come saggio io propongo Il grande gioco di Hopkirk, sono anni che l'ho voglio leggere, adesso potrebbe essere arrivato il momento adatto

Il Gruppo Di Ondalettura (O Come Salvare Ganzfeld Dall'apatia Post-Uni)
#101
Inviato 10 marzo 2020 - 20:04
#102
Inviato 10 marzo 2020 - 20:16
Clero boia ho ancora Ceronetti preso dalla biblioteca.
Bell'insegnamento ai tuoi allievi.
#103
Inviato 10 marzo 2020 - 20:17
-Medea (Franz Grillparzer)
Già dato.
#104
Inviato 10 marzo 2020 - 20:27
Eh, mi ricordo.-Medea (Franz Grillparzer)
Già dato.
#105
Inviato 10 marzo 2020 - 20:37
Io al momento sono un po' sottosopra, ma appena mi organizzo volevo iniziare "Il mondo estremo" di Christoph Ransmayr. Qualcuno si vuole accodare?
#106
Inviato 10 marzo 2020 - 21:08
Clero boia ho ancora Ceronetti preso dalla biblioteca.
Bell'insegnamento ai tuoi allievi.
Pazzesco davvero.
Siamo vittime di una trovata retorica.
#107
Inviato 10 marzo 2020 - 21:12
Clero boia ho ancora Ceronetti preso dalla biblioteca.
Canetti, Il libro contro la morte. Però come ce lo procuriamo?
Infatti sarebbe meglio scegliere libri facilmente reperibili (soprattutto in formato digitale).
Aspettiamo qualche altro volenteroso e domani estraggo una lista preliminare fra i vari suggerimenti.
#108
Inviato 11 marzo 2020 - 21:30
Avete un gruppo Telegram?
You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm
C'era una volta un automobilista per strada, a un certo punto la moglie lo chiama al telefono allarmata: "tesoro, fai attenzione, c'è un folle che sta andando contromano in autostrada!" e lui: "uno? qui vanno tutti contromano!"
#109
Inviato 12 marzo 2020 - 16:48
No, nessun gruppo Telegram, tutto qui appassionatamente sul forum.
Ricapitoliamo alcune proposte e cerchiamo di scegliere fra queste:
Sorgo rosso - Yan
I vagabondi - Tokarczuk
Compromesso - Dovlatov
Vergogna - Coetzee
Medea - Grillparzer
L'invenzione di Morel - Bioy Casares
Il libro contro la morte - Canetti
Il mondo sottosopra - Ransmayr
Tenderei però a scartare Ransmayr e Grillparzer perché non si trova la versione digitale (o comunque io non ci sono riuscito). Per lo stesso motivo non considero Club vacanze del nostro caro piersa (ma che fine ha fatto?).
Ho escluso alcuni consigli per l'eccessiva mole e/o per andare incontro ai gusti della maggioranza (o almeno di quelli che suppongo lo siano, a parte McEwan su cui metto un personale veto, libro orrendo di uno scrittore orribile).
In definitiva, senza apparenti motivi (no, un motivo c'è, Dovlatov è abbastanza russo e scanzonato da poter piacere a tanti, almeno per gli altri che ho letto, questo mi manca), io dico: Vergogna o Compromesso.
#110
Inviato 12 marzo 2020 - 16:50
Si potrebbe anche pensare di allietare la vita in cattività degli utenti con delle letture di racconti o passaggi di libri. Può sembrare una battuta, ma lo è fino a un certo punto...
#111
Inviato 12 marzo 2020 - 17:11
Voto Compromesso.
#112
Inviato 12 marzo 2020 - 17:26

Qualcuno vada a recuperarlo!
#113
Inviato 12 marzo 2020 - 17:43
In tal caso, visti i tempi, consiglio questo libro (che ho anche in pdf se qualcuno vuole):
Il fatto che inizi con una citazione dal libro delle Rivelazioni è un eccellente riassunto dello spirito incarnato dai contenuti.
La recensione migliore la fa Marco Cattaneo, il direttore di Le Scienze e National Geographic Magazine Italia:
https://www.adelphi....o/9788845932045
You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm
C'era una volta un automobilista per strada, a un certo punto la moglie lo chiama al telefono allarmata: "tesoro, fai attenzione, c'è un folle che sta andando contromano in autostrada!" e lui: "uno? qui vanno tutti contromano!"
