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20104 replies to this topic

#12501 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 06 luglio 2015 - 13:23

Il Tempo Ritrovato non era ancora in versione "stabile", quindi l'hanno ricostruito a partire da una roba tipo questa: http://expositions.b...ages/3/47_1.jpg.

 

Sicuramente non invidio chi ha dovuto metterci mano.  asd


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#12502 eugenio_barba

    Groupie

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Inviato 07 luglio 2015 - 11:37

Robert Musil - L'uomo senza qualità

 

Romanzo fiume, più saggio e trattato sociopsicologico che romanzo. Uno dei romanzi più complessi e stratificati che mi sia capitato di leggere, richiede notevole sforzo e concentrazione, letture e riletture e ancora alcuni passaggi, soprattutto i più densi, sfuggenti. Limiti culturali miei che si scontrano con l'intenzione di racchiudere il mondo intero tra le sue pagine.

Più volte pensato di abbandonarlo per il futuro, ma diventa impossibile, al netto degli sforzi lo stimolo intellettuale che fornisce è una dose di benessere quotidiano irrinunciabile. 'na droga.

Qualcuno di voi ha avuto modo di leggerlo? Che ne pensate?


  • 0

#12503 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 07 luglio 2015 - 13:57

Robert Musil - L'uomo senza qualità

 

Romanzo fiume, più saggio e trattato sociopsicologico che romanzo. Uno dei romanzi più complessi e stratificati che mi sia capitato di leggere, richiede notevole sforzo e concentrazione, letture e riletture e ancora alcuni passaggi, soprattutto i più densi, sfuggenti. Limiti culturali miei che si scontrano con l'intenzione di racchiudere il mondo intero tra le sue pagine.

Più volte pensato di abbandonarlo per il futuro, ma diventa impossibile, al netto degli sforzi lo stimolo intellettuale che fornisce è una dose di benessere quotidiano irrinunciabile. 'na droga.

Qualcuno di voi ha avuto modo di leggerlo? Che ne pensate?

 

Pensavo a questo "romanzo", affetto dal demone del saggismo, proprio leggendo i post qui sopra sul povero Proust.

Infatti il francese io lo trovo leggibilissimo e godibilissimo sempre, se si vuole proprio nel senso anche più corrivo del termine. E mi pare incomprensibile quello che dicono coloro i quali lo trovano invece un po'  "pesante", un Everest da scalare, esortano gli altri a tenere duro ecc. (parere personalissimo, eh... ).

 

E pensavo, "se dicessero questo di Musil, be'... allora lo capirei, ma di Proust... ".

 

Opera da leggere tenendo presente il dibattito delle idee del suo tempo, alla ricerca di una sintesi tra anima ed esattezza (per esprimerci con una metafora interna al testo), idee che sono quasi tutti esemplificate (e spesso ironizzate in maniera magistrale) in alcuni dei personaggi (a loro volta modellati su figure reali della Vienna e della Berlino del tempo, da Alma Mahler, a Rathenau, a Klages... ) e che diventa di lettura faticosa soprattutto nel secondo volume (per così chiamarlo data la intricata vicenda filologica del romanzo).


  • -1

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#12504 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 07 luglio 2015 - 14:40

Ma infatti Proust è roba da femminucce, nel senso piú benevolo del termine.
  • 0

#12505 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 07 luglio 2015 - 14:51

Ma infatti Proust è roba da femminucce, nel senso piú benevolo del termine.

 

Molto benevolo, eh... (almeno per quanto mi riguarda). :)

 

E la malia che emana dal suo romanzo (o, per essere più precisi, dai suoi personaggi) sarà anche un po' da femminucce, ma fa parte del piacere (e del significato) della letteratura, mi pare...
Anche quelli di Musil, fra l'altro, non ne sono affatto sprovvisti (almeno alcuni).


  • 0

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Moriremotuttista


#12506 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 07 luglio 2015 - 17:23

Vabé ma date ancora retta alle boutade di 'sto ubriacone?
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#12507 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 07 luglio 2015 - 18:44

Ma infatti Proust è roba da femminucce, nel senso piú benevolo del termine.

