ho seriamente rischiato di essere sbattuto fuori dalla lezione.
ho letto il post di ortodosso tutto di un fiato camminando per strada: ho sbattuto addosso a due persone e ho camminato 5 numeri civici oltre quello al quale dovevo andare.
Inviato 19 marzo 2015 - 10:51
ho seriamente rischiato di essere sbattuto fuori dalla lezione.
ho letto il post di ortodosso tutto di un fiato camminando per strada: ho sbattuto addosso a due persone e ho camminato 5 numeri civici oltre quello al quale dovevo andare.
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 19 marzo 2015 - 11:13
ho finito i più
ma il parma attira tutti questi personaggi sublimi per risarcire l'universo per il pareggio in 9 con il gol di crespo al 92'?
Il Parma equivale alla RCS tra le società quotate alla borsa italiana,non ricordavo che anche Proto avesse tentato la scalata ma mi ricordo di Ricucci e Coppola ,evidentemente merda attira merda.
Inviato 19 marzo 2015 - 16:55
ora vado a leggere il Protortodosso
Inviato 19 marzo 2015 - 16:57
Inviato 19 marzo 2015 - 17:42
Non si riesce a fare una fusione PROTOMAPI? MAPROTO? PROMATOPI?
Inviato 19 marzo 2015 - 17:45
10 Maggio 1987: l'incontro tra Manenti e Proto dev'essere stato da libro biblico
10 Maggio 1987: se mai c'è stato
voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
Inviato 19 marzo 2015 - 17:57
The Wolf of Alessandro Proto Consulting
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 20 marzo 2015 - 10:28
Più che un’azienda di marketing e design internazionale, quel gruppo sembrava un piccolo corteo di servi e governanti alla corte del Re Sole. Fu uno dei tanti pensieri polemici che Eva era solita tenersi per sè, per poi borbottarlo una volta rimasta sola.
Quello dove si trovava era un attico di cui non aveva tuttora individuato l’inizio e la fine, ancora totalmente privo di mobili e per questo apparentemente più immenso del reale.
Con lei vi erano un paio di architetti e progettisti, la curatrice dell’arredamento con il suo designer personale, l’addetta all’ufficio marketing con rispettivo assistente e lui: Alessandro Proto.
Già il fatto che i pesci grossi fossero scesi dall’Olimpo per quell’evento l’aveva insospettita; ora erano lì, in fila indiana, alcuni concentrati sulla punta delle proprie scarpe, altri sugli stucchi appena tinteggiati del soffitto, tutti comunque sull’attenti come al primo giorno di leva obbligatoria, mentre il “Generale Proto” sciorinava la sua ramanzina.
“Non sono qui per ripetervi che siamo i numeri uno sul mercato, che da voi esigo la perfezione e anche qualcosa di più”.
il faut se radicaliser.
Inviato 20 marzo 2015 - 11:15
Ortodosso, mi aspettavo anche una review del sito, e nello specifico della sezione thug life.
Ho inviato alla società il mio curriculum tramite il form: http://www.proto-gro...avoraconnoi.php
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 22 marzo 2015 - 09:28
donadoni cinico realista non può cogliere la fantasia romantica incarnata dal nostro:
Donadoni non fa sconti a nessuno: "Non siamo stati presi in giro solo da Manenti, ma anche da chi l'ha preceduto, da tutto quel pregresso. Hanno fatto il male nostro e di tutto il Parma, e chiaramente c'è tanta tristezza". "Chi ha messo squadra e città in questa situazione, è giusto che ne paghi le conseguenze - ha aggiunto -. Se ho da dire qualcosa aGhirardi e Leonardi? Nel caso, lo farò di persona. Manenti, intanto, è già in carcere, perché è stato scoperto subito e ora è dove è giusto che stia: siamo stati raggirati. Bisogna fare in modo che si prevengano però situazioni simili, è un difetto praticamente solo italiano".
