Ma scusa è un fake...che dovrebbe fare in un forum?
Ah ecco.
Inviato 20 giugno 2007 - 19:01
Ma scusa è un fake...che dovrebbe fare in un forum?
Inviato 20 giugno 2007 - 19:35
Inviato 20 giugno 2007 - 22:07
il cinema di Fellini mi annoia.lo trovo inutile.Kubrick ha fatto dei film interessanti ma vengono troppo analizzati dal punto di vista semantico.amarcord,roma potenzialmente potevano durare anche dieci ore,ma tutto questo "mostrare" al massimo puo'far felice tullio kezic.
Keaton, Welles, Renoir e Kurosawa te li sei dimenticati, o aspetti un altro momento per dirci che anche loro non son degni di te?![]()
PS Intanto vedo che in altri topic hai già sistemato come si deve anche Moretti, Tarantino e praticamente tutto il cinema italiano. Come è buono lei...
Inviato 21 giugno 2007 - 03:23
esprimo democraticamente una mia opinione.siamo invasi dal letame dalla mattina alla sera.omologazione lobotomia etc.perche'non posso cercare strade alternative nella musica e nel cinema?a volte per me,vedere un film e'come leggere/studiare una partitura musicale complessa,postweberniana...alla boulez per intenderci.Ho riletto ora i suoi post e mi correggo: non è affatto un fake...anzi, sulla Nouvelle Vague sono quasi d'accordo..
Inviato 21 giugno 2007 - 08:02
Inviato 21 giugno 2007 - 08:20
ps: ma chi è Gunter Brus?
Günter Brus (born September 27, 1938, Ardning, Styria) is an Austrian painter, graphic artist and writer. Co-founder in 1964 of Wiener Aktionismus (Viennese Actionism) together with Otto Muehl, Hermann Nitsch and Rudolf Schwarzkogler. He was sentenced to 6 months in prison after the "Kunst und Revolution" event at the University of Vienna in 1968, fled to Berlin with his family and returned to Austria in 1976. His aggressively presented actionism intentionally disregarded conventions and taboos. Editor of the "Schastrommel" (author's edition) from 1969 on. In his "Bild-Dichtungen" he achieves a synthesis between poetry and painting. Awarded the Grand Austrian State Prize in 1997.
Inviato 21 giugno 2007 - 08:26
Inviato 21 giugno 2007 - 08:54
Mi chiedo che sceneggiatura ne stia venendo fuori.
Inviato 21 giugno 2007 - 11:00
Inviato 21 giugno 2007 - 11:39
Io non capisco perchè si debba dire che Amarcord non abbia un' idea a sostegno!
L' idea è quella di fotografare momenti di un' epoca che non c'è più, senza dover ideare per forza una trama precisa che debba concludersi.
E' un film che esprime una nostalgia incredibile, e si sviluppa tramite lo scorrere libero di eventi che se fossero inglobati in una "storia" perderebbero quella spontaneità che Fellini voleva rendere, secondo me.
Inviato 21 giugno 2007 - 15:34
sono rimasto colpito da Gunter Brus non per le sue azioni "forti",ma dal suo passaggio dalle suddette a una raffigurazione del tutto personale dell'idea del sacro presente nelle sue opere pittoriche di meta'anni Ottanta.
Mi chiedo che sceneggiatura ne stia venendo fuori.
spero che l'utente Carmelo Bene sia dotato di sense of humor...
Inviato 21 giugno 2007 - 16:19
secondo me, anche volendola considerare un' idea,è piuttosto debole.Un film che parte da un impostazione del genere,sviluppata poi in quel modo,per me non può essere un capolavoro,a prescindere dal resto.Io non capisco perchè si debba dire che Amarcord non abbia un' idea a sostegno!
L' idea è quella di fotografare momenti di un' epoca che non c'è più, senza dover ideare per forza una trama precisa che debba concludersi.
Ok,ma questo attiene il "come" si sia sviluppata l' idea,sul quale non ci piove che sia stato fatto bene,nessuno direbbe mai il contrario.E' un film che esprime una nostalgia incredibile, e si sviluppa tramite lo scorrere libero di eventi che se fossero inglobati in una "storia" perderebbero quella spontaneità che Fellini voleva rendere, secondo me.
