Ricorda che il tempo è un paradosso, così lo tratta Nolan che io vado a vedere al cinema per il tempo e la sua ossessione, mica per il pipistrello. Che qui il tempo lo tratti male cinematograficamente è un dato di fatto, "c'è un fantasma/no/sì" tadà!, accelera troppo; invece nello script il nocciolo del film è mettere Cooper davanti al problema del tempo che scorre (complicandolo all'estremo, due livelli temporali, la relatività, la contrazione del tempo, la possibilità di gabbarlo per come lo percepiamo noi) e cercare una soluzione, qui non dico che lo gestisca male, giusto per precisare.
Interstellar (Nolan, 2014)
#51
Inviato 12 novembre 2014 - 18:16
#52
Inviato 12 novembre 2014 - 19:02
non ho capito, vabbè c'est pas grave
#53
Inviato 12 novembre 2014 - 21:05
*alla prima inquadratura di Saturno avevo già l'occhio lucido. Poteva darci dentro ancora, e tagliare roba inutile come, che so, le persone che parlano.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#54
Inviato 13 novembre 2014 - 18:22
Però gli perdono tutto, è un film coraggioso - riproporre un certo tipo di fantascienza quasi alla Spazio 1999 nel 2014 è veramente temerario - di grande potenza visiva e con un ritmo che tiene inchiodati allo schermo anche quando disquisiscono per ore di fisica quantistica. Non sono un ultrà di Nolan, il film ha indubbiamente dei limiti, ma mi ha fatto passare davvero una bella serata di cinema (la prima con schermo curvo della mia vita, peraltro).
Sì, anch'io ho trascorso una belle serata al cinema (mancavo da diverse settimane). Essendo poi un insospettabile appassionato di fisica quantistica posso in parte capire la noiosità altrui di certe tematiche. Ma vederle riproposte in un film di questo tipo è stato per me un gran bel piacere, anche se confermo la temerarietà del progetto. Non a caso, in sala ho notato grossi sbadigli nei momenti in cui venivano esposte determinate (talvolta pseudo)teorie. Comunque, nel complesso sono più o meno allineato alle sensazioni di tiresia. Manca qualcosa sotto il profilo narrativo e in alcuni intrecci manca molto più di qualcosa. Va anche detto che Nolan in fondo non mi ha mai entusiasmato più di tanto. Eppure, stavolta è riuscito a stappare la sufficienza e quel mezzo punticino in più da attribuirgli forse solo per il coraggio. Ha frullato un po' di tutto, riproponendo le sue fisse temporali in un ambiente (lo spazio) che stimola di brutto la mia attenzione. Ma poteva davvero fare di più, magari amalgamando meglio determinate dinamiche narrative (vedi tutto quello che ruota attorno alla condizione attuale del pianeta terra e altre negligenze), oppure perfezionando in qualche modo quel "messaggio" lanciato qua e là nel film circa la potenza totalizzante dell'amore. Insomma, bello a metà.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#55
Inviato 13 novembre 2014 - 20:16
Non ho visto il film, ma avevo trovato una bellissima e fichissima rappresentazione che non trovo più.
Ho trovato questa però: chi ha visto il film e non c'ha capito niente forse può trovarla utile.
Il commento del mio miglior amico è stato: Se vai a vedere Interstellar assicurati di esserti prima fatto con la stessa roba che s'è fatto Nolan.
#56
Inviato 13 novembre 2014 - 22:44
Il commento del mio miglior amico è stato: Se vai a vedere Interstellar assicurati di esserti prima fatto con la stessa roba che s'è fatto Nolan.
Il commento più banale e scemotto che si potesse fare, visto che il film è di una linearità quasi disarmante.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#57
Inviato 13 novembre 2014 - 22:57
boh, a lui è piaciuto pure , ma non c'ha capito una mazza di buchi neri e salti temporali
#58
Inviato 13 novembre 2014 - 23:05
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#59
Inviato 13 novembre 2014 - 23:07
Ma è vero che alla fine dei titoli di coda c' erano altre scene?
#60
Inviato 13 novembre 2014 - 23:37
Complimenti al tuo amico
cito da whatsapp:
Nolan s'è fatto di peyote. Fra qualche mese sarà pieno di nerd che cercano di dare spiegazioni su internet come fu per Donnie Darko, mentre la mia mente aperta a tutte le possibili spiegazioni ha solo una domanda alla fine della visione.
