[Monografia] Stanley Kubrick
#1 Guest_Julian_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:14
Ho escluso i cortometraggi.
#2 Guest_verdoux_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:25
#3 Guest_JackNapier_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:29
1- non ho visto tutti i film di kubrick
2- tra quelli che ho visto non riesco a esprimere preferenze (li trovo tutti sensazionali)
#4 Guest_Mia_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:34
#5 Guest_vegeta_*
Inviato 04 luglio 2006 - 11:41
Grave l'assenza nella lista di "Rapina A Mano Armata", noir pessimista e quasi post moderno nella struttura narrativa, a cui un sacco di autori contemporanei da Tarantino a Nolan devono qualcosa.
Indecisione totale tra "Il Dr. Stranamore", "2001", "Full Metal Jacket" e "Barry Lyndon".
Voto: "Full Metal Jacket".
#6
Inviato 04 luglio 2006 - 11:55
Farei prima a dire che lâ??unico che non mi ha entusiasmato è Lolitaâ?¦ comunque come preferenze personali metterei sullo stesso piano Il Dottor Stranamore, 2001, Arancia meccanica e Shining, ma dovendo esprimere una sola preferenza, do il mio voto a 2001 per la sua inestimabile importanza storica.
#7 Guest_Mia_*
Inviato 04 luglio 2006 - 12:04
#8
Inviato 04 luglio 2006 - 12:07
Non ho visto i cortometraggi, e non sono mai riuscita a vedere Spartacus per intero... Comunque non essendo un critico ma solo un'appassionata, direi che, sebbene non mi viene in mente un film di Kubrick che sia meno che perfetto, la palma della perfezione la darei a Barry Lindon (anche solo per il lavoro con quella superlente e l'illuminazione con le candele). Tuttavia il mio preferito non può che essere "Il dottor Stranamore".
#9
Inviato 04 luglio 2006 - 12:26
Salvo "Lolita" e "Spartacus" Kubrick ha realizzato solo capolavori.
Su Spartacus non mi esprimo perchè non l'ho visto, ma per quale motivo Lolita non sarebbe un capolavoro?
#10 Guest_Julian_*
Inviato 04 luglio 2006 - 12:49
Io comunque sono indeciso fra "Arancia Meccanica" e "Full Metal Jacket". Mmmm..
vada per il primo. Uno dei film più geniali e sconvolgenti che abbia mai visto.
Però "Orizzonti di gloria" è lì lì.
#11
Inviato 04 luglio 2006 - 12:59
Ho votato Eyes Wide Shut, inimitabile capolavoro.
#12
Inviato 04 luglio 2006 - 13:09
#13
Inviato 04 luglio 2006 - 13:15
"2001", "Arancia Meccanica" e "Stranamore" sono comunque capolavori assoluti della storia del cinema.
Scelgo "il dottor Stranamore" per l'ironia corrosiva e grottesca con la quale tratta il problema dell'atomica in maniera originalissima e allo stesso modo inquietante.
"Barry Lindon", nonostante la perfezione visiva e formale, non mi ha mai convinto. Anche "Full Metal Jacket" e "Eyes Wide Shut" sono un gradino sotto i tre citati.
Ho molto apprezzato anche "Orizzonti di gloria" e "Lolita", anche se sono opere ancora acerbe rispetto alle evoluzioni successive.
#14 Guest_vegeta_*
Inviato 04 luglio 2006 - 14:52
bah....
#15
Inviato 04 luglio 2006 - 15:12
Orizzonti di gloria acerbo?
bah....
si, è vero, orizzonti di gloria è acerbo rispetto alle opere successive e ciò si evince soprattutto dalla tecnica, dal montaggio, dalla continua ricerca e cura per il particolare, caratteristiche che in seguito kubrick curerà in maniera maniacale.
basti pensare alla scena finale, quando Susanne Christian sale sul palco: il kubrick di arancia meccanica non si sarebbe permesso quella discrasia tra il soldato che la scorge per primo e la sua apparizione...