 
Molto benevolo, eh... (almeno per quanto mi riguarda). :)
 
E la malia che emana dal suo romanzo (o, per essere più precisi, dai suoi personaggi) sarà anche un po' da femminucce, ma fa parte del piacere (e del significato) della letteratura, mi pare...
Anche quelli di Musil, fra l'altro, non ne sono affatto sprovvisti (almeno alcuni).
Mi spiace di essere stato cosí diretto ma Musil si inserisce in tutt'altro contesto, geopolitico, metereologico (asd), rivoluzionar-conservatore. Altri lidi. A mio parere Proust non serve a niente ma è la mia idea cosí è come la mia idea che appena saró a Bologna (ci vado spesso anche se è sempre piú fetida)ti verró a cercare caro pallozzo e non nel senso di quella mezzasega di Proust. Pace, per adesso.
  • 0

#12508 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 07 luglio 2015 - 19:03

 

 

Ma infatti Proust è roba da femminucce, nel senso piú benevolo del termine.

 
Molto benevolo, eh... (almeno per quanto mi riguarda). :)
 
E la malia che emana dal suo romanzo (o, per essere più precisi, dai suoi personaggi) sarà anche un po' da femminucce, ma fa parte del piacere (e del significato) della letteratura, mi pare...
Anche quelli di Musil, fra l'altro, non ne sono affatto sprovvisti (almeno alcuni).
Mi spiace di essere stato cosí diretto ma Musil si inserisce in tutt'altro contesto, geopolitico, metereologico ( asd), rivoluzionar-conservatore. Altri lidi. A mio parere Proust non serve a niente ma è la mia idea cosí è come la mia idea che appena saró a Bologna (ci vado spesso anche se è sempre piú fetida)ti verró a cercare caro pallozzo e non nel senso di quella mezzasega di Proust. Pace, per adesso.

 

 

E però adesso ci spieghi cosa significa il grassettato, ma soprattutto a cosa "servono" Musil e la letteratura in generale! :cool2:

 

E non sto scherzando perché la cosa effettivamente è interessante...


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Moriremotuttista


#12509 piersa

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Inviato 07 luglio 2015 - 19:06

Oggi è morto Luca Rastello, non è giornata, magari un'altra volta...
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#12510 Greed

    round control to major troll

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Inviato 07 luglio 2015 - 22:23

Anche a me serve la risposta sulla letteratura e il suo senso, quando gli illetterati me lo chiedono non so mai come essere convincente. Piersa che è un intellettuale vero magari almeno un po' ci riuscirebbe.

Comunque le 'risposte' che mi sono piaciute di più sulla letteratura e la lettura le ho trovate in Vere Presenze di George Steiner. Anzi, se qualcuno conosce bene altre cose sue, io sono qui a leggervi.

Ps. So che è una domanda semi-impossibile.
  • 0

#12511 atlas

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Inviato 07 luglio 2015 - 23:04

non so voi, ma io mi batto per il sacrosanto diritto all'inutilità.
  • 6

il faut se radicaliser. 


#12512 Volpe

    Sturm und Drang

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Inviato 08 luglio 2015 - 11:12

Il massimo turbamento di quelle giornate libere e troppo calde per pensare di portare il corpo fuori da una casa è scoprire di avere finito il libro e di non averne un altro. Ma la gioia di ritrovarne uno abbandonato tra i vestiti, oh la gioia! 

Il libro che era avvolto tra magliette era "Revolutionary Road" di Yates. 

Gran libro. Perché? Perché prende ogni parte della tua fantasia per creare una perfetta messa inscena. Vedi. Vedi i gesti, vedi April in cucina, voltata di spalle e senti il rumore dei piatti che tintinnano nel detergente, vedi la nuvola di fumo azzurra ad avvolgere il volto di Frank mentre accavalla le gambe sedendosi sulla poltrona, il ghiaccio spezzarsi una volta immerso nel Brandy, senti le loro voci, il tono, le parole, la radio in sottofondo, il corridoio che porta all'ufficio, senti l'afa di quella strana estate e ti lasci portare nel sali e scendi continuo, provando pagina dopo pagina la crescente distruzione. 


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#12513 piersa

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Inviato 08 luglio 2015 - 11:24

non so voi, ma io mi batto per il sacrosanto diritto all'inutilità.

ok ma non è un diritto però, non bisogna rapportare le cose a noi stessi sempre e comunque. Al massimo è un dovere.


  • 0

#12514 OldfieldReturn

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Inviato 08 luglio 2015 - 11:57

Paul Roland - Bolan boogie


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#12515 hexen

    the nameless uncarved user

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Inviato 08 luglio 2015 - 12:46

Ho finalmente finito La scopa del sistema, di Wallace.

