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ULVER


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246 replies to this topic

#1 stalker

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Inviato 22 settembre 2007 - 18:34

in concomitanza con l'uscita di shadows of the sun e i 15 anni di carriera tiro fuori un topic per una delle band che adoro di più.
capaci di concepire autentici capolavori alla fine del periodo d'oro del black metal e poi di evolversi in maniera folle e geniale mescolando elettronica, ambient, trip hop, avanguardia, jazz e quant'altro

i dischi:

vargnatt: il demo del 93 a dir poco storico. il classico 4piste autoprodotto quasi inascoltabile. io ho una versione in vinile bianco limitata della end records uscita nel 2001 credo. voto 6,5

bergtatt: beh questo come già detto ovunque e anche qui sul forum è uno dei dischi black metal più grandi della storia (anche se parlare solo di black metal è riduttivo). voto 9

kveldssanger: questo fu il primo disco che comprai. cori, voci pulite, chitarre acustiche, fiati vari. folk e tradizione norvegese. voto 8

nattens madrigal: io lo metto un piccolo gradino sopra bergtatt. l attacco di hymne I con quelle chitarre taglienti come rasoi, la batteria a mille tutta uguale e lo screaming animalesco di garm mi mettono ancora i brividi adesso. voto 9+

themes from william blake's the marriage of heaven and hell: la svolta. ho adorato questo disco come pochi è stato uno di quelli che mi ha fatto aprire gli occhi su un sacco di generi e in pratica lo conosco a memoria. chiaramente ha i suoi limiti tecnici e di produzione perche non ci si inventa nuovi dall'oggi al domani ma io lo trovo comunque strabiliante se si pensa che un anno prima usciva nattens madrigal. un doppio cd basato sul capolavoro del poeta william blake garm sfoggia una prova istrionica e teatrale (come nella masquerade infernale degli arcturus piu o meno contemporanea) il nuovo entrato tore ylwizaker dà il suo contributo fondamentale per le parti elettroniche. collaborazioni eccellenti: samoth fenriz e ishahn. voto: dovessi ascoltare il cuore darei 10 ma gli do 8,5

metamorphosis ep: con questo ep di 4 pezzi gli ulver si lanciano sempre più nell'evoluzione ispirati dai coil di cui garm è un grande fan. il primo pezzo of wolves & vibrancy è davvero danzereccio poi viene quella perla di gnosis ispirata da una poesia di rimbaud, poi limbo central che è una sorta di anteprima del seguete lp perdition city e infine of wolves and withdrawal che sfocia nel minimalismo. voto: 8

perdition city: dal mio punto di vista il capolavoro. una colonna sonora per un film interiore. un viaggio notturno in una metropoli, destini che si incrociano, neon fluorescenti. sul libretto era citata chaostrophy dei coil gruppo del quale all'epoca dell'uscita del disco non conoscevo niente. poco tempo dopo comprai stolen and contaminated songs. voto: 10

silence teaches you how to sing ep: primo degli ep a tiratura limitata basato sul silenzio. i nostri si danno al glitch e al minimalismo. questo è quello che mi piace di meno dei due. voto: 7,5

silencing the singing ep: secondo ep. questo merita alla grande. il primo pezzo  è fantastico nel suo incedere drammatico cosiccome la terza traccia not saved con quei rumori e il meraviglioso scampanio. voto: 8,5

lyckantropen ost: dalla colonna sonora immaginaria a quelle vere e proprie. la prima è per il mediometraggio svedese di steve ericsson. astratta e minimale. io la adoro. voto: 9

1993-2003 first decade in the machine: uscita un po atipica dove compare solo un pezzo degli ulver l'industriale crack bug. poi remix di pezzi del gruppo fatti da vari artisti dagli stars of the lid ai third eye fundations a merzbow. voto: 8

svidd neger ost: altra colonna sonora ottima pure questa. rispetto a lyckantropen si inseriscono qua e la elementi orchestrali. putroppo il film non l ho visto. voto: 8,5

a quick fix of melancholy ep: il suono cambia ancora. torna ad essere teatrale e sinfonico. è sicuramente affascinante quando uscii restai un po perplesso ora  l ho rivalutato un po. voto: 7,5

blood inside: secondo me è l'uscita peggiore della band (forse non l ho ascoltato a dovere). voto: 6,5

shadows of the sun: ascoltato solo due volte. alla prima mi è sembrato bellissimo alla seconda ancora di piu

