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20104 replies to this topic

#14251 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 14 maggio 2016 - 17:36

Sei serio? A me sembrava evidente che fossero storture/forzature volute..

 

Dev'essere senz'altro come dici tu (lo avevo messo appunto in conto): d'altronde qui Humbert la dice troppo grossa. E in effetti Nabokov è troppo raffinato per non star adoperando in quel luogo il procedimento di mostrarci i livelli assunti dalla debolezza di Humbert.

Il beneficio del dubbio me l'ero concesso perché non mi sembra cosa poi così rara trovare giudizi superficiali su scrittori italiani da parte di autori stranieri: vedi il caso, estremo per la verità, di Voltaire a proposito di Dante. Ma erano anche altri tempi...

Qui è tutt'altra la questione: la perversione fa dire all'erudizione quel che vuole.

Insomma, procedimento indiretto, molto interessante, ironico.


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#14252 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 14 maggio 2016 - 18:01

 

Nabokov afferma (o, forse meglio, fa affermare a Humbert) 

 

Non mi pare distinzione da poco conto.

 

 

Sì, però diciamo anche che il catalogo in cui sono inseriti gli esempi di Dante e Petrarca presenta fatti, senza dubbio posti sotto un'ottica distorta e anacronistica, è ovvio, ma che possono indurre nell'errore di dar credito al resto di quel che riporta a propria parziale discolpa il professor Humbert: gli esempi biblici e l'omosessualità di Virgilio.

Infatti mi chiedo quanti, come Nijinski, non abbiano fatto caso al procedimento di Nabokov.


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#14253 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 14 maggio 2016 - 18:47

Che HH potesse essere inattendibile (volontariamente o meno) mi ero accorto, dai.


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Siamo vittime di una trovata retorica.


#14254 Greed

    round control to major troll

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Inviato 14 maggio 2016 - 19:50

Anche io mi sa che non avevo notato. Libro tra i più gustosi che abbia letto comunque. Il giro di citazioni e allusioni continue e faziose con cui HH legge la sua stessa storia, comunque, dà ragione a Debaser, penso. Purtroppo non ho neppure più il libro per controllare.

Oggi ho finito Il sorriso dell'ignoto marinaio di Vincenzo Consolo. Secondo romanzo, 1976.
La ferita dell'aprile era il primo, 1963 (un amarcórd del dopoguerra, narrato in prima persona da un praticamente alterego).
Nel secondo, alcuni fatti del Risorgimento in Sicilia (Alcara li fusi), narrati attraverso un raffinato montaggio tutto a scorci e con molti punti di vista. Una notevole presa di distanza rispetto alla prima prova, con struttura più meditata e notevole complessità.
Lingua impegnativa e ricca, soddisfacente (ci sono anche i dialetti galloitalici di sicilia cari a telly)
Un incrocio tra Manzoni (il 'gioco' del ritrovamento del manoscritto, i pastiche), Sciascia, e un po' di follie enumerative e barocche di Gadda.
Insomma, il primo romanzo ha motivi di merito ma nel complesso non mi ha convinto. Il secondo, tanto di cappello.

Niji ho visto i quesiti. Ne riparliamo. Caz.
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#14255 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 14 maggio 2016 - 22:10

Intanto ho finito L'isola del tesoro di Stevenson. I capitoli iniziali, all'"Ammiraglio Benbow", il capitolo sull'"ultimo viaggio del piccolo canotto" e l'intera parte quinta, "La mia avventura in mare", con le loro scene concitate, sono in assoluto le parti del romanzo che preferisco.

Che bello potersi abbandonare a una fantasticheria, ricordarsi di quando (noi tutti) si voleva, e a volte ci si costruiva per gioco, un ruolo da protagonista in qualche avventura per terra e per mare, esattamente come Jim Hawkins (che in ciò riesce), mostratoci entusiasta alla prospettiva dell'imminente partenza:

 

"[...] con mia grande gioia la strada correva lungo le banchine costeggiando una fila di bastimenti di ogni forma, attrezzatura e paese. Su qualcuno i marinai accompagnavano il lavoro con il canto; in altri vedevo sopra la mia testa uomini sospesi in aria da fili che non sembravano più grossi di una ragnatela. Benchè avessi trascorso sulla spiaggia tutta la mia vita, mi pareva di non essermi mai avvicinato al mare prima di allora. L'odore del catrame e quello della salsedine mi sembravano nuovi. vedevo le più straordinarie polene che avevano percorso mari lontani. Vedevo parecchi marinai anziani con anelli alle orecchie, baffoni arricciati, codini incatramati, e quella loro ondeggiante goffa andatura. Non avrei provato maggiore entusiasmo se avessi visto re o cardinali.