"Be`, la voglia raccontare ce l'avevo. Solo che anche adesso che te l'ho raccontata continua a sembrarmi irraccontabile. Per raccontare servono fatti, servono cose. Qui invece non ci sono cose, c'è solo una serie di deliri."
Il primo romanzo di Wallace è segnato da una ricerca, quella di Lenore, che viene sconvolta dalla scomparsa di sua nonna (e di altre venti persone, dalla sua casa si riposo); ma è anche segnato dalle "Ricerche filosofiche" di Ludwig Wittgenstein, infatti non solo la nonna di Lenore fu sua allieva, ma le ricerche forniscono una delle figure chiavi del romanzo: "Ci viene presentata l'immagine di uomo che sale su un pendio, di profilo, una gamba davanti all'altra, lo sguardo fisso davanti a sé e volto alla cima, insomma l'atteggiamento tipico di chi stia effettuando una salita. È, dunque, l'immagine di un uomo che sale su un pendio. Ma, sempre nelle Ricerche, l'adorato da Nonna Lenore Dr Wittgenstein ci dice fermi un attimo, amici cari, poiché questa stessa immagine potrebbe riferirsi a un uomo che scivoli anziché salga, cioè che stia andando giú per anziché su per il pendio: stessa posizione e stesse caratteristiche, però in direzione opposta."
La funzionalitá del linguaggio che viene determinato dall'uso e dal contesto di riferimento.
Infatti La scopa del sistema è soprattutto un romanzo sul linguaggio , sui limiti insiti nel linguaggio ma - soprattutto - sulla forza e sul bisogno del racconto.
Sono presenti molti residui postmoderni, infatti in molti punti mi ha ricordato V. di Pynchon, soprattutto la presenza dell'ironia è molto forte; presenza che contribuirá al ripudio del libro da parte dell'autore. Vlad l'impalatore, il pappagallino che recita sermoni cristiani in Tv, e Norman Bombardini, il magnate dell'ingegneria genetica che sogna di ingoiare ogni cosa al mondo ed espandersi all'infinito, sono forse i personaggi più divertenti e grotteschi, ma l'intero romanzo è pieno di situazioni paradossali.
L'unico personaggio che sembra uscire fuori dalla bidimensionalità è Lenore, come suggerisce l'ignobile psicanalista Jay a Rick, capo e quasi-fidanzato di Lenore (in un dialogo pieno di metaletterarietà: "Succede che Lenore diventa reale, Rick. Diventa libera. Esplode da dietro la membrana di bidimensionalità che la pagina rappresenta, e diventa reale.[..] è libera, reale. Ovverosia ella non è piú meramente all'interno di un sistema, ella è un sistema."
A tratti lo stile di Wallace appare verboso ed autoreferenziale, ma a conti fatti è perfetto per il racconto di racconti che La scopa del sistema rappresenta, con le varie storie incastonate nell'ingarbugliato paradosso centrale.

Ora inizio Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli.


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#12516 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 08 luglio 2015 - 13:18

mi ha ricordato V. di Pynchon

L' ho ordinato proprio un' oretta fa su Amazon (assieme ad altro) asd


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#12517 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 08 luglio 2015 - 14:01

non so voi, ma io mi batto per il sacrosanto diritto all'inutilità.

 

Sì, ma utilità e inutilità sono concetti relativi, quindi non ha molto senso fare affermazioni troppo "tranchant" prima di avere specificato "utilità/inutilità" rispetto a che cosa.
Cioè prima che piersa ci spieghi - se e quando ne avrà voglia - cosa intendeva dire.


  • 0

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#12518 Greed

    round control to major troll

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Inviato 08 luglio 2015 - 15:55

D'accordo con ravel.
Chiaramente non ha utilità "produttiva", ma io non penso assolutamente che l'arte in genere sia inutile, anzi, mi sembra che dirlo sia un modo facile per evadere una domanda difficile ma fondamentale. E poi non penso che gente (come Proust, Dante e vari altri) abbia dedicato e praticamente perso la loro vita per una cosa inutile. Sono più propenso a credere che il loro lavoro estenuante abbia raggiunto e ci abbia donato quanto di più umano e divino ci sia. Insomma, santi, eroi e martiri asd
  • 0

#12519 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 08 luglio 2015 - 16:09

