth that throws all of the above calculations into doubt. Ray Dalio, founder of the worldest largest hedge fund, told the Council of Foreign Relations that he foresaw Chinese GDP falling to 4-5% due to failure to switch successfully from the export-driven model to more consumption.[64]

[micro parentesi sull'attendibilità di wiki, che naturalmente non è una pubblicazione accademica. però essa ha il vantaggio di dare un accesso immediato all'argomento e soprattutto dà le fonti-quelle sì spesso accademiche- che poi si possono controllare in separata sede. naturalmente mi riferisco a quella in inglese perché quella in italiano è inutile]

i problemi futuri sono:
-curva demografica ed invecchiamento della popolazione
-creazione di un nuovo welfare state a suo sostegno
-costante aumento del prezzo del lavoro
-shadowbanking
-inefficienza nell'allocazione del credito ai privati rispetto che al pubblico per motivazioni politiche http://en.wikipedia....Guo_jin_min_tui
-crescente competizione internazionale sul mercato del lavoro (già adesso ci sono piccoli ma significativi eventi di parziale delocalizzazione di imprese cinesi in Vietnam) ma in generale viene dato per assodato che il costo del lavoro in Cina stia regolarmente crescendo.

per ridurla ai minimi termini, fino a quando il processo di urbanizzazione non verrà completato e rimarranno centinaia di milioni di persone disponibili ad abbandonare le campagne per lavorare in città, il regime non corre rischi immediati. infatti parlavo di lungo periodo. non mi sognerei mai di pronosticare una caduta a breve pero' rimane un sistema cmq fragile.
io credo che più di ogni altra cosa il partito comunista voglia restare incontrastato al potere, quindi farà il possibile per assicurare una ridistribuzione, almeno fino a quando non implicherà anche riforme del sistema politico.
detto ciò nessuno sistema politico e' al riparo da un possibile crollo.
chissà cosa avresti pensato al riguardo di Mosca nel 1984 :)
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#425 satyajit

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Inviato 17 novembre 2012 - 00:58

Boh, a me quelli che si allarmano per un tasso di crescita dell'8% in una congiuntura caratterizzata dal crollo della domanda nei paesi occidentali francamente mi fanno ridere, e penso sinceramente che la loro credibilità sia molto discutibile. Anche considerando che l'Europa del miracolo economico crebbe a una media del 5% annuo...
i numeri sull'ordine pubblico dicono già qualcosa in più (ma un'incidente ogni 10.000 abitanti è una cifra drammatica? Chiedo...) Tuttavia, penso che sia fisiologico che quando una torta si ingrandisce molto, tanti ne vogliano una fetta ben più grossa di quanta gli sia concessa. Successe così anche da noi.
Sugli altri punti, mi piacerebbe avere più indicatori. Ad esempio quello sui consumi (sugli investimenti l'ho trovato, ed effettivamente si registra un aumento negli ultimi anni) e quelli sui flussi finanziari (tra in quali mi muovo maluccio anch'io). Per dire, non sono affatto convinto che il saldo degli IDE sia negativo.

Sul confronto con L'URSS, praticamente nessuno ne aveva previsto il crollo fino a pochissimo tempo prima, per cui sarei verosimilmente stato anch'io fra i sorpresi. Però lì i rallentamenti si verificarono già a partire dagli anni '60.
Inoltre, ora disponiamo di studi sulle crisi di debito sovrano, e queste si verificano in primo luogo nei paesi con alto debito estero. La Cine è creditrice netta di chiunque...
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#426 corrigan

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Inviato 21 dicembre 2012 - 10:34

50% me la tiro, 50% gossip asd

ieri sono stato ad un incontro abbastanza privato (Chatham House Rule) con Willy Wo-Lap Lam, che e' il re incontrastato dei China Watchers (che sarebbero il corrispettivo cinese dei Kremlinologists ai tempi dell'URSS).
chiunque si interessi di Cina in inglese lo conosce per fama:
http://en.wikipedia....i/China_watcher
http://www.chinaspea...aker/willy-lam/
parliamo di uno che con molte probabilita' ha "sources" altamente affidabili all'interno del Comitato Centrale del CCP

condivido un po' di dritte:

-forse qualcuno si ricordera' che dal 1 al 15 di settembre Xi Jinping spari'. la versione ufficiale e' quella dell'infortunio in piscina, ma il buon vecchio Willy ci dice, tramite fonti sicure, che in realta' Xi sia volutamente sparito per forzare la mano ad Hu Jintao, il quale non voleva lasciare il posto di Presidente della Commissione Militare Centrale (seguendo l'esempio di Deng e Jiang)*. In questo modo Xi ha ottenuto il posto, ma Hu ha avuto il diritto di eleggere meta' del nuovo gabinetto (tutti amici suoi).

