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#151
Inviato 16 luglio 2006 - 10:04
#152
Inviato 16 luglio 2006 - 13:09
#153
Inviato 16 luglio 2006 - 15:00
Il Grande Gatsby di Fitzgerald. Sono quelle letture da scuola superiore, l'ho preso in mano così
cosa intendi per "letture da scuola superiore"?
#154
Inviato 16 luglio 2006 - 18:51
F.Nietzsche, La nascita della tragedia
#155
Inviato 16 luglio 2006 - 21:08
Allora i Sessanta racconti ti piaceranno da morire, alcuni sono davvero suggestivi e ben fatti! Poi magari se ti va mi dici quali ti sono piaciti di più. ciaoTerminato"I sotterranei del Vaticano",che non mi ha soddisfatta più di tanto,mi sto dedicando ai "Sessanta racconti"di Buzzati,autore di cui mi sono totalmente innamorata grazie non solo a"Il deserto dei tartari"ma soprattutto a "Un amore",libro che ho adorato.
Io nel frattempo non leggo ancora niente.
#156
Inviato 17 luglio 2006 - 09:40
parlamene, quando lo finisci"American Gods" di Neil Gaiman
Ma è l'autore di Sandman, la spettacolare serie a fumetti! Come sono i suoi romanzi? Simili a Sandman?
#157
Inviato 17 luglio 2006 - 10:01
nonostante abbia qualche annetto è un'analisi veramente lucida di come l'impero abbia preso il posto degli stati nazionali..
molto interessante anche il concetto di potere e produzione biopolitico...
#158
Inviato 17 luglio 2006 - 11:07
parlamene, quando lo finisci"American Gods" di Neil Gaiman
Ma è l'autore di Sandman, la spettacolare serie a fumetti! Come sono i suoi romanzi? Simili a Sandman?
Io ho letto Nessun Dove, American Gods e Coraline: carini ma non mi hanno fatto impazzire...
#159
Inviato 17 luglio 2006 - 11:10
Il Grande Gatsby di Fitzgerald. Sono quelle letture da scuola superiore, l'ho preso in mano così
cosa intendi per "letture da scuola superiore"?
precisamente quello che mi stavo chiedendo anche io...
tu l'avrai anche preso in mano così... ma quello è un gran libro!!!!!!
#160
Inviato 17 luglio 2006 - 13:31

#161
Inviato 17 luglio 2006 - 14:15
Ho finito ieri di leggere La svastica sul sole di Philip K. Dick. Molto interessante il mondo proposto nel libro, curato più che altro nella parte "popolare" piuttosto che in quella politica e furioso ed agghiacciante il finale.
Sono d'accordo, uno dei migliori esempi di ucronia.
#162
Inviato 17 luglio 2006 - 15:34
Avrei intenzione di leggere Così parlò Zarathustra di Nietzsche, però ho paura di non capirci una mazza visto che non so nulla di filosofia, voi che dite?
Il sottotitolo di Così parlo Zarathustra è un libro per tutti e per nessuno; già da questo si capisce che la scrittura è volutamente accessibile ma si vuole anche fare allusione alla complessa architettura di simboli di cui è pervaso. Comunque come tutti i simboli anche quelli dello Zarathustra possono essere anche solo presi letteralmente.
A livello narrativo è "evangelico" e molto lirico, e il fatto che sia uno dei capisaldi della filosofia non implica che sia scritto in forma filosofica. ? vero che paradossalmente è questo modo antifilosofico di scrivere ad essere portatore di pensiero, ma questa è una lettura di livello più alto che può essere benissimo tralasciata da chi vuole semplicemente leggere un buon libro; in fondo stiamo parlando di un romanzo, il vero Zarathustra filosofico è il suo necessario gemellino teoretico, il successivo Al di là del bene e del male.
Quindi vai pure tranquillo, possibilmente con l'edizione Adelphi, che le prefazioni di molte altre mettono strane idee in testa...