WOLVES EVOLVE
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#2 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

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Inviato 22 settembre 2007 - 18:42

Propongo il ban per chi dovesse trasformare questa discussione in una litigata tipo "è meglio il periodo metal, no è meglio il periodo elettronico" per farla poi sfociare nell'ennessima diatriba pro-metal contro-metal.
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#3 bosforo

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Inviato 22 settembre 2007 - 19:07

Un gruppo grandioso anche se lo amo più per un disco che per la carriera.
Quel disco l'avrò già detto, è Bergtatt, che per me vale discografie intere, e dura mezzora! Si tratta per me di un disco assoluto, ed è stupefacente che un'opera così sofisticata e perfetta sia stata fatta da dei giovani.
Il successivo disco metal degli ulver, Nattens Madrigal (bello eh) non lo raggiunge per me, perché manca di quella perfezione negli arrangiamenti, di quella cura maniacale, di quel senso della sorpresa e della varietà. Tra le varie cose sono il mio gruppo black preferito, anche meglio degli Enslaved, sì!

Apprezzabilissima la svolta trip-hop/coiliana, anche se secondo me i lavori di quest'ultimo periodo erano più idee (ambiziosissime e da lodare fra l'altro) che fatti, eccetto quel gioiellino oscuro di Perdition City, davvero compiuto e ben bilanciato, mentre quel colosso di Themes for William Blake... lo trovo davvero ingenuo, anche se c'è molta sostanza.
Blood Inside passo falsissimo e l'ultimo Shadows of the Sun al primo ascolto mi ha steso dalla noia, ai successivi, pur rivalutandolo l'ho trovato assai forzato, con un cantato al limite del finto, e non del tutto riuscito, anche se certi arrangiamenti sono davvero belli.

Grande gruppo.  :o
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#4 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 22 settembre 2007 - 22:52

Io sono tra quelli che non li ama particolarmente. E, inoltre, sono tra quelli che reputa Bergtatt solo un bel disco e davvero non riesce a capire tutto l'entusiasmo che lo circonda. ::) Ci torno spesso, cercando di "comprendere", ma ne esco sempre deluso...
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三生石


#5 Life Is Insignificant

    Deadman

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Inviato 23 settembre 2007 - 01:06

Uno dei miei gruppi preferiti in assoluto. Ritengo che i due album black metal che hanno fatto siano gli album migliori che il black abbia partorito, e naturalmente adoro anche tutto il resto dell'evoluzione dei lupi.
Un gruppo unico, che ha osato quando avrebbe benissimo potuto adagiarsi sugli allori come molti altri hanno fatto, e invece questo coraggio è stato premiato. Shadows of the Sun è l'ennesimo esempio di che cosa sia in grado di partorire questa band. E' qualche giorno che lo sto ascoltando di continuo, veramente un album splendido.
Sono sempre più convinto che se davvero esiste un Dio, deve sicuramente avere le sembianze di Garm.
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#6 ReineMetal

    non morto nostalgico

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Inviato 23 settembre 2007 - 07:25

Probabilmente se fossi un appassionato di elettronica e di trip-hop "Perdition City" mi farebbe stomacare mentre così mi garba abbastanza. Facciamo attenzione però a non valutare una band solo in base alla presunta apertura mentale che l'ha condotta a mutare radicalmente il proprio territorio musicale(se non l'approccio e il modo di far musica).Se qualsiasi band di tecno-death potesse ottenere il rispetto della critica solamente suonando ballabili folk romagnoli, allora l'avrebbero già fatto. Garm ha fatto di meglio con Borknagar e Arcturus.
=
Meglio il periodo metal. E questo non ha nulla a che fare con la diatribe pro-contro metal, nè stigmatizza la coraggiosa svolta degli Ulver: semplicemente i primi dischi sono infinitamente più importanti nella storia della musica degli anni '90 rispetto agli altri, per ovvie ragioni di influenza, spontaneità e concretezza di idee.
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Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.

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#7 Guest_Julian_*

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Inviato 23 settembre 2007 - 07:37

Personalmente conosco approfonditamente solo "Bergtatt", che considero fra i miei dischi black preferitissimi in assoluto: ha atmosfere particolarissime, sfoggia abilità tecniche e compositive già inusuali, ammorbidisce l'estremismo black regalando pezzi immortali.
Proverò ad ascoltare il resto.
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#8 bosforo

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Inviato 23 settembre 2007 - 09:56

Probabilmente se fossi un appassionato di elettronica e di trip-hop "Perdition City" mi farebbe stomacare mentre così mi garba abbastanza.