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 22 marzo 2015 - 09:56
10 Maggio 1987: l'incontro tra Manenti e Proto dev'essere stato da libro biblico
10 Maggio 1987: se mai c'è stato
INTANTO IL WEB E' COSTELLATO DI IMMAGINI IN CUI IL CONFRONTO TRA PROTO E JAMIE DORNAN E' TUTTO A DISCAPITO DEL SECONDO
ALESSANDRO PROTO UOMO VERO IN UN CALCIO FINTO
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 22 marzo 2015 - 10:01
POPOLARE
Proto, il lupo di corso Buenos Aires
Dal Venerdì del 15 agosto 2014
MILANO. Galleria Buenos Aires è il contrario dell’esclusività toponomastica. C’è un negozio di abbigliamento discount, una libreria con la stessa insegna dimessa dagli anni 70, una toeletta per cani. In comune con i vecchi uffici, quelli leggendari con vista sul Duomo che hanno incantato decine di malcapitati, c’è solo la Galleria (allora del Corso). Un certo gigantismo sopravvive nella targa sulla porta: Proto Group. Una giovane segretaria, camicia di raso bianco svolazzante e tacco dodici nero, accoglie l’ospite con la solennità degli eventi rari. Due giovanotti ventenni con una somiglianza quasi gemellare sfogliano una brochure su una scrivania dell’open space. Spoglio o minimalista, a seconda della bonomia dell’osservatore. Parquet di laminato plastico in terra, una foto in bianco e nero di un’orchidea alla parete. Sul tavolo delle riunioni color cemento ci sono otto bloc notes grigio topo con l’intestazione societaria e sotto una sfilza di sedi (Londra, New York, Barcellona, Lugano e varie altre) come le vere multinazionali o quei negozi che vogliono darsi un tono. Matite color antracite riempiono un contenitore di vetro. Cinquanta sfumature di grigio, come il bestseller che l’inquilino avrebbe ispirato, secondo una mitopoiesi dall’origine incerta. Come il non colore sinonimo di eleganza nelle stanze della finanza internazionale. O come l’attributo della zona in cui si muove da sempre questo quasi quarantenne che avrebbe venduto ville alle star di Hollywood, posseduto quote delle principali società italiane, sempre in procinto di comprare qualche giornale, dal Tempo al New York Times. Di questo regno del condizionale, fatto di castelli di carta edificati un comunicato stampa alla volta, questi quaranta metri quadrati in zona stazione oggi gli restano. Oltre a una condanna per aggiotaggio e truffa patteggiata a tre anni e dieci mesi e una multa Consob per quattro milioni e novecentomila euro. «La seconda più alta della storia» commenta, non si capisce se più deluso dall’enormità dell’importo o dal fatto di non essere arrivato primo. Ecco a voi Alessandro Proto, uno dei più grandi illusionisti della storia recente. L’uomo su cui Martin Scorsese, nonostante notizie recenti, non farà un film. Anche se lo meriterebbe.
La sua parabola, la folgorante ascesa da sconosciuto a sedicente raider, va letta con l’avvertenza che si riserva alla faction, la finzione che si appoggia a fatti veri. Una dose di realtà, due dosi di invenzione, in una confusione narrativa totale e tuttavia seducente. Se non fosse per i tanti che ci sono cascati, andati da lui come ultima spiaggia per avere soldi e poi finiti nelle sabbie mobili delle promesse che generavano dilazioni che partorivano imprevisti («Il dottore è all’estero», «l’investitore ha un problema di salute», «il notaio rimanda l’appuntamento»), quindi affogati nei loro propri esborsi, come consulenze, nell’attesa che i finanziamenti si materializzassero. Prima di andare dai carabinieri e sporgere infine denuncia. Da loro deriva la fortuna di quest’uomo non alto, oggi più paffuto delle foto dei tempi belli, con un completo blu di Boggi (ottima marca middle class che il Jordan Belfort Il lupo di Wall Street non userebbe neppure per il tempo libero), una pochette, una cravatta a piccoli rombi viola e rosa e un sorriso professionale. Tutto il resto è fuffa.
Nasce a Milano l’11 settembre («Una data, un destino») 1974, da un padre di cui non vuole parlare e madre infermiera, in una famiglia «piena di debiti» da cui scapperà a diciassette anni, per fare vendere porta a porta enciclopedie Garzanti. Per come la racconta, un cliente intravvide in lui della stoffa e gli suggerì un’agenzia immobiliare. Ma se i suoi colleghi si accontentavano di piazzare un bell’appartamentino, lui pensa subito in grande. Ha un’intuizione sociologica che ripete più volte nel corso di una conversazione di tre ore: «La comunicazione vale più di tutto”. A riprova cita, piuttosto indiscriminatamente, Berlusconi, Obama («Non aveva fatto niente, se non bei discorsi») e papa Francesco. Del primo ricorda una barzelletta: «Appena andato a letto con Claudia Schiffer il Cavaliere le chiede di mettersi dei baffi e farsi chiamare Mario. Perché? Sai Mario, sono appena andato a letto con la Schiffer». L’importante non è l’amplesso, ma che si sappia. Per fare il salto gli serve un trampolino mediatico. Dovesse costruirselo con le sue mani, l’avrà.