I romantici, quelli brutti, dagli Schlegel a Novalis, da Schiller a Schelling (i romantici attirano scherzetti così, dai, li faceva anche Hegel) avevano un giochino del tipo (l'ho letto l'ultima volta in Moritz ed era più o meno così):
1. l'arte - il bello - è inutile;
2. è bella - è tale - perché produce piacere;
con tentativo di reductio ad absurdum.
Secondo me è utile (asd) ricordarlo per non sottovalutare la questione sul senso della letteratura. Che poi è fin troppo vasta, la questione - tipo 2300 anni ALMENO di riflessione estetica.
Comunque se avete presente Marc Bloch in fin dei conti siamo in una botte di ferro: se anche storia (e letteratura) non servissero a niente, sarebbero divertenti.

Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#12520 Greed

    round control to major troll

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Inviato 08 luglio 2015 - 18:05

da Schlegel a Novalis, da Schiller a Schelling

 

Sembra uno Shoglilingua.


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#12521 Reynard

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Inviato 08 luglio 2015 - 18:34

 

da Schlegel a Novalis, da Schiller a Schelling

 

Sembra uno Shoglilingua.

 

 

Schiller - Schelling - Schlegel - Schleiermacher - Scheler*... metà della Romantik tedesca è costituita da una rimescolanza delle stesse tessere dello Scarabeo.

 

*Si, lo so che non è un romantico come gli altri, va bene?


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#12522 OldfieldReturn

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Inviato 10 luglio 2015 - 10:04

Roberto Freak Antoni - Non c'è gusto in italia ad essere dementi (ma noi continuiamo a provarci lo stesso)


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#12523 ravel

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Inviato 10 luglio 2015 - 13:55

 

 

da Schlegel a Novalis, da Schiller a Schelling

 

Sembra uno Shoglilingua.

 

 

Schiller - Schelling - Schlegel - Schleiermacher - Scheler*... metà della Romantik tedesca è costituita da una rimescolanza delle stesse tessere dello Scarabeo.

 

*Si, lo so che non è un romantico come gli altri, va bene?

 

 

E Schopenhauer niente, poverino?!

 

Col romanticismo, nonostante le sue ruvidezze esplicite verso di esso,  ha avuto i suoi bei rapporti anche lui, va là... :D


  • 0

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Moriremotuttista


#12524 Reynard

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Inviato 10 luglio 2015 - 13:58

 

 

 

da Schlegel a Novalis, da Schiller a Schelling

 

Sembra uno Shoglilingua.

 

 

Schiller - Schelling - Schlegel - Schleiermacher - Scheler*... metà della Romantik tedesca è costituita da una rimescolanza delle stesse tessere dello Scarabeo.

 

*Si, lo so che non è un romantico come gli altri, va bene?

 

 

E Schopenhauer niente, poverino?!

 

 

Con Schopenhauer erano finite le elle.


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#12525 ravel

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Inviato 10 luglio 2015 - 15:19

 

 

 

 

da Schlegel a Novalis, da Schiller a Schelling

 

Sembra uno Shoglilingua.

 

 

Schiller - Schelling - Schlegel - Schleiermacher - Scheler*... metà della Romantik tedesca è costituita da una rimescolanza delle stesse tessere dello Scarabeo.

 

*Si, lo so che non è un romantico come gli altri, va bene?

 

 

E Schopenhauer niente, poverino?!

 

 

Con Schopenhauer erano finite le elle.

 

 

Ah... avevo capito che fondamentale fosse il prefisso Sch, non le elle.
Cruscanti...  asd


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Moriremotuttista


#12526 OldfieldReturn

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Inviato 11 luglio 2015 - 09:35

Jonas Jonasson - Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve


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#12527 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 11 luglio 2015 - 10:01

04_tuttiracconti.jpg

 

Quando riprendo in mano qualcosa di Fenoglio mi si riempie il cuore, e solitamente un po' piango. 
Per me il più grande. Poi racconta della mia terra, racconta dei miei genitori contadini, dei miei nonni pastori.

Ma non è solo il fatto che racconta di me; è il come lo dice che è stupefacente. Che lo rende uno scrittore di razza che si porta via tutti gli altri. Il suo usare parole tanto precise da aprire un mondo. L'ironia di chi è di provincia ma non provinciale (tipo Paolo Conte in questo ne è degno allievo).

 

Nulla, Fenoglio vince e gli voglio bene.