I aim to misbehave
#163
Inviato 17 luglio 2006 - 15:57
CUT
Grazie mille!

#164
Inviato 17 luglio 2006 - 19:39
Coraline l'ho letto anche io: a me era piaciuto, tanto da averlo quasi DIVORATO!
Io ho letto Nessun Dove, American Gods e Coraline: carini ma non mi hanno fatto impazzire...
parlamene, quando lo finisci"American Gods" di Neil Gaiman
Ma è l'autore di Sandman, la spettacolare serie a fumetti! Come sono i suoi romanzi? Simili a Sandman?
#165
Inviato 17 luglio 2006 - 22:47
è la moglie dell'adorabile safran foer e si vede

stessa vena sognatrice e poetica, sprazzi di leggerezza ed ingenuità infantile. manca del genio del marito, di cui tra l'altro l'influenza (e l'aiuto?) è fin troppo presente: alcune particolarità di foer qua si ripetono, un fatto abbastanza fastidioso.
#166
Inviato 18 luglio 2006 - 06:31
Il Grande Gatsby di Fitzgerald. Sono quelle letture da scuola superiore, l'ho preso in mano così
cosa intendi per "letture da scuola superiore"?
precisamente quello che mi stavo chiedendo anche io...
tu l'avrai anche preso in mano così... ma quello è un gran libro!!!!!!
Che è uno di quei grandi classici che in genere ti danno da leggere alle superiori. Se te lo fanno leggere alle superiori è indubbia la validità del libro. Scusate l'impostazione della frase. Rileggendola aveva l'aria di pressapochismo e arroganza. Caratteristiche che non ho, soprattutto in ambito letterario ehehe.
ps. ho perso il libro. ero arrivato a metà di esso.

