Per me invece "Manafon" e "Dead Bees..." non rappresentano estremi stilistici, bensì il raggiungimento di una formula stilistica compiuta. "Blemish" nel suo tenere il piede in due staffe finisce per pasticciare. Non è un brutto disco (Sylvian e brutto non possono stare nella stessa frase), ma decisamente il suo che riascolto meno volentieri in assoluto, anche meno di "Gone to Earth".
concordo Blemish è lievemente incompiuto pur nella sua grandezza, MAnafon e Dead Bees sono concettualmente e musicalmente perfetti
Non affermano o affermano che non? Non mi faccia errori da principiante!
Comunque la questione è stata ampiamente dibattuta in relazione alla teoria chomskiana dell'esistenza di una grammatica innata (o meglio, di un "Language Acquisition Device", LAD, innato). Ci sono studiosi che sono molto ostili a quasi tutte le forme di "predisposizione" alla lingua, e più in generale alla musica, all'arte, al numero ecc. Alcuni sostengono che la questione sia addirittura mal posta e troppo vaga per essere discussa in maniera sensata. Fra questi, Jeffrey Elman, Paul Griffiths, Michael Howe, Rafael Núñez e in qualche modo diversi neurocostruttivisti.
PREMESSA. Una cosa è certa: datemi qualsiasi tipo di musica occidentale e senza se e senza ma, nulla mi sarà del tutto inafferrabile.
Prima di studiare filosofia o comunque di PORMI in un certo modo nel forum
Spoiler
, soprattutto visto l'arroganza onnisciente di qualche utente (non Lei)
e dunque dimostrare in tutti i settori del forum quanto posso dare.. come bene si sa ho parlato per anni e anni di musica ed ero (eufemisticamente) abbastanza seguito.
Adesso mi ritrovo in un forum in cui la cultura da alta e passata a medio-bassa (a livello musicale, mentre negli altri settori stiamo ancora a livelli di eccellenza assoluta: politica, cinema, soprattutto arti figurative e letteratura)
Spoiler
e questa "zona" è tiranneggiata da un redattore che vuole avere ragione a tutti i costi.. anche se si occupa di musica pop, pedissequo strofinare gli orifizi su sonorità scontate e afferrabili anche da handicappati mentali gravi se non gravissimi
.
Spoiler
Ovviamente la maggioranza degli utenti storici ha dato l'addio al forum molti proprio perché si sono sentiti soffocati dall'atteggiamento tipico e e stereotipico dell'omosessuale di basso livello che vuole portare una relatività alla Ragione Universale. Una "pagina" di BOULEZ o di NONO si mangia tutte le recensioni rompicapo del suddetto sussistente, incapace di essere (appunto) e destinato a non esserci per sempre, travolto dalla tracotanza nazista dei suo modo di opporsi al pluralismo che tanto invoca.
Arriviamo al dunque, con Lei. Il suo punto di vista è talmente competente e settoriale che è totalmente (grazie a Dio) distante da codesto sussistente analfabeta. Il problema è che lei dopo avermi citato più che giustamente CHOMSKY.. mi ha fatto un mezzo sgambetto simpatico andandosi a cercare professori universitari perlopiù americani che si occupano di filosofia come io mi occupo di falli: cioè zero.
Da Lei mi sarei aspettato senza alcun dubbio che oltre CHOMSKY, avrebbe citato o descritto pienamente l'opera di un QUINE, di un CARNAP (soprattutto e dunque rimanendo almeno nel contesto della filosofia analitica) di un SEARLE, di un RORTY (anche se evidentemente questo filosofo cozza assai con la sua visione delle cose) financo di un NAGEL ovvero di geni assoluti e badi bene che le sto porgendo l'altra guancia in quanto questi autori sono distanti anni luce da uno Heidegger, da un Kant (si e no.. ma dovremmo parlarne in un un auditorium qualificato e come si può dire.. assolutamente pluralista e garante delle opinioni altrui) da un Hegel, da un Locke (anche qui andrebbe rivista la faccenda soprattutto se consideriamo Locke un empirista o soltanto un grande filosofo teoretico esulando dalla sua grandezza come liberale) tralasciando ovviamente il CRATILO di Platone e le grandi avventure semiotiche novecentesche.
Ho fatto le mie ricerche.. anche su Internet ed ho parlato con il papà di una mia amica che gioca a basket in nazionale, che è professore di filosofia cognitiva a Bruxelles e si è messo a sorridere.. parliamo ogni giorno non solo della figlia (che amiamo anche se in modi differenti) ma soprattutto di Hume, o comunque di una filosofia completamente avulsa dalle sue competenze (il suo filosofo preferito, dico il suo SGRIGNOLI è LAKATOS, il suo avversario o addirittura arci-nemico è Heidegger non capendo che la base della filosofia o una delle basi è il concetto, il sentimento di amicizia) e questi professorini sono conosciuti solo settorialmente, lo ripeto: settorialmente e (da accertare) abbastanza marginalmente.
Se l'opinione è giustamente concessa a tutti, anche nella musica esisteranno dei valori, delle semi-certezze, una condivisione tacita, silente di esperti (alla NATTIEZ) che ha creato una sorta di meta-meta-meta teoria axiologica anche se di natura socio-semiotica che mi disturba in quanto alla fine distruggiamo in mille rivoli per fini ideologici.. che affermerà sempre che un.. un FRESU è decisamente meno axiologico che un MILES DAVIS.
Posso permettermi di giudicare questa recensione come un banale tentativo di far coincidere gusti-disgusti del "giornalista" con la storia axiologica del gruppo? Non è una scheda, ma è un tema da scuola media-superiore e non sfiora mai la "tesina". Un mezzo fiasco, un modo di scrivere troppo angusto a livello narrativo (prosastico come lo definirebbe un Croce) che ogni tanto (Grazie Cristo) cerca di non soffocare il lettore ricorrendo alla teoria del link, del vecchio rimando ancora ridondante e capzioso, ma.. possibile.
Se uno pensa ai THIS HEAT pensa alle Molotov, ancor prima di insegnarci (anche se sono sopravvalutati) qualche cosa di diverso nell'approccio alla materia sperimentale e.. basta.
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Il redattore-utente onnisciente che a priori ha giudicato tutta la sua musica non preferita addirittura come non-musica è stato letteralmente sbranato vivo da almeno una dozzina di musicisti d'avanguardia quando ho riportato un suo commento sui CASSIBER che secondo la sua onniscienza vengono fruiti solamente dalla cerchia di Blow-Up.. "THIS GUY IS CRAZY" è stato il commento più filantropico.
