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La Grande Bellezza [Paolo Sorrentino, 2013]


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624 replies to this topic

#101 William Blake

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Inviato 24 maggio 2013 - 14:09

Mi sembra che di lui non si tollerino i difetti..come se la mediocrità fosse alla fine un modo per farla franca.


non si tollerano i difetti quando ammazzano i pregi :P comunque il film non mi ha fatto schifo, anzi, ci sono bellissimi momenti e bellissime immagini. solo che trovo più costruttivo puntare sui limiti che sui conclamati pregi (praticamente gli stessi in ogni film di Paolone), perché qui il punto è che Sorrentino può diventare il più grande rimpianto del nostro cinema. e la colpa è del cinema italiano, dove non esiste un "industry" con le palle che gli dica "guarda, caro, tu sei tanto bravo ma io i soldi non te li do se il film te lo devi scrivere da solo o con quello scemo di Contarello che ti asseconda peggiorando la situazione". un Luhrmann - per ricollegarmi alla recensione di Francesca - sarà un altro mezzo incapace a scriversi i film e guarda caso si appoggia a Shakespeare, Fitzgerald o a scenari miticizzati del passato (il Moulin Rouge)
  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#102 Infinite dest

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Inviato 24 maggio 2013 - 14:26

Si ok, il soggetto va bene, ma è la sceneggiatura e i dialoghi che gli devono scrivere, anche perchè da roba da trasformare in cinema nella letteratura ce n'è a bizzeffe. La fortuna del cinema italiano non l'hanno fatta solo registi e attori,ma un manipolo di sceneggiatori con i coglioni che teneva a freno le storie e manie di protagonismo dei registi (vabbè Fellini era una eccezione)
  • 1

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#103 ucca

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Inviato 24 maggio 2013 - 14:36

è che io non lo terrei a freno per niente, anzi.
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#104 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 24 maggio 2013 - 14:51

è che io non lo terrei a freno per niente, anzi.

Era un modo di dire - incanalare la sua perizia in qualcosa di funzionale che possa servire al film più che a rafforzare la considerazione del regista. Bisogna sempre ricordarsi che l'oggetto della visione è il film, non l'autore
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#105 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 24 maggio 2013 - 23:43

visto

vogliamo dire subito i difetti?

strabordante

Spoiler


scrittura ambiziosa per dirci alla fin fine cose che sappiamo già

Spoiler


e snob

Spoiler


PERO'

ci sono molte scene di goduria cinematografica pura

Spoiler


e anche tratti di sceneggiatura interessanti

Spoiler


i clichè vengono sfiorati ma evitati

Spoiler


e a sorpresa

Spoiler


ma soprattutto grazie a servillo e sorrentino

Spoiler


quindi alla fine si esce decisamente contenti, anche se non è un capolavoro
  • 1
apri apri, apri tutto!

#106 Josef_Knecht

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Inviato 26 maggio 2013 - 07:23

Visto ieri sera: rappresentazione potente della contrapposizione tra la miseria umana e quella bellezza che è sotto tutti i rumori di fondo... Sorrentino mette in scena una Roma decadente, una Roma che sembra sempre ad un passo dal crollo, ma che non crolla mai, in virtù di quella grandezza millenaria che non si può scalfire, a dispetto della pochezza dei personaggi che la vivono, e che contiene tutto. secondo me il significato del film è questo, non lo spoiler sul finale di neuro. A cercare il pelo nell'uovo qualche difetto lo si può trovare: l'esagerazione del vescovo, qualche considerazione di Jep troppo didascalica, ma se ci si mette con il lanternino e si è un po' stronzi :-) in tutti i film lo si può trovare. Quello che rimane alla fine della visione è un affresco troppo vivido che merita grande rispetto.
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#107 tiresia

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Inviato 27 maggio 2013 - 07:36

