
[Monografia] Stanley Kubrick
#1
Guest_Julian_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:14
Ho escluso i cortometraggi.
#2
Guest_verdoux_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:25
#3
Guest_JackNapier_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:29
1- non ho visto tutti i film di kubrick

2- tra quelli che ho visto non riesco a esprimere preferenze (li trovo tutti sensazionali)
#4
Guest_Mia_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:34
#5
Guest_vegeta_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:41
Grave l'assenza nella lista di "Rapina A Mano Armata", noir pessimista e quasi post moderno nella struttura narrativa, a cui un sacco di autori contemporanei da Tarantino a Nolan devono qualcosa.
Indecisione totale tra "Il Dr. Stranamore", "2001", "Full Metal Jacket" e "Barry Lyndon".
Voto: "Full Metal Jacket".
#6
Inviato 04 luglio 2006 - 11:55
Farei prima a dire che lâ??unico che non mi ha entusiasmato è Lolitaâ?¦ comunque come preferenze personali metterei sullo stesso piano Il Dottor Stranamore, 2001, Arancia meccanica e Shining, ma dovendo esprimere una sola preferenza, do il mio voto a 2001 per la sua inestimabile importanza storica.
#7
Guest_Mia_*
Inviato 04 luglio 2006 - 12:04
#8
Inviato 04 luglio 2006 - 12:07
Non ho visto i cortometraggi, e non sono mai riuscita a vedere Spartacus per intero... Comunque non essendo un critico ma solo un'appassionata, direi che, sebbene non mi viene in mente un film di Kubrick che sia meno che perfetto, la palma della perfezione la darei a Barry Lindon (anche solo per il lavoro con quella superlente e l'illuminazione con le candele). Tuttavia il mio preferito non può che essere "Il dottor Stranamore".
#9
Inviato 04 luglio 2006 - 12:26
Salvo "Lolita" e "Spartacus" Kubrick ha realizzato solo capolavori.
Su Spartacus non mi esprimo perchè non l'ho visto, ma per quale motivo Lolita non sarebbe un capolavoro?
#10
Guest_Julian_*
Inviato 04 luglio 2006 - 12:49
Io comunque sono indeciso fra "Arancia Meccanica" e "Full Metal Jacket". Mmmm..
vada per il primo. Uno dei film più geniali e sconvolgenti che abbia mai visto.
Però "Orizzonti di gloria" è lì lì.
#11
Inviato 04 luglio 2006 - 12:59
Ho votato Eyes Wide Shut, inimitabile capolavoro.
#12
Inviato 04 luglio 2006 - 13:09
#13
Inviato 04 luglio 2006 - 13:15
"2001", "Arancia Meccanica" e "Stranamore" sono comunque capolavori assoluti della storia del cinema.
Scelgo "il dottor Stranamore" per l'ironia corrosiva e grottesca con la quale tratta il problema dell'atomica in maniera originalissima e allo stesso modo inquietante.
"Barry Lindon", nonostante la perfezione visiva e formale, non mi ha mai convinto. Anche "Full Metal Jacket" e "Eyes Wide Shut" sono un gradino sotto i tre citati.
Ho molto apprezzato anche "Orizzonti di gloria" e "Lolita", anche se sono opere ancora acerbe rispetto alle evoluzioni successive.
#14
Guest_vegeta_*
Inviato 04 luglio 2006 - 14:52
bah....

#15
Inviato 04 luglio 2006 - 15:12
Orizzonti di gloria acerbo?
bah....
si, è vero, orizzonti di gloria è acerbo rispetto alle opere successive e ciò si evince soprattutto dalla tecnica, dal montaggio, dalla continua ricerca e cura per il particolare, caratteristiche che in seguito kubrick curerà in maniera maniacale.
basti pensare alla scena finale, quando Susanne Christian sale sul palco: il kubrick di arancia meccanica non si sarebbe permesso quella discrasia tra il soldato che la scorge per primo e la sua apparizione...
#16
Inviato 04 luglio 2006 - 15:18
#17
Inviato 04 luglio 2006 - 15:22
Ho votato Eyes Wide Shut, inimitabile capolavoro.
impossibile scegliere .. ma questo no! penso sia il peggiore.