Io stesso stavo per prendere il mare; e in una goletta, con un nostromo che suonava il piffero, e marinai con i codini incatramati che cantavano; in mare, verso un'isola sconosciuta, alla ricerca di tesori nascosti!"

 

ma, d'altra parte, senza la sia pur minima voglia di sentir parlare ancora dell'Isola del Tesoro al termine della vicenda.

Che bello, poi, il racconto per il racconto, l'avventura per l'avventura, l'intreccio sopra ogni altra cosa, senza troppi reconditi significati, nonché le pennellate paesaggistiche, di colore, e nel dipingerci i personaggi.


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#14256 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 15 maggio 2016 - 11:23

Io non mi ero accorto di nulla.


Dicono tutti così?

Ahahah. (Scusate, sono un po' tardo).
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#14257 guast

    Classic Rocker

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Inviato 16 maggio 2016 - 08:48

Intanto ho finito L'isola del tesoro di Stevenson. I capitoli iniziali, all'"Ammiraglio Benbow", il capitolo sull'"ultimo viaggio del piccolo canotto" e l'intera parte quinta, "La mia avventura in mare", con le loro scene concitate, sono in assoluto le parti del romanzo che preferisco.

Che bello potersi abbandonare a una fantasticheria, ricordarsi di quando (noi tutti) si voleva, e a volte ci si costruiva per gioco, un ruolo da protagonista in qualche avventura per terra e per mare, esattamente come Jim Hawkins (che in ciò riesce), mostratoci entusiasta alla prospettiva dell'imminente partenza:

 

"[...] con mia grande gioia la strada correva lungo le banchine costeggiando una fila di bastimenti di ogni forma, attrezzatura e paese. Su qualcuno i marinai accompagnavano il lavoro con il canto; in altri vedevo sopra la mia testa uomini sospesi in aria da fili che non sembravano più grossi di una ragnatela. Benchè avessi trascorso sulla spiaggia tutta la mia vita, mi pareva di non essermi mai avvicinato al mare prima di allora. L'odore del catrame e quello della salsedine mi sembravano nuovi. vedevo le più straordinarie polene che avevano percorso mari lontani. Vedevo parecchi marinai anziani con anelli alle orecchie, baffoni arricciati, codini incatramati, e quella loro ondeggiante goffa andatura. Non avrei provato maggiore entusiasmo se avessi visto re o cardinali.

Io stesso stavo per prendere il mare; e in una goletta, con un nostromo che suonava il piffero, e marinai con i codini incatramati che cantavano; in mare, verso un'isola sconosciuta, alla ricerca di tesori nascosti!"

 

ma, d'altra parte, senza la sia pur minima voglia di sentir parlare ancora dell'Isola del Tesoro al termine della vicenda.

Che bello, poi, il racconto per il racconto, l'avventura per l'avventura, l'intreccio sopra ogni altra cosa, senza troppi reconditi significati, nonché le pennellate paesaggistiche, di colore, e nel dipingerci i personaggi.

lo lessi ai tempi del liceo, meraviglioso.


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#14258 Paraponzipò

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Inviato 16 maggio 2016 - 09:18

Iniziato e finito in un paio di giorni Diario di un killer sentimentale di Sepulveda. È chiaro che essendo un racconto, tutto sommato, presenti tutti i limiti del racconto, eccetera eccetera, ma comunque il formato narrativo non mi è sembrato adeguato: troppo spesso la necessità di sintesi scade un po' nella banalità o in una certa facilità di comodo. Per il resto cose molto belle e altre un po' più deboli, tipo le situazioni dialogiche; trama non particolarmente entusiasmante (e lì chiaramente in un racconto ti giochi gran parte della resa complessiva, dato che l'idea dovrebbe colpire al di là della profondità di elaborazione), anche perché il finale è abbastanza intuibile.