La presunta villa Pitt-Jolie in Valpolicella
Tutto sarà sconsolantemente più facile. Facendo sdoppiare questa storia in un colossale atto d’accusa nei confronti dello stato del giornalismo italico. Comincia a mandare comunicati stampa alle agenzie e ai giornali. «Un palazzo sul Canal Grande a Venezia? No, troppo dispersivo. Per Madonna la scelta pare caduta su un mega attico super accessoriato da 10-12 milioni, con un sistema di video sorveglianza raffinatissimo, in piazza delle Erbe a Verona» recita un articolo dell’Ansa, «Madonna, infatti, arriva dopo che nella città scaligera si dà per certo abbia preso casa Di Caprio mentre nella vicina Valpolicella ci sarebbe una delle dimore della coppia Pitt-Jolie. A tirare le fila di questo vorticoso giro di case e ville, almeno a dare ascolto alle varie indiscrezioni da un anno a questa parte è…». Conoscete la risposta. Proto spiegava: «Abbiamo un filo diretto con società americane che ci hanno identificato per la ricerca di immobili di pregio». Brad e Angelina, a leggere un’altro servizio, con 32 milioni di euro avrebbero preso duemila metri quadri. Di Caprio, in uno dei primi sontuosi ritratti sul Giornale, 300 metri con «affaccio da vertigine sull’Arena» per 9 milioni. Se vuoi che la tua menzogna sia credibile, farciscila di dettagli. I serial liars lo sanno. Ho chiesto alla società newyorchese che si occupa della star: tutto falso. L’ho obiettato a Proto, che invece ha confermato. Senza esitazioni. Avessi avuto un poligrafo non avrebbe registrato un sussulto. Ha documenti per provare quanto dice? Lui, esterrefatto: «Con tutte le cose interessanti che le ho svelato, pensa a Di Caprio?». Non ha capito che era la cartina di tornasole per misurare l’attendibilità complessiva.
Quello da presunto immobiliarista è il capitolo preparatorio della Proto-saga. Annunci a rischio zero e altissima visibilità. Se anche smentissero non ci sarebbero conseguenze penali. A lui servono per testare le difese del sistema giornalistico e scoprirle sorprendentemente basse. È pronto per la fase due, quella finanziaria. Nel frattempo prende residenza a Chiasso, in Svizzera, dove chi cerca anonimato lo trova. A Milano ha fondato il Gruppo europeo investimenti: non si sa bene cosa facesse, se non che è fallito nel 2005. Lungi dal lasciare, lui rilancia. È il momento di puntare sul suo asset più importante: la capacità di convincere. Nasce il Proto Group, che comprende Proto Consulting e Proto Organization, filiale di Londra. «Il nostro core business» dice oggi «è da sempre la consulenza alle aziende. Le piccole e medie imprese con problemi di liquidità venivano da noi. Le studiavamo e le mettevamo in contatto con investitori di nostra conoscenza». Tipo chi? «Vari e diversi». Per l’ipotetica scalata a Rcs dei nomi saltano fuori. Il brasiliano Jorge Froemming, il newyorchese Paulius Broad («avrà probabilmente origini baltico-georgiane» azzarda un cronista) e gli indiani Bushra Alramzi e Kushal Pal Singh. Sembra una gag sulle nazionalità. A una rapida controllatina su Google – anche il macellaio dell’Abkhazia lascia ormai tracce digitali – solo il quarto risulta esistere (il suo responsabile della comunicazione, contattato, non ha risposto). Gli altri sono inventati. Claudio Plazzotta, che ne dette notizia su Italia Oggi (sommario: «Nella cordata c’è il più importante immobiliarista indiano»), ammette che qualcosa non ha funzionato nel salvavita del sistema dell’informazione, «ma le sue quote erano così piccole da rendere impossibile controllare se erano passate di mano». Adesso è facile dirlo, ma mi sembra che un po’ meglio si poteva fare.