Voi comunque fatevi di mescalina"
Però la domanda che ha in mente non me l'ha più detta
#61
Inviato 14 novembre 2014 - 00:45
ma veramente ha ragione deb, è un film semplicissimo, non c'è molto da non capire eh cioè la trama è proprio lineare voglio dire
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#62
Inviato 14 novembre 2014 - 09:53
Complimenti al tuo amico
cito da whatsapp:
Nolan s'è fatto di peyote. Fra qualche mese sarà pieno di nerd che cercano di dare spiegazioni su internet come fu per Donnie Darko, mentre la mia mente aperta a tutte le possibili spiegazioni ha solo una domanda alla fine della visione.
Voi comunque fatevi di mescalina"
Però la domanda che ha in mente non me l'ha più detta
ecco, alla fine questo è il motivo per cui Inception ha fatto tanto successo: ha preso una formula già abusata in certi circuiti di film (neanche troppo undergound) e la ha data in pasto alle masse, a chi non è per nulla abituato a questo genere di film, facendo loro credere che fosse una genialata paurosa, una roba appunto che per concepirla bisognava essere "fatti".
#63
Inviato 14 novembre 2014 - 12:48
Ma è vero che alla fine dei titoli di coda c' erano altre scene?
Non nel cinema dove l'ho visto io. Visto che son di quelli che non si alza dalla poltrona fino alla fine dei titoli di coda.
#64
Inviato 14 novembre 2014 - 12:50
ma veramente ha ragione deb, è un film semplicissimo, non c'è molto da non capire eh cioè la trama è proprio lineare voglio dire
infatti sì. Magari il tipo si è fatto veramente di mescalina e non ha capito un cazzo. Ma non avrebbe capito un cazzo nemmeno di Casablanca probabilmente.
#65
Inviato 14 novembre 2014 - 18:16
Ieri notte mi ha detto che "la timeline è l'unica cosa lineare e che si capisce, ma gli intermezzi sono incompiuti"
Io non so di che si sta parlando. Lui non è mai proprio chiaro quando parla per questo gli voglio bene da quasi trent'anni.
Ieri quando ho cercato di buttarla sulla fisica, il buco nero "meglio realizzato della storia", lui m'ha citato questa scena*:
da quel che ho capito whatsappando non è la trama che l'ha fottuto, ma il fatto che Nolan secondo lui ha scritto una sceneggiatura piena di cacate tipo SUV in un mondo senza risorse e ha inserito molte scene che non hanno alcuna funzione o restano sospese.
Magari lo guardo prima o poi e ci capisco qualcosa non del film, ma di quello che intende lui.
*Da I buchi Neri, di Pappi Corsicato.
PS: ma si può ascoltare bamboleiro nel 2014? Non serve un buco nero per i viaggi temporali, a quanto pare.
#66
Inviato 15 novembre 2014 - 11:56
Bel film, sicuramente il miglior film "spaziale" che ho visto negli ultimi anni, ultimi parecchi anni. Pianeti extrasolari, wormhole, bluchi neri, relaitività, fisica quantistica, altre dimensioni, destino dell'umanità... di carne al fuoco ce n'è parecchia, forse pure troppa, però oh, ad avercene più spesso di film così ambiziosi. Certo non è perfetto, alcune cosette non quadrano proprio alla perfezione, però è da vedere.
Turbo Missile Interculer
#67
Inviato 15 novembre 2014 - 12:14
#68
Inviato 16 novembre 2014 - 09:09
Detto che sono sempre contento quando qualcuno si cimenta col filone esplorazione spaziale, a me il film più che ambizioso è sembrato un tentativo di fare un frullato di tante cose viste in passato (dal Black hole della Disney a Contact, da Stargate a Soylent Green, da qualche film di Star trek a 2001 passando per un botto d'altri titoli) dove i mille gusti messi assieme finiscono per produrre un sapore che non sa di nulla di preciso.
A caldo mi sembra il film più debole di Nolan: al di là dei tanti personaggi inconsistenti (tipo il fratello che fine fa? Del resto frega a qualcuno? Per dirne giusto uno) o di Mann che non ho capito che cosa avrebbe voluto fare esattamente, mentre scorreva il film avevo l'impressione che le cose avvenissero non perchè necessarie ma giusto come sequenza di cose di una sceneggiatura, un po' come nel catastrofico 2012 di Emmerich, altro film che vorrebbe avere un piglio epico e che finisce per non averlo per nulla. Nonostante il film sia in buona parte ambientato nello spazio più remoto la suspense è praticamente inesistente, anche nei momenti che vorrebbero essere più tesi (come quando si riagganciano all'astronave diventata una trottola impazzita), manca anche quella percezione dello spazio come gigantesca e paurosa cattedrale rispetto a tanti altri titoli (da 2001 ad Alien a Sunshine).