Non credere, sai. PC non sarà un disco perfetto, però ha i suoi grandissimi momenti.
Concordo anche io sulla superiorità della fase metal, non perché tale, ma perché un capolavoro assoluto come Bergtatt e un discone di tutto rispetto come Nattens Madrigal si fanno sentire.

Un loro disco che ho apprezzato senza innamorarmi è stato Kveldssanger, per me un disco folk nella media, non speciale come il precedente e successivo.
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#9 stalker

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Inviato 23 settembre 2007 - 10:57

Probabilmente se fossi un appassionato di elettronica e di trip-hop "Perdition City" mi farebbe stomacare mentre così mi garba abbastanza.


io non ho capito cosa vuoi dire
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#10 Diamond_Sea

    Glooming in the wind

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Inviato 23 settembre 2007 - 11:17

Ho solo Bergtatt, ed e' il mio disco Black Metal preferito insieme a Nemesis Divina dei Satyricon.

Un vero capolavoro, magico e fiabesco semplicemnete unico. Riguardo la svolta verso l'elettronica sinceramente preferisco non approfondire, ora mi devo procurare Mattens Madrigal.

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#11 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 23 settembre 2007 - 11:22

In ogni caso, è venuto il momento di riascoltarsi un pò tutta la loro produzione.
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#12 Focus

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Inviato 23 settembre 2007 - 11:38

Bergtatt secondo me è il disco migliore,dal mio punto di vista lì loro sono gli Opeth del black metal,soprattutto nell'utilizzo della voce,che denuncia un loro interesse verso atmosfere di struggimento che mi ricordano quelle del gruppo svedese. Successivamente non mi hanno soddisfatto più di molto,perchè a parte Nattens madrigal (disco a sè) a livello di elettronica il rock ottiene risultati migliori.
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#13 Guest_Mr. Selfdestruct_*

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Inviato 23 settembre 2007 - 17:51

prima di tutto saluto il forum, mi sono iscritto da poco e questo è il mio primo post ^^

gli Ulver rientrano tra le mie band preferite, hanno avuto una carriera di alti e bassi, con album sempre diversi e forse per questo, a tratti non entusiasmanti.
Sulla trilogia black, nulla da dire, pressochè perfetta, Bergtatt è sicuramente il punto più alto della loro carriera, folk e black metal si fondono per dar vita ad un disco fondamentale per l'evoluzione del genere.
I problemi sorgono con la totale rottura di Garm con il passato, Perdition City è un bel dischetto trip hop, dal retrogusto un pò industrial e un pò jazz, ma che si perde dopo poche tracce in soluzioni piuttosto banalotte
Blood Inside è, forse, il miglior disco del secondo periodo, iniziano finalmente a sperimentare nuove soluzioni, lo stile diventa più personale e alcune canzoni meravigliose bastano a renderlo un disco quanto meno discreto, ma proprio quando sembra stiano maturando esperienza per creare qualcosa di davvero interessante, cambiano di nuovo completamente strada con Shadows of the sun, album carino, ambient tondo e caldo, con canzoni dalla struttura molto simile e con una voce di Garm molto diversa dal solito, ma che per tutta la sua durata ti da quella brutta sensazione di "già sentito mille volte"
La presenza di alcune canzoni notevoli lo salva dalla mediocrità, ma non ci siamo... il tentativo di rinnovarsi è senza dubbio ammirevole, ma penso sia inutile continuare a saltare da un genere all'altro producendo dischi acerbi e non certo entusiasmanti
continuo ad aver fiducia in Garm (che, non dimentichiamo, ha cantato anche in band molto importanti come gli Arcturus e i Borknagar), il genio non gli manca e nemmeno la bravura.
vediamo che combinerà nei prossimi dischi...
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#14 ReineMetal

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Inviato 23 settembre 2007 - 17:56

Bnevenuto Mr. Selfdestruct, concordo appieno con la tua analisi.
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#15 -prxs-

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Inviato 23 settembre 2007 - 22:09

Personalmente trovo il periodo delle soundtrack e del minimalismo glitch il più indovinato, di maniera, ma molto ben riuscito. Gli inizi black metal sono stati grandiosi, anche se all'epoca preferivo di gran lunga altri nomi norvegesi. "Themes" e "Perdition City" forse leggermente sopravvalutati, ma comunque interessanti. Il disco folk, il meno riuscito. 
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#16 Hypnotherapist

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Inviato 23 settembre 2007 - 22:14

ho ascoltato solo Bergtatt, ma non mi ha stupito particolarmente.
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#17 Haggard

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Inviato 26 settembre 2007 - 16:57

Propongo il ban per chi dovesse trasformare questa discussione in una litigata tipo "è meglio il periodo metal, no è meglio il periodo elettronico" [...]