-a differenza di Jiang (che aveva la"fazione di Shanghai", quella piu' riformista) e di Hu (che ha creato la fazione della Youth League, quella piu' "socialista") Xi in realta' non ha alcuna fazione dietro. Xi Jinping e' stato scelto da Jiang e non da Hu, secondo il principio della "successione cross-generazionale" (per fare un esempio, il successore di Xi verra' scelto da Hu e quello successivo da Xi) in quanto uomo non appartenente a nessuna fazione e politicamente neutro (il suo record amministrativo e' in pratica un foglio bianco, l'immobilismo e' il suo credo), Xi fu scelto probabilmente gia' nel 2004, oltretutto. Essendo un outsider non ha alcuna fazione all'interno del partito ma essendo un "princeling" e avendo lavorato come segretario di partito per la PLA ha un buon sostegno tra i militari.

-all'interno della leadership del partito, trasversale alle fazioni,c'e' una fase di grossa crisi e smarrimento. Willy dice che i top policy-makers a Pechino cominciano a dubitare che il ccp possa rimanere al potere nei prossimi 15 anni. si cita principalmente un vecchio scritto interno di Deng Xiaoping, poco prima di morire in cui si ricordava che il partito aveva una finestra di venti-trenta anni per portare a termine le riforme sociali ed istituzionali prima ancora che economiche. questa finestra si sta facendo sempre piu' stretta. il problema e' srettamente legato alla lotta alla corruzione, che e' il vero cancro delle SOEs cinesi. la ricchezza del paese e' in pratica spartita tra circa 200 persone tutte discendenti di politici della terza e quarta generazione (l'ultimo esempio e' il figlio di Wen Jiabao, Wen "Winston" Yunsong, che il NY Times ha dimostrato di possedere una ricchezza di circa 2 miliardi di dollari, creata mentre il padre era premier)


*un aspetto che spesso viene sorvolato e' che l'Esercito Popolare di Liberazione e' l'esercito del Partito Comunista, non della Repubblica Popolare Cinese, ed e' fondamentale che rimanga tale per il partito. nonostante sia stato ridotto a soli 3 milioni di effettivi controlla ancora il 10% dei seggi nel comitato centrale del partito e tutta la commisione militare centrale e' formata da generali, l'unico civile e' il Presidente della Commissione, che per pratica leninista, e' anche Presidente della Repubblica e Segretario generale del Partito, in una parola il leader (lingdao 领导): Jiang Zemin, Hu Jintao, Xi Jinping.
l'esercito in pratica si autocontrolla sotto la direzione del leader, scegliendo da se' il proprio budget. sembra che nell'era di Hu l'esercito abbia aumentato la sua indipendenza, intrapendenza ed influenza in politica estera e nella sua pianificazione, principalmente perche' Hu non avendo appoggi precedenti tra i militari ha voluto ingraziarseli per il futuro.
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#427 bosforo

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Inviato 13 gennaio 2013 - 13:00

Inquinamento record a Pechino, la gente non esce di casa: http://www.aljazeera...3634198312.html
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#428 gigirictus

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Inviato 01 marzo 2013 - 10:57

della serie "grandi temi di politica internazionale"

Why Kids Keep Crapping in Public in China

http://kotaku.com/5987786/
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rym |


#429 debaser

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Inviato 01 marzo 2013 - 12:01

tieni corrigan

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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#430 bosforo

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Inviato 01 marzo 2013 - 23:10

dio che prezzi!

della serie "grandi temi di politica internazionale"

Why Kids Keep Crapping in Public in China

http://kotaku.com/5987786/


penso che nulla mia abbia stravolto lo stomaco come la volta che emergendo dall'acqua in spiaggia in Cina ho visto una mamma che faceva cagare il pupo a un paio di metri da me, con le onde che si portavano via lo stronzo del bambino appena deposto :/
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#431 BillyBudapest

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Inviato 01 marzo 2013 - 23:35

quindi è falsa quella storia dei cinesi che orinano controvento.
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#432 corrigan

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Inviato 02 marzo 2013 - 02:53

tieni corrigan



maledetto deba, speravo non lo notasse nessuno. ovviamente qua ci sono i poster ovunque (almeno a HK Island), ma a parte il prezzo, dovrei partire per Shanghai in missione per conto del glorioso Partito Comunista Cinese-via Ministero dell'Istruzione il giorno prima, per tre mesi (ricerca alla Fudan). ho dovuto pure vendere l'anima e scrivere una lecchinata assurda in cinese per spiegare perché dovrebbero pagarmi, roba alla quale probabilmente nemmeno i marxisti più ortodossi del forum credono

ashd
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#433 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 02 marzo 2013 - 03:46

grande corry,abbatti il comunismo a colpi di synth-pop!
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#434 bosforo

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Inviato 03 marzo 2013 - 12:15

ahahah vogliamo la foto del tuo ufficio con foto di Mao Zedong sulla scrivania, o tipo motivational poster


seriamente, che ricerca devi fare?
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#435 corrigan

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Inviato 03 marzo 2013 - 13:33

ahahah vogliamo la foto del tuo ufficio con foto di Mao Zedong sulla scrivania, o tipo motivational poster


seriamente, che ricerca devi fare?