In sostanza non mi è dispiaciuto, ma dal mio primo Sepulveda (se si eccettuano le riminescenze infantili di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare che ho letto non so più nemmeno quanto tempo fa) mi aspettavo qualcosa di più.

 

Comincio Il manoscritto di Brodie di Borges, e se trovo un po' di tempo cerco di affrontare Jazz, l'enorme trattatone enciclopedico di Polillo.


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#14259 azevedo

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Inviato 16 maggio 2016 - 12:26

Ho finito Le tre stimmate di Palmer Eldritch e devo dire che mi ha entusiasmato nella sua riuscitissima fusione di fantascienza, religione e filosofia. Philip K. Dick: cos'altro da leggere assolutamente?

 

(Intanto comincio il mattonazzo sull'assedio di Leningrado).


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#14260 Duck

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Inviato 16 maggio 2016 - 12:38

Ho finito Le tre stimmate di Palmer Eldritch e devo dire che mi ha entusiasmato nella sua riuscitissima fusione di fantascienza, religione e filosofia. Philip K. Dick: cos'altro da leggere assolutamente?

 

Noi marziani, La svastica sul sole (...cosa sarebbe successo se l'assedio di Leningrado fosse andato diversamente insomma asd ), Un oscuro scrutare (droga, personalità che si perdono, incubi, carino pure il film), Tempo fuor di sesto e, giusto perchè lo citano in pochi, Confessioni di un artista di merda.


  • 2

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#14261 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 16 maggio 2016 - 12:47

Quoto i titoli citati da Duck e aggiungo "Ubik" e il secondo me meritevole "Ma gli androidi sognano pecore elettriche", anche solo per il piacere di confrontarlo col capolavoro di nonno Scott.

 

Io adesso ho cominciato a leggere un po' di roba a caso, tra cui "Non leggete i libri, fateveli raccontare" e i celebri "Scritti corsari" di Pasolini.


  • 1

#14262 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 16 maggio 2016 - 12:55

Ubik è un problema mio asd Invece Ma gli androidi sognano pecore elettriche? secondo me non è uno dei suoi capolavori, anche se ormai ha lo status di un classico.


  • 1

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#14263 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 16 maggio 2016 - 12:59

Guarda, ci può stare. Anch'io ci ho provato due o tre volte; a ogni lettura ci vedevo del potenziale ma poi mi rompevo le palle, forse perché non si tratta di un libro facile. Poi alla fine ce l'ho fatta e ho goduto.


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#14264 combatrock

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Inviato 16 maggio 2016 - 13:38

Ubik è un problema mio asd Invece Ma gli androidi sognano pecore elettriche? secondo me non è uno dei suoi capolavori, anche se ormai ha lo status di un classico.

D'accordissimo. Ma la verità in fin dei conti è che non ho ancora trovato qualcosa di Dick che non valga la pena di essere letto. I racconti, per esempio: c'è la serie completa in 4 volumi e molti sono di altissimo livello.

P.s.: d'accordo anche che Ubik sia uno dei meno immediati ma anche dei più profondi (anche tralasciando la presunta preveggenza di alcune intuizioni)
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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#14265 100000

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Inviato 16 maggio 2016 - 13:58

Da non esperto di PKDick (devo rimediare): Ubik bellissimo.


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#14266 atlas

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Inviato 16 maggio 2016 - 14:40

grandi esami con il curatore di Dick.
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il faut se radicaliser. 


#14267 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 16 maggio 2016 - 14:45

Raccontanci qualcosa di più!


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#14268 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 16 maggio 2016 - 15:57

Quoto i titoli citati da Duck e aggiungo "Ubik" e il secondo me meritevole "Ma gli androidi sognano pecore elettriche", anche solo per il piacere di confrontarlo col capolavoro di nonno Scott.


Io a mia volta aggiungo Scorrete lacrime, disse il poliziotto (noto anche come Episodio temporale), che è forse il mio romanzo dickiano preferito in assoluto.
E poi consiglio anch'io i 4 imprescindibili volumi con i racconti...


  • 2

#14269 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 16 maggio 2016 - 16:45

Colpevole mancanza mia. Poco conosciuto ma enorme.


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#14270 joseph K.