Coda di paglia? Una discussione del genere sarebbe perfettamente legittima.
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#18 Guest_telegram_*

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Inviato 26 settembre 2007 - 17:06

Apprezzo la grande apertura dimostrata dagli Ulver nel corso degli anni, tuttavia è probabile che il loro unico disco obbligatorio rimanga Bergtatt, capolavoro nonché apice del black metal per quel che mi riguarda...

Gli ultimi li trovo impacciati. Non è la loro cup of tea, è inutile. La scelta dei suoni è talvolta imbarazzante, patinata da stomacare, si sente che non c'è il background adatto alle spalle.
Mi piacerebbe tornassero a imbracciare le chitarre... 
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#19 stalker

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Inviato 26 settembre 2007 - 17:19


Gli ultimi li trovo impacciati. Non è la loro cup of tea, è inutile. La scelta dei suoni è talvolta imbarazzante, patinata da stomacare, si sente che non c'è il background adatto alle spalle.
Mi piacerebbe tornassero a imbracciare le chitarre... 


un po come quell'imbecille di konofal che suona da 20 anni ma tu potresti fare meglio
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#20 Unknownpleasure

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Inviato 26 settembre 2007 - 17:27

Apprezzo la grande apertura dimostrata dagli Ulver nel corso degli anni, tuttavia è probabile che il loro unico disco obbligatorio rimanga Bergtatt, capolavoro nonché apice del black metal per quel che mi riguarda...

Gli ultimi li trovo impacciati. Non è la loro cup of tea, è inutile. La scelta dei suoni è talvolta imbarazzante, patinata da stomacare, si sente che non c'è il background adatto alle spalle.
Mi piacerebbe tornassero a imbracciare le chitarre... 

Non sono completamente d'accordo...
BErgatt è si il loro capolavoro, ma la svolta post-Nattens Madrigal non la bollerei come inutile o impacciata: Perdition city ha qualche tratto patinato (i fiati in "lost in moments") melle sue inflenze jazz e trip-hop, ma "blood inside"?
"the marriage of heaven and hell" non lo ascolto da tanto e non saprei dire (ma ne ho un ricordo clamorosamente bello, dovrò risentirlo)...
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#21 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

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Inviato 26 settembre 2007 - 18:30


Propongo il ban per chi dovesse trasformare questa discussione in una litigata tipo "è meglio il periodo metal, no è meglio il periodo elettronico" [...]

Coda di paglia? Una discussione del genere sarebbe perfettamente legittima.


Questa si, è perfettamente legittima, ma se ci fai caso il mio post continuava

per farla poi sfociare nell'ennessima diatriba pro-metal contro-metal.


Ecco, questo sarebbe molto meno piacevole, dovresti saperlo più di altri. ;)
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#22 Focus

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Inviato 26 settembre 2007 - 18:34



Propongo il ban per chi dovesse trasformare questa discussione in una litigata tipo "è meglio il periodo metal, no è meglio il periodo elettronico" [...]

Coda di paglia? Una discussione del genere sarebbe perfettamente legittima.


Questa si, è perfettamente legittima, ma se ci fai caso il mio post continuava

per farla poi sfociare nell'ennessima diatriba pro-metal contro-metal.