Immagine inserita

che ricerca? ad essere onesto la stessa che faccio qua. ma in pratica mi pagherebbero qualcosina in più, fa curriculum, e soprattutto mi permetterebbe di crearmi buone guanxi per il futuro. quello che sarebbe il mio supervisore alla Fudan. da ciò che ho capito è tipo il pezzo grosso del Partito all'Uni, ma il mio supervisor qui-amico del tizio- mi ha detto che è "open minded" è cmq "Shanghai è lontana da Pechino, si lavora con più libertà". come al solito: 天高皇帝远.
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#436 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 03 marzo 2013 - 13:38

天高皇帝远.


bella quest'espressione
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#437 corrigan

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Inviato 04 giugno 2013 - 03:18

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1989-2013
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#438 Marguati

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Inviato 04 giugno 2013 - 12:36

hanno fatto moltissimo per il traffico vedo
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#439 corrigan

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Inviato 30 luglio 2013 - 12:29

http://www.bbc.co.uk...acebook_bbcnews

China's slowdown and the global glut
BBC News


In case you hadn't noticed, China's economy is going through an enormous gear change.
And, given the monster that China has grown into, its planned "rebalancing" is not something the rest of us can afford to ignore.
In fact, the next few years promise to be quite rocky.
Lumbering giant
First the back story: China has been following the Asian development strategy pioneered by Japan from the 50s to the 80s, and then pursued by the "Tiger" economies of Korea, Taiwan, Hong Kong and Singapore.
Unfortunately for China, its population is almost seven times those of Japan and the Tigers combined. So its impact on the rest of the world has been far bigger, and its room for manoeuvre more limited.
The strategy involves the government - aided by a coterie of mammoth industrial giants - funnelling a huge chunk of the country's income into investment.
"Investment" here means anything which drives up the country's productive capacity - educating the population, building up manufacturing and heavy industry, and above all constructing new cities, roads, railways, power plants, ports, and so on.
The strategy also typically involves a heavy reliance on exports, which help the country raise the foreign currency it needs to import raw materials and valuable foreign technology.
Dividing up the cake
But gearing the economy towards investment and exports has a flipside - it means the economy caters far less well for the immediate needs of its own population.
In order to pull off an average 10% growth rate over the last three decades, China's government has had to tightly ration the slice of the economic cake that goes on goods and services for its own population.
As Michael Pettis, economics professor at Beijing University, points out, Beijing's priorities can be gleaned from its policies:
  • a cheap currency, which keeps exporters competitive, but makes imported consumer goods more expensive
  • low interest rates, which are great for borrowers (manufacturers, state-owned industries and property developers), not so great for savers (ordinary Chinese)
  • wage rises that have failed to keep up with the value of what the average Chinese worker produces, made possible by an abundant supply of cheap peasant workers migrating to the cities
  • the right of local governments to expropriate farmers of their land, for profitable redevelopment
  • a residence registration system that deprives migrants of welfare services in the cities where they work

All these things subsidise the state and its industrial development strategy at the expense of Chinese citizens.

Broken engines
And now comes the "rebalancing".
The above policies are all set to be reversed, so that consumer spending by the country's growing middle class can finally take over as the main engine of growth.
The leadership has been touting rebalancing for several years, but it is only with the recent enthronement of President Xi Jinping that Beijing finally seems to be getting to grips with the task.
President Xi has little choice. Exports and investment - the old engines of growth - are broken.
The 2008 financial crisis made clear that the US and Europe could no longer afford to borrow from China in order to buy Chinese-made goods.
Such is China's enormity, it has saturated its export markets.
Beijing responded to the crisis by stepping up investment.
But that approach has also reached its limits - the credit-fuelled construction boom since 2009 threatens to lumber China with far too much housing and infrastructure for its level of development, along with a load of unrepayable debts.
Spend, spend, spend
If China must now rebalance, what does it mean for the rest of us?
There is a long-term and a short-term answer.
The long-term is potentially rosy.