#114
Inviato 12 marzo 2020 - 19:35
io mi rileggo: 1) l'iliade, 2) i buddenbrook.
il faut se radicaliser.
#115
Inviato 13 marzo 2020 - 08:09
nel senso che qualcuno si registra tipo audiolibri in podcast? Bello
vorrei Greed con i racconti di Basile, Tom con quelli di Buzzati e la signora sui fratelli Grimm
E' difficilissimo e non mi sento all'altezza, ma potrei leggervi la Vecchia Scorticata (l'ho letto anche ad una mia classe tempo fa) o qualcos'altro. Ma non mi sento all'altezza.
N
Tenderei però a scartare Ransmayr e Grillparzer perché non si trova la versione digitale (o comunque io non ci sono riuscito). Per lo stesso motivo non considero Club vacanze del nostro caro piersa (ma che fine ha fatto?).
Se volete Club Vacanze, che è proprio la lettura che ci vorrebbe, posso contattarlo. Penso che delle copie digitali per il forum ce le fa avere.
Lui sta leggendo il Decameron
#116
Inviato 13 marzo 2020 - 11:27
Siamo vittime di una trovata retorica.
#117
Inviato 13 marzo 2020 - 13:16
Cazzo io la traduzione di Busi (che ho preso solo per Greed, visto che poi non l'ho mai iniziato ) ce l'avrei pure.
Però ora reggo con P.G. Wodehouse, almeno una botta di umorismo.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#118
Inviato 17 marzo 2020 - 17:44
Di quella lista ho già letto L'invenzione di Morel e Sorgo Rosso (bello entrambi).
Voto Compromesso.
Visto il grande successo dell'iniziativa, direi di leggere... COMPROMESSO di S. Dovlatov.
Concediamo una settimana di tempo per recuperarlo (altrimenti la copia digitale si trova facilmente sui soliti siti).
#119
Inviato 08 giugno 2020 - 17:20
Con l'arrivo dell'estate, come in un romanzo l'eroina ho deciso, e tutti i partecipanti mi odieranno a breve, di lanciare l'idea suicida di un gruppo di lettura per l'Eneide. L'estate è il momento giusto per i classici, e quest'estate ancora di più. Non c'è nulla di più sicuro che leggere un classico a casa propria. Si parte alla mattina con Eneide e caffè, si continua nel pomeriggio, e all'ora dell'aperitivo Eneide e Gin Tonic. Di notte potete continuare a leggere, invece di mescolare i vostri fluidi corporei con altri esseri umani.
Gli interessati finora sono alcuni tra gli utenti più reputati dal punto di vista dell'erudizione e delle skills:
Nijinsky
haxan
piersa
una mia collega (la quale in realtà mi ha dato l'idea)
Secondo me anche pingu e azevedo dovrebbero seguirci. Pingu perché deve recuperare i classici perduti, fundamenta-li per la letteratura a venire. Azevedo perché sì, e perché serve anche l'epica greco-latina per capire le peripezie dei personaggi di Joao Guimaraes Rosa. E anche Ganzfeld, perché è titolare del topic e per un altro motivo desumibile dal mio primo paragrafo.
Durante la lettura, e poi a lettura ultimata, possiamo costruire insieme il senso della nostra inutile impresa, scambiandoci idee. Ognuno può teoricamente partire quando vuole, perché ognuno legge alla sua velocità. Ma Nijinsky proponeva a inizio luglio. Può andare?
Nel frattempo, spulciando (via internet) tra le traduzioni disponibili, ho notato commenti positivi su questo Alessandro Fo: una delle ultime traduzioni che esce per Einaudi, a fianco della più celebre Rosa Calzecchi Onesti. Vi lascio questo intervento di Fo per warm up https://journals.ope....org/mefra/4195
Ma i coraggiosi potrebbero provare la traduzione di Annibal Caro.
A voi la parola.