Ecco, questo sarebbe molto meno piacevole, dovresti saperlo più di altri. ;)



Scusate l'intromissione,ma effetivamente tutti i topic in cui si parla di qualcosa riguardante,legato,paragonabile o anche solo avvicinabile al metal,scoppiano casini esasperanti,ed è un peccato se anche quì arrivasse qualcuno a rompere le uova negli Ulver.
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#23 Guest_telegram_*

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Inviato 26 settembre 2007 - 19:58



Gli ultimi li trovo impacciati. Non è la loro cup of tea, è inutile. La scelta dei suoni è talvolta imbarazzante, patinata da stomacare, si sente che non c'è il background adatto alle spalle.
Mi piacerebbe tornassero a imbracciare le chitarre... 


un po come quell'imbecille di konofal che suona da 20 anni ma tu potresti fare meglio


1) non vedo come il mio giudizio su un disco appartenente a tutt'altro ambito possa contare in merito agli Ulver.
2) che faccia musica da vent'anni rende i suoi dischi automaticamente belli?
per me (poi non salti fuori che non l'ho scritto eh!) l'ultimo Les Joyaux è un disco di una bruttezza stratosferica. un disco  imbarazzante da cui l'unica cosa che traspare è carenza di idee e pressapochismo nel realizzarle. davvero pessimo, sotto ogni punto di vista. può un solo giudizio compromettere tutte le argomentazioni di chi lo esprime? allora non diamo più retta a nessuno, tanto chiunque prima o poi se ne uscirà con un parere diverso dal nostro...
(per esempio, per Frankie "Bergtatt" è un disco povero e ripetitivo - che fai, smetti di leggere i suoi post?)
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#24 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 26 settembre 2007 - 20:00

domanda (seria): c'è qualche disco in cui non cantano in growl?
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Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#25 Focus

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Inviato 26 settembre 2007 - 20:05

Tutti. Infatti usano lo scream.
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#26 stalker

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Inviato 26 settembre 2007 - 20:21




Gli ultimi li trovo impacciati. Non è la loro cup of tea, è inutile. La scelta dei suoni è talvolta imbarazzante, patinata da stomacare, si sente che non c'è il background adatto alle spalle.
Mi piacerebbe tornassero a imbracciare le chitarre... 


un po come quell'imbecille di konofal che suona da 20 anni ma tu potresti fare meglio


1) non vedo come il mio giudizio su un disco appartenente a tutt'altro ambito possa contare in merito agli Ulver.
2) che faccia musica da vent'anni rende i suoi dischi automaticamente belli?
per me (poi non salti fuori che non l'ho scritto eh!) l'ultimo Les Joyaux è un disco di una bruttezza stratosferica. un disco  imbarazzante da cui l'unica cosa che traspare è carenza di idee e pressapochismo nel realizzarle. davvero pessimo, sotto ogni punto di vista. può un solo giudizio compromettere tutte le argomentazioni di chi lo esprime? allora non diamo più retta a nessuno, tanto chiunque prima o poi se ne uscirà con un parere diverso dal nostro...
(per esempio, per Frankie "Bergtatt" è un disco povero e ripetitivo - che fai, smetti di leggere i suoi post?)


dai era una battuta...
mi dici cosa hai ascoltato dopo nattens madrigal? ti posso dar ragione su the marriage of heaven and hell e in parte su perdition city. ma le colonne sonore o i due ep non mi paiono male come suoni
  • 0

#27 Guest_telegram_*

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Inviato 26 settembre 2007 - 21:05

Non intendevo mica tutto ciò che hanno fatto dopo "Bergtatt" (anche perché ci sono diversi dischi comunque non-elettronici dopo quello)...

"Kveldssanger" lo trovo il loro peggiore, i cori in particolare così terribilmente kitsch, hanno perso tutto il fascino angelico di quelli di "Bergtatt".

"Nattens" mi piace, credo sia il loro migliore dopo "Bergtatt". Lo trovo un po' ripetitivo ma il suono è spaventoso, una vera mitragliata.

"Perdition" e "Lyckantropen" invece sono i due a cui si riferiva il mio commento. Il massimo rispetto per l'apertura mentale, ma i suoni non hanno il gusto di quelli dei dischi di musicisti che nell'elettronica hanno il proprio background (a mio avviso "Perdition" al massimo può essere il disco peggiore di Amon Tobin o Luke Vibert)...

Se per te sono capolavori comunque tanto meglio, si tratta di una band che ha il mio massimo rispetto... Proprio pochi giorni fa mi son fatto l'ennesima immersione in "Bergtatt"...  :-*
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#28 RandolphCarter

    life is cool

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Inviato 26 settembre 2007 - 22:01

Nemesis Divina dei Satyricon.


Spettacolo.

Mother North, how can they sleep while their beds are burning?
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The sound of something important disappearing.