Costui è l'erede del MOSTRO, affinità narcisistiche e ovviamente ambientali lo dimostrano pienamente.
PS: su CHOMSKY andrei direttamente da queste parti..
Messaggio modificato da cerezo il 27 ottobre 2021 - 13:51
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
simon io non credo sia questo il luogo per disquisire di massimi sistemi, filosofici e non. Alla richiesta specifica se ci fosse qualcuno (cito: "filosofi, scienziati, psicologici, antropologi": non solo pensatori di indirizzo continentale) che ha messo in discussione l'idea della "precomprensione" innata delle attività estetiche ho replicato citando alcuni di coloro che si sono occupati di mettere nero su bianco le obiezioni a questa idea, in svariati campi. Non era mio intento avversare il principio, che anzi tende a piacermi, ma semplicemente rispondere a una domanda. Mi spiace leggere che la risposta non va bene perché i nomi citati non sarebbero nessuno e anche se fossero qualcuno quel qualcuno non sarebbe un filosofo. Che un singolo controesempio basti a invalidare una proposizione universale dovrebbe essere riconosciuto come valido a prescindere dall'ambito di riferimento, se poi contano di più gli ipse dixit della banale logica aristotelica allora altro che Quine e Carnap, siamo a prima di Galileo.
Riguardo ai This Heat: sono dell'idea che i dischi parlino da sé e che il mio compito sia non di far poesia (c'è già il disco) ma di analizzarne il funzionamento dall'unica prospettiva di cui dispongo — la mia. Il testo nasce dalla presa d'atto che fiumi di inchiostro sono già stati scritti su quel disco e quella band, e gran parte di questi fiumi risponde a un'ottica che non so né voglio replicare. Più utile dunque aggiungere una voce diversa, ovviamente di parte come ogni possibile voce. Nessuna pretesa di scrivere la recensione definitiva del disco, semplicemente di introdurre un altro punto di vista. Ciascuno è poi libero di ritenerlo priva di interesse o dotato di un qualche spunto utile (foss'anche solo quello di avvicinare positivamente al disco qualcuno che mai e poi mai lo avrebbe approcciato con il suo classico inquadramento post-punk).
Relativamente all'oggetto del topic, ed è questa la ragione per cui citavo il disco e quel che ne ho scritto, posso dire che le chiavi di lettura che ho esposto mi risultano soddisfacenti per giustificare la mia percezione del disco. Non dico che debbano andare bene per chiunque, ma per me lo fanno e dunque se descrivessi le mie reazioni all'album come qualcosa di "inafferrabile" mentirei.
Una categoria che esiste nella mia mente, e su cui spesso ho pensato di aprire un thread ma ora c'è questo e direi che è comunque ok, è quella di "album esploso".
Si tratta, in un certo senso, dell'opposto diametrale di un "concept": un disco le cui tracce non si limitino a mancare di un filo conduttore ma sembrino attivamente ricercare la totale assenza di un comune denominatore. Sono collezioni centrifughe, guazzabugli di idee, opere spesso sovrabbondanti che buttano lì un sacco di stimoli senza per forza portarli tutti a compimento. In una compilation, che sia dedicata a un autore o a un tema, tendenzialmente l'ascolto di un brano aiuta la comprensione degli altri: nel caso di un disco "esploso" questo non è vero, e anzi l'aver colto il quid di uno dei pezzi può essere perfino d'ostacolo (perché illude di aver trovato una chiave universale) alla messa a fuoco degli altri.
I primi esempi che mi vengono in mente sono il "White Album" e "Think Tank" dei Blur, ma potrei aggiungerci "The Shape of Punk to Come" dei Refused, parecchie cose dei Secret Chiefs 3, forse "Physical Graffiti", "In Rainbows", "Rimini". Probabilmente ci sarebbe da citare una miriade di altri dischi, in cui però non sono riuscito a entrare e che magari mi illudo essere composti da un paio di tracce buone (perché son quelle che son riuscito a "leggere") e per il resto da robetta.
In quanto dischi incomprimibili e anti-compatti, sono album che mal si prestano al classico ascolto confortevole e legato a specifici stati d'animo, e al contrario somigliano giungle che svelano angoli sempre nuovi a ogni riascolto, magari deliberatamente frammentario, e ci guadagnano dal passare del tempo e dagli approcci diagonali (del tipo "prima ascolto tutto il resto di questo artista"). Qualcuno potrebbe semplicemente chiamarli dischi malriusciti, troppo dispersivi ecc, ma nonostante la loro inafferrabilità credo possano avere un fascino davvero notevole ed acquisirne in modo crescente man mano che ci si entra in sintonia.
Una categoria che esiste nella mia mente, e su cui spesso ho pensato di aprire un thread ma ora c'è questo e direi che è comunque ok, è quella di "album esploso".
Si tratta, in un certo senso, dell'opposto diametrale di un "concept": un disco le cui tracce non si limitino a mancare di un filo conduttore ma sembrino attivamente ricercare la totale assenza di un comune denominatore. Sono collezioni centrifughe, guazzabugli di idee, opere spesso sovrabbondanti che buttano lì un sacco di stimoli senza per forza portarli tutti a compimento. In una compilation, che sia dedicata a un autore o a un tema, tendenzialmente l'ascolto di un brano aiuta la comprensione degli altri: nel caso di un disco "esploso" questo non è vero, e anzi l'aver colto il quid di uno dei pezzi può essere perfino d'ostacolo (perché illude di aver trovato una chiave universale) alla messa a fuoco degli altri.
I primi esempi che mi vengono in mente sono il "White Album" e "Think Tank" dei Blur, ma potrei aggiungerci "The Shape of Punk to Come" dei Refused, parecchie cose dei Secret Chiefs 3, forse "Physical Graffiti", "In Rainbows", "Rimini". Probabilmente ci sarebbe da citare una miriade di altri dischi, in cui però non sono riuscito a entrare e che magari mi illudo essere composti da un paio di tracce buone (perché son quelle che son riuscito a "leggere") e per il resto da robetta.
