Inviato 14 luglio 2014 - 17:18
Ma che vuol dire mestiere? Si decide con i voti! Se voglio votare un ignorante perché mi piacciono gli ignoranti, sono libero di farlo, questa è la democrazia.
Poi naturalmente io personalemte spero ci vadano quelli "bravi" a ricoprire le cariche istituzionali (bravi per me, comunque, la questione è solo in piccola parte oggettiva). E proprio per questo ho tirato in ballo il ruolo dei partiti.
Esempio paradossale, per spiegarmi meglio: sono un libero cittadino italiano; odio gli inglesi e la loro lingua demmerda; fondo un movimento e mi presento alle elezioni col programma ambizioso di tornare al latino come lingua del mondo; vinco le elezioni: è giusto che io faccia il Premier e che io non parli inglese in questo caso, sto rispettando appieno la volontà dei miei elettori!
Poi ho capito che la questione la fate molto più semplice e si parlava solo del fatto che Renzi ha fatto una figuraccia: sono d'accordo anch'io su questo. Però a un certo punto ho cominciato a leggere di "curriculum" e di competenze oggettive per ricoprire un incarico di governo, e ho voluto specificare che questo è un concetto fuori dal mondo (se si parla di uno Stato democrartico).
Claro?
"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."
(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")