*
POPOLARE

Il vuoto sì. Cosa muova tutto il film di Sorrentino è chiaro, una pesantissima sensazione di vuoto. Tralasciamo le motivazioni, c’è un fumo quasi di pesante nulla che arieggia nella vita della capitale, grandioso simbolo dell’italia tutta, una bruttezza (a discapito del titolo) imperante, una formidabile tensione ad arrancare verso il giorno successivo senza che nulla rimanga e nulla rimane. La performer è di un idiotismo unico, ma di successo; la ragazzina non fa arte, ma i galleristi se la contendono; lo scrittore non scrive, ma è comunque un uomo “che muove” la mondanità e la critica della stessa; il cardinale certamente non fa il suo mestiere; e tutto, tutto è rappresentazione, cafona per di più.
Forse il film è speculare al Garrone di Reality, lì dove si guardava alla società bassa intrappolata nella rappresentazione di un alternativo auspicato e desiderato che si sostituisce alla concretezza di un mondo comunque in perenne, teatrale inconsistenza (ricordiamo il folgorante incipit favolistico del matrimonio), qui si guarda alla società danarosa che non fa altro che mettere in scena feste, funerali, arte, passeggiate, incontri, anche il criminale nel suo balcone mette in scena, come da un palco, pezzi della sua vita, compreso il suo arresto. Rappresentazione appunto.
Che Sorerentino sappia girare è un dato di fatto, che sia il simbolismo esasperato, la scheggia improvvisa di qualcosa che si impone nei suoi film (la bambina che si nasconde, i bambini che corrono, il mare sul soffitto, anche i fenicotteri, il logo Martini su Roma, l’onirica passeggiata per i palazzi romani, lo splendido finale sui titoli di coda) di una bellezza, questa sì, incontrovertibile, diamolo per acquisito.
Ma non era il film che mi aspettavo da tanto chiacchiericcio. E’ un film sulla vecchiaia, sul tempo perduto e sulla nostalgia della giovinezza. Non ci sono giovani neppure alle famose feste se non qualche bambino felice e qualche bambino infelice che arringa per difendere il suo diritto all’infanzia, un ragazzo legato alla follia e ad una solitudine terrificante, due innamorati fugaci e la tristezza della propria giovinezza perduta. Questo è un film che guarda al tempo trascorso, al disfacimento fisico, all’urgenza gridata dalla consapevolezza che il tempo stesso sta finendo: Jep non vuole più fare ciò che non gli piace (non ha tempo da perdere), Ramona è un personaggio scollato dalla sua età anagrafica che di tempo fisico non ne ha più; Romano si arrende al fatto che abbia l’ultima occasione per stare sufficientemente bene: questo è un film in cui il futuro finisce quasi domani. Se c’è la potenza di un qualsivoglia messaggio questo secondo me è quello che dice dell’Italia, non c’è progetto, non c’è speranza, non c’è orizzonte oltre alla festa che sarà data domani, siamo ripiegati su un passato che è inesorabilmente alle nostre spalle.
Venti minuti in meno non avrebbero guastato.
Ottima la Ferilli, dolente e brava. Non mi è piaciuto Verdone. Servillo è ormai davvero un pezzo della nostra coscienza collettiva, camminava in un paesaggio a la De Chirico nel Divo, qui è peggio, passeggia in una Roma da affresco quasi rassicurante tanto da risultare un elemento fuori luogo in ogni luogo.
E Sorrentino almeno evita ogni ammiccamento alla politica alta/bassa/media, se deve fustigare qualcuno fustiga la borghesia progressista (di sinistra proprio e sempre popolata da tutti quei libri, li avete visti gli Einaudi anni 60, le belle edizioni anche in prossimità del letto di Jep? Oddio, mi ricorda proprio qualcosa) che magnifica le proprie qualità indecorosamente false, specchio di tutta quella autorappresentazione che nulla fa per squarciare il velo e guardare la verità, qualsiasi essa sia.
Mi lascia perplessa l'avvilupparsi del film dentro a un disagio individuale e psicologico direi proprio di Jep, che il motore della sua decadente corrosiva analisi della vita sia l’amore di gioventù perduto sfiora l’ovvio e il banale. Certo che non si sbaglia mai a individuare nella “grande bellezza perduta” il primo amore, la prima esperienza sessuale, il vigore dei venti anni che guardavano, quelli sì, a un futuro più lungo del dopo domani. Davvero il grande vuoto e la grande bruttezza ci sono solo là dove ci si è lasciati sfuggire l’amore? Davvero il cinismo, la consapevolezza agre e il distacco disincantato si possono avere a seguito della “delusione” amorosa, o meglio, dell’arrendersi al fatto di essersi lasciati sfuggire l’amore? E che l’unico momento del presente in cui il vorticoso mondo di Jep perde sarcasmo è i trenta secondi del bacio dei due giovani (che sono dieci giorni che non fanno altro che baciarsi)? Insomma fate di tutto per non farvi sfuggire l’amore, altrimenti sarete Jep, disintegrati (o, come dico io, polverizzati)
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#108 ucca

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Inviato 27 maggio 2013 - 08:55