#16
Inviato 04 luglio 2006 - 15:18
#17
Inviato 04 luglio 2006 - 15:22
Ho votato Eyes Wide Shut, inimitabile capolavoro.
impossibile scegliere .. ma questo no! penso sia il peggiore.
#18 Guest_ZZ 4-3-3 Nemesis_*
Inviato 04 luglio 2006 - 15:25
#19
Inviato 04 luglio 2006 - 15:28
#20
Inviato 04 luglio 2006 - 16:14
Il giorno del combattimento (corto)
mai visto
Flying Padre (corto)
la giornata di un prete che, pur di portare il verbo divino ai qui "parrocchiani", compie voli di parecchie miglia con un bimotore.
Nel giovanissimo Kubrick già cono presenti in nuce quell'amore per la tecnologia (la meccanica, soprattutto) e la volontà dell'essere umano di sconfiggere delle barriere che dominerà tutta la sua opera successiva.
Marinai (corto)
mai visto
Paura e desiderio
mai visto
Il bacio dell'assassino
splendido, seppur immaturo, noir; il noir si affermerà come il genere prediletto dal giovane regista, al quale affida il compito di affinare certe tecniche visive che saranno la colonna portante del suo cinema.
in questo film ci sono le celeberrime sequenze dell'acquario e della scazzottata tra i manichini che valsero al giovane Kubrick i primi contatti con le grandi majors americane.
Rapina a mano armata
eccezzionalmente Kubrick, al suo secondo lungometraggio, raggiunge una maturità stilistica fenomenale; per la prima volta la sceneggiatura è costruita come un meccanismo ad orologeria, tanto che, in un gioco di continui flashback, essa viene narrata da "diversi" punti di vista rimanendo purtuttavia sempre identica... così come il meccanismo di un orologio appare sempre il medesimo indipendentemente da dove lo si guardi.
Orizzonti di gloria
incredibilmente, quando al giovane Kubrick sembrano spalncarsi le porte di Hollywood (non pochi avevano paragonato Rapina a Giungla d'asfalto), egli vola in Europa con tutta la troupe (nel tempo Kubrick sarà l'unico membro fisso delle troupe, segno della sua volontà proverbialmente maniacale di controllare tutto il processo produttivo del suo cinema). Il film, interpretato da un superbo Kirk Douglas, offre la miglior prova del regista fino al ora. Le carrellate diventano il tratto distintivo del suo cinema e mostrano il "meccanismo" della guerra dal suo interno.
Per la prima volta si grida al capolavoro e Kubrick ottiene anche l'elogio di molti militari per la verosimiglianza incredibile, a loro dire, con i reali avvenimenti della Grande Guerra.
Ai francesi fa incazzare non poco la storia raccontata ma Kubrick, ormai, è l'astro della cinematografia americana.
Spartacus
Il clamore suscitato da Orizzonti lo candida a sostituire Anthony Mann come regista in questa megaproduzione hollywoodiana voluta proprio da Douglas.
Sarà per la sceneggiatura, sulla quale il nostro per la prima (e ultima) volta non ha potuto esercitare alcun controllo, rimane il fatto che questo è il film meno personale di Kubrick, sebbene vi siano delle sequenze passate alla leggenda: la lotta tra gladiatori, le scene di massa, la sequenza omosessuale tra Antonino e Crasso (prima depurata dell'audio e poi definitivamente cancellata dal montaggio finale, recuperata solo molti anni dopo ma solo come immagini).
L'idillio con Hollywood finisce subito, come anche la collaborazione con Douglas; Kubrick ha una personalità troppo complessa e mal si adatta alle logiche compromissorie e di maketing delle majors.
Lolita
il primo capolavoro immortale.
dal romanzo di Nabokov Kubrick tira fuori un dramma psicologico di grande effetto che gode delle interpretazioni straordinarie di Shelley Winters (la mamma di Lolita), di Mason (il professore) e soprattutto Peter Sellers (al suo apice interpretativo).
per la prima volta la dilatazione Kubrickiana ha un ruolo chiave nell'agogica del suo cinema e ne rimarrà forse la peculiarità più importante.