E anche la scena più memorabile del film (che poi tutto il film è in funzione di quella scena) con padre e figlia che finalmente si ricongiungono con lei molto più anziana di lui mi è sembrato ugualmente un po' buttato via.
A me un otto a un film del genere sembra davvero regalato. Un Event horizon al tempo venne stroncato da molti, altro che 8. E se il parallelo in questo caso mi è venuto in mente solo perchè parliamo di due film di fantascienza, ecco un Event horizon secondo me è tranquillamente meglio di Interstellar.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#69
Inviato 16 novembre 2014 - 10:11
altro film che vorrebbe avere un piglio epico
Dici? A me invece ha stupito all'opposto, mi è sembrato descrivere una catena di eventi clamorosi con abbastanza naturalezza. Mi è riuscito a vendere proprio bene tutto quello che mi ha proposto, proprio come se si fossero impegnati a ridurre al minimo l'epica e far sembrare tutto il più realizzabile possibile, una cosa che comunque valuto estremamente positiva per un film di fantascienza.
Per il resto l'ho vissuto proprio diversamente: suspense continua.
Comunque io Event Horizon non l'ho visto, ma a questo punto corro a recuperarlo, grazie del consiglio.
Ha già fatto tutto Black Mirror
#70
Inviato 16 novembre 2014 - 10:37
altro film che vorrebbe avere un piglio epico
Dici? A me invece ha stupito all'opposto, mi è sembrato descrivere una catena di eventi clamorosi con abbastanza naturalezza. Mi è riuscito a vendere proprio bene tutto quello che mi ha proposto, proprio come se si fossero impegnati a ridurre al minimo l'epica e far sembrare tutto il più realizzabile possibile, una cosa che comunque valuto estremamente positiva per un film di fantascienza.
Per il resto l'ho vissuto proprio diversamente: suspense continua.
Comunque io Event Horizon non l'ho visto, ma a questo punto corro a recuperarlo, grazie del consiglio.
Oddio, è un film su viaggi nel cosmo profondo fatto dal manipolo di intrepidi eroi che cercano di salvare il pianeta, che Nolan volesse evitare di fare il film epico mi sembra difficile crederlo (e peraltro a me le robe epiche piacciono eccome).
Event horizon tra tutti quelli che ho nominato è quello che non c'entra quasi nulla comunque, è molto più dalle parti di Alien. Mi è venuto in mente solo per il fatto del votone a Interstellar.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#71
Inviato 16 novembre 2014 - 12:38
Come dice Blake è un film che ti cattura giusto per la permanenza in sala e più che altro facendo una leva esagerata sulla carica sentimentale al limite della carie.
Però non sono d'accordo con lui sul fatto che tutti i film di Nolan siano così, Memento, The Prestige o The Dark Knight mi hanno lasciato decisamente qualcosa in più post-visione. L'impressione è che si stia sempre più appiattendo sul blockbuster-style con poche sorprese.
Fra l'altro non mi è piaciuto McConaughey o il modo in cui è stata impostata la sua recitazione, sempre a cavallo fra lacrima facile e rudezza da eroe consumato, anche qui si è puntato troppo sul cliché.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#72
Inviato 16 novembre 2014 - 12:57
Come dice Blake è un film che ti cattura giusto per la permanenza in sala e più che altro facendo una leva esagerata sulla carica sentimentale al limite della carie.
Però non sono d'accordo con lui sul fatto che tutti i film di Nolan siano così, Memento, The Prestige o The Dark Knight mi hanno lasciato decisamente qualcosa in più post-visione. L'impressione è che si stia sempre più appiattendo sul blockbuster-style con poche sorprese.