Il vuoto sì. Cosa muova tutto il film di Sorrentino è chiaro, una pesantissima sensazione di vuoto. Tralasciamo le motivazioni, c’è una fumo quasi di pesante nulla che arieggia nella vita della capitale, grandioso simbolo dell’italia tutta, una bruttezza (a discapito del titolo) imperante, una formidabile tensione ad arrancare verso il giorno successivo senza che nulla rimanga e nulla rimane. La performer è di un idiotismo unico, ma di successo; la ragazzina non fa arte, ma i galleristi se la contendono; lo scrittore non scrive, ma è comunque un uomo “che muove” la mondanità e la critica della stessa; il cardinale certamente non fa il suo mestiere; e tutto, tutto è rappresentazione, cafona per di più.
Forse il film è speculare al Garrone di Reality, lì dove si guardava alla società bassa intrappolata nella rappresentazione di un alternativo auspicato e desiderato che si sostituisce alla concretezza di un mondo comunque in perenne, teatrale inconsistenza (ricordiamo il folgorante incipit favolistico del matrimonio), qui si guarda alla società danarosa che non fa altro che mettere in scena feste, funerali, arte, passeggiate, incontri, anche il criminale nel suo balcone mette in scena, come da un palco, pezzi della sua vita, compreso il suo arresto. Rappresentazione appunto.
Che Sorerentino sappia girare è un dato di fatto, che sia il simbolismo esasperato, la scheggia improvvisa di qualcosa che si impone nei suoi film (la bambina che si nasconde, i bambini che corrono, il mare sul soffitto, anche i fenicotteri, il logo Martini su Roma, l’onirica passeggiata per i palazzi romani, lo splendido finale sui titoli di coda) di una bellezza, questa sì, incontrovertibile, diamolo per acquisito.
Ma non era il film che mi aspettavo da tanto chiacchiericcio. E’ un film sulla vecchiaia, sul tempo perduto e sulla nostalgia della giovinezza. Non ci sono giovani neppure alle famose feste se non qualche bambino felice e qualche bambino infelice che arringa per difendere il suo diritto all’infanzia, un ragazzo legato alla follia e ad una solitudine terrificante, due innamorati fugaci e la tristezza della propria giovinezza perduta. Questo è un film che guarda al tempo trascorso, al disfacimento fisico, all’urgenza gridata dalla consapevolezza che il tempo stesso sta finendo: Jep non vuole più fare ciò che non gli piace (non ha tempo da perdere), Ramona è un personaggio scollato dalla sua età anagrafica che di tempo fisico non ne ha più; Romano si arrende al fatto che abbia l’ultima occasione per stare sufficientemente bene: questo è un film in cui il futuro finisce quasi domani. Se c’è la potenza di un qualsivoglia messaggio questo secondo me è quello che dice dell’Italia, non c’è progetto, non c’è speranza, non c’è orizzonte oltre alla festa che sarà data domani, siamo ripiegati su un passato che è inesorabilmente alle nostre spalle.
Venti minuti in meno non avrebbero guastato.
Ottima la Ferilli, dolente e brava. Non mi è piaciuto Verdone. Servillo è ormai davvero un pezzo della nostra coscienza collettiva, camminava in un paesaggio a la De Chirico nel Divo, qui è peggio, passeggia in una Roma da affresco quasi rassicurante tanto da risultare un elemento fuori luogo in ogni luogo.
E Sorrentino almeno evita ogni ammiccamento alla politica alta/bassa/media, se deve fustigare qualcuno fustiga la borghesia progressista (di sinistra proprio e sempre popolata da tutti quei libri, li avete visti gli Einaudi anni 60, le belle edizioni anche in prossimità del letto di Jep? Oddio, mi ricorda proprio qualcosa) che magnifica le proprie qualità indecorosamente false, specchio di tutta quella autorappresentazione che nulla fa per squarciare il velo e guardare la verità, qualsiasi essa sia.
Mi lascia perplessa l'avvilupparsi del film dentro a un disagio individuale e psicologico direi proprio di Jep, che il motore della sua decadente corrosiva analisi della vita sia l’amore di gioventù perduto sfiora l’ovvio e il banale. Certo che non si sbaglia mai a individuare nella “grande bellezza perduta” il primo amore, la prima esperienza sessuale, il vigore dei venti anni che guardavano, quelli sì, a un futuro più lungo del dopo domani. Davvero il grande vuoto e la grande bruttezza ci sono solo là dove ci si è lasciati sfuggire l’amore? Davvero il cinismo, la consapevolezza agre e il distacco disincantato si possono avere a seguito della “delusione” amorosa, o meglio, dell’arrendersi al fatto di essersi lasciati sfuggire l’amore? E che l’unico momento del presente in cui il vorticoso mondo di Jep perde sarcasmo è i trenta secondi del bacio dei due giovani (che sono dieci giorni che non fanno altro che baciarsi)? Insomma fate di tutto per non farvi sfuggire l’amore, altrimenti sarete Jep, disintegrati (o, come dico io, polverizzati)


