Un pò di letture natalizie.
Gipi: Barbarone. Direi 5, il suo peggior lavoro. Viaggio nello spazio di Gipi che incontra creature strane e vive avventure buffe. Apprezzabile la primissima parte, alcuni personaggi ("pozza di piscio") ma poi via via manca proprio il ritmo e le battute, che anzi diventano sempre più scialbe. Mia moglie che è più intelligente di me mi fa notare che facendo disegni cosi complicati (a differenza di Ortolani) un lavoro del genere avrebbe richiesto troppo tempo ed ha quindi risparmiato sui testi e guadagnato sull'uscita a natale. Può darsi. Peccato perchè le premesse erano buone.
Marco Galli. Oceania Boulevard: direi altro 5. Un suicidio inspiegabile di un personaggio famoso e un mostro inquietante che forse è dietro tutto, forse è nella testa del protagonista. Anche qui, buone premesse e fumetto senza molto senso. Citazioni di Lynch, atmosfera intrigante, ma manca la ciccia. Di che cazzo mi stai a parlà? Non c'è tensione, non c'è riflessione, non c'è pathos, la svolta finale è buttata là. Belli i disegni.
Il confine: La neve rossa. 6 Almeno questo ha una storia intrigante, il pulman di alcuni bambini scompare e qui e là compaiono stranezze e indizi inquietanti. Qualcosa mi ha ricordato un vecchio film horror, "Wind Chill - Giacchio Rosso sangue" anche per i salti temporali. Personaggi non proprio esaltanti, disegni pure, ma storia che tiene. Dato il prezzo (17 euro a numero), direi comunque che sta bene cosi.
Pellizzon: Culto. 4. Illeggibile. Roba da hipster. Qui non c'è alcuna storia. Disegni (mediocri) che vanno da una parte, testi dall'altra, vuole essere inquietante e risulta solo insensato e noioso. Costosissimo tra l'altro (me l'hanno regalato e ora non so che farmene).
Department of Truth (1 di 3): 7. Finalmente qualcosa di fatto bene. Parliamo di teorie delle cospirazioni, qui la tesi è che grazie al fenomeno della Tulpa, più gente crede a qualcosa più questa ha chance di materializzarsi. Ma non si capisce chi siano i buoni e chi i cattivi, e chi manovri il tutto e a quale fine, ogni capitolo però approfondisce qualcosa e i risvolti psicologici sono ben costruiti (molto bello il mostro che vive nella testa del protagonista). Disegni di Martin Simmonds, notevoli.
Nel complesso, ritorno a Tenessee Williams senza rimpianti, in fondo era Natale e qualche cazzata volevo leggerla. Forse ho esagerato.