Questa è la critica più comune (e anche l' unica) che si può fare a Fellini.Magari mi sbaglio ma non credo siano così pochi quelli che la pensano cosìil cinema di Fellini mi annoia.lo trovo inutile.
Inviato 21 giugno 2007 - 18:57
secondo me, anche volendola considerare un' idea,è piuttosto debole. Un film che parte da un impostazione del genere,sviluppata poi in quel modo,per me non può essere un capolavoro,a prescindere dal resto.
Inviato 23 giugno 2007 - 18:05
Metti la differenza tra un film come 2001 odissea nello spazio e Amarcord.Sono entrambi fatti da registi notevolissimi quindi avranno un grandissimo impatto a prescindere e a suo modo sono entrambi poetici.Qual' è la differenza tra i 2? 2001 nasce da un idea e la sviluppa in una storia.Amarcord invece è privo di ciò...è un cinema fine a sè stesso,che non vuole trasmettere niente e non può farlo perchè non è volutamente destinato a farlo.Quale senso ha un film come Amarcord ma soprattutto è un film che ha un senso che non sia quello del puro vedere,anzi dell' immaginare perchè gli va riconosciuta certamente questo merito?
[Francamente non concepisco questo tuo distinguo tra cinema di idee/non idee. I film tratti da un'opera letteraria (l'idea di cui tu parli) li fa il regista, non lo scrittore dell'opera. Il merito della validità o meno del film è quindi del regista.
Spero di avere espresso in un italiano passabile perchè posso considerare 2001 un film molto più vicino ad essere accostato alla parola capolavoro (in realtà ad essere sinceri in 2001 ci vedo una certa dose di pesantezza) rispetto a un film come Amarcord.
sul resto la penso come te,infatti anche 2001 mi pare sia stato tratto da un libro ma mica sminuisco Kubrick per questo,anzi.
correggimi se sbaglio,ma ho come l'impressione che in un certo senso,magari alla lontana, tu dia troppa importanza in un film ad un qualcosa come ad esempio 'la trama' per rendere l'idea...oppure chessò la fatica domanda 'di che parla questo film?'...
se è così, ti auguro di liberarti un giorno di tutto ciò e godere della poesia di film quali Amarcord, che un giorno magari ti lasceranno molte più cose di un film che si prefissa il dichiarato obiettivo di dire necessariamente qualcosa.
teniamo presente che, secondo quanto dichiarava lo stesso Truffaut, esistono due tipi di cinema: uno di "prosa" e l'altro "poetico", proprio come in letteratura.
Se si ha la consapevolezza di entrambi i cinema, allora è più facile poterne godere le caratteristiche peculiari.
Amarcord, come la quali totalità dei film di Fellini, fa parte del cinema "poetico" ovvero di quel cinema che non necessariamente ha bisogno di una sovrastruttura narrativa ben definita per esprimere se stesso e le intenzioni artistiche del regista.
Inviato 07 maggio 2008 - 09:56
Inviato 07 maggio 2008 - 10:27
Inviato 07 maggio 2008 - 10:53
Davvero. Suggella l'enorme potenza onirica della poetica felliniana riuscendo quasi a creare un ulteriore spazio "vuoto" in cui una nuova domanda s'insinua. Che regista immenso. Mi pento solo di aver iniziato ad apprezzarlo molto tardi, solo in anni recenti. Non capivo il suo cinema denso e sognante, le sue metafore gonfie e colorate.Tra l'altro la musica di Rota in quella sequenza è splendida e decisamente peculiare, anticipatrice direi.
Inviato 25 dicembre 2008 - 15:19
Inviato 29 ottobre 2009 - 17:08
Inviato 30 ottobre 2009 - 10:21
stamattina ho provato a curarmi con La dolce vita, finalmente! da tempo lo avevo da parte.
Sono tre ore che vanno giù che è un piacere, che vorresti si continuasse anche, che ti senti lì nel bel mezzo delle vicende presentate.
Certamente alcune immagini resteranno per sempre, mentre alcuni dialoghi anche ho trovato stupendi.
Grande cinema!!!!!
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