quoto tutto, è film sulla paura di invecchiare. direi che l'ha trasmesso cosi bene da starci male (o almeno questa è stata la mia sensazione). Non so se è banale il richiamo al primo bacio, forse si, ma è banale la vita non Sorrentino.
Purtroppo per quanto complicati, incasinati, alla fine caschiamo tutti li. Sarà banale, ma è vero. Quando lui annusa l'aria da vecchio, fa quello che facciamo tutti ricordando. Concordo sugli altri difetti, tipo Verdone (personaggio inutile) o
il prete troppo stereotipato che parla solo di cibo. Però sono davvero tante le scene bellissime..che poi è il motivo per cui tornerei al cinema domani a rivederlo.
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#109 William Blake

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Inviato 27 maggio 2013 - 08:57

E’ un film sulla vecchiaia, sul tempo perduto e sulla nostalgia della giovinezza. Non ci sono giovani neppure alle famose feste se non qualche bambino felice e qualche bambino infelice che arringa per difendere il suo diritto all’infanzia, un ragazzo legato alla follia e ad una solitudine terrificante, due innamorati fugaci e la tristezza della propria giovinezza perduta. Questo è un film che guarda al tempo trascorso, al disfacimento fisico, all’urgenza gridata dalla consapevolezza che il tempo stesso sta finendo


vero. però il film è costruito - come lo era anche il precedente - come un romanzo di formazione fuori tempo massimo. Jep cerca di (ri)trovare se stesso a 65 tramite la malinconica amicizia con Romano, il rapporto platonico con Ramona (wow! gli anagrammi!) e tutte la gente che attraversa nel corso delle due ore e mezza. e, alla fine, ci riesce. quindi per quanto disperato possa apparire, c'è pure l'happy end.
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#110 tiresia

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Inviato 27 maggio 2013 - 09:01

[quoto tutto, è film sulla paura di invecchiare. direi che l'ha trasmesso cosi bene da starci male (o almeno questa è stata la mia sensazione). Non so se è banale il richiamo al primo bacio, forse si, ma è banale la vita non Sorrentino.
Purtroppo per quanto complicati, incasinati, alla fine caschiamo tutti li. Sarà banale, ma è vero. Quando lui annusa l'aria da vecchio, fa quello che facciamo tutti ricordando. Concordo sugli altri difetti, tipo Verdone (personaggio inutile) o
il prete troppo stereotipato che parla solo di cibo. Però sono davvero tante le scene bellissime..che poi è il motivo per cui tornerei al cinema domani a rivederlo.


Ci ho pensato sai? Al fatto che gira e rigira lì si casca, la grande critica sociale, il grande impegno, le battaglie e le lotte (sto generalizzando intendiamoci), ma alla fine solo l’amore rimane. Il tuo personale e privato poi. E se te lo lasci sfuggire tutto nella tua vita ritornerà lì (ma che jep ci avrebbe il blocco dello scrittore mica per quello vero? :- )) Probabilmente la vita è banale, noi siamo banali, però non riesco ad arrendermi alla banalità dei film


E’ un film sulla vecchiaia, sul tempo perduto e sulla nostalgia della giovinezza. Non ci sono giovani neppure alle famose feste se non qualche bambino felice e qualche bambino infelice che arringa per difendere il suo diritto all’infanzia, un ragazzo legato alla follia e ad una solitudine terrificante, due innamorati fugaci e la tristezza della propria giovinezza perduta. Questo è un film che guarda al tempo trascorso, al disfacimento fisico, all’urgenza gridata dalla consapevolezza che il tempo stesso sta finendo


vero. però il film è costruito - come lo era anche il precedente - come un romanzo di formazione fuori tempo massimo. Jep cerca di (ri)trovare se stesso a 65 tramite la malinconica amicizia con Romano, il rapporto platonico con Ramona (wow! gli anagrammi!) e tutte la gente che attraversa nel corso delle due ore e mezza. e, alla fine, ci riesce. quindi per quanto disperato possa apparire, c'è pure l'happy end.


mi devo essere perso un passaggio....secondo me mica ci riesce
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#111 William Blake

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Inviato 27 maggio 2013 - 09:05

mi devo essere perso un passaggio....secondo me mica ci riesce


mi pare che il ritorno all'isola del primo amore, i ricordi che riaffiorano siano propedeutici. alla fine dice che è tempo di scrivere "La grande bellezza"...
  • -1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#112 tiresia