La tecnica era semplice: piantare la gramigna della disinformazione, innaffiarla regolarmente sin quando non invadeva la blogosfera. Questo fa Proto, giardiniere tenace, dal dicembre 2010 al gennaio 2013. Rilascia oltre 150 «dichiarazioni pubbliche e comunicati stampa nell’ambito di un disegno unitario volto illecitamente a procurare vantaggi all’attività professionale svolta dal medesimo» si legge nella delibera 18794 di Consob, che «contenevano informazioni false, suscettibili di fornire indicazioni fuorvianti in merito ad azioni quotate». Finché la spari grossa sulle ville dei vip nessuno controlla, ma se manipoli il mercato le cose cambiano. Nei mesi gli annunci si moltiplicano. Proto, in rappresentanza di misteriosi soci, avrebbe l’1 per cento di Fiat, l’1,2 di Mediaset, lo 0,8 di Unicredit, lo 0,5 di Mediobanca, lo 0,7 di Generali, per citarne alcune. Curiosamente tutte partecipazioni sotto il 2 per cento, la soglia sotto la quale non c’è obbligo di comunicazione alla commissione di vigilanza della Borsa. Di solito le false dichiarazioni servono a gonfiare il prezzo di un titolo di cui si dispone, per poi subito venderlo e incassare la plusvalenza. Lo chiamano pump&dump, gonfia e abbandona. Stefano Ricucci, l’indimenticato furbetto del quartierino, faceva così. Fanno così tutti gli speculatori veri. Proto segna un salto di qualità: «Non avevo in mano nulla, neanche un’azione. Era come un gioco. La sensazione che ogni mia parola muovesse il mercato, che lo potessi manipolare a piacimento determinando la crescita del valore di un’azione, era inebriante». Obietto che se avesse fatto la stessa cosa, possedendo azioni, avrebbe guadagnato sul serio, mentre così… «Da essere nessuno a movimentare miliardi, per me è una buona definizione di potere» dice, ed è difficile dargli torto. Mentre lo dice, per come lo dice, mi sembra chiaro che questa storia andrebbe affrontata con categorie psicoanalitiche più che con quelle dell’analisi finanziaria.
Una mattina, quando Unicredit orfana di Alessandro Profumo è sugli scudi, fa una scommessa con i suoi collaboratori: «Volete veder che ora mando una mail alle agenzie candidandomi alla presidenza? La scrivo sul telefonino, la mando e boom: dopo dieci minuti è dappertutto!». C’è, in quella smargiassata, un valore seminale. Capisce, o almeno si illude, che non ci sia limite alla credulità dei media. Si moltiplicano i titoli che lo riguardano, il condizionale lascia il campo all’indicativo: «Proto, per il Tempo offro 30 milioni», «Proto acquista l’1,7% dell’Espresso e l’1% della pay tv inglese BSkyB», «Proto, pronto a salire ancora in Rcs», «Proto, 100 mln per trattare su La7», «Proto paga il doppio a Benetton per superare il 7% del Corriere». Non era vero niente. Oggi, agli arresti domiciliari, ripensandoci sorride: «I miei comunicati, titolo, notizia in breve e otto-dieci righe di virgolettati, venivano ripresi parola per parola. Eppure si trattava di giornalisti economici. Bastava una calcolatrice per capire che lo 0,8 per cento di Unicredit faceva qualcosa come 150 milioni di euro. E dove li prendeva un signor nessuno come me? Ma non controllavano». Dice che sta valutando di fare causa alle agenzie che lo riprendevano verbatim: «Se io ho turbato il mercato l’ho fatto con la loro complicità. Da solo non avrei potuto turbare un bel nulla. Si tratta di negligenza grave, come minimo». Che ha una sua logica, ma un po’ come se Jack Lo Squartatore chiamasse in correo i produttori dei suoi coltelli.
Ai tempi delle trattative virtuali per l’acquisto del Tempo (la proprietà ha sempre negato qualsiasi contatto, così come ha fatto Urbano Cairo per la cessione del Torino Calcio o la famiglia Matarrese per quella del Bari), Proto mette in chiaro la sua visione strategica: «Trenta milioni sono tanti soldi per un giornale indebitato che non vale di certo questa cifra. Ma un quotidiano mi serve, soprattutto come arma per difendermi dagli attacchi che sto subendo ultimamente». Per fare pubblicità per il suo Fondo Caronte aveva scelto il Sole 24 Ore, oltre che vari giornali del gruppo Class (truffato a sua volta per 120 mila euro di inserzioni non pagate). Il claim è eloquente: «Le banche vi fanno fallire. Noi no». Abboccato a quell’esca Claudio Carlot, con un’azienda informatica nel friulano, arriva a Proto. «L’ho letta mentre facevo anticamera dall’ennesimo direttore di filiale che mi chiudeva la porta in faccia» ricorda oggi «e l’ho chiamato per informazioni». Gli servono 100 mila euro, Proto gliene offre 800 mila. Però prima deve pagare il consulente che verrà a valutare l’azienda (tremila euro), poi il denaro per dare una mano di lucido al business plan (seimila) che aveva già, quindi aprire una società in Svizzera (quattromila). «Non mi convinceva fino in fondo ma ero disperato. Ogni volta con mia moglie dicevamo: abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno». Il modus operandi era simile per tutti. Luigi Protti, che ha un bel relais in Toscana, voleva venderlo. «A leggere i giornali questo signore aveva una gran nomea, contatti altolocati, sembrava la persona giusta» ricostruisce ora la «formidabile truffa», «prima ci chiese cinquemila euro per il marketing dell’inserzione. Poi qualche altra decina come anticipo delle spese notarili, dopo averci fatto firmare un preliminare che evidentemente era fasullo». Risultato: un ammanco sui settantamila euro e una denuncia alla Guardia di finanza di Milano, che su di lui aveva un ricco faldone. A un altro, a cui spillerà 120 mila euro, aveva anche spedito il biglietto d’aereo per andare a Londra per sottoscrivere un prestito «praticamente già accordato». Tra la ventina di truffati che si sono rivolti alle forze dell’ordine, si va dai 1650 euro di un’azienda plastica nel torinese ai 297.200 di una cava, sempre in Piemonte. Per un totale di oltre 1 milione 100 mila euro. E questi sono solo quelli che hanno denunciato. C’è chi è ancora in piedi, e stramaledice il giorno che lo ha incontrato. Per alcuni la cura Proto è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di sofferenze creditizie.