#167
Inviato 18 luglio 2006 - 14:48
Allora i Sessanta racconti ti piaceranno da morire, alcuni sono davvero suggestivi e ben fatti! Poi magari se ti va mi dici quali ti sono piaciti di più. ciao
Terminato"I sotterranei del Vaticano",che non mi ha soddisfatta più di tanto,mi sto dedicando ai "Sessanta racconti"di Buzzati,autore di cui mi sono totalmente innamorata grazie non solo a"Il deserto dei tartari"ma soprattutto a "Un amore",libro che ho adorato.
Li ho terminati poco fa e non sono rimasta assolutamente delusa.I racconti sono estremamente originali,a volte inquietanti e,come dici tu,davvero suggestivi.Credo che ne porterò almeno due nel cuore:"Inviti superflui",che mi ha commossa,e"Non aspettavano altro",crudele e toccante.
#168
Inviato 18 luglio 2006 - 15:37
Allora i Sessanta racconti ti piaceranno da morire, alcuni sono davvero suggestivi e ben fatti! Poi magari se ti va mi dici quali ti sono piaciti di più. ciao
Terminato"I sotterranei del Vaticano",che non mi ha soddisfatta più di tanto,mi sto dedicando ai "Sessanta racconti"di Buzzati,autore di cui mi sono totalmente innamorata grazie non solo a"Il deserto dei tartari"ma soprattutto a "Un amore",libro che ho adorato.
Li ho terminati poco fa e non sono rimasta assolutamente delusa.I racconti sono estremamente originali,a volte inquietanti e,come dici tu,davvero suggestivi.Credo che ne porterò almeno due nel cuore:"Inviti superflui",che mi ha commossa,e"Non aspettavano altro",crudele e toccante.
ricordo il piacere con cui lessi questi Sessanta racconti, in particolare però ancora ricordo benissimo il senso d'inquietudine ed ansia che mi lasciò addosso uno in particolare: sette piani. una sensazione che mi accompagnò per giorni.
#169
Inviato 18 luglio 2006 - 17:09
I Sessanta Racconti invece, li ho trovati (per gran parte) stupendi.
Oltre alla pelle d'oca già sperimentata da Diandra per Sette Piani, ho amato I sette messaggeri, Una goccia ed Il cane che ha visto Dio.
Davvero, non ho aggettivi che non risultino banali per definire le sensazioni che mi hanno regalato questi racconti.
#170
Inviato 18 luglio 2006 - 17:27
#171
Inviato 20 luglio 2006 - 07:52
Ma è l'autore di Sandman, la spettacolare serie a fumetti! Come sono i suoi romanzi? Simili a Sandman?
No. Mediamente belli ma tutti inferiori al fumetto. Le idee ci sono e sono bellissime, ma penso che Gaiman (di cui ho letto "American Gods", "Neverwhere" e "Good Omens", ancora inedito in italiano, scritto assieme a Terry Pratchett) sia meglio come sceneggiatore che come narratore. Voglio dire, leggi i libri, li divori, ma ti chiedi sempre "chissà come sarebbe, disegnato". L'ultimissimo "Anansi Boys" (non ricordo il titolo italiano) non l'ho ancora letto - e per il momento non ho intenzione di farlo.
Whatever you do, don't
#172
Inviato 20 luglio 2006 - 15:03
Belli! Anche se io preferisco il racconto che ho letto prima di tutti e che mi ha permesso poi di leggere tutti gli altri: Eppure battono alla porta, capolavoro di suspance e attesa inquietante di qualcosa dalla cui ineluttabilità non puoi assolutamente sottrarti. Hai notato il modo in cui tutti gli ospiti di casa Gron rimangono seduti ad ascoltare il rumore della pioggia e della piena del fiume incredibilmente incapaci di prendere una decisione fosse quella anche dell' abbandono della villa? E' assurdo il senso di impotenza che ingenera la lettura di questo racconto. Ma sono stupendi anche IReziarii, i Topi ( puro brivido alcune parti...) dI sette Piani, Il crollo ella Baliverna e assurdo anche il racconto Una Goccia.
Li ho terminati poco fa e non sono rimasta assolutamente delusa.I racconti sono estremamente originali,a volte inquietanti e,come dici tu,davvero suggestivi.Credo che ne porterò almeno due nel cuore:"Inviti superflui",che mi ha commossa,easpett"Non avano altro",crudele e toccante.
Cmq sono contento che ti siano piaciuti i racconti perchè secondo me Buzzati dovrebbe essere rivalutato, tanto più che ho scoperto che in Francia è un autore italiano tra quelli della lett. contemporanea tra i più apprezzati.
#173
Inviato 23 luglio 2006 - 16:46
#174
Inviato 27 luglio 2006 - 18:59
SANDRA SCOPPETTONE - Tutto quel che è tuo è mio- edizioni e/o 2004
#175
Inviato 28 luglio 2006 - 13:37
"Una strada ha senso solo se è la strada che porta a casa.
Tutto al mondo ha senso solo se ti aiuta a trovarti là dove ti devi trovare.
La strada che porta a casa è tortuosa. Percorrere i rettilinei è sempre più facile. Ma che fare, se la strada dritta ti conduce dove non hai intenzione di andare? In tal caso è molto importante fermarsi, fare una completa inversione di marcia... e dirigerci là dove ci aspettano.
Potete anche non fare inversione di marcia. Però in questo caso non meravigliatevi se vi ritroverete dentro una fogna dalla quale non vi tirerete mai più fuori.
In sostanza ciò che volevo dire con questo libro è tutto qui. Se capite VERAMENTE di che cosa sto parlando, potete fare a meno di leggere il resto"
#176
Inviato 29 luglio 2006 - 14:21
[b][size=1]mASIAfucker - Cronaca del perdersi e (forse) del ritrovarsi di Il'Ja Stogoff...
mmm...io ho letto Boys don't cry e mi è piaciuto molto. ora mi hai incuriosita, leggerò anche questo...
comunque ieri ho iniziato Il figlio del giovedì nero, seguito di Quando Teresa si arrabbiò con Dio di Jodorowsky. non penso di essere l'unica qui che lo ama, vero?
#177
Inviato 30 luglio 2006 - 15:35