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Inviato 27 maggio 2013 - 09:08


mi devo essere perso un passaggio....secondo me mica ci riesce


mi pare che il ritorno all'isola del primo amore, i ricordi che riaffiorano siano propedeutici. alla fine dice che è tempo di scrivere "La grande bellezza"...


ah...per quello....mah! Ancora peggio però, che ci sia un accenno di psiconalisi (sai il metodo principe dello scavare nel passato più o meno), mi perplime...devo riflettere
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#113 ucca

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Inviato 27 maggio 2013 - 11:38

Comunque tutto è tranne banale sto film. Che sia banale dire "l'amore è tutto" certo che è banale, ma vah? possiamo dire la "morte è tutto"?
E che cambia. Dipende tutto dal modo, e il modo di Sorrentino è affascinante.
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#114 Infinite dest

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Inviato 27 maggio 2013 - 11:39

Ahahahah reallytongues che dà meno a tutti
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Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#115 Tom

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Inviato 27 maggio 2013 - 12:00

Ma perché dare così per scontato che il flashback giovanile sia "vero" e non l'ennesima messa in scena del protagonista?
Come minimo è un ricordo su cui il personaggio ricama alla grande, inzuppandolo in un romanticismo da quattro soldi palesemente fittizio: i luoghi comuni dello scoglio, la luna, il faro, lui da giovane interpretato da un attore bello che non gli assomiglia per nulla, la fotografia da classico hollywoodiano girato in studio.
Se non è una balla (prima a favore del personaggio della Ferrilli, poi verso se stesso) è almeno un ricordo trasfigurato dall'illusione, tanto che è la sequenza più smaccatamente e "banalmente" cinematografica del film.

Per me siamo più dalle parti del cartellone che si anima in "Carlito's Way" che non delle fantasie rigeneranti del regista in crisi di "8 e 1/2".
  • 3

#116 Gwynplaine

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Inviato 27 maggio 2013 - 12:07

Se di happy-ending si tratta, è un happy-ending pieno di disillusione. Ok, da un lato c'è il ritorno alla creatività di Jep, però l'immagine della ragazza che mostra i seni e se ne va mi sembra esplciita: la Bellezza si fa intravedere per un attimo, poi si nasconde, magari sfoggiando il sorrisetto beffardo di Elisa in una delle inquadrature finali. Toccarla con mano, possederla - sia nella vita che nell'espressione artistica, la scrittura nel caso di Jep - è praticamente impossibile.
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#117 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 27 maggio 2013 - 13:33

Ma perché dare così per scontato che il flashback giovanile sia "vero" e non l'ennesima messa in scena del protagonista?
Come minimo è un ricordo su cui il personaggio ricama alla grande, inzuppandolo in un romanticismo da quattro soldi palesemente fittizio: i luoghi comuni dello scoglio, la luna, il faro, lui da giovane interpretato da un attore bello che non gli assomiglia per nulla, la fotografia da classico hollywoodiano girato in studio.
Se non è una balla (prima a favore del personaggio della Ferrilli, poi verso se stesso) è almeno un ricordo trasfigurato dall'illusione, tanto che è la sequenza più smaccatamente e "banalmente" cinematografica del film.

Per me siamo più dalle parti del cartellone che si anima in "Carlito's Way" che non delle fantasie rigeneranti del regista in crisi di "8 e 1/2".


la luna "esagerata" e le luci artefatte depongono a favore di questa teoria
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#118 Incidente

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Inviato 27 maggio 2013 - 13:59

E' un gran film, l'ho visto due volte, ma, non per sminuirlo, la cosa che meglio ricordo quando ci ripenso penso è: LA FESSA.
  • 2

#119 Infinite dest

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Inviato 27 maggio 2013 - 14:16

Di Sorrentino?
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

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#120 - laura palmer -

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Inviato 27 maggio 2013 - 14:45

Più che la paura - che è cosa comune a tutti - di invecchiare, mi pare che questo film metta in ballo la sua incapacità. Anche in questo caso, però, leggo l'incapacità come appendice del vuoto su cui converge la centralità del racconto che Sorrentino mette in scena. Jep e co. non hanno un domani da aspettare o auspicare e l'oggi consiste nel riempire in qualche modo le ore. In questo senso, il passato, trasfigurato e idealizzato, è l'unico appiglio attraverso il quale queste anime disperate si concedono un anelito di autenticità. Anche Ramona che non vuole smettere di lavorare è legata irrimediabilmente a una idealizzazione del passato, le stesse donne che si concedono al botulino e la stessa Roma. "Il vecchio è sempre meglio del nuovo", che sentiamo nel film, lo si dice - sempre - quando il passato è stato addolcito e, in qualche modo mistificato, dall'azione lenitrice della memoria, cosicché Jep quando racconta della sua prima volta sembra il narratore di uno dei suoi romanzi.
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A man must have a code