How the middle class revolution is changing the world
China is already experiencing a consumer boom, with wages and retail sales growing at double-digit rates.
In part this is because, with 50% of the population now urbanised, the demand for cheap industrial labour appears to beoutstripping the ready supply of new migrant workers, pushing up wages.
If the consumer boom can be sustained - andproperty speculators certainly hope so - then China will eventually overtake the US and EU to become the world's biggest export market.
British businesses are already seeing the benefit.
The education and publishing group Pearson is at the forefront of selling English language teaching to middle class urbanites.
Meanwhile, Burberry and other luxury brands have seen their profits goosed by those same wealthy Chinese spendthrifts - at least until Beijing recently began clamping down on conspicuous spending by apparatchiks.
China's rebalancing may also herald the beginning of the reversal in global income inequality, which has risen steadily since the 1980s in part because Western workers have had to compete with cheaper workers in China and elsewhere joining the global economy.
It's not all good news - growing demand for meat by China's wealthy population is likely to push global food prices ever higher, at least until genetic engineering starts delivering on its promise to multiply crop yields.
Ugly maths
But the big point is that China's rebalancing is an unavoidable and ultimately healthy development.
The world economy could really do with somebody spending more money right now, instead of engaging in spending cuts. And Chinese consumers may eventually fill that void.
"Eventually" - there's the rub.
Household consumption comprises a mere third of spending in the Chinese economy, a shockingly low figure. In most countries, it is 50%-70%.
Starting from such a low base, it makes the maths of rebalancing look quite ugly in the short-term.
Let us assume that China's rate of investment spending - currently a staggering 48% of economic output - stagnates, while consumer spending grows at 10%-15% each year.
That would equate to sharply slower Chinese growth for the next few years - perhaps 5%-7%.
But even this could prove optimistic.
Why should investment spending not shrink, if China has already over-invested in too many apartments, steel mills and train lines?
What if, in the face of rising wages, higher interest payments and a stronger currency, a string of over-indebted property developers, industrial firms and manufacturers goes bust?
Why should Chinese citizens continue to increase their spending so quickly if many find themselves laid off from the construction, heavy industry and export sectors that need to downsize in a rebalanced economy?
And what if the value of the apartments that they have invested their life savings in starts to fall instead of rise?
Under-mining
Even if things run smoothly, the prospect of China winding down its building boom has huge implications for the rest of the world.
Start with mining. China's construction sector eats up vast amounts of base metals, and has until recently driven up global commodities prices to unprecedented levels.
Rio Tinto - one of the world's biggest miners - estimates that in 2012 China consumed two-thirds of the world's tradable iron ore, 45% of its aluminium and 42% of its copper.
That was up from 12%-13% in 2000.
If China starts to fall back towards its long-term natural share of the market, then that means a lot of iron ore, aluminium and copper with nowhere to go.
Prices of the relevant commodities have been falling. Copper, for example, is down by a fifth since February.
If rebalancing continues, it will make life unpleasant for the world's mining firms - many of which feature highly in the London Stock Exchange's FTSE 100.
It will also be bad news for the countries who have done so well in recent years from exporting those commodities - Brazil, Chile, much of Africa, Russia, Kazakhstan, Canada and Australia.
Global glut
But it's not just mining.
Here are some of the results you get if you Google "China glut":
What all these have in common is that China's overinvestment has outgrown not only its own economy, but also the world economy.
China stayed afloat after 2008 by busying itself building ever more productive capacity, but to whom will it ultimately sell the resulting production?
The overcapacity is bad for profits, jobs and trade relations in the global industries affected.
That will hurt countries like Japan and Germany which are major players in these industries, though it may be more welcome for a service-oriented economy like the UK.
For example, the cost of the imported raw materials and equipment needed to build a new London airport or new affordable housing may fall substantially.
Deflating
However the glut emanating from China could pose a more fundamental challenge for the global economy.
China's construction boom since 2009 has been heavy on imports of raw materials, equipment and so on, and almost eliminated its trade surplus -which had stood at 10% of economic output in 2007.
Minerals and fuels accounted for about a third of China's imports in 2011, more than double its share of imports in 2003, according to World Trade Organization data.
Meanwhile, China's trade surplus in manufactured goods has continued to widen, but this has been more than offset by its growing imports of raw materials.
If the construction boom is over, those imports could fall sharply, resulting in a temporary resurgence of China's controversial surpluses.
What's more, Beijing may be sorely tempted to help its export sector, so that it can re-employ laid-off construction workers (not to mentionunemployed graduates).
The government has announced new subsidies for exporters - as well as a new round of railway construction - as part of its latest plan to prop up the flagging economy.
Another option might be to let the yuan weaken.
The Chinese currency has recently halted its strengthening as the sharpness of China's slowdown has become apparent and the flow of speculative money into the country has seemingly dried up.
But such moves would only worsen China's trade surpluses.
That would not be helpful at a time when Europe, the US and Japan are also all looking to exports to help their economies recover. If everyone wants to export, who is going to do the importing?
Any renewal of large trade surpluses would have the same effect on global demand as a slow puncture on a tyre.
China's economy comprises 11% of the world's GDP, so - at the extreme - a return to 10% surpluses would represent a drag of roughly 1% on spending in the rest of the world.
Crudely put, less Chinese spending on iron ore and equipment means less spending by Australian mining firms on London's financial services, and less spending by German factory workers on British consumer goods.
To make matters worse, if Beijing has to contend with large numbers of unemployed migrant workers, the leadership - or factions within it - may be tempted to drum up xenophobia as a way of shoring up public support.
For example, as the economy first began to wobble last year, China happily reopened an old dispute with its former coloniser Japan over the Shenkaku / Diaoyu islands, before cooling matters down when anger on the street seemed to be getting out of hand.
In short, the risk is that we could be headed for more years of anaemic global demand, as well as increasingly nasty trade relations.