Io ho rubato ad un amico Fascisti Immaginari di Luciano Lanna e Filippo Rossi.
??Così, dici fascisti e arrivi a comprendere, con sgomento analitico, cultori del Risorgimento fuori tempo e discepoli delle più astruse tradizioni esoteriche; filo e antiamericani, europeisti e nazionalisti; e ancora cattolici tradizionalisti, mangiapreti e neopagani; e intransigenti, e furbacchioni. La fantasia è di per sé sfuggente: ma chi, dal di fuori, avrebbe mai immaginato di scorgere analogie, negli epigoni del littorio, tra Charles Bukowski e Lando Buzzanca, Patty Pravo e Padre Pio, Willy il Coyote e l'agente 007??: così si interroga Filippo Ceccarelli nella sua brillante prefazione a ??Fascisti immaginari? (Vallecchi, pp.602, ? 25), una sorta di dizionario sentimentale della destra nel cinquantennio postbellico, messo insieme dai giornalisti Luciano Lanna e Filippo Rossi.
Espulsi dalla dialettica democratica dell'Italia repubblicana, emarginati dal dibattito politico, i neofascisti compensavano tale isolamento affastellando nel proprio immaginario i più diversi ed eterogenei materiali: con piglio un po' provocatorio, gli autori allineano nelle voci di questa compilazione - accanto a nomi più o meno prevedibili - personaggi come Carmelo Bene ed Ernesto Che Guevara (amato come combattente di nobili ideali, guerriero che si spegne giovane, vincente perché sconfitto), eroi di carta quali Tex Willer e Corto Maltese (in genere, soprattutto il secondo, ascritti ad icone della sinistra), cantautori del valore di Fabrizio De André e Giorgio Gaber (quest'ultimo, segnatamente da ??Polli d'allevamento? in poi).
Non particolarmente interessati a dar vita ad un album dei più grandi artisti della reazione (non compaiono, infatti, capitoli dedicati ad un Céline, un Drieu La Rochelle od un Ardengo Soffici), Lanna e Rossi preferiscono fornire un quadro il più possibile mosso e composito, mettendo insieme Craxi ed i ciellini, Rambo ed i Ray-Ban, Montanelli e Vanzina, Don Backy e Houellebecq. Forse sarebbe stata utile, in alcuni casi, una maggiore misura di ironia: ma resta indubbio l'interesse di questa prima esplorazione all'interno di un universo poco conosciuto, con parole d'ordine a volte sorprendenti, da fascisti - davvero - immaginari.??Così, dici fascisti e arrivi a comprendere, con sgomento analitico, cultori del Risorgimento fuori tempo e discepoli delle più astruse tradizioni esoteriche; filo e antiamericani, europeisti e nazionalisti; e ancora cattolici tradizionalisti, mangiapreti e neopagani; e intransigenti, e furbacchioni. La fantasia è di per sé sfuggente: ma chi, dal di fuori, avrebbe mai immaginato di scorgere analogie, negli epigoni del littorio, tra Charles Bukowski e Lando Buzzanca, Patty Pravo e Padre Pio, Willy il Coyote e l'agente 007??: così si interroga Filippo Ceccarelli nella sua brillante prefazione a ??Fascisti immaginari? (Vallecchi, pp.602, ? 25), una sorta di dizionario sentimentale della destra nel cinquantennio postbellico, messo insieme dai giornalisti Luciano Lanna e Filippo Rossi.
Espulsi dalla dialettica democratica dell'Italia repubblicana, emarginati dal dibattito politico, i neofascisti compensavano tale isolamento affastellando nel proprio immaginario i più diversi ed eterogenei materiali: con piglio un po' provocatorio, gli autori allineano nelle voci di questa compilazione - accanto a nomi più o meno prevedibili - personaggi come Carmelo Bene ed Ernesto Che Guevara (amato come combattente di nobili ideali, guerriero che si spegne giovane, vincente perché sconfitto), eroi di carta quali Tex Willer e Corto Maltese (in genere, soprattutto il secondo, ascritti ad icone della sinistra), cantautori del valore di Fabrizio De André e Giorgio Gaber (quest'ultimo, segnatamente da ??Polli d'allevamento? in poi).
Non particolarmente interessati a dar vita ad un album dei più grandi artisti della reazione (non compaiono, infatti, capitoli dedicati ad un Céline, un Drieu La Rochelle od un Ardengo Soffici), Lanna e Rossi preferiscono fornire un quadro il più possibile mosso e composito, mettendo insieme Craxi ed i ciellini, Rambo ed i Ray-Ban, Montanelli e Vanzina, Don Backy e Houellebecq. Forse sarebbe stata utile, in alcuni casi, una maggiore misura di ironia: ma resta indubbio l'interesse di questa prima esplorazione all'interno di un universo poco conosciuto, con parole d'ordine a volte sorprendenti, da fascisti - davvero - immaginari.
the music that forced the world into future
#178
Inviato 31 luglio 2006 - 00:00
#179
Inviato 31 luglio 2006 - 00:56