#121 100000

    Enciclopedista

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Inviato 28 maggio 2013 - 10:28

Mi è piaciuto molto e, come per altri film di Sorrentino ma mai in maniera così pressante, mi è venuta voglia di vederlo di nuovo.
Letterario, rindondante, eccessivo, sfilacciato. Non so, riconosco alcune critiche fatte al film, ma proprio in questi dettagli mi ritrovo e apprezzo il film. Come nel crollo individuale all'interno di una realtà allo sfascio.
Visti i precedenti film (in realtà mi manca This must be the place) di Sorrentino e l'importanza che ha il passato e la memoria in ciascuno di essi, direi che (per me ovviamente) la grande bellezza del titolo va ricercata sì nelle piccole cose, nelle passeggiate notturne, negli scorci mozzafiato e nei titoli di coda, ma soprattutto nei ricordi (falsati, più o meno volontariamente dalla memoria o dalla fantasia).
Poi di interpretazioni a quelle ultime scene (poetiche, cinematografiche, false, quello che volete) credo se ne possano dare diverse, dalle più ciniche alle più ottimistiche, a seconda di come la si vede.
  • 0

#122 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 28 maggio 2013 - 10:48

accidenti, questo film non mi ha preso per niente, se penso alla commozione che mi ha ispirato This Must be the place :(
sono tristissima
in compenso mi è venuta voglia di rivedere Il ventre dell'architetto
  • 1

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#123 strafanich

    .

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Inviato 28 maggio 2013 - 10:58

Spietati.it lo stronca:

http://www.spietati....asp?idFilm=4773
  • 1

#124 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 28 maggio 2013 - 11:07

Sulla “mistificazione” del ricordo: concordo con chi ha detto che probabilmente i ricordi sono falsati anche perché quando Jep parla con il marito della sua fiamma sembra più una normale storia adolescenziale (anche quei dialoghi possono essere falsi ovviamente), ma la cosa mi sembra normalissima. Già il ricordo è una rielaborazione parziale e soggettiva, mettiamoci anche che c’è il desiderio perduto, quello che avrebbe potuto essere (forse, chissà) e non è stato, il ricordo dell’amore perduto è bellissimo in quanto ricordo, ma anche in quanto non vissuto e non c’è nulla di più perfetto di una cosa che non siamo riusciti a rovinare perché non l’abbiamo avuta. Ciò che non è stato in potenza ha tutte le possibilità
  • 2

#125 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 28 maggio 2013 - 11:33

Spietati.it lo stronca:

http://www.spietati....asp?idFilm=4773

Si però la recensione è derisoria, troppo, baroccheggia, sembra scritta da Sorrentino, appunto
Meglio Caprara che ho linkato qualche pagina fa
  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#126 Gozer

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Inviato 28 maggio 2013 - 12:18

certo che avere un simile tesoro di regista e trattarlo così, bella roba. Noi italiani la cultura non ce la meritiamo. Non è un caso se tendiamo a fare schifo su tutti i campi da tipo 25 anni.
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#127 Syddharta

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Inviato 28 maggio 2013 - 12:44

Mia classifica dei film di Sorrentino:

1) L'uomo in più
2) Il divo
3) Le conseguenze dell'amore
4) La grande bellezza
5) L'amico di famiglia
6) This must be the place

Ecco.


M.
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M.

 


#128 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 maggio 2013 - 12:46

Potrebbe essere anche la mia in effetti, magari invertendo il 2 e il 3.
  • 0

#129 Incidente

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Inviato 28 maggio 2013 - 12:49

1) La grande bellezza
2) Le conseguenze dell'amore
3) L'uomo in più
4) Il divo
5) This must be the place
6) L'amico di famiglia
  • 0

#130 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 28 maggio 2013 - 13:09

molto belli

1) le conseguenze dell'amore
2) il divo

belli

3) la grande bellezza
4) l'uomo in più

non belli

5) l'amico di famiglia
6) this must be the place
  • 0
apri apri, apri tutto!

#131 Gozer

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Inviato 28 maggio 2013 - 13:13

Per me "Le conseguenze dell'amore" è il suo peggiore*. Ma questo dice tutto sulla sua statura, visto che per il 99% dei registi italiani attuali sarebbe il vertice della carriera.

