1657 replies to this topic

[100000]

(ho da poco avuto una bambina)

Cavolo, mi era sfuggito, complimenti!

la mia voglia di fare la musica che ancora adesso mi toglie concentrazione ed energie per altre cose.

Qui però sbagli prospettiva: è il lavoro la zavorra che ti toglie concentrazione ed energie per fare musica e altre cose.

[lazlotoz]

 

è il lavoro la zavorra che ti toglie concentrazione ed energie per fare musica e altre cose.

 

 

 

Amen!

[ArchieFisher]

Dopo anni da consulente presso una grossa impresa in ambito ingegneristico, sono arrivato alla conclusione che i lavoratori over45 possano essere classificati secondo le seguenti categorie (non esclusive, si può appartenere a più di una di esse):

• 20%: persone estremamente esperte e da cui si può imparare molto;
• 50%: persone il cui lavoro consiste nell'organizzare il lavoro altrui e nel fare riunioni/audiocall per un paio di ore al giorno;
• 20%: persone che non fanno quasi niente (di lavorativo, intendo) e aspettano la pensione;
• 50%: persone che svolgono un lavoro tecnico lottando contro il loro invecchiamento cognitivo e il loro analfabetismo funzionale (leggi, una persona con 20 anni meno di loro farebbe lo stesso lavoro meglio e con uno stipendio più basso).

[Giovanni Drogo]

Io sono arrivato ad avere la settimana occupata al 50 per cento da meeting e non sono nemmeno un manager Cristo Santo. Sono un tecnico, o lo sarei almeno. Il motivo credo sia che quelli sopra di me non hanno una visione, di conseguenza me la devo creare io.

[ArchieFisher]

Io sono arrivato ad avere la settimana occupata al 50 per cento da meeting e non sono nemmeno un manager Cristo Santo. Sono un tecnico, o lo sarei almeno. Il motivo credo sia che quelli sopra di me non hanno una visione, di conseguenza me la devo creare io.

Conosco persone nella tua stessa situazione.

 

Io fortunatamente mi limito a mezz'ora di uno standup inutile tutti i giorni, dove per 25 minuti guardo il cellulare ascoltando persone che parlano di progetti cui non ho mai lavorato (più una mezz'ora di pianificazione il venerdì pomeriggio - la mezz'ora in cui pianificano quello che dovrò fare).

 

Bello essere agile.

[Giovanni Drogo]

Bene io ho un problema molto grosso, non riesco a sottostare a questo tipo di situazioni. Sto letteralmente impazzendo.

[bosforo]

Io sto pensando a un retraining completo (ho 31 anni), non escludo nemmeno tornare a scuola. Ogni giorno nel mio lavoro attuale è un'agonia.

[lazlotoz]

Bene io ho un problema molto grosso, non riesco a sottostare a questo tipo di situazioni. Sto letteralmente impazzendo.

 

Banalmente, hai provato a mandare qualche candidatura in altre aziende all'estero? 

Non far la cazzata di farti andare bene un lavoro che ti manda male.

 

Vero che con famiglia è più difficile gestire dei cambiamenti (non so come stai messo con eventuali tue economie, a parte il fatto che mi devi una birra ), però star appeso a un lavoro del cazzo solo per questioni alimentari è sbagliato (nel senso che mi pare di capire che le tue competenze sono tali da poterti trovare dell'altro).

[Giovanni Drogo]

 

Bene io ho un problema molto grosso, non riesco a sottostare a questo tipo di situazioni. Sto letteralmente impazzendo.

 

Banalmente, hai provato a mandare qualche candidatura in altre aziende all'estero? 

Non far la cazzata di farti andare bene un lavoro che ti manda male.

 

La cosa tragica di questo lavoro tra l'altro è che ho un confronto chiarissimo rispetto a come lavorano aziende simili oppure la stessa multinazionale:

- lato USA

- lato Germania

 

E per quanto anche gli altri di divisioni diverse/altre aziende non è che siano freschissimi e ci siano una barca di problemi anche lato loro, il paragone con l'Italia è veramente impietoso, questo concorre a creare la sensazione di frustrazione di essere capitato in un posto di persone mica tanto centrate.