Fra l'altro non mi è piaciuto McConaughey o il modo in cui è stata impostata la sua recitazione, sempre a cavallo fra lacrima facile e rudezza da eroe consumato, anche qui si è puntato troppo sul cliché.
i difetti sono sempre gli stessi da un certo punto in poi, infatti mi sono scordato di scrivere "del Nolan post-Prestige", opera che ha fatto un po' da spartiacque nella sua produzione autoriale. la sua trilogia su Batman per me è qua buona e là ottima e imprescindibile per capire la direzione che ha preso il cine-comic, però il Nolan di "Prestige", "Inception" e "interstellar" ha evidentemente ben altre ambizioni. il succo è che sono d'accordo con l'impressione su questo appiattimento a al tono da blockbuster calata in una struttura narrativa come sempre piena di dedali, ma che poi finisce per essere "spiegata" allo spettatore: questa caratteristica Nolan ce l'ha sempre avuta, però, adesso, ogni mezz'ora arriva lo spiegone o il recap. si sente proprio la paura di perdersi lo spettatore (che poi se è tonto si perderà lo stesso) e il punto che in questa corsa alla didascalia, poi finisce per far perdere fascino alle idee e alle complicazioni del film (lasciando perdere l'Amore come Deus ex-machina)
#73
Inviato 16 novembre 2014 - 14:21
(lasciando perdere l'Amore come Deus ex-machina)
Ecco, adesso mi si dirà che sono il solito cinico snob che vuole solo il film d'autore con la puzza sotto il naso (ehm, effettivamente lo sono ) però uno dei principali limiti di questo ultimo Nolan è proprio la totale mancanza di dialettica fra bene e male, in Interstellar è proprio clamoroso come il Bene e l'Amore universale dominino dall'inizio alla fine spazzando via ogni possibile dubbio, ogni eventuale problematicità legata alla natura umana. Un film solare all'ennesima potenza in cui il bene vince 1000-0 e il male (Matt Damon) viene praticamente ridicolizzato nel giro di due scene. Ed esiste giusto perché non puoi scrivere una sceneggiatura senza un antagonista dell'eroe, è praticamente impossibile.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#74
Inviato 16 novembre 2014 - 14:33
(lasciando perdere l'Amore come Deus ex-machina)
Ecco, adesso mi si dirà che sono il solito cinico snob che vuole solo il film d'autore con la puzza sotto il naso (ehm, effettivamente lo sono ) però uno dei principali limiti di questo ultimo Nolan è proprio la totale mancanza di dialettica fra bene e male, in Interstellar è proprio clamoroso come il Bene e l'Amore universale dominino dall'inizio alla fine spazzando via ogni possibile dubbio, ogni eventuale problematicità legata alla natura umana. Un film solare all'ennesima potenza in cui il bene vince 1000-0 e il male (Matt Damon) viene praticamente ridicolizzato nel giro di due scene. Ed esiste giusto perché non puoi scrivere una sceneggiatura senza un antagonista dell'eroe, è praticamente impossibile.
questo però rientra se pensi che alla fine "tutto l'universo obbedisce all'Amore" inoltre il personaggio antagonista non è veramente malvagio, ma si è macchinizzato (è un l'Hal 9000 della situazione) vedendo la soluzione al problema solo in termini egoistici (io mi salvo, voi andate a fanculo).
#75
Inviato 17 novembre 2014 - 13:38
C'è anche qualcosa di Contact, mi pare, e non mi riferisco solo al fatto che anche in quello c'era McCoso (scusate è complicato forte da scrivere). Insomma, il messaggio che arriva non si sa da chi e non si sa da dove e che spinge a partire verso l'ignoto... a me Contact devo dire che piacque abbastanza, d'altra parte sono sempre stato un ammiratore di Joe D. Foster
Turbo Missile Interculer
#76
Inviato 17 novembre 2014 - 23:19
Il solito Nolan con la sua estenuante ricerca del meccanismo narrativo perfetto. Tutto deve tornare, tutto dev'essere accennato all'inizio e avere un colpo di scena finale, tutto deve tendere alla spettacolarità – quando a mio avviso una cosa che distingue gli autori di spessore sono gli ostacoli anche minuti che diventano insormontabili, che è poi l'opposto della risoluzione incredibile di situazioni ancor più incredibili mediante coincidenze di piani ad orologeria svizzera. È troppo autocompiaciuto.
Conseguenza 1: giocando tutto sull'ingarbugliamento dell'intreccio l'unico modo per non far perdere lo spettatore è spiegargli tutto: i personaggi fanno una cosa e nel frattempo te la spiegano, col risultato di un film predigerito.
Conseguenza 2: il film ha uno svolgimento troppo "funzionale", l'estetica e la regia sono freneticamente piegate all'intreccio, manca di respiro riflessivo anche con durate gargantuesche.