#120
Inviato 08 giugno 2020 - 19:45
Tutto giusto Greed, pingu c'è! Avendo letto Illiade e Odissea proprio quest'anno già pensavo di proseguire con l'Eneide, quindi questo gruppo capita a fagiuolo dandomi uno stimolo in più - cosa di cui io ho disperato bisogno. E a tal proposito, non solo avanzo l'idea di una data di partenza comune, ma pure una di termine ultimo oltre la quale il tragressore verrà pubblicamente umiliato per non aver portato a termine la lettura in tempo. Tutto per stimolare chiaramente
Comunque, vedo ora che l'edizione di Fo costa quasi 40 sesterzi, ma è disponibile anche l'ebook a 2,99....in esclusiva su itunes . Però con un convertitore si potrebbe anche portare su Kindle ed od altrove, ammesso che la conversione venga bene... Se volete leggere proprio questa versione che pare la migliore, e la vostra biblioteca non ce l'ha e non avete soldi da spendere e voglia di leggere su un ipad, mi propongo come cavia per la sperimentazione dell'operazione.
#121
Inviato 08 giugno 2020 - 20:09
Devo pensarci.
Sono piuttosto ignorante sui classici latini e greci. Se non fossi stato un perdigiorno della peggior specie, forse di 5 anni di latino al liceo qualcosa mi sarebbe rimasto. Ricordo che Iliade e Odissea mi avevano vagamente risvegliato dal mio sonnolento e malaticcio torpore scolastico, quindi potrei provare.
Mi prendo qualche giorno per decidere, purtroppo quando vengo messo di fronte a scelte importanti sono poco risoluto.
@pingu se riesci a fare il trittico Iliade-Odissea-Eneide in un anno sei ammirevole, è come completare Giro, Tour e Vuelta in una stagione, diventeresti l'Adam Hansen del forum.
#122
Inviato 08 giugno 2020 - 22:12
la data mi sembra ok.
io ho le edizioni utet della traduzione di carena (che è in prosa, mi sa che leggerò questa) e di quella di caro.
(se serve posso inviarle a chi ne ha bisogno)
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
#123
Inviato 08 giugno 2020 - 22:55
Curiosamente è da un po' di tempo che ho intenzione di leggere l'Eneide. Potrei partecipare, però bo, allo stesso tempo è un periodo in cui con le letture sono bloccatissimo per vari motivi.
#124
Inviato 09 giugno 2020 - 07:34
Ganzfeld e l'understatement
La traduzione di Fo 40 sesterzi? Wow. Pensavo fosse un'edizione tascabile economica.
Grazie pingu per i sotterfugi tecnologici, magari a qualcuno possono servire. Io in ogni caso leggerò su carta.
#125
Inviato 09 giugno 2020 - 11:52
I sotterfugi tecnologici sono naufragrati in partenza: lo store dei libri non c'è su w10, non ho dispositivi apple e farsi una macchina virtuale solo per leggersi un libro è troppo lavoro. Comunque per chi volesse valutare e fare confronti QUI c'è l'audiolibro letto dallo stesso Fo .
Allora come si procede? Si comincia tutti in unisono l'1/07 (o magari prima) oppure ognuno fa per sè?
#126
Inviato 11 giugno 2020 - 18:04
Ho un'edizione del 1970 tradotta da Annibal Caro, che però da come dite è roba da pro.
#127
Inviato 11 giugno 2020 - 21:12
E' di cinquecento anni fa, chissà se è invecchiata bene
#128
Inviato 17 giugno 2020 - 13:58
Arrivata proprio ora la versione ET Classici
#129
Inviato 17 giugno 2020 - 21:21
I sotterfugi tecnologici sono naufragrati in partenza: lo store dei libri non c'è su w10, non ho dispositivi apple e farsi una macchina virtuale solo per leggersi un libro è troppo lavoro. Comunque per chi volesse valutare e fare confronti QUI c'è l'audiolibro letto dallo stesso Fo .
ma oltre che per fare confronti direi che va bene per usufruire in generale del gruppo di lettura (di ascolto a questo punto), è una lettura integrale della sua versione; a questo punto non ci sono più scuse, possono partecipare tutti.
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
#130
Inviato 18 giugno 2020 - 09:48
Ho provato ad ascoltare e come lettura non mi piace granchè. Non è neanche malvagia, si sente che è uno che legge ai suoi studenti, però dai, probabilmente l'ha fatta perché gliel'hanno fatta fà.