Il dottore Stranamore
ancore grazie al camaleontico Sellers, Kubrick si prova in un nuovo genere anche se il "meccanismo" del suo cinema rimane identico. Ma questa volta (e forse unica) il "meccanismo" Kubrickiano si chiude su se stesso realizzando un nastro di Moebius sconosciuto al cinema. La sceneggiatura e le sequenze formano un ingranaggio che ingabbia ineluttabilmente i protagonisti che nulla possono per evitare lo sterminio atomico finale.
Tra il grottesco e il drammatico, tra il visionario e il sottile, Stranamore realizza un'alchimia forse unica proiettando Kubrick, il suo cinema e il cinema tutto verso l'inevitabile:...
2001
difficile dire qualcosa su questo "mostro" cinematografrico; 2001 sta al cinema come le leggi di Mawxell stanno all fisica. Esso ha semplicemente aperto una nuova strada all'evoluzione della settima arte, almeno per quanto riguarda lo specifico filmico ossia l'immagine.
2001 regala sequenze che lasciarono (e lasciano) qualunque spettatore a bocca apera. La fantascienza, genere allora minore e di serie b, si trasfigura in metafisica suggellata da certi passaggi che resteranno per sempre nella memoria collettiva.
Il film viene realizzato in GB che diventerà la patria definitiva del regista.
Arancia meccanica
la faccia spuria di 2001, visionario sino all'eccesso ma sempre sotto il vigile e asfittico controllo del mago Kubrick. Metafora assurda della legge del contrappasso di dantesca memoria, questo film non è che una "favola moderna" (come la definì il regista stesso) sulla ineluttabilità del fallimento umano nella sua volontà di controllare il mondo che lo circonda.
Barry Lyndon
dal punto di vista tecnologico, è l'apogeo del cinema di Kubrick; nulla viene lasciato al caso, dalla sceneggiatura all'interpretazione (Kubrick conserverà non sempre buoni ricordi delgi attori... e viceversa), dalla musica ai costumi (fa indossare la binacheria intima dell'epoca, anche se non la mostra mai).
ma è la fotografia di questo capolavoro assoluto che lascia stupefatti, immortalata dalle celeberrime sequenze "a lume di candela" fissate alla pellicola grazie alle sofisticatissime lenti Zeiss in dotazione alla NASA.
Tanta tecnologia è perfettamente bilanciata da una tale passione umana da rendere Barry Lyndon il film meno "freddo" del regista. Il dramma umano del protagonista è toccante e non di rado fa venire i lacrimoni.
Film stupendo, indimenticabile.
The Shining
the dark side of 2001... anche questa volta Kubrick eleva ad arte un genere di serie b come l'horror. E lo fa anche grazie a una delle interpretazioni più incredibili di Jack Nicholson.
Kubrick è senz'altro il regista più visionario del cinema recente e uno dei massimi di sempre; con una prolificità incredibile riesce a inanellare, una dopo l'altra, sequenze che si stampano nella mente dello spettatore. Come accadde per la fantascienza dopo 2001, così l'horror dopo Shining cambierà per sempre.
Full Metal Jacket
il film più spietato di Kubrick. i risvolti umani e tragici di Orizzonti vengono amplificati all'inverosimile, sfruttando il tema lacerante per eccellenza: la guerra in Vietnam.
Questa volta l'odissea del protagonista, Joker, non si concluderà con la speranza di rinascita dell'"uomo nuovo", ipotizzata in 2001; la vicenda di Joker, dal campo addestramento alla sequenza del cecchino, è una continua e costante "perdita della verginità " che non potrà che conludersi, amaramente, con l'annichilimento della parte umana residua... con la sua definitiva metamorfosi in "macchina da guerra".