E però questa pesantezza, quest'ingarbugliamento didascalico, sono probabilmente ciò che lo fa gestire con successo budget simili (quello che dal film di cui porto il nome uscirebbe schifato, qui esce esaltato), ed è questa la cosa che fa più male: hai davanti a te un film che chi non ti conosce per davvero pensa sia scritto per te, ed invece è la più grande esemplificazione del perché i film che a te piacciono per davvero non vengono più fatti.
Non è un flop, l'ho preferito ad Inception e alcune visioni dello spazio e relazioni fra i personaggi mi sono piaciute, ma mi verrebbe da ritenerla un'occasione mancata, non fosse che questo è Nolan al 100%.
P.S. Non male Hans Zimmer, non credevo, anche se (di concerto col regista) carica troppo alcune fasi. Mi sa che ha dato una bella ripassata all'opera di Philip Glass era Koyanisqaatsi / Glassworks.
P.P.S. Una cosa che non ho capito –sono imbarazzato nel chiederlo, ma tant'è– : ma qual era l'equazione "incompleta" che rendeva inattuabile il piano A? Come ipotizzavano di trasportare le persone? A parte la quantità, cosa c'era di diverso dal portare là Matthew & co?
#77
Inviato 17 novembre 2014 - 23:32
P.S. Non male Hans Zimmer, non credevo, anche se (di concerto col regista) carica troppo alcune fasi. Mi sa che ha dato una bella ripassata all'opera di Philip Glass era Koyanisqaatsi / Glassworks.
Zimmer si è rimesso a scrivere musica vera tra l'altro, cose con del senso, invece che lo stereotipo di se stesso che ha fatto negli ultimi anni (12 years a slave ad esempio, mammamèa) (la musica di interstellar mi è piaciuta eh, l'organo >>>> molte altre cose)
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#78
Inviato 18 novembre 2014 - 09:45
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#80
Inviato 18 novembre 2014 - 10:19
Pensare che risolvi una singola equazione e, come per magia, sei in grado di costruire i razzomissili di nuova generazione in tempo zero mi sembra un po' un'utopia, ma è un film e non mi disturba. Idem il fatto di non aver provato a mandare via più persone con le tecnologie correnti, mi immagino che non fossero materialmente in grado di costruire/lanciare navi più grosse per i motivi che preferisci: limitazioni tecnologiche, poche risorse disponibili, assenza di Morgan Freeman.
Insomma, se (non) fanno qualcosa ritengo sia inutile farsi le pippe del perché non abbiano fatto altrimenti: è (quasi) sempre possibile inventarsi qualche spiegazione plausibile [e ci sono già abbastanza spiegoni, non c'è bisogno di giustificare qualsiasi cosa in un film: occorre un'assunzione di coerenza da parte nostra] -- che è il motivo per cui le discussioni sui "plotholes" non mi appassionano affatto.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#81
Inviato 18 novembre 2014 - 10:38
Morgan Freeman - Michael Caine 6 - O
#82
Inviato 18 novembre 2014 - 10:56
Pensare che risolvi una singola equazione e, come per magia, sei in grado di costruire i razzomissili di nuova generazione in tempo zero mi sembra un po' un'utopia, ma è un film e non mi disturba. Idem il fatto di non aver provato a mandare via più persone con le tecnologie correnti, mi immagino che non fossero materialmente in grado di costruire/lanciare navi più grosse per i motivi che preferisci: limitazioni tecnologiche, poche risorse disponibili, assenza di Morgan Freeman.
Insomma, se (non) fanno qualcosa ritengo sia inutile farsi le pippe del perché non abbiano fatto altrimenti: è (quasi) sempre possibile inventarsi qualche spiegazione plausibile [e ci sono già abbastanza spiegoni, non c'è bisogno di giustificare qualsiasi cosa] -- che è il motivo per cui le discussioni sui "plotholes" non mi appassionano affatto.
Non appassionano neanche me, semplicemente ho continuato a chiedermelo durante tutto il film non capendo perché non ci provassero (saranno stati in economia ma 12 esplorazioni a random le han mandate).