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#440 Giovanni Drogo

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Inviato 22 agosto 2013 - 09:14

Reportage sulle ghost cities in Cina:

http://www.youtube.c...PILhiTJv7E#t=79


E' talmente straniante e paradossale che mi ispira un fascino malato vedere queste città e centri commerciali giganteschi deserti, con qualche giardiniere e donna delle pulizie che non fanno altro che appesantire la sensazione di magniloquente inutilità.
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Statisticamente parlando, non lo so.


#441 corrigan

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Inviato 24 agosto 2013 - 18:43

http://thediplomat.c...bombs/?all=true

Are Chinese Banks Hiding “The Mother of All Debt Bombs”?
China's massive bank financed stimulus was intended to keep the economy moving. It may instead lead to economic disaster.
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#442 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 28 agosto 2013 - 10:28

Un bell'articolo sul processo Bo Xilai:

PECHINO – Il processo a Bo Xilai – all’interno dello scandalo più clamoroso degli ultimi trent’anni di storia cinese - si è concluso. La sentenza è attesa per i primi giorni di settembre; l’accusa ha chiesto una pena esemplare, mentre nel corso del processo l’ex leader del Partito di Chongqing si è difeso da par suo. In particolare, il processo è stato salutato dai media cinesi e internazionali come un esempio di trasparenza. È davvero così? Di seguito alcuni punti sull’importanza del processo, alcune cose che, al contrario di quanto scritto e detto, non sono ancora assolutamente chiare e alcune omissioni clamorose al «processo del secolo» in Cina.

1) Perché era importante il processo a Bo Xilai
Perché Bo Xilai, figlio di Bo Yibo, uno degli Otto Immortali, era un leader in ascesa, capace di raccogliere attorno a sé una corrente interna del Partito. Questa «fazione» ha consentito di comprendere come la consueta divisione attraverso la quale veniva letto il Partito comunista cinese, conservatori contro riformisti, principini contro Lega dei Giovani comunisti, non fosse più in grado di garantire una reale comprensione delle dinamiche interne del Partito. Bo Xilai infatti aveva saputo creare una sorta di fazione «neomaoista» capace di recuperare il carattere nazionalista del comunismo del Grande timoniere (insieme alla retorica più propagandistica), insieme alla rilevanza e alla centralità dello stato nell’economia, proprio mentre la Cina è in procinto di attuare una ristrutturazione di stampo liberista della propria economia.
Chongqing durante il periodo di dominio di Bo Xilai era cresciuta anche del 16 percento, dando vita a programmi sociali molto vicini al «popolo». Anche a questo si doveva e si deve tutt’ora la grande popolarità di Bo Xilai. Inoltre la sua caduta ha dato vita a una guerra di tutti contro tutti nel Partito, che ha complicato e non poco la lettura dei fatti cinesi: in particolare si è scorto come i legami solidaristici e familiari trascendono le consuete alleanze con cui si è sempre interpretata la vita politica del più grande Partito comunista del mondo.
La caduta di Bo Xilai è stata una decisione politica, in particolare di Hu Jintao e Wen Jiabao, ex Presidente e premier del Paese, con l’avvallo del neo boss nazionale Xi Jinping, di fronte all’emergere della figura di Bo Xilai e della sua fazione. Il giallo legato a omicidi, fughe e storie rosa, sono tutti corollari di una decisione che fu principalmente politica.

2) Perché il processo non è stato davvero trasparente
Nell’anno e mezzo che ha preceduto il procedimento contro Bo Xilai, abbiamo assistito a una sorta di messa in scena da parte degli organi di propaganda del Partito. Un numero spropositato di rumors, voci, documenti riservati diventati pubblici, sono stati dati in pasto ai media internazionali, che fin da subito (soprattutto quelli inglesi e americani con l’Italia sempre in coda) hanno scorto nella vicenda Bo Xilai un evento storico. Via via è parso assistere al disegno di una trama ben congegnata: la moglie di Bo Xilai uccide un uomo britannico con cui la famiglia Bo condivideva loschi segreti finanziari ed economici, legati a tangenti e corruzione. Wang Lijun, il superpoliziotto ex braccio destro di Bo, scopre l’omicidio e minacciato da Bo Xilai fugge al consolato americano di Chengdu. Una vicenda di corruzione e cronaca nera, che nasconde un caso politico. E il processo ha confermato tutte queste voci, in modo decisamente sospetto: Bo Xilai si è difeso, ma ha di fatto confermato la versione noir e familiare che le autorità cinesi sembrano aver confezionato per il grande pubblico, nazionale e internazionale.