E la storia di Christian Grey, il protagonista di 50 sfumature? La prima volte appare su Dagospia, poi finisce sul Daily Mail che lo intervista. Lui ammette le similitudini e dice che nel 2009 aveva conosciuto l’autrice, Erica Leonard in arte E. L. James, in Italia per scrivere delle ville dei divi. «Non dire né smentire» è il suo motto. «Sto leggendo una biografia di Enrico Cuccia. Lui non rilasciava mai dichiarazioni. Non mi sto paragonando, dico solo che il metodo, il mistero che ne risulta, è simile». In realtà si era già paragonato, quando aveva usato nelle sue brochure l’espressione «una piccola Mediobanca» per descrivere le proprie attività. Che è come se J. D. Salinger citasse, come maestra di privacy, Lady Gaga. A volte non capisci se ci è o ci fa. Una delle poche cose, tra le tante che mi ha detto, che è risultata vera è che era arrivato quasi in fondo a un’offerta di acquisto dell’agonizzante Pubblico, il defunto quotidiano di Luca Telese. Negli uffici romani dell’importante studio Orrick, con la consulenza di Francesca Chaoqui (che poi stupirà diventando membro della Commissione referente sui dicasteri economici della Santa Sede), farà arrivare un’offerta formale da 400 mila euro. Soldi di chi? Il provvidenziale arresto, pochi giorni dopo, impedirà di andare a vedere le carte. «Su consiglio dei miei legali ho ammesso tutto, tranne le truffe» dice, ancora infastidito dalla resa.
Oggi, in teoria, non ha più incarichi nel gruppo che, pur dimagrito, gli sopravvive e lo ospita. «Faccio formazione per gli stagisti che me lo chiedono. Leggo. Studio. Mi preparo a tornare libero, alla fine del 2016. Non ha più l’Audi R8 che aveva lasciato in sosta ostentatamente vietata nel Parco Sempione. Va in metropolitana. Ha tagliato l’inessenziale: «Questa cravatta? Non creda, costa venti euro». Ha uno smartphone da cui manda e riceve mail, ma con lo schermo infranto che non aggiusta. Si dice certo che la disavventura, nel lungo periodo, non lo danneggerà. Anzi. «Se nel 2012 avevamo 2000 richieste, quest’anno saranno state settecento. Tornerò più forte che mai. A settembre lancio un mio giornale online, ilcontropunto.it. E se domani vado al canile di Gallarate e faccio una donazione da 5000 euro, dal giorno dopo mi ricorderanno come il paladino degli animali». È una fotografia cinica della nostra smemoratezza, ma purtroppo accurata. Per non annoiarsi troppo ai domiciliari ha imbastito una polemica con Elisabetta Canalis. Erano circolate voci di un loro presunto flirt, che lei aveva smentito. E lui aveva rincarato dicendo che era «troppo vecchia» e si dimenava in «cerca di pubblicità». Freud avrebbe qualcosa da dire sulle proiezioni che talvolta facciamo. Durante la nostra lunga chiacchierata è stato gentile, vago, complimentoso («ovviamente ho fatto una ricerca sul suo conto prima di accettare»). L’incantesimo è durato sino alla successiva richiesta di chiarimenti via email. Prima mi ha blandito: «Perché non facciamo un libro su di me, insieme?». Poi si è ritenuto offeso dall’insistenza su un dettaglio a suo parere insignificante. «@rsta oltre tre ore di intervista e l’unica domanda di approf. è se ho le prove che Di Caprio ha acquistato casa a Verona? Cmq stato 1 piacere» ha postato su Twitter, mettendomi in copia. Segnare provvisorie linee di confine tra il vero e falso deve sembrargli un’immane perdita di tempo. Qualcosa mi dice che non sarà l’ultima controffensiva digitale. Il lupo di corso Buenos Aires azzannerà ancora. Sui social.