#83
Inviato 18 novembre 2014 - 11:02
Non capisco che c'entri, mandare una missione con 4 persone o una con 5 milioni di persone (ma anche con 50) è un pochino diverso. Basta, che tedio dai. Il problema è tuo che ti sei fatto venire un tarlo inutile durante la visione del film
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#85
Inviato 18 novembre 2014 - 13:12
quante ciance ragazzi
#86
Inviato 18 novembre 2014 - 14:31
sono abbastanza d'accordo che il film è in realtà abbastanza lineare in questo è meno nolaniano di "Memento" o "Inception". c'è solo un punto che non capisco bene: la dottoressa Brand (Anne Hathaway) va nel pianeta del suo perduto amore e riesce a iniziare la colonizzazione visto che alla fine si vede un accampamento piuttosto grande. allora perché Murphy anziana dice al padre di raggiungerla per farle sapere che tutto è andato per il verso giusto? Non sono riusciti a contattarla né a raggiungerla in novant'anni? considerando che ormai riescono a fare pure colonie sulle stazioni spaziali mi pare inverosimile, anche perché significherebbe che Brand la colonia l'avrebbe costruita da sola (e per chi?). a meno che non ci sia l'inghippo temporale e nel pianeta di Brand sono passati dieci giorni mentre sulla terra novant'anni. in questo caso, ok...
#87
Inviato 18 novembre 2014 - 17:26
Mi sono dato una spiegazione diversa dalla tua, ma magari è una cazzata.
Edmunds è arrivato sul suo pianeta senza passare dalle prossimità di Gargantua, quindi, alla data di arrivo della Brand dovrebbe essere ragionevolmente morto di vecchiaia dopo aver predisposto la colonia. E ci sta, visto che la generazione successiva a quella degli astronauti, sulla Terra, ha quasi un secolo. I conti tornano, anche perché ci viene spiegato, con tanto di dettagli circostanziati, come i due perdano un quarto di secolo per la visitina all'inferno dei surfisti e un altro mezzo abbondante per cercare l'effetto fionda gravitazionale e risparmiare un pieno di gasolio.
Come se non bastasse, la scena finale ci mostra una dottoressa Brand con ancora addosso la tuta, nell'atto di togliere il casco. Non avrebbe avuto la necessità di indossare il tutto in un momento successivo, visto che il pianeta ha un'atmosfera compatibile con la vita umana.
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#88
Inviato 20 novembre 2014 - 14:42
Visto ieri sera. Concordo con chi l'ha definito "un film che non sopravvive ai titoli di coda". Le note stridenti sono troppe, anche se durante la visione si riesce a perdonargli tutto (persino la prima ora e mezzo di nulla). Lui è molto bravo a fondere montaggio, musica e belle immagini per far funzionare dispositivi narrativi debolucci (tipo lui che comunica attraverso lo spazio tempo con il codice morse tramite le lancette dell'orologio... e lei capisce al volo), ma senza i trucchi di prestigio è molto difficile difendere lo script. comunque, vale sicuramente la pena di vederlo (al cinema).
#89
Inviato 21 novembre 2014 - 12:16
Turbo Missile Interculer
#90
Inviato 21 novembre 2014 - 15:15
#92 Guest_praXis_*
Inviato 21 novembre 2014 - 19:31
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#93
Inviato 22 novembre 2014 - 01:00
POPOLARE
in 5 pagine di discussione avete ovviamente detto molto su questo film, alcuni interventi li trovo condivisibili ed altri un po' meno ma questo è il bello del gioco. ciò che però mi stupisce è che non mi pare di aver letto in nessun post una sacrosanta verità a proposito di questo film. si è detto che è un film potente, ambizioso, bello, grande, ecc. ma non si è detto che è un film emozionante, commovente. almeno non nell'enfasi che mi sento di marcare mentre lo scrivo. si, è un grande film che mi ha emozionato molto, in alcuni frangenti davvero commosso. il suo incredibile talento visivo sembra non poter essere contenuto appieno dallo schermo e travalica investendo lo spettatore. a molti questo magari non piace. per me è l'essenza del cinema. io quando vado al cinema voglio essere travolto. sappiamo quanto nolan sia bravo a creare sequenze dall'incredibile impatto emotivo - utilizzando il montaggio, la musica e le parole. in interstellar secondo me ne infila un paio da antologia del suo cinema. questo film è uno dei suoi migliori. ora a caldo mi azzardo di dire che forse è il migliore. ma provo ad andare con ordine