[lazlotoz]

 

 

Bene io ho un problema molto grosso, non riesco a sottostare a questo tipo di situazioni. Sto letteralmente impazzendo.

 

Banalmente, hai provato a mandare qualche candidatura in altre aziende all'estero? 

Non far la cazzata di farti andare bene un lavoro che ti manda male.

 

La cosa tragica di questo lavoro tra l'altro è che ho un confronto chiarissimo rispetto a come lavorano aziende simili oppure la stessa multinazionale:

- lato USA

- lato Germania

 

E per quanto anche gli altri di divisioni diverse/altre aziende non è che siano freschissimi e ci siano una barca di problemi anche lato loro, il paragone con l'Italia è veramente impietoso, questo concorre a creare la sensazione di frustrazione di essere capitato in un posto di persone mica tanto centrate.

 

 

 

Provare a passare al lato Germania? Guardi ogni tanto se hanno posizioni aperte o cose così?

[Giovanni Drogo]

Non potrei nemmeno passare al lato Germania perché è un'altra azienda, non la stessa mia, e ci sono anche accordi che vietano il passaggio tra dipendenti che stanno lavorando allo stesso progetto. Poi è difficile anche il passaggio alla versione americana perché sono assunto dalla spa italiana, non è un banale cambio di dipartimento. E comunque non sarei nemmeno interessato a farlo.

[redeifiordi]

Non potrei nemmeno passare al lato Germania perché è un'altra azienda, non la stessa mia, e ci sono anche accordi che vietano il passaggio tra dipendenti che stanno lavorando allo stesso progetto. Poi è difficile anche il passaggio alla versione americana perché sono assunto dalla spa italiana, non è un banale cambio di dipartimento. E comunque non sarei nemmeno interessato a farlo.

Fatevi un giro in ditta outsourcing in Polonia 

[pooneil]

scusa Giovanni se posso sembrare impertinente, ma, considerando che 1) qualche anno fa hai ricevuto una sostanziosa eredità 2) hai delle competenze che ti permettono l'autoimprenditoria, perché ti lamenti soventemente di stare in una situazione per te non idonea?

perché tutta questa sofferenza?

 

EDIT

sei mica veneto? nel caso questo spiegherebbe tutto

[Twin アメ]

Non potrei nemmeno passare al lato Germania perché è un'altra azienda, non la stessa mia, e ci sono anche accordi che vietano il passaggio tra dipendenti che stanno lavorando allo stesso progetto. Poi è difficile anche il passaggio alla versione americana perché sono assunto dalla spa italiana, non è un banale cambio di dipartimento. E comunque non sarei nemmeno interessato a farlo.

 

Ho appena scoperto per puro caso che un'azienda nota della zona ha una sede qua, una a Monaco e una a Chicago... coincidenza?

[Giovanni Drogo]

Qua dove? Comunque no.

[100000]

(effettivamente, considerata l'eredità e la giusta passione musicale, io non avrei grossi dubbi su cosa fare, però giustamente ognuno è padrone della sua vita)

[Ortodosso]

Ma perché non ci starebbe di poter dire uno vuole fare parte di un’organizzazione dove fa un lavoro che gli piace, anche se non ha bisogno di lavorare (roba poi ridicola da dire per la cifra ricevuta da Drogo, che ha un figlio eh)?

C’è gente che guarda al lavoro come qualcosa di più della prostituzione del proprio tempo per arrivare a fine mese con le spese, chi invece da questa visione non si schioda è chiaramente e regolarmente infastidito da chi ha ambizione di fare qualcosa di buono, e molto vocal (non richiesto) su come gli altri dovrebbero intendere il lavoro e spendere il loro tempo. I vegetariani del non fare un cazzo.

Molto triste e allo stesso tempo rivelatorio della situazione aggregata dell’Italia.

[100000]

Bello come "fare musica" = "non fare un cazzo" in un forum di musica

 

Comunque Drogo non sapevo del figlio e non so tuttora dell'entità dell'eredità (quante cose mi sono perso?), e le uscite sopra sono cazzate ovviamente, l'unica cosa che mi sento di consigliare seriamente è lasciare quanto prima un lavoro che ti fa soffrire così tanto e cercare di meglio, soprattutto visto che hai il margine per farlo.

Io tutte le volte che l'ho fatto mi sono pentito solo di non averlo fatto prima.