Allora come si procede? Si comincia tutti in unisono l'1/07 (o magari prima) oppure ognuno fa per sè?
In generale direi di sì. Io poi vedo un po' quanto ci metto a leggere un "libro" e faccio un piano contestabile (es. l'altra estate leggevo un canto del Furioso al giorno, poi passavo a qualcosa di più bello )
#131
Inviato 29 giugno 2020 - 06:57
Io parto.
EDIT:
Questa mattina ho letto il libro I, in un'ora e mezza o due penso. Penso sia più che fattibile leggerne uno al giorno (ma c'è anche da dire che io non lavoro per due mesi e questi ultimi mesi mi hanno reso vagamente misantropo).
Se come chiedeva qualcuno ci vogliamo dare una scadenza, potremmo fare tutto in quattro settimane, da oggi al 26/07. Ciò vuol dire leggersi almeno 3 libri a settimana.
Ditemi pure se volete leggere più a magnis itineribus.
#132
Inviato 29 giugno 2020 - 17:08
Ok allora stanotte parto anch'io! Per quanto riguarda frequenza e altro per me è uguale; se tutti i libri durano 1/1h30 come il primo, leggerne 3 alla settimana mi sembra un ritmo molto equilibrato.
Tu che edizione stai leggendo Greed? Io leggerò quella di Carena per UTET.
Vi segnalo questa pagina dove vengono "recensite" alcune edizioni in italiano dell'Eneide.
#133
Inviato 29 giugno 2020 - 17:20
#134
Inviato 30 giugno 2020 - 09:37
I aim to misbehave
#135
Inviato 02 luglio 2020 - 17:50
Immagino che sarebbe fruttuoso fare sempre un po' di riepilogo e confronto, senza alcuna pretesa di sistematicità. Io semplicemente leggo con la matita in mano e ogni tanto scarabocchio qualcosa. Poi riguardo le pagine e scrivo più o meno casualmente le osservazioni e le domande che mi sono posto. Potete fare lo stesso, oltre a commentare quanto scritto da altri.
Libro I
- L'incipit è celebre e mi stupisce ancora per la sintesi e la vertigine dei salti nel tempo: "Canto le armi e l'uomo che..raggiunse esule l'Italia...pur di fondare la città, e introdurre nel Lazio i Penati, di dove la stirpe latina, e i padri albani e le mura dell'alta Roma"
- Come sempre mi incaglio sulle motivazioni che spingono Giunone a scatenare il mare contro Enea. Parafrasi mentale: "Paride ha scelto Venere come miss Dea, Giunone è avversa a Troia e quindi ad Enea. E' anche protettrice di Cartagine, quindi ce l'ha con i futuri Romani".
- Segue un grande ingresso a sopresa di Enea (v. 92, nominato per la prima volta) tra la furia del mare e dei venti. Il passaggio dal proemio alla fabula è davvero un grande cambio di ritmo.
- Sempre interessanti le parti in cui si cucina: "strappano le terga dal costato e mettono a nudo le viscere; alcuni le tagliano in pezzi e le infiggono tremolanti agli spiedi; altri collocano caldaie sulla riva, e provvedono al fuoco."
- Ogni fondazione di un ordine passa sempre dalla violenza e dal disordine? Zeus a Venere: "Allora, placate le guerre, si ammansiranno i secoli feroci; l'antica Fede, e Vesta, Quirino col fratello Remo daranno leggi; si chiuderanno le funeste porte della Guerra con stretti serrami di ferro".
- E ogni fondazione parte dallo smarrimento? Enea a Venere: "Ignoto, derelitto, percorro i deserti della Libia, respinto dall'Europa e dall'Asia". E anche Didone, come Enea, è esule: "Una simile sorte volle che anch'io, agitata da molti travagli, mi fermassi infine in questa terra. Esperta del dolore, ho appreso a soccorrere gli infelici".
- L'accoglienza dell'ospite è un dovere sacro, gli antichi lo sentivano. "Ci negano il rifugio della spiaggia; muovono guerra, vietano di fermarci sul lido. Se spregiate il genere umano e le armi dei mortali, almeno temete gli dei, memori del bene e del male." Non so se la stessa aura intorno allo straniero sia (stata) avvertita anche dai Cristiani.