#18
Guest_ZZ 4-3-3 Nemesis_*
Inviato 04 luglio 2006 - 15:25
#19
Inviato 04 luglio 2006 - 15:28
#20
Inviato 04 luglio 2006 - 16:14
Il giorno del combattimento (corto)
mai visto
Flying Padre (corto)
la giornata di un prete che, pur di portare il verbo divino ai qui "parrocchiani", compie voli di parecchie miglia con un bimotore.
Nel giovanissimo Kubrick già cono presenti in nuce quell'amore per la tecnologia (la meccanica, soprattutto) e la volontà dell'essere umano di sconfiggere delle barriere che dominerà tutta la sua opera successiva.
Marinai (corto)
mai visto
Paura e desiderio
mai visto
Il bacio dell'assassino
splendido, seppur immaturo, noir; il noir si affermerà come il genere prediletto dal giovane regista, al quale affida il compito di affinare certe tecniche visive che saranno la colonna portante del suo cinema.
in questo film ci sono le celeberrime sequenze dell'acquario e della scazzottata tra i manichini che valsero al giovane Kubrick i primi contatti con le grandi majors americane.
Rapina a mano armata
eccezzionalmente Kubrick, al suo secondo lungometraggio, raggiunge una maturità stilistica fenomenale; per la prima volta la sceneggiatura è costruita come un meccanismo ad orologeria, tanto che, in un gioco di continui flashback, essa viene narrata da "diversi" punti di vista rimanendo purtuttavia sempre identica... così come il meccanismo di un orologio appare sempre il medesimo indipendentemente da dove lo si guardi.
Orizzonti di gloria
incredibilmente, quando al giovane Kubrick sembrano spalncarsi le porte di Hollywood (non pochi avevano paragonato Rapina a Giungla d'asfalto), egli vola in Europa con tutta la troupe (nel tempo Kubrick sarà l'unico membro fisso delle troupe, segno della sua volontà proverbialmente maniacale di controllare tutto il processo produttivo del suo cinema). Il film, interpretato da un superbo Kirk Douglas, offre la miglior prova del regista fino al ora. Le carrellate diventano il tratto distintivo del suo cinema e mostrano il "meccanismo" della guerra dal suo interno.
Per la prima volta si grida al capolavoro e Kubrick ottiene anche l'elogio di molti militari per la verosimiglianza incredibile, a loro dire, con i reali avvenimenti della Grande Guerra.
Ai francesi fa incazzare non poco la storia raccontata ma Kubrick, ormai, è l'astro della cinematografia americana.
Spartacus
Il clamore suscitato da Orizzonti lo candida a sostituire Anthony Mann come regista in questa megaproduzione hollywoodiana voluta proprio da Douglas.
Sarà per la sceneggiatura, sulla quale il nostro per la prima (e ultima) volta non ha potuto esercitare alcun controllo, rimane il fatto che questo è il film meno personale di Kubrick, sebbene vi siano delle sequenze passate alla leggenda: la lotta tra gladiatori, le scene di massa, la sequenza omosessuale tra Antonino e Crasso (prima depurata dell'audio e poi definitivamente cancellata dal montaggio finale, recuperata solo molti anni dopo ma solo come immagini).
L'idillio con Hollywood finisce subito, come anche la collaborazione con Douglas; Kubrick ha una personalità troppo complessa e mal si adatta alle logiche compromissorie e di maketing delle majors.
Lolita
il primo capolavoro immortale.
dal romanzo di Nabokov Kubrick tira fuori un dramma psicologico di grande effetto che gode delle interpretazioni straordinarie di Shelley Winters (la mamma di Lolita), di Mason (il professore) e soprattutto Peter Sellers (al suo apice interpretativo).
per la prima volta la dilatazione Kubrickiana ha un ruolo chiave nell'agogica del suo cinema e ne rimarrà forse la peculiarità più importante.
Il dottore Stranamore
ancore grazie al camaleontico Sellers, Kubrick si prova in un nuovo genere anche se il "meccanismo" del suo cinema rimane identico. Ma questa volta (e forse unica) il "meccanismo" Kubrickiano si chiude su se stesso realizzando un nastro di Moebius sconosciuto al cinema. La sceneggiatura e le sequenze formano un ingranaggio che ingabbia ineluttabilmente i protagonisti che nulla possono per evitare lo sterminio atomico finale.