#29 stalker

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Inviato 27 settembre 2007 - 08:32

Non intendevo mica tutto ciò che hanno fatto dopo "Bergtatt" (anche perché ci sono diversi dischi comunque non-elettronici dopo quello)...

"Kveldssanger" lo trovo il loro peggiore, i cori in particolare così terribilmente kitsch, hanno perso tutto il fascino angelico di quelli di "Bergtatt".

"Nattens" mi piace, credo sia il loro migliore dopo "Bergtatt". Lo trovo un po' ripetitivo ma il suono è spaventoso, una vera mitragliata.

"Perdition" e "Lyckantropen" invece sono i due a cui si riferiva il mio commento. Il massimo rispetto per l'apertura mentale, ma i suoni non hanno il gusto di quelli dei dischi di musicisti che nell'elettronica hanno il proprio background (a mio avviso "Perdition" al massimo può essere il disco peggiore di Amon Tobin o Luke Vibert)...

Se per te sono capolavori comunque tanto meglio, si tratta di una band che ha il mio massimo rispetto... Proprio pochi giorni fa mi son fatto l'ennesima immersione in "Bergtatt"...  :-*


ho capito il tuo ragionamento e lo condivido. è come paragonare i suoni di shadows of the sun ai coil più notturni di musick to play in the dark o astral disaster. il che concettualmente ci può stare ma il riferimento è da prendere con le molle chiaro. il fatto che li ritenga capolavori e che ho messo due voti così è dovuto molto al valore affettivo dei singoli dischi era solo per distinguere cosa mi piaceva di piu della loro discografia.

ps: se kveldssanger ti pare pacchiano spero che tu non abbia mai sentito gli storm
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#30 Farzan

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Inviato 27 settembre 2007 - 12:15

Appena finito l'ennesimo ascolto di questo "shadows of the sun".
gli ulver non li conoscevo, ma mi sembra di capire che non suonano sempre così, ora recupererò il resto.

Shadows of the sun è sicuramente molto bello, certi momenti mozzafiato, come la traccia iniziale Eos. qualche passaggio un pò più sfocato soprattutto nella parte di mezzo.
la pecca più grossa comunque mi sembrano le voci. a volte funzionano ma altre volte rovinano la canzone. comunque molto bello
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#31 protassov

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Inviato 28 settembre 2007 - 10:39

Bergtatt mi aveva folgorato, la loro via al folk è stata molto originale e di sostanza (insomma la musica soddisfa tutte le aspettative che si hanno quando si vede la copertina con boschi e fiordi). Lâ??aurea di magia che permea questi 30 minuti di musica me lo ha fatto affiancare subito ad un altro capolavoro nordico â??In the nightside eclipseâ?? degli Emperor . â??Perdition Cityâ?? lâ??ho preso con le molle pensando  che mentre i nostri erano immersi nel black, in giro câ??era gente che giorno e notte smanettava con lâ??elettronica e sicuramente Ulver non può essere lo stato dellâ??arte di quel genere (credo,da profano di elettronica). In realtà è un disco interessante e alcune tracce sono molto inquietanti (penso fosse il loro scopo) però tirando le somme ed in attesa di approfondire tutta lâ??opera Bergtatt resta insuperato per il sottoscritto
  • 0

#32 Haggard

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Inviato 28 settembre 2007 - 20:36

Bergtatt 9,5
Kveldssanger 8
Nattens madrigal 6,5
Themes from William Blake's "Marriage of heaven and hell" 7
Metamorphosis EP non l'ho ascoltato
Perdition city 7
Silence teaches you how to sing 4
Silencing the singing 5
Lyckantropen OST non l'ho ascoltato
Svidd Neger OST 6
Blood Inside 7,5
Shadows of the sun sto ascoltandolo in questi giorni.

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#33 -prxs-

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Inviato 01 ottobre 2007 - 20:10

sto ascoltando adesso l'ultimo.... ma c'è una cover dei Black Sabbath, Solitude (da Masters of Reality)....  O_O O_O O_O O_O O_O meravigliosa.
  • 0

#34 stalker

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Inviato 15 ottobre 2007 - 11:35

complimenti al solito mauro roma per la bellissima recensione di shadows of the sun su OR
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#35 The Beast

    pivello

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Inviato 15 ottobre 2007 - 20:15

Davvero bella la recensione, complimenti.
Col passare degli ascolti il disco cresce, molto, troppo; sicuramente avrebbe potuto essere qualcosa in più, dato l'immenso talento degli Ulver, ma ha atmosfera e fascino da vendere.
  • 0

#36 Loson

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Inviato 16 ottobre 2007 - 12:36


Nemesis Divina dei Satyricon.