3) Cosa non è emerso al processo: se è un caso di nera, mancano il movente e le prove
Il processo a Bo Xilai poteva essere un evento nel quale fare emergere in modo chiaro la vicenda all’origine apparente di tutto lo scandalo, ovvero l’assassinio di Neil Heywood, uomo d’affari britannico trovato morto nel novembre 2011 in un albergo di Chongqing. Le cause delle morte, nell’immediatezza dei fatti, vennero attribuite a un attacco cardiaco (condito da parecchio alcool). Poco dopo, quando emerse, via via, la responsabilità di Gu Kailai e i legami di Heywood con la famiglia di Bo Xilai, si parlò di avvelenamento per cianuro.
Il fatto è che il corpo è stato cremato e sarebbe stato Wang Lijun a prelevare del sangue dal cadavere. Secondo alcune voci però nel sangue del britannico non sarebbe stato trovato il cianuro. Una delle dottoresse forensi che si era occupata del caso, poco prima del processo a Bo Xilai aveva dato le dimissioni, dicendosi «disgustata» da come aveva agito l'accusa. Il processo a Gu Kailai, condannata all’ergastolo, si era svolto in una giornata, a porte praticamente chiuse e non aveva chiarito niente.
Durante il procedimento a Bo Xilai non si è saputo niente di più di quanto già non fosse stato messo in giro dalla sotterranea propaganda: Gu avrebbe ucciso Heywood in seguito a minacce al figlio. Movente bislacco, se si pensa che in quel momento il marito di Bo stava per diventare uno degli uomini più potenti della Cina. Sarebbe stato in grado da lì a poco di «sistemare» quel britannico fastidioso, in modi molto meno incruenti. Niente movente, niente prove. E c’è perfino chi sostiene che Heywood non sarebbe neanche morto in quell’albergo: voci ancora più distanti dal processo, ma che rendono l’idea di come la verità sia forse molto distante dall’aula di Jinan.

4) Cosa non è emerso al processo: la politica
Bo Xilai è stato eliminato politicamente perché la sua fazione si contrapponeva a quella di Hu Jintao e Wen Jiabao, supportata da Xi: si tratta di uno scontro tra un leader che richiedeva autonomia e indipendenza, contro chi riteneva che la leadership del Partito dovesse invece essere collettiva. E si è trattato di uno scontro che ha utilizzato la paura di un ritorno alla Rivoluzione Culturale, visti i metodi di Bo, ma che affonda in una lotta sul destino economico e politico del Partito.
Già in precedenza del resto, Bo Xilai era stato mandato a Chongqing quando tutti si aspettavano un suo arrivo a qualche posizione di rilievo a Pechino. Non si è trattato dunque di un evento a sorpresa, perché tra Bo Xilai e il potere centrale di Pechino da tempo la relazione era ai minimi storici. Poche visite ufficiali a Chongqing e tante commesse di aziende straniere che Bo Xilai aveva strappato alla capitale (basti pensare a tutto il centro di ricerca e di produzione della Hewlett Packard) avevano dato l’idea di come i rapporti tra l’astro nascente della politica cinese e il centro del potere fossero tutt'altro che cordiali. Di tutto questo al processo non è emerso alcun segnale.

5) Bo Xilai si è difeso: davvero?
Contrariamente a quanto si sospettava, Bo Xilai durante il processo si è difeso, dimostrando di possedere tutto quel carisma che lo ha fatto diventare in tutto il mondo, non solo in Cina. Ha rigettato le accuse di corruzione, di appropriazione indebita (ammettendo solo alcune minime accuse) e rifiutando l'idea di aver ostacolato le indagini contro la moglie. Una difesa energica, come è stata definita, ma su fatti secondari.
Bo Xilai non ha nominato nessun politico, non ha mai fatto riferimento a guerre interne al PCC, non ha minimamente fatto menzione del fatto di essere stato eliminato per motivi squisitamente politici. Si è parlato molto di «accordi» che hanno preceduto il processo e probabilmente anche la difesa di Bo Xilai è stata concordata. In questo modo Bo Xilai ha potuto confermare il proprio carattere, il Partito è stato salvato da accuse dirette e ha potuto millantare la trasparenza del processo, con tanto di diretta della Corte su Weibo (anche se pare che alcuni brani delle testimonianze di Bo siano stati tagliati).