Tra il grottesco e il drammatico, tra il visionario e il sottile, Stranamore realizza un'alchimia forse unica proiettando Kubrick, il suo cinema e il cinema tutto verso l'inevitabile:...
2001
difficile dire qualcosa su questo "mostro" cinematografrico; 2001 sta al cinema come le leggi di Mawxell stanno all fisica. Esso ha semplicemente aperto una nuova strada all'evoluzione della settima arte, almeno per quanto riguarda lo specifico filmico ossia l'immagine.
2001 regala sequenze che lasciarono (e lasciano) qualunque spettatore a bocca apera. La fantascienza, genere allora minore e di serie b, si trasfigura in metafisica suggellata da certi passaggi che resteranno per sempre nella memoria collettiva.
Il film viene realizzato in GB che diventerà la patria definitiva del regista.
Arancia meccanica
la faccia spuria di 2001, visionario sino all'eccesso ma sempre sotto il vigile e asfittico controllo del mago Kubrick. Metafora assurda della legge del contrappasso di dantesca memoria, questo film non è che una "favola moderna" (come la definì il regista stesso) sulla ineluttabilità del fallimento umano nella sua volontà di controllare il mondo che lo circonda.
Barry Lyndon
dal punto di vista tecnologico, è l'apogeo del cinema di Kubrick; nulla viene lasciato al caso, dalla sceneggiatura all'interpretazione (Kubrick conserverà non sempre buoni ricordi delgi attori... e viceversa), dalla musica ai costumi (fa indossare la binacheria intima dell'epoca, anche se non la mostra mai).
ma è la fotografia di questo capolavoro assoluto che lascia stupefatti, immortalata dalle celeberrime sequenze "a lume di candela" fissate alla pellicola grazie alle sofisticatissime lenti Zeiss in dotazione alla NASA.
Tanta tecnologia è perfettamente bilanciata da una tale passione umana da rendere Barry Lyndon il film meno "freddo" del regista. Il dramma umano del protagonista è toccante e non di rado fa venire i lacrimoni.
Film stupendo, indimenticabile.
The Shining
the dark side of 2001... anche questa volta Kubrick eleva ad arte un genere di serie b come l'horror. E lo fa anche grazie a una delle interpretazioni più incredibili di Jack Nicholson.
Kubrick è senz'altro il regista più visionario del cinema recente e uno dei massimi di sempre; con una prolificità incredibile riesce a inanellare, una dopo l'altra, sequenze che si stampano nella mente dello spettatore. Come accadde per la fantascienza dopo 2001, così l'horror dopo Shining cambierà per sempre.
Full Metal Jacket
il film più spietato di Kubrick. i risvolti umani e tragici di Orizzonti vengono amplificati all'inverosimile, sfruttando il tema lacerante per eccellenza: la guerra in Vietnam.
Questa volta l'odissea del protagonista, Joker, non si concluderà con la speranza di rinascita dell'"uomo nuovo", ipotizzata in 2001; la vicenda di Joker, dal campo addestramento alla sequenza del cecchino, è una continua e costante "perdita della verginità " che non potrà che conludersi, amaramente, con l'annichilimento della parte umana residua... con la sua definitiva metamorfosi in "macchina da guerra".
Eyes wide shut
il più enigmatico dei suoi film; non si raggiungono le vette di Stranamore, 2001, Arancia meccanica o Barry Lyndon, ma la potenza delle immagini è sempre la stessa.
Il racconto di Schnitzer offre la possibilità a Kubrick di mettere a punto, forse come mai prima d'ora, un procedimento narrativo che prevede il disvelamento della storia attraverso la riproposizione del medesimo "viaggio" sotto due luci distinte; nel film tutto ciò che sembra positivo ha un negativo che ne disvela la vera natura, così come la scena dell'orgia è il doppione oscuro del ballo iniziale (magari con gli stessi protagonisti).
Il film non svela l'enigma che, forse, trova spiegazione proprio nell'essere la vita umana un intreccio tra ciò che è visibile e ciò che invece è occultato alla vista.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
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