Cercherò di rispondere agli interventi che mi hanno colpito secondo il mio punto di vista.
Piccolo preambolo, per chi non l'avesse capito noi siamo GIA' nella società dello spettacolo.
il nostro rispettabilissimo telegiornale nazionale (raiuno), ha trasmesso delle immagini di old boy per giustificare in parte la violenza infusa in questi individui che fanno stragi.
che schifo, non ho altro parole.
Esattamente.
La tv vive di tv, lo spettacolo vive di spettacolo, ed è affascinante che lo spettacolo (tv) dia la colpa della strage allo spettacolo (cinema). Nessun altro soggetto nella stessa situazione incolperebbe se stesso, la tv lo può fare perchè gode di una posizione di forza assoluta.
(Ferrara) sul suo giornale, basta dire che per rapporto qualità /quantità prezzo è un furto.
Ed è un altro giornale schierato, ma che ha l'arroganza di dire che è super partes, nonostante sia finanziato da Silvio, e nonostante venda pochissime copie, come il Giornale o Libero prende miliardi in finanziamenti ogni anno.
Nemmeno fosse La Repubblica o Il Corriere della Sera.
Io capisco lo sfogo e capisco che il personaggio ti stia antipaticissimo ma qui è un'accozzaglia di luoghi comuni: "qualità /quantità /prezzo è un furto" -> non sei obbligato a comprarlo, basta lasciarlo al suo posto in edicola. "Giornale schierato": si sono d'accordo, ma vive in un mondo un pò a parte, è questo il suo bello, non è il Giornale che difende a spada tratta la destra, quelli del Foglio in realtà credo vogliano creare un'idea di destra che in realtà non esiste, specie nel nostro paese. "Finanziato da Silvio": ma "Silvio" finanzia tante cose... poi i quotidiani italiani specie quelli più grossi e potenti, sono tutti contro "Silvio", occhio quindi. "Finanziamenti": basta avere un giornale e te li danno, li prende Ferrara come tutti gli altri, non può essere presa come discriminante.
mentre lo ascolto sono troppo impegnata ad ammirare i suoi impeccabili esercizi di stile, ma a livello di sostanza per me esprime il vuoto, un po' come "lo spettacolo" di cui parlate.
Interessante, io quel "vuoto" lo intendo forse più filosoficamente, più profondamente.
Che Ferrara sia più un provocatore che un filosofo non è una novità , ma la provocazione, tanto più se fatta da un uomo intelligente quale lui è, è ammirabile quando ha uno scopo nobile, non in quanto tale.
E chi l'ha detto Neko? la provocazione più sublime è quella insensata, la più dirompente ed interessante invenzione è il non sense, a mio parere, specie nell'arte.
L'unico scopo delle provocazioni di Ferrara è l'accrescimento del suo ego: il dimostrare di poter sostenere qualsiasi cosa, anche la piu' assurda, grazie alla propria dialettica.
Anche se fosse? io lo troverei (e lo trovo) un atteggiamento divertente, e non venite a dirmi "ma è un giornalista, ma è personaggio pubblico, ma ha delle responsabilità ": in primis che stia lì per "egocentrismo" è scoprire l'acqua calda, nel mondo dello spettacolo emerge chi vuol farsi vedere, mica i timidi o gli introversi, nella società dello spettacolo "apparire" è vitale.
Se poi vogliamo parlarci un pò addosso, l'atteggiamento che critichi è un atteggiamento squisitamente retorico/sofista, un pò alla Wilde di fine ottocento, parlare per parlare, ma con arguzia.
La sua è una sfida autodistruttiva perchè non pone mai come scopo della discussione il raggiungimento della ragione: di un "giusto", bensi' la distruzione della certezza a beneficio del dubbio, dell'ambivalenza dei punti di vista se ben argomentati.
Io alla favola della Verità non credo più.
etto cio' penso che spettacolo di bassa gamma la televisione ne passi fin troppo. le notizie in generale andrebbero date oggettivamente
Quello che tu esponi non ha valenza reale, semplicemente perchè non esiste, è come dare del vino ad un trattore e pretendere che cammini.