Eyes wide shut
il più enigmatico dei suoi film; non si raggiungono le vette di Stranamore, 2001, Arancia meccanica o Barry Lyndon, ma la potenza delle immagini è sempre la stessa.
Il racconto di Schnitzer offre la possibilità a Kubrick di mettere a punto, forse come mai prima d'ora, un procedimento narrativo che prevede il disvelamento della storia attraverso la riproposizione del medesimo "viaggio" sotto due luci distinte; nel film tutto ciò che sembra positivo ha un negativo che ne disvela la vera natura, così come la scena dell'orgia è il doppione oscuro del ballo iniziale (magari con gli stessi protagonisti).
Il film non svela l'enigma che, forse, trova spiegazione proprio nell'essere la vita umana un intreccio tra ciò che è visibile e ciò che invece è occultato alla vista.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#21
Inviato 04 luglio 2006 - 16:31
#22 Guest_Julian_*
Inviato 04 luglio 2006 - 17:28
Ah, bellissima l'analisi dell'ultimo post, la condivido più o meno in toto.
#23
Inviato 04 luglio 2006 - 18:09
Ho molto apprezzato anche "Orizzonti di gloria" e "Lolita", anche se sono opere ancora acerbe rispetto alle evoluzioni successive.
2001 senza dubbio. Un capolavoro senza tempo, complesso e stratificato come pochi, ma soprattutto avanti di secoli (come del resto molti capolavori del maestro). Assieme a "Quarto Potere" il film definitivo, secondo me.
Sottoscrivo (a patto di inserire pure "I racconti della luna pallida d'agosto" di Mizoguchi), e per questo voto "2001: odissea nello spazio".
Eppure qui ci troviamo di fronte ad uno dei (pochi) registi capaci di realizzare quasi esclusivamente capolavori.
"Rapina a mano armata" andava assolutamente aggiunto. E pure "Il bacio dell'assassino".
#24
Inviato 04 luglio 2006 - 23:54
#25
Inviato 05 luglio 2006 - 00:15
#26
Inviato 05 luglio 2006 - 00:53
BARRY LINDON......AMEN!!!!!!!!!!!!!!!
Di Barry Lindon la colonna sonora è spettacolare!!!
Qualche anno fa al saggio di chitarra classica, come brano di musica d'insieme portammo il tema principale...
#27
Inviato 05 luglio 2006 - 07:17
Eyes wide shut
così come la scena dell'orgia è il doppio oscuro del ballo iniziale (magari con gli stessi protagonisti).
Questa bellissima scena è molto simile ad una di Introduzione all'antropologia (1966) del novello scomparso Shoei Imamura. Chissà se Kubrick vide questo film...
#28 Guest_runciter_*
Inviato 05 luglio 2006 - 08:19
il tutto abilmente mascherato da elucubrazione intellettual-filosofica.
p.s. di recente ho notato l'occhio-nel-triangolo della locandina di arancia meccanica:
(per chi non lo sapesse, è un simbolo massonico-esoterico che alcuni chiamano "occhio di lucifero", e dal 1935 appare anche su tutte le banconote da un dollaro)
#29
Inviato 05 luglio 2006 - 10:31
#30 Guest_verdoux_*
Inviato 05 luglio 2006 - 11:32
#31
Inviato 05 luglio 2006 - 11:45
Non avrei saputo dirlo meglio.ho votato per 2001, film che ritengo esemplare del modo di fare cinema di Kubrick, della sua filosofia e, non da ultimo, film che segna uno spartiacque nella cinematografia mondiale, avendole praticamente "regalato" la 3a dimensione.
2001
difficile dire qualcosa su questo "mostro" cinematografrico; 2001 sta al cinema come le leggi di Mawxell stanno all fisica. Esso ha semplicemente aperto una nuova strada all'evoluzione della settima arte, almeno per quanto riguarda lo specifico filmico ossia l'immagine.