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Inviato 18 maggio 2016 - 08:26

Ehi ma perché nessuno ha mai parlato di William Trevor? Ho letto i racconti Gli scapoli delle colline, non voglio azzardare paragoni con Carver ma lo stile asciutto, i protagonisti che non sono eroi ma personaggi quotidiani, le atmosfere me lo hanno ricordato, seppure con forse meno "ruvidezza" e più tono malinconico-irlandese.

 

Alcuni racconti sono decisamente belli (su tutti quello del pastore della sperduta parrocchia senza fedeli, quello della truffatrice di maschi, quello del professore morto-non-morto...)  altri comunque di livello. Un'ottima scoperta.


  • 0

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#14271 Infinite dest

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Inviato 18 maggio 2016 - 09:56

Ehi ma perché nessuno ha mai parlato di William Trevor? Ho letto i racconti Gli scapoli delle colline, non voglio azzardare paragoni con Carver ma lo stile asciutto, i protagonisti che non sono eroi ma personaggi quotidiani, le atmosfere me lo hanno ricordato, seppure con forse meno "ruvidezza" e più tono malinconico-irlandese.

 

Alcuni racconti sono decisamente belli (su tutti quello del pastore della sperduta parrocchia senza fedeli, quello della truffatrice di maschi, quello del professore morto-non-morto...)  altri comunque di livello. Un'ottima scoperta.

ahem, sono LUSTRI che lo candido al Nobel, ma voi niente, duri come il marmo!


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#14272 joseph K.

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Inviato 18 maggio 2016 - 10:00

Me l'ero perso, ma ne hai parlato specificamente et diffusamente? Indove?

Anche i romanzi meritano?


  • 0

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#14273 Infinite dest

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Inviato 18 maggio 2016 - 10:15

Non  tutti sono tradotti, io ne ho letti 5 e sono tutti praticamente dei capolavori

Giochi da ragazzi

Marionette del Destino

Il viaggio di felicia (c'è anche un film)

La storia di Lucy Gault

L'amore, un'estate

 

quest'ultimo non l'ho finito ma mi gioco un buio, sulla fiducia

Scrittore enorme


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#14274 joseph K.

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Inviato 18 maggio 2016 - 11:58

Quello che più ti piacque?


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#14275 Duck

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Inviato 18 maggio 2016 - 11:59

Dest mi fido pure stavolta eh (anche se qua andiamo per le lunghe...)


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#14276 Infinite dest

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Inviato 18 maggio 2016 - 12:20

Quello che più ti piacque?

 

I primi due in elenco, specie il secondo è un affresco formidabile. Il fatto che ogni anno sia candidato al nobel (io scherzavo, ma è vero) dovrebbe mettervi la pulce nell'orecchio, spero non muoia prima, lo meriterebbe. Io lo annovero tra i cosiddetti  writer's writer, e mi piacerebbe leggerlo in lingua originale, ne fossi capace (un po' lo sono, ma sarebbe molto faticoso)

 

Dest mi fido pure stavolta eh (anche se qua andiamo per le lunghe...)

 

L'altra volta quale era? Spero di non averti deluso


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#14277 combatrock

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Inviato 18 maggio 2016 - 13:26

 

Quello che più ti piacque?

 

I primi due in elenco, specie il secondo è un affresco formidabile. Il fatto che ogni anno sia candidato al nobel (io scherzavo, ma è vero) dovrebbe mettervi la pulce nell'orecchio, spero non muoia prima, lo meriterebbe. Io lo annovero tra i cosiddetti  writer's writer, e mi piacerebbe leggerlo in lingua originale, ne fossi capace (un po' lo sono, ma sarebbe molto faticoso)

 

 

Da ignorante totale, ho appena letto l'abstract del primo ("Giochi da ragazzi") e mi ha quantomeno incuriosito. Me lo prendo sul kindle per l'estate (o prima, se ce la faccio). Grazie.