nolan è un illuminista razionalista. volenti o nolenti questo lo rende affine ad un suo maestro: kubrick. rispetto a kubrick però nolan possiede un cuore. non sto dicendo che nolan sia più bravo di kubrick: sto dicendo che gli è affine ma diverso. la prima parte del film è una forte critica all'irrazionalismo più dilagante del nostro tempo: lo sguardo limitante unicamente rivolto all'immanenza. gli uomini hanno ristretto i loro orizzonti - prima di tutto conoscitivi -, hanno riscritto i manuali scientifici smontando il mito dei viaggi nello spazio, hanno posto la terra - intesa come il pianeta, come il particolare, come l'elemento - come primo ed unico interesse della loro esistenza. è ovvio che si può leggere questa critica anche in chiave religiosa: gli uomini hanno decampato l'assoluto, hanno ristretto i loro orizzonti spirituali. e del resto l'impianto filosofico-scientifico del film ben si guarda dal chiudere la porta della lettura religiosa. nolan rinnova le ragioni del cuore all'interno dell'hard-science, ma non pone in dicotomia i due aspetti, le due realtà. la scienza è uno strumento, il più straordinario strumento che possiede l'uomo moderno, lo strumento che può metterlo in contatto con i misteri dell'universo (e qui ci era già arrivato kubrick 46 anni fa, portando addirittura l'uomo di fronte a dio)
si può ovviamente accusare nolan di mettere troppa carne al fuoco. ma questo è il suo cinema: ambizioso, smodato, incline al gigantismo e allo squilibrio. chi saprebbe riassumere in poche parole questo film? è persino difficile inquadrarlo in un genere: è un film apocalittico, un film di fantascienza con elementi avventurosi (tutta la parte dei viaggi esplorativi nello spazio), è un melodramma universale, è un film sulla vita umana, sull'universo, e via allargando sempre di più lo spettro, perché non può di certo fare un film soltanto su un argomento, non lui. a nolan poi si sa, piacciono le svolte narrative spettacolari ma ancora di più vedere incastrarsi perfettamente i pezzi del suo puzzle, e allora ecco arrivare il super spiegone nel prefinale che sicuramente farà la gioia dei suoi detrattori, per non parlare dei passaggi lasciati cadere nel vuoto in cui sembra perdere il controllo della materia narrativa (tutto l'episodio con matt damon). si, il cinema di nolan è anche questo: difetti. ma riesce sempre, e dico sempre anche nel film meno brillante, a compensare i suoi limiti con un talento visivo pazzesco, una capacità di suggestionare che ormai in pochi possono vantare al cinema
le sequenze memorabili sono tante, davvero. dal montaggio alternato terra/spazio al viaggio nel wormhole e nel buco nero, neanche serve menzionarle vanno viste. fino ad arrivare a quel momento di struggente tenerezza che è l'incontro finale tra cooper e la figlia, in cui nolan piega le stesse leggi di natura al suo volere, per creare una sorta di spazio oscuro - gli infiniti misteri dell'universo e della vita umana - in cui guardare dentro senza sapersi dare una risposta. è un film angosciante, davvero. claustrofobico. fa sentire come rinchiusi in quella gabbia gelatinosa che è la realtà fisica, ma non è pessimista, non è senza speranza. si può evadere da quella gabbia, e ancora una volta lo possiamo fare seguendo il cuore, facendolo battere. che non è il melenso sentimentalismo da bacio perugina, intendiamoci. è quello per cui viviamo tutti quanti giornalmente
si è detto che la vera ossessione di nolan è il tempo. ma non è il tempo di proust, è quello di einstein. ed è pura vertigine, ma soprattutto è infinite possibilità. la realtà è un poliedro, è il regno della virtualità. anche sotto questo aspetto nolan lascia trasparire dietro all'angoscia, una nota ottimista. in fondo l'universo non deve farci paura, risponde alle sue leggi immutabili, e tutto ciò che può accadere si verificherà. alla fine però nolan mi sembra che non abbia neanche più interesse a fondere particolare ed universale, grande e piccolo, pubblico e privato. un uomo sacrifica se stesso e la propria vita accanto alla sua famiglia per salvare l'umanità. alla fine del suo viaggio però l'unica cosa che sente di dirsi è "stay", "resta". vivi l'attimo, il particolare, ascolta il tuo cuore. poi va bè nolan è un gentiluomo (basta vedere come è sempre impeccabile sul set al contrario del tipico regista yankee) e non ce la fa proprio a farsi contagiare minimamente da un accenno pessimista (il virus irrazionalista). ma il messaggio è chiaro: tutto brucia, tutto cade, ma non importa se sono con te
okay basta che è già abbastanza tardi. un grande film
#94
Inviato 22 novembre 2014 - 11:02
Io ero molto titubante e avevo già rimandato di due settimane la visione, per via della lunga durata (non una cosa che mi spaventa per se, ma in questo caso già nutrivo qualche riserva sulla qualitá del film) e per via dei pareri piuttosto contrastanti che avevo letto a riguardo.