 

 

"... Disse al maestro Alliani che sapeva far la firma, scrivere una lettera ai parenti se in casa fosse mancato qualcuno, e per contare sapeva contare fino a una cifra che non avrebbe mai avuta in soldi..." 


  • 8

#12528 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 11 luglio 2015 - 13:08

Sto finendo questo.

Stupito dalla capacità di scrittura di Zamboni. Una storia personale e universale che vale la pena riprendere (il nonno di Zamboni fascistissimo, ucciso dai partigiani, i partigiani che poi si dividono, i fratelli Cervi). 

Si parla quindi di seconda guerra mondiale, di fascisti e partigiani, in certi passaggi c'è Fenoglio, in altri una ricostruzione sintetica ma precisa di un mondo antico. 

Ogni tanto inserisce frasi taglienti come rasoi. 

Bello.

 

 

 

6140908_358090.jpg

 

Incuriosito dalla descrizione l'ho letto anche io. Buon libro, inizio bello con stile sorprendente ed efficacissimo.

Poi un pochino secondo me si perde e soprattutto lascia un po' sospesa la questione dei due gappisti, liquidandola in 2-3 pagine quando meritava molto più approfondimento. Il finale si trascina un po' con 2-3 capitoli sacrificabili.

Comunque una lettura piacevole, credo che "pensato" meglio nel peso delle varie parti e nella struttura globale e se riusciva a tenere per tutto il testo il ritmo e lo stile potente delle prime pagine poteva veramente essere un romanzo importante della nostra letteratura contemporanea, una specie di "grande romanzo italiano". Diciamo che resta un buon testo, non un capolavoro. Ringrazio per la segnalazione.


  • 1

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#12529 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 11 luglio 2015 - 19:01

 

Sto finendo questo.

Stupito dalla capacità di scrittura di Zamboni. Una storia personale e universale che vale la pena riprendere (il nonno di Zamboni fascistissimo, ucciso dai partigiani, i partigiani che poi si dividono, i fratelli Cervi). 

Si parla quindi di seconda guerra mondiale, di fascisti e partigiani, in certi passaggi c'è Fenoglio, in altri una ricostruzione sintetica ma precisa di un mondo antico. 

Ogni tanto inserisce frasi taglienti come rasoi. 

Bello.

 

 

 

 

 

Incuriosito dalla descrizione l'ho letto anche io. Buon libro, inizio bello con stile sorprendente ed efficacissimo.

Poi un pochino secondo me si perde e soprattutto lascia un po' sospesa la questione dei due gappisti, liquidandola in 2-3 pagine quando meritava molto più approfondimento. Il finale si trascina un po' con 2-3 capitoli sacrificabili.

Comunque una lettura piacevole, credo che "pensato" meglio nel peso delle varie parti e nella struttura globale e se riusciva a tenere per tutto il testo il ritmo e lo stile potente delle prime pagine poteva veramente essere un romanzo importante della nostra letteratura contemporanea, una specie di "grande romanzo italiano". Diciamo che resta un buon testo, non un capolavoro. Ringrazio per la segnalazione.

 

 

Concordo con te su ogni punto.


  • 0

#12530 hexen

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Inviato 13 luglio 2015 - 01:54

Terminato Altri Libertini di Tondelli. L'interesse è più sbilanciato verso la forma che verso il contenuto; ottimo il lavoro sul linguaggio, per il resto l'ho trovato un po' scostante. Autobahn il racconto migliore, per quanto mi riguarda. Leggerò gli altri suoi lavori, intanto ho iniziato Cuori in Atlantide di Stephen King (di cui, anni fa, avevo letto solo il primo racconto)
  • 1

il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#12531 OldfieldReturn

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Inviato 13 luglio 2015 - 13:28

Christopher Moore - Il serpente di venezia


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#12532 Volpe

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Inviato 13 luglio 2015 - 13:45

Avevo bisogno di un librino leggero e rilassante per scottarmi meglio al sole nei dì di piscina, ho ripiegato su "About a boy" di Nick Hornby. Il suo lavoro lo fa, leggero lo è, qualche frase azzeccata è davvero azzeccata, e poi mi piacciono i protagonisti svogliati che non fanno una minchia e se ne infischiano della loro evoluzione. Nonostante i pro mi aspettavo un pizzico di ironia più pungente e una scrittura più ritmata. Sopravvalutato, direi.

 

Ora che mi sono scottata al sole posso stare all'ombra e leggermi un libro che invece mi sta piacendo.