Last night a dj saved my life
Bill Brewster / Frank Broughton
incredibile volumone incentrato sulla figura del dj dalle sue origini ad oggi; da come se ne legge in giro una sorta di bibbia per i cultori dell'arte del djing e i devoti del dancefloor. iniziato da poco ma lo sto letteralmente mangiando (!) tanto interessante è, lo consiglierei anche a chi non è propriamente un appassionato del genere, magari leggendo queste pagine si può avere lo stimolo ad approcciarsi e perchè no, apprezzare qualcosa di nuovo. a fine libro un capitolo sul dj style italiano curato da Pierfrancesco Pacoda.
#180
Inviato 31 luglio 2006 - 12:49
#181
Inviato 31 luglio 2006 - 21:36
Tamara de Lempicka e Gabriele D'Annunzio
semplicemente sublime

http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/
la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta
Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.
#182
Inviato 31 luglio 2006 - 23:29
Last night a dj saved my life
Bill Brewster / Frank Broughton
incredibile volumone incentrato sulla figura del dj dalle sue origini ad oggi; da come se ne legge in giro una sorta di bibbia per i cultori dell'arte del djing e i devoti del dancefloor. iniziato da poco ma lo sto letteralmente mangiando (!) tanto interessante è, lo consiglierei anche a chi non è propriamente un appassionato del genere, magari leggendo queste pagine si può avere lo stimolo ad approcciarsi e perchè no, apprezzare qualcosa di nuovo. a fine libro un capitolo sul dj style italiano curato da Pierfrancesco Pacoda.
wow, interessante questo! quante pagine sono? sarà un supertomo! ho visto che ne parli anche sul tuo sito, molto carino!

#183
Guest_bebo_*
Inviato 01 agosto 2006 - 09:21
Definirlo come la bibbia sarebbe fargli un torto. Last Night a Dj Saved My Life non si limita alla cronistoria "del movimento", ma inquadra in che contesto sociale molte scene sono nate ed esplose, come i primi dj radiofonici, il circuito rhythm and blues negli anni '60/'70 a londra, l'uso spropositato delle anfetamine e la nascita del concetto di dj così come lo intendiamo oggi, chicago e l'età d'oro. ? un viaggio dalle radici, che passa nella ritualità del ballo e finisce per perdersi nella selva danzereccia che negli anni '90 è diventata semrpe più impenetrabile.
Last night a dj saved my life
Bill Brewster / Frank Broughton
incredibile volumone incentrato sulla figura del dj dalle sue origini ad oggi; da come se ne legge in giro una sorta di bibbia per i cultori dell'arte del djing e i devoti del dancefloor. iniziato da poco ma lo sto letteralmente mangiando (!) tanto interessante è, lo consiglierei anche a chi non è propriamente un appassionato del genere, magari leggendo queste pagine si può avere lo stimolo ad approcciarsi e perchè no, apprezzare qualcosa di nuovo. a fine libro un capitolo sul dj style italiano curato da Pierfrancesco Pacoda.
wow, interessante questo! quante pagine sono? sarà un supertomo! ho visto che ne parli anche sul tuo sito, molto carino!
#184
Guest_Quel bastardo giallo_*
Inviato 01 agosto 2006 - 09:49
#185
Inviato 01 agosto 2006 - 10:59
wow, interessante questo! quante pagine sono? sarà un supertomo! ho visto che ne parli anche sul tuo sito, molto carino!
sono circa 500 pagine.
se il molto carino è riferito al blog, bhè, grazie!