*****
BOX: E poi si inventò anche una segretaria mozzafiato
L‘ultima su Proto è il film che Martin Scorsese starebbe girando su di lui, con colonna sonora degli One Direction. Titolo: Il manipolatore. Il blogger David Puente ha smascherato la bufala (ripresa dall’Ansa e vari giornali, tra cui il nostro). Ma c’è di più. Puente riceve una diffida a rimuovere il post da Sabrina Valleverde, che si qualifica come assistente di Proto. Puente però scopre che Valleverde non esiste e la foto dei suoi profili web è quella di una bella ragazza bulgara che non c’entra niente con lei. Anche altre mail di presunti collaboratori sarebbero riconducibili a Proto, che nega e minaccia azioni legali. Tra i suoi smascheratori, in questi anni, Claudio Gatti del Sole 24 Ore e Gianni Barbacetto del Fatto Quotidiano.
http://stagliano.blo...o-buenos-aires/
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 22 marzo 2015 - 14:32
Niente, a questo punto sono legittimato anch'io a promettere il parma a mia figlia, in regalo per la promozione in quarta elementare
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
Inviato 22 marzo 2015 - 14:47
Il noto "Grazie Reagan, bombardaci Parma" pare aver ricevuto risposta....
Manenti, Proto, Diprè e la Tommasi... se interviene pure Bello fiGo si rischia l'implosione del multiverso.
Inviato 07 aprile 2015 - 12:59
News dal nostro amato?
E' riuscito a fare un bonifico o un paypal per uscire su cauzione?
Inviato 17 aprile 2015 - 07:38
Inviato 20 aprile 2015 - 23:07
Giampietro, non mollare!
Parma, legale Manenti: "Sta lottando per acquistare il club"
L'ex patron, agli arresti domiciliari, vuole essere presente all'udienza pre-fallimentare della 'Eventi Sportivi' di mercoledì
La notizia ha dell'incredibile.Giampietro Manenti non molla e "sta lottando per acquistare ilParma Fc". Lo ha rivelato a 'Radio Parma' il suo legale,Antonio Palmieri. E l'ex patron gialloblù, oggi ai domiciliari dopo l'arresto del 18 marzo scorso, potrebbe essere presente mercoledì all'udienza pre-fallimentare della Eventi Sportivi Spa, che ha condotto quasi tutte le sue operazioni a Parma. "Le sue intenzioni sono ferme".
"Le strategie per acquistare il Parma non sono state ancora decise, ma lui non intende mollare, soprattutto per una questione sua personale - ha detto il legale di Manenti a 'Radio Parma' - Non posso parlare della vicenda che lo ha visto coinvolto, c'è un'indagine in corso, ma non si può attribuire tutta la colpa a Manenti di questa situazione. Il Parma non è stata pero' una 'lavanderia' e per lui si parla di tentato reato e non consumato, tanto che è ritornato a casa. Come ho trovato Manenti? Io l'ho trovato abbastanza bene, è ai domiciliari, non si può muovere e quindi sono privo di quel supporto che mi servirebbe per prendere visione di tutto. Le sue intenzioni sono ferme. Se l'ultima volta si è rivolto alle persone sbagliate? Non posso parlare, c'è un’indagine in corso, se fosse successo quanto ho letto sui giornali non sarebbe agli arresti domiciliari".
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 13 maggio 2015 - 13:03
POPOLARE
PROTO BABY BUSINESS SCHOOL
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 01 luglio 2015 - 19:30
Ogni tanto mi rileggo questo topic e ogni volta è come se fosse la prima.
Comunque non so se sia già stato postato, ma qua c' è il sito ufficiale della Proto Enterprises
http://proto-group.com/default.html
Inviato 27 ottobre 2015 - 21:13
Nel frattempo Proto é tornato. Stavolta nelle vesti di multimilionario azionista di minoranza del Monaco
http://www.gazzetta....673720574.shtml
Inviato 27 ottobre 2015 - 21:23
POPOLARE
dimenticano di riportare la cosa più importante dell'articolo di sport.es: l'acquisto del NACIONAL DE MEDELLIN insieme a DONALD TRUMP
Se abren con estas declaraciones las puertas de salida de Mourinho de Londres por parte de un Proto que además está involucrado en la compra del Nacional de Medellín con el también multimillonario y actual candidato a la presidencia de los Estados Unidos Donald Trump.
rym |
Inviato 27 ottobre 2015 - 21:54
Nel frattempo Proto é tornato. Stavolta nelle vesti di multimilionario azionista di minoranza del Monaco
Ma è mai possibile che i "giornalisti" siano tutti così coglioni? Ancora e ancora?