In quanto dischi incomprimibili e anti-compatti, sono album che mal si prestano al classico ascolto confortevole e legato a specifici stati d'animo, e al contrario somigliano giungle che svelano angoli sempre nuovi a ogni riascolto, magari deliberatamente frammentario, e ci guadagnano dal passare del tempo e dagli approcci diagonali (del tipo "prima ascolto tutto il resto di questo artista"). Qualcuno potrebbe semplicemente chiamarli dischi malriusciti, troppo dispersivi ecc, ma nonostante la loro inafferrabilità credo possano avere un fascino davvero notevole ed acquisirne in modo crescente man mano che ci si entra in sintonia.
sono in generale album in cui si fa fatica a controllare il flusso creativo ed indirizzarlo in una direzione. Diciamo anche che si è in balia della creatività. Sono tutti album che mi affascinano molto.
A me viene in mente Sandinista dei Clash (però nella mia mente ce ne sono tantissimi che ancora non riesco a focalizzare )
Vabé ma quello è un disordine "endogeno", intrinseco alla forma dell'album-calderone. Per me in generale non conta come esempio di inafferrabilità, a meno che non rientri in un'ottica più liquida - un eclettismo mutante dove non è possibile discernere con chiarezza le influenze e gli stili messi in gioco (un pastiche, diciamo).
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
Un disco che per me è un "esploso"alla Wagomaniera,un disco che per me allora ventenne ha rappresentato la chiave di lettura e modo di affrontare la musica fatta ed ascoltata.
Molteplici direzioni ma non disperse in mille rivoli inconcludenti.
Sostanza al tempo stesso solida ed evanescente.
Semplicemente un riferimento,un modo sfuggente per fare jazz senza le consuete maniere.
.. mi arrendo, mi arrendo davanti al Nulla (OVVIAMENTE NON MI STO RIFERENDO A MARCO SGRIGNOLI) ovvero all'incapacità di afferrare completamente quanto ho tentato di scrivere.
Ritorno sul contesto anche se.. come posso spiegarmi in modo assolutamente semplice, banale, terra-terra: la colpa non è certo di MARCO SGRIGNOLI che difende giustamente le sue posizioni, ma è di chi ha aperto questa bellissima discussione.
A livello di significato non riesco a comprendere che cosa SIGNIFICA esattamente in un contesto musicale la parola: inafferrabile.
Ho cercato dentro di me e potrei anche dare ragione (ma è solo un caso tra milioni) agli oppositori, ma rimango veramente stabilizzato su una minima, minima, minima precomprensione di un flusso musicale, e se non è un flusso musicale a qualche cosa che è vicino ad esso: in modo inappropriato potrei dire.. alla MACH che un residuo piccolo, piccolo, piccolo, piccolissimo noi lo afferriamo.
THIS HEAT ne abbiamo parlato. Gruppo personalmente sopravvalutato, come i RESIDENTS spesso citati da giornalisti o simpatizzanti di testate come Il Mucchio Selvaggio a scopo di CHILL OUT dalla DYLAN-MANIA (ironizzo ma fino ad un certo punto).. quello che veramente potrebbe essere vicino a un concetto o a un meta-concetto di inafferrabilità musicale è proprio MERZBOW paradossalmente per troppo impatto della massa informativa:
ADESSO, in questo momento, se parliamo di musiche occidentali credo che non mi sia inafferrabile nulla, per un motivo molto semplice ho studiato, ho approfondito a tal punto la materia musicale (grazie a THE WIRE: collezione completa) che riesco a contestualizzare a mappare ogni tipo di flusso musicale.
Nel 2003 invece.. ho comprato fidandomi di una recensione (ovviamente non ero ai livelli di leggere THE WIRE) un disco di APHEX TWIN completamente DRILL N BASS. Un annichilimento cognitivo praticamente assoluto, rimaneva solo l'idea, l'immagine di quanto ascoltavo al limite della sinestesia o del segno del segno che sta per il segno di una allucinazione sonica, l' "atomo" MACHIANO sopravviveva dunque, penso proprio di si.
Ho iniziato a studiare queste sonorità e seppur con fatica sono riuscito a capire che cosa significassero queste tessiture poli poli ritmiche sparate a mille all'ora.
ADESSO per come è messa la musica, per come riesco a disporre sulla scacchiera mentale il fenomeno sonoro riesco a decifrarne i dialetti, afferrarli anche se OVVIAMENTE non posso senza partitura, senza diagrammi, senza anni e anni di esercitazione e approfondimento sul campo della meccanica quantistica e o con la sintesi granulare TOPOLOGICAE descrivere razionalmente che cosa capita esattamente nel fenomeno musicale chiamato AUTECHRE, ma è il mio gruppo preferito e quest'amare l'ignoranza o l'impossibile da conoscere fino in fondo mi esalta parecchio.
Quando ero giovane e confermo che ho iniziato tardi a COMPRARE i dischi sono passato da frustrazione a frustrazione, uno stare per afferrare e un secondo dopo paf! crollava tutto (catalogo WERGO). Visto che il mio amore per la musica era ed è tendente all'assoluto ho voluto studiare composizione, informarmi, immaginarmi la musica e adesso grazie a Dio sarò un handicappato a livello di composizione ma ALMENO non mi sfugge l'idioma, gli idiomi musicali.
PS: PALOZZO che era un utente-fornitore di AVAXHOME mi ha donato (anche se l'abbonamento mensile lo pagavo) tante cose, tra cui un bellissimo cofano di ALBERT AYLER.
Finiamola per cortesia di metterci la maschera di una presunta moralità: ROMAGNOLI che adesso inveisce contro coloro che scaricano "gratuitamente" la musica, era talmente intrippato con SOULSEEK che lo chiamava SULSECCHIO, sono cose che scriveva su questo forum.
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
Carmine, è che la discussione qui dentro voleva essere un attimino più bassa rispetto all'ontologia cervellotica nella quale tenti costantemente di trascinarci.
Non è che "The Marble Index" mi sia di per sé incomprensibile o indecifrabile, dico solo che l'impressione complessiva è quella di una scrittura e di una resa sonora sfuggente, talvolta mercuriale, quasi beniana (per restare nei tuoi terreni d'elezione). Non ho studiato musica ma un pochetto ne ho ascoltata anche io, come sai, e le discussioni ad alto tasso filosofico mi hanno sempre annoiato - oltre a capirci ben poco, lì sì.
Se poi vuoi prendere la tangente e proseguire indefesso fai pure, ma temo che nessuno ti seguirà Con tutto il reciproco bene possibile.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
Carmine, è che la discussione qui dentro voleva essere un attimino più bassa rispetto all'ontologia cervellotica nella quale tenti costantemente di trascinarci.