Devo dire che tutto sommato mi è piaciuto molto, forse meno rispetto ad altri film nolaniani, peró al piú tardi quando lasciano la terra il film decolla e continua a crescere parecchio, con alcune scene veramente magistrali (tipo la prima volta che attacca l'organo mentre lottano sul ghiaccio , oppure la scena). A diffrenza di molti qua dentro non ho trovato poi cosí evidenti e incisive per la sospensione dell incredulitá le lievi imperfezioni presenti, anzi penso che tutto sommato, visto anche i temi trattati, il film sia abbastanza "coerente" e "verosimile".
Sono d'accordo con tiresia sul fatto che, perlomeno nella parte iniziale, il tempo è gestito un po' troppo velocemente e non si crea questo gran pathos (peró come fatto notare da altri, il film è giá lungo abbastanza cosí d'altronde) e personalmente il discorso che fa la tipa (una scienziata!!!) sull'ammore come forza che guida l'universo per me è stata un po' , peró nel restante film le parti emotive (che di solito non apprezzo) sono state per me gestite abbastanza bene, senza scadere troppo nel melenso.
#96
Inviato 22 novembre 2014 - 12:24
personalmente il discorso che fa la tipa (una scienziata!!!) sull'ammore come forza che guida l'universo per me è stata un po'
il messaggio però mi pare chiaro: se non ci fosse l'amore saremmo soltanto atomi nel vuoto. e non siamo solo atomi in movimento, questo anche il più cinico lo può ammettere. è un grande messaggio secondo me, che trascende la letteralità. ormai ci sono persone che se sentono la parola "amore" hanno subito le convulsioni perché è sicuramente una delle parole più inflazionate del nostro tempo, in bocca a qualsiasi markettaro per vendere il proprio prodotto. ma con "amore" secondo me nolan vuole indicare la specificità più evidente dell'uomo, la sua singolarità (non quella del buco nero), è ciò che gli fa trascendere la realtà fisica da cui comunque è determinato, è una forza potente tanto quanto quella gravitazionale
sull'amore come forza che guida l'intero universo, un certo aristotele più di 2000 anni fa diceva una cosa analoga. non mi stupirei se nolan avesse voluto richiamarsi proprio al famoso pensatore (del resto l'archetipo del filosofo-scienziato a cui nolan sembra molto guardare)
rispetto a kubrick però nolan possiede un cuore.
Ma nel 2014 ancora questa cazzata?
mi vien da citare carmelo bene: "oooh ma quanti fedeli" non è una critica, è una mera constatazione. il cinema di kubrick è incapace di lasciar trasparire una qualsiasi emozione umana: non a caso il personaggio più "umano" di tutta la sua filmografia è una macchina, una intelligenza artificiale, più umana degli umani dei suoi film, hal9000. in kubrick del resto il razionalismo assoluto sconfina spesso nell'irrazionalismo assoluto, con quel pessimismo misantropo che è una delle sue caratteristiche più tipiche (soprattutto dell'uomo-kubrick)
#97
Inviato 22 novembre 2014 - 12:25
L'intervento comunque a me è piaciuto.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#98
Inviato 22 novembre 2014 - 13:34
#99
Inviato 22 novembre 2014 - 13:39
mi vien da citare carmelo bene: "oooh ma quanti fedeli" non è una critica, è una mera constatazione. il cinema di kubrick è incapace di lasciar trasparire una qualsiasi emozione umana: non a caso il personaggio più "umano" di tutta la sua filmografia è una macchina, una intelligenza artificiale, più umana degli umani dei suoi film, hal9000. in kubrick del resto il razionalismo assoluto sconfina spesso nell'irrazionalismo assoluto, con quel pessimismo misantropo che è una delle sue caratteristiche più tipiche (soprattutto dell'uomo-kubrick)
E' un punto di vista condivisibile, da ammiratore di Kubrick ammetto che la sua anima è quella di una persona asociale, cinica e fredda, che vede in modo disincantato qualsiasi tipo umano, sicuramente caratteristica della sua vita privata e dei suoi film alla pari.
Detto questo, riguardo ad Interstellar ecco la vera trama, a cura del sempre eccellente Bagniproeliator:
http://bagniproeliat...i-interstellar/
Statisticamente parlando, non lo so.
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