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#14278 Guybrush Threepwood

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Inviato 18 maggio 2016 - 14:07

allora, complice anche la discussione in questo topic, mi ero andato a rispolverare "i misteri della giungla nera" di salgari e non l avessi mai fatto! avevo ricordi piacevolissimi del ciclo di sandokan (il corsaro nero invece mi aveva preso meno) e l ho trovato non solo scritto davvero malino; ma anche pieno di cliché, forzature assurde della trama, buchi logici e caratterizzazioni dei personaggi pressoché inesistente. come si suol dire i miti del passato dovrebbero essere lasciati tali  :P

 

ora ho invece cominciato il rosso e nero di stendahl, pescato piú o meno a caso poiché disponibile gratis su kindle e devo dire che mi sta piacendo molto; non avevo mai sentito nominare il romanzo, ma a quanto pare gode di una certa fama. la lettura scorre davvero piacevole e il piccolo mondo di ipocrisia e fallimenti personali descritto è reso davvero bene, ora sono a circa un quarto del totale e spero si mantenga su questi livelli.


  • 1

#14279 Reynard

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Inviato 18 maggio 2016 - 14:12

non avevo mai sentito nominare il romanzo, ma a quanto pare gode di una certa fama. 

:facepalm:

 

(appena lo finisci passa a "La certosa di Parma")


  • 2
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#14280 Guybrush Threepwood

    avvocato delle cause perse

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Inviato 18 maggio 2016 - 14:20

 

non avevo mai sentito nominare il romanzo, ma a quanto pare gode di una certa fama. 

:facepalm:

 

(appena lo finisci passa a "La certosa di Parma")

 

 

eeh, a volte sono una brutta persona, me ne rendo conto  ;D  comunque grazie per la dritta!


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#14281 combatrock

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Inviato 18 maggio 2016 - 14:23

 

non avevo mai sentito nominare il romanzo, ma a quanto pare gode di una certa fama. 

:facepalm:

 

(appena lo finisci passa a "La certosa di Parma")

 

 

Ecco, faccio outing: io c'ho provato ma il genio di Stendhal proprio non sono mai riuscito ad apprezzarlo. Mi ha lasciato del tutto indifferente.


  • 0

Rodotà beato te che sei morto


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#14282 Guybrush Threepwood

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Inviato 18 maggio 2016 - 14:30

ah, avevo pure iniziato il decamerone di boccaccio, ma l ho per il momento accantonato. non brutto forse, ma di picchi finora non ne ho trovati e pure tra le storielle raccontate, finora solo 2-3 mi sono risultate particolarmente interessanti/riuscite. comunque sono tipo a metá della seconda giornata.


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#14283 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 18 maggio 2016 - 17:08

@comb prova la Vita di Henry Brulard (autobio incompleta, si ferma quando dovrebbe cominciare). Se non ti piace, chiudi con Stendhy.
 
(Lo scrittore preferito dai siciliani, qualcosa vorrà pur dire)

appro: qualcuno ha letto D'un nouveau complot contre les industriels?


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Siamo vittime di una trovata retorica.


#14284 Greed

    round control to major troll

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Inviato 18 maggio 2016 - 19:08

Proseguendo letture siciliane, storiche e risorgimentali, per forza di cose e consigli ho dovuto iniziare "I vicerè".
Innanzitutto ci sono rimasto male perché pensavo fosse di duecento pagine (io so sempre quante pagine hanno i libri, stavolta mi sono ingannato).
Dopo una cinquantina di pagine ho cominciato a sentire quel piacere particolare della lettura, quello provocato da un narratore che ti conduce per mano in un mondo pieno di voci, personaggi, intrighi, schiamazzi, ma senza mai abbandonarvisi.
Con le dovute differenze, era quello che provavo anni fa leggendo Manzoni (ok, si chiama 'Ottocento' asd). Rispetto a Manzoni, si riconosce subito, a distanza di qualche decennio, che l'italiano è molto più sicuro, con un suo stile medio e scevro tanto di toscanismi quanto di regionalismi (uno 'scialare' solamente, per ora!). Tolta l'ambientazione, si farebbe fatica a considerarla una lingua più che centenaria.
Bene, torno a divertirmi.
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#14285 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 18 maggio 2016 - 19:52

Bello di papà <3
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#14286 Greed

    round control to major troll

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Inviato 18 maggio 2016 - 21:17

Diario di bordo.