Spettacolo.

Mother North, how can they sleep while their beds are burning?


Giusto per esprimere un apprezzamento su quel discone che è "Nemesis Divina": assieme a "Bergtatt" degli Ulver e "Pure Holocaust" degli Immortal costituice la triade perfetta del black metal. Su Bergtatt non ho altro da dire, se non che le scansioni melodiche sono di una bellezza accecante, le digressioni folk danno i brividi, la voce pulita si eleva eterea ed incorporea come nei migliori My Bloody Valentine...Assoluto  :-*
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#37 Connacht

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Inviato 16 ottobre 2007 - 15:33

Genere "ulver"?
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You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm

 

jazz-sebastian-bach-2.png

 

Sister of night
When the hunger descends
And your body's a fire
An inferno that never ends
An eternal flame
That burns in desire's name

 

C'era una volta un automobilista per strada, a un certo punto la moglie lo chiama al telefono allarmata: "tesoro, fai attenzione, c'è un folle che sta andando contromano in autostrada!" e lui: "uno? qui vanno tutti contromano!"


#38 Claudio

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Inviato 16 ottobre 2007 - 15:39

Genere "ulver"?


E' stata una scelta curiosa del recensore per dire che, ormai, rappresentano un genere a sé, trasversale a molti altri.
  • 0

#39 Connacht

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Inviato 16 ottobre 2007 - 16:07

Vabbè, ma allora per dire di gruppi che potrebbero essere considerati (io imho non lo farei) facenti "genere a sè" ce ne sarebbero ancora altri... magari è una discussione interessante che si potrebbe fare a parte, qui mi fermo perché sto andando troppo OT. ;)
  • 0

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C'era una volta un automobilista per strada, a un certo punto la moglie lo chiama al telefono allarmata: "tesoro, fai attenzione, c'è un folle che sta andando contromano in autostrada!" e lui: "uno? qui vanno tutti contromano!"


#40 -prxs-

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Inviato 16 ottobre 2007 - 17:02

Vabbè, ma allora per dire di gruppi che potrebbero essere considerati (io imho non lo farei) facenti "genere a sè" ce ne sarebbero ancora altri... magari è una discussione interessante che si potrebbe fare a parte, qui mi fermo perché sto andando troppo OT. ;)


No, non sei OT. Anche a me è sembrata curiosa come scelta, tutto sommato questo disco presenta delle sonorità molto più localizzabili rispetto ad alcuni suoi predecessori (vedi il penultimo Blood Inside, ad esempio). Ci sento i Coil di Musick to play in the Dark, l'attivismo minimal glitch di Fennesz e Alva Noto, l'ambientazione night jazz del celebrato Perdition City ed una forma canzone che lambisce la struttura soundtrack. A conti fatti, esperienze e moduli che degli Ulver conoscevamo già, soltanto che stavolta sono riusciti a pacificarsi e sublimare il caleidoscopio di rigurgiti e lazzi che aveva infestato, con meno successo, la precedente e discussa release. Stavolta, invece, hanno fatto centrissimo.


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#41 100000

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Inviato 31 ottobre 2007 - 13:26

mi sposto qui, indirizzato (giustamente) da stalker e Claudio.
non conosco l'intera discografia degli Ulver ma ho già ascoltato diversi loro album (compreso ovviamente lo splendido Bergtatt), comunque quest'ultimo album è per me stupendo. veramente ottimo, ben focalizzato e realizzato.
...me ne sono innamorato...  :-*
  • 0

#42 100000

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Inviato 02 maggio 2008 - 15:06

rispolvero il topic, per porvi una domanda che mi assilla da tempo.
in "Blood inside" ho notato diversi richiami (abbastanza evidenti anche) a brani altrui (oserei dire di musica classica), solo che non riesco a focalizzare questi pezzi. qualcuno mi sa aiutare, nel senso sa dirmi chi e cosa è citato in questo album?
(come esempio porgo il pezzo che parte al minuto 3:10 circa di "This is not sound")
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#43 Guest_Maedhros_*

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Inviato 02 maggio 2008 - 17:45

il pezzo che parte al minuto 3:10 circa di "This is not sound")


è un brano di Bach, ma onestamente non so dirti quale.
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#44 100000