[Giovanni Drogo]

Gente, come dice Ortodosso non è con un'eredità del genere che chiudi bottega e passi il resto della tua vita a suonare la chitarra elettrica e a leggere i libri di poesie. Ci sono due modi per sfangarla senza un posto di lavoro con un patrimonio di 400.000 euro scarsi, o sei un asso della finanza ed hai passione e talento in quell'ambito oppure ti fai un piano rigidissimo di vita rinunciando a gran parte delle cose che la società offre. Chiaramente sto parlando per una persona che ha rispetto (che per me è la base dell'unica vera forma di amore) per la sua famiglia, per i suoi genitori la sua compagna ed eventualmente i propri figli, se uno invece ritiene di non dover rendere conto a nessuno - oppure non ha nessuno - allora il discorso magari cambia.

 

Partendo nel mio caso dal fatto che il mio patrimonio precedente all'eredità era zero (qualche soldo in conto che stavo mettendo da parte lavorando), che mi stavo facendo una formazione in qualcosa, e che come tutti dovevo pagare l'affitto e tutte le altre spese solite che qualsiasi persona viva nella società deve affrontare, non è con quella cifra che arrivi a fine vita tranquillo, con compagna e figli. Però capisco ora dalle vostre considerazioni come ci siano persone che avendo anche delle buone eredità finiscono poi comunque sul lastrico.

Sulla questione musicale ugualmente non capisco, ho sempre coltivato la musica come una passione e ci sono stati anni in cui facevo anche fatica a portare avanti gli studi perché ero ossessionato dalla musica, ma nel momento in cui si parla di avere delle entrate, per fare con la musica i soldi che sto facendo adesso dovrei lavorare come minimo il doppio delle ore in una settimana, e avrei ancora meno tempo per coltivare quello che realmente mi piace della musica, e che non mi procura un euro, costituendo invece unicamente una voce di spesa costante. Tutti i tentativi che ho fatto per stabilire dei legami col circuito musicale si sono inoltre rivelati fallimentari, dal momento che l'ambiente artistico è il peggior ambiente professionale che io abbia mai visto, i problemi che già ho nel mondo delle aziende connesse all'ingegneria li avrei all'ennesima potenza nell'ambiente musicale.

Infine, ho un ulteriore "problema" perché ho delle ambizioni e se queste calate nel contesto ingegneristico sono controllabili perché quantomeno so di essere scarso, nel contesto musicale mi rendono praticamente inaffrontabile e invendibile.

[bluetrain]

 

Sulla questione musicale ugualmente non capisco, ho sempre coltivato la musica come una passione e ci sono stati anni in cui facevo anche fatica a portare avanti gli studi perché ero ossessionato dalla musica, ma nel momento in cui si parla di avere delle entrate, per fare con la musica i soldi che sto facendo adesso dovrei lavorare come minimo il doppio delle ore in una settimana, e avrei ancora meno tempo per coltivare quello che realmente mi piace della musica, e che non mi procura un euro, costituendo invece unicamente una voce di spesa costante. Tutti i tentativi che ho fatto per stabilire dei legami col circuito musicale si sono inoltre rilevati fallimentari, dal momento che l'ambiente artistico è il peggior ambiente professionale che io abbia mai visto, i problemi che già ho nel mondo delle aziende connesse all'ingegneria li avrei all'ennesima potenza nell'ambiente musicale.

 

In questo ti capisco. Io suono praticamente da sempre, al liceo e all'uni pure io a volte facevo fatica a studiare perché distratto dalla musica, eppure non ho mai pensato di farne una professione, proprio perché quando una passione diventa lavoro inevitabilmente viene inquinata dai compromessi e in parte dalla routine propri delle attività retribuite.

Io voglio vivermela come una cosa mia, completamente libera da vincoli, in totale purezza.

Sia chiaro, non dico che chi lo fa per mestiere sbagli o sia un cretino eh, assolutamente no, la mia una posizione molto personale e intimistica.

E anche io, come te, quelle volte che ho approcciato la musica in maniera un po' più professionale ho trovato un mondo orribile e molto chiuso, molto più del settore non artistico in cui lavoro ora.

Alla fine sono contento della mia scelta, ho un lavoro che mi piace e continuo a studiare musica e anche suonare in giro, magari prendendomi della pause, ma di fatto non ho mai mollato ed una cosa che continua a darmi moltissimo.

[pooneil]

Beh Giovanni, ma se averi di mezzo milioncino a 30 anni non ti liberano dall'essere un travet depresso (io non ho mai scritto che dovresti abbandonare tutto e darti alla poesia, ma sottintendevo che, con quella somma e con le competenze che hai, avresti una certa libertà nel costruirti un futuro lavorativo più affine alla tua personalità, cosa che nel 2020 mi sembra che facciano milioni di persone), questa conversazione andrebbe spostata nel topic Borghesia Borghesia Canaglia. 

[Giovanni Drogo]

Ho capito quello che dici ma io lavoro da 6 anni nel mio ambito, non da 15, e non faccio il commercialista o l'ingegnere civile, credo sia un po' più difficile per me lavorare in proprio, sono ingegnere informatico ma non mi occupo di gestionali per aziende ecco. Non ho capito in che modo il fatto di stare bene economicamente dovrebbe prevenire il desiderio (chiaramente da travet depresso) di lavorare in un posto in cui si stia bene.

[Ortodosso]

Vero, però hai anche la fortuna di lavorare in un ambito dove domanda/offerta gioca a tuo favore e opportunità di cambiare ci sono. Perché non vai da qualche parte software che magari non è un domain che ti interessa altrettanto (dall'esterno) ma dove magari la cultura e la dinamicità (e anche l'età delle persone) sono più un fit per te? Cercare lavoro è una rottura di cazzo ma è meglio che farsi venire l'ulcera nelle multinazionali.

[Giovanni Drogo]

Questo lo so bene, datemi almeno il tempo di realizzare che dopo 9 mesi qui mi tocca già cercarmi un altro lavoro, che non è proprio il massimo, anche agli occhi di altri datori di lavoro a cui ti presenti (poi chiaro che le esperienze nel mio cv non sono tutte così brevi). 

[Trespassive-aggressive]

Giovanni, a volte mi sembri una di quelle donne avvenenti che chiedono al proprio partner se hanno dei difetti solo per sentirsi dire che sono belle

Come hanno detto un po' tutti qui sopra: hai una formazione di livello, il settore in cui lavori offre svariate possibilità, hai (o comunque dai tuoi messaggi traspare la tua) molta voglia di emergere e di darti da fare, sei maturo, hai pure un certo gruzzolo da parte che non fa male, ecc...credo che le premesse ci siano tutte. Poi hai 34 anni, mica 54.

[Giovanni Drogo]

Scrivo queste cose perché magari oltre a ricevere consigli possono essere utili per qualcuno che intraprende percorsi simili, in un forum in cui mi sembra che ci siano delle persone molto intelligenti preferisco espormi in queste discussioni che stare zitto.

[pooneil]

Ho capito quello che dici ma io lavoro da 6 anni nel mio ambito, non da 15, e non faccio il commercialista o l'ingegnere civile, credo sia un po' più difficile per me lavorare in proprio, sono ingegnere informatico ma non mi occupo di gestionali per aziende ecco. Non ho capito in che modo il fatto di stare bene economicamente dovrebbe prevenire il desiderio (chiaramente da travet depresso) di lavorare in un posto in cui si stia bene.

 

Beh ma 15 anni fa il tuo (nostro) ambito ancora manco esisteva 

 

Il stare bene economicamente ti puo' dare la libertà, per me, di essere in perdita per qualche mese/un anno nel frattempo che ti costruisci la tua attività che per me é molto fattibile anche se non facciamo i commercialisti (il mio sogno é fare il consulente per piccoli negozi tipo i panifici e dirgli "al mercoledi dovete fare più michette, sono 5000 euro, grazie e arrivederci).

[Giovanni Drogo]

Comunque sto considerando anche quell'opportunità, avrei anche qualcuno per cui lavorare potenzialmente, ma ho paura di non avere ancora esperienza sufficiente per portare avanti un'attività così, anche perché va detto che nell'ultimo anno l'unica cosa positiva di questo progetto in cui sono è che ho smesso di vedere la questione tecnica solo da data analyst, avendo a che fare con una toolchain tra infrastruttura, data platform e applicazioni che è veramente faraonica (cluster con data platform e compute platform in OpenShift, strumenti come Ansible, Airflow, Kafka, Jenkins, Zuul, ambiente completo MapR proprietario, etc.), e dovendomi concentrare su tante attività collaterali. Ed ho capito che ho ancora parecchio da imparare, sono un cane. 

[gwoemul]

Domani vengo trasferito ( Torino -> Milano ) e passo ad una posizione di maggior responsabilità e che mi farà crescere molto (grande notizia, sono veramente euforico ecc.. ecc..). 

Purtroppo a livello formale la cosa si traduce in una cessione di contratto (per intenderci passo dalla Riccardoni Industries S.r.l alla Riccardoni Chitarre S.p.a) a pari trattamento economico, quando io già cominciavo a fantasticare sulla possibilità di un discreto aumento (vuoi anche solo per la differenza in termini di costo della vita tra le due città).

Non ho ancora firmato niente, oggi pomeriggio mi hanno mandato una scrittura privata che però sarà da firmare dalle tre parti in causa solo al ritorno negli uffici (naturalmente da domani continuo a fare smart working).

 

Arrivo alla domandona (scusate la banalità, ma per me è la prima volta, e per di più il contesto apocalittico che ci è piombato addosso non aiuta aiuta a farmi scrollare di dosso l'imbarazzo): secondo voi è lecito chiedere un aumento? Anzi, come faccio a chiedere un cazzo di aumento?

 

EDIT Aggiungo che domani devo sentire telefonicamente la HR. Il passaggio della scrittura privata che pensavo di mettere in discussione è il seguente:

Il Sig. Gwoemul dà atto e concorda che detto complessivo trattamento al medesimo applicabile non è meno favorevole rispetto a quanto finora applicato presso il Cedente.

Col cazzo che non è meno favorevole! Con lo stesso stipendio a Torino faccio il pascià, a Milano la fame.

[Ortodosso]

Sei un po' in ritardo se stai per firmare, ma io farei così.

 

Parla o col tuo capo vecchio (Srl) o nuovo (spa) e gli dici:"Guarda, vorrei un tuo consiglio, quali sono le priorità per crescere in questa posizione? Da un lato sento che si stanno aprendo molte possibilità dall'altro anche una cosa stupida come la compensation (o come si dice in italiano) che non aumenta mi fa pensare che devo ancora crescere molto, tu come la vedi?"

 

Una cosa così almeno qui in US viene captata subito, in Italia potrebbero fare più gli gnorri. Comunque il segnale che questa cosa ce l'hai in mente arriva, e senza creare grossa conflittualità. Se poi hai più potere negoziale etc. si può anche fare una roba più aggressiva. 

 

Se poi vuoi dare qualche dettaglio in più (sei dirigente, sei quadro, settore, etc) magari mi viene qualcosa di meglio.

[Ortodosso]

Ok ho dato un’occhiata a chi sei, anche Drogo potrebbe parlare con cognizione di causa maggiore della mia

[gwoemul]

Chi sono? 

 

Comunque faccio R&D in una multinazionale italiana. Impiegato, e anche se andrò a sostituire un quadro passato alla concorrenza, credo rimarrò tale per adesso (immagino ci possa stare, ho 27 anni). 

 

Nei giorni scorsi un progetto che ho praticamente messo in piedi da solo nell'ultimo anno ha avuto un committment molto forte da parte di un dirigente diventando top priority a livello mondo. Da ciò, e dal fatto che rischiavo di stare chissà quanto in cassa integrazione a fare un cazzo, l'improvvisa accelerazione sul trasferimento. Se devo fare leva su qualcosa, niente di meglio di questo. 

 

Di parlare col vecchio capo lo escludo, non ha mai capito quello che facevo (io unico ingegnere informatico in un team R&D di chimici/meccanici/gestionali) e probabilmente non capisce nemmeno cosa sto andando a fare. 

 

Il nuovo, con il quale collaboro - in prestito, a fasi alterne - da ormai un anno, e che ha spinto tanto per avermi, sembra ben contento di delegare alle risorse umane finché può. Mesi fa, al primo tentativo di trasferimento, aveva detto qualcosa tipo: "Veditela con la HR, se riesci a strappare un buon contratto sono contento per te!"  . 

In ogni caso con lui un passaggio mi rendo conto che dovrò farlo per forza. Potrei esordire con la tua frase che mi sembra formulata nel modo più giusto.

[Giovanni Drogo]

E io che c'entro? 

 

In merito alla questione, occhio alla tipica presa per il culo italica di creare un posto fake per te in cui sembra che tu abbia ruoli fiki, una roba tipo come quando creano nuovi ministeri che non si capisce a cosa servano. E' solito in varie aziende creare ruoli fittizi tipo "manager dei cestini di tutti gli uffici" per dare il contentino a chi vorrebbe dimostrare a sè stesso e alla mamma che ha doti di leadership, di solito la cartina tornasole è proprio se c'è l'aumento di stipendio o meno. 

Ho visto anche gente che proponeva progetti e poi veniva entusiasticamente messa a capo di quei progetti, ma senza altra gente sotto da gestire e senza voce in capitolo nel budget.   

 

Sugli aumenti di stipendio boh, io finora ho avuto proposte di aumento solo quando dicevo che me ne andavo (non accettate chiaramente). E di conseguenza il mio stipendio è sempre salito cambiando lavoro. Certo se si va al mio ritmo di cambio si sale presto.

[gwoemul]

Ho visto anche gente che proponeva progetti e poi veniva entusiasticamente messa a capo di quei progetti, ma senza altra gente sotto da gestire e senza voce in capitolo nel budget.   

 

Beh, hai praticamente descritto la situazione nella quale mi sono trovato spesso e volentieri finora. Adesso le condizioni sembrano essere decisamente cambiate ma sicuro non mi aspetto il tappeto rosso  .

 

Nel frattempo sto cercando di parlare con più colleghi possibile (gente di cui mi fido o che ha avuto esperienze più o meno simili) ma con il dilagare dello smart working trovo tutti perennemente in a call se non addirittura presenting

[Ortodosso]

Comunque faccio R&D in una multinazionale italiana.

 

E io che c'entro? 

E state anche nello stesso settore dai.

Orrendo ma credo comune l'atteggiamento del nuovo capo ('veditela tu con HR"), vero quello che dice Drogo su title inflation al posto di aumenti di stipendio, quei pochi anni che ho lavorato in Italia ero in Bain che essendo un ambiente hobbesiano ma onesto aveva riconosciuto questa cosa e faceva solo aumenti di stipendio in base alla performance, poi quando passavi certe soglie di stipendio cambiava il job title, e non il contrario.

[Giovanni Drogo]

in Bain che essendo un ambiente hobbesiano ma onesto aveva riconosciuto questa cosa e faceva solo aumenti di stipendio in base alla performance, poi quando passavi certe soglie di stipendio cambiava il job title, e non il contrario.

 

Questo nella media italiana è già fantascienza! Noi in realtà abbiamo tutto un sistema strutturatissimo di PLM (valutazione delle performance e degli obiettivi personali) che aveva introdotto qualcuno di cui si è parlato molto in questo forum, ma potete immaginare come viene usato.

[gwoemul]

Niente, alla fine non ho nemmeno parlato con le risorse umane ma con una tipa dell'ufficio amministrativo che mi ha consigliato di rimandare la discussione alla fine dell'emergenza quando si tornerà in ufficio.
Viste le prospettive economiche, è un consiglio che puzza di pietra tombale sulla questione.

 

Noi in realtà abbiamo tutto un sistema strutturatissimo di PLM (valutazione delle performance e degli obiettivi personali) che aveva introdotto qualcuno di cui si è parlato molto in questo forum, ma potete immaginare come viene usato.

Idem con patate.

[Giovanni Drogo]

Questo lo so bene, datemi almeno il tempo di realizzare che dopo 9 mesi qui mi tocca già cercarmi un altro lavoro, che non è proprio il massimo, anche agli occhi di altri datori di lavoro a cui ti presenti (poi chiaro che le esperienze nel mio cv non sono tutte così brevi). 

 

 

Me ne vado. 

 

Regole per non ritrovarmi mai più in certe situazioni:

- subire un colloquio di selezione che abbia un minimo di serietà, in modo tale da assicurare che le persone che entrano in un certo progetto siano competenti (me compreso)

- grandi aziende italiane praticamente depennate, credo non facciano per me

- avere un'indicazione positiva da qualche persona fidata del posto in cui sto andando prima di andarci

 

Sull'indicazione di Ortodosso di non rimanere necessariamente agganciato ad un certo domain sono un po' combattuto, non so se ho le doti per cambiare ambito di applicazione così facilmente, di finanza ad esempio ne so ben poco e l'ambito dei segnali fisici da sempre mi appassiona di più.

 

 

Comunque, cercare lavoro con nel frattempo un lavoro full time + bambina di pochi mesi è una roba da Indiana Jones.

[markmus]

Comunque, cercare lavoro con nel frattempo un lavoro full time + bambina di pochi mesi è una roba da Indiana Jones.

a maggior ragione nel contesto attuale... fai bene a guardarti intorno, ma immagino siano poche le aziende pronte ad assumere adesso come adesso, vista l’incertezza generale. immagino fino a settembre sarà tutto un po’ paralizzato.

in bocca al lupo comunque!

[Giovanni Drogo]

Grazie, al momento ho mandato solo 3 CV e fatto due colloqui, di cui uno solo con head hunter esterno ed uno già tecnico in un bel posto. In quest'ultimo posto mi hanno già detto che comunque la cosa migliore sarebbe eventualmente cominciare per settembre ma io un'estate a lavorare nel posto in cui sono ora non me la faccio, quindi eventualmente mi prendo un congedo parentale di 3 mesi, così riesco in qualche modo a eludere il preavviso di dimissioni, ad avere un'entrata minima non lavorando e do anche una mano alla mia compagna che poi sarebbe il significato primario del congedo.

 

Inutile dire che in queste situazioni avere un minimo di patrimonio da parte aiuta psicologicamente, anche se mi sono sempre comportato così anche quando tutto quello che avevo erano 9.000 euro messi da parte in due anni e mezzo di lavoro e vivevo in appartamento in condivisione stile università.

[Ortodosso]

Me ne vado. 

Neanche quotato dai.

Comunque hai fatto una riflessione che mi trova 100% d'accordo, ovvero che nel cercare lavoro vale sempre la regola di Groucho Marx per cui veramente non bisogna mai desiderare di essere membri di un club che ci offra la sua membership: se ti fanno dei colloqui senza senso, senza contenuti, e poi ti offrono un lavoro, quella è una grande red flag.
 

Il lavoro lo trovi tranquillamente, non farti le pippe sulle tue doti, siamo tutti cialtroni me compreso. Anche solo sul forum ce ne saranno 2-3 che ti possono già dare una mano, mi ci metto anche io anche se il mio network è oramai 90% estero, al limite sentiamoci in privato.

[Giovanni Drogo]

Quello lo escludo senza aver fatto un mese full time di preparazione al colloquio, sul forum ci entro ogni giorno, non posso rischiare di fallire un colloquio procuratomi da un ondarocker, sarebbe come fallire il test del neofita sui veri talk talk.

Detto questo, ho bisogno di scriverti lo stesso per chiederti info su come sta un'azienda che ha sede tipo a 20 km da casa tua.

[sfos]

Consiglio da neofita della negoziazione: ricevuta chiamata da cliente (azienda grossa) che vorrebbe incorporarmi al suo interno. Tendenzialmente non ho voglia di andarci, ma non voglio precludermi la possibilità di ricevere un'ottima offerta da rigirare ai miei capi per possibile controproposta. Qual è il miglior modo per procedere senza compromettermi troppo, visto che appunto non voglio in realtà andare a lavorare lì?

[mongodrone]

[Marguati]

Interessante questo bot

[thom]

con dei cambi di direzione così prodigiosi hai un posto nei 5stelle assicurato alle prossime primarie, altroché lavoro

[cerezo]

adesso che ho cancellato lo spam sembra che ce l'avete tutti con sfos

[debaser]

Consiglio da neofita della negoziazione: ricevuta chiamata da cliente (azienda grossa) che vorrebbe incorporarmi al suo interno. Tendenzialmente non ho voglia di andarci, ma non voglio precludermi la possibilità di ricevere un'ottima offerta da rigirare ai miei capi per possibile controproposta. Qual è il miglior modo per procedere senza compromettermi troppo, visto che appunto non voglio in realtà andare a lavorare lì?

 

ora voglio sapere com'è andata

[sfos]

E' ancora in corso a dire il vero, sembravano prontissimi a partire, poi si sono arenati. Mi hanno ricontattato un paio di settimane fa fissandomi un colloquio: a quel punto potevo o attendere tutto l'iter selettivo e presentarmi  a offerta in mano, ma avevo un bel po' di pressioni/ansia quindi ho deciso di preallertare la mia azienda prima di fare il colloquio. E' uno dei loro progetti più importanti, quindi l'idea di iniziare a perdere pezzi è bastata a farmi tutta una serie di promesse/garanzie sul piano economico e anche di crescita. Siamo rimasti che ci saremmo comunque aggiornati dopo il colloquio.

Con questo in mente ho affrontato il colloquio (l'altro ieri praticamente) tutto tranquillo, è andato bene (molto più tecnico di quanto pensassi), attendo feedback. Dopodichè si vedrà. Nel frattempo mi sono concesso davvero il beneficio del dubbio cercando di vedere se la posizione potesse interessarmi, ma nada. Dovrò solo formulare il modo più garbato per uscirmene, visto che continuerò a interagirci in qualche modo.

[pooneil]

a breve inviero' una lettera di dimissioni, che Parigi é troppo fredda per me ed un altro inverno qui col cazzo che ce lo passo.

 

sto quindi riflettendo su dove andare prossimamente, possibilmente per trovare un posto definitivo dove spendere quello che mi resta della mia vita mortale.

 

lavoro per un gruppo nazionale quindi posso ipotizzare la possibilità che mi offrano un trasferimento sulla Costa Azzurra ma

non dipende da me e non sarei io ad avanzare l'idea dato che mi toglierebbe potere nella negoziazione (mi immagino che rilancerei con "e perché non in Martinica/Guyana Francese?").

 

non sarebbe il jackpot andare a vivere a Nizza o Marsiglia (quello sarebbe stare in ciabatte tutto l'anno in un posto di mare), ma le condizioni di lavoro francesi sono difficili da lasciare indietro (37 ore a settimana, 7 settimane di ferie all'anno, un generale fancazzismo che data la situazione particolare in cui sono io, é moltiplicato per 10)

 

quindi in cima alla lista c'é il Brasile, che per lingua, clima, cultura, musica, cibo e culi rappresenterebbe la situazione prossima all'ideale.

i ridotti svantaggi sono di tipo economico (con lo stipendio che avrei giù mi posso dimenticare di andare in vacanza in 3/4 del mondo), le 40 ore a settimana e "solo" 4 settimane di ferie e da prendere consecutivamente.

inoltre mi dicono tutti che in Brasile se ne fregano delle regole (ok, ci credo) e che le 40 ore si superano spesso e che si lavora tanto (questo sinceramente finché non lo vedo non ci credo).

pero' cazzo menne, saro' abbronzato e depilato per il resto della mia vita.

 

altri paesi che considero potrebbero essere gli US negli stati dove si sta in maglietta, Sudafrica, Australia, Israele, l'Africa anglofona e/o cattolica, l'India e qualcun altro che ora non mi viene in mente, ma mi devo informare meglio sulle condizioni di lavoro di ciascuno di essi.

 

vi chiedo quindi se non siate a conoscenza di qualche dritta sapida sua qualche paese poco conosciuto ma interessante.

io di lavoro faccio il Data Analyst, parlo ITA/ENG/FR/POR e il fattore sicurezza locale non mi pesa più di tanto, considerando lo stipendio che avro', il fatto che sono 190cm e che sono cresciuto nei vicoli di Genova.

 

segue lista stile tipa italiana su Tinder:

 

NO alla Spagna (al primo ola tio, que pasa? potrei uccidere qualcuno), ok invece il Sudamerica latino

NO a paesi dove vige la legge islamica, a meno che non sia per finta tipo Dubai

NO a paesi dove c'è un alfabeto diverso dal nostro, a meno di città dal respiro molto internazionale e con molti expat

non mi viene in mente altro al momento

 

grazie, in cambio vi ospito tutti per il prossimo ondaraduno