Il punto che forse non ho spiegato prima è che mi stupisco di come sta musica possa piacere a gente che ha anche buoni gusti in generale. A me non piace il metal ma capisco che a qualcuno che ha una buona conoscenza della musica possa piacere. L'italo-disco per me resta un mistero, nonccapisco e mi stupisco di come possa uno come claudio ascoltare sta roba che per me ha probabilmente meno valore musicale di roba allaX-Factor o simili.
Ma c'è ben poco di cui stupirsi, io non ho mai avuto questi steccati, mi piacciono i King Crimson così come gli Alphaville, che non facevano musica molto distante dall'italodisco... Semmai il mio stupore è che nel 2018 si possa ancora continuare a fare queste demarcazioni musica alta/musica bassa, X-Factor e compagnia. Speravo che ci fossimo un po' più aperti al pop trans-globale
Senza andare troppo lontano, su questo stesso forum "Le Louvre" di Diana Est è stato citato mille e volte e si è piazzato bene persino in una classifica collettiva sui migliori pezzi italiani anni 80.
Potrei stare dei giorni a citare grandi pezzi italodisco (molti si trovano nell'apposito thread), ma temo che qui ci sia ancora chi l'associa solo a Sandy Marton e affini, quando è stata invece qualcosa di molto più complesso e sfaccettato, con spesso grandi autori (SImonetti è uno di questi) al servizio di questi progetti più o meno estemporanei.
In ogni caso, Diana Est non l'ho mai associata direttamente all'italodisco e non mi interessava fare un discorso tecnico o trasversale su quella scena, quanto raccontare una storia e un personaggio che mi intrigava, sia musicalmente sia dal punto di vista del costume. Poi qualcuno fuori di qui l'ha anche letta