Premesso che non ho nessuna soluzione facile in mano, tutt'altro, mi limito a far notare come di decisioni facili non ce ne siano e i trade-off sono ovunque, anche dove non vogliamo vederli.
Ma non è assolutamente detto che si debba paragonare la Svezia solo con altri Paesi scandinavi.
Perchè? La vicinanza ok, ma non basta come parametro. Sempre per il trito e ritrito discorso della densità di popolazione? Se è questo, guardando le principali città di ogni Paese scandinavo sembra non ci sia alcun motivo per ritenere la Svezia più simile alla Norvegia o alla Finlandia che non ad altri Paesi continentali.
In più è già dimostrato come anche in Svezia ci sia stato zero eccesso di mortalità nel 2020 per gli under 75, pur tenendo sempre aperte le scuole almeno per gli under 16 (che io sappia). La Svezia nel 2020 ha perso il 2.9% di PIL (
https://ec.europa.eu...ecast-sweden_en), l'Italia ha perso l'8.8%.
In Svezia non hanno negato un'istruzione a milioni di bambini e ragazzi, e non hanno rovinato un anno di vita a decine di milioni di persone.
Indubbiamente la Norvegia ha fatto meglio dal punto di vista sanitario, ma cosa ha fatto di tanto speciale per ottenere questo risultato?
Ma ormai gli esempi sono tanti, in particolar modo negli USA: la Florida in primis, in Texas il 3 marzo hanno riaperto tutto e revocato l'obbligo di mascherina, e a distanza di un mese la curva dei contagi continua ad essere un calo. Merito anche delle vaccinazioni, ma non solo: in altri Stati USA la curva dei contagi è in ripresa, vedi New Jersey e Michigan ad esempio.
Tutto ciò sempre sorvolando sul fatto che io non voglio nè posso dimostrare alcunchè, è chi vuole imporre misure restrittive ancora oggi, a (ormai) aprile 2021 che deve portarmi prove certe e inconfutabili dell'efficacia della chiusura delle scuole (esempio). Se è dimostrato che chiudere le scuole impatta
significativamente sui contagi, allora se ne discute. E anche in presenza di questi dati non è detto comunque che sia "giusto" chiuderle (come dice Embryo più in generale, aggiungo che non è possibile ridursi dopo un anno al brillante piano di smettere di vivere per paura di morire), anche se fosse dimostrato che l'impatto benefico sui contagi è più conveniente del danno per i ragazzi (istruzione ma anche salute mentale:
https://roma.repubbl...o_-293733886/).
Invece adesso si sente dire che riaprire le scuole è una decisione difficile e sofferta. Quando invece doveva essere il contrario! Era chiudere le scuole - e su questo, tornando per un secondo in topic
con Draghi al momento è peggio che con Conte - che doveva essere una decisione difficile e sofferta, invece intanto lo si è fatto senza porsi troppi problemi, poi ora ci facciamo le pippe mentali sul "riaprire in sicurezza" (concetto demenziale se ce n'è uno che viene usato per ritardare la riapertura sempre delle solite attività, sapendo benissimo che non esiste alcuna riapertura "in sicurezza" in tempi di pandemia, al più esistono valutazioni ragionate dei vari luoghi e contesti di rischio).
Io, come altri, riteniamo solo che la priorità sia evitare una diffusione incontrollata del virus e tutti gli scienziati ci hanno spiegato, dati alla mano, che l'unico modo per riuscirci è attuando queste restrizioni.
Ma giusto per sapere, quali sono gli esperti di cui parli, che citano addirittura dei dati? Io sento dei gran "ipse dixit", quelli sì, ma di dati e di ragionamenti scientifici non ne sento molti sinceramente.
Tra "queste restrizioni" c'è il coprifuoco. Quale scienziato ci dice che il coprifuoco per 6 mesi è necessario?
Lui è uno di questi esperti?
https://www.adnkrono...2k8Qc5upqcZGT8Whttps://www.today.it...i-varianti.html
No perchè potrà anche essere un Esperto con la E maiuscola, ma tra un'ospitata televisiva e l'altra, invece di sparare numeri random (e commettere errori grossolani) sarebbe anche il caso di rivedere un attimo i modelli predittivi.