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Inviato 28 ottobre 2015 - 13:17
dimenticano di riportare la cosa più importante dell'articolo di sport.es: l'acquisto del NACIONAL DE MEDELLIN insieme a DONALD TRUMP
Se abren con estas declaraciones las puertas de salida de Mourinho de Londres por parte de un Proto que además está involucrado en la compra del Nacional de Medellín con el también multimillonario y actual candidato a la presidencia de los Estados Unidos Donald Trump.
también
Inviato 28 ottobre 2015 - 13:34
ho scoperto soltanto stamattina questo topic e già non posso più farne a meno
Inviato 28 novembre 2015 - 13:59
Inviato 28 febbraio 2016 - 13:08
http://www.fcinter19...-simeone-thohir
28 febbraio 2016, 12:24
Inviato 05 maggio 2016 - 16:49
Resuscito questo thread per dirvi che oggi pomeriggio ho visto il Nostro in via Durini, a Milano. Voglio credere che fosse lì per acquistare l'Inter.
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
Inviato 05 maggio 2016 - 20:32
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
Inviato 05 maggio 2016 - 20:40
Proto o manenti?
Inviato 05 maggio 2016 - 20:53
Manenti sarà in isolamento, secondo me parla di Proto
Inviato 05 maggio 2016 - 20:57
Ma no, è a piede libero. Ultimamente, in un'intervista, si è pure chiesto come mai l'Inter non faccia la stessa fine del Parma.
Inviato 05 maggio 2016 - 21:01
Immaginavo, però mi piaceva raffigurarmelo come Andy Dufresne in Le Ali Della Libertà, a costruirsi il tunnel in cella dietro una gigantesca carta di credito formato poster e ad insegnare vita agli altri detenuti
Inviato 06 maggio 2016 - 10:08
No, era proprio Manenti, son sicuro. Ho letto che è stato arrestato cinque giorni fa ma è ai domiciliari. quindi ci sta che nei momenti di libertà vada in giro. Magari i nuovi capitali di cui parlava Thohir sono quelli di Mapi Group. I want to believe.
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
Inviato 06 maggio 2016 - 13:03
Ma no, è a piede libero. Ultimamente, in un'intervista, si è pure chiesto come mai l'Inter non faccia la stessa fine del Parma.
tra l'altro fotografato al Conad
trasuda ricchezza e munificenza da tutti i pori per cui 20 milioni di euro di differenza sono un dettaglio
"Veda lei - ripete - guardi, ho letto sulla Gazzetta dello Sport che l'Inter ha un debito di 417 milioni. Perché non fallisce l'Inter e fallisce il Parma? Scrivono che il club aveva 200 milioni di debiti, ma saranno stati 60, 80 al massimo
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 06 maggio 2016 - 13:45
"Veda lei - ripete - guardi, ho letto sulla Gazzetta dello Sport che l'Inter ha un debito di 417 milioni. Perché non fallisce l'Inter e fallisce il Parma? Scrivono che il club aveva 200 milioni di debiti, ma saranno stati 60, 80 al massimo
(Tra l'altro metti i capelli lunghi a Manenti, e ti fa una controfigura micidiale di Mariottide)
Inviato 10 giugno 2016 - 01:41
intanto su sportmediaset
http://www.sportmedi...5-201602a.shtml
Ibra, villa con piscina e parco. A Manchester Zlatan ha trovato la casa adatta per la sua nuova avventura inglese con Mourinho
9 Giugno 2016
Ibrahimovic va al Manchester United di Mourinho. In assenza di annunci ufficiali -per questioni contrattuali col Psg da far slittare a dopo il 30 giugno- ci si deve accontentare di notizie a margine, comunque decisive. Come questa: la società che si occupa di reperire dimore di lusso per i divi, ha detto di aver trovato la casa adatta per Ibrahimovic in quel di Manchester. Non è stato facile, ma Ibra si è, per così dire, accontentato.
La notizia arriva dalla Proto Group Ltd, società -appunto- che si occupa di reperire dimore di lusso per i divi. In una nota il gruppo precisa: "Possiamo confermare che abbiamo trovato, su indicazione del Club, quanto richiesto per il calciatore inerente la sua prossima abitazione a Manchester". "Abbiamo avuto difficoltà all'inizio perché Manchester non è Parigi o Milano e Zlatan non riusciva a capire che lo stile architettonico non può essere lo stesso". Così si è dovuto "accontentare" di una splendida villa con piscina interna e ampio parco. Zlatan -dice ancora la nota- è un ragazzo con un grande senso dell'umorismo, lo abbiamo visto nel corso della presentazione della sua linea di abbigliamento, e il suo commento sulla casa non è stato da meno. "Mi adatterò".