2001 regala sequenze che lasciarono (e lasciano) qualunque spettatore a bocca apera. La fantascienza, genere allora minore e di serie b, si trasfigura in metafisica suggellata da certi passaggi che resteranno per sempre nella memoria collettiva.
Il film viene realizzato in GB che diventerà la patria definitiva del regista.
2001 è uno dei film che fa comprendere meglio la definizione di "settima arte".
#32
Inviato 05 luglio 2006 - 12:20
Forse la popolarita' del Nostro e' dovuta in larga parte alla presenza di 'messaggi' piu' o meno facilmente comprensibili, o comunque intuibili da chiunque. Con un film di Kubrick e' impossibile sentirsi dire "questo film non ha senso!" (cosa di cui ho fin troppa esperienza per un mucchio di altri capolavori).La dimensione filosofica, o almeno intellettuale dei suoi film puo' essere colta quasi da chiunque.
Cio' che intendo dire e' che cio' puo' avere una sorta di effetto 'gratificatore' nello spettatore,che magari tende non a sopravvalutare Kubrick (non credo sia possibile), ma a sottovalutare molti altri registi altrettanto meritevoli ma meno 'popolari'.
Esempio: considero, per dirne un paio non citati cosi' spesso, "la paura mangia l'anima" di Fassbinder e "anche i nani hanno cominciato da piccoli" di Herzog film perfetti come i 3 di Kubrick citati sopra, eppure non godono della stessa fama.
Precisazione: quella di sopra e' un'osservazione,non una critica.Non sono talmente snob da considerare la popolarita' una colpa.
(quello che voglio dire credo sia chiaro, al di la' dei miei eccessi di paraculismo) 8)
#33
Inviato 05 luglio 2006 - 15:33
#34 Guest_The Man With a Movie Came_*
Inviato 05 luglio 2006 - 22:19
#35
Inviato 06 luglio 2006 - 10:45
Ha fatto film diversissimi tra loro, sempre vertici nel loro genere.
"Il bacio dell'assassino" e" rapina a mano armata" sono belli ma non capolavori.
-Barry Lyndon è stupendo e conta dii una colonna sonora superba.Capolavoro
-Arancia meccanica è GENIALE: uno dei film più originali e incisivi mai fatti.Capolavoro
-Shining è, nel suo genere, il capolavoro
-Full metal Jacket: il film "sulla guerra" più bello che abbia visto insieme a " La sottile linea rossa"
-Orizzonti di gloria: bel film, STUPENDA la scena finale della ragazza tedesca che canta
-Spartacus: non l'ho visto
-Lolita: è uno dei film di kubrick che mi ha convinto meno.
-Il dottor stranamore: gran film
-2001 odissea nello spazio: Capolavoro
-Eyes wide shut: schifezzuola. Si vede che non è tutto suo; non regge minimamente il confronto con gli altri suoi lavori.
#36 Guest_JackNapier_*
Inviato 06 luglio 2006 - 11:25
noooo, ma perché tutti lo odiano ? A me piace molto-Eyes wide shut: schifezzuola. Si vede che non è tutto suo; non regge minimamente il confronto con gli altri suoi lavori.
#37 Guest_Mia_*
Inviato 06 luglio 2006 - 11:54
#38
Inviato 06 luglio 2006 - 14:35
Ciò non significa che non si deve ricorrere alla "forma" ma che la forma deve essere soltanto la classica "ciliegina sulla torta. AD esempio la trilogia cinematografica del signore degli anelli è guardabile esclusivamente per gli effetti speciali. E' mal recitato, privo di forza, noioso. Si è anteposta la forma all'essenza. Se oltre agli effetti speciali si fosse curato anche altro sarebbe potuto uscire un filmone. Così non è stato.
Vogliamo paragonare un "Bowling For Columbine" ad un Elephant di Gus Van Sant? UNo è un documentario che ha qualcosa da die, l'altro è un tremendo esercizio di formalismo. Eppure è stato celebratissimo. Eroneamente a mio avviso.