Non è che "The Marble Index" mi sia di per sé incomprensibile o indecifrabile, dico solo che l'impressione complessiva è quella di una scrittura e di una resa sonora sfuggente, talvolta mercuriale, quasi beniana (per restare nei tuoi terreni d'elezione). Non ho studiato musica ma un pochetto ne ho ascoltata anche io, come sai, e le discussioni ad alto tasso filosofico mi hanno sempre annoiato - oltre a capirci ben poco, lì sì.
Se poi vuoi prendere la tangente e proseguire indefesso fai pure, ma temo che nessuno ti seguirà Con tutto il reciproco bene possibile.
Tra l'altro mi è partito un meno a caso (rimedierò al più presto possibile).
Che tu sia una delle persone più competenti di musica è cosa ovvia, ci mancherebbe altro. L'errore molto probabilmente è stato mio, lo posso anche riconoscere.
I tuoi gusti musicali sono i miei gusti musicali.
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
Solita massa di fandonie da menomato. 1. su Slsk ci sono ancora e ci scarico quintali di roba; 2. mi linki precisamente in quale intervento avrei inveito contro chi scarica musica? Temo avrai qualche difficoltà a rintracciarlo, non esistendo.
(E il nomignolo di Soulseek è secchio, non sulsecchio. Manco le basi)
Secondo me, dal mio umile angolino minuscolo, sarebbe preferibile evitare di usare gratuitamente termini fuori contesto e abilisti come "handicappato"; soprattutto sarebbe utile evitare di fare riferimenti a "handicappati mentali gravi" come termine di paragone su chi sarebbe in grado o meno di afferrare certe sonorità (a meno di voler stabilire arbitrari rapporti gerarchici di presunta intellettualità, nel qual caso ci si espone alla modalità burionica, ma purtroppo o per fortuna le disquisizioni musicali non sono criterio valido di "analfabetismo" né per tracciare distinzioni con la "plebe"). Sorvoliamo poi il riferimento agli "omosessuali di basso livello".
Suggerisco anche di ricordarsi la massima di Piero Angela, che diceva che se il suo pubblico non l'aveva capito dopo una spiegazione si chiedeva come potesse migliorare la sua esposizione per trasmettere con efficacia il messaggio, anziché accusare di non avere capito, che è in effetti un principio cardine in tutti i corsi di comunicazione.
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You're an island of tranquillity in a sea of chaos.:.::Last.fm
Solita massa di fandonie da menomato. 1. su Slsk ci sono ancora e ci scarico quintali di roba; 2. mi linki precisamente in quale intervento avrei inveito contro chi scarica musica? Temo avrai qualche difficoltà a rintracciarlo, non esistendo.
(E il nomignolo di Soulseek è secchio, non sulsecchio. Manco le basi)
mi dispiace profondamente ma non ho più spazio per te. le prospettive erano due.. ho scelto la via più amichevole: ti metto in IGNORE per sempre e amen.
Per quanto riguarda BLACK DICE effettivamente cercano di essere inafferrabili, ma è una finzione per allocchi o per persone che non hanno una determinata competenza in materia (cosa che può accadere, ci mancherebbe altro).
Tutto chiarito insomma, ricapitolando:
a) Elemento fastidioso messo in IGNORE per sempre.
b) Capito che ontologie non sono gradite o risultano fuori contesto
c) Espresso le mie opinioni sulla musica inafferrabile dopo aver fatto almeno una dozzina di esempi
quello che avevo da scrivere l'ho scritta, dunque la mia "funzione" su questo topic è esaurita.
Buona musica inafferrabile a tutti.
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
Qualcuno ce l'ha fatta. A pagina 4 non sono sicuro di aver capito ma se penso a musica sfuggevole anche dopo anni di ascolti questo è il primo che mi viene in mente.
Secondo me, dal mio umile angolino minuscolo, sarebbe preferibile evitare di usare gratuitamente termini fuori contesto e abilisti come "handicappato"; soprattutto sarebbe utile evitare di fare riferimenti a "handicappati mentali gravi" come termine di paragone su chi sarebbe in grado o meno di afferrare certe sonorità (a meno di voler stabilire arbitrari rapporti gerarchici di presunta intellettualità, nel qual caso ci si espone alla modalità burionica, ma purtroppo o per fortuna le disquisizioni musicali non sono criterio valido di "analfabetismo" né per tracciare distinzioni con la "plebe"). Sorvoliamo poi il riferimento agli "omosessuali di basso livello".
Suggerisco anche di ricordarsi la massima di Piero Angela, che diceva che se il suo pubblico non l'aveva capito dopo una spiegazione si chiedeva come potesse migliorare la sua esposizione per trasmettere con efficacia il messaggio, anziché accusare di non avere capito, che è in effetti un principio cardine in tutti i corsi di comunicazione.
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Signor MATTEDI,
guardi.. i problemi sono terminati. i post sportivi di un determinato utente sono stati segnalati a tutti i fan club e come mi hanno detto ai famigliari di Fabio.. quando una persona decide di firmarsi non può comportarsi in questa maniera.
Per quanto riguarda la bassa omosessualità io assolutamente confermo con tutta la mia forza, visto che stavo parlando non di un forumista ma.. di lui:
LUIGI CHIATTI
MOSTRO DI FOLIGNO
Omosessuale, narcisista, sado-masochista, pedofilo, ha seviziato e ucciso due bambini perché non consenzienti alle sue vergognose attenzioni. Non si è mai pentito di quello che ha fatto nella sua tragica vile esistenza "umana". Adesso che ha finito di scontare la sua pena, IL MOSTRO non è in libertà in quanto una o più equipe di neuro-psichiatri NON riescono a capire se può colpire indiscriminatamente altri bambini o no.. è rinchiuso dunque in un REMS.
Per me si tratta di "omosessualità bassa" ed ho usato un eufemismo. Se per Lei, signor MATTEDI questo modo di proporsi, di vivere l'omosessualità è una cosa corretta, lo dimostrerà (spero) in via legale ai famigliari delle vittime.
Ho concluso: vi firmate e DUNQUE avete una precisa responsabilità etica.
Saluti.
Messaggio modificato da cerezo il 27 ottobre 2021 - 13:54
post segnalato e modificato dal moderatore
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
Qualcuno ce l'ha fatta. A pagina 4 non sono sicuro di aver capito ma se penso a musica sfuggevole anche dopo anni di ascolti questo è il primo che mi viene in mente.