Attratta da sempre dal caos -che a mia volta attraggo- non potevo non immergermi nel pluritradotto volume di James Gleick "Caos". 


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#12533 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 13 luglio 2015 - 14:33

Avevo bisogno di un librino leggero e rilassante per scottarmi meglio al sole nei dì di piscina, ho ripiegato su "About a boy" di Nick Hornby. Il suo lavoro lo fa, leggero lo è, qualche frase azzeccata è davvero azzeccata, e poi mi piacciono i protagonisti svogliati che non fanno una minchia e se ne infischiano della loro evoluzione. Nonostante i pro mi aspettavo un pizzico di ironia più pungente e una scrittura più ritmata. Sopravvalutato, direi.

 

Ora che mi sono scottata al sole posso stare all'ombra e leggermi un libro che invece mi sta piacendo.

Attratta da sempre dal caos -che a mia volta attraggo- non potevo non immergermi nel pluritradotto volume di James Gleick "Caos". 

Hornby sopravvalutato dove? Fever Pitch è più che godibile (da godibile a molto bello, direi) ed è ad oggi il suo lavoro migliore, High Fidelity ha fatto il boom ed è onestissimo; About a boy non è mai stato considerato un capolavoro, che io sappia. E lo sa anche lui, credo.


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#12534 neuro

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Inviato 13 luglio 2015 - 14:35

Finito oggi libro nero di Pamuk. Non ai livelli di Neve (che e' uno dei miei libri della vita) ma molto bello, persino piu' del castello bianco. Pamuk tra i grandi.
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#12535 Volpe

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Inviato 13 luglio 2015 - 14:50

 

Avevo bisogno di un librino leggero e rilassante per scottarmi meglio al sole nei dì di piscina, ho ripiegato su "About a boy" di Nick Hornby. Il suo lavoro lo fa, leggero lo è, qualche frase azzeccata è davvero azzeccata, e poi mi piacciono i protagonisti svogliati che non fanno una minchia e se ne infischiano della loro evoluzione. Nonostante i pro mi aspettavo un pizzico di ironia più pungente e una scrittura più ritmata. Sopravvalutato, direi.

 

Ora che mi sono scottata al sole posso stare all'ombra e leggermi un libro che invece mi sta piacendo.

Attratta da sempre dal caos -che a mia volta attraggo- non potevo non immergermi nel pluritradotto volume di James Gleick "Caos". 

Hornby sopravvalutato dove? Fever Pitch è più che godibile (da godibile a molto bello, direi) ed è ad oggi il suo lavoro migliore, High Fidelity ha fatto il boom ed è onestissimo; About a boy non è mai stato considerato un capolavoro, che io sappia. E lo sa anche lui, credo.

 

 

Che lo sappia lui, non lo so. Di certo non lo considero un non-boom. Non l'ho preso in cerca di un capolavoro. Sapevo che l'avrei potuto dimenticare. Però mi aspettavo di più. Posso?


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#12536 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 13 luglio 2015 - 14:51

No


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#12537 Volpe

    Sturm und Drang

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Inviato 13 luglio 2015 - 14:51

Gnè gnè. 


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#12538 Zpider

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Inviato 13 luglio 2015 - 18:31

Avevo bisogno di un librino leggero e rilassante per scottarmi meglio al sole nei dì di piscina, ho ripiegato su "About a boy" di Nick Hornby. Il suo lavoro lo fa, leggero lo è, qualche frase azzeccata è davvero azzeccata, e poi mi piacciono i protagonisti svogliati che non fanno una minchia e se ne infischiano della loro evoluzione. Nonostante i pro mi aspettavo un pizzico di ironia più pungente e una scrittura più ritmata. Sopravvalutato, direi.

 

 

Causa aereo perso e una prospettiva di 15 ore di attesa in aeroporto ho finito per prenderlo pure io. Proprio bruttino.


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#12539 Duck

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Inviato 13 luglio 2015 - 19:15

Raramente ho letto un libro più pressapochista e idiota di "Il cerchio" di Dave Eggers. Il tema è uno di quelli che van di moda: la giovane Mae va a lavorare in sto paradiso della enorme compagnia informatica, una sorta di fusione di Google, Facebook, Apple e roba affine. Chiaramente c'è però dietro il complotto: i dati pubblici e il cammino della società verso la trasparenza assoluta (e tanti saluti alla privacy, insomma) sono roba nefasta, e gli effetti si vedono nel romanzo.

I personaggi sono praticamente tutti degli imbecilli, sia nel bene (l'ex fidanzato di lei è un po' l'avanguardia di gente che non vuole avere niente a che vedere con quella roba) che nel male (c'è tutto un coro di commentatori anonimi, di messaggi che arrivano, tutti entusiasti), e in quanto imbecilli veramente non credibili, manco sforzandosi. A momenti pare di leggere il romanzo perduto di Adolf Hitler se non fosse morto nel bunker, da tanto i personaggi sono tagliati con l'accetta.

Lei ovviamente se la fa con un tizio misterioso che si nasconde, ma di cui l'identità (il grosso mistero del romanzo) è facilmente intuibile dalla prima apparizione.

Magari poi Eggers l'ha fatto apposta, come Spinrad, ma dubito fortemente.

 

 

Ora mi depuro: Accoppiamenti giudiziosi, di Gadda. Già che sto studiando Haskell, mi pare in tema.


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#12540 Leeeo

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Inviato 17 luglio 2015 - 15:08

Nel frattempo:

 

Trilogia del Nord, Louis Ferdinande Céline. La fuga di Cèline nella Germania in fiamme dopo la sconfitta mondiale. Tra i tre: il primo, Da un castello all'altro, narra dell'esilio a Sigmaringen degli esuli francesi ancora legati al regime di Vichy. Oltre al fatto di essere deboluccio, sia nelle situazioni che nelle descrizioni (abituato come sono all'abilità del Louis in tal senso, capitemi), soffre di quello che ho odiato anche in Fèerie: pagine e pagine di estenuanti geremiadi contro tutto e tutti, francesi, partigiani, nazisti, falsi nazisti, russi, inglesi, ebrei, parenti, amici, editori, traduttori; si capisce: la ritirata, la prigionia, la morte che aleggia minacciosa, l'esilio e poi l'ostracismo pesano gran tanto sull'animo, ma dopo un po' diventa veramente fastidioso rileggere sempre le stesse invettive rancorose. Manco l'autore fosse poi il più casto tra gli agnelli sacrificali...

Il terzo, Rigodon, o dei viaggi in treno su e giù per la Tedeschia. Ultimo lavoro, terminato tre giorni prima della morte. Si vede: non è rifinito alla perfezione, alcune parti si ripetono, non c'è coerenza spazio-temporale-numerica-situazionale, tanti episodi, anche interessanti, lasciati a metà, ma si può capire: consapevole dell'imminente fine, l'autore cerca di chiudere al meglio più in fretta che può.

Il secondo, Nord, la meraviglia. La partenza da Parigi del quartetto composto da Céline, la moglie Lili, il gatto Bébert e l'amico attore Le Vigan alla volta della Danimarca, passando prima da Berlino, spettrale nel suo aspetto post-bombardamenti, e raggiungendo poi il castello di Zornhof, residenza di una famiglia di nobili tedeschi adibita alla sistemazione momentanea di renitenti alla leva, obiettori di coscienza, prigionieri di guerra. Sullo sfondo gli aerei, i bombardamenti e il cielo che si fa ogni giorno più cupo, denso, asfissiante, carico di polveri chimiche e attraversato da lampi gialli, verdi, rossi; in primo piano una congerie di strampalati personaggi, pazzi paranoici sempre sull'orlo di una crisi di nervi che, nonostante il profumo dell'apocalisse sia ogni giorno più intenso, continuano imperterriti a recitare la farsa di una vita normale. Si capisce come, andando avanti, tutto si sgretoli, e la farsa si trasformi in tragedia. Stupendo romanzo.

 

I racconti, Cechov. Finito pure lui. Se devo essere sincero non l'ho amato visceralmente, come speravo, forse anche per il fatto che mi sono passato tutti i suoi lavori, senza distinzione. Tra tutti mi vien però da ricordare, e che ricordare: Un cognome cavallino, Uno scherzetto, Volòdja, Un bacio, La voglia di dormire, Una storia noiosa, Il duello, Il monaco nero, Il violino di Rothschild, Racconto di uno sconosciuto, Tre anni, La mia vita, Lo studente, Nel cantuccio natìo, La signora con il cagnolino, Anima cara.

 

 


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"Скучно на этом свете, господа!"

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#12541 Legolas

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Inviato 17 luglio 2015 - 20:03

Sto leggendo in questo periodo Le Cinque Stirpi di Markus Heitz, primo capitolo delle Cronache dei Nani.

Il ciclo é ambientato nella Terra Nascosta, un enorme continente dove umani, nani ed elfi vivono in pace finché un armata di orchi, mezzorchi e albi (in pratica elfi oscuri) non sfonda una delle difese e inizia ad imperversare, il mondo dove i protagonisti si muovono infatti é circondato da un enorme catena montuosa dove si aprono solo cinque valichi sorvegliati dalle cinque stirpi guerriere dei nani.

Il protagonista é Tungdil Bolofar (in seguito nominato Manodoro) un nano completamente ignaro del proprio passato, é stato infatti cresciuto da Lot-Ionan uno stregone ed alchimista che lo manda a consegnare degli importanti manufatti ad un suo ex apprendista, il primo libro gira attorno alla ricerca della Lama di Fuoco, l'unica arma capace di sconfiggere Nod'onn il Duplice, il mago che guida le forze del male.

Decisamente nulla di nuovo, le fonti sono abbastanza evidenti, tuttavia devo dire che Heitz se la cava bene, a differenza di questa generazione di scrittori improvvisati il talento si vede, riesce a coinvolgere il lettore, l'unica tirata di orecchi la faccio sulla copertina retro della versione italiana, davvero troppo spoilerosa, al confronto io non vi ho rivelato quasi nulla.


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#12542 OldfieldReturn

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Inviato 18 luglio 2015 - 09:09

Andre Agassi - Open


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#12543 aldous

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Inviato 18 luglio 2015 - 09:29

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#12544 100000

    Enciclopedista

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Inviato 18 luglio 2015 - 16:44

Per fortuna che ci sei tu a leggere un po' di narrativa italiana contemporanea, aldous :)


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#12545 Operación Puerto

    Dr. Eufemiano Fuentes

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Inviato 18 luglio 2015 - 17:57

Zadie Smith è SI o NO?


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#12546 Rover

    hjdjlalkjaz

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Inviato 20 luglio 2015 - 09:48

Ho letto 80 pagine di V. di Pynchon, sulle prime mi sembra una lettura piuttosto faticosa e caotica...chi lo ha letto, che ne dite?


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#12547 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 20 luglio 2015 - 10:12

Ho letto 80 pagine di V. di Pynchon, sulle prime mi sembra una lettura piuttosto faticosa e caotica...chi lo ha letto, che ne dite?

Lo sto leggendo pure io proprio in questa settimana e sono a meno di un terzo dalla fine. Comunque confermo che non è certo una lettura facilissima, ma a me sta piacendo molto.


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#12548 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 20 luglio 2015 - 10:25

Letto La Macchia Umana di Roth.

Devo dire che non mi ha esattamente esaltato. Non sto dicendo che è brutto ma tra i Roth mi pare il meno riuscito. Troppo prolisso, dialoghi un po' lasciati andare, alcune situazioni quasi ridicole (i due tizi che si mettono a ballare a inizio romanzo). Si capisce l'intento di andare contro l'America iperpuritana e ipocrita dell'era Clinton-Levinsky ma diciamo che lo scopo si raggiunge abbastanza in fretta e poi tutto diventa un grande contorno che, secondo me, andava ampiamente sforbiciato.


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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#12549 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 20 luglio 2015 - 10:33

Letto La Macchia Umana di Roth.

Devo dire che non mi ha esattamente esaltato. Non sto dicendo che è brutto ma tra i Roth mi pare il meno riuscito. Troppo prolisso, dialoghi un po' lasciati andare, alcune situazioni quasi ridicole (i due tizi che si mettono a ballare a inizio romanzo). Si capisce l'intento di andare contro l'America iperpuritana e ipocrita dell'era Clinton-Levinsky ma diciamo che lo scopo si raggiunge abbastanza in fretta e poi tutto diventa un grande contorno che, secondo me, andava ampiamente sforbiciato.

 

Ahia, e io che l'ho appena preso... :(


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#12550 100000

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Inviato 20 luglio 2015 - 11:06

E io che lo sto leggendo (coincidenze), sto pensando l´identica cosa.

È il secondo libro di Roth che leggo e non me ne sono ancora innamorato. Non so, visti gli entusiasmi che leggo in giro (anche da parte di lettori che stimo), gli concederò una terza possibilità prima o poi. Ovviamente, male non scrive.

 

Aspetto l'intervento di Dest.


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