Ho letto oggi il libro 2 ma rimando i commenti.
aspetto con ansia i vostri commenti, mi avete dato un'idea bellissima per il prossimo anno scolastico
Anno scolastico di che? Perché non partecipi anche tu? Se non ricordo male sei piuttosto ferrata sulla grecità, con cui Publio si confronta molto.
#136
Inviato 02 luglio 2020 - 17:54
Siamo vittime di una trovata retorica.
#137
Inviato 03 luglio 2020 - 06:07

Stanotte ho letto il primo libro e la cosa che forse mi ha colpito di più è stata come Virgilio per bocca di Giove legittimi e dia sostanzialmente carta bianca a Roma per il futuro (conquiste, etc.), senza che ci sia una scadenza o un disegno divino in vista che ne possa porre fine : "Ad essi non pongo limiti né durata di potenza ho assegnato dominio infinito." ed anche il successivo "signori del mondo" è significativo in tal senso. "Legittimazione" quindi parola forse fondamentale per descrivere l'opera, vedi quando si parla Cesare e l'origine divina. Si nota che dietro al racconto c'è un autore che istituzionalmente tira l'acqua al suo mulino/popolo ed in un contesto storico consapevole.
Una cosa che non capisco è questa: perchè far tracciare (ammesso che il mito fondativo pre-lupa e fratellini sia tutto o quasi opera di Virgilio) l'origine dei Romani ai Troiani, popolo sì valoroso ma notoriamente sconfitto? Perché - non volendo prendere i greci sì ammirati e affini ma al tempo sottomessi - non si è scelta un'altra origine, magari ancora più persa nel mito o addirittura completamente inventata? C'era davvero bisogno di "ricollegarsi" a quel filone mitologico/omerico? Chiedo anche a chi ne sa: quanto c'era del mito di Enea in relazione all'origine Roma prima di Virgilio? Poco? Nulla?
Concordo sull'incipit, davvero fenomenale. Una scena cinematografica in pratica: la Dea sul monte con il re dell'isola, che buca la terra e fa uscire i venti prigionieri. La camera/lettore segue i venti che viaggiano lungo il mare sconvolgendo cielo e terra giungendo dunque alla flotta dei troiani scombussolandola. La scena si sposta su Enea con le mani alle stelle, che invocando i compagni morti dice loro quanto culo hanno avuto a morire con onore sotto la spada. Davvero di gran effetto, bravo Virgilio.
"Ignoto, derelitto, percorro i deserti della Libia, respinto dall'Europa e dall'Asia" un'(altra) odissea riassunata in due righe.
Comunque ho trovato dei passaggi molto belli che mi sto segnando, questo in particolare mi è piaciuto molto:
"Così dice, e pasce il cuore nella vana pittura
molto gemendo, e bagna il volto di largo pianto."
ps sto leggendo anch'io la versione di Canali dopo aver fatto confusione con gli ebook, a questo punto continuo con questa
#138
Inviato 03 luglio 2020 - 07:34
Una cosa che non capisco è questa: perchè far tracciare (ammesso che il mito fondativo pre-lupa e fratellini sia tutto o quasi opera di Virgilio) l'origine dei Romani ai Troiani, popolo sì valoroso ma notoriamente sconfitto? Perché - non volendo prendere i greci sì ammirati e affini ma al tempo sottomessi - non si è scelta un'altra origine, magari ancora più persa nel mito o addirittura completamente inventata? C'era davvero bisogno di "ricollegarsi" a quel filone mitologico/omerico? Chiedo anche a chi ne sa: quanto c'era del mito di Enea in relazione all'origine Roma prima di Virgilio? Poco? Nulla?
Non so rispondere alla domanda ma cercherò qualcosa.
In ogni caso è un popolo sconfitto, ma l'accento è posto sul valore e sulla pietas di Enea: ché i Romani volevano credere di essere pii e clementi e che le loro guerre fossero tutte guerre giuste.
Perdipiù i troiani sono un popolo valoroso, sconfitto solo grazie all'inganno: vedi ciò che dice nel libro II sulle circonluzioni di Sinone, sul cavallo di Troia, e soprattutto ciò che dice Laocoonte: temo i Greci anche quando portano doni. I Romani rigettano il sotterfugio e si pensano integri e forti: non amano Ulisse. Perciò di sicuro si possono meglio rivedere nei Troiani che negli Achei.