Idem, anche se l'ultima volta che l'ho ripreso l'ho un po' inquadrato meglio (ovviamente non mi ricordo una nota una)
Qualcuno ce l'ha fatta. A pagina 4 non sono sicuro di aver capito ma se penso a musica sfuggevole anche dopo anni di ascolti questo è il primo che mi viene in mente.
Idem, anche se l'ultima volta che l'ho ripreso l'ho un po' inquadrato meglio (ovviamente non mi ricordo una nota una)
Io sì, le prime battute della prima canzone e poi stralci melodici sparsi... più che inafferrabile, sembra parcellizzato già in sede di composizione, mentre invece credo che il senso del post così come lo voleva intendere paloz fosse legato a lavori anche più coesi e metodici, solo con soluzioni o mood o glitch (non letterali) che li rendono difficili da inquadrare. Però sì dai, il secondo dei S&S ci sta tutto.
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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce
Io ho postato anche dichi pop-melodici, ho inteso "album inafferrabili" in senso soggettivo, mi pare possibile non riuscire a entrare nella musica anche quando si tratta di "canzoni" e non di incudini sulla testa e abissi vari, ho sbagliato?
I Pet Shop Boys sono un esempio che ho cercato di spiegare in questi termini, Eminem stessa cosa; mi piacciono molto, sono pop ma comunque non riesco ancora bene a darmi una spiegazione dei motivi per cui mi affascinano, ci penso e non sono in grado di formulare una teoria precisa, cambio idea di continuo.
Potrei provare la stessa confusione anche con Pupo
Però quindi Eminem ti è "inspiegabile" solo in rapporto ai tuoi gusti personali, di per sé è hip-hop molto straightforward e senza particolari espedienti formali. Non sei in topic insomma
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
No, non saprei descrivere il perché, soggettivo in questi termini. Il discorso dei gusti personali c'entra poco. I Pet Shop Boys sono in linea con i miei gusti ma mi trovo nella stessa posizione. Eminem forse è più un caso a parte perché rispetto al resto dell'ip-op che sento c'entra in maniera limitata. Sugli espedienti formali sei pazzo, si sono inchinati anche i negri della vecchia guardia. Straightforward boh, in un topic del genere, suona proprio come termine inappropriato.
Non ho mai parlato di ontologia musicale, in quanto nella musica è impossibile parlare di ontologia ma.. di noemi fenomenologici come discute Rognoni assolutamente si.
Che questa mia non ontologia ma solo un piccolo desiderio di chiarezza, sia stata interpretata come ontologia cervellotica (!) mi avvilisce ma continuo per la mia strada.. l'esperienza in qualsiasi campo è tutto e capire che un determinato forum che ho amato e che ha espresso nel corso di un quindicennio buono una espressione concettuale talmente alta e altra venga in qualche modo ridimensionata per "capirsi" è una cosa che può apparire nobile ma allo stesso tempo non lo è fino in fondo.
Ho divorato quintali di musica, ho spaziato dal rumore giapponese estremo alle sedicenti musiche riduzioniste di fine secolo (l'altro secolo ovviamente) il mio modo di ascoltare la musica è sempre stata un'esperienza sospesa tra la contemplazione o la percezione in movimento del flusso musicale che appercepivo.. insomma un agostinismo.. estetico-musicale.
L'esperienza comunque mi ha fatto capire tante cose.. innanzitutto che non concederò più spazio alla filosofia post analitica in quanto non risolve problemi ma ne pone altri, mentre il tanto vituperato Heidegger (quello della analitica esistenziale) è stato applicato da un JASPERS per curare, risolvere i problemi mentali delle persone: teoria prassi tra mille virgolette.
Senza la scoperta della fenomenologia "classica" e per fenomenologia classica intendo quel tipo di filosofia con fini di fondazione, non avrei mai potuto percepire nella sua purezza non solo il flusso, ma i singoli atomi-monadi della musica, le sue tessiture, persino le sue false percezioni.. dicasi pure immagini (interpretatele o meno come volete).
Come ho cercato di spiegarmi.. la precomprensione in un modo o nell'altro vi è sempre.. bruciatemi vivo ma difenderò la mia tesi (che non è mia ma che avvaloro pienamente) mi è accaduto solamente una volta di trovarmi davanti a.. una immagine completamente nera.. una immagine capace di assorbire persino ogni micro-atomo percettivo: mi riferisco ai KLAVIERSTUCKE di Stockhausen.. una tabula rasa cognitiva che sono riuscito a ribaltare solamente studiando e studiando composizione, storia della musica, facendo pratica, sbagliando, sbagliando nuovamente.. ma alla fine riuscendo a segmentare zone d'ascolto che riuscivo a capire nella loro medusea complessità.
Un'altra cosa è la seguente: che forse non è stata specificata. Se un fenomeno musicale, un costrutto estetico in movimento possa o meno essere percepito-afferrato nella sua complessità o in suoi determinati "momenti" e purtroppo in questa situazione ma anche prima lo era, bisognerebbe evocare la psicologia della forma che nella mia storia forumista ho tanto amato.
Inafferrabilità potrebbe anche essere il sinonimo di insostenibilità di svariata natura: rumore estremo e terroristico (un certo MERZBOW) l'orrore per band musicali che usano il rumore elettronico per fini di propaganda anch'essa ambigua (CONSUMER ELECTRONICS.. l'orrore non della musica.. ghiacciato NOIZU da dementi anglo-americani).. l'insostenibilità personale ad ascoltare quattro ore di fila di neo hip hop.. l'insostenibilità di fare attenzione, di non perdermi un secondo di un suono virginale, più che meditativo di FELDMAN o determinate sonorità techno che invece di spingersi avanti (come era nell'etica di UR) ritornano sui loro passi cercando di sfruttare la pseudo concettosità della etichetta MINIMAL.
Grazie a Dio è la Femmina, la Femminilità a liberarci da questa gastrite, quante sono oggi le dj donne che portano avanti non sola la techno con lo spirito della prima musica hardcore? tantissime e dotate di una potenza che è peculiarmente femminile, ovvero tendente all'estasi, alla trascendenza psichica a una possibile per quanto impossibile erotica grazia nel sintetizzare durezza-morbidezza-durezza fino alla sospensione del tragico (alla MERLEAU-PONTY).
La sensualità della musica è intuibile anche senza predisposizioni categoriali? credo di si. La sensualità della voce violentata dalla GALAS testimonia anche ai sordi, che un Alberto ridanciano si sforza di venire fuori, un come che destabilizza l'ora per farsi attimo collegamento etereo tra il quaggiù e la mente del Dio.