#186
Guest_Guy Picciotto_*
Inviato 01 agosto 2006 - 12:16

una bomba.
bellissimo.
e poi, un libro che ha per me un significato particolare.
"La leggerezza", il primo capitolo (chiamiamolo così...), è davvero splendido.
#187
Inviato 01 agosto 2006 - 12:33
#188
Inviato 01 agosto 2006 - 12:44
#189
Guest_Pablito_*
Inviato 05 agosto 2006 - 21:17
L'autore dietro consiglio, ma il titolo è una pure coincidenza

#190
Guest_Oyuki_*
Inviato 05 agosto 2006 - 21:21
#191
Inviato 06 agosto 2006 - 00:00
#192
Guest_Pablito_*
Inviato 06 agosto 2006 - 01:14
Sei davvero troppo simpatica, non credo di avere una risposta alla tua 'altezza'...Ma allora lo stai leggendo davvero? Pensavo ti servisse solo per fermare il telo da spiaggia.
#193
Guest_Oyuki_*
Inviato 06 agosto 2006 - 08:35
Sei davvero troppo simpatica, non credo di avere una risposta alla tua 'altezza'...
Ma allora lo stai leggendo davvero? Pensavo ti servisse solo per fermare il telo da spiaggia.
Dai su Pabli...si scherza.

#194
Inviato 06 agosto 2006 - 18:52
#195
Guest_Polemos_*
Inviato 10 agosto 2006 - 18:30
#196
Inviato 11 agosto 2006 - 23:57
se proprio con Stendhal ti va male, dopo l'esame torna da Gustave e leggiti "l'educazione sentimentale"Causa esame, in questo momento, sto leggendo Il Rosso e il Nero di Stendhal. L'ho cominciato da poco ma, sono sincero, ancora non mi convince; forse perchè prima di questo ho letto Madame Bovary. Le due opere hanno qualcosa in comune, almeno fino ad ora, ma la narrazione di Flaubert mi ha catturato fin dalla prima pagina...speriamo bene.

#197
Inviato 12 agosto 2006 - 10:32
se proprio con Stendhal ti va male, dopo l'esame torna da Gustave e leggiti "l'educazione sentimentale"
Causa esame, in questo momento, sto leggendo Il Rosso e il Nero di Stendhal. L'ho cominciato da poco ma, sono sincero, ancora non mi convince; forse perchè prima di questo ho letto Madame Bovary. Le due opere hanno qualcosa in comune, almeno fino ad ora, ma la narrazione di Flaubert mi ha catturato fin dalla prima pagina...speriamo bene.
Già l'ho letto... ma comunque credo che il capolavoro di Gustave sia Salambò...un'opera, forse, meno conosciuta di altre ma di un'immensità assoluta. Un lavoro che travalica i confini di spazio e di tempo, ed anche se ambientato oltre 2000 anni fa, ti imprigiona, lascindoti libero solo all'ultima pagina...
#198
Inviato 12 agosto 2006 - 13:38
#199
Inviato 12 agosto 2006 - 18:11
#200
Inviato 13 agosto 2006 - 11:48
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