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Inviato 02 maggio 2008 - 19:29


il pezzo che parte al minuto 3:10 circa di "This is not sound")


è un brano di Bach, ma onestamente non so dirti quale.


mi sembrava proprio, dovrei averlo anche suonato al piano maledizione, solo che non riesco a ricordarmi dove ho messo lo spartito!  >:(
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#45 Guest_Sassicaia1980_*

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Inviato 03 maggio 2008 - 11:01

"Perdition" e "Lyckantropen" invece sono i due a cui si riferiva il mio commento. Il massimo rispetto per l'apertura mentale, ma i suoni non hanno il gusto di quelli dei dischi di musicisti che nell'elettronica hanno il proprio background (a mio avviso "Perdition" al massimo può essere il disco peggiore di Amon Tobin o Luke Vibert)...

Nonostante questo sia vero e applicabile anche ad altri nordici, Manes e Paradise Lost per esempio,

Perdition City resta l'unico che oserei rimettere nel lettore. Gli altri fanno parte di un mondo che non mi interessa, tange coinvolge. Anzi, li trovo spesso involontariamente caricaturali.
  • 0

#46 Epitaph

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Inviato 03 maggio 2008 - 19:00


il pezzo che parte al minuto 3:10 circa di "This is not sound")


è un brano di Bach, ma onestamente non so dirti quale.


Toccata e Fuga In D Minore.
  • 0

#47 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 04 maggio 2008 - 10:04

"Perdition" e "Lyckantropen" invece sono i due a cui si riferiva il mio commento. Il massimo rispetto per l'apertura mentale, ma i suoni non hanno il gusto di quelli dei dischi di musicisti che nell'elettronica hanno il proprio background (a mio avviso "Perdition" al massimo può essere il disco peggiore di Amon Tobin o Luke Vibert)...

Nonostante questo sia vero e applicabile anche ad altri nordici, Manes e Paradise Lost per esempio...

secondo me invece tanto di cappello proprio perchè questo gruppi hanno un background agli antopodi rispetto all'elettronica. Ulver in tutta la scandinavia è diventato il motore portante di un genere all'avanguardia e più unico che raro (che poi piaccia o meno è un'altra cosa, un buon 60% delle releases della Jester Records sono da buttare secondo me), ma questo mostra ancora una volta tutto il coraggio che è scaturito da una persona che è sempre stata all'avanguardia rispetto alla scena di cui faceva parte, blackmetal in primis... vorrei vedere Amon Tobin (che ultimamente ne azzecca poche) a fare un disco a caso tipo uno dei primi 4 degli ulver..
  • 0
<a href="http://rateyourmusic...ofSILENCE"><img border=0 src="http://rateyourmusic...DofSILENCE.png" width=250 height=72></a>

http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/

la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta

Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#48 100000

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Inviato 04 maggio 2008 - 19:27



il pezzo che parte al minuto 3:10 circa di "This is not sound")


è un brano di Bach, ma onestamente non so dirti quale.


Toccata e Fuga In D Minore.


eccoecco, bravo Epitaph...sai riconoscermi anche le altre presenti nell'album?
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#49 100000

    Enciclopedista

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Inviato 04 maggio 2008 - 20:26





il pezzo che parte al minuto 3:10 circa di "This is not sound")


è un brano di Bach, ma onestamente non so dirti quale.


Toccata e Fuga In D Minore.


eccoecco, bravo Epitaph...sai riconoscermi anche le altre presenti nell'album?


In realtà non ho ascoltato questo album. Ho scaricato il pezzo per curiosità dopo la tua domanda. Con gli Ulver sono fermo ai primi tre. Eventualmente proverò a riconoscere qualcosa (se sarà il caso) quando avrò sentito Blood Inside interamente.


ok grazie, a dire il vero gli ultimi sono molto diversi dai primi tre...ma a me piacciono ugualmente (se non di più). ti consiglio vivamente un ascolto degli ultimi tre, in contrapposizione alla trilogia iniziale...
  • 0

#50 stalker

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Inviato 05 maggio 2008 - 08:18

un buon 60% delle releases della Jester Records sono da buttare secondo me


qualcosa è da buttare ma ci sono state delle uscite che mi piacquero davvero molto:

esperanza - s/t
virus - carheart
1349 rykkinn - brown ring of fury
upland - obliterated
star of ash - iter.viator

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