Un meno per Nijinsky.
#139
Inviato 03 luglio 2020 - 07:49
Una precisazione in merito: il collegamento con Enea non è farina del sacco di Virgilio ma circolava già da tempo. Fondamentalmente ci sono due narrazioni diverse sulla fondazione di Roma, che si sono fuse col tempo e un po' a fatica: quella centrata su Romolo e Remo, autoctona; e quella che fa risalire la fondazione ad Enea. E quest'ultima è stata messa in giro principalmente dai Greci.
Avevo letto tempo fa una ricostruzione del diffondersi di questo mito, ma ho dimenticato in gran parte i dettagli. Forse Oblomov ne sa di più. Comunque l'origine troiana di Roma si trova inizialmente in testi di storici greci, e in un certo senso è un modo di ricondurre Roma nel loro orizzonte mentale. Chiaramente Roma non è una città greca, ma considerarla troiana significa inserirla in qualche modo nella storia mitica della Grecia.
#140
Inviato 03 luglio 2020 - 07:59
Una cosa che non capisco è questa: perchè far tracciare (ammesso che il mito fondativo pre-lupa e fratellini sia tutto o quasi opera di Virgilio) l'origine dei Romani ai Troiani, popolo sì valoroso ma notoriamente sconfitto? Perché - non volendo prendere i greci sì ammirati e affini ma al tempo sottomessi - non si è scelta un'altra origine, magari ancora più persa nel mito o addirittura completamente inventata? C'era davvero bisogno di "ricollegarsi" a quel filone mitologico/omerico? Chiedo anche a chi ne sa: quanto c'era del mito di Enea in relazione all'origine Roma prima di Virgilio? Poco? Nulla?
beh, comunque i troiani uscivano più che dignitosamente dall'Iliade. sono stati sconfitti con l'inganno e senza infamia, perché così avevano deciso gli dei. i troiani in generale, ed enea nello specifico, incarnavano dei valori molto importanti per i romani, uno su tutti la pietas. ora, dal punto di vista culturale, c'è stata per qualche secolo una sorta di sudditanza culturale nei confronti dei greci da parte dei romani, che di base sono stati un popolo estremamente aperto nei confronti di ciò che veniva da fuori. la loro religione fu arricchita dei miti dei greci provenienti dal sud italia, e buona parte della letteratura si è sempre posta in linea di continuità con quella greca, dalla quale traeva esplicitamente i modelli. se per alcuni generi i romani hanno sviluppato una loro prospettiva originale (oratoria, storiografia), per altri, come la poesia (e nello specifico la poesia alta), il modello rimaneva ancora quello greco: il modello greco per eccellenza è, naturalmente, quello omerico. all'epoca di virgilio, la partita era ancora aperta. la letteratura latina era diventata sempre più raffinata ed avrebbe di lì a poco raggiunto il suo picco massimo nella persona di virgilio, però c'era ancora appunto ancora un modello, quello omerico, da superare, alla luce anche di eventi politici di portata epocale (la nascita dell'impero). il terreno da gioco scelto fu quello omerico perché era ancora il più alto all'epoca, ampiamente conosciuto e riverito; solo così i latini potevano rivaleggiare coi greci e superarli. la scelta poi cadde sui troiani per rimarcare l'unicità del percorso storico romano rispetto a quello greco, una civiltà ormai decaduta dal punto di vista politico e culturale.
il faut se radicaliser.
#141
Inviato 03 luglio 2020 - 13:42
Una precisazione in merito: il collegamento con Enea non è farina del sacco di Virgilio ma circolava già da tempo. Fondamentalmente ci sono due narrazioni diverse sulla fondazione di Roma, che si sono fuse col tempo e un po' a fatica: quella centrata su Romolo e Remo, autoctona; e quella che fa risalire la fondazione ad Enea. E quest'ultima è stata messa in giro principalmente dai Greci.
Avevo letto tempo fa una ricostruzione del diffondersi di questo mito, ma ho dimenticato in gran parte i dettagli. Forse Oblomov ne sa di più. Comunque l'origine troiana di Roma si trova inizialmente in testi di storici greci, e in un certo senso è un modo di ricondurre Roma nel loro orizzonte mentale. Chiaramente Roma non è una città greca, ma considerarla troiana significa inserirla in qualche modo nella storia mitica della Grecia.