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
Qualche giorno fa ascoltavo Ghosteen di Nick Cave, album ostico, divisivo, spiazzante ( inafferrabile ?) per certi versi, alla luce degli argomenti sviscerati finora in questo topic mi è venuto in mente il fatto che quest'album cosi' come il precedente è stato concepito nell'ottica della situzione personale di Cave dovuta alla perdita del figlio, Ghosteen rappresenterebbe la fase di uscita da quel dolore che qui viene sublimato, e quindi è abbastanza auspicabile pensare che determinate soluzioni sonore siano figlie di quel mood intimo e doloroso, questo fa si che il disco possa essere in qualche modo meglio compreso e metabolizzato. Ora pero' mi chiedo, ma se avessi ascoltato questo disco senza sapere assolutamente nulla della vicenda personale di Cave e basandomi sul repertorio Caveiano a cui sono abituato, lo avrei immediatamente "capito"? Ci avrei messo piu' tempo? Pertanto mi/vi chiedo, l'avere dei "dati" ( stato d'animo dell'artista, luoghi e tempi della gestazione dell'album, fatti o situazioni esterne che possono aver influito, eccetera eccetera ) che mi possano servire da chiave di lettura/ ascolto di un qualsiasi album possono aiutarmi a comprenderlo al meglio o quantomeno ad abbassare la soglia ( personale sia chiaro ) di "inafferrabilita"? Ci sono tante canzoni che ho apprezzato solo dopo aver compreso determinate situazioni alle quali quei brani erano legati. Probabilmente questo approccio non varra' per tutti i dischi sicuramente e forse sarebbe anche meglio cosi. Prendete questo mio pensiero come una semplice elucubrazione, se non c'entra nulla con l'argomento di questo sempre piu' interessante thread me ne scuso in anticipo.
Secondo me, dal mio umile angolino minuscolo, sarebbe preferibile evitare di usare gratuitamente termini fuori contesto e abilisti come "handicappato"; soprattutto sarebbe utile evitare di fare riferimenti a "handicappati mentali gravi" come termine di paragone su chi sarebbe in grado o meno di afferrare certe sonorità (a meno di voler stabilire arbitrari rapporti gerarchici di presunta intellettualità, nel qual caso ci si espone alla modalità burionica, ma purtroppo o per fortuna le disquisizioni musicali non sono criterio valido di "analfabetismo" né per tracciare distinzioni con la "plebe"). Sorvoliamo poi il riferimento agli "omosessuali di basso livello".
Suggerisco anche di ricordarsi la massima di Piero Angela, che diceva che se il suo pubblico non l'aveva capito dopo una spiegazione si chiedeva come potesse migliorare la sua esposizione per trasmettere con efficacia il messaggio, anziché accusare di non avere capito, che è in effetti un principio cardine in tutti i corsi di comunicazione.
Signor MATTEDI,
guardi.. i problemi sono terminati. i post sportivi di un determinato utente sono stati segnalati a tutti i fan club e come mi hanno detto ai famigliari di Fabio.. quando una persona decide di firmarsi non può comportarsi in questa maniera.
Per quanto riguarda la bassa omosessualità io assolutamente confermo con tutta la mia forza, visto che stavo parlando non di un forumista ma.. di lui:
LUIGI CHIATTI
MOSTRO DI FOLIGNO
Omosessuale, narcisista, sado-masochista, pedofilo, ha seviziato e ucciso due bambini perché non consenzienti alle sue vergognose attenzioni. Non si è mai pentito di quello che ha fatto nella sua tragica vile esistenza "umana". Adesso che ha finito di scontare la sua pena, IL MOSTRO non è in libertà in quanto una o più equipe di neuro-psichiatri NON riescono a capire se può colpire indiscriminatamente altri bambini o no.. è rinchiuso dunque in un REMS.
Per me si tratta di "omosessualità bassa" ed ho usato un eufemismo. Se per Lei, signor MATTEDI questo modo di proporsi, di vivere l'omosessualità è una cosa corretta, lo dimostrerà (spero) in via legale ai famigliari delle vittime.
Ho concluso: vi firmate e DUNQUE avete una precisa responsabilità etica.
Saluti.
Sappi che hai non solo stabilito una correlazione tra l'essere omosessuali e l'essere dei pluriomicidi, cosa assai grave che come minimo farà rizzare i capelli alle associazioni LGBT, ma anche sciorinato pesanti ingiurie verso un redattore, Gozer (di cui poi hai fatto anche il nome), arrivando addirittura a paragonarlo a un serial killer. Tue parole testuali due pagine fa: "questa "zona" è tiranneggiata da un redattore che vuole avere ragione a tutti i costi.. [...] Ovviamente la maggioranza degli utenti storici ha dato l'addio al forum molti proprio perché si sono sentiti soffocati dall'atteggiamento tipico e e stereotipico dell'omosessuale di basso livello [...]". Solo per questo scatta immediatamente il reato di diffamazione. Non è una mia supposizione, ho chiesto a chi di dovere (ovvero non un fan club di gente con titolo di studio in avant-retro-post-proto-wave ma ad avvocati). Volendo poi ci sarebbe l'insinuazione ipotetica in cui sono stato tirato in ballo ma è a latere.
Inoltre, essendo questo il forum pubblico di Ondarock, una delle webzine musicali in Italia più antiche e celebri della rete, con numerosi visitatori oltre agli iscritti, mi è stato confermato che molto probabilmente c'è anche il requisito della diffusione e diffusività dell'offesa. Dato che tramite il tuo indirizzo IP e l'e-mail con cui ti sei registrato si risale immediatamente alla tua identità, io fossi in te userei più cautela nel citare le vie legali perché potresti non essere dalla parte del manico.
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You're an island of tranquillity in a sea of chaos.:.::Last.fm
io il thread l'ho interpretato diversamente, ovvero dischi che mi affascinano, su cui ritorno spesso e volentieri, ma che mi trasmettono sensazioni diverse nel tempo / di cui non riesco quindi ad avere una memoria e una lettura chiara.