*Mi manca "L'amico di famiglia" a ogni modo.
  • 1
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#132 starise

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Inviato 28 maggio 2013 - 15:09

Se si fosse chiamato "La grande bruttezza" sarebbe stata la stessa cosa. La discussione non è tanto sul puro tecnicismo, visto che Sorrentino ha dimostrato più volte di essere in grado, ma sul "modo" di utilizzare questi mezzi e di raccontare ciò che voleva raccontare. Credo che sia un film da ammortizzare con il tempo. Pochi film sono riusciti ad avvilire le mie certezze e a mettermi a disagio come questo. Sento quasi il 'bisogno' di rivederlo ancora, scena per scena, a casa mia, come faccio soltanto con i grandi capolavori. Paragoni con Fellini se ne potrebbero fare tanti, soprattutto con "La dolce vita" e (soffro a scomodare tali capolavori), "8 e mezzo", ma è meglio non farli.

Stavo pensando a come scrivere la critica di un film che si prende gioco praticamente di tutto: la società, l'arte, la politica, la religione, il cinema, i critici stessi. Come fare a dire qualcosa di sensato senza finire subito stanato dalla contro-critica di Jep Gambardella? Perché il critico è un egoista; vuole che gli altri vedano le cose come lui le vede e quando non succede peggio per loro. Allora potrei dire che mi è sembrato manieristico, pacchiano, auto-referenziale, a tratti patetico, ma Jep mi risponderebbe: "Siamo tutti patetici e siamo qui a parlare solo per occupare il tempo" e avrebbe ragione. Il fatto è che io cercavo la grande bellezza, ma non l'ho trovata. Qualcosa però ho trovato, per questo sono perplesso. Quasi sicuramente lo stesso Jep avrebbe fatto una chiavica questo film, proprio come fa con l'amica sul terrazzo.

La scena più bella? I titoli di coda. Quando immerso nella contemplazione delle belle immagini di Roma vista dalla culla del Tevere, ripensavo ad alcune delle ultime parole del protagonista:
Spoiler

  • 1

Source: Core i5 2500k @ 4615MHz, Asus Maximus IV, 8GB DDR3, SSD 200GB, Storage 4TB, 2xGTX560 Ti SLI

DAC: Asus Xonar Essence One Ampli:Little Dot MK VII+ Cuffie: Sennheiser HD650


#133 Moontesquieu

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Inviato 28 maggio 2013 - 15:20

*Mi manca "L'amico di famiglia" a ogni modo.

Secondo me ti piacerebbe, è un bellissimo film. Probabilmente a livello di colonne sonore il migliore, per me.

Su "la grande bellezza" ho trovato molto interessante l' intervento di Filippo Facci sul post. Detto tra noi Facci è molto più bravo quando si occupa di musica e cinema che quando si occupa di politica.
  • 0

#134 Josef_Knecht

    aspirante indie

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Inviato 28 maggio 2013 - 16:19


*Mi manca "L'amico di famiglia" a ogni modo.

Secondo me ti piacerebbe, è un bellissimo film. Probabilmente a livello di colonne sonore il migliore, per me.

Su "la grande bellezza" ho trovato molto interessante l' intervento di Filippo Facci sul post. Detto tra noi Facci è molto più bravo quando si occupa di musica e cinema che quando si occupa di politica.


Si, ma mica l'ho capito alla fine se gli è piaciuto oppure no a Facci :-X
  • 0

#135 Fitzcarraldo

    Conquistatore delle cose inutili

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Inviato 28 maggio 2013 - 16:37

molto belli

1) le conseguenze dell'amore
2) il divo

belli

3) la grande bellezza
4) l'uomo in più

non belli

5) l'amico di famiglia
6) this must be the place


rimescolo le carte

molto belli
1) L'uomo in più
2) Le conseguenze dell'amore

belli
3) Il divo
4) La grande bellezza

non belli
5) This must be the place
6) L'amico di famiglia
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I'm too old for this shit


#136 nicholas_angel

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Inviato 28 maggio 2013 - 19:05

Io fino al Divo ancora consideravo Sorrentino come una speranza per il cinema italiano.
Poi è arrivato il turno del film con Sean Penn in cui il nostro si divertiva a scimmiottare Wenders e Jarmusch senza ritegno, girando un film fastidioso, pedante in cui ogni attore recitava con un interrogativo fisso in testa, come se ci chiedessero "Ma cosa ci sto facendo io qui", Penn in primis.
La stessa sensazione di acido la trasmette pure la grande bellezza, che comunica un senso di schifo fin dalla prima scena in discoteca. Non a caso il manifesto del suo cinema, Sorrentino lo mette in bocca a uno dei personaggi minori: "Sono un artista e non ho bisogno di fare cazzo di spiegazioni".