La televisione è solo spettacolo di bassa gamma, è lì che c'è più gente da attirare, è lì che si vendono spazi pubblicitari e si fanno markette in genere, non capisco perchè la televisione dovrebbe essere altro da quello che è, semplicemente è un mezzo per far soldi, e resta tale.
"Le notizie andrebbero date oggetivamente" è un concetto che non esiste in natura, ogni persona vede le cose a suo modo, lo stesso fatto verrà dato con valenza e critica diversa dal Manifesto, dal Corriere, da Libero, da Vespa, dal Tg3, dal barista della sala giochi, da te e da me.
io nemmeno sono d'accordo con questa sua linea spettacolarizzante perchè molto spesso alcuni argomenti richiederebbero solamente serietà , e anche quando si parla di politica e di politicanti per esempio lui mi sembra schierato molto dalla parte del politicante come comunicatore e come uomo di marketing, il più delle volte giudica (in modo positivo o negativo) solamente il modo in cui i messaggi vengono mandati, quanto hanno presa, quanto sono efficaci, sorvolando sul contenuto o almeno parlandone in maniera secondaria, approssimativa, e non degna di approfondimento. E questo modo di pensare alla politica secondo me non è positivo o almeno non mi pare opportuno considerare la politica (mi riferisco soprattutto a quella interna) un giochino o uno show dove deve vincere chi riesce a essere più convincente, quello che dice dice, insomma per me il miglior politico non è quello che si riesce ad infinocchiare la gente.
Perfetto.
Io credo che qui sia la chiave di volta del discorso, tu "vorresti" che lo spettacolo fosse altro, mentre "lo spettacolo" rimane tale, anzi, si "spettacolarizza" sempre di più.
Le questioni di politica interna gravi ormai si risolvono a "Porta a Porta", le soluzioni a problemi importanti che riguardano milioni di persone si risolvono a "Striscia la notizia", lo status dei nostri giovani viene capito con il "Grande Fratello", le dissertazioni su etica e morale vengono approfondite su "Otto e mezzo", i nostri bambini sono calmi con grande soddisfazione delle mamme indaffarate grazie a "Disney Channel", il tempo in Scozia è dato 24 su 24 su "Meteo24", la guerra è guerra solo se va in tv, la guerra in Somalia non esiste perchè in tv non va, la guerra in Somalia "non tira", quei morti "non sono appetibili dal marketing" per intenderci.
Pensa che qualche giorno fa parlavo con un signore, un dottore abbastanza importante della zona, 60 anni circa, che fino a 40 anni è stato molto dentro alla politica, faceva comizi nelle piazze: ebbene mi ha confessato di aver mollato la politica perchè era tutto troppo facile, bastava uno slogan, un imperativo, una frase ad effetto e la gente cadeva e credeva. Questa è la politica Neko, lui, per dignità , se ne è andato.
Tu non vuoi che la politica sia uno show, un teatrino, purtroppo devi arrenderti al fatto che lo è, ed a livelli impensabili.
Credere alla politica quando decisioni epocali per continenti interi vengono prese da banche, multinazionali e trust del petrolio è non dico sciocco, ma inutile: Prodi, Berlusconi, Bush, Putin, Blair, devono in primis fare i conti con chi comanda davvero (vedi l'ultimo Bush con la lobby delle armi, vedi Prodi con le banche, vedi Putin con il Petrolio, ecc...) poi con il resto.
A questo punto la politica diventa, per noi spettatori mero esercizio, sfizio, divertimento, e l'unica cosa che possiamo fare è, a livello pratico, migliorare il nostro spazio vitale ed aiutare il nostro prossimo, ma nel nostro piccolo, non dicendo che "la politica dovrebbe, questi temi dovrebbero essere trattati così, ecc..".
Ferrara spettacolarizza lo spettacolo della politica: è forse l'unico atteggiamento credibile in una società che possiede una Verità al giorno in cui credere, senza accorgersene.
Meglio accorgersene.