Island lo trovo non omogeneo ma se penso ai King Crimson inevitabilmente penso alla title track e a Sailor's tale, tra le altre
Lassi non serve che ti inalberi, il concept peraltro era chiaro.
ti ho risposto così ben prima di "inalberarmi":
No, non saprei descrivere il perché, soggettivo in questi termini. Il discorso dei gusti personali c'entra poco. I Pet Shop Boys sono in linea con i miei gusti ma mi trovo nella stessa posizione. Eminem forse è più un caso a parte perché rispetto al resto dell'ip-op che sento c'entra in maniera limitata. Sugli espedienti formali sei pazzo, si sono inchinati anche i negri della vecchia guardia. Straightforward boh, in un topic del genere, suona proprio come termine inappropriato.
il concept (?) è chiarissimo ma mi sembrava che la discussione stesse prendendo la solita piega abissiana e mi pare strano che tutti gli utenti abbiano un simile concetto di musica, è abbastanza limitato rispetto ad una offerta gigante (anche da parte di OR), quasi una forzatura, una presa di posizione più che una passione ---- ci sono tanti utenti che parlano un po' di tutto e hanno snobbato il topic se non sbaglio
diciamo che tranciare così
Però quindi Eminem ti è "inspiegabile" solo in rapporto ai tuoi gusti personali, di per sé è hip-hop molto straightforward e senza particolari espedienti formali. Non sei in topic insomma
è un po' forte; e la riduzione si potrebbe fare per qualunque disco, anche per i This Heat
i topic inafferrabili li ho aperti per scherzo, pensavo venissero chiusi tutti (qualcuno già è stato eliminato) ma in effetti potrebbero pure avere senso se non picchiano solo sugli abissi come questo
e comunque chiaro il concept non è, leggo diversi utenti non proprio allineati
Ma infatti ci rinuncio, pensavo che il mio primo post fosse sufficiente a fugare quasi tutti i dubbi (evidentemente molti entrano e partono a spron battuto). Peccato perché dai riscontri sembrava iniziata una bella discussione.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
nel tuo primo post non mi pare ci sia scritto "possono essere considerati inafferrabili solo album con queste caratteristiche", e per fortuna
oppure scrivi che l' "hip-hop molto straightforward e senza particolari espedienti formali" è per forza afferrabile e amen; descrizione di Eminem che non accetterebbe nessun hiphopper che ha fatto la storia del genere, tra l'altro, così come puntualizzazione
in teoria qualunque album può risultare inafferrabile, potrebbe essere un discorso soggettivo e/o mutevole nel tempo.
in tal senso l'essere in sintonia con le impressioni di altri utenti può essere una coincidenza, oppure tali impressioni possono risultare condivisibili ("ci può' stare") pur non sentendole proprie per quell'album specifico
nel tuo primo post non mi pare ci sia scritto "possono essere considerati inafferrabili solo album con queste caratteristiche", e per fortuna
oppure scrivi che l' "hip-hop molto straightforward e senza particolari espedienti formali" è per forza afferrabile e amen; descrizione di Eminem che non accetterebbe nessun hiphopper che ha fatto la storia del genere, tra l'altro, così come puntualizzazione
Non ti va giù sta roba, ma resta il fatto che non hai capito.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
sì ma ripeto, a leggere i commenti e alcune descrizioni, mi pare che non molti abbiano capito, lo hai notato anche tu:
Ma infatti ci rinuncio, pensavo che il mio primo post fosse sufficiente a fugare quasi tutti i dubbi (evidentemente molti entrano e partono a spron battuto). Peccato perché dai riscontri sembrava iniziata una bella discussione.
e ovviamente la colpa è loro perché partono a spron battuto, può anche essere, per carità
sei stato inafferrabile, è una specie di pesce d'aprile in anticipo
A scanso di equivoci io ho risposto secondo la logica di Lassigue, forse è solo per caso che ho beccato album che possono apparire "inafferrabili" anche in un vago senso oggettivo (a cui però non credo neanche un po').
anche in un vago senso oggettivo (a cui però non credo neanche un po').
e vorrei pure vedere, è da 10 anni che c'è il topic "Qualcuno Mi Spiega I Beatles?" dove si discute dell'inafferrabilità di Ob-La-Di, Ob-La-Da...Suca qui e suca là
Secondo me, dal mio umile angolino minuscolo, sarebbe preferibile evitare di usare gratuitamente termini fuori contesto e abilisti come "handicappato"; soprattutto sarebbe utile evitare di fare riferimenti a "handicappati mentali gravi" come termine di paragone su chi sarebbe in grado o meno di afferrare certe sonorità (a meno di voler stabilire arbitrari rapporti gerarchici di presunta intellettualità, nel qual caso ci si espone alla modalità burionica, ma purtroppo o per fortuna le disquisizioni musicali non sono criterio valido di "analfabetismo" né per tracciare distinzioni con la "plebe"). Sorvoliamo poi il riferimento agli "omosessuali di basso livello".
Suggerisco anche di ricordarsi la massima di Piero Angela, che diceva che se il suo pubblico non l'aveva capito dopo una spiegazione si chiedeva come potesse migliorare la sua esposizione per trasmettere con efficacia il messaggio, anziché accusare di non avere capito, che è in effetti un principio cardine in tutti i corsi di comunicazione.
Signor MATTEDI,
guardi.. i problemi sono terminati. i post sportivi di un determinato utente sono stati segnalati a tutti i fan club e come mi hanno detto ai famigliari di Fabio.. quando una persona decide di firmarsi non può comportarsi in questa maniera.
Per quanto riguarda la bassa omosessualità io assolutamente confermo con tutta la mia forza, visto che stavo parlando non di un forumista ma.. di lui:
LUIGI CHIATTI
MOSTRO DI FOLIGNO
Omosessuale, narcisista, sado-masochista, pedofilo, ha seviziato e ucciso due bambini perché non consenzienti alle sue vergognose attenzioni. Non si è mai pentito di quello che ha fatto nella sua tragica vile esistenza "umana". Adesso che ha finito di scontare la sua pena, IL MOSTRO non è in libertà in quanto una o più equipe di neuro-psichiatri NON riescono a capire se può colpire indiscriminatamente altri bambini o no.. è rinchiuso dunque in un REMS.
Per me si tratta di "omosessualità bassa" ed ho usato un eufemismo. Se per Lei, signor MATTEDI questo modo di proporsi, di vivere l'omosessualità è una cosa corretta, lo dimostrerà (spero) in via legale ai famigliari delle vittime.
Ho concluso: vi firmate e DUNQUE avete una precisa responsabilità etica.
Saluti.