Che twist! Non ne sapevo nulla, molto molto interessante!
Grazie a tutti ragazzi , mi sa che urgerà ripassino del mos maiorum e un altro paio di "cosine".
#142
Inviato 04 luglio 2020 - 23:06
Anno scolastico di che? Perché non partecipi anche tu? Se non ricordo male sei piuttosto ferrata sulla grecità, con cui Publio si confronta molto.
ho studiato parecchia filosofia greca ma zero letteratura e poca storia, faccio qualche seminario e qualche modulo di corsi avanzati di storia romana tarda ma la mia platea è un casino di gente che deve recuperare crediti. per il prossimo anno voglio fare una parentesi sul canone occidentale e sicuramente l'eneide sarà presa in considerazione. già alcune domande poste negli ultimi post mi hanno aiutata nell'impostazione
non partecipo perché se leggo cose in latino anche nel tempo libero va a finire che mi dimentico l'italiano
I aim to misbehave
#143
Inviato 05 luglio 2020 - 08:59
Nessuno sta leggendo in latino, spero Mi ricordo che all'uni ho letto tutto il libro III in latino e ci ho messo una vita. Oltre all'uni ho talvolta tradotto cose per mio gusto, ma lo sforzo è sempre troppo grande rispetto al senso di ricompensa.
Magari approfitto per tradurre qualche passo che mi piace e tenere un po' vivo il latino vero (a scuola più che altro insegno la grammatica di base, il lessico ecc, raramente letteratura in lingua).
Vabbè, questo non c'entrava niente ma è il mio cruccio di non sapere abbastanza le lingue e di poter solo compitare, non leggere veramente in lat.
__
Libro II
Inizia il racconto di Enea a Didone.
- Nella storia del cavallo, che qui e non nei poemi greci trova la sua narrazione più ampia, c'è tutto il sospetto per la scaltrezza dei greci.
C'è Sinone, infiltrato e portatore di malo consiglio. C'è il troiano Laocoonte che vorrebbe fermare la tragedia: credete alcun dono dei Danai privo di inganno? Così conoscete Ulisse? E perlappunto lo stesso Ulisse, ideatore dell'inganno, e assunto come modalità stessa di fare la guerra sfruttando le "coperte vie". (la citazione dantesca mi è arrivata inconsciamente e io stesso ho dovuto pensare a chi fosse riferita).
Per queste insidie ed astuzia dello spergiuro Sinone
la cosa fu creduta, e presi con inganni e forzate lagrime
coloro che non furono domati dal Tidide
dal larisseo Achille, da dieci anni, da mille navi.
Che può voler dire, banalizzando: non siete mai stati più forti di noi, neanche con Achille dalla vostra parte. Solo l'inganno e un personaggio spregevole e viscido come Sinone (espressionistica condanna darà Dante in Inferno XXX, v. 97) ci hanno potuto vincere.
Il comportamento dei troiani verso Sinone (e nel libro III verso Achemenide) rappresenta la virtù romana della clementia con i nemici?
- v. 199. I due serpenti/draghi che assalgono Laocoonte.
La descrizione dei corpi e dei movimenti delle bestie rimane orrorifica: forse andrebbe rivalutata la tonalità nera e sanguinolenta del pacifico Virgilio. Mi rimane sempre il dubbio su quanto un esito dato, in questi poemi, sia frutto dell'intersecarsi delle azioni umane, oppure semplicemente delle manovre divine. Insomma, è colpa di Sinone o Giunone?
Questo è anche uno dei primi prodigi con cui gli dei guidano o comunicano con gli umani: la testa di Iulo da cui escono fiamme (II, 682), la trasformazione di Polidoro in cespuglio (III, 45), la scrofa bianca con trenta cuccioli (III, 390). Mi interesserebbe capire, a livello extra-letterario, che storie nascondano questi segni. Le fiamme ci sono anche nel roveto ardente della Bibbia, l'animale che indica il sito della città è anche nella storia mitica della fondazione di Tebe, ecc..oracoli, segni incerti, ombre della verità, come la Sibilla di Cuma che scrive i responsi sulle foglie che volan via (III, 445).