Fino a p.107: non un personaggio per il quale sia possibile provare un briciolo di simpatia. Fanno tutti schifo. Don Blasco, "lo monaco di Catania", però è eccezzionale, il grillino antelitteram ma filoborbonico, un cacacazzo furente, spargi-zizzania, invidioso, avido, lussurioso. Anche la zitellona ha il suo perché.
Memorabile la scena quasi in apertura del grandioso funerale e della marmaglia accorsa.
  • 1

#14287 combatrock

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Inviato 18 maggio 2016 - 21:52

Proseguendo letture siciliane, storiche e risorgimentali, per forza di cose e consigli ho dovuto iniziare "I vicerè".
Innanzitutto ci sono rimasto male perché pensavo fosse di duecento pagine (io so sempre quante pagine hanno i libri, stavolta mi sono ingannato).
Dopo una cinquantina di pagine ho cominciato a sentire quel piacere particolare della lettura, quello provocato da un narratore che ti conduce per mano in un mondo pieno di voci, personaggi, intrighi, schiamazzi, ma senza mai abbandonarvisi.
Con le dovute differenze, era quello che provavo anni fa leggendo Manzoni (ok, si chiama 'Ottocento' asd). Rispetto a Manzoni, si riconosce subito, a distanza di qualche decennio, che l'italiano è molto più sicuro, con un suo stile medio e scevro tanto di toscanismi quanto di regionalismi (uno 'scialare' solamente, per ora!). Tolta l'ambientazione, si farebbe fatica a considerarla una lingua più che centenaria.
Bene, torno a divertirmi.

 

Libro strepitoso, migliore del miglior Verga e meritevole dell'olimpo (non certo affollato) del romanzo italiano. Buona lettura.


  • -1

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#14288 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 19 maggio 2016 - 06:38

 

Proseguendo letture siciliane, storiche e risorgimentali, per forza di cose e consigli ho dovuto iniziare "I vicerè".
Innanzitutto ci sono rimasto male perché pensavo fosse di duecento pagine (io so sempre quante pagine hanno i libri, stavolta mi sono ingannato).
Dopo una cinquantina di pagine ho cominciato a sentire quel piacere particolare della lettura, quello provocato da un narratore che ti conduce per mano in un mondo pieno di voci, personaggi, intrighi, schiamazzi, ma senza mai abbandonarvisi.
Con le dovute differenze, era quello che provavo anni fa leggendo Manzoni (ok, si chiama 'Ottocento' asd). Rispetto a Manzoni, si riconosce subito, a distanza di qualche decennio, che l'italiano è molto più sicuro, con un suo stile medio e scevro tanto di toscanismi quanto di regionalismi (uno 'scialare' solamente, per ora!). Tolta l'ambientazione, si farebbe fatica a considerarla una lingua più che centenaria.
Bene, torno a divertirmi.

 

Libro strepitoso, migliore del miglior Verga e meritevole dell'olimpo (non certo affollato) del romanzo italiano. Buona lettura.

 

 

Sull'ottimo libro concordo. Sul migliore del miglior Verga no. Perché Verga ha fatto una roba alla fine assolutamente unica (e che richiede massima competenza dello scrivano) come i Malavoglia, intendo proprio tecnicamente e stilisticamente.


  • 0

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#14289 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 19 maggio 2016 - 12:08

ben detto


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#14290 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 19 maggio 2016 - 12:22

 

 

Proseguendo letture siciliane, storiche e risorgimentali, per forza di cose e consigli ho dovuto iniziare "I vicerè".
Innanzitutto ci sono rimasto male perché pensavo fosse di duecento pagine (io so sempre quante pagine hanno i libri, stavolta mi sono ingannato).
Dopo una cinquantina di pagine ho cominciato a sentire quel piacere particolare della lettura, quello provocato da un narratore che ti conduce per mano in un mondo pieno di voci, personaggi, intrighi, schiamazzi, ma senza mai abbandonarvisi.
Con le dovute differenze, era quello che provavo anni fa leggendo Manzoni (ok, si chiama 'Ottocento' asd). Rispetto a Manzoni, si riconosce subito, a distanza di qualche decennio, che l'italiano è molto più sicuro, con un suo stile medio e scevro tanto di toscanismi quanto di regionalismi (uno 'scialare' solamente, per ora!). Tolta l'ambientazione, si farebbe fatica a considerarla una lingua più che centenaria.
Bene, torno a divertirmi.

 

Libro strepitoso, migliore del miglior Verga e meritevole dell'olimpo (non certo affollato) del romanzo italiano. Buona lettura.

