
[Monografia] The Coral
#101
Inviato 24 maggio 2023 - 22:22
#102
Inviato 24 giugno 2023 - 11:28
@Tom
Sono piuttosto in fissa ultimamente, soprattutto con The Invisible Invasion.
Ma anche con tutto il movimento/gruppi che hanno ispirato i ragazzi di Liverpool (La's su tutti ovviamente) e qualche degno seguace tipo questi (che ovviamente ti consiglio):
https://www.youtube....h?v=q0MfizSFGNk
#103
Inviato 24 aprile 2024 - 01:09
Aggiornando.
2023 Sea of Mirrors
Musica per uno Amleto pistolero davanti a uno specchio su una spiaggia. Loro stessi lo definiscono "la colonna sonora di un western italiano diretto da Fellini con una sceneggiatura scritta da Richard Yates", Ma piu' che a un western spaghetti sullo schermo, l'atmosfera che fanno immaginare e' quella dei set spagnoli a fine lavoro, con Anthony Steffen e Gianni Garko che si passavano le canne davanti al fuoco, o di Lee Van Cleef e Giuliano Gemma a sbronzarsi in un night d'Almeria. Scene di una perduta estate culturale europea, quando ancora "eravamo" capaci di raccontarci e farci mito.
2023 Holy Joe's Coral Island Medicine Show
Musica per nessuno che esce da jukebox in un pub perso nella nebbia su un'isola svuotata dal tempo Pubblicato solo in formato fisico lo stesso giorno di "Sea of Mirrors", ma piu' che collegarsi al gemello e' una addenda country folk a "Coral Island", con tanto di intermezzi recitati da nonno Skelly anche qui (ma fortunatamente piu' brevi e meno invasivi). Il clima gia' da "mare d'inverno" che permeava la seconda parte di "Coral Island" diventa definitivamente spettrale. Che questo altro conciso condensato di atmosfere da zona del crepuscolo sia una raccolta di outtake e b-sides non incide minimamente sulla compatezza poetica del risultato.
Ian Skelly
2024 Lotus and the Butterfly
Ormai la malinconia sembra essere entrata nelle ossa dei fratelli Skelly. In linea con l'ultima produzione del gruppo, anche in solitaria il solitamente "hip" Ian evoca atmosfere notturne e misteriose, esprimendo un'inquietudine forse piu' selvatica e montagnosa rispetto a quella piu' da spiaggie e oceani del gruppo. Stavolta, oltre alle solita irrinunciabile scenografia 60s, in questo caso una cosa tipo i Byrds che si infilano nel vicolo di "Strange Days", mi sembra ci sia anche qualcosa di accostabile alla neo-pschedelia dei primi Grant Lee Buffalo o dei Mercury Rev piu' posati.
#104
Inviato 12 ottobre 2024 - 16:52
Uno si distrae un attimo e quando torna al Piccolo PsicoMondo Antico dei Coral si ritrova due album collaterali nuovi di zecca. Entrambi, con modi e atmosfere diametralmente opposti, in linea con l'umore del gruppo dedito all'ultra-malinconia-ma-con-ritmo.
Paul Molloy
2022 The Madmen of Apocalypso
Il secondo album del chitarrista Molloy procede sulle stesse coordinate giallosottomarine dell'esordio solista, con un mix tra vaudeville jazz e psichedelia da gazebo se possibile ancora più fuori moda della roba del gruppo madre. L'esuberanza della musica stride volutamente col concept apocalittico dell'album. Tipo la colonna sonora di un Dottor Stranamore diretto da Woody Allen.
Nick Power & McKowski
2022 Throat
Secondo album anche per il tastierista Nick Power qui in collaborazione col musicista irlandese McKowski. Dal folk ricamato dell'esordio a un folk lo fi e sperimentale, con numerosi momenti di pura atmosfera. Musica da fantasmi pieno di scricchiolii, crepitii, refoli, da passeggiate solitarie in stradine di campagna all'imbrunire. Tipo un festival di folk revival, ma organizzato dal Popolo dell'Autunno di Bradbury.
#105
Inviato 05 dicembre 2024 - 15:19
Ian Skelly
2024 Lotus and the Butterfly
Ormai la malinconia sembra essere entrata nelle ossa dei fratelli Skelly. In linea con l'ultima produzione del gruppo, anche in solitaria il solitamente "hip" Ian evoca atmosfere notturne e misteriose, esprimendo un'inquietudine forse piu' selvatica e montagnosa rispetto a quella piu' da spiaggie e oceani del gruppo. Stavolta, oltre alle solita irrinunciabile scenografia 60s, in questo caso una cosa tipo i Byrds che si infilano nel vicolo di "Strange Days", mi sembra ci sia anche qualcosa di accostabile alla neo-pschedelia dei primi Grant Lee Buffalo o dei Mercury Rev piu' posati.
Ascoltato oggi dopo tot settimane che giaceva nella libreria.
Approvo.
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