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 24 luglio 2016 - 08:06
Caccia al bomber. Perso Higuain, il Napoli è pronto a tuffarsi sul mercato a caccia di un attaccante da venti gol in grado di sostituire il Pipita. Carlos Bacca è il candidato principale per ereditare la maglia numero 9, i contatti con il Milan, che chiede 30 milioni di euro, sono a buon punto e l’affare potrebbe chiudersi già nei prossimi giorni, ma non va sottovalutata la concorrenza del West Ham, che segue il giocatore da mesi. Di più, pare che l'attaccante colombiano abbia già conferito alla real estate della Proto Group ltd l'incarico di trovare un appartamento nel quartiere piú esclusivo di Napoli. «La richiesta - fa sapere il responsabile della societá di consulenza immobiliare che ha già trovato la sistemazione a Manchester per Ibrahimovic - è di un quadrilocale con accesso privato e triplo garage. Abbiamo proposto agli emissari del calciatore alcune soluzioni, ma per il momento non abbiamo avuto ancora decisioni in merito».
Inviato 24 luglio 2016 - 08:27
Inviato 25 agosto 2016 - 13:20
POPOLARE
Una empresa inmobiliaria italiana, que ya encontró casa para Ibrahimovic y Pogba en Manchester e Higuaín y Dani Alves en Turín, lo anuncia.
El futbolista colombiano del Real Madrid, James Rodríguez, estaría buscando casa en Turín según apuntó este jueves la empresa inmobiliaria Proto Group Ltd.
"Los abogados de James Rodríguez estarán esta tarde en Turín para definir el alquiler de una villa en la ciudad italiana. Durante varias semanas hemos sido encargados por el jugador para encontrar un hogar adecuado en Turín, y hoy vamos a cerrar el acuerdo", explican en la nota
enviada por la empresa.
Proto Group Ltd. es una empresa inmobiliaria para futbolistas y algunas de las estrellas de Hollywood. Es famosa por haber encontrado casa a Ibrahimovic yPogba en Manchester, y a Dani Alves e Higuaín también en Turín.
James Rodríguez llegó al Real Madrid en la temporada 2014/15 y desde entonces ha ganado una Liga de Campeones, una Copa Mundial de Clubes y dos Supercopas de Europa.
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
Inviato 25 agosto 2016 - 16:12
Magari l'ha preso il Toro.
Inviato 25 agosto 2016 - 20:19
POPOLARE
la gazzetta lo sa, ma pubblica comunque:
- mettendo le mani avanti nel titolo
- delegando a un sito laterale della (ex?) sezione "DAL NETWORK"
http://www.juvenews....tcmp=james-casa
- taroccando il nome (PHOTO Group)
rym |
Inviato 26 agosto 2016 - 08:13
Livelli di professionalità mai toccati.
Inviato 27 agosto 2016 - 08:51
tutta quella roba ex "DAL NETWORK" della Gazza e' una roba che al confronto il sito ufficiale e' il New Yorker
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 21 settembre 2016 - 21:33
POPOLARE
rym |
Inviato 22 settembre 2016 - 07:20
Tutto bellissimo,probabilmente l'unica parte vera è quella delle Canarie e le troie russe
Inviato 22 settembre 2016 - 08:23
che è l'unica poi che lo fa sembrare uno normale
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 22 settembre 2016 - 12:01
Proto Group e Mino Raiola per scoprire insieme giovani talenti. Si parte da Torino
La Proto Group e Mino Raiola insieme per una nuova iniziativa nel mondo del calcio
La Societá di consulenza immobiliare di calciatori piú famosa al mondo e il superprocuratore insieme per una nuova iniziativa rivolta a scoprire talenti giovanissimi
"Si tratta di un progetto ambizioso rivoluzionario nel mondo del calcio e partiremo da Torino" cosi in una nota il CEO di Proto Group Ltd.
"Stiamo cercando giovanissimi talenti da far visionare ai club di tutto il mondo, abbiamo scelto come prima cittá Torino. L'idea è quella di scegliere nuovi talent scout anche giovani, che non hanno avuto fortuna nel mondo del calcio e mandarli a visionare e scegliere calciatori a partire dai 7 anni" prosegue la nota.
"È un progetto ambizioso che ha giá trovato il consenso di molte squadre di Serie A e della Premier League inglese, l'idea è quella di far crescere una nuova generazione di calciatori".
Inviato 22 settembre 2016 - 14:16
Era più credibile quella su Pitt.
Raiola che si affida al network costruito da Proto con dei falliti ("nuovi talent scout che non hanno avuto fortuna nel mondo del calcio") per scovare il prossimo Ibra.
Inviato 22 settembre 2016 - 15:20
questo incalzare di notizie mi sta mettendo in subbuglio
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi