La Grande Bellezza [Paolo Sorrentino, 2013]
#51
Inviato 23 maggio 2013 - 09:03
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#52
Inviato 23 maggio 2013 - 09:03
Scusa palozzino hai ragione. tiresia andiamo a scannarci da un'altra parte
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#53
Inviato 23 maggio 2013 - 09:08
Per cortesia. Per cortesia.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#54
Inviato 23 maggio 2013 - 09:17
Cioè fatemi capire: anche Fellini - da artista,non da politico,come peraltro lo è Sorrentino, e ne dovremmo andare fieri - ha dipinto ritratti della società - figlia del tempo in cui Fellini è vissuto, l'Italia del dopoguerra. E quindi? E' un endorsement politico, satira, che altro? E Dostoevski allora cos'era? Cioè qui ormai nessuno può esprimere nulla, nulla di nulla, nemmeno usare il disincanto, l'ironia, il talento, senza essere accusato di qualcosa...QUESTO si che mi sembra un lascito, greve e ingombrante, di 20 anni di decadenza inarrestata e inarrestabile; un manicheismo rozzo sia nella forma e nei contenuti, che coinvolge nel suo rimestare la merda anche cose che ne dovrebbero restare fuori - tipo, appunto, l'arte.
Per cortesia. Per cortesia.
Non rigirare la frittata. Da sempre siete voi di sinistra che date un senso politico all'arte. Cioè è storicamente così.
Ho visto Il Divo e mi è piaciuto parecchio, ma non cambia mica il mio giudizio politico su Andreotti. L'arte è arte, basta a sè stessa.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#55
Inviato 23 maggio 2013 - 09:20
"Signori da quest'altra parte per Robertobaggio, Robertobaggio salta... e segna!... A centrocampo sei giocatori spagnoli stesi a terra! Eeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhh!
#56
Inviato 23 maggio 2013 - 09:20
io di cinema ne capisco eccome e mi basta un fotogramma per capire che sto film è una merda. stiamo ancora qui a farci le seghe con la Dolce vita, come gli stranieri con pizza e mandolino. siete i peggiori voi del cinema!Le discussioni politiche magari fatele altrove, specialmente se di cinema non sapete un cazzo. Oh.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#57
Inviato 23 maggio 2013 - 09:27
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#58
Inviato 23 maggio 2013 - 09:29
#59
Inviato 23 maggio 2013 - 09:34
#60
Inviato 23 maggio 2013 - 09:49
Lime ma che dici? L'arte E' politica, ma mica la politica che guardi in TV: ha una accezione più ampia,mica stiamo parlando di un talk show,delle puttane di Berlusconi e dei trucchi di D'Alema. L'arte incide profondamente sulla società (pensa alla musica che tanto ami) e in questo è molto più concreta della politica dei politicanti. Il tuo limite (enorme,consentimelo, visto che siamo amici e non sarà questo a farci cambiare il sentimento reciproco) è che credi che la politica sia solo ed esclusivamente sinistra italiana vs destra italiana. Qui tu ti fermi, forse perchè ti basta così: ma non è così. La nostra decadenza è proprio avere ridotto la politica a questo, dal "sinistrello" di Lassi alla demonizzazione di qualsiasi cosa vada un po' più a fondo nella critica sociale di questo paese. Basta,per cortesia, mettiamo la capacità critica su on e allarghiamo un po' gli orizzonti.
Cioè fatemi capire: anche Fellini - da artista,non da politico,come peraltro lo è Sorrentino, e ne dovremmo andare fieri - ha dipinto ritratti della società - figlia del tempo in cui Fellini è vissuto, l'Italia del dopoguerra. E quindi? E' un endorsement politico, satira, che altro? E Dostoevski allora cos'era? Cioè qui ormai nessuno può esprimere nulla, nulla di nulla, nemmeno usare il disincanto, l'ironia, il talento, senza essere accusato di qualcosa...QUESTO si che mi sembra un lascito, greve e ingombrante, di 20 anni di decadenza inarrestata e inarrestabile; un manicheismo rozzo sia nella forma e nei contenuti, che coinvolge nel suo rimestare la merda anche cose che ne dovrebbero restare fuori - tipo, appunto, l'arte.
Per cortesia. Per cortesia.
Non rigirare la frittata. Da sempre siete voi di sinistra che date un senso politico all'arte. Cioè è storicamente così.
Ho visto Il Divo e mi è piaciuto parecchio, ma non cambia mica il mio giudizio politico su Andreotti. L'arte è arte, basta a sè stessa.
Detto questo,mi aspetto da te a questo punto una critica estetica del film,una volta che l'avrai visto; io conto di andarci lunedi in beata solitudine. Spero.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#61
Inviato 23 maggio 2013 - 09:52
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#62
Inviato 23 maggio 2013 - 09:57
Detto questo,mi aspetto da te a questo punto una critica estetica del film,una volta che l'avrai visto
Io faccio solo critiche estetiche, per chi mi hai preso?
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#63
Inviato 23 maggio 2013 - 10:07
io di cinema ne capisco eccome e mi basta un fotogramma per capire che sto film è una merda. stiamo ancora qui a farci le seghe con la Dolce vita, come gli stranieri con pizza e mandolino. siete i peggiori voi del cinema!
Le discussioni politiche magari fatele altrove, specialmente se di cinema non sapete un cazzo. Oh.
ti meriti la visione della filmografia completa di Martinelli
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#64
Inviato 23 maggio 2013 - 10:07
mi pare che hai detto che non andrai a vederlo, quindi non capisco perchè ti scagli tanto su questo film, lasciar parlare chi lo ha visto no?ma per favore un film del genere è dichiaratamente commerciale, ha il suo target culturale: ipocrisia pura. è da anni che si fanno film del genere, iperealismo de che ? qui si gira veramente una frittata bruciata...
io di solito parlo e esprimo opinioni di cose che conosco e ho visto, come fai a dire che è una merda se non lo hai visto?
e poi basta vi prego con la politica, non se ne può più
#65
Inviato 23 maggio 2013 - 10:23
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#66
Inviato 23 maggio 2013 - 10:50
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#67
Inviato 23 maggio 2013 - 11:20
#68
Inviato 23 maggio 2013 - 11:26
è da anni che si fanno film del genere
Magari!
#69
Inviato 23 maggio 2013 - 14:35
Perché ch'è bravo, forse il più bravo, con la cinepresa, l'abbiamo capito. Ma ho come l'impressione che non basti.
M.
M.
#70
Inviato 23 maggio 2013 - 15:10
http://www.ondacinem...e_bellezza.html
#71
Inviato 23 maggio 2013 - 15:28
Complimenti, ottima recensione, ben scritta
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#72
Inviato 23 maggio 2013 - 16:19
avendo io il copyright per queste boi... ehm genialate del forum mi vedo costretto a sospendere il giudizio non avendo mai visto un film di Sorrentino (anche se mi pare di avere capito che quello su Andreotti fotografa solo un lato di Giulio, uomo che aveva più colori delle ballerine di tiresia)
prego quindi limentis e co. di mantenersi su toni civili
Celine (ladri)
basta con questo, è peggio del primo Maggio
#73
Inviato 23 maggio 2013 - 19:16
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#74
Inviato 23 maggio 2013 - 21:49
Garrone è un fuoriclasse, è fortissimo sotto tutti i punti di vista e non ha sbagliato un film. il messaggio non è sempre essenziale (quale sarebbe il "messaggio" dei malatissimi "L'imbalsamatore" o "Primo amore"?), ma le sue opere sono sempre sottilmente ambigue e girate con grande eclettismo
#75
Inviato 24 maggio 2013 - 09:24
volendo continuare con il rapporto verso il cinema di Fellini, qui quello che non mi ha convinto è uno stile che ho trovato meno spontaneo e quindi più piacione, si potrebbe dire di plastica anche in linea con l'umanita' mostrata nel film.
A mio avviso il cinema dei grandi, Fellini ed altri, ha la caratteristica di essere lì, per chi vuole vederlo, andargli incontro.
Questo film lo vedo per certi versi tendere la mano verso lo spettatore, trascinare, a me questo non piace particolarmente.
Ad alcuni miei amici il film non è piaciuto affatto, e capisco i motivi. oltre questa mia sensazione prima esposta, c'è anche la possibilita' di sentirsi un po' presi in giro da Sorrentino, con alcune frasi/citazioni non felicissime.
Ma il film ha parecchio che ho trovato bello, regia, immagini, che mostrano una Roma bellissima.
e altri dialoghi che mi son piaciuti.
alcune ottime interpretazioni, Servillo in gran forma,ecc
Alcuni bei momenti della colonna sonora (in generale anche questa un bel po' piaciona, ho pensato. Ma questo lo penso anche per altri film di Sorrentino).
Interessante poi il rivedere sullo schermo, a distanza di anni, tutta una serie di personaggi che nei miei ricordi sono/erano giovani.
In definitiva ne consiglio la visione.
curiosità : visto in multisala, ai primi istanti dei titoli di coda è programmata l'accensione delle luci. La gente esce quindi dalla sala, nonostante i titoli prevedano anche altre belle immagini.
magari sara' anche non comune la passione che ho per i titoli di coda, la curiosità per la colonna sonora ma anche proprio il vedere le ultime lettere salire e scomparire dallo schermo, però in questo caso per me è incomprensibile lasciare la sala.
#76
Inviato 24 maggio 2013 - 09:38
curiosità : visto in multisala, ai primi istanti dei titoli di coda è programmata l'accensione delle luci. La gente esce quindi dalla sala, nonostante i titoli prevedano anche altre belle immagini.
magari sara' anche non comune la passione che ho per i titoli di coda, la curiosità per la colonna sonora ma anche proprio il vedere le ultime lettere salire e scomparire dallo schermo, però in questo caso per me è incomprensibile lasciare la sala.
questione trita e ritrita, non c'è rispetto e basta, le luci non andrebbero MAI accese prima della fine del titoli di coda, addirittura in alcune multisala appena finisce il film vengono i tizi che aprono le tende e iniziano a pulire.
#77
Inviato 24 maggio 2013 - 09:42
#78
Inviato 24 maggio 2013 - 09:47
più criptico? ma per essere più didascalico di così cosa dovrebbe fare, mettere i sottotitoli? allora ha ragione lui a ripetere le cose 2-3 volte e poi rimarcarlo con un dolly comunque brava a Francesca, domani commenterò un po' più seriamente...
Garrone è un fuoriclasse, è fortissimo sotto tutti i punti di vista e non ha sbagliato un film. il messaggio non è sempre essenziale (quale sarebbe il "messaggio" dei malatissimi "L'imbalsamatore" o "Primo amore"?), ma le sue opere sono sempre sottilmente ambigue e girate con grande eclettismo
non capisco: non è un messaggio forte la profonda caratterizzazione dell'amore malato che però è e resta comunque amore dei due film che citi di Garrone?
#79
Inviato 24 maggio 2013 - 10:09
Per il resto anche io come ho già detto ho trovato il finale un filo didascalico per la voce fuoricampo ma che in generale questo sia un film ripetitivo è un' opinione che non condivido. A freddo ribadisco che è un bellissimo film con un inizio travolgente e uno sviluppo molto profondo. Poi di critiche ne ho lette di più diverse da "involucro vuoto" a "ridondante" a "descrizione fallimentare", credo che quando ci siano critiche così disparate (addirittura opposte) sia un bene perché comunque significa che il film ha colpito e stimola il dialogo facendo venire fuori visioni anche antitetiche. Non ce l' ho con i ragazzi di ondacinema né con qualcuno in particolare ma in generale ho come l' impressione che fare le pulci a Sorrentino a prescindere sia l' ultima frontiera dell' alternative-radical-chic a cui piace sentirsi un po' diverso dalla massa che tendenzialmente apprezza. A me sembra davvero un film fuori dall' ordinario per bellezza visiva delle scene, caratterizzazione dei personaggi, descrizione sociale e intensità. Poi magari sbaglio. Ma di chances a Cannes Paolone nostro ne ha?
#80
Inviato 24 maggio 2013 - 10:21
più criptico? ma per essere più didascalico di così cosa dovrebbe fare, mettere i sottotitoli? allora ha ragione lui a ripetere le cose 2-3 volte e poi rimarcarlo con un dolly comunque brava a Francesca, domani commenterò un po' più seriamente...
Garrone è un fuoriclasse, è fortissimo sotto tutti i punti di vista e non ha sbagliato un film. il messaggio non è sempre essenziale (quale sarebbe il "messaggio" dei malatissimi "L'imbalsamatore" o "Primo amore"?), ma le sue opere sono sempre sottilmente ambigue e girate con grande eclettismo
non capisco: non è un messaggio forte la profonda caratterizzazione dell'amore malato che però è e resta comunque amore dei due film che citi di Garrone?
ma è un messaggio impacchettato e spedito allo spettatore o un messaggio veicolato dall'analisi delle psicologie e dei comportamenti, dall'osservazione di una realtà umana (o sociale che sia, vedi "Gomorra) che lo spettatore deve rielaborare e "spacchettare"? insomma, io vedo molto più diretto Sorrentino, con le sue frasi fatte e le sue sottolineature rispetto a Garrone che è un autore molto più fine e sensibile.
#81
Inviato 24 maggio 2013 - 10:25
Paolo Sorrentino riscrive "La dolce vita" adattata all'oggi ed è quella che ci meritiamo. Amara come mai. Cinica e degradata. In concorso a Cannes, dove ormai Sorrentino è un habitué, ha diviso e dividerà
http://www.ondacinem...e_bellezza.html
"7"... quindi saremmo sullo stesso piano dell'ultimo di Virzì, di "Diàz" ( ) e soprattutto sarebbe un film inferiore di...
7,5
8
Questi due non li ho visti e (se dio vuole) mai li vedrò... è solo per brovvoggare il dibattito.
#82
Inviato 24 maggio 2013 - 10:50
#83
Inviato 24 maggio 2013 - 10:52
curiosità : visto in multisala, ai primi istanti dei titoli di coda è programmata l'accensione delle luci. La gente esce quindi dalla sala, nonostante i titoli prevedano anche altre belle immagini.
magari sara' anche non comune la passione che ho per i titoli di coda, la curiosità per la colonna sonora ma anche proprio il vedere le ultime lettere salire e scomparire dallo schermo, però in questo caso per me è incomprensibile lasciare la sala.
questione trita e ritrita, non c'è rispetto e basta, le luci non andrebbero MAI accese prima della fine del titoli di coda, addirittura in alcune multisala appena finisce il film vengono i tizi che aprono le tende e iniziano a pulire.
vero,
ma non capisco perchè questo dovrebbe spingere ad uscire dalla sala.
ps. una volta di recente una persona che usciva mi ha anche detto qualcosa ,uno sfotto' penso, ma questo vabbè è un caso a parte direi.
e per quanto riguarda i voti usati sul sito, a mio avviso sono da livellare verso il basso gli altri, piuttosto che aumentare il 7 a questo film, visto che comunque il 7 è un ottimo voto
#84
Inviato 24 maggio 2013 - 10:56
Questi due non li ho visti e (se dio vuole) mai li vedrò... è solo per brovvoggare il dibattito.
Però avrai notato che sono due redattori diversi. Ingiusto dunque un confronto.
E poi concentriamoci anche sulla recensione (che qualche spunto interessante l'avrebbe...), non solo sul voto.
#85
Inviato 24 maggio 2013 - 11:06
Questi due non li ho visti e (se dio vuole) mai li vedrò... è solo per brovvoggare il dibattito.
Però avrai notato che sono due redattori diversi. Ingiusto dunque un confronto.
a parte che sono scritte da due persone diverse mi pare che siano anche due tipologie di film diverse: se Sorrentino per sue stesse pretese (quel che poi dice a voce non conta, il film parla chiaro) cerca di parlare con un cinema "alto" viene valutato in quel contesto, viene valutato in rapporto a film di Fellini, Antonioni, Malick, Garrone... Albanese sceglie di giocarsela invece non con Fellini ma coi Vanzina e la spunta facilmente. Si contestualizzino i voti e basta con questi raffronti da pagellina della terza media!
I'm too old for this shit
#86
Inviato 24 maggio 2013 - 11:10
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#87
Inviato 24 maggio 2013 - 11:46
Ma io son convinto che anche gran parte del nostro pubblico non apprezzerà, come per This Must Be the Place. Diranno giusto che Servillo e' straordinario, per sentirsi meno in colpa, ma che il film e' troppo "strano", troppo confuso.
Secondo me non c'è paragone. This Must be the place ha un problema fondamentale anzi due: ambientazione ed attore. Sean Penn è patetico in quella parte, assurdo, totalmente a disagio e fuori tono.
Torni Servillo gioca con i toni per azzeccandoli tutti. Rimane coerente, cambiando. Quell'altro già per come giocava a squash era ridicolo. Sei mezzo zoppo e poi atleta. mah. Poi l'ambientazione, lo dice la suora
stessa "le radici". Sorrentino è molto legato alla sua terra, l'italia. questa conosce, e ama. L'America non la capisce secondo me. E' un film irregolare, ispirato, discontinuo, eccessivo. Insomma questo è Sorrentino.
L'ho trovata personalmente una riflessione sulla paura di invecchiare molto sentita e vera. Concordo sul fatto che l'inizio è la parte migliore, però c'è talmente tanta roba..ho l'impressione che lui usi tutto come
un'orchestra a suo servizio. un ego smisurato come quello di moretti (ma molto piu' talentuoso ovviamente da un punto di vista tecnico).
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#88
Inviato 24 maggio 2013 - 11:48
Se la smettessero di affibbiare i voti come a scuola questo non succederebbe, il lettore sarebbe obbligato a leggere tra le righe e a contestualizzare la critica. I voti in ambito critico sono la rovina della critica stessa, quando lo capiranno sarà troppo tardivabbè dai, come al solito ognuno la vede a suo modo e qualcuno magari gradirebbe che ci fosse maggiore omogeneità tra i redattori. vuoi farne una colpa?
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#89
Inviato 24 maggio 2013 - 11:58
Se la smettessero di affibbiare i voti come a scuola
l'uomo è come il cavallo, ha bisogno dello steccato per correre
passando in rassegna i video dei grandi campioni (Ribot, Nearco, Sirlad, ecc.) si nota però che loro correvano in mezzo alla pista liberi; e lo facevano spontaneamente
#90
Inviato 24 maggio 2013 - 12:06
ma in generale ho come l' impressione che fare le pulci a Sorrentino a prescindere sia l' ultima frontiera dell' alternative-radical-chic a cui piace sentirsi un po' diverso dalla massa che tendenzialmente apprezza.
Ribalterei la questione. Forse Sorrentino deve abbandonare questa tendenza (alternative-radical-chic) e ritornare a raccontare senza porsi al di sopra. Dopo cinque minuti ero stufo di tutti quei movimenti di macchina autoreferenziali e fini a se stessi, non è questo che cerco in un film. Non scavalca mai la rappresentazione grottesca dei personaggi, ma si limita a osservarli dall'alto, magari rifugiandosi in un tecnicismo sterile, almeno questa è la mia impressione.
#91
Inviato 24 maggio 2013 - 12:13
Questi due non li ho visti e (se dio vuole) mai li vedrò... è solo per brovvoggare il dibattito.
Però avrai notato che sono due redattori diversi. Ingiusto dunque un confronto.
a parte che sono scritte da due persone diverse mi pare che siano anche due tipologie di film diverse: se Sorrentino per sue stesse pretese (quel che poi dice a voce non conta, il film parla chiaro) cerca di parlare con un cinema "alto" viene valutato in quel contesto, viene valutato in rapporto a film di Fellini, Antonioni, Malick, Garrone... Albanese sceglie di giocarsela invece non con Fellini ma coi Vanzina e la spunta facilmente. Si contestualizzino i voti e basta con questi raffronti da pagellina della terza media!
Fermo restando che il mio era solo uno gné gné che ha come ovvio punto di partenza la considerazione personale che il film di Sorrentino meritava ben altro, c'è da dire però che OndaCinema si propone come rivista generalista che recensisce tutto il contrario di tutto, senza segnalare in alcun modo differenze di approccio tra un genere e l'altro. I nomi dei redattori mi paiono poco significativi, anche perché, a differenza ad esempio di siti come "Gli spietati", la recensione è univoca e i giudizi degli altri redattori (espressi solo in voti... che però non sono importanti) non sono messi in rilievo. Quindi tutto è impostato in modo che una recensione venga percepita come LA recensione di OndaCinema sul tal film, non certo come il parere di un singolo redattore.
E comunque è inutile girarci attorno: nessuno dice "Pinco Pallino di OndaCinema ha dato 9 a Vacanze al cesso", tutti dicono "Quelli di OndaCinema hanno dato 9 a Vacanze al cesso".
#92
Inviato 24 maggio 2013 - 12:14
ma in generale ho come l' impressione che fare le pulci a Sorrentino a prescindere sia l' ultima frontiera dell' alternative-radical-chic a cui piace sentirsi un po' diverso dalla massa che tendenzialmente apprezza.
Ribalterei la questione. Forse Sorrentino deve abbandonare questa tendenza (alternative-radical-chic) e ritornare a raccontare senza porsi al di sopra. Dopo cinque minuti ero stufo di tutti quei movimenti di macchina autoreferenziali e fini a se stessi, non è questo che cerco in un film. Non scavalca mai la rappresentazione grottesca dei personaggi, ma si limita a osservarli dall'alto, magari rifugiandosi in un tecnicismo sterile, almeno questa è la mia impressione.
Ma perché tecnicismi sterili e fini a se stessi? Invece io credo che con quei movimenti di macchina siano funzionali al film. Sia perché c' è un dinamismo pauroso che tiene incollati alla sedia (e la mente allerta) sia perché riesce proprio in quel modo a caricare i personaggi da un punto di vista drammatico del racconto. Poi è chiaro che lui ha la tendenza a dipingere i suoi personaggi in modo grottesco, ma quello fa parte del suo stile, è parte integrante del suo linguaggio e della critica sociale. Tutt' altro che vacuità di contenuti, a mio giudizio.
#93
Inviato 24 maggio 2013 - 12:32
Questi due non li ho visti e (se dio vuole) mai li vedrò... è solo per brovvoggare il dibattito.
Però avrai notato che sono due redattori diversi. Ingiusto dunque un confronto.
a parte che sono scritte da due persone diverse mi pare che siano anche due tipologie di film diverse: se Sorrentino per sue stesse pretese (quel che poi dice a voce non conta, il film parla chiaro) cerca di parlare con un cinema "alto" viene valutato in quel contesto, viene valutato in rapporto a film di Fellini, Antonioni, Malick, Garrone... Albanese sceglie di giocarsela invece non con Fellini ma coi Vanzina e la spunta facilmente. Si contestualizzino i voti e basta con questi raffronti da pagellina della terza media!
Fermo restando che il mio era solo uno gné gné che ha come ovvio punto di partenza la considerazione personale che il film di Sorrentino meritava ben altro, c'è da dire però che OndaCinema si propone come rivista generalista che recensisce tutto il contrario di tutto, senza segnalare in alcun modo differenze di approccio tra un genere e l'altro. I nomi dei redattori mi paiono poco significativi, anche perché, a differenza ad esempio di siti come "Gli spietati", la recensione è univoca e i giudizi degli altri redattori (espressi solo in voti... che però non sono importanti) non sono messi in rilievo. Tutto è impostato in modo che una recensione venga percepita come LA recensione di OndaCinema sul tal film, non certo come il parere di un singolo redattore.
E comunque è inutile girarci attorno: nessuno dice "Pinco Pallino di OndaCinema ha dato 9 a Vacanze al cesso", tutti dicono "Quelli di OndaCinema hanno dato 9 a Vacanze al cesso".
ok, Tom, però vedi che per fare altrimenti PRIMA che una recensione venga scritta si dovrebbe dire al tal redattore che se ne occuperà "questo film può piacerti, ma non più tanto" mentre ad un'altro che si occupa d'un autore più "di spicco" si dovrebbe sempre a priori dire "ecco tu invece puoi lasciarti andare in elogi incontrollati". Questo, che può anche chiamarsi linea editoriale forte, a me pare sia la morte della critica e il tripudio del pregiudizio. Certamente si apre il fianco anche a critiche come questa (già altre volte sono usciti discorsi simili, mi pare dicesti proprio tu già qualcosa di simile anche a proposito della mia stroncatura del remake de "La cosa" ), ma alla fine dei conti secondo me è meglio così, che il recensore abbia assoluta libertà e che poi magari il lettore trovi se ha gusti più affini a D'Ettorre o a Usai, a Capuano o a Cerofolini
I'm too old for this shit
#94
Inviato 24 maggio 2013 - 12:37
Ma questo va benissimo, ci mancherebbe, solo che i voti hanno una connotazione oggettiva (sono numeri) mentre i pareri e i gusti dei singoli redattori sono tutt'altro; il rischio di cui parla tom esiste veramente, e non giova al vostro lavoro (otttimo, secondo me).
Questi due non li ho visti e (se dio vuole) mai li vedrò... è solo per brovvoggare il dibattito.
Però avrai notato che sono due redattori diversi. Ingiusto dunque un confronto.
a parte che sono scritte da due persone diverse mi pare che siano anche due tipologie di film diverse: se Sorrentino per sue stesse pretese (quel che poi dice a voce non conta, il film parla chiaro) cerca di parlare con un cinema "alto" viene valutato in quel contesto, viene valutato in rapporto a film di Fellini, Antonioni, Malick, Garrone... Albanese sceglie di giocarsela invece non con Fellini ma coi Vanzina e la spunta facilmente. Si contestualizzino i voti e basta con questi raffronti da pagellina della terza media!
Fermo restando che il mio era solo uno gné gné che ha come ovvio punto di partenza la considerazione personale che il film di Sorrentino meritava ben altro, c'è da dire però che OndaCinema si propone come rivista generalista che recensisce tutto il contrario di tutto, senza segnalare in alcun modo differenze di approccio tra un genere e l'altro. I nomi dei redattori mi paiono poco significativi, anche perché, a differenza ad esempio di siti come "Gli spietati", la recensione è univoca e i giudizi degli altri redattori (espressi solo in voti... che però non sono importanti) non sono messi in rilievo. Tutto è impostato in modo che una recensione venga percepita come LA recensione di OndaCinema sul tal film, non certo come il parere di un singolo redattore.
E comunque è inutile girarci attorno: nessuno dice "Pinco Pallino di OndaCinema ha dato 9 a Vacanze al cesso", tutti dicono "Quelli di OndaCinema hanno dato 9 a Vacanze al cesso".
ok, Tom, però vedi che per fare altrimenti PRIMA che una recensione venga scritta si dovrebbe dire al tal redattore che se ne occuperà "questo film può piacerti, ma non più tanto" mentre ad un'altro che si occupa d'un autore più "di spicco" si dovrebbe sempre a priori dire "ecco tu invece puoi lasciarti andare in elogi incontrollati". Questo, che può anche chiamarsi linea editoriale forte, a me pare sia la morte della critica e il tripudio del pregiudizio. Certamente si apre il fianco anche a critiche come questa (già altre volte sono usciti discorsi simili, mi pare dicesti proprio tu già qualcosa di simile anche a proposito della mia stroncatura del remake de "La cosa" ), ma alla fine dei conti secondo me è meglio così, che il recensore abbia assoluta libertà e che poi magari il lettore trovi se ha gusti più affini a D'Ettore o a Usai, a Capuano o a Cerofolini
Io poi sta fissa dei voti come cosa deleteria ce l'ho anche per la musica, quindi figuriamoci. Secondo me nuoce proprio al lavoro del critico, sarà solo una mia opinione ma se dovessi farlo io, il critico (un po' l'ho fatto da giovane) mi girerebbero un poco le balle, a dover mettere i voti.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#95
Inviato 24 maggio 2013 - 12:43
I nomi dei redattori mi paiono poco significativi, anche perché, a differenza ad esempio di siti come "Gli spietati", la recensione è univoca e i giudizi degli altri redattori (espressi solo in voti... che però non sono importanti) non sono messi in rilievo.
be' la differenza è che glispietati sono costruiti sui Cahiers (quelli che tu definivi il giurassico della critica cinematografica, o sbaglio?), hanno una linea editoriale che punta in maniera evidente su determinati nomi esaltandoli a ogni opera e stroncando allo stesso modo altri (vedi W.Allen). inoltre è da un pezzo che le recensioni multiple non sono più all'ordine del giorno...
#96
Inviato 24 maggio 2013 - 12:54
mi pare dicesti proprio tu già qualcosa di simile anche a proposito della mia stroncatura del remake de "La cosa"
(quelli che tu definivi il giurassico della critica cinematografica, o sbaglio?)
Devo segnarmi le cose che dico, perché non ho la più pallida idea se ho scritto o no certe cose.
#97
Inviato 24 maggio 2013 - 13:00
#98
Inviato 24 maggio 2013 - 13:02
Ma io son convinto che anche gran parte del nostro pubblico non apprezzerà, come per This Must Be the Place. Diranno giusto che Servillo e' straordinario, per sentirsi meno in colpa, ma che il film e' troppo "strano", troppo confuso.
Secondo me non c'è paragone. This Must be the place ha un problema fondamentale anzi due: ambientazione ed attore. Sean Penn è patetico in quella parte, assurdo, totalmente a disagio e fuori tono.
Per me è tipo la sua migliore interpretazione. Calato perfettamente nel personaggio, patetico sì ma non in quel senso, però ci sta che non piaccia - non sei il primo e manco l'ultimo.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#99
Inviato 24 maggio 2013 - 13:11
è evidente fin dai primi minuti che l'ambizione è sempre e comunque padrona a casa Sorrentino. si sente l'ombra di Malick nelle prime e più avvolgenti sequenze, con quel risveglio sulla Città Eterna, si vede Fellini durante la festa di compleanno che si conclude con quel campo lunghissimo diviso a metà, tra la terrazza e l'insegna MARTINI. l'Italia Oggi vista attraverso la monumentalità decadente della sua capitale, il decadentismo sfatto di una alta borghesia che si crogiola nell'opulenza e nella vacuità del pettegolezzo è la chiave di lettura per leggere una "grande bellezza" cercata per tutta la vita e alla fine messa da parte da coltri di cinismo e disillusione. Sorrentino come al solito esagera, non sa fare a meno del dolly. dello sfoggio del virtuosismo tecnico, ma la vacuità del suo linguaggio può rappresentare la vacuità di quello dei suoi personaggi? ebbene, è qui la contraddizione, perché è qui che la bellezza del gesto (per citare Lavant in "Holy Motors") non è mai fine a se stessa, così come il celiare dei protagonisti che si scambiano continuamente aforismi, che esplorano ogni argomento possibile (aforismi che nemmeno Oscar Wilde avrebbe avuto il coraggio di scrivere e, per di più, nella stessa opera!). la sentenziosità nella scrittura è limite eterno che col tempo si è aggravato ("This Must be the Place" ha segnato il passo) e, in tal senso, "Il divo" funzionava perché si usavano le battute vere di Andreotti e, a parte qualche sottolineatura, gli altri parlavano abbastanza normalmente. ciò che dice il personaggio dovrebbe riflettere un suo stato d'animo, un suo pensiero di cui la parola sottolinea lo sviluppo. ma non c'è alcun sviluppo quando tutti i pensieri sono formati a priori, già scritti e impacchettati a mo' di sentenza. non c'è quindi un reale interesse per lo sviluppo dei personaggi perché essi sono strumenti fittizi dell'emanazione dell'autore. a me questa tecnica sarebbe andata pure bene se al centro ci stesse il gioco metalinguistico, la sperimentazione formale.* però, checché paraculescamente dica Jep, citando "il parlare di niente" di flaubertiana memoria, Sorrentino vuole parlare di tutto. la citazione di Flaubert è solo fumo negli occhi, Sorrentino va esattamente nella direzione opposta (senza considerare la distanza stilistica) e ciò è dimostrato dal finale, quando Jep trova una destinazione al suo peregrinare: la decisione di scrivere "La grande bellezza", il suo secondo romanzo. io a questo punto avrei preferito di 2 ore di dolly avvolgenti sull'architettura romana con Jep che passeggiava o 2 ore di feste trash. la grandezza, ad esempio, di Fellini era che tutti i personaggi (pur appartenendo al mondo felliniano) erano dotati di una coscienza, Fellini li fa danzare, parlare, c'è reale polifonia. quello di Sorrentino è un monologo. ma il suo, condotto in maniera solipsista e persino urlata, perché - e ripeto una cosa che andavo dicendo dopo aver visto "This must be the place" - il linguaggio cinematografico ha un suo senso, se tu scrivi tutto in maiuscolo, se tu sottolinei, se tu evidenzi ogni scena, non mi si può poi parlare di "grande bellezza" - a meno che di non confinare tutto al tecnicismo (nemmeno al formalismo). come lo vedreste voi un romanzo scritto così? perché, in soldoni, stiamo parlando di questo...
* forse Sorrentino si doveva limitare a fare la trasposizione di Cafonal di Dagospia senza inerpicarsi in territori dove ha perso la bussola. si possono tributare i giusti onori per il coraggio, la sfrontatezza, la padronanza tecnica. ma è comunque un tributo che sa di delusione, perché la poesia più sublime si schianta in quella più spicciola e facilona (vogliamo parlare del dolly che si posa a piombo sulla pseudo-Madre Teresa** così da sembrare la pubblicità dell'8x1000? oppure dei fenicotteri all'alba?). e quindi sì, continueremo a sopravvalutare Sorrentino, perché in Italia di registi da sopravvalutare ce ne sono rimasti pochi.
** onestamente questa è la parte che ho faticato a digerire, perché lei e il cardinale-cuoco sono la satira più pusillanime verso la Chiesa e da Sorrentino mi aspettavo qualcosa che fosse per lo meno più pungente.
#100
Inviato 24 maggio 2013 - 13:54
per sentire tanto, per vedere tanto, per strafarmi di cose che mi colpiscono. e Sorrentino lo sa fare. Mi sembra che di lui non si tollerino i difetti..come se la mediocrità fosse alla fine un modo
per farla franca. Lui invece rischia. Alcune immagini (tipo il mare nel cielo, la nana dentro la teca trasparente) sono davvero troppo belle. Lui usa gli attori, al contrario di Fellini, come si usa uno strumento
in un'orchesta entri fai il tuo e poi ti levi dal cazzo, tollera solo Servillo. Io lo trovo giusto.
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
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