Oppure pensiamo a un "memento": grande successo. Provate a vederlo con una linea temporale lineare: spazzatura. Si è speculato, e non poco sulla forma.
Ciò non vuol dire che non si possa ricorrere alla forma: "quel che resta del giorno" di Ivory ad esempio è un bel film che deve molto alla forma. Qui però è usata in modo programmatrico e sensato. Ha un effetto positivo.
Shining, per tornare a Kubrick, si basa molto sulla forma, ma, anche qui, la cosa è programmatica, dichiarata.
Un film per essere un grande film ti deve lascire qualcosa addosso, esaltazione, commozione, arricchimento culturale o umano, qualcosa però! Ti deve rimanere dentro, ti deve segnare, almeno un pò.
Ora io Eyes Whide shut non me lo ricordo perfettamente perchè l'ho visto un'annetto fa e non mi ha lasciato niente, niente di niente. Altri film sarei in grado di raccontarli fotogramma per fotogramma. Perchè?
Ciò non significa che il film non abbia niente di buono :la fine del matrimonio dei due protagonisti non penso sia totalmente slegata da questa loro interpretazione. Un pò come è accaduto a Andrey Zvyagintsev , protagonista quindicenne dello splendido "Il ritorno" che è morto annegato nello stesso lago in cui era stato sepolto, nella finzione, il padre. Credo che Cruise e la Kidman siano stati segnati dal film e questo significa che la storia aveva una sua forza. Peccato non sia stata tramutata in immagini
#39
Inviato 06 luglio 2006 - 15:03
detto questo ho votato shining perchè mi sta sul cazzo stephen king, e kubrick gli ha dimostrato la sua superiorità , facendo un film che è decisamente migliore (in un ipotetico confronto trans-mediale) del suo libro .
ps: non uccidetemi, ma seppur riconosca la grandezza assoluta di 2001, proprio non ce la faccio a vederlo fino alla fine. è "formalmete" il capolavoro del cinema ( ), ma proprio non ce la faccio a sopportare mezz'ora di fluttuazioni nello spazio cosmico.
#40 Guest_JackNapier_*
Inviato 06 luglio 2006 - 15:05
Comunque rispetto la tua opinione (sacrosanta) anche perché sono tantissimi a pensarla come te, ma rimango della mia idea.
#41
Inviato 06 luglio 2006 - 15:19
a me "eyes wide shut" è piaciuto davvero poco,solo la colonna sonora non è male,mi piace molto...e poi Kubrick si è ispirato al libro "doppio sogno" di Schnitzler e lo ha solo contestualizzato...e,a mio modesto parere è molto più bello il libro,se si pensa che è stato scritto tra il 1921 e il 1925!secondo me "eyes wide shut" è, a suo modo, un film di denuncia: le perversioni e i curiosi passatempi notturni dell'altissima società newyorkegna (e non solo).
il tutto abilmente mascherato da elucubrazione intellettual-filosofica.
p.s. di recente ho notato l'occhio-nel-triangolo della locandina di arancia meccanica:
(per chi non lo sapesse, è un simbolo massonico-esoterico che alcuni chiamano "occhio di lucifero", e dal 1935 appare anche su tutte le banconote da un dollaro)
#42
Inviato 06 luglio 2006 - 15:43
Ogni disanima alla forma di un film di Kubrick offende la sua magnifica ossessione.
Probabilmente il margine di rapporto forma/sostanza (per quello che intendi tu con "forma") è più evidente in Barry Lyndon.
Scusa ma le teorie di Bresson c'entrano come i cavoli a merenda, anzi, probabilmente avvalorerebbero EWS e risolverebbero alla grande le critiche avanzate da molti sull'inespressività di Cruise. Non è una regola che la sottrazione determini "calore" e "vicinanza", anzi, forse è proprio l'illusione della sottrazione a sostenere ingenuità .
Mi piacerebbe sapere da te dove si evincerebbe che Eyes wide shut non sia un film tutto di Kubrick.