http://www.linkiesta...ocesso-bo-xilai


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#443 oblomov

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Inviato 28 agosto 2013 - 10:33

Il passaggio a nord-est


Per la prima volta una nave commerciale sta viaggiando dalla Cina all'Europa attraverso l'Artico, senza passare dal Canale di Suez: sarebbe un cambiamento non da poco

20 agosto 2013

Giovedì 8 agosto è salpata dal porto di Dalian, nel nord della Cina, la nave mercantile Yong Sheng, diretta al porto di Rotterdam, in Olanda: ci arriverà molto probabilmente l’11 settembre ma la particolarità dell’evento sta nel fatto che seguirà il cosiddetto “passaggio a nord-est”, che attraverso lo stretto di Bering fra la Russia e l’Alaska passa a sud del Polo Nord. Sarà la prima nave commerciale a percorrere questa tratta nel 2013.
Fino a poco tempo fa il passaggio a nord-est era considerato una rotta molto pericolosa per via della presenza degli iceberg, e non veniva compresa nelle rotte commerciali fra la Cina e l’Europa: negli ultimi 50 anni però la temperatura nelle zone attorno al Polo Nord si è alzata di circa quattro gradi (a fronte dell’aumento di un grado circa in tutto il mondo per via del riscaldamento globale) e questo fa sì che per alcuni mesi all’anno non si formino o quasi gli iceberg. Da luglio a novembre, infatti, la navigazione è ora possibile anche alle normali navi mercantili, con grandi vantaggi per le compagnie commerciali che trasportano le merci dalla Cina all’Europa. Mark Serreze, il direttore del Centro per l’analisi della neve e dei ghiacci americano, ha detto che in quelle zone «non sarebbe sorprendente se fra vent’anni avessimo un’estate priva di ghiaccio: ecco perché le compagnie commerciali sono così interessate agli sviluppi della faccenda».


Immagine inserita
(mappa del Wall Street Journal)

La rotta del passaggio a nord-est è più corta di circa 2400 miglia nautiche (un miglio nautico equivale a circa 1,8 chilometri) rispetto a quella che viene normalmente utilizzata per arrivare in Europa dalla Cina: questa passa a sud dell’India e risale il Mar Rosso fino al Canale di Suez, dove poi si accede al Mediterraneo – in tutto circa 8100 miglia nautiche, cioè più di 15000 chilometri. Secondo il Cosco Group, l’azienda statale cinese che possiede la Yong Sheng, utilizzare il passaggio a nord-est può far risparmiare dai 12 ai 15 giorni rispetto al tragitto consueto. In questa ottica la Cina ha ottenuto nei mesi scorsi lo status di “osservatore permanente” all’interno del Consiglio Artico, un’organizzazione internazionale che riunisce i paesi le cui coste si affacciano sul Mare Artico (anche l’Italia è diventata un osservatore permanente a partire dal maggio 2013 per gli stessi interessi commerciali, dice La Stampa).
I problemi legati allo sfruttamento di questa rotta restano però ancora molti: secondo un grosso commerciante greco contattato dal Wall Street Journal le navi mercantili, anche viaggiando d’estate, non potrebbero prevenire del tutto i problemi legati alla creazione improvvisa di banchi di ghiaccio, come ammette anche lo stesso Ufficio informativo per il passaggio a nord-est. Inoltre le compagnie commerciali negli ultimi anni stanno concentrando i propri investimenti nell’utilizzo di navi sempre più grosse, per limitare i costi del carburante: per le difficoltà della rotta però nel passaggio a nord-est dovrebbero essere usate navi più piccole, fatto che limiterebbe i vantaggi del risparmio dei giorni di marcia. A causa di questi problemi la Lloyd List, una società che fornisce analisi per le compagnie commerciali marittime, prevede che entro il 2021 verranno commerciate attraverso il passaggio a nord-est circa 15 milioni di tonnellate di merce, a fronte dei circa 900 milioni transitati nel 2012 attraverso la rotta che passa per il canale di Suez.

http://www.ilpost.it...aggio-nord-est/

Non abbiamo mai fatto l'hub a taranto (adesso il porto commerciale maggiore è Gioia Tauro -credo III o IV hub europeo), con annessa Salerno Reggio) e le infrastrutture per portare i container dal sud italia al resto d'europa, come dovevamo fare da 20 anni, e giustamente studiano metodi per tagliarci fuori, assieme al resto del mediterraneo.
  • 3
Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#444 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 28 agosto 2013 - 10:49