 

 

Sull'ottimo libro concordo. Sul migliore del miglior Verga no. Perché Verga ha fatto una roba alla fine assolutamente unica (e che richiede massima competenza dello scrivano) come i Malavoglia, intendo proprio tecnicamente e stilisticamente.

 

 

Per me superiore ai Malavoglia perché, al tono emozionale di cui Verga talvolta abusa (rischiando in più di un'occasione di scadere nel patetico), De Roberto contrappone una capacità di indagine più completa e appagante dell'ambiente sociale e delle tare culturali e persino fisiche dei protagonisti. Per questo mi è piaciuto molto il "non un personaggio per il quale sia possibile provare un briciolo di simpatia" di Greed.

 

In questo senso non posso fare a meno di considerarlo più "europeo" (per quanto possa valere) di Verga. Lo stile apparentemente più scarno rispetto a quello del Verga è coerente con le intenzioni dell'autore e, per me, molto apprezzabile. Poi anche per me "I Malavoglia" rimane un gran romanzo, ci mancherebbe.


  • 0

Rodotà beato te che sei morto


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#14291 joseph K.

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Inviato 19 maggio 2016 - 13:04

Di Verga io continuo a trovare sempre stupefacente come abbia costruito quel linguaggio, quello stile, quell'andamento della costruzione delle frasi che anche senza scrivere direttamente nel vero dialetto del pescatore di Aci Trezza te lo fa cogliere come tale. Una cosa abbastanza unica, non solo all'epoca ma pure dopo. I Vicerè è un (buonissimo, s'intende) romanzo molto più "tradizionale", con anche le relative "tecniche" per tenere legato il lettore alla lettura, es. i cambi di alleanze tra i personaggi ogni 10 pagine, i caratteri quasi esasperati di alcuni tipi umani che diventano quasi maschere grottesche ecc.

 

Detto questo, teniamoceli entrambi e risolto il problema. :-)


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#14292 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 19 maggio 2016 - 13:19

Verga è proprio un altro sport, a dirla tutta. 

de Roberto ha una capacita analitica di primissimo ordine (la vecchia nobiltà meridionale è tratteggiata quasi a ricalco, precisa precisa, in sicilia a napoli e pure a manduria). Su questo si inserisce un romanzo di cui rimando a greed che ha più strumenti di critica; senza strumenti, il mio parere: è un romanzo classicone, niente di meno ma neanche di più.

Verga la lingua l'ha re-inventata (e Dio solo sa quanto sia difficile far digerire gli idioletti a quelli esterni alla loro cerchia) e, particolare mai troppo messo in evidenza, ha uno skaz umoristico inarrivabile (che per me è pari a quello di kafka, di situazione e non di soggetto).

detto questo, bravi tutti, teniamoceli tutti e due eccetera eccetera. Dopotutto, è maggio e fa freddo: non ci sono più le mezze stagioni asd


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#14293 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 19 maggio 2016 - 13:29

Non  tutti sono tradotti, io ne ho letti 5 e sono tutti praticamente dei capolavori

Giochi da ragazzi

Marionette del Destino

Il viaggio di felicia (c'è anche un film)

La storia di Lucy Gault

L'amore, un'estate

 

quest'ultimo non l'ho finito ma mi gioco un buio, sulla fiducia

Scrittore enorme

 

Ne ho appena comprato uno con un titolo chilometrico, speriamo bene


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#14294 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 19 maggio 2016 - 13:41

Verga è proprio un altro sport, a dirla tutta. 

de Roberto ha una capacita analitica di primissimo ordine (la vecchia nobiltà meridionale è tratteggiata quasi a ricalco, precisa precisa, in sicilia a napoli e pure a manduria). Su questo si inserisce un romanzo di cui rimando a greed che ha più strumenti di critica; senza strumenti, il mio parere: è un romanzo classicone, niente di meno ma neanche di più.

Verga la lingua l'ha re-inventata (e Dio solo sa quanto sia difficile far digerire gli idioletti a quelli esterni alla loro cerchia) e, particolare mai troppo messo in evidenza, ha uno skaz umoristico inarrivabile (che per me è pari a quello di kafka, di situazione e non di soggetto).

detto questo, bravi tutti, teniamoceli tutti e due eccetera eccetera. Dopotutto, è maggio e fa freddo: non ci sono più le mezze stagioni asd

 

Concordo sull'analisi letteraria, è quello che penso anche io.