Basta, no? Se volete parlate voi dell'ultima notte di Troia e della fuga di Enea.
Libro III
Libro veramente ondivago e imprendibile che segue la vaghezza dei presagi di cui prima parlavo. Enea deve trovare la sua terra promessa seguendo i segni di un Dio che non c'è o parla solo per interposta persona. Ma la promessa che gli viene fatta è altrettanto abnorme (popolo prescelto, regnare per l'eternità), ne parlavamo già dal libro I.
Anche qui mi fermo perché voglio andare a mangiare, ma voglio segnare questo passaggio che mi è piaciuto, ricordandomi certi smarrimenti alla Melville/Conrad
Lo stesso Palinuro dice di non distinguere in cielo
la notte dal giorno, e di non riconoscere la via tra le onde.
Così erriamo sul mare per tre incerti soli
nella cieca caligine, e altrettante notti senza stelle
A voi. Scrivete pure, se no poi arriva il momento in cui mi sento irrimediabilmente prolisso, cosa che in fondo sono.
#144
Inviato 10 luglio 2020 - 09:43
Libro IV
C'è amore, necessità, follia.
Forse mi limito a commentare trascrivendo un paio di passi, o forse no.
Libro V
Il libro narra
1. della partenza da Cartagine; lo sbarco in Sicilia presso il re Aceste;
2. i giochi "olimpici" in onore di Anchise, morto l'anno precedente;
3. la decisione di salpare verso l'Italia, ma lasciando in Sicilia le donne (questo sarà importante, perché poi i troiani dovranno mescolarsi con le donne latine) e coloro che non si sentissero di portare avanti l'impresa di rifondare Troia.
La parte 2 si potrebbe tranquillamente saltare, ammesso che non siate interessati a Virgilio, primo telecronista sportivo:
FUGGE DAVANTI AGLI ALTRI E FILA SULLE PRIME ONDE, TRA IL FREMITO DELLA TURBA, GìA; LO INSEGUE POI CLOANTO, MIGLIORE DI REMI, LA LA LENTA NAVE LO ATTARDA COL PESO. DOPO A UGUALE DISTANZA LA PRISTI E LA CENTAURO SI SFORZANO DI PRENDERE IL PRIMO POSTO; E ORA LO HA LA PRISTI, ORA LA VINCE E LA SUPERA LA GRANDE CENTAURO, ORA AVANZANO INSIEME CON LE FRONTI APPAIATE E SOLCANO I FLUTTI SALMASTRI CON LE LUNGHE CARENE!
Ecco, se non vi interessa questa roba si potrebbe leggere vv. 1-41 e poi da v. 603 fino alla fine.
Questa parte finale mi ha ricordato ancora la marcia di Mosè verso la terra promessa, continuamente minata dai dubbi e da chi "tira indietro". Qui le donne troiane, istigate da un travestimento della solita Giunone, bruciano le navi per restare in Sicilia - dove si sta bene. (e anche qui: è proprio colpa degli dei o sono le azioni umane in genere a cui viene fornita una motivazione divina? Laddove noi propenderemmo per spiegazioni psicologiche o altro?)
Ed Enea chiede un altro segno di predilezione a Zeus, che glielo accorda.
Bellissimo invece il finale con gli eroi che riprendono il mare, finalmente favorevole, e Palinuro che si lascia andare al Sonno. Con la s maiuscola, perché è sempre colpa degli dei.
#145
Inviato 16 luglio 2020 - 17:33
Come va? Io mi sono fermato al libro sei compreso, spezzando in modo sensato la lettura. Ricomincio a leggere a fine luglio perché sì.
#146
Inviato 16 luglio 2020 - 18:15
Devo cominciare il quinto.
#147
Inviato 16 luglio 2020 - 19:14
#148
Inviato 10 agosto 2020 - 11:19
Qualcuno sta davvero leggendo il tomo? Io ho appena ripreso col libro VII, che finisce con un pallosissimo elenco di popoli che faranno la guerra
#149
Inviato 10 agosto 2020 - 11:26
#150
Inviato 10 agosto 2020 - 11:52
L'ho da poco ripreso rispreso dopo aver finito gli arretrati. Spero di finirlo per la prossima settimana.
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