#43
Inviato 06 luglio 2006 - 16:07
icra, ma sai che non ho capito molto il tuo discorso sulla forma del cinema? secondo me hai ragione quando dici che shining è basato sulla forma, anzi è "formalmente perfetto". e credo che la sua grandazza, la sua atmosfera unica non può prescindere da ciò, non è la ciliegina sulla torta, è la torta stessa. le inquadrature geometriche, simmetriche, matematiche, sono quelle che, contrastando con il senso di irraziolismo che pervade il film, creano tensione, ansia, paura. non è pensabile secondo me un film senza forma. al massimo è pensabile un film che la rinneghi, ma di fatto anche quello è un modo di abbracciarla, anche se da un altro punto di vista (penso al cinema di vontrier). il cinema, come lo conosciamo noi è di per se forma: il montaggio è l'atto formale per eccellenza.
Quello che dici è vero. Ogni film ha la sua forma, questo è certo. E' opera di un regista che vi ha proiettato il suo essere. Le sue scelte, quelle degli attori , del montatore... danno una certa forma al film. Tutto ciò è innegabile e proprio qui risiede la magia del cinema: entrare nel "sentire " di qualcun'altro. Con il termine "sostanza" intendo proprio questo "sentire". E' chiaro poi che il cinema è un'arte figurativa e pertanto ha come caratteristica intrinseca quella di essere "forma". Quindi il sentire si traduce in forma e pertanto forma e sostanza debbono essere inscindibili, un tutt'uno. Devono andare a braccetto e allora avremo un'opera sincera genuina. Altre volte la forma entra nel campo della sostanza, la precede in una ipotetica scala id importanza. Ciò accade, a mio avviso, quando l'opera manca di un contenuto che il regista DEVE esprimere.Elephant ad esempio manca totalmente di un contenuto e il regista per riempire la pellicola è stato costretto ad eleggere la forma contenuto. A me come spettatore non interessa un esercizio stilistico, bensì entrare in comunicazione con il regista, con un'idea, con un sentimento, ricevere qualcosa.
In sostanza dico che non si deve ingannare lo spettatore vendendo fumo per arrosto
Non so se mi sono spiegato: la forma per me deve esistere ma in modo INTRINSECO nell'opera e non deve essere un insieme di accrocchi appiccicati dopo.
Il cinema è prima id tutto immagini.
Quanto dici a riguardo di vontrier e al dogma 95 è vero: il rinnegare la forma tradizonale del cinema si traduce nell'aquisizione di una nuova forma. Ciò non toglie che " Le onde del destino" e soprattutto "Dancer in the Dark" siano autentici pugni nello stomaco e "Festen" di Vintenberg sia un gran film.
#44 Guest_vegeta_*
Inviato 06 luglio 2006 - 16:07
-Eyes wide shut: schifezzuola. Si vede che non è tutto suo; non regge minimamente il confronto con gli altri suoi lavori.
ma che stai dicendo?
#45
Inviato 06 luglio 2006 - 16:27
Icra, se il film non ti è piaciuto perchè non ti ha lasciato nulla dentro non vuol dire che sia una "schifezzuola". Perchè alla fine, dal tuo saggio, è questa l'unica cosa che viene fuori.
Ogni disanima alla forma di un film di Kubrick offende la sua magnifica ossessione.
Probabilmente il margine di rapporto forma/sostanza (per quello che intendi tu con "forma") è più evidente in Barry Lyndon.
Scusa ma le teorie di Bresson c'entrano come i cavoli a merenda, anzi, probabilmente avvalorerebbero EWS e risolverebbero alla grande le critiche avanzate da molti sull'inespressività di Cruise. Non è una regola che la sottrazione determini "calore" e "vicinanza", anzi, forse è proprio l'illusione della sottrazione a sostenere ingenuità .
Mi piacerebbe sapere da te dove si evincerebbe che Eyes wide shut non sia un film tutto di Kubrick.