Non concordo sull'analisi meteorologica, ieri il sole scaldava, e anche parecchio.


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#14295 Tom

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Inviato 19 maggio 2016 - 13:42

Visto che sono un cacagazzo, faccio il bastian contrario di me stesso e, dopo aver tanto criticato "I promessi sposi", contesto 'sta cosa che vien sempre fuori dei "I viceré" che sarebbe meglio del romanzo di Manzoni. Un po' un luogo comune, via.

Ok, il romanzo di De Roberto è più moderno, scorrevole e compatto, ma per conto mio manca di quella pur minima tensione romanzesca che già difettava in Manzoni. "I viceré" mi sembra il classico romanzo-saggio italiano, gelido, indisponente e scritto con la scopa nel culo. Intriso di quel realismo molto italiano che a me puzza più giornalismo che di vera realtà. Tutto va avanti secondo schemi esposti in maniera didascalica. Schemi deterministici, per cui noiosi e alla fin fine anche piuttosto manichei. E' il tipo di romanzo che mi immagino mandi in brodo di giuggiole i Montanelli e gli Augias, per dire.

 

"I promessi sposi" pur con tutti gli enormi difetti che gli attribuisco ha dei momenti in cui si accende e diventa un vero romanzo, in cui il racconto e le  parole vanno oltre gli schemi dello scrittore, in cui i personaggi si illuminano e prendono vita (anche se quasi mai sono i due opachi protagonisti). E in fin dei conti riesce ad essere un'opera a suo modo unica. "I viceré" a me è sembrato un romanzo come tanti altri. Buono eh, ma boh.

 

Verga, pure a volte antipaticozzo come De Roberto nel suo distacco dai personaggi, è uno scrittore di altra taglia, di ben altro talento e di ben altri e ben più copiosi risultati.


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#14296 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 19 maggio 2016 - 13:51

Tutto vero su Verga VS De Roberto, ma vi siete persi questo:

 

ah, avevo pure iniziato il decamerone di boccaccio, ma l ho per il momento accantonato. non brutto forse, ma di picchi finora non ne ho trovati e pure tra le storielle raccontate, finora solo 2-3 mi sono risultate particolarmente interessanti/riuscite. comunque sono tipo a metá della seconda giornata.

 

L'ho letto quasi ventiquattr'ore fa e non ho ancora trovato la forza per rispondere seriamente.


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#14297 combatrock

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Inviato 19 maggio 2016 - 14:07

E' il tipo di romanzo che mi immagino mandi in brodo di giuggiole i Montanelli e gli Augias, per dire.

 

 

:(


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A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


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#14298 Tom

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Inviato 19 maggio 2016 - 14:21

Va beh gli piacerà sicuramente anche i "Promessi sposi" agli Augias e ai Montanelli. 

E pure Dostoevskij e i miei adorati classici russi. Anche se quelli sicuramente per i motivi sbagliati. asd


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#14299 combatrock

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Inviato 19 maggio 2016 - 14:28

Va beh gli piacerà sicuramente anche i "Promessi sposi" agli Augias e ai Montanelli. 

E pure Dostoevskij e i miei adorati classici russi. Anche se quelli sicuramente per i motivi sbagliati. asd

 

Ma no, la faccina era perché mi metti sullo stesso piano di quella gente. Vabbè, farò finta di niente.


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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#14300 piersa

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Inviato 19 maggio 2016 - 14:34

Tutto vero su Verga VS De Roberto, ma vi siete persi questo:

 

ah, avevo pure iniziato il decamerone di boccaccio, ma l ho per il momento accantonato. non brutto forse, ma di picchi finora non ne ho trovati e pure tra le storielle raccontate, finora solo 2-3 mi sono risultate particolarmente interessanti/riuscite. comunque sono tipo a metá della seconda giornata.

 

L'ho letto quasi ventiquattr'ore fa e non ho ancora trovato la forza per rispondere seriamente.

 

Vabbè, dai, già che si legga è straordinario. Da quando prendo l'autobus ne ho visto solo 1 col libro in mano (e non ero io).


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