Sappi che hai non solo stabilito una correlazione tra l'essere omosessuali e l'essere dei pluriomicidi, cosa assai grave che come minimo farà rizzare i capelli alle associazioni LGBT, ma anche sciorinato pesanti ingiurie verso un redattore, Gozer (di cui poi hai fatto anche il nome), arrivando addirittura a paragonarlo a un serial killer. Tue parole testuali due pagine fa: "questa "zona" è tiranneggiata da un redattore che vuole avere ragione a tutti i costi.. [...] Ovviamente la maggioranza degli utenti storici ha dato l'addio al forum molti proprio perché si sono sentiti soffocati dall'atteggiamento tipico e e stereotipico dell'omosessuale di basso livello [...]". Solo per questo scatta immediatamente il reato di diffamazione. Non è una mia supposizione, ho chiesto a chi di dovere (ovvero non un fan club di gente con titolo di studio in avant-retro-post-proto-wave ma ad avvocati). Volendo poi ci sarebbe l'insinuazione ipotetica in cui sono stato tirato in ballo ma è a latere.
Inoltre, essendo questo il forum pubblico di Ondarock, una delle webzine musicali in Italia più antiche e celebri della rete, con numerosi visitatori oltre agli iscritti, mi è stato confermato che molto probabilmente c'è anche il requisito della diffusione e diffusività dell'offesa. Dato che tramite il tuo indirizzo IP e l'e-mail con cui ti sei registrato si risale immediatamente alla tua identità, io fossi in te userei più cautela nel citare le vie legali perché potresti non essere dalla parte del manico.
Per quanto mi riguarda la situazione è sfuggita di mano per motivi extra-forum. Avevo gli operai in casa e mi hanno reso alquanto nervoso. Secondo il mio punto di vista la situazione era già chiusa quando ho deciso di mettere in IGNORE per sempre l'unico elemento di fastidio (personale) all'interno del forum.
Su tutte queste vicende "penali" mi permetto di dire anche la mia: prima di studiare con un certo profitto quella che si chiama filosofia continentale ho studiato giurisprudenza.. NON voglio in nessun modo parlare di querele per un motivo molto semplice: la persona che adoro di più in assoluto è ORTODOSSO assieme a CLAUDIO e dunque se devo essere sincero fino in fondo.. per LORO non ho mandato nessun tipo di screen etc.
Mi dispiace profondamente che dopo 13 anni sono accaduti dei tumulti.. mi dispiace profondamente per me che è venuto a mancare l'autocontrollo, ma con tutto il rispetto possibile quando rispondo a WAGO devo essere tranquillo e concentrato al cento per cento e con gli operai a casa mi è risultato difficoltoso, ma se rileggo i miei post a livello concettuale non mi tiro indietro.
Mi ha mandato un messaggio privato il grande CEREZO e l'ho ascoltato pienamente. Continuo il mio ruolo di portatore sano di cultura (musicale, letteraria, cinematografica etc.) e farò in tutti i modi possibili prima di pubblicare un post di contare fino a 60.
Questa mancanza di auto-controllo dopo tredici anni mi ha reso veramente perplesso. Ma per me è chiusa definitivamente qua.
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
In questi giorni sto riascoltando un sacco di cose sunshine pop/baroque pop americane, e sentendone diverse di nuove. Mi sa che mi toccherà ridare un'altra chance anche a quel disco lì. Lo ricordo, più che inafferrabile, semplicemente molto pretenzioso e noioso. Ma sono suggestioni legate ad ascolti di quindici o forse più anni fa. Farò sapere.
edit: Sono al terzo brano e mi sono già rotto i maroni
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
Sono anni che ascolto religiosamente la musica di Stina, ho tutta la discografia in cd. La avverto tantissimo a livello emotivo e psichico, per questo suo essere così schiva e refrattaria. Ma poi in musica ha un modo di cantare, comporre e arrangiare che trovo alieno. Non riesco a comprendere come mai una tipa così fragile e dalla cantilena appena accennata sia capace di cotanta potenza. Nemmeno la (comunque divina) PJ Harvey dei Nineties riesce a farmi questo effetto, perché nel suo caso c'è un'aggressività dark-blues molto pronunciata e finanche conturbante, che ti attacca subito alle ginocchia. Stina invece fa il contrario, l'effetto è straniante.
Tra tutti i suoi lavori, Dynamite è quello più inafferrabile, sono anni che lo ascolto e ancora non so trovargli una definizione: schegge di rock alternativo, bassi ruggenti e sbertucciati a tratti quasi grunge, ma anche striature chamber di archi e ottoni, catanonia slowcore e un melodismo impercettibilmente popular eppure presente in ogni singola istanza. Sarà che è scandinava, e gli scandinavi hanno un'affinità con la melodia tutta loro? Fosse nata in America forse ne sarebbe venuta fuori una cosa totalmente diversa. Non lo sapremo mai. Quello che so è che le 10 canzoni di questo disco si muovono in un magma tutto loro.
E visto che siamo in tema, direi anche:
Heather Duby - Post To Wire
Lei è americana di sicuro e viene dal circuito della Sub Pop. Ad ascoltare il singolo "Judith" ci si può trovare anche aggradati da questo pop angolare e nevrotico da pre-millennium tension (il disco è del 99). Ma se lo si ascolta una seconda volta, si inizia a notare tra le pieghe della produzione un'elettronica vischiosa e perversa, spesso appena accennata ma che sta lì in agguato tipo belva pronta allo scatto. Infatti presto il disco inizia a virare verso una sorta di trip-hop chitarristico estatico e desolato, e infine parte per la tangente: i sette minuti dell'ipnotico sabba angelico "For Jeffrey", i quasi nove della deriva etno-bass di "Halo Sky", gli altri sette di "Soulflower" che pare Talvin Singh, la sferzata drum'n'bass della conclusiva di "Amygdala". Non riesco a immaginare come si possa avere la visione per mettere assieme un album del genere e condurlo con tale naturalezza. Una voce che sarebbe potuta entrare tranquillamente nel calderone del post-trip-hop, o prendere la strada dell'alt-rock o del dream-pop. Invece nisba, "Post To Wire" rifugge tutto e tutti. Ogni volta che lo ascolto ci trovo dentro qualcosa di nuovo, ma la sua essenza mi rimane proprio inafferrabile.
Sto studiando GEORGE LAKOFF e dunque devo ammettere la grandezza in questo campo di RAFAEL NUNEZ* che avevi citato in quell'attimo di controversia sulla precomprensione NON GADAMERIANA.
*Stupidamente, nella concitazione dello scrivere, lo avevo associato al professor MATURANA.
Mi scuso profondamente con te.
simon
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“