Io dico che è una "schifezzuola" proprio per l'immensa ammirazione che ho verso questo regista. Inoltre è un parere soggettivo ed ho usato come metro di giudizio la sua filmografia e non il livello generale del cinema.
In barry Lindon forma e contenuto trovano una fusione perfetta
Le teorie di Bresson non erano assolutamente contrapposste a kubrick( non avrebbe senso contrapporre due si grandi registi) bensì inserite in un discorso più ampio da cui mi ero fatto prendere
Non ho mai tiraato in ballo Tom Cruise che comunque reputo un buon attore
Penso di non essere ingenuo e neanche che la sottrazione determini automaticamente calore e vicinanza.
Ne "il decalogo" ciò avviene però.
Dicendo "non è tutto suo" mi sono espresso male,volevo solo dire che era in punto di morte durante la sua realizzazione e questo potrebbe avergli tolto qulche energia. Inoltre qualche operazione sul film è stata fatta anche dopo la sua morte.
Comunque a me non piace , a te probabilmente si, che dobbiamo fare?
#46
Inviato 06 luglio 2006 - 17:19
#47
Inviato 06 luglio 2006 - 17:48
kubrick è grande proprio per la sua capacità formale, per il suo modo di narrare al di là della storia narrata, per la sua capacità di esprimere emozioni (fredde, gelide, agghiaccianti, secondo me) solo attraverso l'immagine. è un maestro del cinema proprio per questo. perchè riesce a trasmettere grazie alla potenza delle immagini. altrimenti tutti potevano prendere il libro di burgess e farci un film. invece lui ci ha fatto arancia meccanica. la differenza è il lavoro sulla forma, questo lavoro è lo sguardo preminentemente cinematografico.
#48
Inviato 06 luglio 2006 - 19:08
io sono d'accordo sul fatto che ews sia minore nella filmografia di kubrick, però davvero non capisco che diavolo c'entri la storia narrata.
Ok, il punto non è soltanto la storia narrata. Se guardiamo la potenza espressiva delle immagini, e pensiamo che "2001: Odissea Nello Spazio" risale al 1968, ci rendiamo conto che "Eyes Wide Shut" non è poi così magnifico. Io credo che se anche lo avesse realizzato un altro regista, forse sarebbe stato più considerato da un certo punto di vista, ma non credo che sarebbe passato alla storia. Con tutta onestà , un film come "Rapina A Mano Armata", meno magnificente nella forma, risulta molto più interessante ed originale. E comunque, Kubrick ha realizzato alcuni dei massimi capolavori della storia del cinema, ma se un film è meno riuscito bisogna pur ammetterlo, non c'è niente di male.
#49
Inviato 06 luglio 2006 - 20:07
e forse hai ragione tu, se era di un altro regista forse non saremmo qui a parlarne .
#50
Inviato 06 luglio 2006 - 23:42
che dire, credo che "2001 : Odissea Nello Spazio" sia il piu' grande film che Kubrick abbia fatto, piu' in generale il Capolavoro della cinematografia moderna (assieme a "C'era una volta in America").
Ma resta comunque difficile scegliere uno solo fra i Capolavori che Kubrick ha donato al cinema. Partendo dai lungometraggi giovanili, "Fear And Desire", "Killer's Kiss" e "Rapina a Mano Armata" (splendidi film), Kubrick ha praticamente partorito Capolavori uno dietro l'altro. Su tutti "Orizzonti di Gloria", "Lolita", "Il dottor Stranamore", "Arancia Meccanica", "Barry Lyndon", "Shining" e "Full Metal Jacket".
A mio modo di vedere, un gradino sotto si collocano "Spartacus", kolossal in tutto e per tutto, che in qualche modo imbriglio' l'estro e il genio di Kubrick, e "Eyes Wide Shut" opera sicuramente interessante, che affronta la psicologia umana come solo Kubrick é in grado di fare, ma che lascia un po' di rammarico considerato che é l'epitaffio del piu' grande regista di tutti i tempi. Restano comunque, due grandissimi film, anche se non li considero due capolavori.
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