, con annessa Salerno Reggio)



appena fatta, non è più quella la tratta peggiore ma la Firenze-Roma asd tanto sono 2 città poco rilevanti dai

cmq il problema più grosso lì non è tanto la mafia che gestisce ma gli ingegneri che si occupano del progetto; le curve lanciano le macchine verso l'esterno al posto di tenerle su strada e ci sono dei cambi di rotta alquanto improbabili, immagino siano gli stessi che hanno progettato a mano contraria il nuovo ippodromo di Roma, le nostre eccellenze del Poli, la parabolica è abbastanza simile come idea

oltre che:
1) non riuscire a fare delle linee di mezzeria dritte
2) appalti continui diversi legati a materiali diversi che fanno sfondi diversi, anche solo come colori che confondono la vista
3) autogrill/benzina disposti a cazzo
4) finti lavori con omini veri che sventolano le bandierine a pochi cm dal passaggio, a me frega poco ma che sicurezza del lavoro c'è in una roba del genere?
5) pedaggi che tengono occupate decine di persone tanto per visto che si può automatizzare tutto

secondo me una roba come l'A1 manco nel Congo esiste, e dire che fino a Salerno si paga pure quando sono loro che dovrebbero stipendiare chi ci prova come cavia

benissimo dare l'appalto alla mafia ma almeno chiedere a questi signori che prendano dei progettisti validi
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#445 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 28 agosto 2013 - 14:39

, con annessa Salerno Reggio)



appena fatta, non è più quella la tratta peggiore ma la Firenze-Roma asd tanto sono 2 città poco rilevanti dai

cmq il problema più grosso lì non è tanto la mafia che gestisce ma gli ingegneri che si occupano del progetto; le curve lanciano le macchine verso l'esterno al posto di tenerle su strada e ci sono dei cambi di rotta alquanto improbabili, immagino siano gli stessi che hanno progettato a mano contraria il nuovo ippodromo di Roma, le nostre eccellenze del Poli, la parabolica è abbastanza simile come idea

oltre che:
1) non riuscire a fare delle linee di mezzeria dritte
2) appalti continui diversi legati a materiali diversi che fanno sfondi diversi, anche solo come colori che confondono la vista
3) autogrill/benzina disposti a cazzo
4) finti lavori con omini veri che sventolano le bandierine a pochi cm dal passaggio, a me frega poco ma che sicurezza del lavoro c'è in una roba del genere?
5) pedaggi che tengono occupate decine di persone tanto per visto che si può automatizzare tutto

secondo me una roba come l'A1 manco nel Congo esiste, e dire che fino a Salerno si paga pure quando sono loro che dovrebbero stipendiare chi ci prova come cavia

benissimo dare l'appalto alla mafia ma almeno chiedere a questi signori che prendano dei progettisti validi


anche sulla Milano-Genova c'è una commovente parte finale
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#446 corrigan

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Inviato 28 agosto 2013 - 15:04

4) Cosa non è emerso al processo: la politica
Bo Xilai è stato eliminato politicamente perché la sua fazione si contrapponeva a quella di Hu Jintao e Wen Jiabao, supportata da Xi: si tratta di uno scontro tra un leader che richiedeva autonomia e indipendenza, contro chi riteneva che la leadership del Partito dovesse invece essere collettiva. E si è trattato di uno scontro che ha utilizzato la paura di un ritorno alla Rivoluzione Culturale, visti i metodi di Bo, ma che affonda in una lotta sul destino economico e politico del Partito.


wrong, wrong, wrong. in particolare la parte che ho sottolineato.
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#447 Moreno Saporito

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Inviato 28 agosto 2013 - 17:51

anche sulla Milano-Genova c'è una commovente parte finale


beh dai, quella verso Aosta in compenso è quasi bella, per percorrere una regione lunga 40 km spendi come attraversare tutta la Russia ma che vuoi, c'è qualità asd
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#448 corrigan

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Inviato 10 settembre 2013 - 06:22

mi sembra che China Files (in generale abbastanza pessimi, ma nel panorama italiano da lodare) ha finalmente cominciato a parlare della bomba a orologeria dello shadowbanking nel paese. qui a HK chiunque lavori nella finanza ne parla in toni apocalittici da almeno tre anni, e ho l'impressione che finalmente si cominci a parlarne sempre più negli organi di informazione (avevo postato un articolo del Diplomat al riguardo qualche tempo fa).

http://china-files.c...-bancario-ombra
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#449 Giovanni Drogo

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Inviato 19 settembre 2013 - 09:57

Rassegna fotografica sul Dailymail con le immagini che raccontano la Kowloon Walled City:
http://www.dailymail...alled-City.html
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Statisticamente parlando, non lo so.


#450 corrigan

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Inviato 24 settembre 2013 - 17:44

uno sviluppo interessante: nella imminente free trade zone di Shanghai, che coprirà in futuro tutta l'area di Pudong, sarà permesso l'accesso a fb, twitter e altri siti vietati come quello del NYTimes.
http://www.agichina2...one-di-shanghai
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