Per quanto mi riguarda, il regista napoletano è cerebralmente morto. Gli unici pregi del film sono la presenza di Herlitzka e la scena del bambina davanti al quadro.
Il resto è da zero assoluto

Paolo per favore vaffanculo.
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#137 piersa

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Inviato 28 maggio 2013 - 19:25

1) Le conseguenze dell'amore
2) L'uomo in più
3) Il divo

Non mi sono tanto piaciuti:

4) L'amico di famiglia
5) This must be the place

La grande bellezza domani vado a vederlo e lo voto
  • 0

#138 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 28 maggio 2013 - 19:28

1) Le conseguenze dell'amore
2) L'uomo in più
3) Il divo

Non mi sono tanto piaciuti:

4) L'amico di famiglia
5) This must be the place

La grande bellezza domani vado a vederlo e lo voto

non mi capacito
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#139 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 28 maggio 2013 - 19:29

non mi capacito

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#140 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 28 maggio 2013 - 19:32


non mi capacito

?

che non piacciano l'amico di famiglia e this must be the place :)
  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#141 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 28 maggio 2013 - 19:47



non mi capacito

?

che non piacciano l'amico di famiglia e this must be the place :)

e infatti non mi piacciono proprio, specialmente il secondo che mette insieme uno dei miei attori preferiti (sean Penn) e il mio gruppo del cuore (i Talking Heads); comunque sia i primi tre sono dei filmoni e sorrentino è un fuoriclasse cui (giustamente) si chiedono robe da fuoriclasse.
  • 0

#142 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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  • LocationTiny little green

Inviato 28 maggio 2013 - 20:07

Attimi di Grande Bellezza da trovare tra le pieghe delle brutture e banalità che accompagnano l'esistenza. Ambizioso,eccessivo a tratti imperfetto ma estremamente affascinante.
  • 3

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#143 piersa

    Megalo-Man

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 28 maggio 2013 - 20:12

optimo, so già a chi chiedere il rimborso, nel caso.
  • 0

#144 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 28 maggio 2013 - 23:34

Spoiler

  • 1

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#145 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 29 maggio 2013 - 08:41

h. 10:39 del 29 maggio 2013
  • This must be the place
  • La grande bellezza
  • Il divo
  • Le conseguenze dell'amore*
  • L'uomo in più
  • L'amico di famiglia
* l'ho visto una volta sola però, probabilmente il mio giudizio è offuscato dalle (re)visioni più recenti.
  • 1

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#146 signora di una certa età

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Inviato 29 maggio 2013 - 08:43

Spietati.it lo stronca:

http://www.spietati....asp?idFilm=4773


è uscita una seconda recensione
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#147 ucca

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Inviato 29 maggio 2013 - 08:52

Spoiler


si si tutto vero. soprattutto Servillo, da oscar. la parte della suora non mi ha lasciato granchè. verdone per carità.
  • -1

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#148 Gozer

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Inviato 29 maggio 2013 - 12:08

io non riesco a capire chi parla di imperfezione per questo film a ogni modo. Più ci penso e meno riesco a trovargli difetti. Anche lasciando stare l'aspetto tecnico, che è stratosferico a dà i punti a grosso del cinema mondiale (diciamolo senza troppe remore dai), la sceneggiatura mi sembra impeccabile. E' un ciclo personale, il protagonista si fa il suo calvario e torna ai luoghi delle origini, una sorta di film di formazione al contrario. E' coerentissimo e ha una struttura circolare perfetta.
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Inviato 29 maggio 2013 - 13:13

Però avercelo un regista italiano che a soli 8 giorni dall'uscita del film macina 8 pagine di discussioni come un Malick qualsiasi :P
  • 1

#150 Josef_Knecht

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Inviato 29 maggio 2013 - 14:03

io non riesco a capire chi parla di imperfezione per questo film a ogni modo. Più ci penso e meno riesco a trovargli difetti. Anche lasciando stare l'aspetto tecnico, che è stratosferico a dà i punti a grosso del cinema mondiale (diciamolo senza troppe remore dai), la sceneggiatura mi sembra impeccabile. E' un ciclo personale, il protagonista si fa il suo calvario e torna ai luoghi delle origini, una sorta di film di formazione al contrario. E' coerentissimo e ha una struttura circolare perfetta.


perchè è un difetto dell'Italia e degli Italiani. Se questo film fosse stato girato in Francia, lo avrebbero difeso, mentre la stampa nostrana gli ha fatto un esame istologico.
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